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View Full Version : L'Assoluto ritorna in 70 mm


RAEL70
16-05-2018, 20:10
https://www.warnerbros.it/wp-content/uploads/2018/05/image003.jpg

Il più grande film di tutti i tempi verrà proiettato, in Italia, unicamente nelle date del 4 e 5 Giugno.

La pellicola ricostruita in formato 70 mm senza artifici digitali anticiperà l'uscita del bluray in 4K e HDR del Capolavoro di Kubrick.

E' una occasione unica nella vita di poter vedere al Cinema l'opera che ha cambiato definitivamente l'Arte visiva umana.

Già mi tremano le gambe a pensare alle sensazioni che proverò quando si spegneranno le luci: mio padre ebbe l'immensa fortuna di vederlo in sala nel '68, io riuscirò a farlo cinquant'anni dopo e la cosa splendida è che andremo insieme a vederlo; lui ricorderà i tempi della sua giovinezza, io rimarrò nuovamente estasiato per ciò che ha significato il film per la mia vita e per la mia personalità.

Nessun vero amante del Cinema dovrebbe mancare all'appuntamento.

Per maggiori informazioni (http://www.warnerbros.it/blog/warner-bros-pictures-celebra-50-anni-2001-odissea-nello-spazio-stanley-kubrick/).

bancodeipugni
22-05-2018, 17:24
Il più grande film di tutti i tempi ...

anche meno :sofico:

DelusoDaTiscali
22-05-2018, 19:32
...Il più grande film di tutti i tempi...

...ma anche no. ;)

===

potrebbe essere corretto dire che è un film di genere innovativo degli stereotipi del genere di appartenenza vigenti all' epoca della sua uscita, ma al di fuori del genere "fantascienza" non credo che sia nemmeno tra i dieci film più grandi.

Detto per inciso:le narrazioni di fantascienza che includono elementi trascendenti / misteriosi / catartici [ :p ] sono sempre in bilico tra l'avere un senso molto profondo ed il non averne affatto, con la particolare astuzia - in quest' ultimo caso - dell' accollo allo spettatore / fruitore della responsabilità del "non aver capito" lì dove in fondo l'unica cosa che c'é da capire è l'incapacità dell' autore a dare un senso compiuto alle proprie fantasie.

Davide9
22-05-2018, 20:03
...ma anche no. ;)

===

potrebbe essere corretto dire che è un film di genere innovativo degli stereotipi del genere di appartenenza vigenti all' epoca della sua uscita, ma al di fuori del genere "fantascienza" non credo che sia nemmeno tra i dieci film più grandi.

Detto per inciso:le narrazioni di fantascienza che includono elementi trascendenti / misteriosi / catartici [ :p ] sono sempre in bilico tra l'avere un senso molto profondo ed il non averne affatto, con la particolare astuzia - in quest' ultimo caso - dell' accollo allo spettatore / fruitore della responsabilità del "non aver capito" lì dove in fondo l'unica cosa che c'é da capire è l'incapacità dell' autore a dare un senso compiuto alle proprie fantasie.

In realtà, leggendo su internet, avevo visto che il film si basa su una storia preesistente in cui la vicenda è spiegata e motivata in modo molto più chiaro, mentre il film omette deliberatamente uno dei particolari più fondamentali per capire la vicenda. Magari si voleva focalizzare su altro, ok, ma mi sembra un difetto abbastanza grave per un film...

DelusoDaTiscali
23-05-2018, 06:31
Il romanzo di Arthur C. Clarke, comunque co-autore del film, è accreditato su wikipedia come uscito in contemporanea con il film, mentre l'idea originale sarebbe stata suggerita a Clarke dallo stesso Kubrik:

https://it.wikipedia.org/wiki/2001:_Odissea_nello_spazio_(romanzo)

(n.d.r.: lo lessi molti anni fa e non mi piacque, non lo trovai diverso dal film, la cui genialità tuttavia è molto visiva, difficile da esprimere con un libro)

Non credo che si ponga un problema di "capire" o "spiegare": qualsiasi autore, ove richiesto di spiegazioni sul contenuto delle proprie opere, non può che rispondere che tutto ciò che aveva da dire l'ha detto con l'opera stessa.

In fondo Kubrik+Klarke collegando l'umanità ad una trascendenza a-religiosa (o comunque diversa dalle religioni come noi le conosciamo) affondano ugualmente le loro radici nel medio evo: non parlano di un Dio, non vedono l'uomo come centro dell' universo, ma in qualche modo immaginano che una entità primigenia, dotata di volontà propria (*), esista e che l'umanità possa entrare in contatto con essa.

(*) non una semplice astrazione fisica come l'entropia o filosofica come il caos

Quindi l'opera è nettamente contraria all'idea che la consapevolezza di sé e la capacità di indagare l'universo tipiche della specie umana possano essere un semplice un incidente dell' evoluzione. Eppure, razionalmente parlando, questa ad oggi sembrerebbe essere la ipotesi più accreditata.

===

Di Clarke mi piacque molto invece "Incontro con Rama" (uscito successivamente rispetto a 2001): Rama è un manufatto alieno (una astronave presumibilmente senza equipaggio) la cui provenienza, destinazione, scopo restano del tutto sconosciuti.

Gli umani provano ad indagarne la natura, ma il manufatto, pur risultando per certi versi "vivente", li ignora completamente e prosegue nel suo viaggio lasciandoli ancora una volta soli nell' universo.

Trattandosi di un manufatto, resta tuttavia estraneo qualsiasi aspetto di trascendenza o comunque forse soprannaturali.

Davide9
23-05-2018, 08:54
Non credo che si ponga un problema di "capire" o "spiegare": qualsiasi autore, ove richiesto di spiegazioni sul contenuto delle proprie opere, non può che rispondere che tutto ciò che aveva da dire l'ha detto con l'opera stessa.

Il romanzo devo dire che non l'ho letto, ma basandomi su quanto ho letto in rete
1) racconta una storia molto più completa rispetto al film che ne riprende solo una vicenda specifica e si concentra tutto su quella sorvolando su tutto il resto e sul contesto (ma questo è evidente già guardando il film che fa di tutto per ostentare il modo in cui trascura la storia su cui si basa)
2) nel racconto originale mi sembra di aver capito che viene spiegato esplicitamente il motivo per cui il computer ha un guasto e va in crisi e visto che è proprio su questa particolare vicenda che ruota tutto il film non mi sembra proprio che
tutto ciò che aveva da dire l'ha detto con l'opera stessa
già è un film poco immediato, avrebbe almeno potuto rendere più evidente questo particolare per rendere la visione meno ostica al pubblico. Capisco che il regista volesse spostare l'attenzione su altro, ma si tratta di un particolare che avrebbe solo reso il film meno indigesto a molti spettatori senza rinunciare a niente di quello che voleva fare.

DelusoDaTiscali
23-05-2018, 13:40
Purtroppo sul libro non ho altro da aggiungere, per farlo dovrei rileggerlo e non mi sembra il caso.

Resto dell' idea che se il tema del film è l'esistenza di una entità trascendente tutto il resto (compreso il guasto del computer di bordo) è coerente con il tema anche se il nesso non solo non viene spiegato ma non sembra affatto evidente.

Del resto se accettiamo l' idea che il viaggio si concluda in un "altrove" fuori dal tempo e dallo spazio come noi li conosciamo, il fatto che una intelligenza artificiale cominci a perseguire dei propri scopi invece di fare ciò per cui è stata progettata - in realtà il computer non è "rotto" ma la logica in esso contenuta si è evoluta in qualcosa di diverso - si riduce al rango d un banale incidente di viaggio.

Davide9
23-05-2018, 13:51
Io pensavo che il tema del film fosse
mettere in evidenza il contrasto tra un oggetto come il computer, che anche se pensa come una persona la sua "morte" viene rappresentata in modo freddo e sterile, e un essere vivente a cui si attribuisce anche un livello spirituale - o quantomeno lo fa l'autore, perché dopo lo smantellamento del computer viene rappresentata anche la morte dell'uomo però stavolta in modo molto mistico e "trascendente" in un certo modo

PS:
a quanto mi risulta il computer va in crisi a causa di due ordini su cui si basa la sua logica che vanno in conflitto l'uno con l'altro, quindi è un vero e proprio malfunzionamento più che una evoluzione

DelusoDaTiscali
23-05-2018, 16:19
Sulla pagina di wikipedia già linkata c'é il raffronto tra libro e film ed il finale di entrambi

sì, in entrambi Hal è malfunzionante, non "evoluto", la mia a quanto pare è una interpretazione personale che devo avere derivato dalla idea di "malfunzione" di un computer così come noi lo conosciamo nel mondo reale, non della immaginaria intelligenza artificiale Hal del film.


Riguardo al tema

il libro farebbe più espliciti riferimenti ad una intelligenza aliena, sarebbe quindi più "laico"... L' episodio di Hal, necessario nello sviluppo della trama a far si che solo un astronauta rimanga in vita, è generalmente considerato come lo snodo centrale del film, ed ha indotto molte riflessioni negli spettatori, ma se proviamo a sostituire nella trama il ruolo di Hal con un incidente di tipo diverso il finale può essere lo stesso, anche per questo ritengo che tale episodio ed il personaggio di Hal, pur essendo centrali nel film, non siano parte essenziale del tema trattato.

Encounter
24-05-2018, 16:09
Il racconto che ha ispirato il fim è "La sentinella" e sono giusto un paio di paginette.

https://it.wikipedia.org/wiki/La_sentinella_(racconto)

Encounter
24-05-2018, 16:11
anche meno :sofico:

Per certi aspetti lo è sicuramente.
Io lo riguardo almeno una volta ogni 2 anni.

DelusoDaTiscali
24-05-2018, 18:23
...Io lo riguardo almeno una volta ogni 2 anni.

...se è per questo conosco gente che si rivede Ghost ogni volta che passa in tv... :doh:


Guardare e riguardare un' opera di finzione, come se ci si volesse vivere dentro, ha a che fare con il nostro vissuto (o con le nostre fantasie o con il nostro subconscio) piuttosto che con il valore dell' opera in sé. :O

Io ho scoperto The Big Bang Theory da meno di due anni, ho visto le prime 10 stagioni una via l'altra, in buona parte le ho riviste, qualcuna anche tre volte...

...il che molto probabilmente significa che mi piacerebbe avere di nuovo 25 anni, condividere un appartamento con amici fraterni ed avere una vicina di casa come Penny che stà lì ad aspettare che io le chieda di uscire per dirmi di sì, non certo che TBBT sia un' opera di genio. :p

Encounter
25-05-2018, 11:55
...se è per questo conosco gente che si rivede Ghost ogni volta che passa in tv... :doh:


Guardare e riguardare un' opera di finzione, come se ci si volesse vivere dentro, ha a che fare con il nostro vissuto (o con le nostre fantasie o con il nostro subconscio) piuttosto che con il valore dell' opera in sé. :O

Io ho scoperto The Big Bang Theory da meno di due anni, ho visto le prime 10 stagioni una via l'altra, in buona parte le ho riviste, qualcuna anche tre volte...

...il che molto probabilmente significa che mi piacerebbe avere di nuovo 25 anni, condividere un appartamento con amici fraterni ed avere una vicina di casa come Penny che stà lì ad aspettare che io le chieda di uscire per dirmi di sì, non certo che TBBT sia un' opera di genio. :p

E cosa dovrebbe centrare tutto ciò con uno dei più grandi film della storia del cinema?

DelusoDaTiscali
25-05-2018, 12:05
E' una forma retorica, si chiama parabola, racconti una storia per esemplificarne un'altra o meglio per esprimere un concetto astratto. ;)

RAEL70
26-05-2018, 06:22
2001 non è un film come tanti altri: è una esperienza assimilabile ad un rituale.

Incarna un ideale di cinema assoluto che procede attraverso una comunicazione esclusivamente non verbale e universale.

Un'opera che parla della condizione umana nell'Universo descritta attraverso una delle possibili ipotesi (A Space Odissey e non The Space Odissey) plausibili.

Come tutte le più grandi creazioni artistiche umane, 2001 può non piacere, può fare discutere, può essere criticato ma non si può nascondere o negare il suo immenso valore artistico, tecnico e filosofico.

Un film dove lo spettatore, a più riprese e a sua insaputa, riveste ruoli sempre differenti: da semplice testimone di ciò che accade si procede fino a assumere la posizione, invisibile eppur così evidente, di "prospettiva assoluta".

Ci sarebbe da scrivere una enciclopedia su questa opera e con tanti libri che ho letto sull'argomento mi sarebbe difficile trovare un punto di partenza da cui iniziare a discutere.

Rimane il fatto che l'evento di giugno è di quelli che non si possono lasciare scappare.

DelusoDaTiscali
26-05-2018, 07:38
2001 non è un film come tanti altri: è una esperienza assimilabile ad un rituale....

Non metto in dubbio che guardando il film tu viva una esperienza rituale, sarei tuttavia curioso di conoscere i tuoi riferimenti culturali soprattutto in ambito letterario.

Poi, per carità, ciascuno può esser tifoso del calcio o del tennis o del basket ecc e vivere le partite della squadra del cuore come le più grandi emozioni della propria vita, e magari considerare dei poveracci quelli che non amando il suo sport e non tifando per la sua squadra si privano di tali emozioni. Magari ha anche ragione (chiarisco che io non sono tifoso) ma almeno ogni partita è diversa dall' altra.

RAEL70
26-05-2018, 17:47
Non metto in dubbio che guardando il film tu viva una esperienza rituale, sarei tuttavia curioso di conoscere i tuoi riferimenti culturali soprattutto in ambito letterario.
Mah, ti dico il più importante: il Sommo Poeta.


Poi, per carità, ciascuno può esser tifoso del calcio o del tennis o del basket ecc e vivere le partite della squadra del cuore come le più grandi emozioni della propria vita, e magari considerare dei poveracci quelli che non amando il suo sport e non tifando per la sua squadra si privano di tali emozioni. Magari ha anche ragione (chiarisco che io non sono tifoso) ma almeno ogni partita è diversa dall' altra.
Elogiare "2001" non è una questione di tifo o di pura soggettività ma ci sono tantissimi elementi che lo hanno reso unico ed inimitabile all'interno della storia della Cinematografia.

"2001" è una liturgia audiovisiva che inizia immediatamente in modo paradossale: niente immagini, solo schermo nero.

Per quanto riguarda il rapporto tra Clarke e Kubrick, "La Sentinella" fece parte di un gruppo di vari racconti che i due artisti avevano pensato di fondere per dare origine ad un unico lavoro che avrebbe dovuto avere le seguenti caratteristiche:
A) ambientare il film in un futuro lontano per evitare che diventasse rapidamente sorpassato;
B) doveva introdurre il tema del rapporto Uomo-Macchina mediante un robot mobile chiamato "Atena" (la dea che protegge Ulisse nell'Odissea omerica) che, alla fine, divenne il computer "HAL";
C) doveva evocare i tesi rapporti tra americani e russi (nella prima versione della sceneggiatura infatti gli stessi lavorano in collaborazione);
D) segnare, come passaggio evolutivo, il passaggio al regime carnivoro;
E) evocare una scala evolutiva dove le macchine prendono, in alcuni ambiti, il posto dell'Uomo.

Quest'ultimo punto era una sorta di mania di Kubrick che non si espliciterà solamente nel personaggio di Hal ma anche nella storia, resa magnificamente da Spielberg, di "A.I." (uscito nel 2001) dove la sceneggiatura del regista americano s'ispira, palesemente, allo script originario di Kubrick.

La cosa interessante è che Kubrick non voleva realizzare "2001" passando attraverso la scrittura della sceneggiatura considerando quest'ultima "la forma meno propizia alla comunicazione che sia mai stata inventata.".

Nel '64 la prima versione della storia, sotto forma di romanzo, era pronta e la stessa terminava con Bowman che si fermava alla soglia dello "Stargate").

Nel '65 ci sarà una seconda versione della storia e tutto procederà, fino alla versione definitiva, con un Kubrick che era libero di modificare ogni cosa fino ad arrivare alla versione che conosciamo.

Per esempio, nelle versioni preliminari, nel capitolo "L'Alba dell'Uomo" era presente una voce narrante che, di fatto, venne poi eliminata da Kubrick.

Comunque il discorso è incredibilmente lungo e complesso.

In piedi sulle spalle di Kubrick (https://youtu.be/MCDdEq9ZYjI)

Davide9
26-05-2018, 22:36
ci sono tantissimi elementi che lo hanno reso unico ed inimitabile all'interno della storia della Cinematografia

Questo è poco ma sicuro. Penso che per metterlo in cantiere ci sia voluto molto coraggio, o pazzia, o entrambi magari, e credo che nessuno sarebbe mai più così pazzo da riprovare a fare qualcosa del genere.
Anche perché l'ha già fatto 2001, sia che ti piace, sia che non ti piace, è sempre e comunque l'originale, chiunque provasse a replicare verrebbe spernacchiato da tutte le parti in quanto "copia", mentre 2001 è così fuori da ogni parametro che anche se uno non apprezza è difficile muovergli delle critiche.

Secondo me comunque come ho già accennato questo film poteva almeno essere reso meno ostico per il pubblico, anche avendo letto approfondimenti che spiegano un minimo il contesto e le vicende quando lo guardo continuo a dire "embé?"... Da l'impressione che lo faccia apposta ad alienare più pubblico possibile e quando la cosa da un'impressione così di forzatura da solo fastidio secondo me.

Inoltre, magari è perché mi sfugge qualche significato, ma continuo sempre a pensare che la prima parte del film stoni tantissimo e stia male nell'insieme perché troppo slegata dal resto, che invece ha un filo conduttore magari vago ma ce l'ha.
La prima volta che l'ho visto non ci ho capito assolutamente niente, poi in seguito rivedendolo mi ha fatto pensare a quanto dicevo prima nello spoiler (non che questo mi abbia fatto smettere di dire "embe'?" ma almeno ci ho ricavato qualcosa di intelligibile) ma la prima parte resta sempre estranea, resta sempre una cosa che mi sembra inserita senza un vero motivo e fuorviante rispetto a quello che è il seguito.

DelusoDaTiscali
27-05-2018, 05:39
@RAEL70 credo di averlo visto almeno un paio di volte, ma non in questo secolo, quindi vado un po' a memoria. Il film...

>non racconta una storia come normalmente la si intende, mancano in particolare significative interazioni umane

>c'é un' unico piano di fruizione (alcuni testi possono esser letti su diversi piani a seconda degli interessi e del livello culturale del lettore (*))

>la narrazione è volutamente oscura, l'autore invita al gioco lo spettatore, il divertimento del gioco sta nell' indovinare di cosa parla il film

>visto il film, indovinato di cosa parla (magari sbirciando la soluzione) il puzzle è risolto, il gioco può essere cercare riferimenti nascosti (credo che sia il gioco che stai ora giocando tu)

>sia la interpretazione trascendente (l'interazione con una entità sovrannaturale) che quella "laica" (l'interazione con una entità aliena comunque appartenente all'universo materiale), intrigano lo spettatore che abbia qualcosa di irrisolto con la trascendenza, difficilmente (per intenderci) intrigano più di tanto il materialista

>le innovazioni epocali sono sul piano visivo e musicale

>sul piano visivo siamo tuttavia talmente sopraffatti dai successivi 50 anni di produzioni, tutte condizionate dall' estetica inventata da Kubric che non riusciamo ormai più a stupirci guardando qualcosa che per noi ormai è scontato solo sforzandoci di immaginare che nel 1969 era una novità assoluta

>sul piano musicale Kubric scoprì quella che per noi oggi è l'acqua calda: lo spazio è bello, la musica giusta per accompagnarci nello spazio deve essere bella e rilassante... chiedete ai vostri zii (o nonni) cosa li avesse colpiti di più... credo che più di uno vi nominerà il walzer di Strauss... (per non parlare delle mitiche prime battute di "Così parlò Zarathustra", casualmente anche quelle di uno Strauss). Anche qui per capire bisognerebbe non aver visto prima Guerre Stellari (che è di 10 anni dopo...)

Conclusione capisco che possa appassionare (come avrai capito sono io il materialista cui alludevo, la trascendenza di qualsiasi genere non mi attira), capisco anche che sia un materiale complesso in cui può esser divertente scavare e scavare, ma in fondo siamo nel 2018, possiamo anche andare oltre, per i sentieri dell' estetica cinematografica aperti da Kubrick, ma anche dagli altri che son venuti dopo... C'é chi dice che il cinema moderno sia nato con Kubrick 50 anni fa, può darsi, io credo che il cinema contemporaneo sia nato con Tarantino e con i fratelli Cohen trenta anni dopo... A proposito: storicamente la fantascienza è stata uno dei generi cui si alludeva con il termine pulp fiction... :p



(*) ad esempio "Il nome della Rosa" è un giallo classico, un saggio sul Medio Evo, un inno al razionalismo contro l'oscurantismo di tipo religioso e forse anche qualcos' altro

RAEL70
27-05-2018, 08:56
Questo è poco ma sicuro. Penso che per metterlo in cantiere ci sia voluto molto coraggio, o pazzia, o entrambi magari, e credo che nessuno sarebbe mai più così pazzo da riprovare a fare qualcosa del genere.
Anche perché l'ha già fatto 2001, sia che ti piace, sia che non ti piace, è sempre e comunque l'originale, chiunque provasse a replicare verrebbe spernacchiato da tutte le parti in quanto "copia", mentre 2001 è così fuori da ogni parametro che anche se uno non apprezza è difficile muovergli delle critiche.
Concordo.

Secondo me comunque come ho già accennato questo film poteva almeno essere reso meno ostico per il pubblico, anche avendo letto approfondimenti che spiegano un minimo il contesto e le vicende quando lo guardo continuo a dire "embé?"... Da l'impressione che lo faccia apposta ad alienare più pubblico possibile e quando la cosa da un'impressione così di forzatura da solo fastidio secondo me.

Inoltre, magari è perché mi sfugge qualche significato, ma continuo sempre a pensare che la prima parte del film stoni tantissimo e stia male nell'insieme perché troppo slegata dal resto, che invece ha un filo conduttore magari vago ma ce l'ha.
Forse è proprio questo il problema: cerchi necessariamente un significato univoco in un film che può essere visto (e vissuto) da molteplici prospettive.

Non chiederti "Cosa vuole dire il regista?" bensì "Come lo interpreto questo passaggio?" e vedrai che tutto sarà più scorrevole.

La prima volta che l'ho visto non ci ho capito assolutamente niente, poi in seguito rivedendolo mi ha fatto pensare a quanto dicevo prima nello spoiler (non che questo mi abbia fatto smettere di dire "embe'?" ma almeno ci ho ricavato qualcosa di intelligibile) ma la prima parte resta sempre estranea, resta sempre una cosa che mi sembra inserita senza un vero motivo e fuorviante rispetto a quello che è il seguito.
"L'Alba dell'Uomo" sembra, apparentemente, slegata da tutto il resto della vicenda ma, concretamente, essa funge da trave per poter poggiare il finale dello "Starchild".

E' un po' lungo doverlo spiegare scrivendo, più facile dirlo verbalmente. :)

RAEL70
27-05-2018, 09:08
@RAEL70 credo di averlo visto almeno un paio di volte, ma non in questo secolo, quindi vado un po' a memoria. Il film...

>non racconta una storia come normalmente la si intende, mancano in particolare significative interazioni umane
Definisci "raccontare una storia in modo normale" e "significative interazioni umane" per cortesia.

Quest'ultime esistono e sono fondamentali, altro che poco significative; sul raccontare una storia in modo normale non riesco davvero a comprendere il concetto: ogni artista racconta le cose con il proprio stile.

c'é un' unico piano di fruizione (alcuni testi possono esser letti su diversi piani a seconda degli interessi e del livello culturale del lettore (*))
Neanche per sogno.

>la narrazione è volutamente oscura, l'autore invita al gioco lo spettatore, il divertimento del gioco sta nell' indovinare di cosa parla il film.
A Kubrick non gliene fregava nulla di giochetti e trabocchetti: ha raccontato la storia esattamente come la "vedeva" senza mai prendere in giro il pubblico.

>visto il film, indovinato di cosa parla (magari sbirciando la soluzione) il puzzle è risolto, il gioco può essere cercare riferimenti nascosti (credo che sia il gioco che stai ora giocando tu)
Indovinare di cosa parla?
Sbirciare la soluzione?
Giocare a trovare i riferimenti nascosti?
Io sto giocando?

Lascio perdere. Con questo thread ho voluto solo dare visibilità a quello che ritengo essere un evento cinematografico imperdibile, tutto il resto è frutto della tua immaginazione.

sia la interpretazione trascendente (l'interazione con una entità sovrannaturale) che quella "laica" (l'interazione con una entità aliena comunque appartenente all'universo materiale), intrigano lo spettatore che abbia qualcosa di irrisolto con la trascendenza, difficilmente (per intenderci) intrigano più di tanto il materialista.
Non c'è nulla di esplicitamente sovrannaturale o extraterrestre nel film: la differenza la fa la prospettiva che si adotta.


le innovazioni epocali sono sul piano visivo e musicale
Parlando di film (e non di libri) ritengo che sia un punto d'immenso valore.

sul piano visivo siamo tuttavia talmente sopraffatti dai successivi 50 anni di produzioni, tutte condizionate dall' estetica inventata da Kubric che non riusciamo ormai più a stupirci guardando qualcosa che per noi ormai è scontato solo sforzandoci di immaginare che nel 1969 era una novità assoluta

Non esiste un film come 2001, neanche cinquant'anni dopo (poteva esserlo "Interstellar" ma non lo è stato).

sul piano musicale Kubric scoprì quella che per noi oggi è l'acqua calda: lo spazio è bello, la musica giusta per accompagnarci nello spazio deve essere bella e rilassante... chiedete ai vostri zii (o nonni) cosa li avesse colpiti di più... credo che più di uno vi nominerà il walzer di Strauss... (per non parlare delle mitiche prime battute di "Così parlò Zarathustra", casualmente anche quelle di uno Strauss). Anche qui per capire bisognerebbe non aver visto prima Guerre Stellari (che è di 10 anni dopo...)
Mi spiace ma credo che tu non sappia di cosa stai parlando.

Conclusione capisco che possa appassionare (come avrai capito sono io il materialista cui alludevo, la trascendenza di qualsiasi genere non mi attira), capisco anche che sia un materiale complesso in cui può esser divertente scavare e scavare, ma in fondo siamo nel 2018, possiamo anche andare oltre, per i sentieri dell' estetica cinematografica aperti da Kubrick, ma anche dagli altri che son venuti dopo... C'é chi dice che il cinema moderno sia nato con Kubrick 50 anni fa, può darsi, io credo che il cinema contemporaneo sia nato con Tarantino e con i fratelli Cohen trenta anni dopo... A proposito: storicamente la fantascienza è stata uno dei generi cui si alludeva con il termine pulp fiction... :p
Il problema è che 2001 è contemporaneo più che mai esattamente come la Divina Commedia. :)

icecube_HU
27-05-2018, 09:12
La cosa più sconcertante per me è che "in ogni dove" si dice che il racconto "La sentinella" ha ispirato il film, mentre io non ho trovato alcuna analogia tra i due !! (anche se il racconto l'ho letto "in un altro secolo", come dice un altro utente !)

Il titolo del racconto racchiude l'idea di base, poi sviluppata nel testo, di cui non c'è traccia nel film, e che ricordo mi mise i brividi al momento della lettura:

Sulla luna viene scoperta una piramide di cristallo, di chiara origine artificiale, protetta da un campo di forza che la rende inavvicinabile. Gli uomini cercano in ogni modo di infrangere il campo di forza, fin quando ci riescono con una bomba atomica...
Una civiltà ben più progredita della nostra era passata vicino alla Terra milioni di anni fa, rilevando le prime forme elementari di vita, lasciando (appunto) questa specie di sentinella...

Ma perchè:
1) sulla luna e non sulla Terra ?
2) perchè protetta dal campo di forza ?
In fondo al racconto si trovano le risposte...

La civiltà xtraterrestre non voleva star lì ad aspettare...:D , ma voleva essere "avvertita" quando i terrestri sarebbero stati abbastanza evoluti da avere la tecnologia sufficiente per:
1) intraprendere i viaggi spaziali;
2) conoscere l'energia atomica;
A quel punto la Terra sarebbe stata abbastanza interessante da.... ESSERE CONQUISTATA !!!

Che analogie ci vedete con 2001 ???
(piramide di cristallo/monolite mi sembra un po' poco...)

N.B.: sul capolavoro assoluto che è il film, e sull'evento di cui si dà rilevanza, ovviamente non si discute !!!

Davide9
27-05-2018, 09:33
>sul piano musicale Kubric scoprì quella che per noi oggi è l'acqua calda: lo spazio è bello, la musica giusta per accompagnarci nello spazio deve essere bella e rilassante... chiedete ai vostri zii (o nonni) cosa li avesse colpiti di più... credo che più di uno vi nominerà il walzer di Strauss... (per non parlare delle mitiche prime battute di "Così parlò Zarathustra", casualmente anche quelle di uno Strauss). Anche qui per capire bisognerebbe non aver visto prima Guerre Stellari (che è di 10 anni dopo...)

Presente, non ho visto Guerre Stellari (hanno provato a farmelo vedere un paio di amici e anche mia mamma, ogni volta mi addormento)
Sarò strano io ma lo spazio a me non sembra bello per niente, mi da una angoscia terrificante il pensiero.
Capisco comunque che certe sequenze possano essere piacevoli, a me "piacerebbe" la sequenza psichedelica appena prima del finale ad esempio, ma tutto in questo film è talmente tirato, "spalmato come troppo poco burro su una fetta di pane troppo grossa" (per usare una espressione presa da LOTR che trovo molto efficace in certe situazioni :P ) da perdere ogni efficacia qualsiasi valore emotivo/estetico voglia avere.

Comunque, credo di non aver visto nessun altro film di Kubrick, solo questo, ma è di questo che stiamo parlando e non capisco cosa intendi dicendo
sul piano visivo siamo tuttavia talmente sopraffatti dai successivi 50 anni di produzioni, tutte condizionate dall' estetica inventata da Kubric che non riusciamo ormai più a stupirci guardando qualcosa che per noi ormai è scontato
non lo so, io quando ho guardato 2001 mi sono stupito e non l'ho trovato nemmeno lontanamente simile a nient'altro, non credo assolutamente che un film come questo oggi sia scontato, quindi in questo senso non sono d'accordo con quanto dici...

DelusoDaTiscali
27-05-2018, 16:33
(...)Mi spiace ma credo che tu non sappia di cosa stai parlando. (...) 2001 è contemporaneo più che mai ...

Ritorno solo per darti atto di aver letto le tue risposte, purtroppo le nostre posizioni sono così lontane su ciascuno dei 9 punti elencati che approfondire la discussione dopo aver preso atto ciascuno del punto di vista dell' altro credo che sarebbe inutile.

Del resto credo che la divergenza nasca più da come ci poniamo di fronte ad un' opera d'arte... per carità Kubrick sarà pure attualissimo ma -ahinoi - la vita è troppo breve per vedere dieci volte lo stesso film.

:)

DelusoDaTiscali
27-05-2018, 16:43
... io quando ho guardato 2001 mi sono stupito e non l'ho trovato nemmeno lontanamente simile a nient'altro,...

Mi riferivo all' estetica visiva al modo di rappresentare le astronavi, gli interni ecc.

Il mio voleva essere il riconoscimento di una grandezza: nell' ambito della fantascienza c' é una cesura netta tra i film di "prima" e "dopo" 2001, forse per vedere la similitudine tra quelli venuti dopo bosognerebbe confrontarli mentalmente a quelli di prima.


... non credo assolutamente che un film come questo oggi sia scontato, ...

Come detto sopra mi riferivo all'aspetto visivo, poi, per carità, ciascuno di noi è libero di restar folgorato come San paolo sulla via di Damasco per aver visto un film, magari di Kubrick, magari questo in particolare, e qualcun altro no...

DelusoDaTiscali
27-05-2018, 16:50
Ok passatemi un post di allegerimento: l'omaggio a 2001 da parte dei più famosi nerd del terzo millennio: l'allegra banda di The Big Bang Theory.

(nella scena non sembra ma - nella finzione - ciascuno dei personaggi nel suo campo è una specie di genio)

https://youtu.be/NSFDp6DT7l0


:p

Davide9
27-05-2018, 18:37
Come detto sopra mi riferivo all'aspetto visivo, poi, per carità, ciascuno di noi è libero di restar folgorato come San paolo sulla via di Damasco per aver visto un film, magari di Kubrick, magari questo in particolare, e qualcun altro no...

Il film non mi ha folgorato per niente, non mi è piaciuto molto e anche se non sono proprio materialista al 100% come te di sicuro non ho trovato nulla che mi interessasse particolarmente in questo film né nelle considerazioni a cui mi ha portato guardandolo.

Tutt'al più è talmente strano e particolare che mi diverte molto guardarlo insieme a persone che non l'hanno mai visto e vedere le loro reazioni :asd:

Nonostante questo non posso negare il fatto che mi ha sorpreso veramente tantissimo e credo che nessuno mai potrà vederlo senza rimanere sconcertato, perplesso e stupito. Poi che piaccia oppure no è un altro discorso ma l'effetto sorpresa è garantito, 2001 non diventerà mai scontato o banale ;)

Invece parlando del puro e semplice aspetto visivo, non mi intendo abbastanza di film né in generale né di questo genere nello specifico quindi ti credo sulla parola

RAEL70
28-05-2018, 12:28
https://www.warnerbros.it/blog/2001-odissea-nello-spazio-film-kubrick-sala-4-5-giugno-vederlo/

RAEL70
01-06-2018, 16:28
La cosa più sconcertante per me è che "in ogni dove" si dice che il racconto "La sentinella" ha ispirato il film, mentre io non ho trovato alcuna analogia tra i due !! (anche se il racconto l'ho letto "in un altro secolo", come dice un altro utente !)

Il titolo del racconto racchiude l'idea di base, poi sviluppata nel testo, di cui non c'è traccia nel film, e che ricordo mi mise i brividi al momento della lettura:

Come ho già scritto "La Sentinella", scritto nel 1948 da A.C. Clarke, è stato solo uno dei principi ispiratori per Kubrick.

La maggior parte degli articoli riguardanti 2001 cita sempre questo racconto come se fosse la versione letteraria del film ma non è affatto così.

RAEL70
01-06-2018, 16:31
Del resto credo che la divergenza nasca più da come ci poniamo di fronte ad un' opera d'arte... per carità Kubrick sarà pure attualissimo ma -ahinoi - la vita è troppo breve per vedere dieci volte lo stesso film.
:)
Pensare che alcuni film li ho visti anche trenta e più volte ma forse hai ragione tu quando affermi che non ha senso sprecare un pomeriggio al cinema per vedere un film che si è già visto, nello stesso identico momento ne potresti vedere uno mai visto, contento tu, contenti tutti.

RAEL70
03-06-2018, 18:22
L'attesa aumenta... (https://youtu.be/GAwL5M8y7fE) :)

Cfranco
05-06-2018, 16:08
Il più grande film di tutti i tempi

Ok, gli appassionati del film farebbero bene a saltare questo post
Il resto è a vostro rischio e pericolo :fagiano:


O forse il film più sopravvalutato di tutti i tempi ?
Il filmone amato dai critici che spaccano il capello in 4 sulle inquadrature, sul montaggio e la recitazione.
Tecnicamente eccellente, un capolavoro di ambientazione, delle immagini da lasciare senza fiato ancora adesso dopo 50 anni di effetti speciali.
Eppure l' elefante nella stanza è lì che ti guarda, mentre i critici con la lente di ingrandimento sbavano sulla perfetta cura dei dettagli, sull' orgia di particolari, sui molteplici livelli della narrazione.
La storia non c' è.
La narrazione è debole come un pacific rim qualsiasi, il ritmo è degno del peggior polpettone sovietico, il tutto semplicemente non sta in piedi, non ha senso compiuto.
Non è una questione di ermetismo, è che mancano proprio i pezzi per capire la storia, posso anche immaginare quello che voglio, tanto un' ipotesi vale l' altra, come quelle che girano sul web, ognuna diversa e tutte ugualmente valide, quando c' è un vuoto lo si può riempire con qualsiasi cosa.
Il ritmo ? degno di una marcia funebre, ci si può fare un sonnellino in mezzo tanto non ci si perde niente di informativo.
E' un film che è un po' come le opere di David Lynch, la gente è affascinata da quello che non si vede, resta lì e poi cerca di capire e riempire i vuoti immaginandosi misteri incredibili, quando invece semplicemente non c' è niente di misterioso, semplicemente non c' è nessuna idea dietro, non ci sono spiegazioni perché lo stesso Kubrick non ne aveva.
Bisogna affrontare la realtà, non ci sono misteri da risolvere, non ci sono riflessioni filosofiche profonde, ci sono soltanto immagini messe a caso come un trip LSD che non significano assolutamente nulla, il tutto spalmato per una abnorme lunghezza temporale.
Un capolavoro estetico e tecnico che poggia su una storia esile, banale e piena di buchi che vengono fatti passare per geniali ermetismi spalmata in una lunghezza imbarazzante al solo fine di far sembrare il film più importante.

RAEL70
05-06-2018, 21:07
E' accaduto e mi rimarrà un ricordo indimenticabile

Pensavamo di essere solamente in due in sala e invece eravamo diciassette e, con mia grande sorpresa, più della metà non raggiungevano i trent'anni (c'erano anche dei ventenni).

Tra selfie con biglietti in prima vista e continui messaggi con il cellulare (ho dovuto sopportare anche questo), la visione è partita e ho visto il film come mai mi era accaduto.

Ho notato che questa versione non è HDR e che i colori miglioreranno sicuramente nella versione casalinga mentre l'audio, per certi versi, riesce ancora a compensare la maestosità delle immagini sebbene risulti essere un semplice stereofonico.

Inusuale davvero il comportamento del pubblico durante la visione: nessun rumore, niente sgranocchiamenti di patatine o altro, silenzio assoluto.

Al termine sono rimasto stupefatto osservando che nessuno si stava alzando: tutti a discutere e a scambiarsi opinioni.

Ci vorrebbero altri eventi di questo tipo durante la stagione cinematografica e forse una buona parte del pubblico giovane potrebbe riconsiderare il Cinema in modo decisamente differente.

Un pomeriggio indelebile.

halduemilauno
06-06-2018, 06:09
https://www.warnerbros.it/blog/2001-odissea-nello-spazio-film-kubrick-sala-4-5-giugno-vederlo/

Bellissimo.

halduemilauno
06-06-2018, 06:12
Ok, gli appassionati del film farebbero bene a saltare questo post
Il resto è a vostro rischio e pericolo :fagiano:


O forse il film più sopravvalutato di tutti i tempi ?
Il filmone amato dai critici che spaccano il capello in 4 sulle inquadrature, sul montaggio e la recitazione.
Tecnicamente eccellente, un capolavoro di ambientazione, delle immagini da lasciare senza fiato ancora adesso dopo 50 anni di effetti speciali.
Eppure l' elefante nella stanza è lì che ti guarda, mentre i critici con la lente di ingrandimento sbavano sulla perfetta cura dei dettagli, sull' orgia di particolari, sui molteplici livelli della narrazione.
La storia non c' è.
La narrazione è debole come un pacific rim qualsiasi, il ritmo è degno del peggior polpettone sovietico, il tutto semplicemente non sta in piedi, non ha senso compiuto.
Non è una questione di ermetismo, è che mancano proprio i pezzi per capire la storia, posso anche immaginare quello che voglio, tanto un' ipotesi vale l' altra, come quelle che girano sul web, ognuna diversa e tutte ugualmente valide, quando c' è un vuoto lo si può riempire con qualsiasi cosa.
Il ritmo ? degno di una marcia funebre, ci si può fare un sonnellino in mezzo tanto non ci si perde niente di informativo.
E' un film che è un po' come le opere di David Lynch, la gente è affascinata da quello che non si vede, resta lì e poi cerca di capire e riempire i vuoti immaginandosi misteri incredibili, quando invece semplicemente non c' è niente di misterioso, semplicemente non c' è nessuna idea dietro, non ci sono spiegazioni perché lo stesso Kubrick non ne aveva.
Bisogna affrontare la realtà, non ci sono misteri da risolvere, non ci sono riflessioni filosofiche profonde, ci sono soltanto immagini messe a caso come un trip LSD che non significano assolutamente nulla, il tutto spalmato per una abnorme lunghezza temporale.
Un capolavoro estetico e tecnico che poggia su una storia esile, banale e piena di buchi che vengono fatti passare per geniali ermetismi spalmata in una lunghezza imbarazzante al solo fine di far sembrare il film più importante.




L'ho letto...e son tutte stronzate.

RAEL70
06-06-2018, 06:44
Lunedì e Martedì primo posto negli incassi; niente male per un film di cinquanta anni fa.

Forse il pubblico ha fame di cinema di alto livello più di quanto le major immaginano...

DelusoDaTiscali
07-06-2018, 05:26
Ok, gli appassionati del film farebbero bene a saltare...

la cosa peggiore che potrebbe succedere ad un prete è scoprire, passati i cinquanta anni, che dio non esiste, e di avere sprecato la sua unica vita tra regole rinunce e restrizioni di ogni genere per un essere immaginario. :cry:

Come puoi usare una tale crudeltà ai fan di Kubrik? Presentarti qui come Fantozzi alla proiezione de La corazzata Potëmkin gridando ciò che tutti sanno ma che non hanno il coraggio di dire?

Cosa succederebbe alle loro menti se all'improvviso vedessero la Luce? :p

magnusll
07-06-2018, 10:40
Guarda puoi tranquillamente dirmi che 2001 e' una cagata pazzesca. Ci sto. Purche' la conclusione arrivi al termine di 300 pagine di serrata e inappuntabile critica cinematografica.


... dove stanno le 300 pagine?

DelusoDaTiscali
07-06-2018, 16:11
Ma no, ma che cagata pazzesca, figurati!

Mi sembra che nei giorni scorsi ho già ammesso di averlo visto un paio di volte nello scorso millennio, ed almeno indirettamente l' ho indicato come "tra i primi 10 film di fantascienza" (*) e ne ho indicato anche alcuni pregi anche se - stranamente - il mio intervento laudativo non è stato recepito come tale.

Perfino come film più sopravvalutato della storia della fantascienza lo metterei al secondo posto, dopo il coevo Solaris (l'originale ovviamente), che vince anche come il più lento.

E poi sono di parte, come già detto per me il cinema contemporaneo inizia con Tarantino ed i fratelli Cohen, il che sarebbe come dire con una visione cinica e distaccata di ciò che è (l'umanità e la realtà fattuale del mondo) figurati quanto "mi acchiappa" una visione esegetica e meravigliata di ciò che non è (ineffabili entità immaginarie).






(*) testualmente: "fuori del genere "fantascienza" non credo che sia nemmeno tra i dieci film più grandi", invertendo la frase si deduce che fra i primi 10 di f.s. ci sta.

RAEL70
07-06-2018, 18:19
"Ognuno ha diritto alle proprie opinioni ma non ai propri fatti" e questo concetto può tranquillamente essere ribadito in questa sede.

Non voglio approfondire il discorso perché mi sembra facilmente comprensibile, piuttosto sarebbe opportuno capire perché 2001 è stato ed è ancora così tremendamente importante per la storia del Cinema.

2001 è divenuto, fin da subito, uno spartiacque, esattamente come la nascita di Cristo: avanti e dopo.

Alcuni fra i più grandi registi del XIX secolo si sono formati e sono stati profondamente influenzati dall'opera kubrickiana: Scorsese, Scott, Lucas, Nolan, Fincher, Cameron, Cuaron, Gilliam, Friedkin, Aronofsky, Spielberg*, Besson*, Malick* e altri che mi sto dimenticando sono tutti debitori a Stanley, per un motivo o per un altro.

Chi accusa 2001 di aver attuato una esegesi divina e/o spirituale dimostra, in modo lampante, di non aver compreso NULLA del film e del suo significato.

2001 è un film sull'Uomo e per l'Uomo e il rapporto tra Kubrick e Nietzsche è talmente forte che davvero mi sembra di dover spiegare l'addizione ad un bambino delle elementari.

Ho il massimo rispetto per le opinioni ma i fatti non dipendono mai da esse.

DelusoDaTiscali
07-06-2018, 19:03
...2001 è divenuto, fin da subito, uno spartiacque, esattamente come la nascita di Cristo...

...ecco fatto, tutto a posto. :sofico:

RAEL70
08-06-2018, 05:30
...ecco fatto, tutto a posto. :sofico:
...e quindi?

halduemilauno
08-06-2018, 06:11
Ma no, ma che cagata pazzesca, figurati!

Mi sembra che nei giorni scorsi ho già ammesso di averlo visto un paio di volte nello scorso millennio, ed almeno indirettamente l' ho indicato come "tra i primi 10 film di fantascienza" (*) e ne ho indicato anche alcuni pregi anche se - stranamente - il mio intervento laudativo non è stato recepito come tale.

Perfino come film più sopravvalutato della storia della fantascienza lo metterei al secondo posto, dopo il coevo Solaris (l'originale ovviamente), che vince anche come il più lento.

E poi sono di parte, come già detto per me il cinema contemporaneo inizia con Tarantino ed i fratelli Cohen, il che sarebbe come dire con una visione cinica e distaccata di ciò che è (l'umanità e la realtà fattuale del mondo) figurati quanto "mi acchiappa" una visione esegetica e meravigliata di ciò che non è (ineffabili entità immaginarie).






(*) testualmente: "fuori del genere "fantascienza" non credo che sia nemmeno tra i dieci film più grandi", invertendo la frase si deduce che fra i primi 10 di f.s. ci sta.


OK sei di parte come praticamente molti se non tutti.
Ma provo a spiegarti l'essenza del film.
Il protagonista è il Monolite, esso segna il passaggio evolutivo, le scimmie, pacifiche e vegetariane lo "incontrano" lo toccano, ne fanno o subiscono la conoscenza ed ecco che si "evolvono" in umanità, noi.
Passano i millenni ed ecco che noi, l'umanità, di nuovo incontra il Monolite, siamo ben + intelligenti delle scimmie e capiamo che dobbiamo andare su Giove per capirne di + e li alla fine del viaggio c'è un nuovo passaggio evolutivo dopo l'animalità all'umanità ecco quello dall'umanità alla sovraumanità, l'uomo viaggia nel tempo e nello spazio.
Il tutto condito dal "problema" HAL.
Ovviamente il tutto è splendidamente* messo in scena da quel genio di Stanley Kubrick.
Tutto qui. Piace, non piace, ma credo che sia difficile ironizzarci sopra e cmq secondo me, 2001 non è un film di SF, Star wars(per fare un'esempio) lo è non 2001.
Secondo me.



*PS C'è un'errore tecnico, nella scena della stazione orbitante a un certo punto essa gira al contrario.

;)

DelusoDaTiscali
08-06-2018, 07:25
...2001 è divenuto, fin da subito, uno spartiacque, esattamente come la nascita di Cristo...
...e quindi?

Su una retta orientata qualsiasi punto divide tutti gli altri in punti che stanno "prima" e punti che stanno "dopo".

Ci fu un tale ad esempio che decise di contare gli anni a partire dal 28/10/1922 indicandoli come primo, secondo terzo ecc dopo quella data, facendoli seguire dalla sigla "e.f." Quelli che non erano d'accordo li trattava malissimo, ma poi lui stesso finì ed il sistema cadde in disuso.

DelusoDaTiscali
08-06-2018, 07:39
...Ma provo a spiegarti l'essenza del film...

Ecco, dopo averlo visto due volte e dopo due settimane che son qui a parlarne bene, finalmente qualcuno decide di illuminarmi! :p

Il messaggio che non riesco a far passare, a quanto pare (al di là della evidente ironia della citazione di Fantozzi) è che il film mi è piaciuto!.

Se non mi fosse piaciuto non l'avrei visto una seconda volta, non sarei qua a parlarne, non l'avrei indicato come "uno dei dieci migliori film di fantascienza" (mica bau bau micio micio, diamine!)

La cosa strana è che si trovi inaccettabile che... non mi è piaciuto abbastanza!

Quanto all' ironia, quando si ha una passione smodata e personalissima per qualcosa ci sta che qualcuno ne faccia, è il gioco della vita (quella vera non quella con misteriosi monoliti neri), lo si accetta, capita a tutti, è normale.

Ironia qui rappresentata con i fan di un noto film in coda per vederne una ennesima riedizione con "15 secondi inediti", con tanto di sdraio per la notte e sacca per le urine nascosta nei pantaloni per non allontanarsi dalla coda costi quel che costi:

https://youtu.be/IMoI2Fy2DgM


almeno i 17 fortunati presenti alla proiezione della riedizione 70mm del grande Kubric questa se la sono risparmiata! :p

RAEL70
08-06-2018, 14:01
Ecco, dopo averlo visto due volte e dopo due settimane che son qui a parlarne bene, finalmente qualcuno decide di illuminarmi! :p
Perché illuminarti? Non avevi capito qual'era l'argomento della discussione?

Il messaggio che non riesco a far passare, a quanto pare (al di là della evidente ironia della citazione di Fantozzi) è che il film mi è piaciuto!.
Non ho creato il thread per fare un sondaggio per conoscere chi lo preferisce o meno.
Ho solo fatto informazione e invitato i lettori ad andare ad assistere a quello che, ho ritenuto, essere un evento. Punto.

Se non mi fosse piaciuto non l'avrei visto una seconda volta, non sarei qua a parlarne, non l'avrei indicato come "uno dei dieci migliori film di fantascienza" (mica bau bau micio micio, diamine!)
Uno dei dieci migliori film fantascienza, accidenti, ti sbilanci così tanto, mai sei sicuro o forse stai esagerando??? :D

La cosa strana è che si trovi inaccettabile che... non mi è piaciuto abbastanza!
Non ho fatto un sondaggio per sapere a chi piace e a chi no.
A me non importa nulla se lo ritieni un Capolavoro o il suo opposto, solamente che quando si cita Tarantino e i Cohen come contraltare di Kubrick la cosa assume i contorni del grottesco.

Quanto all' ironia, quando si ha una passione smodata e personalissima per qualcosa ci sta che qualcuno ne faccia, è il gioco della vita (quella vera non quella con misteriosi monoliti neri), lo si accetta, capita a tutti, è normale.

La tua non è ironia, è solo giocare e divertirsi ma, per me, 2001 non è un gioco (se vuoi lo facciamo con la saga di Star Wars) ma qualcosa di più serio.

Ironia qui rappresentata con i fan di un noto film in coda per vederne una ennesima riedizione con "15 secondi inediti", con tanto di sdraio per la notte e sacca per le urine nascosta nei pantaloni per non allontanarsi dalla coda costi quel che costi:
https://youtu.be/IMoI2Fy2DgM
almeno i 17 fortunati presenti alla proiezione della riedizione 70mm del grande Kubric questa se la sono risparmiata! :p
Quello che dovevo dire sulla proiezione in sala l'ho scritto, puoi crederci o meno ma quei comportamenti non li ho mai visti in sala.
Forse crederai che facevamo tutti parte di una setta o eravamo degli iniziati incappucciati ma, ahimé, non è stato così.

Per quanto riguarda il riassunto della sintesi del bignami di 2001 che ti ha fatto il buon halduemilauno beh, si ti sei sentito illuminato per quello che ha scritto allora se inizio a parlartene approfonditamente probabilmente vedrai la Luce e cadrai a terra privo di sensi :D (scherzo eh).

Ad ogni modo vorrei che qualcun'altro apportasse dei contributi proprio per discutere insieme dell'opera.

DelusoDaTiscali
08-06-2018, 18:37
Ehm... il post #45 era in risposta @halduemilauno, ti ringrazio di averlo ugualmente considerato spacchettandolo in 6 punti per rispondere "colpo su colpo" ma forse facevi prima a dire "non sono d'accordo nemmeno un po'", sono certo che non te la prenderai se non avrai 6 contro-contro-deduzioni. ;)

Comunque dai, non sono qui a rovinarvi la festa (figurati!), quando arriverà in streaming questa diamine di nuova edizione restaurata (annunciata in 4K HDR) mi toccherà proprio vederla, se non altro per rivivere (suppongo che arriverà tra molti mesi) questo per me simpatico confronto.

Del resto umano sono, e nulla di ciò che è umano mi è estraneo.

Compresa la passione per Kubrik. :)

RAEL70
09-06-2018, 17:14
Ad ogni modo concludo questo thread con un bel saggio video che spiega (o suggerisce la giusta strada) la cosiddetta "prospettiva assoluta" del finale:

https://vimeo.com/146039284

Chi guarda chi...?

Arrivederci alla versione home video. :)

Davide9
10-06-2018, 10:16
secondo me, 2001 non è un film di SF, Star wars(per fare un'esempio) lo è non 2001.

Secondo me dovrebbe essere il contrario ma purtroppo per la maggior parte le cose vanno come dici te.

RAEL70
10-06-2018, 10:24
"2001" è un film di Fantascienza, "Star Wars" è un Fantasy contestualizzato in un ambito fantascientifico ma rispetta tutti i requisti del Fantasy.

RAEL70
15-06-2018, 22:27
Dopo il successo del 4 e 5 Giugno la Warner replica nuovamente: il 19 e 20 Giugno "2001" in 4K ritornerà nuovamente al cinema in tutta Italia!

Chi ha perso la prima occasione potrà, se vorrà, rimediare. :)

RAEL70
01-11-2018, 09:38
Sta arrivando (https://www.blu-ray.com/movies/2001-A-Space-Odyssey-4K-Blu-ray/198119/#Review) e il lavoro svolto sembra aver dato i suoi frutti...

Vedere per credere (https://youtu.be/4hBLm5Oj1LU)...

DelusoDaTiscali
04-11-2018, 17:19
"2001" è un film di Fantascienza, "Star Wars" è un Fantasy contestualizzato in un ambito fantascientifico ma rispetta tutti i requisti del Fantasy.

Star Wars appartiene al genere space opera:

https://en.wikipedia.org/wiki/Space_opera

2001, come mi sembra di aver già detto, è parte di quel filone di fantascienza con elementi sovrannaturale, esoterici o pseudo-religiosi.

So che su tale mia classificazione non sei d'accordo, non voglio riaprire la discussione, mi sembrava utile ricordare il mio punto di vista per completare il post.

RAEL70
04-11-2018, 19:03
Non c'è nulla di sorprendente nel definire la saga di Star Wars una Space Opera, difatti risponde a tutti i requisiti previsti.

Dato che la Space Opera è un sottogenere della Fantascienza allora bisognerebbe cercare di andare più in profondità e vedere come l'elemento Fantastico viene rappresentato nella saga: una struttura fantasy per antonomasia.

Ma qui stiamo facendo le pulci alle pulci :D


2001, come mi sembra di aver già detto, è parte di quel filone di fantascienza con elementi sovrannaturale, esoterici o pseudo-religiosi.
So che su tale mia classificazione non sei d'accordo, non voglio riaprire la discussione, mi sembrava utile ricordare il mio punto di vista per completare il post.

Qua non si tratta di condividere o meno una opinione ma di cercare di comprendere da quali elementi tu trai la convinzione che 2001 tratti di tematiche sovrannaturali o religiose.:wtf:

Sono sempre disponibile a leggere le tue motivazioni. :)

DelusoDaTiscali
05-11-2018, 05:59
...Sono sempre disponibile a leggere le tue motivazioni...

Ne abbiamo parlato a maggio, non mi sembra il caso di tirarla in lungo fino a Natale. ;)

Quanto alla definizione di Fantasy: "...è un genere letterario sviluppatosi tra il XIX ed il XX secolo, i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l'immaginazione, l'allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale." (wikipedia)

L'unico elemento di questi che potrebbe essere riscontrato il S.W. è il mito della Forza che io preferisco catalogare in quella pseudo trascendenza che si può far risalire al mito orientale per cui il mondo materiale è apparenza. In questa particolare variante del mito questa "apparenza" può essere dominata dalla volontà di un individuo dotato di un talento ereditario ed allenato da maestri che anche nell' aspetto richiamano le radici orientali del mito. Da questo punto di vista un sacco di film di arti marziali in cui i protagonisti superano i limiti della fisica in base ad una miscela di talento innato e disciplina rientrano nella stessa categoria di S.W molto più delle Cronache di Narnia &Co.

halduemilauno
12-11-2018, 15:46
E' morto Douglas Rain la voce americana di Hal 9000. Aveva 90 anni.
:(

RAEL70
12-11-2018, 17:03
Adesso si trova insieme a Stanley in un posto pieno di stelle...

Encounter
15-11-2018, 09:34
Non mettete star wars e 2001 nello stesso thread per favore.
Purtroppo la sensibilità verso certi capolavori si acquisisce col tempo, con la lettura e molte visioni di film di qualità. Io non riesco più a vedere certi film tipo star wars o l'immondizia chiamata fantascienza che ci propina netflix.

RAEL70
15-11-2018, 09:49
Infatti sono due film che non hanno nulla in comune tra di loro.

Non so perché è stato tirato in ballo la saga in questo thread.

I film di Netflix, tranne rarissime eccezioni, fanno cadere le braccia...

Encounter
15-11-2018, 10:03
Infatti sono due film che non hanno nulla in comune tra di loro.

Non so perché è stato tirato in ballo la saga in questo thread.

I film di Netflix, tranne rarissime eccezioni, fanno cadere le braccia...

Quali sono queste eccezioni secondo te?

RAEL70
15-11-2018, 10:19
Vado a memoria : 7 Anos, Mute, Anon... per adesso mi ricordo questi.

RAEL70
15-11-2018, 10:27
Ah, dimenticavo Il gioco di Gerald.

Encounter
15-11-2018, 10:31
Vado a memoria : 7 Anos, Mute, Anon... per adesso mi ricordo questi.
Mute l'ho visto, darò una occhiata agli altri 2, grazie

RAEL70
15-11-2018, 10:34
Di nulla, guardati il gioco di Gerald che è fatto molto bene.