View Full Version : Le produzioni originali Netflix non potranno competere per la Palma d'Oro a Cannes
Redazione di Hardware Upg
26-03-2018, 18:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/le-produzioni-originali-netflix-non-potranno-competere-per-la-palma-d-oro-a-cannes_74991.html
Requisito necessario è la distribuzione nelle sale cinematografiche francesi. Il modello seguito da Netflix prevede il rilascio solo tramite il servizio di streaming
Click sul link per visualizzare la notizia.
eureka85
26-03-2018, 18:05
Speriamo che Netflix non li trasmetta mai questi films per ripicca.
Rubberick
26-03-2018, 18:28
Speriamo che Netflix non li trasmetta mai questi films per ripicca.
E perchè mai.. dove sta scritto che il cinema tradizionale deve scomparire ? ma scherziamo ?
matrix83
26-03-2018, 19:11
Speriamo che Netflix non li trasmetta mai questi films per ripicca.
Commento inutile e senza senso. Nessuno deve nulla a netflix, se vuole partecipare a un premio deve sottostare alle regole come tutti. Altrimenti si facesse il suo premio "Festival dello streaming" con blackjack e squillo di lusso (cit.), senza ammettere film di sala, e giocasse con quello. Certe competizioni sono un'istituzione storica e non devono per forza essere modificate. E' come se da domani permettessimo un festival di sanremo con autotune e playback, perchè la musica in top ten è tutta andata in quella direzione.
Ma per favore...
Ton90maz
26-03-2018, 19:19
Eh ma netflics e il futuro, il cinema e obsoleto!!!1
thresher3253
26-03-2018, 21:05
Commento inutile e senza senso. Nessuno deve nulla a netflix, se vuole partecipare a un premio deve sottostare alle regole come tutti. Altrimenti si facesse il suo premio "Festival dello streaming" con blackjack e squillo di lusso (cit.), senza ammettere film di sala, e giocasse con quello. Certe competizioni sono un'istituzione storica e non devono per forza essere modificate. E' come se da domani permettessimo un festival di sanremo con autotune e playback, perchè la musica in top ten è tutta andata in quella direzione.
Ma per favore...
No, ma credici che non usano il playback a Sanremo :asd:
Beh, se Netflix caccia fuori soldi per produrre cose nuove, qualcosa tuttosommato glielo si deve. Alla fine Cannes che cazzo dà al mondo del cinema? E' solo una passerella autoreferenziale di inutili parassiti che vivono ai margini dell'industria cinematografica.
Quindi se domani Netflix produce un capolavoro che faranno a Cannes? Infileranno le dita nelle orecchie per non sentire e chiuderanno gli occhi dicendo "non esisti non esisti non esisti"?
Patetico.
Curioso come la maggior parte delle persone scambi la possibilità tecnica di potersi esprimere su una pagina web con la capacità di usare tale possibilità sensatamente.
E come si butti in giudizi "affrettati" (per usare un eufemismo) senza il ben che minimo pudore.
Avendo magari un diploma da perito E' OVVIO CHE SI SA TUTTO ANCHE DI CINEMA (per fare un esempio a caso).
Ma è normalissimo sapere tutto di cinema facendo tutt'altro lavoro !!!!
Ma la professionalità in fondo a chi serve !!??!!
Siamo in Italia in fondo...
Comunque.....
Cannes (vito che l'utente pare ignorare l'argomento e pare anche ignorare di ignorarlo) è solamente il più importante MERCATO dell'audiovisivo al mondo.
A Cannes ci sono TUTTI i produttori di TV, Cinema, Canali Web, ci sono anche Istituzioni pubbliche, Sponsor, Investitori, distributori, "sales agent", ecc.
Se il gentile utente volesse trovare il modo di toccare con mano il catalogo del Mercato di Cannes potrebbe farsi una vaga idea delle dimensioni del fenomeno.
Chi non è a Cannes, semplicemente, NON ESISTE.
Tutto li.
Per info.
il sito del festival
http://www.festival-cannes.com/en/qui-sommes-nous/marche-du-film-1
Questo invece è la rete di professionisti del mondo del cinema che si ritrova a Cannes ogni anno.
https://cinando.com/
E' solo una passerella autoreferenziale di inutili parassiti che vivono ai margini dell'industria cinematografica.
No, è rimasto il miglior festival di cinema del mondo attualmente. Se non vi
piacciono i film che presenta, non significa che fanno cagare.
Loro sono very important people e quindi hanno ragione a prescindere, anche quando hanno torto? Che mentalità imbarazzante.
Mi dispiace, ma quella di mettere fuori concorso un film solo perché non porta soldi a chi organizza Cannes è una porcata, non mi serve una laurea al DAMS per rendermene conto... :D
E non serve neanche una laurea per rendersi conto che è un festival che mette
in vetrina parte di cinema indipendente, o quanto meno di produttori un minimo
lungimiranti, che vogliono e possono ancora trasmettere la propria visione
attraverso la sala.
Ne ho viste qualcuna, più qualche film che non ha vinto o fuori concorso:
Il regno d'inverno - Winter Sleep
La vita di Adele
Amour
The Tree of Life
Dancer in the Dark
Pulp Fiction
Il pianista
Cuore selvaggio
Apocalypse Now
Taxi Driver
La conversazione
La dolce vita
The Neon Demon
Il cliente
Una separazione
Café Society
Macbeth
Irrational Man
Che siano fuori concorso, sticazzi, vengono comunque messi in risalto.
Avendo magari un diploma da perito E' OVVIO CHE SI SA TUTTO ANCHE DI CINEMA (per fare un esempio a caso).
Tuttavia non ci vuole neanche il corso base di cinema per capire l'importanza
di pellicome come "il cliente" o "la vita di adele". Semplicemente si da aria
alla bocca senza accendere il cervello.
Piedone1113
27-03-2018, 08:55
Ma se la regola l'anno scorso non c'era e l'hanno fatta apposta per non far partecipare Netflix :asd:
La regola non c'era?
Forse, ma è sempre l'organizzazione del festival ad ammettere in concorso un film, corto o lungometraggio, quindi la regola attuale è solo una precisazione sopratutto per chi non capisce bene:
Festival Cinematografico.
Ops Cinematografico non vorrà dire forse rivolto alla produzione da cinema?
Ho giusto da poco visto The Square (film svedese vincitore della Palma d'Oro 2017) e, pur inverosimilmente spocchioso (è voluto), arriva a risultare persino (decisamente) divertente. E da almeno tre piste a The Shape of Water.
Per tornare alla questione, non sono molto d'accordo al cambiare le regole in corso da parte del Festival di Cannes. Netflix sta investendo nel mondo del cinema (e non solo) con prodotti di crescente qualità e meriterebbe di partecipare.
D'altra parte, il Festival è loro e loro dettano le regole per parteciparvi, come tutte le manifestazioni di questo genere. Con la differenza che Cannes è la più importante manifestazione cinematografica al mondo, avvicinata solo marginalmente da Venezia e Berlino. E va dato merito a Cannes di essere l'ultimo baluardo a difesa del cinema indipendente e di qualità che Hollywood proprio non può sopportare, essendo spesso la fiera del politically correct e della banalità.
Piedone1113
27-03-2018, 09:03
Ho giusto da poco visto The Square (film svedese vincitore della Palma d'Oro 2017) e, pur inverosimilmente spocchioso (è voluto), arriva a risultare persino (decisamente) divertente. E da almeno tre piste a The Shape of Water.
Per tornare alla questione, non sono molto d'accordo al cambiare le regole in corso da parte del Festival di Cannes. Netflix sta investendo nel mondo del cinema (e non solo) con prodotti di crescente qualità e meriterebbe di partecipare.
D'altra parte, il Festival è loro e loro dettano le regole per parteciparvi, come tutte le manifestazioni di questo genere. Con la differenza che Cannes è la più importante manifestazione cinematografica al mondo, avvicinata solo marginalmente da Venezia e Berlino. E va dato merito a Cannes di essere l'ultimo baluardo a difesa del cinema indipendente e di qualità che Hollywood proprio non può sopportare, essendo spesso la fiera del politically correct e della banalità.
ma allora netflix sta producendo per le sale cinematografiche o no?
MikTaeTrioR
27-03-2018, 09:25
e chi ci va piu al cinema?! :D
Al cinema potete non andarci, chi ve lo vieta?
Quando avremo solo disney / marvel e serie
tv potremo mettere una pietra tombale sulla
storia del cinema.
Notturnia
27-03-2018, 09:46
ci sono delle regole.. FILM per il CINEMA..
netflix NON vuole mandarli al cinema.. si attacca netflix..
non è che se c'è una gara di ciclisti io uso una moto e mi lamento che non posso gareggiare o viceversa..
netflix non vuole partecipare al festival del CINEMA di Cannes.. cavoli di netflix.. dormirò lo stesso..
inoltre possono presentare i film a Cannes ma fuori gara.. lo hanno già detto.. polemica sterile.. Netflix vuole cambiare le regole ma è una pulce nel mondo del cinema..
Ecco un altro che confonde il cinema con la sala cinematografica. :doh:
il cinema purtroppo è la sala cinematografica...
Loro sono very important people e quindi hanno ragione a prescindere, anche quando hanno torto? Che mentalità imbarazzante.
Mi dispiace, ma quella di mettere fuori concorso un film solo perché non porta soldi a chi organizza Cannes è una porcata, non mi serve una laurea al DAMS per rendermene conto... :D
Nel intervento precedente, come mi pare evidente, mi riferivo alla frase:
"Alla fine Cannes che cazzo dà al mondo del cinema? E' solo una passerella autoreferenziale di inutili parassiti che vivono ai margini dell'industria cinematografica."
Ecco, quello che ho cercato di spiegare è che Cannes è un po più di una passerella autoreferenziale di parassiti che vivono ai margini dell'industria.
Cannes è l'industria del cinema.
Infatti come spiegato prima il festival è solo una parte (quella forse meno significativa) di un evento enorme e di importanza vitale per l'industria.
Per quanto riguarda le regole che definiscono le distribuzioni cinematografiche e le partecipazioni ai festival sono spesso conseguenza delle leggi degli stati stessi (nel caso specifico la Francia e la UE) e dell'industria del cinema nel suo complesso (USA, UE, resto del mondo).
Cannes infatti fa parte di un circuito di festival e mercati a livello globale e che sono regolati più o meno con gli stessi criteri.
Poi, come detto anche da altri, se Netflix non distribuisce in sala non può certo pretendere di partecipare ad un festival creato per le distribuzioni in sala.
Nulla certamente vieta di cambiare le regole in futuro, nulla è eterno, ma per ora è così.
Comunque, nota personale, Netflix è una grande realtà ma se restasse solo quel modello di "business" e sparisse tutta la produzione cinematografica "classica" sarebbe molto pericoloso.
La concorrenza è vitale per ogni mercato, anche per quello dell'intrattenimento.
Ultimo punto: i diplomati al DAMS ne sanno meno del tabaccaio sotto casa mia....
E' come se da domani permettessimo un festival di sanremo con autotune e playback, perchè la musica in top ten è tutta andata in quella direzione.
Ok che negli anni 80 eravamo piccoli, ma quei Festival erano la festa del playback (e le versioni in studio dei brani di oggi vanno di autotune senza troppe cerimonie).
No, ma credici che non usano il playback a Sanremo :asd:I cantanti in gara, attualmente, no.
beh mi pare evidente che sia una mossa 'protezionistica'
fosse fatta in italia cosa penseremmo? ovviamente che sono i soliti che difendono il pollaio... ocio non dico che sia la stessa cosa, ma non è neanche così diverso
Comunque, nota personale, Netflix è una grande realtà ma se restasse solo quel modello di "business" e sparisse tutta la produzione cinematografica "classica" sarebbe molto pericoloso.
La concorrenza è vitale per ogni mercato, anche per quello dell'intrattenimento.
Personalmente slegherei l'arte (il cinema in questo caso) dal modello di business (streaming o sala) adottato per promuoverlo. Dunque, francamente parlando, l'importante per il cinema è che Netflix investa i propri soldi in produzioni originali e di qualità (o supporti produzioni indipendenti).
Immagino che il business attorno alle sale cinematografiche sia piuttosto importante in termini di denaro ma certamente lo streaming è in crescita. Quando il business dello streaming supererà quello delle sale, probabilmente cambieranno le regole... In tutti i casi, non sono d'accordo che l'arte cinematografica ci perderà qualcosa... se non in termini tecnici (chiaramente in termini di qualità audio/video la sala è il TOP quando non ci sono spettatori molesti ehm).
MikTaeTrioR
27-03-2018, 13:16
le sale cinematografiche hanno fatto il loro tempo..
e il cinema può andare benissimo avanti senza!
Non capisco il nesso tra le due cose...è come dire che la musica è il giradischi..
pace,ok le serie,ma i film originali netflix a me fanno abbastanza cacare
Personalmente slegherei l'arte (il cinema in questo caso) dal modello di business (streaming o sala) adottato per promuoverlo. Dunque, francamente parlando, l'importante per il cinema è che Netflix investa i propri soldi in produzioni originali e di qualità (o supporti produzioni indipendenti).
Immagino che il business attorno alle sale cinematografiche sia piuttosto importante in termini di denaro ma certamente lo streaming è in crescita. Quando il business dello streaming supererà quello delle sale, probabilmente cambieranno le regole... In tutti i casi, non sono d'accordo che l'arte cinematografica ci perderà qualcosa... se non in termini tecnici (chiaramente in termini di qualità audio/video la sala è il TOP quando non ci sono spettatori molesti ehm).
Per quanto riguarda il cinema (ma nella realtà di oggi vale in generale) slegare "l'arte" dal modello di "business" è come slegare la gamba destra dalla sinistra.
Nel cinema se vuoi produrre un film a basso costo devi adattarti ad un modello di "business", se vuoi fare un film da sala ad un altro, così come se vuoi fare un film da festival, un film per la tv, per il web ecc.
E ricordate che il modello di business INFLUENZA INEVITABILMENTE LA PARTE ARTISTICA.
Ricordate: fare un film (se si paga tutta la troupe, gli attori, i mezzi tecnici, gli spazi, i permessi, i commercialisti, ecc) costa tantissimo.
il cinema è figlio del denaro ed è molto più vicino alla produzione di (esempio) microprocessori che non alla realizzazione di uno spettacolo teatrale o di un dipinto.
Il cinema è stato considerato l'arte del 20 secolo non a caso: è la prima "arte" (che poi secondo me arte non è ma questo è un altro discorso) ad essere intrinsecamente legata all'industria; infatti la definizione più corretta per il cinema è quella di SHOW-BUSINESS.
Non a caso fra i maggiori investitori nel cinema ci sono le banche grazie alla legge sul credito di imposta.
Ora facciamo 2 esempi: a cosa servono i festival e a cosa servono le sale.
I FESTIVAL sono determinanti per piccoli film senza distribuzione, e quindi (al contrario di quanto affermato da un utente del forum pochi messaggi prima) i festival sono IL CONTRARIO di "una passerella autoreferenziale di inutili parassiti".
Diciamo che se un piccolo produttore indipendente non è riuscito a trovare un distributore per il proprio film MA riesce a farlo partecipare ad alcuni festival importanti (e magari a vincere qualcosa) ALLORA le porte della distribuzione potrebbero aprirsi e salveranno il film dall'oblio. E salveranno il lavoro del produttore, del regista, degli attori, ecc.
I festival non solo sono VITALI per la sopravvivenza del cinema come "espressione artistica" (e dei piccoli produttori non appoggiati dai grossi studi), ma sono fondamentali per la concorrenza e la vitalità del mercato, per trovare nuovi talenti, nuove storie, nuove soluzioni narrative, magari all'inizio "sperimentali" che poi saranno inevitabilmente adottate anche dai "blockbuster".
Senza i festival avremmo, in un primo momento, un cinema piatto e dominato solo dalle megaproduzioni statunitensi, mentre più alla lunga il cinema semplicemente morirebbe a causa della mancanza di concorrenza e SPINTA all'INNOVAZIONE (che è determinata dai piccoli produttori indipendenti). Come in ogni industria se non ci si evolve si muore e nel cinema l'evoluzione è prodotta sopratutto nel circuito della produzione indipendente.
Le magaproduzioni per evidenti motivi commerciali stanno ben distanti da ogni rischio di allontanare il pubblico causato da scelte narrative NON CONVENZIONALI.
Mentre per i "pesci" piccoli differenziarsi ed innovare è l'unica arma contro i colossi, non potendo minimamente competere nel budget e nell'accesso ai canali distributivi.
Le SALE hanno un ruolo diverso: un film ottiene una distribuzione di sala (ricordate che ogni anno vengono prodotti molti ma molti più di film di quelli poi effettivamente distribuiti), e poi, a seconda del risultato della sala, potrà avere anche una distribuzione nei canali successivi alla sala (esiste una catena BEN PRECISA che regola l'ordine della distribuzione: TV, TV via cavo, PAY TV, DVD, VOD, distribuzione x Hotel, Compagnie aeree, ecc.), chiaramente a condizioni differenti a seconda del risultato in sala. Cioè la sala è il primo TEST commerciale del film per capire quale sia il suo pubblico e condiziona tutto il successivo percorso distributivo dell'opera. La sala aiuta a tarare la distribuzione più efficace.
Per quanto riguarda lo streaming va considerato NON alternativo ma COMPLEMENTARE alla sala e a tutti gli altri canali distributivi (che sono davvero tanti). In parole povere: del maiale non si butta via nulla e un film lo si spreme ad ogni livello di distribuzione possibile.
In conclusione vi prego di ricordare che quello dell'audiovisivo è un mercato con regole precise, GLOBALI, e appunto non ha davvero senso che chi non conosca a fondo i meccanismi di questa realtà ne parli con disinvoltura.
Saluti
Notturnia
27-03-2018, 16:24
@lucaf
bella e piacevole disamina
Una nota breve sulle "produzione originali Netflix".
Tutte le produzioni sono originali (oppure, a seconda del punto i vista, nessuna lo è): anche perchè in caso contrario si dovrebbero pagare un sacco di soldi per i diritti di sfruttamento di idee di altri; per non parlare delle "menate" legali: contratti, permessi, non essere padroni sino in fondo del propio lavoro ... un inferno burocratico.
Alla larga.
Il termine "originale" usato da Netflix è solo un ORPELLO messo li dall'ufficio marketing per far scena.
Diffidate sempre dalle parole "proposte" dal mercato.
Quasi mai hanno una qualunque dignità.
Purtroppo se, anche su questo forum, si cercassero tutte le parole, usate dagli utenti su queste pagine e nella vita di tutti i giorni, che vengono fuori dagli uffici marketing... paura !!! :help: :help:
ps
sarebbe carino fare un elenco di questi termini per capire quanto (male) siamo messi...
Per quanto riguarda il cinema (ma nella realtà di oggi vale in generale) slegare "l'arte" dal modello di "business" è come slegare la gamba destra dalla sinistra.
Slegare le due cose era sempre bene inteso tra "soldi" e "più soldi", nel caso specifico tra il modello streaming/Netflix e quello "tradizionale"/sala ma il senso della cosa era: dal punto di vista artistico, sulla carta tra questi due non c'è un modello "più artistico" e meriterebbero tutti di partecipare ai vari festival.
Certo, il modello adottato da Netflix è improntato all'esclusività e la cosa non è che mi esalti particolarmente... anche se, mi ripeto, stanno investendo molto, come bene specifichi tu, nel comprare produzioni "minori" e spacciarle come "originali". Non di meno, è un modo per farle risaltare e talvolta tirarle fuori dall'oblio, anche se in alcuni casi questo significherà scendere a dei compromessi (vedi l'ultima stagione di Black Mirror).
Ma il meccanismo delle fiere è in profonda crisi oggi. Nel mondo moderno non c'è più bisogno di prendere un aereo e prenotare un albergo per conoscere un prodotto: c'è Internet, ci sono i centri commerciali, ci sono le catene di negozi.
Io fossi in quelli di Cannes farei il mio canale di cinema d'essay in streaming, altro che bannarlo dal concorso!
Non sai davvero di cosa stai parlando. (per tutti e due i tuoi ultimi interventi)
Senza offesa ma un po di umiltà e qutocritica non farebbe male
Lo senti quello, signor Anderson? Quello è il suono dell'inevitabilità. È il suono della tua morte. Addio, signor Anderson!
Sarà anche arrogante, ma è in arrivo. Si chiama futuro, e vi conviene spostarvi.
Veramente, ad essere precisi, alla fine della storia quello che fa una brutta fine è proprio Mr. Smith.
ps
Davvero, con amicizia, lascia perdere le tue simpatie o antipatie e rileggi bene quanto ho scritto, Netflix è una grande novità e non è in concorrenza con il mercato "altro".
Lo streaming si integra con le sale, le tv, ecc
Sarebbe folle augurarsi la morte delle sale o dei festival....e non lo vuole nemmeno Netflix.
Come detto il mercato ha bisogno di tutte queste realtà.
Se proprio vogliamo cercare un "cattivo" forse ha la forma di un topo.... (non se mi spiego...)
Un festival secondo me è più commercio che industria. E' una fiera, fenomeno antichissimo con origini nel mercato del bestiame, un appuntamento fra produttori ed acquirenti (nel caso di cannes fra indipendenti e distributori) per incontrarsi e mettere in mostra i nuovi prodotti.
Ma il meccanismo delle fiere è in profonda crisi oggi. Nel mondo moderno non c'è più bisogno di prendere un aereo e prenotare un albergo per conoscere un prodotto: c'è Internet, ci sono i centri commerciali, ci sono le catene di negozi.
Nel cinema c'è lo streaming. Fra un po' forse ci sarà la realtà virtuale. Avete provato a vedere i demo della Disney del Libro della Giungla? Fan venire i brividi, un coinvolgimento impressionante nonostante i limiti tecnici degli attuali visori. Potrebbe avere lo stesso impatto sul cinema che ebbe il sonoro a suo tempo...
Sì però è come dire che una canzone non può partecipare al festival di Sanremo se non viene commercializzata su vinile: sarebbe sleale ed anche un po' patetico.
Se a Cannes hanno sentito la necessità di modificare il regolamento per farlo significa che il mood all'interno di quel mondo è quello di proteggersi dalle diavolerie del futuro. E io posso solo commiserarli per questo.
Poi per carità a me i film piacciono molto (quei 16TB di spazio disco che ho in firma non servono mica per il porno, giuro! :D) ma se il mercato vuole sopravvivere a quelli come me (che sono in tanti) farà meglio a non fare il dinosauro!
Non hai tutti i torti, ma questo sarebbe un altro buon motivo per abbracciare il futuro, invece di scansarlo sdegnosamente. Ho già scritto sopra al riguardo non sto a ripetermi.
Io fossi in quelli di Cannes farei il mio canale di cinema d'essay in streaming, altro che bannarlo dal concorso!
mi citi un grande film prodotto da netfix????
https://it.wikipedia.org/wiki/Beasts_of_No_Nation
https://it.wikipedia.org/wiki/La_battaglia_di_Jadotville
Così per metterne due apprezzati dalla critica, poi ce ne sono tanti altro.
Alla fine "grande film" è soggettivo.
grande film è soggettivo?
Ma anche no
un film può piacere o meno è vero
ma il valore dell'opera è decisamente "oggettivo"
I parametri sono ben definiti da più di un secolo di storia del cinema
e da millenni di teatro e letteratura:
la qualità della scrittura
della recitazione
della regia.
Poi chiunque può divertirsi a vedere un "filmetto" oppure annoiarsi di fronte ad un grande film, ma qui si entra nei gusti personali, che, ricordiamolo, ci dicono più che altro chi siamo noi come persone piuttosto che darci un metro di giudizio su quello che stiamo vedendo.
non so so mi spiego
(sto scrivendo molto velocemente che non ho tempo)
Piedone1113
28-03-2018, 10:10
Ecco un altro che confonde il cinema con la sala cinematografica. :doh:
Sei così gentile da definire i due termini e dipanare la confusione di alcuni?
grande film è soggettivo?
Ma anche no
un film può piacere o meno è vero
ma il valore dell'opera è decisamente "oggettivo"
I parametri sono ben definiti da più di un secolo di storia del cinema
e da millenni di teatro e letteratura:
la qualità della scrittura
della recitazione
della regia.
Poi chiunque può divertirsi a vedere un "filmetto" oppure annoiarsi di fronte ad un grande film, ma qui si entra nei gusti personali, che, ricordiamolo, ci dicono più che altro chi siamo noi come persone piuttosto che darci un metro di giudizio su quello che stiamo vedendo.
non so so mi spiego
(sto scrivendo molto velocemente che non ho tempo)
secondo me il valore di un film non è possibile definirlo in maniera oggettiva nel modo più assoluto è arte e come qualsiasi altra arte per una persona può essere stupenda e per altre persone può essere decisamente schifosa. (chi può dire se quella trama strana o quelle inquadrature strane e completamente fuori dal canone sono frutto di un errore o una precisa scelta stilistica di un registra "futurista" che verrà apprezzata negli anni a venire? ) l'unica cosa di oggettivo che si può fare con un film è il banale conto materiale degli incassi e la percentuale di essi su quanto speso per produrlo e distribuirlo su tutti i canali ma anche questo dato oggettivo è completamente slegato dal valore artistico dell'opera mentre è molto più legato al valore percepito dal mercato
trvdario
28-03-2018, 10:45
No, è rimasto il miglior festival di cinema del mondo attualmente. Se non vi
piacciono i film che presenta, non significa che fanno cagare.
Ci sono film dove:
si prendono a cazzotti?
si sparano?
ci sono tette e culi?
Se la risposta è sempre no fanno cagare:asd: :asd: :asd:
secondo me il valore di un film non è possibile definirlo in maniera oggettiva nel modo più assoluto è arte e come qualsiasi altra arte per una persona può essere stupenda e per altre persone può essere decisamente schifosa. (chi può dire se quella trama strana o quelle inquadrature strane e completamente fuori dal canone sono frutto di un errore o una precisa scelta stilistica di un registra "futurista" che verrà apprezzata negli anni a venire? ) l'unica cosa di oggettivo che si può fare con un film è il banale conto materiale degli incassi e la percentuale di essi su quanto speso per produrlo e distribuirlo su tutti i canali ma anche questo dato oggettivo è completamente slegato dal valore artistico dell'opera mentre è molto più legato al valore percepito dal mercato
Alcuni aspetti del cinema che possono essere sotto giudizio, sono oggettivi,
come per esempio un inquadratura sbagliata: Tecnicismi che si imparano a
scuola di cinema. Altre aspetti come la recitazione in sè, diventa più difficile
stabilirne dei parametri di giudizio. Come in ogni arte c'è una componente
oggettiva e una soggettiva.
Per assurdo confrontiamo "Fuga di Cervelli" con "Le ali della libertà". Dato
un confronto così estremo, probabilmente non troveremo nessun essere
umano che possa affermare che il primo sia un film più riuscito del secondo.
La domanda è, perchè? Perchè anche il più inesperto di cinema si rende conto
banalmente che uno ha più valori da trasmettere dell'altro. I concetti di
speranza, paura e libertà hanno più valenza di scoregge e parolacce, e questo
lo ritengo abbastanza oggettivo.
Ci sono film dove:
si prendono a cazzotti?
si sparano?
ci sono tette e culi?
Se la risposta è sempre no fanno cagare:asd: :asd: :asd:
Ragionamento alla base di buona parte del pubblico delle sale di ora.
la qualità di un'opera artistica non è un 'dato' oggettivo, poco da fare
ma per lo stesso motivo non dovrebbe essere 'protetta' dentro un recinto, altrimenti rischia di diventare elite, ed è un'altra cosa
poi non mi sembra strano che abbiano chiuso, per quanto non mi sembri una scelta che dimostri diciamo lungimiranza
ps: poi magari sotto sotto ci stanno delle trattative precedenti che non sono andate a buon fine, che alla fine il dinero...
Si si, come dici tu.
Intanto quei due film restano.
i neanche gli ho visti quei due film
saranno pure dei capolavori
dico che il cinema è un linguaggio (come l'inglese, come il C++) e c'è chi lo padroneggia e chi no
punto
secondo me il valore di un film non è possibile definirlo in maniera oggettiva nel modo più assoluto è arte e come qualsiasi altra arte per una persona può essere stupenda e per altre persone può essere decisamente schifosa. (chi può dire se quella trama strana o quelle inquadrature strane e completamente fuori dal canone sono frutto di un errore o una precisa scelta stilistica di un registra "futurista" che verrà apprezzata negli anni a venire? ) l'unica cosa di oggettivo che si può fare con un film è il banale conto materiale degli incassi e la percentuale di essi su quanto speso per produrlo e distribuirlo su tutti i canali ma anche questo dato oggettivo è completamente slegato dal valore artistico dell'opera mentre è molto più legato al valore percepito dal mercato
con rispetto: fai una scuola di cinema, o di recitazione, oppure di fotografia, e poi ne riparliamo.... :)
esistono tecniche che sono imprescindibili: per SCRIVERE, per recitare, DIRIGERE, fotografare
poi i linguaggi e le tecniche cambiano ma, guarda caso, i film che seguono la grammatica del linguaggio con maggior efficacia diventano classici
un esempio su tutti: GUERRE STELLARI (1977)
guerre stellari è un esempio di film da manuale del cinema
Lucas ha preso i manuali studiati a scuola e li ha, per così dire, trascritti in un film. (un titolo per tutti: IL VIAGGIO DEL EROE)
ciao
ps
citazione di Fellini:
"fare un film è come lanciare un missile"
(nel senso dello studio, della precisione, dei "calcoli", e della preparazione necessari)
la qualità di un'opera artistica non è un 'dato' oggettivo, poco da fare
ma per lo stesso motivo non dovrebbe essere 'protetta' dentro un recinto, altrimenti rischia di diventare elite, ed è un'altra cosa
poi non mi sembra strano che abbiano chiuso, per quanto non mi sembri una scelta che dimostri diciamo lungimiranza
ps: poi magari sotto sotto ci stanno delle trattative precedenti che non sono andate a buon fine, che alla fine il dinero...
A che serve studiare un arte? Tanto siamo tutti critici.
A che serve studiare un arte? Tanto siamo tutti critici.
non era quello che intendevo, e sospetto fosse chiaro
Lo streaming (che non è solo Netflix tra parentesi) è appena agli albori. Il cinema è un mercato *estramamente* lobbizzato, potrebbe essere un bene scardinarlo un po'. Poi per carità, Paramount ci mette un attimo a fare Paramount Channel in Streaming dove ti distribuisce tutto il vecchio catalogo mentre i film nuovi escono solo al cinema, non penso che il mondo cambierà così tanto in così poco tempo. Ma è chiaro che lo streaming cambia parecchio il paradigma della distribuzione, se sarà in bene per noi utenti lo vedremo.
Bannare un metodo di distribuzione da una competizione che premia il merito artistico resta una cosa ridicola ed anacronistica, non riesco a trovare un'angolazione che sia una dalla quale farlo abbia senso.
Sul topo non so che dirti, per ora posso solo dire che mi hanno rovinato Star Wars, ma ho bisticciato a lungo con un sacco di gente di cinema che incensava Johnson. Boh, a me è sembrato che abbia fatto una cosa piuttosto cheap: ha confezionato un sacco di scene nelle quali tutto fa pensare che le cose debbano andare in un modo... e poi, zac, succede il contrario. Sempre, sistematicamente, anche a costo di fottersene della coerenza del personaggio (Joda che brucia dei libri? Che scena disgustosa... degna dei nostri tempi, però) o dei principi più basilari di verosomiglianza (Mary Poppins). Poi per carità, parla bene il linguaggio del cinema e tanta critica lo ha elogiato per questo, ma poi lo usa per dire cazzate e a me tutto ciò dà da fare... :D
1) ma tu che ne sai che il cinema è lobizzato?
ci sono tanti di quei distributori che non hai idea
davvero, non sai di cosa parli, hai poche idee e confuse, non è il tuo lavoro ne il tuo studio, perchè insisti?
ti sembra sensato discutere di ciò che non si conosce?
2) a Cannes non hanno "bannato" (madonna che parola inascoltabile) nessuno, semplicemente seguono i regolamenti. Se poi un giorno cambieranno i regolamenti .... nulla è eterno, ma se non seguissero i regolamenti sai quante causa gli arrivano addosso? L'anno scorso ho parlato con uno dei consulenti legali del festival (un avvocato dei Berlino) che me ne ha raccontate di tutti i colori a questo proposito.
3) nessuno nel mondo del cinema è contro lo streaming: avendo aumentato i profitti del mercato, ANZI, lo streaming è MOLTO BENVOLUTO da tutti, ci sono tante di quelle piattaforme di streaming che, tanto per cambiare, NON HAI IDEA. Lo streaming è ormai stabilmente entrato nella catena della distribuzione mondiale. E non è in concorrenza con il resto MA si aggiunge: un arma in più per fare soldi.
4) ripeto ancora che i festival sono spesso l'unico posto dove le piccole produzioni indipendenti possono trovare spazi e pubblico e forse una distribuzione. I "tappeti rossi" e le "star" sono fuffa mediatica, dietro ai festival ci sono migliaia di persone che lavorano seriamente al "business" del cinema. E un mercato come Cannes DEVE esistere come FATTO FISICO, non avrebbe senso mettere tutto in rete, perchè, nonstante la tecnologia questo è un lavoro fatto di INCONTRI, di persone che si conoscono, parlano, scherzano, diventano amiche, e POI lavorano assieme. ESEMPIO: i distributori hanno migliaia di richieste e pochi "slot" disponibili, come fare? vedere tutti i film che vengono sottoposti? NON C'E' TEMPO. Allora dove è la soluzione? Semplicemente ci si fida dei consigli delle persone di cui si ha fiducia. Tutto questo mercato si regge sulla fiducia. Io sono un distributore, TU sei una persona che conosco bene e TU mi consigli UN CERTO FILM. Così va. Mettere tutto un mercato in rete non servirebbe a nulla. Il 99% del tempo ai mercati lo si passa a chiacchierare con sconosciuti che incontri qua e la.
5) quello del "topo" non hanno rovinato "star wars" perchè "star wars" è nato rovinato essendo la versione globalizzata di un capolavoro del 1977 che si intitola "Guerre Stellari", ANZI, "star wars" è molto coerente in qualità di prodotto usa e getta per tutti il pubblico in tutto il mondo.
(per entrare nello specifico cmq l'ultimo "star wars" è talmente brutto che fa vomitare il c###o)
ps
se vuoi farti una cultura un po seria mi permetto di consigliarti questi libro
https://www.amazon.it/Investire-cinema-shelter-product-placement/dp/8863454140
è un onesto punto di partenza
Beh i ragionamenti alla base del mio pensiero fino ad ora non li hai mai smontati, mi hai sommariamente liquidato con delle poco gentili assunzioni sul fatto che io non sia sufficientemente preparato.
Che, tra parentesi, può anche essere vero.
Ma se vuoi davvero convincermi che sono in errore devi farmi capire dov'è che il mio ragionamento fa acqua! :)
Boh, io la so così: l'anno scorso Netflix presentò in concorso due titoli. Qualche sindacato francese del cinema protestò, i responsabili del concorso cercando un modo di salvare capra e cavoli chiesero a Netflix di rompere l'esclusiva sulla distribuzione di quei film e farli proiettare anche nei cinema francesi, Netflix disse che non era possibile.
Quest'anno, il regolamento di Cannes viene modificato aggiungendo la riga che possono partecipare al concorso solo i film che vengono proiettati nei cinema *francesi*.
Solo a me sembra una meschina ripicca?
Nel grande schema delle cose hai probabilmente ragione, ma temo che le associazioni del cinema francese che hanno forzato la mano ai responsabili della mostra di Cannes la pensino diversamente...
Per dire, da come la raccontano qui non mi sembra di aver interpretato poi così male la vicenda:
https://www.agi.it/spettacolo/cinema/cannes-1791399/news/2017-05-19/
Ma è proprio qui la differenza: il distributore in streaming *ha* slot illimitati. Non c'è bisogno di fare selezione su cosa pubblicare, lo puoi tranquillamente far fare agli utenti. Che magari pagheranno pure, per farlo (puoi chiedere loro di iscriversi ad una piattaforma gratuita e prendere una quantità di dati da rivendere, puoi profilare i loro gusti in base ai film che guardano, puoi mettere banner pubblicitari).
Non sei costretto a costruire un intero centro commerciale per poter proiettare 4 volte 10-20 titoli nel weekend.... :D tu proietti tutto a tutte le ore del giorno e della notte :D indovinare quali saranno i titoli più gettonati non è così importante per te.
Beh dai su qualcosa siamo d'accordo per fortuna... ;)
Quasi quasi... :)
Tutta questa lunga conversazione è nata dopo la tua affermazione sul fatto che "quelli" di Cannes fossero "solo una passerella autoreferenziale di inutili parassiti che vivono ai margini dell'industria cinematografica".
Quello che dico è
1) che senza i festival il cinema (quello di qualità) muore.
2) Che Cannes SIA l'industria cinematografica. (comprese le piattaforme di streaming che sono TUTTE PRESENTI AL MERCATO)
3) che lo streaming NON E' VISSUTO dall'industria come un problema ma come una risorsa.
4) Altro punto spiegato bene in ultimo intervento è quanto sia importante a queste manifestazioni essere presenti fisicamente e che fare un mercato via web non sia efficace.
Mi pare di averlo argomentato con sufficiente chiarezza.
Tutto qui.
ps
per conoscere bene il mondo della produzione nel cinema (ma costa e si entra solo con curriculum)
http://www.maiaworkshops.org/
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