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View Full Version : WhatsApp: addio alle chat ''scolastiche''. Il Comune ne vieta il loro utilizzo. Siete d'accordo?


Redazione di Hardware Upg
03-09-2018, 15:21
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/telefonia/whatsapp-addio-alle-chat-scolastiche-il-comune-ne-vieta-il-loro-utilizzo-siete-d-accordo_77804.html

Forse si tornerà ai vecchi metodi per parlare tra genitori o per comunicare con gli insegnanti. Niente più chat di gruppo su WhatsApp almeno a Monte San Savino dove il preside le ha vietate. Ecco il motivo.

Click sul link per visualizzare la notizia.

dado1979
03-09-2018, 15:35
Ma una chat scolastica è UFFICIALMENTE riconosciuta a livello giuridico?
Non scherziamo per favore... dal punto di vista legale e giuridico la chat su WhatsApp valgono tanto come quando io parlo di fisica quantistica.
Detto questo, i "cetti" non si possono vietare.

Krusty
03-09-2018, 15:58
Ah perché oltre a quelle tra genitori, utili solo ad alimentare invidie, ci sono anche quelle tra genitori e insegnanti?

futu|2e
03-09-2018, 16:06
Ma una chat scolastica è UFFICIALMENTE riconosciuta a livello giuridico?
Non scherziamo per favore... dal punto di vista legale e giuridico la chat su WhatsApp valgono tanto come quando io parlo di fisica quantistica.
Detto questo, i "cetti" non si possono vietare.

*

The FoX
03-09-2018, 16:18
Ma è ovvio che una chat WA non può in alcun modo essere considerata "ufficiale".
Quell'assessore si arroga poteri che non ha.
Ognuno è libero di comunicare coi sistemi che vuole.

Axios2006
03-09-2018, 16:26
Ma è ovvio che una chat WA non può in alcun modo essere considerata "ufficiale".
Quell'assessore si arroga poteri che non ha.
Ognuno è libero di comunicare coi sistemi che vuole.

Nella scuola pubblica, gli insegnanti, dipendenti statali, sono pubblici ufficiali.

Modi e forme di comunicazione vanno regolamentate.

Altrimenti, di questo passo si arriverà che la pubblica amministrazione notifica un esproprio con un messaggio di WhatsApp e il cittadino risponde con l'emoticon di un dito a caso...

Bidoncino
03-09-2018, 16:45
Non so se partecipate a una chat di classe. Avendo due figli a scuola, mia moglie partecipa a due chat di scuola, all'asilo è anche rappresentante di classe e quindi c'è anche la chat rappresentanti, quella rappresentanti/educatrici, eccc.
Secondo me rimangono uno strumento potenzialmente molto utile, ma in effetti molto mal utilizzato.
Per esempio, siamo a Torino, per conoscere gli orari abbiamo chiamato in segreteria. Se la stessa avesse un canale telegramma, avrebbe potuto fare una comunicazione ufficiale istantanea a centinaia di famiglie, più immediato anche di un comunicato pubblicato su un sito web

CYRANO
03-09-2018, 16:54
D'accordissimo !



Còl,sòlmsòlmslmdlmdlmd

Spyto
03-09-2018, 17:04
Le chat di gruppo per quanto riguarda rapporti con la pubblica amministrazione direi che è del tutto sbagliato dare questo esempio.
Personalmente odio le chat di gruppo e servono solo a creare caos e discussioni, fortuna che la mia compagna è innamorata di queste tecnologie perché io rimango fedele al buon vecchio forum.

21-5-73
03-09-2018, 17:16
Nella scuola pubblica, gli insegnanti, dipendenti statali, sono pubblici ufficiali.

Modi e forme di comunicazione vanno regolamentate.

Altrimenti, di questo passo si arriverà che la pubblica amministrazione notifica un esproprio con un messaggio di WhatsApp e il cittadino risponde con l'emoticon di un dito a caso...

Gli insegnanti dipendono dal ministero della Pubblica istruzione e con la recente modifica sono gerarchicamente sottoposti al preside/responsabile d'istituto percui se è lui che ha deciso che le comunicazioni ufficiali tra corpo docente e genitori (badate bene che non può in nessun modo vietare l'uso di chat wathsapp tra docenti e genitori in quanto non ne ha il potere ma può solo impedire che ciò che viene scritto sia attribuito all'istituto) allora tutto nella norma. Nell'articolo però si parla di assessori comunali, questi ultimi non hanno nessun potere decisionale per quanto riguarda la gestione degli istituti scolastici percui non possono vietare un bel nulla. Possono solo indicare al cittadino i canali ufficiali in cui il comune risponde e/o informa e stop. Il resto è propaganda.

pipperon
03-09-2018, 17:30
un comune non si doveva permettere di usare un canale di comunicazione che implica il pagamento con fette di carne dell'elettorato.
Indica poca attenzione per il cittadino o, peggio, completa ignoranza dell'ideatore.
Quindi andava rimosso e bandito l'ideatore di una simile follia.

silviop
03-09-2018, 18:19
Se la stessa avesse un canale telegramma,

No , lo strumento giusto e' il sito web (o un blog) + feed rss (e quindi app rss sul cellulare) per le notifiche.

Qualunque altra tecnologia e' proprietaria e assolutamente da vietare alla pubblica amministrazione.

benderchetioffender
03-09-2018, 18:27
in realtà non capisco perchè WZ/Telegram non inventino le "chat a senso unico"

piu tipo board
il creatore crea la chat "board" e inserisce i partecipanti che possono solo leggere
tanto basta per le comunicazioni in gruppi maggiori di 4 partecipanti

thresher3253
03-09-2018, 18:33
Due tipi di post: chi é genitore e vuole uno strumento immediato e chi propone overengineering inapplicabile nella vita reale.
Ma ce li vedete seriamente i 40-60enni a farsi un feed rss? La maggior parte della popolazione manco sa cosa sia un feed :asd:

Pakos6600
03-09-2018, 18:35
Sono un insegnante di lettere, e francamente non ho mai dato il mio numero di telefono a nessuno in ambito scolastico, se non alla scuola stessa (o a qualche collega simpatico). Genitori e studenti non devono avere, per nessun motivo, il mio numero di telefono, al massimo, una mail.
Ho colleghi che hanno il gruppo con genitori e alunni ma francamente la cosa non mi piace. Quando sono a casa non voglio essere disturbato, se ho qualcosa da comunicare agli studenti lo faccio in classe, se devo parlare ai genitori li convoco a scuola (facendo chiamare la segreteria), se vogliono dirmi qualcosa c'è il ricevimento, le comunicazioni passano dal sito della scuola e dal registro elettronico (oltre al classico diario).
Il comune qui avoca a sé un diritto che non gli compete, ma credo che serva una norma da parte del MIUR che vieti comunicazioni telefoniche private tra docenti e studenti/insegnanti.
Ne va dell'etica personale, lavorativa, e poi diciamocelo, un po' di distacco ci vuole.

Bidoncino
03-09-2018, 18:37
Probabilmente hai ragione sull'uso di software proprietario da parte della PA, e che io stesso non saprei utilizzare i feed RSS, figurati il personale scolastico e tanti altri genitori.
Ma oltre a questo non vedo nulla di male aggiungere canali comunicativi quale telegramma, WhatsApp (mi pare volesse implementare qualcosa simile ai gruppi).
Cmq questo riguarda le comunicazioni ufficiali da parte della scuola.

thresher3253
03-09-2018, 18:41
, le comunicazioni passano dal sito della scuola e dal registro elettronico (oltre al classico diario).

Non é la prima volta che me lo sento dire, ma faccio a te la stessa domanda che faccio a tutti gli altri: se le informazioni più aggiornate sul sito della scuola risalgono a tre anni prima (ed é valso sia per la mia scuola, che per l'università, che per la scuola di mia nipote), come lo si puô prendere seriamente? Siete consci del fatto che i canali "ufficiali" spesso sono completamente inaffidabili e privi di informazioni utili, si?

SpyroTSK
03-09-2018, 18:43
in realtà non capisco perchè WZ/Telegram non inventino le "chat a senso unico"

piu tipo board
il creatore crea la chat "board" e inserisce i partecipanti che possono solo leggere
tanto basta per le comunicazioni in gruppi maggiori di 4 partecipanti

Su telegram, si chiamano Canali esistono da una vita.

Bidoncino
03-09-2018, 18:48
Poi c'è il livello di comunicazione tra maestre e genitori relativamente a questioni spicciole (per esempio dare direttive sulla gita dell'indomani, richieste dei genitori di che libro portare, far girare i compiti agli assenti, ecc).
In questo contesto si creano i grossi problemi, in cui una parola sbagliata o travisata di una maestra o di una mamma può creare enormi problemi. È giusto quindi, secondo me, non partecipino le maestre ai gruppi delle mamme (credo sia quello che intendano in quel comune), ma solo la rappresentante di classe, che a sua volta (poverina) fa da tramite tra maestre e genitori (utilizzando il mezzo che vogliono, magari un altro gruppo social).
Questo è il metodo che ho visto funzionare meglio ma che cmq non salva da litigi, potreste, risse, offese e quant'altro fa parte della natura umana!

andbad
03-09-2018, 18:52
Il problema è quando "l'informazione ufficiale attraverso i canali ufficiali del Comune" non c'è.
Il famigerato registro elettronico c'è ma non è utilizzato, aggiornato solo in occasione di scrutini e basta. L'immediatezza di WA è ineguagliabile dagli altri mezzi "ufficiali".
Comprendo la decisione, ma è comunque un segno di arretratezza.

By(t)e

tallines
03-09-2018, 18:54
Avete rotto le chat ehhhh :asd: ma se si va a scuola si va per chattare, non per dire ehhhhh :)...................

Sicuramente non usare le chat durante le ore di lezione, mai :O ;)

LuPellox85
03-09-2018, 19:37
immagino perchè si è dovuto arrivare al divieto... qualche genitore analfabeta funzionale ha travisato qualcosa e si è messo a flammare, già me lo immagino, succede in tutti i gruppi :D

tallines
03-09-2018, 20:07
Tanto scandolo per queste chat.........e la storia del panino, la sapete ? >

Sì al panino in classe, i giudici contro l’obbligo della mensa. La sconfitta di Mastella (https://www.corriere.it/scuola/medie/18_settembre_03/panino-libero-benevento-riparte-lotta-caro-mensa-2ede6f94-af7d-11e8-8b32-ed1119b5e5f1.shtml)

L’avvocato Giorgio Vecchione: a sentenza del Consiglio di Stato sul diritto al panino libero nelle mense scolastiche di Benevento «ha respiro nazionale» e «dovrà orientare le scelte di dirigenti scolastici ed amministratori locali»

Annamo beneee...........:asd: :asd:

Ratavuloira
03-09-2018, 22:07
Niente da fare, il mondo della sQuola è sempre tre passi avanti :rolleyes:

nomeutente
03-09-2018, 22:41
Modi e forme di comunicazione vanno regolamentate.


Infatti esistono il codice dell'amministrazione digitale e le linee guida dell'agid.
Le pubblicazioni sull'albo online o sui siti istituzionali hanno valore legale, la chat no.
Ma vale sempre quello che diceva Pirandello: così è se vi pare :D

Therinai
04-09-2018, 00:20
Io non capisco, cosa sono le chat scolastiche? A cosa servono? Ma soprattutto, in generale nella vita, chi stracavolo se ne frega? E' una chat del cavolo, se vuoi /puoi usala, se no usa gli altri canali di comunicazione :confused:

andbad
04-09-2018, 08:42
Io non capisco, cosa sono le chat scolastiche? A cosa servono? Ma soprattutto, in generale nella vita, chi stracavolo se ne frega? E' una chat del cavolo, se vuoi /puoi usala, se no usa gli altri canali di comunicazione :confused:

Serve a comunicare tra genitori. Compiti, riunioni, eventi. Il/la rappresentante manda un messaggio a tutti i genitori e tutti ne sono a conoscenza. Certo, può fare 15-20 telefonate, ma ti pare la stessa cosa? Oppure mandare 15-20 email, ma in quanti le leggono? Ma la comunicazione avviene anche al contrario: se un genitore vuol rendere partecipi tutti di qualcosa, può scriverlo lì.
Ovviamente i genitori possono continuare ad usare questo metodo, è questa scuola che se n'è tirata fuori (molte altre nemmeno ci sono entrate), anziché approfittare di questo strumento.

Bene così.

By(t)e

rockrider81
04-09-2018, 10:04
Mah ...
bel thread ....
comunque da quanto ho letto in giro il blocco delle chat riguarda solo le scuole materne.
Per le comunicazioni della scuola c'è sempre l'app "ClasseViva" che funziona alla grande.

macs311
04-09-2018, 10:17
Sono un insegnante di lettere, e francamente non ho mai dato il mio numero di telefono a nessuno in ambito scolastico, se non alla scuola stessa (o a qualche collega simpatico). Genitori e studenti non devono avere, per nessun motivo, il mio numero di telefono, al massimo, una mail.
Ho colleghi che hanno il gruppo con genitori e alunni ma francamente la cosa non mi piace. Quando sono a casa non voglio essere disturbato, se ho qualcosa da comunicare agli studenti lo faccio in classe, se devo parlare ai genitori li convoco a scuola (facendo chiamare la segreteria), se vogliono dirmi qualcosa c'è il ricevimento, le comunicazioni passano dal sito della scuola e dal registro elettronico (oltre al classico diario).
Il comune qui avoca a sé un diritto che non gli compete, ma credo che serva una norma da parte del MIUR che vieti comunicazioni telefoniche private tra docenti e studenti/insegnanti.
Ne va dell'etica personale, lavorativa, e poi diciamocelo, un po' di distacco ci vuole.

ma infatti di cosa stiamo parlando.
allucinante che gli insegnanti in primis si sobbarchino 30 coppie di genitori 24/7 in simultanea su una chat! questa cosa non dovrebbe neanche essere contemplata!

e come dici tu, non è neanche eticamente corretto intrattenere rapporti non ufficiali coi genitori.

queste chat possono tranquillamente esistere tra rappresentanti di classe, i quali si devono occupare di comunicare eventuali necessità urgenti DIRETTAMENTE ad ogni singolo genitore.

può mai un avviso buttato in una chat con 40 persone servire a qualcosa, tanto più avere un riconoscimento ufficiale dalla scuola? ma stiamo scherzando?

Saturn
04-09-2018, 10:33
Sono un insegnante di lettere, e francamente non ho mai dato il mio numero di telefono a nessuno in ambito scolastico, se non alla scuola stessa (o a qualche collega simpatico). Genitori e studenti non devono avere, per nessun motivo, il mio numero di telefono, al massimo, una mail.
Ho colleghi che hanno il gruppo con genitori e alunni ma francamente la cosa non mi piace. Quando sono a casa non voglio essere disturbato, se ho qualcosa da comunicare agli studenti lo faccio in classe, se devo parlare ai genitori li convoco a scuola (facendo chiamare la segreteria), se vogliono dirmi qualcosa c'è il ricevimento, le comunicazioni passano dal sito della scuola e dal registro elettronico (oltre al classico diario).
Il comune qui avoca a sé un diritto che non gli compete, ma credo che serva una norma da parte del MIUR che vieti comunicazioni telefoniche private tra docenti e studenti/insegnanti.
Ne va dell'etica personale, lavorativa, e poi diciamocelo, un po' di distacco ci vuole.

Sono d'accordo al 100%

floc
04-09-2018, 11:09
[...]
Per esempio, siamo a Torino, per conoscere gli orari abbiamo chiamato in segreteria. Se la stessa avesse un canale telegramma, avrebbe potuto fare una comunicazione ufficiale istantanea a centinaia di famiglie, più immediato anche di un comunicato pubblicato su un sito web

e se poi la comunicazione fosse stata sbagliata/insufficiente e tu ne avessi patito danno? Che tipo di tutela offre un tipo di comunicazione così informale e non ufficiale?

Sono un insegnante di lettere, e francamente non ho mai dato il mio numero di telefono a nessuno in ambito scolastico, se non alla scuola stessa (o a qualche collega simpatico). Genitori e studenti non devono avere, per nessun motivo, il mio numero di telefono, al massimo, una mail.
Ho colleghi che hanno il gruppo con genitori e alunni ma francamente la cosa non mi piace. Quando sono a casa non voglio essere disturbato, se ho qualcosa da comunicare agli studenti lo faccio in classe, se devo parlare ai genitori li convoco a scuola (facendo chiamare la segreteria), se vogliono dirmi qualcosa c'è il ricevimento, le comunicazioni passano dal sito della scuola e dal registro elettronico (oltre al classico diario).
Il comune qui avoca a sé un diritto che non gli compete, ma credo che serva una norma da parte del MIUR che vieti comunicazioni telefoniche private tra docenti e studenti/insegnanti.
Ne va dell'etica personale, lavorativa, e poi diciamocelo, un po' di distacco ci vuole.


non fa una piega. Poi i genitori se TRA DI LORO vogliono fare una chat si accomodino.

thresher3253
04-09-2018, 11:33
e se poi la comunicazione fosse stata sbagliata/insufficiente e tu ne avessi patito danno? Che tipo di tutela offre un tipo di comunicazione così informale e non ufficiale?


Se la comunicazione della segreteria, o chi per loro, è sbagliata sarà sbagliata sia su un canale ufficiale che su uno informale. Fermo restando che la scuola può tranquillamente staccarsi le responsabilità di un genitore che utilizza canali alternativi a quelli ufficiali.

Davvero non riesco a vedere dov'è il problema, si chiede - in maniera del tutto facoltativa - a un rappresentante del corpo insegnanti di girare informazioni importanti (che magari dovrebbero essere disponibili anche attraverso i canali ufficiali, spesso non lo sono) tramite un canale di comunicazione che tutti utilizzano ed è di facile fruizione.
Davvero ritenete più efficente un feed rss di un broadcast su whatsapp?

Bidoncino
04-09-2018, 14:59
e se poi la comunicazione fosse stata sbagliata/insufficiente e tu ne avessi patito danno? Che tipo di tutela offre un tipo di comunicazione così informale e non ufficiale?




non fa una piega. Poi i genitori se TRA DI LORO vogliono fare una chat si accomodino.

Se la scuola desse comunicazioni sbagliate cosa centra il mezzo di comunicazione usato????
Qualche anno fa la protezione civile inviava sms di allerta, Questo esempio per farti capire che gli strumenti vanno saputi usare, così come una notizia viene pubblicata su un blog può essere diffusa in un canale Telegram!

Per i gruppi whasapp invece ho scritto che non è corretto partecipino genitori e insegnanti, sono d'accordissimo. L'unico ponte fra insegnanti e genitori deve essere la rappresentante di classe (compito decisamente gravoso).