RAEL70
11-11-2018, 21:51
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Charlie McDowell è il figlio del celeberrimo Malcom, l'indimenticabile protagonista di "Arancia Meccanica" di kubrickiana memoria.
Questo è il suo esordio cinematografico e il lavoro si dimostra davvero convincente ed affascinante (deluderà invece il secondo lavoro del 2017, quel "La scoperta" con Robert Redford che si rivelerà un film alquanto monotono e sbiadito).
Due soli attori, Mark Duplass conosciuto per il netflixiano "Creep" ed Elizabeth Moss già vista in svariati film (recentemente in "The Square").
Il film ha una particolare caratteristica: cambia di genere in genere man mano che la trama si va evolvendo.
L'inizio è quasi da commedia romantica...
Trama:
Una coppia (ossia i protagonisti Ethan e Sophie) si reca da uno psicologo per cercare di risolvere i loro problemi familiari.
Ethan ha ammesso di aver tradito Sophie ma vuole anche far capire alla moglie che si è sinceramente pentito e che è ancora innamorato di lei.
Sophie è disposta a perdonare il marito ma vorrebbe che egli cambiasse alcuni lati del suo carattere.
In poche parole, lo psicologo si rende conto che l'armonia tra i due è svanita e solo una vacanza, senza pensieri ed impegni, rimanendo da soli a confrontarsi, potrà essere la soluzione definitiva: o andrà oppure la coppia si separerà definitivamente.
Lo psicologo consiglia ai due di recarsi in una villa distante circa 90 minuti di auto fuori dalla città, un angolo sereno e tranquillo di paradiso che, in passato, ha permesso a dozzine di coppie di ritrovare l'armonia e il reciproco amore.
Detto, fatto: la coppia si reca nella villa e fin dai primi momenti cerca di darsi da fare per creare l'atmosfera giusta a risvegliare determinate sensazioni ed emozioni.
All'interno della proprietà c'è anche una "guest house", una dependance per gli ospiti, completamente arredata e decisamente confortevole.
La prima mattinata Sophie entra nella dependance e da quel momento il film cambia: esce la commedia ed entra il thriller...
Niente sangue, niente cadaveri, niente fantasmi, nessuna sparizione, nessun killer, eppure la trama è così intricata che non è facile, per lo spettatore, farsi strada in essa e trovare la chiave di lettura per far quadrare il cerchio.
E non è affatto detto che, alla fine, il cerchio si chiuda...
Consigliato.
Trailer (https://youtu.be/jCOvhojlZzQ).
Charlie McDowell è il figlio del celeberrimo Malcom, l'indimenticabile protagonista di "Arancia Meccanica" di kubrickiana memoria.
Questo è il suo esordio cinematografico e il lavoro si dimostra davvero convincente ed affascinante (deluderà invece il secondo lavoro del 2017, quel "La scoperta" con Robert Redford che si rivelerà un film alquanto monotono e sbiadito).
Due soli attori, Mark Duplass conosciuto per il netflixiano "Creep" ed Elizabeth Moss già vista in svariati film (recentemente in "The Square").
Il film ha una particolare caratteristica: cambia di genere in genere man mano che la trama si va evolvendo.
L'inizio è quasi da commedia romantica...
Trama:
Una coppia (ossia i protagonisti Ethan e Sophie) si reca da uno psicologo per cercare di risolvere i loro problemi familiari.
Ethan ha ammesso di aver tradito Sophie ma vuole anche far capire alla moglie che si è sinceramente pentito e che è ancora innamorato di lei.
Sophie è disposta a perdonare il marito ma vorrebbe che egli cambiasse alcuni lati del suo carattere.
In poche parole, lo psicologo si rende conto che l'armonia tra i due è svanita e solo una vacanza, senza pensieri ed impegni, rimanendo da soli a confrontarsi, potrà essere la soluzione definitiva: o andrà oppure la coppia si separerà definitivamente.
Lo psicologo consiglia ai due di recarsi in una villa distante circa 90 minuti di auto fuori dalla città, un angolo sereno e tranquillo di paradiso che, in passato, ha permesso a dozzine di coppie di ritrovare l'armonia e il reciproco amore.
Detto, fatto: la coppia si reca nella villa e fin dai primi momenti cerca di darsi da fare per creare l'atmosfera giusta a risvegliare determinate sensazioni ed emozioni.
All'interno della proprietà c'è anche una "guest house", una dependance per gli ospiti, completamente arredata e decisamente confortevole.
La prima mattinata Sophie entra nella dependance e da quel momento il film cambia: esce la commedia ed entra il thriller...
Niente sangue, niente cadaveri, niente fantasmi, nessuna sparizione, nessun killer, eppure la trama è così intricata che non è facile, per lo spettatore, farsi strada in essa e trovare la chiave di lettura per far quadrare il cerchio.
E non è affatto detto che, alla fine, il cerchio si chiuda...
Consigliato.
Trailer (https://youtu.be/jCOvhojlZzQ).