the_duke
16-11-2018, 09:28
Su un server casalingo con Ubuntu Server 16.04 avevo un disco WDGreen da 2Tb formattato in ext4 su cui tenevo alcuni dati che condividevo fra i vari pc di casa.
Dopo aver spento il server per una assenza prolungata, il server non ne voleva più sapere di riavviarsi normalmente: credevo che si fosse corrotta l'installazione sul piccolo SSD che contiene il sistema operativo (mi era già successo).
Reinstallo ex-novo Ubuntu Server 18.04 e la macchina la prima volta si avvia normalmente.
Purtroppo al secondo riavvio il SO si blocca nuovamente, ma stavolta, avendo il pc collegato al monitor, vedo che il problema risiede in un hard disk che non è quello che contiene il SD, ma il Green in questione (non sapevo che a fronte di un problema su un hard disk di dati Ubuntu non si caricasse normalmente).
Lo smonto e lo collego tramite una docking station al mio PC con Windows 10.
Installo una utility per accede al file system ext4 (Ext2FSD) e vedo il contenuto del disco: mi riprometto di farne una copia e spengo tutto.
Da quel momento non sono più riuscito ad accedere al disco in alcun modo, nemmeno con l'utility in questione.
Ho capito che il disco ha dei danni a livello fisico, ma non capisco di che tipo.
Ho montato il disco all'interno del mio pc principale sempre con Windows 10 (credo sia una connessione più affidabile che con la docking station) e poi ho iniziato a tentare il recupero del contenuto.
Il primo software con cui ho tentato è R-Studio: la guida consigliava di fare una immagine del disco e poi tentare il recupero da lì. Purtroppo il software restituisce migliaia di messaggi del tipo:
Read disk Volume1 at position xxxxxxxxxx failed after 1 attempts. Errore nei dati (controllo di ridondanza ciclico) (23)
Credo lo faccia per ogni settore tanto (esce un nuovo messaggio ogni 4 secondi circa) tanto che dopo più di 14 ore di funzionamento l'operazione è ancora al 1% ed il tempo stimato per concludere l'operazione è di 1 mese e 5 giorni!
Ho brevemente tentato anche con l'ultima versione di TestDisk (sempre da Windows) ma non riesce a leggere la tabella delle partizioni e l'analisi è lentissima e non l'ho portata a termine (non ricordo quale errore segnalasse).
Questa l'immagine delle info smart del disco:
Crystal Disk Info (http://it.tinypic.com/r/2vmhool/9)
A questo punto devo capire se ormai quel disco è da buttare o se sono possibili altri tentativi.
Ho un po' l'impressione che il mio pc fatichi a gestire quel disco: da quando è collegato alla scheda madre, mi sembra che l'avvio sia notevolmente rallentato (al primo avvio è rimasto fermo sullo splash screen della scheda madre, una vecchia Asus P8Z77-V LE PLUS, per diverso tempo), ma anche Windows ci mette del suo.
Forse sarebbe meglio utilizzare una qualche live con linux ed usare un software diverso.
Avete suggerimenti da darmi?
Dopo aver spento il server per una assenza prolungata, il server non ne voleva più sapere di riavviarsi normalmente: credevo che si fosse corrotta l'installazione sul piccolo SSD che contiene il sistema operativo (mi era già successo).
Reinstallo ex-novo Ubuntu Server 18.04 e la macchina la prima volta si avvia normalmente.
Purtroppo al secondo riavvio il SO si blocca nuovamente, ma stavolta, avendo il pc collegato al monitor, vedo che il problema risiede in un hard disk che non è quello che contiene il SD, ma il Green in questione (non sapevo che a fronte di un problema su un hard disk di dati Ubuntu non si caricasse normalmente).
Lo smonto e lo collego tramite una docking station al mio PC con Windows 10.
Installo una utility per accede al file system ext4 (Ext2FSD) e vedo il contenuto del disco: mi riprometto di farne una copia e spengo tutto.
Da quel momento non sono più riuscito ad accedere al disco in alcun modo, nemmeno con l'utility in questione.
Ho capito che il disco ha dei danni a livello fisico, ma non capisco di che tipo.
Ho montato il disco all'interno del mio pc principale sempre con Windows 10 (credo sia una connessione più affidabile che con la docking station) e poi ho iniziato a tentare il recupero del contenuto.
Il primo software con cui ho tentato è R-Studio: la guida consigliava di fare una immagine del disco e poi tentare il recupero da lì. Purtroppo il software restituisce migliaia di messaggi del tipo:
Read disk Volume1 at position xxxxxxxxxx failed after 1 attempts. Errore nei dati (controllo di ridondanza ciclico) (23)
Credo lo faccia per ogni settore tanto (esce un nuovo messaggio ogni 4 secondi circa) tanto che dopo più di 14 ore di funzionamento l'operazione è ancora al 1% ed il tempo stimato per concludere l'operazione è di 1 mese e 5 giorni!
Ho brevemente tentato anche con l'ultima versione di TestDisk (sempre da Windows) ma non riesce a leggere la tabella delle partizioni e l'analisi è lentissima e non l'ho portata a termine (non ricordo quale errore segnalasse).
Questa l'immagine delle info smart del disco:
Crystal Disk Info (http://it.tinypic.com/r/2vmhool/9)
A questo punto devo capire se ormai quel disco è da buttare o se sono possibili altri tentativi.
Ho un po' l'impressione che il mio pc fatichi a gestire quel disco: da quando è collegato alla scheda madre, mi sembra che l'avvio sia notevolmente rallentato (al primo avvio è rimasto fermo sullo splash screen della scheda madre, una vecchia Asus P8Z77-V LE PLUS, per diverso tempo), ma anche Windows ci mette del suo.
Forse sarebbe meglio utilizzare una qualche live con linux ed usare un software diverso.
Avete suggerimenti da darmi?