View Full Version : Acquistare online permette di fare buoni affari, ma attenzione alla sicurezza
Redazione di Hardware Upg
13-11-2018, 20:51
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/sicurezza-software/acquistare-online-permette-di-fare-buoni-affari-ma-attenzione-alla-sicurezza_79124.html
Una ricerca commissionata da McAfee evidenzia come il tema della sicurezza informatica non sia ancora tenuto in debita considerazione quando si procede agli acquisti online, come nel periodo natalizio
Click sul link per visualizzare la notizia.
fracama87
13-11-2018, 21:31
Gli abitanti di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto hanno maggiori probabilità di fare acquisti in sicurezza durante le vacanze, come dimostrano alcuni dati che rappresentano l’attenzione con cui procedono durante lo shopping online.
Sono invece più esposti al rischio di cadere vittime del comportamento di un criminale informatico gli abitanti di Sicilia e Sardegna
Sarebbe più interessante una statistica su età anagrafica e istruzione.
Infatti si troverebbero probabilmente dati allineati e dunque non correlati veramente all'area geografica.
Ovvero il problema non è dove si vive ma, in media, se si è anziani o si ha un basso livello di istruzione.
MiKeLezZ
14-11-2018, 01:43
Sarebbe più interessante una statistica su età anagrafica e istruzione.
Infatti si troverebbero probabilmente dati allineati e dunque non correlati veramente all'area geografica.
Ovvero il problema non è dove si vive ma, in media, se si è anziani o si ha un basso livello di istruzione.Per chi vuole fare acquisti online in piena sicurezza è consigliabile quindi, se non residenti in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto, prendere la macchina oppure il treno e recarsi in tali luoghi prima di confermare il carrello...
:doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:
gd350turbo
14-11-2018, 07:57
Per chi vuole fare acquisti online in piena sicurezza è consigliabile quindi, se non residenti in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto, prendere la macchina oppure il treno e recarsi in tali luoghi prima di confermare il carrello...
:doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:
Oh se volete gli acquisti ve li faccio io, fate prima che non a venire qui in treno...
quasi mille transazioni su aliexpress / ebay e qualche centinaio di amazon...
Sarebbe più interessante una statistica su età anagrafica e istruzione.
Infatti si troverebbero probabilmente dati allineati e dunque non correlati veramente all'area geografica.
Ovvero il problema non è dove si vive ma, in media, se si è anziani o si ha un basso livello di istruzione.
Esatto,la penso anche io cosi,ormai i giovani sanno come muoversi su internet e ne conoscono i pericoli,semmai sono piu' a rischio le persone piu' grandi e non c'entra una mazza la regione di appartenenza,mi sembra una puttanata di statistica.
gd350turbo
14-11-2018, 10:49
Esatto,la penso anche io cosi,ormai i giovani sanno come muoversi su internet e ne conoscono i pericoli,semmai sono piu' a rischio le persone piu' grandi e non c'entra una mazza la regione di appartenenza,mi sembra una puttanata di statistica.
Per quanto possa valere la mia personale esperienza in merito, io ho rilevato l'esatto opposto...
I giovani, quelli che sono cresciuti a latte e google, spesso non si pongono mininamente l'idea che possa essere una truffa, "oh, l'ho visto su facebook"... " = è vero...
E di storie di ragazzi che si sono, o meglio si sarebbero voluti comprare un paio di dr.Martens, nike, asos, quello che volete a 20 euro, ne ho sentite parecchie...
Le persone più anziane le ho trovate più diffidenti...
Un mio collega sui 50, ieri mi ha chiesto se l'offerta di HO 50 gb a 4,99€ è un truffa !
Sarebbe più interessante una statistica su età anagrafica e istruzione.
Infatti si troverebbero probabilmente dati allineati e dunque non correlati veramente all'area geografica.
Ovvero il problema non è dove si vive ma, in media, se si è anziani o si ha un basso livello di istruzione.
Posto che la statistica dell'articolo sia valida, se i dati confermassero [anche] quello che dici, vorrebbe dire che in quelle aree geografiche c'è una maggiore concentrazione di "anziani o [aventi] un basso livello di istruzione" (che fanno acquisti online, ovviamente); e allora in quale modo li potresti slegare da "dove si vive"?
tallines
14-11-2018, 14:14
Un mio collega sui 50, ieri mi ha chiesto se l'offerta di HO 50 gb a 4,99€ è un truffa !
Addirittura.........:asd: e cosa gli hai risposto ? :asd:
gd350turbo
14-11-2018, 14:16
Addirittura.........:asd: e cosa gli hai risposto ? :asd:
Gli ho dato il contatto per farla e gli ho detto che io ne ho già fatte due e ne sto per fare la terza.
fracama87
09-12-2018, 00:50
Posto che la statistica dell'articolo sia valida, se i dati confermassero [anche] quello che dici, vorrebbe dire che in quelle aree geografiche c'è una maggiore concentrazione di "anziani o [aventi] un basso livello di istruzione" (che fanno acquisti online, ovviamente); e allora in quale modo li potresti slegare da "dove si vive"?
Semplice.
Se io avessi ragione un giovane dell'emilia romagna con la stessa istruzione di un giovane pugliese avrebbero la stessa probabilità di fare acquisti non in sicurezza.
La regione diventa non determinante, cosa in realtà ovvia, mentre età e grado di istruzione si.
Perchè è ovvio? Perchè mentre la località non ha influenza sulle capacità, l'intelligenza, il modo di navigare ecc, questi sono influenzati ad esempio da studio ed l'età. Aggiungerei poi anche tipologia di studio e/o di lavoro...
Per quanto possa valere la mia personale esperienza in merito, io ho rilevato l'esatto opposto...
I giovani, quelli che sono cresciuti a latte e google, spesso non si pongono mininamente l'idea che possa essere una truffa, "oh, l'ho visto su facebook"... " = è vero...
E di storie di ragazzi che si sono, o meglio si sarebbero voluti comprare un paio di dr.Martens, nike, asos, quello che volete a 20 euro, ne ho sentite parecchie...
Le persone più anziane le ho trovate più diffidenti...
Un mio collega sui 50, ieri mi ha chiesto se l'offerta di HO 50 gb a 4,99€ è un truffa !
Sarebbe più interessante una statistica su età anagrafica e istruzione.
Infatti si troverebbero probabilmente dati allineati e dunque non correlati veramente all'area geografica.
Ovvero il problema non è dove si vive ma, in media, se si è anziani o si ha un basso livello di istruzione.
Esatto,la penso anche io cosi,ormai i giovani sanno come muoversi su internet e ne conoscono i pericoli,semmai sono piu' a rischio le persone piu' grandi e non c'entra una mazza la regione di appartenenza,mi sembra una puttanata di statistica.
Io ho rilevato entrambe le cose ma non abbiamo noi i dati per fare una statistica.
Insomma in realtà era per dire che questa statistica è completamente assurda più che per proporre un'altra dal momento che queste sono assolutamente fini a se stesse. O al massimo utili ai truffatori per individuare il target.
Semplice.
Se io avessi ragione un giovane dell'emilia romagna con la stessa istruzione di un giovane pugliese avrebbero la stessa probabilità di fare acquisti non in sicurezza.
La regione diventa non determinante, cosa in realtà ovvia, mentre età e grado di istruzione si.
Non lo stai slegando affatto. Se sia la statistica che tu avete ragione, è più probabile che tu sia un giovane non istruito in Puglia che in Emilia, ovvero in altre parole, ci sono più giovani istruiti in Emilia che in Puglia: quindi la regione è assolutamente rilevante.
Perchè è ovvio? Perchè mentre la località non ha influenza sulle capacità, l'intelligenza, il modo di navigare ecc, questi sono influenzati ad esempio da studio ed l'età. Aggiungerei poi anche tipologia di studio e/o di lavoro...
Qui stai saltando alle conclusioni senza basi. In una regione ci possono essere più opportunità di studio, una diversa cultura, etc., che sono assolutamente determinanti rispetto alle capacità - non potenziali, ma reali - di una persona.
fracama87
13-12-2018, 18:12
Non lo stai slegando affatto. Se sia la statistica che tu avete ragione, è più probabile che tu sia un giovane non istruito in Puglia che in Emilia, ovvero in altre parole, ci sono più giovani istruiti in Emilia che in Puglia: quindi la regione è assolutamente rilevante.
No. Te la spiego in altri termini.
La stessa persona in che sia in Puglia o in Emilia-Romagna ha le stesse probabilità di fare acquisti online in sicurezza.
Ergo è assolutamente sbagliato e fuorviante considerare il luogo d'acquisto determinante.
Si certo la regione può avere influenzato il livello di studi raggiunto. Non tanto in qualità ma nella decisione di finire gli studi in base ad altri fattori (non culturali ma più economici).
Tuttavia è fuorviante considerare la regione la causa per il motivo che ho appena spiegato, al contrario basta considerare abbastanza elementi per ritrovare tutti gli elementi che possono contribuire alla probabilità di fare acquisti online in sicurezza.
Alcuni di questi POSSONO essere causati dal luogo. Intendo dal luogo di nascita, dove si è vissuto (e studiato) o di lavoro.
Il fatto che facilmente non coincidono, e che possono essere a loro volta diversi dal luogo di acquisto è un'ulteriore dimostrazione che il luogo di acquisto non può essere considerato rilevante.
No. Te la spiego in altri termini.
La stessa persona in che sia in Puglia o in Emilia-Romagna ha le stesse probabilità di fare acquisti online in sicurezza.
Ergo è assolutamente sbagliato e fuorviante considerare il luogo d'acquisto determinante.
Premesso che evito di ripetere ogni volta che si dà per scontato che la statistica sia corretta, provo anch'io a spiegartela in altri termini.
Il fatto che "La stessa persona in che sia in Puglia o in Emilia-Romagna ha le stesse probabilità di fare acquisti online in sicurezza" è irrilevante: quel che si trae dalla statistica che è - per qualsivoglia motivo, compreso, potenzialmente, quello che dici tu - in determinate regioni ci sono più persone che fanno acquisti meno assennatamente. A meno che non si dimostri che le persone che risiedono in una regione non siano minimamente influenzate dal vivere nella regione stessa, che il luogo in cui vivano sia determinante è più che ragionevole.
Per fare un'analogia, tu stai dicendo, "La stessa persona che sia in Italia o in Russia ha la stessa probabilità di morire di cirrosi epatica se beve alcol": cosa vera ma irrilevante. Il fattore determinante è che la Russia, in cui è costume bere vodka tutto il giorno (sto inventando, eh), produce più alcolizzati e quindi ci sono più morti di cirrosi.
Si certo la regione può avere influenzato il livello di studi raggiunto. Non tanto in qualità ma nella decisione di finire gli studi in base ad altri fattori (non culturali ma più economici).
I fattori culturali - così come quelli puramente geografici - non si possono escludere. Una famiglia di contadini da generazioni ha meno probabilità di mandare il proprio figlio all'università, rispetto a quella di ingegneri da generazioni. Se ci sono - e sono sempre ipotesi - molti più contadini in Sicilia (e questo perché gli agrumi crescono meglio) rispetto ad altre regioni la probablità che questi abbiano figli istruiti è minore: questo è un fattore primariamente cuturale e geografico.
Il fatto che facilmente non coincidono, e che possono essere a loro volta diversi dal luogo di acquisto è un'ulteriore dimostrazione che il luogo di acquisto non può essere considerato rilevante.
Stesso problema di cui sopra.
fracama87
13-12-2018, 21:37
Vabbè chiaramente si sta discutendo in termini generali. Insomma vale al di là della veridicità della statistica. Se anche fosse esattamente l'opposto questo ragionamento rimarrebbe valido dal momento che non si sta discutendo dei dati. Ma del ragionamento che ne consegue.
Dire "la probablità di fare acquisti in sicurezza è influenzato dalla regione dove si fa l'acquisto" è assolutamente diverso da dire "in determinate regioni ci sono più persone che fanno acquisti meno assennatamente".
Se ci fosse una statistica che dice i ladri statisticamente vestono più spesso di nero di chi non commette furti, ovvero che le persone vestite di nero commettono più furti degli altri questo non vuol dire che chi si veste di nero ha più probabilità di compiere un furto.
Una cosa è la probabilità, un'altra è una mera statistica. In moltissimi casi statistica e probabilità sono diversi. E sei tu che devi dimostrare che un dato incide sulla probabilità non il contrario.
Ora mentre la statistica è ineccepibile la causa è sbagliata.
Come già detto determinati elementi legati al luogo sono FORSE IN PARTE causa di altri elementi che sono determinanti nella probabilità di fare acquisti in sicurezza. Ma la località di acquisto non è in nessun modo DIRETTAMENTE causa di tale probabilità.
Non riuscire a capire questo porta a una cattiva interpretazione delle statistiche e a drammatici errori in cose anche molto più molto gravi. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Questi ragionamenti non si fanno a caso ma per capire le ragioni di un fenomeno.
A quale errata conclusione porta questa statistica? Al nord o al sud o nella regione X è più facile fare acquisti in modo sicuro.
Ovvero la causa sembra essere insito nella località di acquisto invece che nel livello di studi, nel lavoro ecc ecc.
Quali possono essere le conseguenze? Due banali e facili facili.
-Pregiudizio
-Cercare di risolvere la causa magari facendo un corso di sicurezza per una regione X con una statistica più bassa di acquisti in sicurezza invece che per un determinato target per tutte le regioni.
:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
ps. Aggiungo un link di correlazioni spurie molto divertenti https://leganerd.com/2016/01/19/la-maledizione-di-ramsey/
Dire "la probablità di fare acquisti in sicurezza è influenzato dalla regione dove si fa l'acquisto" è assolutamente diverso da dire "in determinate regioni ci sono più persone che fanno acquisti meno assennatamente".
Se ci fosse una statistica che dice (1) i ladri statisticamente vestono più spesso di nero di chi non commette furti, ovvero che (2) le persone vestite di nero commettono più furti degli altri questo non vuol dire che (3) chi si veste di nero ha più probabilità di compiere un furto.
Premesso che ho dovuto fare diversi assunti perché nelle frasi sopra c'è confusione sulla terminologia: da una parte ci sono i ladri (che commettono furti) contrapposti agli altri (i "non-ladri", ovvero onesti, che non commettono furti?), poi si parla di "più furti", contrapposto agli altri, che a questo punto sono quelli che commettono "meno furti" (che non possono essere sempre onesti e quindi non corrispondono a quelli di prima); infine "ha più probabilità di compiere un furto" mi dà l'impressione che ci sia qualcosa di incontrollabile (tipo cleptomania?), e per questo l'ho riformulato sotto.
Ammesso che la mia interpretazione sia corretta: attenzione, (1) e (2) sono affermazioni diverse, e (2) non segue logicamente da (1) (stai "affermando il conseguente (https://it.wikipedia.org/wiki/Affermazione_del_conseguente)"); (3) segue però da (2), ma non da (1).
Infatti, se "le persone vestite di nero commettono più furti degli altri" allora segue che (riformulato) "c'è maggiore probabilità che chi si veste di nero compia un furto"; per fare un esempio, è come dire "la moneta truccata fa uscire testa il doppio delle volte di quella non truccata", da cui segue che "la moneta truccata ha una probabilità maggiore di far uscire testa rispetto a quella non truccata".
E sei tu che devi dimostrare che un dato incide sulla probabilità non il contrario.
Be', nell'articolo si parla di una questione economica: secondo l'articolo chi è meno abbiente rischia di più nell'acquistare online perché va alla ricerca del prezzo più basso, e lì risiede il rischio.
Facendo una veloce (per cui ovviamente sommaria) ricerca ho trovato questo articolo (https://www.huffingtonpost.it/2013/02/06/istat-dati-sui-redditi-delle-famiglie_n_2631424.html) sul reddito diviso per regione, in cui l'ordine di ricchezza corrisponde a quello dell'articolo (le regioni meno a rischio nella parte superiore della classifica e le regioni più a rischio sotto): se la causa dell'essere meno assennati è l'essere meno abbienti, come appunto dice l'articolo, allora la deduzione è corretta, anche dal punto di vista logico formale.
Ora mentre la statistica è ineccepibile la causa è sbagliata.
Potrebbe esserlo, ma non hai basi per dirlo.
Come già detto determinati elementi legati al luogo sono FORSE IN PARTE causa di altri elementi che sono determinanti nella probabilità di fare acquisti in sicurezza. Ma la località di acquisto non è in nessun modo DIRETTAMENTE causa di tale probabilità.
La causa diretta non è ovviamente il luogo di per sé, è il viverci. Quello che è indiretto sono le caratteristiche geografiche, culturali ed economiche del luogo, che influiscono su come ci si vive.
Non riuscire a capire questo porta a una cattiva interpretazione delle statistiche e a drammatici errori
Non c'entra, ma immagino che tu voglia dire "clamorosi", dall'inglese "dramatic"? "Drammatico" in italiano vuol dire "che è riferito ad un dramma" (anche in senso figurato) e non è la traduzione di "dramatic" (a meno che tu non ti riferissi all'arte drammatica, e non vedo cosa possa entrarci).
in cose anche molto più molto gravi.
Un po' di logica formale ti salva da questi errori e altri molto più molto più molto gravi :)
Ovvero la causa sembra essere insito nella località di acquisto invece che nel livello di studi, nel lavoro ecc ecc.
Come già detto, se livello di studi, etc. sono caratteristici della località di acquisto, allora la località di acquisto è determinante.
Cercare di risolvere la causa magari facendo un corso di sicurezza per una regione X con una statistica più bassa di acquisti in sicurezza invece che per un determinato target per tutte le regioni.
A parte che come già detto il fatto che ipoteticamente il target sia quello che descrivi non esclude che il problema sia causato dall'influenza [delle caratteristiche] del luogo in cui le persone vivono, la regione resta comunque rilevante e non ci si può svincolare da essa: se per esempio disponessi di un budget sufficiente solo per un corso per regione, per un massimo di 3 regioni, la soluzione più sensata sarebbe distribuirli fra le regioni più "a rischio", perché lì ci sarebbe la maggior parte delle persone che rientrano nel target.
fracama87
16-12-2018, 12:45
Come già detto, se livello di studi, etc. sono caratteristici della località di acquisto, allora la località di acquisto è determinante.
Mi scuso se taglio corto. Ma è questo che è assolutamente errato e un'assunzione arbitraria.
Infatti, se "le persone vestite di nero commettono più furti degli altri" allora segue che (riformulato) "c'è maggiore probabilità che chi si veste di nero compia un furto"; per fare un esempio, è come dire "la moneta truccata fa uscire testa il doppio delle volte di quella non truccata", da cui segue che "la moneta truccata ha una probabilità maggiore di far uscire testa rispetto a quella non truccata".
Assolutamente no.
Ripeto che è da qui che nascono i pregiudizi e i razzismi. E stai paragonando due fenomeni non paragonabili. Sulla moneta hai ragione, sugli uomini vestiti di nero no.
A parte che come già detto il fatto che ipoteticamente il target sia quello che descrivi non esclude che il problema sia causato dall'influenza [delle caratteristiche] del luogo in cui le persone vivono, la regione resta comunque rilevante e non ci si può svincolare da essa: se per esempio disponessi di un budget sufficiente solo per un corso per regione, per un massimo di 3 regioni, la soluzione più sensata sarebbe distribuirli fra le regioni più "a rischio", perché lì ci sarebbe la maggior parte delle persone che rientrano nel target.
TANTE cose non sono escluse. Ma non si risolvono i problemi andando a vedere le cause che NON SONO ESCLUSE. :muro:
Dire che la regione è rilevante perchè NON si può escludere il contrario vuol dire fare un'assunzione arbitraria.
Ergo la regione non è rilevante fino a che non si prova ergo è necessario svincolarsi da essa.
Se per esempio avessi un budget limitato per un numero X di corsi e ipotizzando un massimo di 30 persone per corso (o comunque un numero di persone che sia ottimale a seguire il corso, solitamente fra 20 e 30) la cosa molto più sensata sarebbe individuare il target di persone a rischio, individuare le aree specifiche (comuni/quartieri di città grandi) dove c'è la maggior concentrazione di tale target e organizzare quindi corsi mirati.
In termini di efficienza ed efficacia il tuo criterio risulterebbe un'abbondante spreco di soldi rispetto al mio.
tallines
16-12-2018, 12:49
Gli ho dato il contatto per farla e gli ho detto che io ne ho già fatte due e ne sto per fare la terza.
Ahh bene :), non avevo letto la tua risposta, solo adesso, good :)
Mi scuso se taglio corto. Ma è questo che è assolutamente errato e un'assunzione arbitraria.
No, non lo è. Rileggi l'esempio sopra della Russia o dei contadini in Sicilia (le cui premesse possono benissimo essere false, ma ciò è irrilevane ai fini logici): è la stessa cosa.
Assolutamente no.
Ripeto che è da qui che nascono i pregiudizi e i razzismi. E stai paragonando due fenomeni non paragonabili. Sulla moneta hai ragione, sugli uomini vestiti di nero no.
Non voglio assolutamente essere condiscendente ma questa è logica formale e per questo inconfutabile: non è una questione di opinioni.
TANTE cose non sono escluse. Ma non si risolvono i problemi andando a vedere le cause che NON SONO ESCLUSE. :muro:
Ti stai contraddicendo: proprio nel primo tuo messaggio hai fatto un'ipotesi che, essendo priva di basi dimostrabili, è proprio "andare a vedere le cause che NON SONO ESCLUSE".
E infatti sì, le cause si determinano proprio andando a vadere tutte quelle che non si possono escludere in base ai fatti. Il punto è determinare la causa: se la causa non è palesemente determinabile, tutte le ipotesi devono essere vagliate, eccetto quelle che si possono escludere logicamente a priori. Chiaramente ce ne saranno di estremamente poco probabili, e a queste sarà dato un peso minore. Ma non esistono cause che possono essere scartate arbitrariamente a priori.
Dire che la regione è rilevante perchè NON si può escludere il contrario vuol dire fare un'assunzione arbitraria.
Nessuno ha detto questo, anzi proprio nel messaggio precedente ti ho linkato delle prove che supportano quell'ipotesi. Che poi non siano prove indiscutibili, che ci siano altre ipotesi, etc. va benissimo, ma a questo punto le alternative vanno valutate, fornendo delle basi, cosa che tu non stai facendo, perché ti stai limitando a dire che la causa è sbagliata e che secondo te è un'altra, ed ironicamente - vista la mancanza totale di prove - è proprio questa che è un'assunzione totalmente arbitraria.
Se per esempio avessi un budget limitato per un numero X di corsi e ipotizzando un massimo di 30 persone per corso (o comunque un numero di persone che sia ottimale a seguire il corso, solitamente fra 20 e 30) la cosa molto più sensata sarebbe individuare il target di persone a rischio, individuare le aree specifiche (comuni/quartieri di città grandi) dove c'è la maggior concentrazione di tale target e organizzare quindi corsi mirati.
E probabilmente (= i dati che abbiamo supportano questa ipotesi, e se sostieni altro devi portare altri dati che sostengano la tua ipotesi) ti renderesti conto che sono esattamente le stesse città, perché come dicevo nel mio primo post, indipendentemente dalla causa, [secondo quanto dice l'articolo] il numero maggiore di persone che spendono meno assennatamente sono in quelle regioni, e la maggior parte delle persone, in qualsiasi regione, sono ovviamente concentrate nei "comuni/quartieri di città grandi".
In termini di efficienza ed efficacia il tuo criterio risulterebbe un'abbondante spreco di soldi rispetto al mio.
No, probabilmente sarebbero molto simili.
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