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View Full Version : La scimmia del selfie ha perso: i diritti della foto non possono essere suoi


Redazione di Hardware Upg
24-04-2018, 16:41
Link alla notizia: https://www.fotografidigitali.it/news/la-scimmia-del-selfie-ha-perso-i-diritti-della-foto-non-possono-essere-suoi_75546.html

Un tribunale di San Francisco ha confermato la precedente sentenza nel caso di Naruto e dei diritti d'autore dei propri selfie. L'amorevole macaco, purtroppo, ha perso il processo

Click sul link per visualizzare la notizia.

thresher3253
24-04-2018, 17:10
Certo che alla PETA sono davvero scimuniti :asd:

Phoenix Fire
24-04-2018, 17:59
cioè un povero fotografo alla fine ha dovuto pure cambiare mestiere?:doh:

jepessen
24-04-2018, 20:58
PETA voleva soltanto ciularsi i soldi... A chi sarebbero finiti i soldi se avesse vinto la scimmia? Ovviamente a loro che poi li avrebbero usati per lei comprando a 10 quello che costava 1...

Bello&Monello
24-04-2018, 21:28
Quindi se gli idioti della PETA non avessero alzato un polverone inutile il fotografo si sarebbe preso i diritti (che secondo me gli spettano comunque) e magari avrebbe devoluto (su bonaria richiesta) parte dei proventi al parco.

Invece (GLI IDIOTI, ribadisco) la PETA ha fatto su un casino in puro stile yankeegnorante e tutti quanti l'hanno preso in the back... ottimo lavoro!

Stì nazi-animalisti saranno la rovina del pianeta...

Ratberg
24-04-2018, 21:44
Fra gli animalisti ci sono un sacco di pericolose teste di cazzo.

+1

SpyroTSK
24-04-2018, 21:53
MA FINITELA PAGLIACCI (PETA e dintorni) INVECE DI FARE QUALCOSA DI INTELLIGENTE (e forse utile) STATE A DISCUTERE SU UN SELFIE DI MERDA? ALLORA DA OGGI FACCIAMO FIRMARE IL CONSENSO ALLA PRIVACY A TUTTI GLI ANIMALI CHE VENGONO RIPRESI PER LE TV, MA CI ANDATE VOI DI PETA COSI MAGARI QUALCHE LEONE TIGRE O COCODIRLLO VI FARÀ SPARIRE DEFINITIVAMENTE DA IN MEZZO I MARONI

mymo
24-04-2018, 22:07
Si parla tanto di quanto gli altri paesi siano avanzati (e purtroppo spesso è vero), ma mi piace evidenziare che una causa del genere in italia - ammesso che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di proporla - sarebbe stata risolta già dopo la prima udienza: alle scimmie manca sia la capacità di agire sia la capacità giuridica, ed è un punto su cui non penso ci siano controversie. La PETA sarebbe stata dichiarata in difetto di legittimazione attiva e probabilmente anche quale associazione carente di un interesse giuridico da tutelare, dal momento che non è suo compito proteggere il patrimonio di soggetto che non può averne uno. Mi è capitato di ascoltare una breve registrazione delle udienze di questo caso, e la PETA ha usato delle analogie assurde, al limite dell'irritante.

Rimane invece interessante la questione sul soggetto cui appartiene per davvero il copyright: se non ricordo male un regolamento degli stati uniti citava - in via esemplificativa - come non suscettibile di diritto d'autore la foto scattata da una scimmia. Nella realtà appare evidente come questa foto sia stata realizzata da una scimmia solo per il fatto che l'azione materiale è stata meccanicamente eseguita da tale animale, ma il valore intelletuale che si cela dietro l'atto è da attribuirsi al fotografo che ha trovato la location, ha installato le apparecchiature (evitando altresì che venissero danneggiate), ha "istruito" le scimmie presenti a scattare ed ha selezionato la foto giusta diventata famosa tra le decine di pessimi risultati. Basta la mera azione materiale di un animale che - per quanto ne sappiamo - è incosapevole degli effetti artistici di quella condotta, a far cadere il diritto d'autore? Questa è una domanda a cui purtroppo non è stata data risposta.

Phoenix Fire
24-04-2018, 22:16
Si parla tanto di quanto gli altri paesi siano avanzati (e purtroppo spesso è vero), ma mi piace evidenziare che una causa del genere in italia - ammesso che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di proporla - sarebbe stata risolta già dopo la prima udienza: alle scimmie manca sia la capacità di agire sia la capacità giuridica, ed è un punto su cui non penso ci siano controversie. La PETA sarebbe stata dichiarata in difetto di legittimazione attiva e probabilmente anche quale associazione carente di un interesse giuridico da tutelare, dal momento che non è suo compito proteggere il patrimonio di soggetto che non può averne uno. Mi è capitato di ascoltare una breve registrazione delle udienze di questo caso, e la PETA ha usato delle analogie assurde, al limite dell'irritante.

Rimane invece interessante la questione sul soggetto cui appartiene per davvero il copyright: se non ricordo male un regolamento degli stati uniti citava - in via esemplificativa - come non suscettibile di diritto d'autore la foto scattata da una scimmia. Nella realtà appare evidente come questa foto sia stata realizzata da una scimmia solo per il fatto che l'azione materiale è stata meccanicamente eseguita da tale animale, ma il valore intelletuale che si cela dietro l'atto è da attribuirsi al fotografo che ha trovato la location, ha installato le apparecchiature (evitando altresì che venissero danneggiate), ha "istruito" le scimmie presenti a scattare ed ha selezionato la foto giusta diventata famosa tra le decine di pessimi risultati. Basta la mera azione materiale di un animale che - per quanto ne sappiamo - è incosapevole degli effetti artistici di quella condotta, a far cadere il diritto d'autore? Questa è una domanda a cui purtroppo non è stata data risposta.

faccio un ragionamento banale, ma avendo ammesso che il fotografo non ha diritti, non ha la sentenza risposto al tuo dubbio? L'aver fatto il 99%del lavoro non conta nulla se la mera esecuzione è di qualcun altro.
Detto questo a me verrebbe comunque un analogia, che non so quanto corretta, il fotografo non è come un compositore e la scimmia un "suonatore" in questo caso? Se si allora il fotografo dovrebbe avere il copyright sulla foto

Notturnia
24-04-2018, 22:36
Povera scimmia.. come farà adesso a pagare i suoi sindacalisti della peta ?
Peccato invece che il fotografo non possa fare causa alla pera e farsi risarcire..
Sono d’accordo a denunciare e incarcerare chi fa male agli animali ma rovinare un fotografo per lucrare su una sua foto è ridicolo..

mymo
24-04-2018, 22:44
faccio un ragionamento banale, ma avendo ammesso che il fotografo non ha diritti, non ha la sentenza risposto al tuo dubbio? L'aver fatto il 99%del lavoro non conta nulla se la mera esecuzione è di qualcun altro.

No, da quanto scrive The Verge, la sentenza si limita a citare un precedente in cui già si stabiliva che gli animali non avessero la capacità di agire in giudizio, salvo precise eccezioni che però devono essere previste dal Congresso (quindi il più alto organo legislativo degli Stati Uniti). Pare che tali eccezioni per adesso non siano state previste.
La sentenza inoltre si esprime duramente contro la PETA, negando la sua legittimazione ad agire in giuduzio per conto della scimma, in difformità con il precedente già menzionato e implicitamente rinviando ad una eventuale decisione della Corte Suprema in tal senso, per evitare l'uso distorto dell'amministrazione della giustizia da parte di queste associazioni.


Detto questo a me verrebbe comunque un analogia, che non so quanto corretta, il fotografo non è come un compositore e la scimmia un "suonatore" in questo caso? Se si allora il fotografo dovrebbe avere il copyright sulla foto

Putroppo non credo sia un'analogia corretta, all'esecutore materiale di una composione musicale spetta un equo compenso, ed è legittimato ad opporsi alla sua diffusione.

demon77
24-04-2018, 22:44
Qui la cosa grave non è qualche idiota alla PETA che ha concepito sta idiozia.
Qui la cosa DRAMMATICAMENTE grave è che si è rimasti in ballo fin ora per partorire questa OVVIETA'.
E peggio ancora il fotografo per arrivare in fondo a questa demenzialità ha dovuto dare fondo ai propri risparmi e chuidere l'attività.

Spero davvero per lui ci siano i margini per fare causa alla PETA ed allo stato per un risarcimento milionario.

adelage
25-04-2018, 00:56
https://m.youtube.com/watch?v=wwm5UcGJ5wY

M@n
25-04-2018, 06:03
Fra gli animalisti ci sono un sacco di pericolose teste di cazzo.

+2

bubba99
25-04-2018, 07:38
Qui la cosa grave non è qualche idiota alla PETA che ha concepito sta idiozia.
Qui la cosa DRAMMATICAMENTE grave è che si è rimasti in ballo fin ora per partorire questa OVVIETA'.
E peggio ancora il fotografo per arrivare in fondo a questa demenzialità ha dovuto dare fondo ai propri risparmi e chuidere l'attività.

Spero davvero per lui ci siano i margini per fare causa alla PETA ed allo stato per un risarcimento milionario.

Anche se tutta la storia ha del grottesco, lo scopo della PETA era quello di creare un precedente giuridico riconoscendo un diritto all'animale, per poi estendere tale riconoscimento ad altri campi, purtroppo a farne le spese è stato il fotografo, costretto dalle ingenti spese legali ad abbandonare il suo lavoro.

\_Davide_/
25-04-2018, 10:05
Fra gli animalisti ci sono un sacco di...

+3

tallines
25-04-2018, 12:53
Ben gli sta a quelli della Peta :O bisogna essere....per ricorrere a un tribunale per i diritti...........:

- Secondo il tribunale di San Francisco il macaco non può avere una posizione legale per presentare un reclamo per violazione del copyright, visto che Naruto non può essere considerato una persona.

- Le foto migliori realizzate nella riserva, fra cui il monkey selfie, sono state pubblicate all'interno di un libro scatenando la reazione della PETA, che ha denunciato il fotografo sostenendo che i diritti d'autore del macaco fossero stati violati .

Quando dice questo >

È da sottolineare comunque che il fotografo non è del tutto vincitore in questo caso: i diritti d'autore non sono del macaco, ma neanche di Slater, visto che fattivamente non è stato lui a scattare i selfie. Secondo l'US Copyright Office, infatti, le foto non sono "copyrightable", e i diritti non sono di nessuno.


I diritti non sono di nessuno, quindi ?

Ma si può ugualmente pubblicare un libro o no ?..............

allmaster
25-04-2018, 16:11
Se va avanti così non potrai nemmeno pestare una m... bisognino per la strada, perchè invece di multare il padrone dell'animale che non ha pulito, fanno causa a te perchè hai distrutto una sua creazione :muro:

tallines
25-04-2018, 16:56
Su questa decisione presa dal tribunale non sono d' accordo per niente:

"i diritti d'autore non sono del macaco, ma neanche di Slater, visto che fattivamente non è stato lui a scattare i selfie"

E' il fotografo che ha messo la macchina fotografica o quello che è....e se metteva un pulsante da premere o una lattina o una scatola chiusa con un nastro adesivo o.............?

Il pulsante non sarebbe stato premuto prima o poi ?

La lattina o la scatola chiusa...non sarebbero state aperte o il macaco avrebbe provato ad aprirle.........?

Lo scimpanzè o macaco ha usato uno strumento messo a disposizione, se non veniva messo a disposizione, non poteva essere usato.........

Per me i diritti sono del fotografo .

HackmanG
25-04-2018, 21:35
Ha perso il macaco... è una mezza verità, visto che hanno deciso che i diritti non sono di nessuno: ha perso anche il fotografo (ex?); ma dopo tutti questi anni, la scimmia è ancora viva?

demon77
25-04-2018, 21:56
Anche se tutta la storia ha del grottesco, lo scopo della PETA era quello di creare un precedente giuridico riconoscendo un diritto all'animale, per poi estendere tale riconoscimento ad altri campi, purtroppo a farne le spese è stato il fotografo, costretto dalle ingenti spese legali ad abbandonare il suo lavoro.

Che è un modo di agire veramente deprecabile.
Diritti degli animali intesi come difesa degli stessi da maltrattamenti sono ben altra cosa.

Se la PETA svolge in questo modo la sua attività è solo un manipolo di buffoni che non meritano nè rispetto nè approvazione.

Er Monnezza
25-04-2018, 22:02
Come minimo in caso di vittoria la PETA sarebbe stata nominata tutore legale della scimmia e avrebbe intascato il malloppo.

maxsy
26-04-2018, 00:16
povero macaco c'è rimasto malissimo:
http://www.inscripta.fr/wp-content/uploads/2014/08/Crested-Black-Macaque-63-cr.jpg

kamon
26-04-2018, 01:50
Fra gli animalisti ci sono un sacco di pericolose teste di cazzo.

Direi che vale per ogni categoria di persone no? Attivismo, politica, sport, religione, diete... Il problema non sono gli animalisti o la PETA, sono quelli che si legano ad una causa qualsiasi solo per sfogare aggressività e frustrazioni... Individui un nemico e carichi a testa bassa, la logica resta a casa.

AlexAlex
26-04-2018, 08:06
Ma quindi secondo questa interpretazione non sarebbero di nessuno nemmeno i diritti su ad esempio le varie foto naturalistiche eseguite attraverso trappole o mezzi analoghi visto che nemmeno lì il fotografo preme direttamente il tasto.

mattia.l
26-04-2018, 09:08
Fra gli animalisti ci sono un sacco di pericolose teste di cazzo.

fix

An.tani
26-04-2018, 10:38
Anche se tutta la storia ha del grottesco, lo scopo della PETA era quello di creare un precedente giuridico riconoscendo un diritto all'animale, per poi estendere tale riconoscimento ad altri campi, purtroppo a farne le spese è stato il fotografo, costretto dalle ingenti spese legali ad abbandonare il suo lavoro.

Lo scopo della PETA era sopratutto farsi pubblicità.

Che è lo stesso scopo delle modelle che posano seminude per la campagna contro le pellicce della PETA.

essential__60
26-04-2018, 11:46
Ovviamente al macaco non gliene puo fregar di meno...

tallines
26-04-2018, 11:58
Che è un modo di agire veramente deprecabile.
Diritti degli animali intesi come difesa degli stessi da maltrattamenti sono ben altra cosa.

Se la PETA svolge in questo modo la sua attività è solo un manipolo di buffoni che non meritano nè rispetto nè approvazione.
Infatti, il fotografo non ha mica maltrattato il macaco......non capisco tutti questi numeri della Peta .

Facile che sia per farsi pubblicità e soprattutto per questo >
Come minimo in caso di vittoria la PETA sarebbe stata nominata tutore legale della scimmia e avrebbe intascato il malloppo.