View Full Version : Ma un giocatore "veterano" al giorno d'oggi, a cosa gioca?
Domanda sincera..
Ho seriamente difficoltà a trovare un gioco che mi appassioni e mi tenga incollato per più di qualche ora :rolleyes:
Quindi ho pensato di chiedere qui, visto e considerato che sono "cresciuto" in questo forum e non credo di essere il solo "over 30enne" in questa situazione. :D
Premesso che tempo per giocare ne ho veramente poco (come tutti immagino) ultimamente non trovo niente che mi appassioni più di tanto..
A parte Red Dead Redemption 2, che sto gustando lentamente..
ma avendo l'anima da gestionale/strategico/giocodoveusarelaesta trovo ci sia il vuoto al momento..
Quindi chiedo alla community:
ma voi al momento a cosa giocate?
rattopazzo
10-11-2018, 17:59
No, non sei il solo
puoi dare un occhiata qui se non l'hai già fatto:
https://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1206670
Per quel che mi riguarda gioco a vecchi titoli, alcuni che hanno anche oltre 15 anni
ma ci sono anche degli indie interessanti
i triple A, si per lo più mi annoiano tutti dopo qualche ora.
Continuo a giocare ad i giochi di ruolo, magari un po' retrò, agli fps e sempre più spesso mi ritrovo a godermi i platform ed i metroidvania!
torgianf
10-11-2018, 21:16
A 43 anni suonati gioco ancora come un bambino o quasi, di giochi che valga la pena giocare ce ne sono a decidne, basta non farsi troppe pippe mentali
Questo. Anche se i gusti si sono evoluti e sono molto più difficile da accontentare :asd:
Non c'è mai stata così tanta scelta e qualità di titoli. A 43 anni suonati gioco ancora come un bambino o quasi, di giochi che valga la pena giocare ce ne sono a decidne, basta non farsi troppe pippe mentali
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29Leonardo
11-11-2018, 07:41
Secondo me non si tratta di farsi troppe fantasie è che dopo 20-30 anni spesi a giocare ormai hai visto praticamente tutto quindi viene meno tutto il discorso della sorpresa, non hai piu quella smania di tornare a casa per giocare necessariamente al gioco x.
Per quanto mi riguarda ormai gioco solo a pochissimi titoli selezionati mentre prima giocavo quasi di tutto, anche a roba mediocre per il gusto di provare generi diversi.
torgianf
11-11-2018, 08:05
Secondo me non si tratta di farsi troppe fantasie è che dopo 20-30 anni spesi a giocare ormai hai visto praticamente tutto quindi viene meno tutto il discorso della sorpresa, non hai piu quella smania di tornare a casa per giocare necessariamente al gioco x.
Per quanto mi riguarda ormai gioco solo a pochissimi titoli selezionati mentre prima giocavo quasi di tutto, anche a roba mediocre per il gusto di provare generi diversi.
Nel tuo caso c'è semplicemente un calo d' interesse e col passare degli anni è assolutamente lecito, magari hai altri hobby o altri interessi. Il videogioco si è evoluto, è cambiato, personalmente riesce ancora a tenermi incollato allo schermo, mi piace ancora stare sul divano con un pad in mano per una o due ore al giorno
Lian_Sps_in_ZuBeI
11-11-2018, 08:28
quasi 36 anni e gioco gta5 tutti gli assassincreed mass effect a fifa,dragon ages tutti mmorpg che siano seri e con grafica seria..insoma io prediligo gli openworld ma non dispiace giocare a Battlefield ogni tanto.(singol o multi), TES the witcher.
idem la mia donna togliendo dalla lista i gta e assasincreed(tranne l'ultimo) e fifa ovviamente a lei il calcio fa cacare in tutte le salse.
in pratica se esistesse un gta un the witcher o un watch dogs al femminile la mia donna li avrebbe anche giocati,no giocatori femminili? non calcola manco il gioco :D
29Leonardo
11-11-2018, 09:15
Nel tuo caso c'è semplicemente un calo d' interesse e col passare degli anni è assolutamente lecito, magari hai altri hobby o altri interessi. Il videogioco si è evoluto, è cambiato, personalmente riesce ancora a tenermi incollato allo schermo, mi piace ancora stare sul divano con un pad in mano per una o due ore al giorno
A parte la grafica di grosse evoluzioni non ricordo di averne viste anzi lato gameplay certi giochi sono regrediti rispetto il passato per quanto riguarda le interazioni con lo scenario, IA ed altro. Ad esempio i primi far cry vs gli ultimi, mafia 1 vs i successivi e altri che non mi vengono in mente.
torgianf
11-11-2018, 09:22
A parte la grafica di grosse evoluzioni non ricordo di averne viste anzi lato gameplay certi giochi sono regrediti rispetto il passato per quanto riguarda le interazioni con lo scenario, IA ed altro. Ad esempio i primi far cry vs gli ultimi, mafia 1 vs i successivi e altri che non mi vengono in mente.
Ho detto semplicemente che si è evoluto, non che sia meglio o peggio, come già detto io di sti pipponi mentali non me ne faccio, se un gioco mi piace ci perdo volentieri del tempo, non sto a guardare se sia meglio o peggio di qualcosa uscito 20 anni fa. Proprio in questi giorni mi sono rigiocato i 3 gears of war su One x e mi sono divertito, e fondamentalmente è ciò che conta
City Hunter '91
11-11-2018, 11:20
Che si è evoluto in peggio è poco ma sicuro... Detto questo è anche vero che fra indie, prodotti di nicchia e cose da recuperare... alla fine i titoli interessanti si trovano.
Domanda sincera..
Ho seriamente difficoltà a trovare un gioco che mi appassioni e mi tenga incollato per più di qualche ora :rolleyes:
Quindi ho pensato di chiedere qui, visto e considerato che sono "cresciuto" in questo forum e non credo di essere il solo "over 30enne" in questa situazione. :D
Premesso che tempo per giocare ne ho veramente poco (come tutti immagino) ultimamente non trovo niente che mi appassioni più di tanto..
A parte Red Dead Redemption 2, che sto gustando lentamente..
ma avendo l'anima da gestionale/strategico/giocodoveusarelaesta trovo ci sia il vuoto al momento..
Quindi chiedo alla community:
ma voi al momento a cosa giocate?
per me un veterano usurato gioca multiplayer (da LOL in su) per avere stimoli che non trova più nel single, oppure indie.
soprattutto un veterano usurato non ha tempo, poi può darsi che non un figlio piccolo da crescere le dinamiche e i videogiochi cambino.
Che si è evoluto in peggio è poco ma sicuro... Detto questo è anche vero che fra indie, prodotti di nicchia e cose da recuperare... alla fine i titoli interessanti si trovano.
Di sicuro c'è solo la morte e le dimostrazioni matematiche, purtroppo (e lo dico col massimo rispetto) il tuo pensiero non rientra tra le seconde quindi è bel lontano dall'essere un assunto. Fatta questa doverosa premessa mi limito a far notare che giocare non è un obbligo e giocatore veterano non vuol dire nulla. Non ti diverti? Non giocare. A me sembra un ragionamento semplice. I pipponi mentali del tipo "si stava meglio prima" li ho visti applicati alla musica, al cinema, alla politica, all'economia ecc. Posso affermare che hanno stancato ormai?
City Hunter '91
11-11-2018, 16:27
Mi spiace di aver offeso il piccolo giocatore di cod che è in te! O al posto di cod ci possiamo mettere un altro gioco a caso che ti piace, il risultato non dovrebbe cambiare. ;)
MrBattiloca
11-11-2018, 16:57
Di sicuro c'è solo la morte e le dimostrazioni matematiche, purtroppo (e lo dico col massimo rispetto) il tuo pensiero non rientra tra le seconde quindi è bel lontano dall'essere un assunto. Fatta questa doverosa premessa mi limito a far notare che giocare non è un obbligo e giocatore veterano non vuol dire nulla. Non ti diverti? Non giocare. A me sembra un ragionamento semplice. I pipponi mentali del tipo "si stava meglio prima" li ho visti applicati alla musica, al cinema, alla politica, all'economia ecc. Posso affermare che hanno stancato ormai?
Lascia perdere, è una battaglia persa. :asd:
Oltretutto ho come l'impressione che la maggior parte di quelli che dicono che i videogiochi sono peggiorati sono nati negli anni 2000... :asd:
Poi tutta sta complessità nei giochi del passato io non ce la vedo...se si pensa a cosa devono gestire, in termini di risorse hw, script, sceneggiatura, motion capture, game design, infrastrutture per l'online, ecc. i giochi moderni e a quello che gestivano i giochi del passato, altro che involuzione…
Poi mi si deve ancora spiegare cosa dovrebbe evolversi, nella maggior parte dei generi odierni, che sono poi in gran parte i generi che esistevano 30 anni fa perchè quelli sono i modi di giocare un videogioco, ovvero fps, rts, gestionale, puzzle, ecc.
Cioè quale sarebbe secondo voi l'evoluzione che dovrebbero avere i giochi...visto che parlate tanto di involuzione? :)
Non mi venite a dire che un gioco come starcitizen sarebbe stato possibile anche 30 anni fa, perchè sarebbe ridicolo...
Non mi venite a dire che anche solo un gioco come pubg, che seppur semplice, sarebbe stato possibile da gestire anche solo 15 anni fa.
Poi tocca sentir dire sempre le stesse robe, trite e ritrite, senza nessuna cognizione di causa, ma soprattutto senza mai dire come diavolo dovrebbero essere invece i giochi di oggi, visto che a sentire certi commenti sembra che stiamo ancora qui a giocare a pong.
Comunque tornando a bomba sulla domanda dell'op, io ora sto giocando a destiny 2, ma non è tanto importante a cosa si gioca, ma se si sta giocando qualcosa che ci diverte, a prescindere che sia un gioco mainstream o no, difficile o facile, onestamente io mi sono divertito molto di più con giochi mainstream, come cod, bf, destiny, gta, ecc. che con tante robacce indie che altro non fanno se non copiare giochi del passato aggiungendoci giusto due cazzate tanto per farlo sembrare più moderno.
Detto ciò gioca a ciò che ti pare e che ti diverte.
Perché giocatore veterano non dovrebbe significare nulla? C'è chi gioca da un mucchio di tempo ed ha visto nascere e crescere il gaming. Questo non dovrebbe dare un minimo di cognizione in più?
29Leonardo
11-11-2018, 19:47
cut...
Senza portarla alla lunga basti pensare agli fps e la rigenerazione della salute come involuzione nel gameplay. Prima dovevi gestire bene i medikit e gli impulsi "alla rambo" prima di sparare a destra e manca, ora chissenefrega tanto mi nascondo dietro qualcosa e magia si ripristina da sola (senza considerare tutti gli altri aiuti nel mentre e durante) .:rolleyes:
Poi ho tirato in ballo l'esempio dei far cry mica giusto per, chi li ha giocati tutti sa a cosa mi riferisco, se per te quelli non sono difetti o involuzioni ciaone.:D
rattopazzo
11-11-2018, 21:08
Lascia perdere, è una battaglia persa. :asd:
Oltretutto ho come l'impressione che la maggior parte di quelli che dicono che i videogiochi sono peggiorati sono nati negli anni 2000... :asd:
Poi tutta sta complessità nei giochi del passato io non ce la vedo...se si pensa a cosa devono gestire, in termini di risorse hw, script, sceneggiatura, motion capture, game design, infrastrutture per l'online, ecc. i giochi moderni e a quello che gestivano i giochi del passato, altro che involuzione…
Poi mi si deve ancora spiegare cosa dovrebbe evolversi, nella maggior parte dei generi odierni, che sono poi in gran parte i generi che esistevano 30 anni fa perchè quelli sono i modi di giocare un videogioco, ovvero fps, rts, gestionale, puzzle, ecc.
Cioè quale sarebbe secondo voi l'evoluzione che dovrebbero avere i giochi...visto che parlate tanto di involuzione? :)
Non mi venite a dire che un gioco come starcitizen sarebbe stato possibile anche 30 anni fa, perchè sarebbe ridicolo...
Non mi venite a dire che anche solo un gioco come pubg, che seppur semplice, sarebbe stato possibile da gestire anche solo 15 anni fa.
Poi tocca sentir dire sempre le stesse robe, trite e ritrite, senza nessuna cognizione di causa, ma soprattutto senza mai dire come diavolo dovrebbero essere invece i giochi di oggi, visto che a sentire certi commenti sembra che stiamo ancora qui a giocare a pong.
Comunque tornando a bomba sulla domanda dell'op, io ora sto giocando a destiny 2, ma non è tanto importante a cosa si gioca, ma se si sta giocando qualcosa che ci diverte, a prescindere che sia un gioco mainstream o no, difficile o facile, onestamente io mi sono divertito molto di più con giochi mainstream, come cod, bf, destiny, gta, ecc. che con tante robacce indie che altro non fanno se non copiare giochi del passato aggiungendoci giusto due cazzate tanto per farlo sembrare più moderno.
Detto ciò gioca a ciò che ti pare e che ti diverte.
Un veterano per via dell'età e del minor tempo che può dedicare ad un videogioco si ritrova spesso a pensare "Si, questo gioco è carino e ha una bella grafica, ma io ho già giocato di meglio in passato, perchè ora dovrei sprecare il mio poco tempo con questo?"
E' vero che a livello grafico e tecnico per ovvi motivi i giochi moderni non sarebbero stati fattibili anni fa
Ma è anche vero che i giochi moderni dovrebbero essere un "evoluzione" dei giochi del passato, ma ciò non avviene perchè spesso mancano di originalità, se poi aggiungiamo semplificazioni a livello di gameplay, vite rigeneranti, autosalvataggi, IA non sempre all'altezza, bugs risolti (non sempre) dopo decine e decine di patch, features rimosse/semplificate e imbottiamo il tutto con ore e ore di filmati che a volte superano persino i tempi dedicati al gameplay, è facile intuire come la parola evoluzione non sempre calzi a pennello.
Evoluzione vuol dire tentare qualcosa di nuovo, rischiando se necessario il flop, cosa che ovviamente oggi non sarebbe sostenibile dalle case produttrici che investono ormai migliaia se non milioni di euro per progettare i propri videogiochi che devono essere fruibili dal maggior numero di persone possibili,
giochi quindi creati per le masse più che per veri appassionati come invece avveniva in passato.
Proprio per questo ci sono gli indie, ed è meglio lasciarli stare perchè quelli almeno tentano di riportare alla luce dei generi dimenticati che non vengono più neanche calcolati dalle case produttrici e a volte portano persino una ventata di aria fresca.
MrBattiloca
11-11-2018, 21:44
Ok ma cosa intendete per evoluzione? Fate degli esempi. Dite cosa vorreste vedere...perché onestamente la storia della vita rigenerante e dei bug non ha nulla a che fare con l'evoluzione.
Fatemi qualche esempio perché io per ora vedo solo buone parole e nulla di concreto. Fatemi un esempio di indie originale che stravolge il mondo dei videogiochi perchè io non he ho visti.
Qualche anno fa è uscito un gioco che dire rivoluzionario è ben poco a mio parere, ed è Evolve. E che fine ha fatto? Morto. Ed era un gran bel gioco, a dispetto di tutti gli errori che hanno commesso a livello di marketing e di microtransazioni.
Cioè questo voglio dire, io sto discorso dei giochi vecchi che sono meglio di quelli nuovi lo sento da sempre, ma poi di esempi concreti di ciò che gli sviluppatori dovrebbero fare non ne leggo mai.
Io gioco ai videogiochi da 30 anni, posso quindi credo considerarmi un veterano...detto ciò se ho poco tempo per giocare significa che mi devo scegliere bene a cosa giocare, e non ho più tempo per nerdare ore e ore su giochi troppo impegnativi, quindi se un gioco è divertente tanto mi basta. Anche se non è rivoluzionario.
E la storia che gli indie cercano di riportare in vita genri ormai morti e stramorti che cosa c'entra con l'evoluzione? Nulla direi. Anzi è proprio l'esatto opposto. Se volete giocare ai platform di 20 anni fa emulatevi le vecchie console. :asd:
MrBattiloca
11-11-2018, 21:48
Perché giocatore veterano non dovrebbe significare nulla? C'è chi gioca da un mucchio di tempo ed ha visto nascere e crescere il gaming. Questo non dovrebbe dare un minimo di cognizione in più?
No.
Se poi tutto ciò che si è capaci di dire è che si stava meglio quando si stava peggio, a maggior ragione, NO.
bodomTerror
11-11-2018, 21:55
Se i giochi si evolvono solo nella grafica e tutto il resto rimane uguale (o peggiore) a 20 anni fa mi sembra normale che la voglia di giocare passi.
Guardate l'IA di Battlefield V, imbarazzante per non dire altro. Che poi il gioco sia basato sul multiplayer è una semplice scusa, programmare un single player come dio comanda in un titolo tripla a costa troppe risorse.
Persino su Fallout è sparito il single player, io penso che i veterani vogliano delle belle campagne/storie/livelli single player che immergano il giocatore nel mondo di gioco, non mi sembra che ci voglia chissà che per capirlo. Non ci sono quasi più giochi così.
City Hunter '91
11-11-2018, 22:57
Ok ma cosa intendete per evoluzione? Fate degli esempi. Dite cosa vorreste vedere...perché onestamente la storia della vita rigenerante e dei bug non ha nulla a che fare con l'evoluzione.
E' più semplice fare esempi di involuzione, visto che di fatto è quello che è successo... che so' tanto per dirne una Baldurs Gate 2 <--- Pillars of Eternity.
Domanda sincera..
Ho seriamente difficoltà a trovare un gioco che mi appassioni e mi tenga incollato per più di qualche ora
Perchè fondamentalmente non ci sono.
Noi siamo praticamente nati con il videogame, abbiamo visto tutte le evoluzioni
e rivoluzioni, da Monkey Island, Wolf 3D, GTA 3, HL2 a Crysis. Oggi il cambio
generazionale di console offre un boost discreto grafico, che le major sfruttano
di più rispetto al loro potenziale creativo. Ora il videogame si sta avvicinando
roppo in fretta all'industria del cinema, delineando tre scenari:
- Software house milionarie che fanno videogame AAA che chiede la massa
- Piccolissime SH e sviluppatori indipendenti che producono prodotti tutto
sommato interessanti e a volte con buoni risultati creativi.
- Autori veri che hanno la fortuna di lavorare in un team più o meno grande
(Hidetaka Miyazaki e Hideo Kojima) che gli permettono di lavorare.
I tempi sono cambiati e si sono arenati troppo in fretta; a fine anni '90
c'era la corsa tecnologica e avanguardista in ogni genere, dai picchiaduro
ai plaftorm; il pubblico era minore ma di gusti variegati. Oggi invece chi ne
ha la possibilità (rockstar ubisoft ea,...) si limita a perfezionare le meccaniche
ma si guarda bene dal tentare un investimento azzardato di centinaia di
milioni di euro. Per quel poco che ho visto, e mi scuso per il "giudizio"
affrettato in caso fosse errato, lo stesso RDR2 non inventa nulla, ma reinventa
sul piano tecnologico, riempendo di piccoli dettagli giocosi un open world
che da solo sarebbe un trionfo di vastità e noia.
Sono piccoli passi, troppo piccoli per un mercato fresco come il videogame;
quest'ultimo ha bisogno di azzardi (GTA 3) ed "errori" (Driver 2) per
progredire.
Nonostante siamo nella sezione giochi per PC, mi sento in dovere di segnalarti
il nuovo Zelda per Switch, per me l'unico gioco da 10 anni ad oggi che mi
abbia fatto emozionare e ricordare le sensazioni di stupore e gioia di quando
ero ragazzo / ragazzino.
Imho ci sono ma passano spesso inosservati
Inoltre una volta probabilmente eravamo meglio disposti ad accettare qualche nota stonata in favore di quelle giuste di un gioco
Ora invece forse tendiamo a cercare note giuste in tutto e non ci godiamo bene quello che c'è di buono
FirstDance
12-11-2018, 12:50
Imho ci sono ma passano spesso inosservati
Inoltre una volta probabilmente eravamo meglio disposti ad accettare qualche nota stonata in favore di quelle giuste di un gioco
Ora invece forse tendiamo a cercare note giuste in tutto e non ci godiamo bene quello che c'è di buono
Quoto. Ormai siamo arrivati a lamentarci del fatto che i tasti non sono come siamo abituati e lo consideriamo un difetto. A quanti giochi abbiamo giocato nel passato ognuno con i suoi tasti astrusi? Spesso abbiamo dovuto impararli giocando segnandoceli su un pezzo di carta. Non era un problema.
Ora sì. Il fuoco deve essere R2, la mira L2, abbassarsi cerchio oppure R3.
E' solo un esempio, e anche io ci casco. Non credo di avere lo stesso parametro di giudizio di trent'anni fa e nemmeno di vent'anni fa. Se non avessi mai visto Monkey Island prima e me lo facessero vedere oggi, non so come reagirei. Forse non l'avrei giocato. E mi sarei perso la migiore avventura grafica di tutti i tempi.
Una volta il miglioramento grafico trainava la novità, portandola a giudicarla meglio di quello che fosse in realtà. Oggi il miglioramento grafico è rallentato parecchio e non lo considero più una priorità.
Quando gioco a giochi come RDR2 o Assassin's Creed, penso che sono giochi enormi, immani, con tantissime cose da fare. Talmente tante che ne sono sovrastato e faccio fatica a giudicare l'intera opera.
Un po' come quando sono andato al Louvre: un solo quadro di Arcimboldo mi avrebbe incantato per ore, ma vederlo insieme a Giotto, Da Vinci e mille altri... c'è talmente abbondanza di tutto che si perde l'orientamento. E alla fine non riesco a godere di nesusno di questi grandi quadri.
Non so se ho reso l'idea.
FrancoBit
12-11-2018, 13:14
Beh anche io sono della vostra stessa stagionatura, ne ho 39. D'accordo su molte cose che avete descritto, però di giochi che mi inchiodano al pc ne ho trovati parecchi. Diciamo che raramente si tratta dei tripla A quello si. Giusto x la cronaca, considerando il monte ore che mi dice steam vi faccio degli esempi (vado a memoria che non sono a casa):
They are billions +di 200 ore
Kerbal space program + di 300 ore
Xcom enemy unknown + di 200 ore
Xenonauts + di 150 ore
Stardew valley + di 100 ore
Game dev tycoon + di 100 ore
No man's sky quasi 100 ore
fallout 4 circa 100 ore
Civilization V + di mille ore (lol)
rocket league quasi 100 ore
Questyo semplicemente per dirvi che spesso bisogna andarseli a cercare. Piuttosto trovo difficile appassionarmi ai più "blasonati", per dire The witcher 3, ce l'ho da una vita, nonostante gli infiniti consigli da amicie e siti web non sono mai riuscito a digerire oltre un'ora. Ecco forse rispetto a quando ero ragazzo e avevo più tempo trovo più faticoso apprezzare subito il gioco, va un'attimo approfondito e "digerito". Ovviamente avendo poco tempo siamo meno aperti agli esperimenti, arriva prima il pensiero "ma non è che sto perdendo tempo?". Però, passato questo primo ostacolo, si rischia di passarci tante ore comunque ;-)
Io cito su tutti Shadowrun
Ma anche Prey, Vampyr, Life is Strange, Hellblade..
O Unepic, Ghost. Axiom Verge, Dex, Guacamelee!, Shovel Knight, Hollow Knight, Owlboy, Jotun, The Banner Saga, Yooka Laylee..
E non dimentichiamo Thimbleweed Park ed Oxenfree!
Insomma ce n'è :D
Ragnamar
12-11-2018, 14:25
Io personalmente, avendo meno tempo di prima e molta più stanchezza la sera, apprezzo invece esperienze videoludiche che siano poco frustranti, l'importante è che abbiano una buona narrativa e un'ambientazione che mi attiri e mi permetta di "evadere" dalla quotidianità e dei pensieri di ogni giorno.
In questo contesto ampio rientrano diversi generi di titoli, in primis cRPG e avventure open world, ma anche MMORPG, alcuni FPS, action in terza persona, valuto ogni titolo alla volta.
MrBattiloca
12-11-2018, 17:18
E' più semplice fare esempi di involuzione, visto che di fatto è quello che è successo... che so' tanto per dirne una Baldurs Gate 2 <--- Pillars of Eternity.
Tanto per ribadire che non sai come rispondere alla mia domanda. :)
Boh ragazzi è inutile continuare. Io come al solito mi son pentito di essere intervenuto, perché lo sapevo fin dall'inizio che non aveva senso discutere. :asd:
Shame on me. :asd:
MrBattiloca
12-11-2018, 17:22
Beh anche io sono della vostra stessa stagionatura, ne ho 39. D'accordo su molte cose che avete descritto, però di giochi che mi inchiodano al pc ne ho trovati parecchi. Diciamo che raramente si tratta dei tripla A quello si. Giusto x la cronaca, considerando il monte ore che mi dice steam vi faccio degli esempi (vado a memoria che non sono a casa):
They are billions +di 200 ore
Kerbal space program + di 300 ore
Xcom enemy unknown + di 200 ore
Xenonauts + di 150 ore
Stardew valley + di 100 ore
Game dev tycoon + di 100 ore
No man's sky quasi 100 ore
fallout 4 circa 100 ore
Civilization V + di mille ore (lol)
rocket league quasi 100 ore
Questyo semplicemente per dirvi che spesso bisogna andarseli a cercare. Piuttosto trovo difficile appassionarmi ai più "blasonati", per dire The witcher 3, ce l'ho da una vita, nonostante gli infiniti consigli da amicie e siti web non sono mai riuscito a digerire oltre un'ora. Ecco forse rispetto a quando ero ragazzo e avevo più tempo trovo più faticoso apprezzare subito il gioco, va un'attimo approfondito e "digerito". Ovviamente avendo poco tempo siamo meno aperti agli esperimenti, arriva prima il pensiero "ma non è che sto perdendo tempo?". Però, passato questo primo ostacolo, si rischia di passarci tante ore comunque ;-)
Beh quindi vedi che ce n'è di roba figa che esce?
Che importanza ha se per te sono giochi indie e per me tripla A, per un altro entrambi, ecc.
L'iportante è trovare qualcosa che ti stimola.
Dire invece che tutto ciò che esce oggi fa schifo non ha senso, oltre ad essere falso, palesemente falso.
Detto poi da gente che magari si compra Assassin's Creed al d1. No così per dire. :asd:
Il resto son balle, è questione di gusti. A me the witcher 3 ha letteralmente fatto impazzire. Ci ho fatto 90 ore senza battere ciglio... :asd:
Therinai
12-11-2018, 18:17
ma avendo l'anima da gestionale/strategico/giocodoveusarelaesta trovo ci sia il vuoto al momento..
Quindi chiedo alla community:
ma voi al momento a cosa giocate?
Nell'attesa che il porno sfondi in ambito VR (ma se ne parla tra 4-5 anni) :asd: tieni d'occhio il panorama dei gestionali e strategici, è apparentemente bistrattato e messo in secondo piano ma su pc anno dopo anno continua a dare soddisfazioni. Ci sono titoli vari e di ogni genere, che ne so prison architect, project highrise, frostpunk, jurassick park evolution, cities skyline, transport fever, game dev tycoon, two point hospital, poi i soliti franchise che ogni tanto vengono rinnovati tipo europa universalis, total war, tropico, patrician/port royale, civilization... boh ormai ce ne sono talmente tanti che non ricordo a quali ho giocato. E ho citato qualche esempio di produzioni recenti, ovviamente questi generi invecchiano bene e ogni tanto rispolverare roba con vari lustri sulle spalle sorge spontaneo, ma immagino che lo avrai già fatto (che ne so ogni tanto ho bisogno di reinstallare balck&white e fare macello con le magie).
Personalmente per quanto riguarda le prossime uscite di altri generi al momento nutro aspettative solo nel remake di RE2 in arrivo a gennario e in Sekiro in arrivo a marzo.
RE2 conto che farà contenti molti giocatori dell'epoca psx.
E se RE2 sfonderà, cosa che trovo scontatta, mi aspetterò una pronta risposta di konami che tanto ormai sta solo cazzeggiando quindi tanto vale che cominci a raschiare per bene il barile e che tiri fuori il remake definitivo: Silent Hill :oink:
dopo 20-30 anni spesi a giocare ormai hai visto praticamente tutto quindi viene meno tutto il discorso della sorpresa, non hai piu quella smania di tornare a casa per giocare necessariamente al gioco x.
Ecco hai centrato in pieno il mio pensiero..
Quando dico di essere "veterano" lo dico con cognizione di causa perché ho giocato/provato veramente TANTI titoli in questi anni.. del graficone non mi interessa più niente e anzi ultimamente gli unici giochi che mi hanno tolto il sonno sono alcuni indie relativamente complessi che ho rispolverato.. come Factorio, Rimworld, Prison Architect, Banished..
Dei tripla A la noia più totale (a parte il nuovo RDR2, capolavoro imho ma molto lento purtroppo).
Anche degli FPS noto un pò di piattume, più che altro mi sembra sempre la solita "minestra riscaldata".. grafica mozzafiato ma con il gameplay di 15 anni fa.
City Hunter '91
12-11-2018, 19:13
Tanto per ribadire che non sai come rispondere alla mia domanda. :)
Boh ragazzi è inutile continuare. Io come al solito mi son pentito di essere intervenuto, perché lo sapevo fin dall'inizio che non aveva senso discutere. :asd:
Shame on me. :asd:
Ah be se volevi giocare a tirare frecciatine potevi dirlo prima che neanche ti quotavo. Ti ho risposto con un dato di fatto, e ovviamente non sai cosa replicare, perché non c'è nulla di opinabile nella mia risposta.
MrBattiloca
12-11-2018, 19:33
Ah be se volevi giocare a tirare frecciatine potevi dirlo prima che neanche ti quotavo. Ti ho risposto con un dato di fatto, e ovviamente non sai cosa replicare, perché non c'è nulla di opinabile nella mia risposta.
No, io ho semplicemente fatto una domanda, ovvero cosa dovrebbero avere di innovativo i giochi per essere più evoluti e tu mi hai risposto con un paragone tra due giochi e senza dirmi, appunto, cosa dovrebbero avere i giochi moderni che invece non hanno.
E' un po' come chiedere che tempo fa oggi e l'altro ti risponde che a lui piacciono le bionde.
Detto ciò, io pillars manco l'ho giocato e baldur's lo giocai (poco) anni e anni fa e manco me lo ricordo a momenti...non sono mai stato neanche un appassionato della serie, cosa vuoi che ti risponda? :asd:
Comunque continuo ad insistere sul punto che mi piacerebbe sapere cosa si intende per evoluzione perchè, a mio parere, l'aver reso i videogiochi alla portata di tutti E' un'evoluzione...non piacerà a tutti, magari a nessuno, ma per fortuna i forum di videogiochi non rappresentano che una minima infinitesimale parte di ciò che è la totalità dei videogiocatori, per fortuna.
E chi pensa che i videogiochi siano un passatempo esclusivo per un'elite di nerd incalliti semplicemente si sbaglia.
E con questo mi ritiro davvero dalla discussione perchè mi pare di aver già detto pure troppo.
Beh ci si è evoluti anche nelle meccaniche, quindi nel gameplay.. sono stati fatti dei passi da giganti rispetto ai primissimi videogiochi, però al contempo tanti dei validi giochi attuali devono ringraziare titoli avanguardisti che hanno ormai venti se non trent'anni sulle spalle..
Poi chiaro che alcuni giochi non ne traggono giovamento e fanno sembrare ci sia un'involuzione, ma quelli non verranno ricordati (ma d'altro canto è la selezione naturale, no?) :D
The Void
12-11-2018, 20:58
Io sono un pò in crisi.
Guardo tra la roba nuova da giocare e poi mi vado a reinstallare giochi vecchi di 15 anni, giusto ora sono con DooM III più mods, Farcry 1 e varie mappe amatoriali e Farcry 2 con un reshade. Cioè boh, non lo so. Forse ho bisogno di un FPS di "razza", e per me sono quelli con un buon gunplay e salvataggi manuali, già dal DooM 2016 il fatto di dover andare a checkpoint mi ha fatto venire il sangue alla testa.
FirstDance
13-11-2018, 08:16
Mai come oggi c'è stata una scelta così vasta di titoli. E ovviamente, nella grande massa di giochi, tanti sono brutti, ripetitivi, cloni di cloni, eccetera. E fra quelli KO rientrano anche tanti giochi tripla A, che nonostante gli investimenti, non hanno saputo rinnovare o anche solo divertire le persone.
Nel piccolo gruppo che rimane c'è il buono, il gioco che un po' innova, qullo originale, oppure quello che non ha niente di nuovo, ma "cavolo se è divertente".
Rivoluzioni non ce ne sono. Ci sono state, ma agli albori dei videogiochi, quando tutto era ancora da scrivere.
Io non mi sento di lamentarmi della situazione odierna.
E' normale che i giochi più "strani", quelli che osano di più siano gli indie, perché a basso costo e si possono permettere di vendere poco. Ma a noi che importa? Giochiamoli e basta. Ma spesso siamo noi i primi a snobbarli perché non hanno il graficone. O sbaglio? Forse "non tu" o "tu", ma gli altri sì.
Una sola cosa mi viene in mente che manca oggi e che vorrei: più fisica. Anni fa aveva iniziato ad evolversi, ma mi pare che ormai siamo fermi al palo o quasi. Svilupparla costa molti investimenti e chi può farlo non si osa farlo, perché troppo rischioso. Questa è la mia ipotesi, magari sbaglio.
Liam Bloodfire
13-11-2018, 10:05
io sono dell'85, ho iniziato a giocare proprio col pc e poi passato anche sulle console con Game boy e Mega drive, sino alle ultime uscite, abbandonando per un periodo il pc gaming.
Un po' i miei gusti sono cambiati; quando giocavo col pc, ci davo sotto tra avventure grafiche ed RTS, city building, ovviamente anche ad FPS di quei tempi e ti parlo di anni 90.
Col passare del tempo ho conosciuto altri generi, ampliando i miei orizzonti e ad oggi ti posso dire che gioco più a "metroidvania", platform, RPG , rispetto alle avventure grafiche ed rts, anche perché ai tempi ne giocai un botto, ciò nonostante non dimentico tali generi e qualche titolo me lo gioco molto volentieri.
Questo per dirti di provare anche roba che per te può risultare nuova e magari ti affascina...in modo tale da poter tornare a giocare con molto piacere.
Ashgan83
14-11-2018, 17:45
35 anni anche da queste parti.
E come molti di voi poco tempo per videogiocare, perciò quel poco che ho cerco di dedicarlo ad un videogame che mi soddisfi a pieno, e questa ricerca mi ha portato ad essere sempre più schizzinoso e a perdonare meno erroracci di 1) gameplay e 2) sospensione dell'incredulità che mi fanno cascare le braccia.
Detto ciò, la mia severa selezione mi ha portato recentemente (entro 5 anni diciamo) a videogiocare ai seguenti titoli:
Alien Isolation (l'ho letteralmente divorato, ora sto provando Soma che sembra offrire un'esperienza simile, staremo a vedere se resisterà al mio giudizio)
Tutti i Souls e prossimamente anche Sekiro e tutto ciò che partorirà la From Software
Brothers - A Tale of Two Sons
Pes 2017
Tomb Raider (quello del 2013)
The Witcher 3 (abbandonato causa Pc poco performante, anche se non mi aveva preso troppo)
Menzione d'onore a Star Wars: Jedi Academy che ho rigiocato con estremo piacere.
Poi vabbé c'è Counter Strike ma è fuori classifica.:D
Per me stiamo messi sempre uguale, la differenza è che nel passato (più che altro tra fine anni 90 e inizio 2000) praticamente tutti i generi erano "vergini", quindi si rimaneva a bocca aperta anche solo per l'intro di Half Life.
Ora chiaramente, sia che tu abbia 40 anni, sia che tu ne abbia 15, sei di bocca molto più buona. Stessa cosa successa nel cinema (guardate Star Trek OS e provate a non sorridere spesso e volentieri in certe situazioni). Poi di Quarto Potere, come di Deus Ex, ce n'è uno che vale per tutte le epoche.
Per quanto mi riguarda di giochi ce n'è a bizzeffe, non vedo dove Divinity OS 1 e 2, e Wasteland 2 siano inferiori agli RPG a turni anni 90, anzi. Così come non vedo dove Pillars of Eternity sia così inferiore ai giochi Infinity Engine.
Molti confondono difficoltà al limite della frustrazione, dovuta anche a interfaccia e sistema di controllo arcaici, con qualità. Per me quello non è sinonimo di qualità.
Poi la virata casual c'è stata, ma non è che giochi facili facili e banalotti non ci fossero anche negli anni 90.
rattopazzo
15-11-2018, 17:45
Per me il vino buono non invecchia mai.
A me Star Trek TOS piace ancora oggi
si è vero ti fa sorridere per via dei limiti tecnici eppure
di tanto in tanto mi riguardo tutta la serie, invece i nuovi non li cago manco di striscio.
Per me stiamo messi sempre uguale, la differenza è che nel passato (più che altro tra fine anni 90 e inizio 2000) praticamente tutti i generi erano "vergini", quindi si rimaneva a bocca aperta anche solo per l'intro di Half Life.
La pensavo più o meno così anch' io, poi ho letto quest' articolo : https://www.smithsonianmag.com/smart-news/science-proves-pop-music-has-actually-gotten-worse-8173368/
Riguarda la musica pop, ma le stesse meccaniche si possono ritrovare in molti altri settori.
Il fatto è che il pubblico anni '80 - '90 era molto ristretto e specialistico, oggi invece si punta sempre e solo alla massa per fare soldi.
Il pubblico specialistico premia le novità e la varietà, la massa cerca la ripetizione e la semplicità, quindi i titoli sono tutti molto simili fra loro, ci sono meno generi rispetto al passato e le meccaniche vengono semplificate per diminuire la difficoltà per i giocatori, poi una volta che è stata trovata la formula giusta viene replicata pressoché inalterata per tutti gli altri giochi.
A questo aggiungiamo che il costo, la manodopera e il tempo per la produzione di un videogioco sono aumentati in maniera vertiginosa per cui si preferisce sempre e comunque andare sul sicuro.
Ci sono sempre titoli interessanti nel sottobosco, ma fanno molta più fatica ad emergere rispetto a un tempo, sommersi come sono dai titoli AAA tutti uguali tra loro che inondano qualsiasi sito/tv/giornale di pubblicità.
-Mariello-
16-11-2018, 13:14
A 43 anni suonati gioco ancora come un bambino o quasi, di giochi che valga la pena giocare ce ne sono a decidne, basta non farsi troppe pippe mentali
Torgino, quanto ti quoto! :D
Ma poi avendo ormai anche poco tempo per giocare, un titolo mi dura diverse settimane, quindi tutti sti problemi non li ho. Ad esempio ora con RDR2 credo sarò a posto fino ad almeno metà 2019, se l'online sarà fatto bene, anche fino a fine 2019. :D
La pensavo più o meno così anch' io, poi ho letto quest' articolo : https://www.smithsonianmag.com/smart-news/science-proves-pop-music-has-actually-gotten-worse-8173368/
Riguarda la musica pop, ma le stesse meccaniche si possono ritrovare in molti altri settori.
Il fatto è che il pubblico anni '80 - '90 era molto ristretto e specialistico, oggi invece si punta sempre e solo alla massa per fare soldi.
Il pubblico specialistico premia le novità e la varietà, la massa cerca la ripetizione e la semplicità, quindi i titoli sono tutti molto simili fra loro, ci sono meno generi rispetto al passato e le meccaniche vengono semplificate per diminuire la difficoltà per i giocatori, poi una volta che è stata trovata la formula giusta viene replicata pressoché inalterata per tutti gli altri giochi.
A questo aggiungiamo che il costo, la manodopera e il tempo per la produzione di un videogioco sono aumentati in maniera vertiginosa per cui si preferisce sempre e comunque andare sul sicuro.
Ci sono sempre titoli interessanti nel sottobosco, ma fanno molta più fatica ad emergere rispetto a un tempo, sommersi come sono dai titoli AAA tutti uguali tra loro che inondano qualsiasi sito/tv/giornale di pubblicità.
Oddio, è poi sempre stato così, non è che negli anni 80 non ci fossero i tormentoni estivi, ad esempio.
Oggigiorno ci son gli strumenti per pubblicare (da parte di chi produce) e trovare (da parte di chi usifruisce) qualsiasi cosa.
Pensa a Steam, Spotify e Netflix, ti permettono di trovare qualsiasi genere tu ricerchi, e di avere il "sottobosco" in frontpage. Più ascolti un genere, più Spotify ti proporrà musica di quel tipo, più acquisti giochi su Steam, più lo store ti proporrà giochi simili.
E vale anche per chi produce: vuoi fare musica particolare? Ci sono gli strumenti per farsi uno stiudio in casa oggigiorno, grazie anche al PC, e hai mille mila canali, da YouTube a Spotify, per "venderla". Hai in mente un videogioco innovativo, scarichi Unity, lo sviluppi e lo pubblichi su Steam, non ci vuole nulla.
Insomma, a livello mainstream si è tutto piattizzato (e spesso è dovuto ai costi di produzione, soprattutto nei videogiochi), ad esempio ora sembra che se non fai un Battle Royale non vendi, poi RDR2 incassa 725M in un weekend, ma il sottobosco è vivo e vegeto e prolifera più che mai.
cronos1990
16-11-2018, 14:25
Tanto per ribadire che non sai come rispondere alla mia domanda. :)
Boh ragazzi è inutile continuare. Io come al solito mi son pentito di essere intervenuto, perché lo sapevo fin dall'inizio che non aveva senso discutere. :asd:
Shame on me. :asd:Non trovo campato per aria il tuo discorso, ma fai confusione tra evoluzione mancata e involuzione in alcuni aspetti.
La realtà è che il mondo videoludico da qualche hanno non ha portato alcuna evoluzione (se si escludono le innovazioni hardware, come può essere l'Oculus). In parte perché le grosse industrie non rischiano, perché il mercato da anni è gargantuesco e ci girano parecchi soldi. In parte perché nel bene o nel male si sono esplorate tantissime strade e trovarne di nuove è molto complicato.
Il problema di alcuni giocatori "di vecchia data", me compreso, è che al migliorare degli aspetti tecnici dei giochi per via dell'evoluzione tecnologica (grafica, fisica, complessità e numero di dati da gestire) si è andati di pari passo verso una semplificazione nuda e cruda del gameplay. Essenzialmente per venire incontro alla massa, che di media smetterebbe di giocare se rimane bloccata per 5 minuti, e più in generale per l'idea che il videogioco non diverte se non si finisce.
Questo sintetizzando. Poi quando ho più tempo finisco di leggere il topic :asd: e magari articolo meglio.
Non trovo campato per aria il tuo discorso, ma fai confusione tra evoluzione mancata e involuzione in alcuni aspetti.
La realtà è che il mondo videoludico da qualche hanno non ha portato alcuna evoluzione (se si escludono le innovazioni hardware, come può essere l'Oculus). In parte perché le grosse industrie non rischiano, perché il mercato da anni è gargantuesco e ci girano parecchi soldi. In parte perché nel bene o nel male si sono esplorate tantissime strade e trovarne di nuove è molto complicato.
Il problema di alcuni giocatori "di vecchia data", me compreso, è che al migliorare degli aspetti tecnici dei giochi per via dell'evoluzione tecnologica (grafica, fisica, complessità e numero di dati da gestire) si è andati di pari passo verso una semplificazione nuda e cruda del gameplay. Essenzialmente per venire incontro alla massa, che di media smetterebbe di giocare se rimane bloccata per 5 minuti, e più in generale per l'idea che il videogioco non diverte se non si finisce.
Questo sintetizzando. Poi quando ho più tempo finisco di leggere il topic :asd: e magari articolo meglio.
Condivido il pensiero di Cronos.
Quello che secondo me manca veramente è :
- 1 Gameplay : quei pochi casi in cui il gameplay è stato qualcosa di diverso e valido ha portato a grossi cambiamenti che hanno poi trainato tutto il settore, portati però all'esasperazione, cosa che negli anni 90/2000 non esisteva. Esempi: survival multigiocatore di qualche anno fa, i battle royal adesso. Una volta esistevano 1/2 titoli per ogni genere, adesso appena un titolo ha successo a cascata ne escono altre decine, affollando il mercato spesso e volentieri di spazzatura (tripla A compresi). Di titoli ce n'è veramente tanti è vero, ma quanti tra questi sono copia/incolla? Togliendo questa larga fetta della torta di giochi unici ne rimangono davvero pochi. E non siamo tanto distanti da 10 anni fa. L'unica speranza era la VR ma non vedo grossi investimenti in quel senso..
-2 I.A. : e qui purtroppo l'amara verità; l'intelligenza artificiale è rimasta totalmente uguale praticamente da sempre. Probabilmente la prossima rivoluzione videoludica sarà proprio presentare una IA all'altezza dei giorni nostri. Anche perchè, dal punto di vista scientifico, di IA ne esistono parecchie e sono stati fatti balzi da gigante negli ultimi anni, ma nel settore videogame no. Attenzione però, come sempre qualche eccezione c'è sempre anche qui, ma io mi riferisco alla media dei giochi dove l'IA è rimasta il classico script di 10 anni fa, molto deludente e prevedibile.
Therinai
16-11-2018, 18:55
-2 I.A. : e qui purtroppo l'amara verità; l'intelligenza artificiale è rimasta totalmente uguale praticamente da sempre.
Lo dico da vent'anni, fatto sta che cronos non ha parlato di IA.
Counter strike global :D :D
Io so solo che ho una wishlist di 400 titoli, sto aspettando il rilascio del dlc di Battle brothers tra 10 giorni, ed é un gioco che tengo d'occhio da due anni. Ai tempi l'avrei acquistato al day1 in uno stato incompleto. Oggi ho potuto finire nel frattempo diversi rpg, tanta era l'offerta. E adesso posso godermelo con due anni di sviluppo aggiuntivo a metà del prezzo.
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cronos1990
17-11-2018, 16:27
Lo dico da vent'anni, fatto sta che cronos non ha parlato di IA.Ehi :D
Non sono sceso in particolari o campi specifici, altrimenti qui c'è discussione per decine di giorni. Per far capire quello che intendo, basta ad esempio ricordare il succitato esempio la questione "salute" (già citata) in alcuni giochi action o negli FPS dove si basa sulla rigenerazione automatica; oppure ai giochi della serie X-COM e cloni, dove da un sistema con (diavolo ora mi sfugge il nome :asd: ) avevi un certo numero di punti da spendere per fare le tue azioni in un turno mentre ora hai semplicemente azione+movimento; o tutti i giochi in cui la direzione da prendere viene indicata da frecce direzionali altrimenti il giocatore si perde anche in un corridoio; o i giochi con abilità da scegliere per il personaggio dove non sei neanche alla fine e le sblocchi comunque già tutte senza problemi; o la stessa IA che a mio avviso non è rimasta uguale, ma si è instupidita.
Ma è anche una sensazione "istintiva": un tempo (e prima giocavo sicuramente meglio) alcuni giochi neanche li terminavo, adesso si tratta solo di quale manciata di ore impiegare per terminarli.
Ora sta uscendo il nuovo capitolo della serie X (X4: Foundations); il precedente X: Rebirth era stato creato per allargare la classica fan-base del gioco, rendendolo più di massa e proprio puntando su una semplificazione di base su molti elementi, primo fra tutti l'uso di una sola nave, ma anche con l'aggiunta di elementi di cui non si sentiva affatto la mancanza (tipo le sezioni in stile FPS per muoversi sulle stazioni). Il fatto che ora con X4 stiano facendo marcia indietro su molte cose dipende dal fatto che quel capitolo fu un flop (per tanti motivi), ma quello è un altro discorso.
Poi è vero che attualmente il mercato offre prodotti per tutti i gusti, e che a prescindere da questo "problema" (che per forza di cose i giocatori più giovani neanche notano) ci sono tantissime offerte per divertirsi, anche per chi è ancorato ai vecchi sistemi.
Comunque, si possono anche forzare dei "self imposed challenges" per rendere un gioco più impegnativo.
Che so, disattivare la minimappa, giocare senza mirino, non usare il viaggio veloce, limitare il numero di armi trasportabili, ecc.
cronos1990
19-11-2018, 11:14
Comunque, si possono anche forzare dei "self imposed challenges" per rendere un gioco più impegnativo.
Che so, disattivare la minimappa, giocare senza mirino, non usare il viaggio veloce, limitare il numero di armi trasportabili, ecc.C'è gente che finisce Dark Souls nudo e con la spada spezzata del tutorial, se per questo (o con un personaggio fermo al livello 1). Ma questo vuol dire "discolpare" (sollevare dalle responsabilità) chi programma e produce i videogiochi.
Perché da un lato questa è una logica basata su scelte del giocatore, che volutamente cerca alternative per trovare un minimo di sfida in un gioco che reputa troppo facile (che poi se entriamo nel discorso di "difficoltà", ognuno ha i suoi parametri e livelli di abilità, e diventerebbe un calderone parlarne).
Dall'altro non toglie il fatto che il gioco è stato programmato per funzionare con quei sistemi, quindi volente o nolente la programmazione è quella... e se giudichi il gioco, non puoi dire "eh, ma tanto basta non usarli".
Che poi spesso questo è un discorso comunque sbagliato, perché poi certi sistemi hanno implicazioni più ampie anche nell'ottica del gameplay e di come certi giochi sono evoluti.
Prendiamo ad esempio il discorso del radar in alcuni giochi free roaming. Tu puoi dire: lo tolgo così non sfrutto il radar e il GPS per andare in un certo luogo. Però poi scopri che, a parte rare eccezioni, senza il radar col GPS il gioco non ti fornisce alcun tipo di indicazione (che siano una mappa un minimo comprensibile, indicazioni date dagli NPC, cartelli o segnali presenti e congrui nel mondo di gioco). In pratica senza il GPS ti muoveresti alla cieca, completamente a caso. A quel punto il gioco può magari essere anche più difficile, ma diventa anche un pessimo gioco sotto quel punto di vista.
E il problema risiede nel fatto che il gioco è studiato per far si che si possa usare con facilità (e sempre) il radar con GPS per muoverti; di conseguenza i programmatori non ci perdono neanche tempo ad inserire altri elementi, se non per puro caso, per dirti come muoverti per raggiungere quel dato luogo.
C'è gente che finisce Dark Souls nudo e con la spada spezzata del tutorial, se per questo (o con un personaggio fermo al livello 1). Ma questo vuol dire "discolpare" (sollevare dalle responsabilità) chi programma e produce i videogiochi.
Perché da un lato questa è una logica basata su scelte del giocatore, che volutamente cerca alternative per trovare un minimo di sfida in un gioco che reputa troppo facile (che poi se entriamo nel discorso di "difficoltà", ognuno ha i suoi parametri e livelli di abilità, e diventerebbe un calderone parlarne).
Dall'altro non toglie il fatto che il gioco è stato programmato per funzionare con quei sistemi, quindi volente o nolente la programmazione è quella... e se giudichi il gioco, non puoi dire "eh, ma tanto basta non usarli".
Che poi spesso questo è un discorso comunque sbagliato, perché poi certi sistemi hanno implicazioni più ampie anche nell'ottica del gameplay e di come certi giochi sono evoluti.
Prendiamo ad esempio il discorso del radar in alcuni giochi free roaming. Tu puoi dire: lo tolgo così non sfrutto il radar e il GPS per andare in un certo luogo. Però poi scopri che, a parte rare eccezioni, senza il radar col GPS il gioco non ti fornisce alcun tipo di indicazione (che siano una mappa un minimo comprensibile, indicazioni date dagli NPC, cartelli o segnali presenti e congrui nel mondo di gioco). In pratica senza il GPS ti muoveresti alla cieca, completamente a caso. A quel punto il gioco può magari essere anche più difficile, ma diventa anche un pessimo gioco sotto quel punto di vista.
E il problema risiede nel fatto che il gioco è studiato per far si che si possa usare con facilità (e sempre) il radar con GPS per muoverti; di conseguenza i programmatori non ci perdono neanche tempo ad inserire altri elementi, se non per puro caso, per dirti come muoverti per raggiungere quel dato luogo.
Se esclusi Bethesda, il "radar" è disattivabile in quasi qualsiasi gioco senza particolari problemi. Posso dirtelo con certezza per Red Dead Redemption 2, The Witcher 3 e Assassin's Creed Unity. Poi che ogni tanto si debba aprire la mappa per vedere dove andare, è chiaro, succede anche nella realtà, ma questi giochi sono studiati per permetterti di giocare anche senza la minimappa.
Al di là di questo comunque, il concetto è che un gioco deve essere appetibile a una vasta gamma di utenza, soprattutto se tripla a, quindi gli sviluppatori metto aiuti e livelli di difficoltà di conseguenza.
Io gioco a Skirim in terza persona, senza mirino, a difficoltà Ardua (leggendaria è eccessiva e tende ad essere frustrante), usando solo magie, e trovo sia divertente, perché ogni scontro ti spinge ad usare diverse magie, a sfruttare il compagno e a evocare "distrazioni" come evocazioni o magie di crowd-control, e anche gli urli tornano utilissimi, ma anche il posizionamento per certi versi e la preparazione allo scontro (sempre fozando l'uso di sole magie, senza evocare armi, al massimo usando pozioni).
cronos1990
19-11-2018, 12:48
Beh, non discuto delle scelte che fanno publisher e programmatori; mi limito a giudicare il prodotto finale.
Per quel che mi riguarda (ed è un discorso che bene o male riesco ad applicare in molti campi, non solo quello videoludico), quando il mercato diventa di un certo livello, ovvero porta un certo tipo di ricavi e coinvolge un certo numero di persone, la "passione" che viene messo nel proprio lavoro viene sempre più edulcorata dalla ricerca di un prodotto che possa vendere il più possibile. La ricerca di un prodotto di qualità, o per certi versi anche integralista, lascia il passo alla quantità e alla facilità (e rapidità) di approccio. Inutile dire che quella "linea sottile" che divide i due tipi di approcci, nel mondo videoludico è stata superata da diversi anni e si trova oramai molto distante.
E siccome, in quasi tutti i campi, per ogni appassionato vero trovi 1000 che possono essere al massimo interessati, è ovvio che per intercettare quei 999 devi fare qualcosa per "facilitarne" l'accesso, a costo di non far contento il millesimo (che magari è stato pure necessario per far uscire dalla nicchia il settore). Cosa che poi diventa un obbligo, perché all'aumentare delle vendite le aziende si ingrandiscono, assumono più dipendenti, la distribuzione aumenta e di conseguenza i costi aumentano. E per tirare avanti non puoi tirarti indietro a certe scelte.
Per certi versi poi il mondo videoludico sotto quest'aspetto è abbastanza fortunato: perché esistono strumenti accessibili a tutti per permettere anche agli appassionati di creare un qualcosa che magari risulta solo appetibile ad una cerchia ristretta di persone, di pubblicarlo e di renderlo disponibile, anche senza dover spendere cifre importanti per realizzare quel progetto. Da qui il proliferare un una certa varietà, e della presenza di titoli quali gli indie.
In altri settori le cose non sono così rosee.
Beh, non discuto delle scelte che fanno publisher e programmatori; mi limito a giudicare il prodotto finale.
Per quel che mi riguarda (ed è un discorso che bene o male riesco ad applicare in molti campi, non solo quello videoludico), quando il mercato diventa di un certo livello, ovvero porta un certo tipo di ricavi e coinvolge un certo numero di persone, la "passione" che viene messo nel proprio lavoro viene sempre più edulcorata dalla ricerca di un prodotto che possa vendere il più possibile. La ricerca di un prodotto di qualità, o per certi versi anche integralista, lascia il passo alla quantità e alla facilità (e rapidità) di approccio. Inutile dire che quella "linea sottile" che divide i due tipi di approcci, nel mondo videoludico è stata superata da diversi anni e si trova oramai molto distante.
E siccome, in quasi tutti i campi, per ogni appassionato vero trovi 1000 che possono essere al massimo interessati, è ovvio che per intercettare quei 999 devi fare qualcosa per "facilitarne" l'accesso, a costo di non far contento il millesimo (che magari è stato pure necessario per far uscire dalla nicchia il settore). Cosa che poi diventa un obbligo, perché all'aumentare delle vendite le aziende si ingrandiscono, assumono più dipendenti, la distribuzione aumenta e di conseguenza i costi aumentano. E per tirare avanti non puoi tirarti indietro a certe scelte.
Per certi versi poi il mondo videoludico sotto quest'aspetto è abbastanza fortunato: perché esistono strumenti accessibili a tutti per permettere anche agli appassionati di creare un qualcosa che magari risulta solo appetibile ad una cerchia ristretta di persone, di pubblicarlo e di renderlo disponibile, anche senza dover spendere cifre importanti per realizzare quel progetto. Da qui il proliferare un una certa varietà, e della presenza di titoli quali gli indie.
In altri settori le cose non sono così rosee.
Io però non sono così convinto che sia più facile fare un prodotto appetibile ai più, che un prodotti di nicchia, al di là che il mio discorso verteva più sul fatto che vengono dati aiuti, ma uno può anche farne a meno e ritrovarsi il classico gioco frustrante, in cui dover "buttare" dozzine di ore, anni 90 (ricordo che Spector disse di non essere mai riuscito a finire Thief 2, perché troppo difficile e frustrante, ed era un suo gioco praticamente).
Se prendiamo ad esempio quello che per me è l'ultimo vero FPS innovativo sviluppato, che è Halo: Combat Evolved (dopo, le novità sono arrivate solo in funzione del multiplayer, prima con Halo 2, poi con Modern Warfare, per arrivare ai Battle Royale), può sembrare che fosse estremamente semplificato: mirino ampio, scudo rigenerativo, ecc. ma in realtà sono tutti accorgimenti per redere il gioco meno frustrante, senza per forza avere il cheat universale del quick save, con cui su PC migliaia di persone hanno finito giochi "infinibili" altrimenti, e garantendo un certo livello di sfida.
Era il level design, ampio che forniva diversi approcci, a piedi o con mezzi, la varietà di nemici, come nel primo Doom ognuno con caratteristiche uniche, da affrontare in una determinata maniera, battaglie su vasta scala, non eri tu contro tutti, ma spesso eri il support a una squadra di marine, e una IA che permetteva ai nemici di metterti veramente sotto pressione, a rendere il gioco impegnativo. I presunti aiuti non erano aiuti, perché il gamepay era studiato per quello, come negli anni 90 per i primi FPS era studiato perché tu facessi F5/F9 continuamente. Infatti i PCisti hanno sempre odiato i checkpoint perché li costringono a rifare tratti di livello se vengono sconfitti.
Credo sia lo stesso discorso di XCOM: una volta avevi diversi AP con cui fare n azioni, ora hai movimento e azione, è semplificato? Forse, ma non è che XCOM sia uin gioco facile per la massa. Ogni lvello è studiato con quel sistema in testa.
Al giorno d'oggi semplicemente, siccome i giochi sono multipiatta, si preferisce sviluppare interfaccia e sistema di controllo per console (o meglio, per pad e tv, dato che ora molti giocano con quelli anche su PC), idem sistema di salvataggio, e fornire livelli di difficoltà che vanno dal "goditi la storia" al "avrai bisogno dello psicanalista", con l'aggiunta di achievements e collezionabili per allungare il brodo (che poi ci sono sempre stati, vedi reliquie di Tomb Raider nel 1996 o tutte le porte segrete di Doom nel 1993).
Il problema è che spesso si semplifica il gameplay per venire incontro a interfaccia e controllo, oltre ad un'utenza più varia, invece che mantenere un gameplay complesso e fornire aiuti a chi lo richiede: ad esempio, indicazioni degli NPC e segnali alla Morrowind, con GPS alla Skyrim attivabile o meno, invece che solo GPS e se lo disattivi caxxi tuoi. Oppure lasciare un sistema a turni vecchia maniera, con una azioni "combo" per il giocatore pigro, o far scegliere salvataggio libero e medikit o checkpoint e scudo rigenerante, con difficoltà "auto-bilanciante".
La cosa ultimamente sta cambiando però.
No.
Se poi tutto ciò che si è capaci di dire è che si stava meglio quando si stava peggio, a maggior ragione, NO.
Chiaro che generalizzavo, ma lo stai facendo anche te.
Io ho accumulato un certo bagaglio culturale (certo sarebbe stato meglio si fosse trattato di medicina o di legge ) negli anni e ho la consapevolezza che questo significhi qualcosa.
Non per questo ho smesso di giocare e divertirmi, che i titoli siano nuovi o vecchi.
cronos1990
19-11-2018, 15:19
Io però non sono così convinto che sia più facile fare un prodotto appetibile ai più, che un prodotti di nicchia, al di là che il mio discorso verteva più sul fatto che vengono dati aiuti, ma uno può anche farne a meno e ritrovarsi il classico gioco frustrante, in cui dover "buttare" dozzine di ore, anni 90 (ricordo che Spector disse di non essere mai riuscito a finire Thief 2, perché troppo difficile e frustrante, ed era un suo gioco praticamente).
Se prendiamo ad esempio quello che per me è l'ultimo vero FPS innovativo sviluppato, che è Halo: Combat Evolved (dopo, le novità sono arrivate solo in funzione del multiplayer, prima con Halo 2, poi con Modern Warfare, per arrivare ai Battle Royale), può sembrare che fosse estremamente semplificato: mirino ampio, scudo rigenerativo, ecc. ma in realtà sono tutti accorgimenti per redere il gioco meno frustrante, senza per forza avere il cheat universale del quick save, con cui su PC migliaia di persone hanno finito giochi "infinibili" altrimenti, e garantendo un certo livello di sfida.E' chiaro che fare la tara è difficile, quello che è semplice per me può essere difficile per qualcun altro è viceversa. Ma il punto focale è un altro: il giocatore "medio" probabilmente un gioco lo bolla subito se si blocca per solo 5 minuti o si ritrova a dover ripetere un passaggio un paio di volte. Usando il tuo termine arriva subito al punto di frustrazione.
Ma quella è appunto la massa generica, che non guarda al videogioco come se fosse una vera passione, ma magari un passatempo, o qualcosa per cui rimane di primo acchito estasiato ma poi lascia perdere dopo 10 minuti. Quante volte ognuno di noi è rimasto stupito davanti a qualcosa che in un primo momento lo colpisce (qualunque cosa), ma poi quella cosa non lo interessa davvero e se la dimentica dopo 10 minuti?
Questo rappresenta il 95% dei "videogiocatori" attuali, senza poi andare a prendere casi particolari (tipo persone che vorrebbero giocare ma hanno pochissimo tempo nella vita).
L'esempio di Halo secondo me va nell'ottica della semplificazione: creo un sistema dove il fallimento non è contemplato, o comunque ridotto al minimo, proprio per venire incontro alla bassissima soglia di sopportazione della "frustrazione" che hanno coloro che passano tempo su un videogioco ma che tutto sommato lo vedono solo come un passatempo occasionale. Un sistema dove non esiste il concetto di "non riuscire a finire un gioco": ci sono diversi giochi che in passato non ho terminato, o altri che senza aiuti non avrei finito. Semplicemente prendevo atto che non ero in grado di superare quell'ostacolo con le mie capacità (poi chiaro che dentro di me rodevo per non riuscire).
X-COM è l'esempio lampante: si è tolta al giocatore la necessità di dover scegliere tra un numero elevato di azioni da compiere gestendo i punti di turno fornendogli solo 2 cosa da fare a turno (tra l'altro con un numero nettamente inferiore di uomini da gestire sul campo). E' vero che da un lato ha reso il gioco più rapido (cosa peraltro non richiesta in un gioco "tattico" che richiede ragionamento, non certo freneticità) ma di fatto ha ridotto di molto le possibilità di gioco, rendendolo immediato.
Ma questa è una palese semplificazione, anche perché il vecchio X-COM non era un ostacolo insormontabile da superare (non era certo il gioco più difficile mai esistito).
Il punto è che un vero appassionato è pronto a metterci impegno e testa, è anche disposto a dei fallimenti, ma va avanti perché per lui è, appunto, una vera passione. Non un semplice "passatempo".
E' lo stesso discorso che, per fare un paragone, puoi fare col cinema: quanti di noi guarderebbero 2001: Odissea nello Spazio per passare una serata in relax? Il poveretto che non ha idea di cosa sia spegnerebbe la TV comunque dopo i primi 3 minuti che sono di schermo nero con una musica che ti penetra nel cervello come un'infezione.
Ma 2001 è un capolavoro sotto tantissimi punti di vista e per tante implicazioni: ma solo chi ha davvero a cuore il cinema può apprezzarlo e comprenderlo appieno.
Qui viviamo invece in un mondo in cui qualunque cosa deve, per questioni di globalizzazione e compenetrazione in tutti i mercati, essere alla portata di chiunque e essere reso appetibile anche se in realtà quella cosa non ti interessa.
Che, ripeto, ha appunto una logica di mercato e capisco perfettamente il motivo di certe scelte: ma perché non si dovrebbe comprendere che poi vai spesso a danneggiare proprio coloro che più di qualunque altro ci tiene a quel tipo di prodotto?
Senza che riquoto. Anche il discorso dell'interfaccia e del multipiatta: al netto di tutti i pregi e difetti, in linea di massima sappiamo tutti che la piattaforma migliore per far girare un videogioco è il PC, non le console. Ma le console, appunto, contemplano alcuni "pregi" (tra l'altro sempre meno forti rispetto al PC) quali l'immediatezza, la rapidità d'utilizzo, il non barcamenarsi con tutti i problemi che puoi avere anche solo avviando un gioco sul PC.
Ma questi aspetti favoriscono, per l'appunto, la massa, non l'appassionato. Quest'ultimo c'è caso che perde 3 settimane di tempo per risolvere problemi o lavorare sul software per migliorare il gioco stesso (mod, tweak e quant'altro). E non sto dicendo che sia giusto o sbagliato: semplicemente sono due modi di vedere le cose.
Ma il mercato videoludico, così come tanti altri, nasce dagli appassionati e si sviluppa sul mercato grazie agli appassionati. Poi diventa di massa e chi per primo rimane "fregato" è l'appassionato. Poi questa situazione porta pregi e svantaggi, per tutte le categorie, ma a mio avviso la prima cosa che viene svilita è proprio la categoria del prodotto.
Pensa solo a come vengono programmati i giochi da anni: li ottimizzano per console, poi fanno il più delle volte portring uno a uno su PC, che funzionano male o magari neanche partono. Perché: perché il grosso dei guadagni li fanno su console, e su PC (dove probabilmente ci sono in percentuale più "appassionati") si prendono il prodotto fallato, che tanto bene o male qualcuno che lo sistema "artigianalmente" lo trovano.
Un vero appassionato è quello che è disposto anche a sudare e soffrire, ed è disposto a perdere una marea di tempo col rischio di subire un fallimento. Non è giusto o sbagliato, semplicemente un modo di vedere le cose. Semmai questo approccio porta pregi e difetti; uno di questi proprio il mercato che reagisce in una certa maniera (sia a livelli di disponibilità dei prodotti che di costi).
Per farti un esempio con quella che per me è (ritengo) la mia passione: l'Astronomia.
Tu produttore puoi fare qualunque cosa per rendere il mercato di massa nel settore: ma fino a quando per osservare il cielo con uno strumento devi comunque uscire la notte con l'attrezzatura (fosse anche solo il balcone di casa), montarlo, imparare ad inseguire i corpi celesti e accontentarti di Luna e pianeti perché anche solo puntando lo strumento sulla Galassia di Andromeda vedi al massimo un "batuffoletto biancastro appena visibile"... col cavolo che diventa di massa.
Questo però vuol dire che cercare la strumentazione da comprare non è immediato, trovare manuali e conoscenze nel settore validi non è semplice, i prezzi per un tubo con due lenti (semplifico) ti arriva a costare anche 15.000 euro e tutto il mondo se ne frega dell'inquinamento luminoso.
Poi però tutti a fare i "social" postando milioni di foto fatte con l'iPhone quando c'è l'eclissi di Luna come quest'anno, per poi far passare tutto nel dimenticatoio appena finisce. Perché quella non è passione, solo un modo di passare il tempo una serata d'Estate.
cronos1990
19-11-2018, 15:28
A livello musicale ha iniziato tutto a morire negli anni 80.
A livello cinematografico dal 2010, circa, in poi è stato grossomodo un pianto.
A livello ludico dal 2007 non si è più vista una innovazione che sia una ma il remake del remake del remake.
Certo continuano ad uscire i Witcher3, gli Inception e band come Dorothy, Alter Bridge, Artic Monkeys e Kaleo ma un tempo erano il decuplo.
Dire che non sia così è far finta di non vedere.
Il mass market è fatto di Rovazzi, Avengers e Fortnite.
Sul genere Indie, in ogni settore, avrei la mia da dire. Spesso le idee sono grandiose ma realizzate come si può, con pochi soldi, quindi il risultato è quasi sempre un "carino ma..."
Poi de gustibus, se il mondo ama, vota e compra "Young Signorino"* è giusto che YS faccia il premier. :D
*Da intendersi come il prodotto depensato per depensanti.Ecco, questo invece è il motivo per cui a volte mi viene la depressione nel cercare di fare una discussione articolata e stimolante: la summa della banalizzazione e del non capire affatto quello che stavo dicendo.
Quindi a sto punto mi defilo rattristato.
Devo dire che mi ritrovo in molti punti di questa discussione.
A parte rare eccezioni trovo che la "massificazione" del videogioco abbia portato ad una banalizzazione dello stesso. Ma è chiaro che questo rientri nella fruizione "a tutta velocità" dei tempi attuali.
Ricordo ai tempi dell'amiga\atari come volente o nolente non esistessero per molti giochi soluzioni e guide e, volendo finire un gioco, si doveva studiare da soli o con gli amici come superare un livello o risolvere un enigma (ricordo ancora con "orrore" l'aver ricominciato 3 volte Future Wars perchè mi bloccavo sempre in una maledetta stanza).
Con internet e il multiplayer ho scoperto i forum come strumento di informazione.. se volevi essere competitivo in un mmorpg o in pvp online non era più sufficiente sbatterci la testa, ma era necessario studiare build, scambiare con altri giocatori, informarsi su quale mappa era più profittevole per il farming e così via..
ora i giochi sono meno "bastardi".. si trova una build al volo su un forum, la si incolla sul gioco e si "vince facile", il giocatore deve essere competitivo in poche ore, pena perdita di interesse e conseguentemente meno soldi spesi negli shop ingame..
mi ricordo con nostalgia lo studio nella build di un personaggio di diablo 2, dove si doveva calibrare (e non maxare, è un concetto fondamentale) ogni punto stat per raggiungere i vari limit (fast cast, fhr, ecc), giocando su statistiche, equip, charm, jewel, castoni.. passavo ore sui calcolatori prima di assegnare un punto, in quanto non esisteva il respec, ma si doveva livellare un altro pg..
ora, nella maggior parte dei mmorpg \arpg che ho provato basta arrivare al cap (di solito in poche ore di gioco), maxare tutte le skill più sgrave e stop, tanto i punti attributo si mettono da soli, l'equip si farma uguale per tutti nei raid e via sulla mount con skin leggendaria... tanto il pvp ormai non esiste in questi giochi (vedi PoE, Diablo 3 e simili), a che serve skillarsi? a grindare più velocemente?:rolleyes:
Ecco, questo mi ha fatto disinnamorare per parecchio tempo dei videogame, ormai gioco quasi solo a single player con una buona storia, quasi a leggermi un libro interattivo piuttosto che a giocare a pc..
Domanda sincera..
Ho seriamente difficoltà a trovare un gioco che mi appassioni e mi tenga incollato per più di qualche ora :rolleyes:
Quindi ho pensato di chiedere qui, visto e considerato che sono "cresciuto" in questo forum e non credo di essere il solo "over 30enne" in questa situazione. :D
Premesso che tempo per giocare ne ho veramente poco (come tutti immagino) ultimamente non trovo niente che mi appassioni più di tanto..
A parte Red Dead Redemption 2, che sto gustando lentamente..
ma avendo l'anima da gestionale/strategico/giocodoveusarelaesta trovo ci sia il vuoto al momento..
Quindi chiedo alla community:
ma voi al momento a cosa giocate?
Un cazzo...
L'ultima soddisfazione con il clan è stato bad company 2 che ha regalato molte serate di divertimento assoluto...dopo il vuoto. I vari bf3 o 4 son stati delle tragedie. Negli ultimi anni al massimo qualche giretto su Insurgency. Saranno cambiati i gusti, starò invecchiando male, quello che volete, ma per quanto mi riguarda ora i giochi son privi di anima. Un lento e incessante ripetersi di meccaniche viste e riviste che punta solamente a vendere e basta. Zero innovazione. La gente vuole i battle royale? Bene, cod e bf con il loro battle royale...patetici.
Per il futuro penso di smontare la scheda video, legarla ad un bastone e usarla come zappa, avendo comprato una di quelle con il dissipatore "a bara" dovrebbe avere una buona resa, anche su terreni ostici.
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