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View Full Version : TEAC presenta TN 280 e TN 180: quando il vinile incontra il Bluetooth


Redazione di Hardware Upg
16-10-2018, 14:21
Link alla notizia: https://smarthome.hwupgrade.it/news/audio-video/teac-presenta-tn-280-e-tn-180-quando-il-vinile-incontra-il-bluetooth_78560.html

TEAC coniuga vecchio e nuovo con i suoi due ultimi giradischi, il TN 280 e il TN 180. Entrambi sono dotati di connettività Bluetooth, all'estremo opposto dei vinili che riproducono

Click sul link per visualizzare la notizia.

s-y
16-10-2018, 14:55
uhm

Ginopilot
16-10-2018, 15:15
Ormai la presa in giro per i fautori de "il vinile suona meglio" è piu' che palese.

s-y
16-10-2018, 15:56
e certo, il prodotto (prodotto come minimo discutibile) è stato realizzato per prendere in giro un'opinione (discutibile anch'essa, come il suo contrario peraltro)
chissà avranno raccolto i progettisti in giro per i forum?

the_joe
16-10-2018, 16:09
Vabbè oh, ma il 280 ha anche l'antiskating eh!

Boh, negli anni 70/80 lo avevano anche i giradischi di cartone, ora è un lusso?

Poi sul suona meglio questo o quello non mi pronuncierei nemmeno se non fosse che è questione di mettere a confronto la precisione possibile data da un tornio di incisione meccanico e una enfasi/deenfasi RIAA effettuata tramite filtri analogici rispetto ad una catena tutta digitale.

il_CBR
16-10-2018, 19:08
Ormai la presa in giro per i fautori de "il vinile suona meglio" è piu' che palese.

Il vinile "suona", proprio come uno strumento musicale e, proprio come esso, un giradischi va settato ed affinato per esprimersi al meglio (cosa che peraltro saprà fare forse una minima percentuale di coloro che utilizzano il supporto).
Il vinile "interpreta" un brano, a seconda delle sue infinite combinazioni testina-piatto-preamplificatore phono.

Un file digitale viene semplicemente convertito da 0-1 in segnale elettrico, restituendo sempre lo stesso identico messaggio.

Sulla carta è senza ombra di dubbio superiore il dominio digitale, in realtà spesso non è così.

IMHO non ha senso acquistare giradischi come questi, se non per togliersi lo sfizio di maneggiare il vinile, dato che il risultato tende sempre allo scarso.
Il vinile e il giradischi richiedono una cura, uno studio e un'attenzione che pochi sono disposti a riservargli.
Una cifra minima per iniziare in modo decoroso si aggirerebbe sui 300 euro per un giraLP usato ma buono, sui 200 per una testina con uno stilo decente e sui 200 per uno stadio phono RIAA usato di buona qualità; se si ha una disponibilità inferiore non conviene nemmeno avventurarsi, pena una cocente delusione.
Se poi aggiungiamo il costo di una lavadischi (indispensabile se si vuole ascoltare la sola musica senza rumori e pop vari), sui 400 euro nuova, quanti rimangono sulla barca?

Ginopilot
16-10-2018, 19:50
Il digitale come mezzo non può che essere superiore al vinile, sempre. Chi sa quante patacche come questa ci vorranno prima di sfatare questo falso mito dei giorni nostri.

Notturnia
17-10-2018, 07:30
che tristezza vedere un marchio come TEAC ridotto a fare queste porcherie..

il_CBR
17-10-2018, 09:05
che tristezza vedere un marchio come TEAC ridotto a fare queste porcherie..

Concordo, ma se si vuol rimanere sul mercato qualche compromesso va adottato...

giorgio.gilardoni
17-10-2018, 09:42
Ma piantatela di prendere in giro gli incompetenti! Il bello del vinile è che è ANALOGICO. Se c'è il bluetooth vuol dire che il segnale viene campionato e diventa DIGITALE. Così ai difetti del digitale (perdita di frequenze)si SOMMANO i difetti dell' analogico (frusii, rumore.....). Bell' affare.
Il giradischi vale solo se il PREAMPLIFICATORE PHONO, che ritengo essere analogico, viene direttamente collegato all' ingresso analogico dell' amplificatore di potenza che pilota gli altoparlanti.
E' così difficile da capire ?

the_joe
17-10-2018, 10:00
Il vinile "suona", proprio come uno strumento musicale e, proprio come esso, un giradischi va settato ed affinato per esprimersi al meglio (cosa che peraltro saprà fare forse una minima percentuale di coloro che utilizzano il supporto).
Il vinile "interpreta" un brano, a seconda delle sue infinite combinazioni testina-piatto-preamplificatore phono.

Un file digitale viene semplicemente convertito da 0-1 in segnale elettrico, restituendo sempre lo stesso identico messaggio.

Sulla carta è senza ombra di dubbio superiore il dominio digitale, in realtà spesso non è così.

IMHO non ha senso acquistare giradischi come questi, se non per togliersi lo sfizio di maneggiare il vinile, dato che il risultato tende sempre allo scarso.
Il vinile e il giradischi richiedono una cura, uno studio e un'attenzione che pochi sono disposti a riservargli.
Una cifra minima per iniziare in modo decoroso si aggirerebbe sui 300 euro per un giraLP usato ma buono, sui 200 per una testina con uno stilo decente e sui 200 per uno stadio phono RIAA usato di buona qualità; se si ha una disponibilità inferiore non conviene nemmeno avventurarsi, pena una cocente delusione.
Se poi aggiungiamo il costo di una lavadischi (indispensabile se si vuole ascoltare la sola musica senza rumori e pop vari), sui 400 euro nuova, quanti rimangono sulla barca?

Hai definito perfettamente cosa NON può definirsi ALTA FEDELTA' perchè la catena di riproduzione dovrebbe limitarsi a riprodurre la registrazione dell'evento originale SENZA alterarlo in alcun modo.

Il vinile "interpreta" un brano, a seconda delle sue infinite combinazioni testina-piatto-preamplificatore phono.
Appunto interpretazione non è riproduzione fedele.

the_joe
17-10-2018, 10:01
Ma piantatela di prendere in giro gli incompetenti! Il bello del vinile è che è ANALOGICO. Se c'è il bluetooth vuol dire che il segnale viene campionato e diventa DIGITALE. Così ai difetti del digitale (perdita di frequenze)si SOMMANO i difetti dell' analogico (frusii, rumore.....). Bell' affare.
Il giradischi vale solo se il PREAMPLIFICATORE PHONO, che ritengo essere analogico, viene direttamente collegato all' ingresso analogico dell' amplificatore di potenza che pilota gli altoparlanti.
E' così difficile da capire ?

Perdita di frequenza del digitale che rispetto alle perdite di frequenze di una catena analogica è infinitamente irrilevante.

s-y
17-10-2018, 10:04
beh cmq la parte analogica non è stata elimitata, nella fattispecie, come minimo sia i diffusori, sia l'ambiente di ascolto, sia i nostri timpani

alla fine resta cmq interpretazione

più che altro penso si possa dire che per costi bassi, il digitale sia preferibile

ps: servirebbe un 'dac' (tra virgolette) che porta il segnale digitale direttamente al nervo acustico (semplificando) per non avere più dominio analogico. non è escluso ci si arriverà, effetti flacebo vari permettendo ovviamente

the_joe
17-10-2018, 10:35
beh cmq la parte analogica non è stata elimitata, nella fattispecie, come minimo sia i diffusori, sia l'ambiente di ascolto, sia i nostri timpani

alla fine resta cmq interpretazione

Certo, ma fra l'interpretare tutto o una parte la differenza c'è ;)



più che altro penso si possa dire che per costi bassi, il digitale sia preferibile


A qualunque livello di costi, anzi col digitale è più facile arrivare a ottimi risultati con minore spesa rispetto all'analogico.

Poi il suono alle orecchie può risultare anche più o meno piacevole a seconda delle combinazioni, ma la precisione del digitale una sorgente analogica non l'avrà mai.

Ripeto anche il più preciso stadio di enfasi/deenfasi RIAA non si avvicina lontanamente ad una coppia di convertitori AD/DA da 24Bit 96KHz per non parlare del tornio meccanico che incide il master per i dischi, meccanica contro digitale :O

s-y
17-10-2018, 11:03
beh è un discorso un pò ampio, e certezze (della serie provare sul campo) non ne ho.
diciamo che sto a mezzo tra tecnicone e ascoltone, come idea
quanto al rapporto costi/prestazioni, non ho scritto il contrario

DukeIT
17-10-2018, 12:10
Il problema è che, a livello di supporto l'analogico non esiste più, alla fine i dischi in vinile oggi prodotti sono suono campionato su supporto analogico, sommando i difetti del digitale a quelli dell'analogico.
Quest'ultimo continua ad avere un suo "perché" nell'utilizzo di registrazioni completamente analogiche, non contaminate in fase di acquisizione o registrazione dal digitale, per cui ascoltare vecchi vinili con il giradischi ha ancora un senso, ancora di più se non esiste il corrispettivo digitale di un album.
Se il master è analogico, ci si può porre il problema della differenza tra i due mondi, ma questo vale purtroppo ormai solo per vecchie incisioni e, bisogna fare attenzione anche in quei casi, perché spesso vengono riversati su vinile vecchie incisioni addirittura utilizzando il CD come master...

s-y
17-10-2018, 12:17
si infatti per fare un confronto oggettivo mancano i termini, ad oggi
ma d'altra parte oggi siamo oggi, e quindi che digitale sia

tornando al prodotto in oggetto, mi pare il tipico 'coso' da hipster. descrizione che non mi piace perchè ormai le etichette sono più importanti della sostanza, ma vabbè, rende...

inoltre poco da fare, il fascino dell'oggetto fisico (già verso il cd, figuriamoci verso un file immateriale) resta, anche se non c'entra con l'alta fedeltà, ma con l'esperienza d'uso, diciamo. es le copertine, che in formato vinile hanno un loro perchè, poco da fare

CYRANO
17-10-2018, 12:20
Il problema è che, a livello di supporto l'analogico non esiste più, alla fine i dischi in vinile oggi prodotti sono suono campionato su supporto analogico, sommando i difetti del digitale a quelli dell'analogico.
Quest'ultimo continua ad avere un suo "perché" nell'utilizzo di registrazioni completamente analogiche, non contaminate in fase di acquisizione o registrazione dal digitale, per cui ascoltare vecchi vinili con il giradischi ha ancora un senso, ancora di più se non esiste il corrispettivo digitale di un album.
Se il master è analogico, ci si può porre il problema della differenza tra i due mondi, ma questo vale purtroppo ormai solo per vecchie incisioni e, bisogna fare attenzione anche in quei casi, perché spesso vengono riversati su vinile vecchie incisioni addirittura utilizzando il CD come master...

Infatti io se posso non prendo le riedizioni recenti ma i vecchi vinili nei mercatini...

Cl,dldòldòlòlmdmldd

giorgio.gilardoni
17-10-2018, 17:08
Alla fine giudica....l' orecchio.
La digitalizzazione fa perdere parte del suono (che per natura è analogico).
Perchè ciò non accada la frequenza di campionamento dovrebbe essere infinita.
Cosa che non è. E della "imperfezione" dei CD ci si è accorti proprio con l' orecchio, perchè la frequenza di campionamento non poteva essere (allora !) aumentata per la scarsa velocità e potenza di calcolo dell' hardware di allora.
Questi sono i presupposti tecnici, ne consegue che:
1) Un vinile inciso da master digitale è una presa in giro.
A meno che il master digitale non sia ottenuto con una frequenza di campionamento superiore a quella dello "standard" CD.
2) Se per "gestire" un segnale analogico, lo digitalizzo è un' altra presa in giro. A meno che la frequenza di campionamento sia sufficientemente alta e comunque superiore a quella dello standard CD.
Morale: il giradischi col bluetooth può essere un buon giocattolo pratico ma non lo si spacci per quello che non può dare.

Ginopilot
17-10-2018, 17:13
Alla fine giudica....l' orecchio.
La digitalizzazione fa perdere parte del suono (che per natura è analogico).


Mi spiace, mi fermo qui, perche' e' troppo grossa.

DukeIT
17-10-2018, 17:40
Mi spiace, mi fermo qui, perche' e' troppo grossa.
Beh, non è troppo grossa, il suono digitale è suono campionato, già il fatto che esista musica campionata ad "alta definizione" con una frequenza superiore a quella dello standard CD, è la riprova che una parte del suono andava persa (se per lo stesso suono ho un numero di campioni 8 volte maggiore, significa che già il CD mancava di 7 parti su 8 rispetto al corrispettivo HD).
Poi ognuno può avere il suo punto di vista su analogico e digitale, qualcuno può dire che lo standard CD è perfetto visti i limiti della natura umana ma... anche per il video si diceva che il FHD era perfetto e che nei giochi 30 fps erano sufficienti. Eppure siamo all'8k a 240Hz...

the_joe
17-10-2018, 17:55
Beh, non è troppo grossa, il suono digitale è suono campionato, già il fatto che esista musica campionata ad "alta definizione" con una frequenza superiore a quella dello standard CD, è la riprova che una parte del suono andava persa (se per lo stesso suono ho un numero di campioni 8 volte maggiore, significa che già il CD mancava di 7 parti su 8 rispetto al corrispettivo HD).
Poi ognuno può avere il suo punto di vista su analogico e digitale, qualcuno può dire che lo standard CD è perfetto visti i limiti della natura umana ma... anche per il video si diceva che il FHD era perfetto e che nei giochi 30 fps erano sufficienti. Eppure siamo all'8k a 240Hz...
Certo, invece la registrazione su disco non ha limiti?
A parte che le basse frequenze sono registrate in mono, che per evitare grossi movimenti alle puntine di scrittura e di lettura il suono passa dalla enfasi RIAA che lo comprime, che la separazione fra i canali è relativa, che i torni che incidono i master sono tutto fuorché perfetti, che la risposta in frequenza lato alti è limitata, si può dire che il disco è perfetto.

Se il CD nel tuo esempio è il full-hd, il disco vinilico è la TV in bianconero.

DukeIT
17-10-2018, 18:46
Certo, invece la registrazione su disco non ha limiti?
A parte che le basse frequenze sono registrate in mono, che per evitare grossi movimenti alle puntine di scrittura e di lettura il suono passa dalla enfasi RIAA che lo comprime, che la separazione fra i canali è relativa, che i torni che incidono i master sono tutto fuorché perfetti, che la risposta in frequenza lato alti è limitata, si può dire che il disco è perfetto.

Se il CD nel tuo esempio è il full-hd, il disco vinilico è la TV in bianconero.
Ho scritto da qualche parte che il vinile è perfetto? Non mi sembra nemmeno di aver scritto che è superiore al digitale.
Parlando di vinile ti sei dimenticato polvere, muffa, piccoli e grandi graffi, cariche elettrostatiche, hai tralasciato che ad ogni ascolto le alte frequenze si deteriorano, ti sei dimenticato i limiti fisici che limitano la dinamica, per non parlare della scomodità... e dunque?
L'analogico (su vinile, perché esiste anche su nastro) ha molti limiti, ciò non significa che non si possa dire che il limite del suono digitale è la campionatura (tra l'altro aggiungendo che, con il formato HD, questo limite è ormai quasi superato).
Il vinile ha il suo perché ascoltando vecchi lp completamente analogici o dei quali non esiste copia digitale. Per chi ha grandi collezioni e per chi ama quel particolare calore che solo il vinile sa dare, frutto proprio dei suoi limiti. Ma anche per quelli che amano il rito del poggiare un disco sul piatto e lasciargli cadere sopra il braccio, o che apprezzano di poter ascoltare musica ad alti livelli con un oggetto meccanico... in fondo un orologio al quarzo è più preciso di un automatico, però io preferisco il secondo... gusti.

Ed ancora non mi sembra di aver scritto che l'analogico è superiore.

Ginopilot
17-10-2018, 19:14
Discorso simile si faceva anni fa con la pellicola e le foto digitali. Poi ci si e' accorti che la pellicola non risolve una mazza, anche il medio formato. Ma se ne sono sentite infinite di baggianate sull'argomento negli anni.
Adesso anche qualche audiofilo comincia ad accorgersi che sta storia del vinile e' una presa in giro. Ma ormai il danno e' fatto.

s-y
17-10-2018, 19:21
sto thread ricorda i flame epici su usenet sul suono dei cavi
no grazie, passo

the_joe
17-10-2018, 19:54
Ho scritto da qualche parte che il vinile è perfetto? Non mi sembra nemmeno di aver scritto che è superiore al digitale.
Parlando di vinile ti sei dimenticato polvere, muffa, piccoli e grandi graffi, cariche elettrostatiche, hai tralasciato che ad ogni ascolto le alte frequenze si deteriorano, ti sei dimenticato i limiti fisici che limitano la dinamica, per non parlare della scomodità... e dunque?
L'analogico (su vinile, perché esiste anche su nastro) ha molti limiti, ciò non significa che non si possa dire che il limite del suono digitale è la campionatura (tra l'altro aggiungendo che, con il formato HD, questo limite è ormai quasi superato).
Il vinile ha il suo perché ascoltando vecchi lp completamente analogici o dei quali non esiste copia digitale. Per chi ha grandi collezioni e per chi ama quel particolare calore che solo il vinile sa dare, frutto proprio dei suoi limiti. Ma anche per quelli che amano il rito del poggiare un disco sul piatto e lasciargli cadere sopra il braccio, o che apprezzano di poter ascoltare musica ad alti livelli con un oggetto meccanico... in fondo un orologio al quarzo è più preciso di un automatico, però io preferisco il secondo... gusti.

Ed ancora non mi sembra di aver scritto che l'analogico è superiore.

Per l'esattezza anche a me piace il rito di mettere il disco sul piatto del thorens e ascoltare un buon lp d'epoca, così come non ho orologi al quarzo, però quando si parla a vanvera ci tengo a precisare.

Discorso simile si faceva anni fa con la pellicola e le foto digitali. Poi ci si e' accorti che la pellicola non risolve una mazza, anche il medio formato. Ma se ne sono sentite infinite di baggianate sull'argomento negli anni.
Adesso anche qualche audiofilo comincia ad accorgersi che sta storia del vinile e' una presa in giro. Ma ormai il danno e' fatto.

Vabbè ognuno è libero di fare come vuole, sono anche fotografo e faccio parte di un gruppo dove alcuni lavorano ancora in analogico e una buona stampa in b/n fatta in camera oscura ha un suo perché, però anche lì se se guardano i numeri sono implacabili, il digitale dilaga, ma se una stampa fatta a mano è qualcosa di più vicino ad un'opera d'arte, per un disco si tratta solo di una riproduzione fatta con mezzi diversi, un giradischi o un lettore CD o un riproduttore di files sono sempre mezzi industriali.

sto thread ricorda i flame epici su usenet sul suono dei cavi
no grazie, passo
Per carità 😂

DukeIT
17-10-2018, 20:07
Per l'esattezza anche a me piace il rito di mettere il disco sul piatto del thorens e ascoltare un buon lp d'epoca, così come non ho orologi al quarzo, però quando si parla a vanvera ci tengo a precisare.
Giusto, ma poi devi precisare anche quando sei tu ad aver interpretato male quanto scritto. Dire che una tecnologia ha un limite o, più precisamente, che lo ha il formato red book, non significa dire che è una tecnologia inferiore come tu mi attribuisci.

oatmeal
17-10-2018, 20:11
vabè, intanto che voi disquisite come al solito su ogni notizia di una Gira con Bluetooth mi ascolto Glenn Miller fine anni 60. Lo preferisco

https://i.postimg.cc/QxVG1vp9/IMG-0192.jpg (https://postimg.cc/dLMxKHNw)

the_joe
17-10-2018, 20:20
Giusto, ma poi devi precisare anche quando sei tu ad aver interpretato male quanto scritto. Dire che una tecnologia ha un limite o, più precisamente, che lo ha il formato red book, non significa dire che è una tecnologia inferiore come tu mi attribuisci.

Non ho nessun problema a dire che ho frainteso.

Sono partito in tromba perché questa storia del vinile che sarebbe superiore al CD perché non viene campionato mi ha francamente stancato.
Poi lo standard CD è superato da formati più moderni, ma garantisce comunque più sonorità di un vinile.

the_joe
17-10-2018, 20:22
vabè, intanto che voi disquisite come al solito su ogni notizia di una Gira con Bluetooth mi ascolto Glenn Miller fine anni 60. Lo preferisco

https://i.postimg.cc/QxVG1vp9/IMG-0192.jpg (https://postimg.cc/dLMxKHNw)

😁

il_CBR
17-10-2018, 23:11
Hai definito perfettamente cosa NON può definirsi ALTA FEDELTA' perchè la catena di riproduzione dovrebbe limitarsi a riprodurre la registrazione dell'evento originale SENZA alterarlo in alcun modo.


Appunto interpretazione non è riproduzione fedele.

Prendiamo un sistema audio monomarca McIntosh, uno Yamaha ed un altro Linn e ascoltiamo su ognuno lo stesso CD.
Conclusione: 3 risultati (interpretazioni) differenti, eppure trattasi di tre marchi di indiscussa fama e di una sorgente digitale.
Nessun impianto audio, diverso da quello utilizzato per la registrazione, offrirà l'esatta rappresentazione di una traccia audio, piuttosto ci si avvicinerà offrendo la propria interpretazione.

La diatriba analogico-digitale ha poco senso di esistere se non per offrire spunto di discussioni tra fazioni.
Personalmente utilizzo il vinile unicamente per l'esperienza di ascolto che mi offre, che ritengo superiore a quella offerta dal lettore CD o dall'ascolto in cuffia (e non parlo di "suono caldo", leggi distorto, o degli scricchiolii che, orrore, si ritiene insiti nel disco nero, bensì di riproduzioni corpose, fisiche e dettagliate). Preciso però che il risultato che ottengo oggi e che mi fa prediligere il 33giri è frutto di anni di affinamenti durante i quali non sono mancate le delusioni che sistemi come questo Teac sono giocoforza limitati ad offrire.

Ginopilot
18-10-2018, 07:14
Prendiamo un sistema audio monomarca McIntosh, uno Yamaha ed un altro Linn e ascoltiamo su ognuno lo stesso CD.
Conclusione: 3 risultati (interpretazioni) differenti, eppure trattasi di tre marchi di indiscussa fama e di una sorgente digitale.
Nessun impianto audio, diverso da quello utilizzato per la registrazione, offrirà l'esatta rappresentazione di una traccia audio, piuttosto ci si avvicinerà offrendo la propria interpretazione.

La diatriba analogico-digitale ha poco senso di esistere se non per offrire spunto di discussioni tra fazioni.
Personalmente utilizzo il vinile unicamente per l'esperienza di ascolto che mi offre, che ritengo superiore a quella offerta dal lettore CD o dall'ascolto in cuffia (e non parlo di "suono caldo", leggi distorto, o degli scricchiolii che, orrore, si ritiene insiti nel disco nero, bensì di riproduzioni corpose, fisiche e dettagliate). Preciso però che il risultato che ottengo oggi e che mi fa prediligere il 33giri è frutto di anni di affinamenti durante i quali non sono mancate le delusioni che sistemi come questo Teac sono giocoforza limitati ad offrire.

E' frutto anche di tanta suggestione. Non ci sono fazioni, non c'e' alcuna diatriba. Cio' che offre il vinile puo' piacere di piu', il gusto e' soggettivo, ma non puo' riprodurre piu' fedelmente un evento rispetto al digitale. Anche perche', oltre i limiti fisici inderogabili, il flusso di produzione oggi e' tutto digitale. Il senso del vinile è l'ascolto dello specifico prodotto in quanto irripetibile.

the_joe
18-10-2018, 07:40
Prendiamo un sistema audio monomarca McIntosh, uno Yamaha ed un altro Linn e ascoltiamo su ognuno lo stesso CD.
Conclusione: 3 risultati (interpretazioni) differenti, eppure trattasi di tre marchi di indiscussa fama e di una sorgente digitale.
Nessun impianto audio, diverso da quello utilizzato per la registrazione, offrirà l'esatta rappresentazione di una traccia audio, piuttosto ci si avvicinerà offrendo la propria interpretazione.

La diatriba analogico-digitale ha poco senso di esistere se non per offrire spunto di discussioni tra fazioni.
Personalmente utilizzo il vinile unicamente per l'esperienza di ascolto che mi offre, che ritengo superiore a quella offerta dal lettore CD o dall'ascolto in cuffia (e non parlo di "suono caldo", leggi distorto, o degli scricchiolii che, orrore, si ritiene insiti nel disco nero, bensì di riproduzioni corpose, fisiche e dettagliate). Preciso però che il risultato che ottengo oggi e che mi fa prediligere il 33giri è frutto di anni di affinamenti durante i quali non sono mancate le delusioni che sistemi come questo Teac sono giocoforza limitati ad offrire.
Se ascoltiamo i 3 impianti con gli stessi diffusori nutro seri dubbi sul fatto che si possano cogliere differenze significative, naturalmente in ascolto cieco.
Per il suono più pieno e palle varie sono convinto che o non hai ascoltato sorgenti digitali degne o è che ti piacciono di più i limiti del vinile e de gustibus....

Anche a me piace come suonano i miei amplificatorini in classe A, ma se li metto al banco di misura vengono distrutti, hanno un suono ricco e pastoso, ma è frutto della distorsione armonica.

Ginopilot
18-10-2018, 07:47
Se ascoltiamo i 3 impianti con gli stessi diffusori nutro seri dubbi sul fatto che si possano cogliere differenze significative, naturalmente in ascolto cieco.
Per il suono più pieno e palle varie sono convinto che o non hai ascoltato sorgenti digitali degne o è che ti piacciono di più i limiti del vinile e de gustibus....

Anche a me piace come suonano i miei amplificatorini in classe A, ma se li metto al banco di misura vengono distrutti, hanno un suono ricco e pastoso, ma è frutto della distorsione armonica.

Sostanzialmente quoto. La migliore riproduzione di un evento oggi non puo' che passare per il digitale. Non ha alcun senso comprare oggi un vinile prodotto da una catena digitale.
Invece per quanto riguarda il discorso perdita qualita' con il digitale, e' sufficiente fare un banale esperimento. Si prende un vinile e se ne registra il contenuto con strumenti professionali. Si riproduce il contenuto del vinile, con lo stesso giradischi usato per registrarlo, e della copia digitale, con le stesse apparecchiature. Nessuno e' in grado di cogliere la differenza, neanche uno strumento.

the_joe
18-10-2018, 08:40
Sostanzialmente quoto. La migliore riproduzione di un evento oggi non puo' che passare per il digitale. Non ha alcun senso comprare oggi un vinile prodotto da una catena digitale.
Invece per quanto riguarda il discorso perdita qualita' con il digitale, e' sufficiente fare un banale esperimento. Si prende un vinile e se ne registra il contenuto con strumenti professionali. Si riproduce il contenuto del vinile, con lo stesso giradischi usato per registrarlo, e della copia digitale, con le stesse apparecchiature. Nessuno e' in grado di cogliere la differenza, neanche uno strumento.

Poi vorrei aggiungere che la qualità delle registrazioni degli anni '80 guardacaso quando è nato il CD erano diventate qualcosa di scandaloso, il disco Nothing Like the Sun di Sting lo ricomprai 3 volte arrivando ad un compromesso con l'edizione canadese perchè quelle per il mercato italiano facevano schifo e anche oggi essendo nato da sorgente digitale, sul vinile rende meno che su CD che anche quella non è che brilli come qualità.
Nella foga di esaltare le qualità dei formati digitali, le registrazioni erano enfatizzate sugli acuti.
Di contro oggi tutti i dischi commerciali sono registrati con in mente l'ascolto con mezzi di fortuna (telefonini e cuffiette) e soffrono di una compressione abnorme per non mettere alla frusta i pochi watt e gli altoparlantini......

il_CBR
18-10-2018, 12:05
E' frutto anche di tanta suggestione. Non ci sono fazioni, non c'e' alcuna diatriba. Cio' che offre il vinile puo' piacere di piu', il gusto e' soggettivo, ma non puo' riprodurre piu' fedelmente un evento rispetto al digitale. Anche perche', oltre i limiti fisici inderogabili, il flusso di produzione oggi e' tutto digitale. Il senso del vinile è l'ascolto dello specifico prodotto in quanto irripetibile.

Secondo me è soprattutto una questione di realizzazione dei master, dato che sulla superiorità del digitale nulla quaestio, e dell'hardware specifico in uso.
Esempio: il secondo ed il terzo disco dei Sigur Ros in CD sul mio impianto suona come "urlato", come compresso, le edizioni in vinile, invece, risulano molto più equilibrate e godibili. Altro esempio, il terzo e il quarto disco di Steven Wilson: ascoltati per mesi in .flac su Galaxy S9+ e cuffie decenti, una volta presi in vinile la sorpresa di ulteriori particolari mai notati prima, un soundstage enorme in tutte le dimensioni e nessun accenno di compressione.
Preciso che il mio lettore e il mio giraLP appartengono alla stessa fascia di prezzo (anche se per quanto riguarda il piatto bisogna aggiungere il prephono, sul quale peraltro ho speso più che per il gira stesso).


Se ascoltiamo i 3 impianti con gli stessi diffusori nutro seri dubbi sul fatto che si possano cogliere differenze significative, naturalmente in ascolto cieco.
Per il suono più pieno e palle varie sono convinto che o non hai ascoltato sorgenti digitali degne o è che ti piacciono di più i limiti del vinile e de gustibus....

Anche a me piace come suonano i miei amplificatorini in classe A, ma se li metto al banco di misura vengono distrutti, hanno un suono ricco e pastoso, ma è frutto della distorsione armonica.

Ho citato marchi che producono diffusori apposta ;)
Sorgenti digitali decenti ne ho ascoltate e ne posseggo, ma spesso il confronto tra stesso album su CD o LP vira a favore di quest'ultimo, come detto sopra...
Le misure daranno sempre vincitore il CD nella prova al banco, ma lo stesso disco spesso restituisce uno spettrogramma assai differente sul 33giri.
Hai avuto modo di ascoltare un set up analogico messo davvero a punto? ;)


Poi vorrei aggiungere che la qualità delle registrazioni degli anni '80 guardacaso quando è nato il CD erano diventate qualcosa di scandaloso, il disco Nothing Like the Sun di Sting lo ricomprai 3 volte arrivando ad un compromesso con l'edizione canadese perchè quelle per il mercato italiano facevano schifo e anche oggi essendo nato da sorgente digitale, sul vinile rende meno che su CD che anche quella non è che brilli come qualità.
Nella foga di esaltare le qualità dei formati digitali, le registrazioni erano enfatizzate sugli acuti.
Di contro oggi tutti i dischi commerciali sono registrati con in mente l'ascolto con mezzi di fortuna (telefonini e cuffiette) e soffrono di una compressione abnorme per non mettere alla frusta i pochi watt e gli altoparlantini......

Quoto al 100% l'ultima frase, del resto i produttori devono tener conto dell'hardware in uso nella maggior parte dei casi, ed ultimamente parliamo di minidiffusori portatili o cuffiette che devono sentirsi "bene" anche in metro/autobus.
Negli anni 80 andavano molto i radioloni portatili, assai limitati in gamma dinamica e ridicoli nel registro basso, e le registrazioni dovevano rendere al meglio su questi sistemi: va da sè che toccava limitare e ritoccare il suono per accontentare il pubblico.

Ginopilot
18-10-2018, 13:13
Secondo me è soprattutto una questione di realizzazione dei master, dato che sulla superiorità del digitale nulla quaestio, e dell'hardware specifico in uso.
Esempio: il secondo ed il terzo disco dei Sigur Ros in CD sul mio impianto suona come "urlato", come compresso, le edizioni in vinile, invece, risulano molto più equilibrate e godibili. Altro esempio, il terzo e il quarto disco di Steven Wilson: ascoltati per mesi in .flac su Galaxy S9+ e cuffie decenti, una volta presi in vinile la sorpresa di ulteriori particolari mai notati prima, un soundstage enorme in tutte le dimensioni e nessun accenno di compressione.
Preciso che il mio lettore e il mio giraLP appartengono alla stessa fascia di prezzo (anche se per quanto riguarda il piatto bisogna aggiungere il prephono, sul quale peraltro ho speso più che per il gira stesso).


Questo e' fuori discussione. Ma mentre nel caso del cd è solo il master, per il vinile conta anche la fase di stampa e ogni "prodotto" fa storia a se. Se sei un cultore del vinile, sta cosa la conosci perfettamente.
Per far suonare "meglio", si adatta la musica allo strumento che si presume sarà utilizzato per ascoltarla. Ma mentre per il vinile si presume l'utilizzo
di apparecchiature di buon livello, per il digitale sempre piu' spesso no, e si tende a "sparare" tutto in alto.

tallines
18-10-2018, 13:23
vabè, intanto che voi disquisite come al solito su ogni notizia di una Gira con Bluetooth mi ascolto Glenn Miller fine anni 60. Lo preferisco

Quoto :sofico: In The Mood :sofico:

Credevo che il famoso Teac costasse di più .

Tra i colori noce, nero o bianco.....preferisco il bianco o forse meglio il nero e/o il noce ?

the_joe
18-10-2018, 13:23
Secondo me è soprattutto una questione di realizzazione dei master, dato che sulla superiorità del digitale nulla quaestio, e dell'hardware specifico in uso.
Esempio: il secondo ed il terzo disco dei Sigur Ros in CD sul mio impianto suona come "urlato", come compresso, le edizioni in vinile, invece, risulano molto più equilibrate e godibili. Altro esempio, il terzo e il quarto disco di Steven Wilson: ascoltati per mesi in .flac su Galaxy S9+ e cuffie decenti, una volta presi in vinile la sorpresa di ulteriori particolari mai notati prima, un soundstage enorme in tutte le dimensioni e nessun accenno di compressione.
Preciso che il mio lettore e il mio giraLP appartengono alla stessa fascia di prezzo (anche se per quanto riguarda il piatto bisogna aggiungere il prephono, sul quale peraltro ho speso più che per il gira stesso).




Ho citato marchi che producono diffusori apposta ;)
Sorgenti digitali decenti ne ho ascoltate e ne posseggo, ma spesso il confronto tra stesso album su CD o LP vira a favore di quest'ultimo, come detto sopra...
Le misure daranno sempre vincitore il CD nella prova al banco, ma lo stesso disco spesso restituisce uno spettrogramma assai differente sul 33giri.
Hai avuto modo di ascoltare un set up analogico messo davvero a punto? ;)




Quoto al 100% l'ultima frase, del resto i produttori devono tener conto dell'hardware in uso nella maggior parte dei casi, ed ultimamente parliamo di minidiffusori portatili o cuffiette che devono sentirsi "bene" anche in metro/autobus.
Negli anni 80 andavano molto i radioloni portatili, assai limitati in gamma dinamica e ridicoli nel registro basso, e le registrazioni dovevano rendere al meglio su questi sistemi: va da sè che toccava limitare e ritoccare il suono per accontentare il pubblico.
Certo che ho ascoltato set-up con giradischi e componenti di alto livello, anche quello che ho io non è male e dico che se la stessa cura che si mette nel calibrare un giradischi fra scegliere la puntina, il peso di lettura, importo dell'antiskating, mettere un pressore centrale, mettere il giradischi su un tavolino degno, trovare un pre phono buono e tutto quello che dimentico, se la stessa cura si mette nello scegliere la catena di riproduzione digitale non ho dubbi su quale suonerà meglio.