View Full Version : #DeleteFacebook è l'hashtag del momento: anche il co-fondatore di WhatsApp partecipa
Redazione di Hardware Upg
21-03-2018, 10:41
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/deletefacebook-e-l-hashtag-del-momento-anche-il-co-fondatore-di-whatsapp-partecipa_74885.html
Brian Acton è uno dei fondatori di WhatsApp, applicazione acquistata per quasi 20 miliardi di dollari da Facebook. Questo non lo ha fermato dal pubblicare un tweet con l'hashtag #deletefacebook
Click sul link per visualizzare la notizia.
Opteranium
21-03-2018, 10:58
i dati ormai li hanno già. Se per caso andassero tutti via da fb, potrebbero continuare a vendere quei dati per il resto della vita.
E se uno si cancellasse da fb, resterebbe su instagram, whatsapp, messenger.. per cui o tutti o nessuno.
Insomma, la frittata è fatta
Sono d'accordo, ma per motivi diametralmente opposti: Facebook ha da tempo operato una politica di censura nei confronti di gruppi conservatori, cancellando le loro pagine con la scusa del "hate speech" e delle "community guidelines". Non rispettano la libertá di espressione su basi ideologiche, non neutrali.
Per quanto mi riguarda, é arrivato il momento di passare a Gab:
https://gab.ai/
Skogkatt
21-03-2018, 11:06
Mmmh, con link ad articoli di breitbart e dailymail... invitante proprio ;)
A me fa ridere come ci sia ancora chi grida allo scandalo per queste cose come se non sapesse che le informazioni su facebook vengono vendute a destra e a manca.
Una volta che pubblichi i tuoi dati online sono di dominio pubblico. Poi escono fuori gli "scandali" e tutti che stanno lì a indignarsi.
jepessen
21-03-2018, 11:10
Si guarda vorrei proprio vedere quanti di quelli che si sentono fighi pubblicando l'hashtag poi si cancellano veramente...
interessante alcuni utenti scrivono su fb anche quante volte vanno in bagno e poi si lamentano della loro privacy
coerenza.....
benderchetioffender
21-03-2018, 11:28
A me fa ridere come ci sia ancora chi grida allo scandalo per queste cose come se non sapesse che le informazioni su facebook vengono vendute a destra e a manca.
Una volta che pubblichi i tuoi dati online sono di dominio pubblico. Poi escono fuori gli "scandali" e tutti che stanno lì a indignarsi.
il problema non è che vengono venduti i dati in chiaro, è che vengono create analisi sofisticatissime sopra a quei dati in modo da dare, con ragionevole certezza, certi profili a certe entità - in questo caso schieramenti politici
i dati non sono ricavati da accenni o espliciti riferimenti, bensì da TUTTI i dati messi e NON messi dentro il circo, tali da creare dei profili psicologici ben definiti e cosa piace o non piace a tizio e caio
cioè Trump ha avuto una bella lista di nomi e cognomi di gente che potrebbe votarlo "se dice questo e usa questa e quella parola", liste di trendsetters, influencer e early adopter che "spingono" (il numero di follower non conta, conta quanto i loro pattern comportamentali sono incisivi e vengono replicati), quindi lavorare su una manciata di influencer è ben diverso che fare campagne a tappeto, e non è nemmeno necessario che gli "stimoli" siano coerenti tra i vis a vis e la massa
in sostanza questo caso ha semplicemente scoperchiato alla massa l'orrore del pozzo della scienza sociale applicata a livelli mai visti prima
Orwell ci farebbe le pippe a facebook
Orwell ci farebbe le pippe a facebook
Poco ma sicuro.
insane74
21-03-2018, 11:43
detto dallo stesso tizio che:
- è diventato miliardario grazie all'acquisizione da parte di FB
- quando Whatsapp è stata acquisita aveva spergiurato che mai FB avrebbe avuto accesso ai dati di Whatsapp
- ha lasciato Whatsapp pochi mesi fa, e ora sta foraggiando un'altra app di messaggistica (Signal)
suona un pochino ipocrita come idea.
PS: non entro nel merito di FB e della news sull'affaire Cambridge Analytica.
il problema non è che vengono venduti i dati in chiaro, è che vengono create analisi sofisticatissime sopra a quei dati in modo da dare, con ragionevole certezza, certi profili a certe entità - in questo caso schieramenti politici
i dati non sono ricavati da accenni o espliciti riferimenti, bensì da TUTTI i dati messi e NON messi dentro il circo, tali da creare dei profili psicologici ben definiti e cosa piace o non piace a tizio e caio
cioè Trump ha avuto una bella lista di nomi e cognomi di gente che potrebbe votarlo "se dice questo e usa questa e quella parola", liste di trendsetters, influencer e early adopter che "spingono" (il numero di follower non conta, conta quanto i loro pattern comportamentali sono incisivi e vengono replicati), quindi lavorare su una manciata di influencer è ben diverso che fare campagne a tappeto, e non è nemmeno necessario che gli "stimoli" siano coerenti tra i vis a vis e la massa
in sostanza questo caso ha semplicemente scoperchiato alla massa l'orrore del pozzo della scienza sociale applicata a livelli mai visti prima
Orwell ci farebbe le pippe a facebook
L'informazione oggi è quasi più preziosa del petrolio, per il petrolio si son fatte guerre su guerre quindi non mi stupisco che chi detiene grossi flussi di informazione li venda anche sotto banco o non si faccia problemi se qualcuno li sfrutta.
La questione che ho messo in campo non è sul merito che la cosa sia in chiaro o meno ma sul fatto che la gente se ne stupisca e si scandalizzi se viene fuori.
Voglio dire la storia e il presente sono davanti agli occhi di tutti, credere di vivere nel mondo fatato dove i "cattivi" esistono solo nei film è ridicolo.
Il famoso detto "piatto ricco mi ci ficco" è valido a tutte le grandezze.
Ad esempio prendiamo un articolo come questo: http://www.wired.co.uk/article/chinese-government-social-credit-score-privacy-invasion
Non l'ho letto tutto per mancanza di tempo ma sicuramente non è più fantascienza. Orwell nel suo libro ha dato all'uomo degli attrezzi che ancora non aveva quando veniva scritto, conoscendo l'uomo ha semplicemente ipotizzato cosa avrebbe fatto con quegli attrezzi. La fantascienza stava solo negli strumenti all'epoca, non nel comportamento della razza umana.
Sputafuoco Bill
21-03-2018, 12:14
IPOCRITA !
Lo sanno tutti da anni che fine fanno i dati personali, evidentemente finché ne approfittavano i suoi compagni politici era favorevole.
v10_star
21-03-2018, 14:33
Il bello è che ti ascoltano pure via microfono. Più volte parlando con qualcuno di qualche prodotto, mi sono ritrovato la pubblicità su facebook. Pensavo fosse un caso finché non ho parlato di caldaie a idrogeno con un collega. L'istante dopo mi sono ritrovato la pubblicità sul profilo.
penso lo faccia anche amazon, anche su mobile, in quanto non avendo mai visitato siti relativi a san candido-lienz da nessuna parte (la famosa biciclettata) mi sono ritrovato sulla home di amazon la pubblicità di un portabiciclette 2 giorni dopo.
Ma lo fanno un pò tutti, in maniera più o meno raffinata: per esempio eprice, all'apertura di una mail, parte uno script che uppa i tuoi cookies su una loro risorsa webdav. Questo indagando su una mail ricevuta da un cliente che mandava in crash outlook.
A me fa ridere come ci sia ancora chi grida allo scandalo per queste cose come se non sapesse che le informazioni su facebook vengono vendute a destra e a manca.
Una volta che pubblichi i tuoi dati online sono di dominio pubblico. Poi escono fuori gli "scandali" e tutti che stanno lì a indignarsi.
Si ma qui le cose sono un po' diverse.
Non si sta parlando solo delle informazioni che un utente ha dato di sua spontanea volontà. La cosa incredibile è che grazie a questa mole di dati sono stati capaci anche di conoscere le cose non dette, semplicemente associando altre informazioni non correlate tra loro.
Qui parliamo di un’azienda che ha saputo cio’ che gli utenti non hanno scritto.
Si ma qui le cose sono un po' diverse.
Non si sta parlando solo delle informazioni che un utente ha dato di sua spontanea volontà. La cosa incredibile è che grazie a questa mole di dati sono stati capaci anche di conoscere le cose non dette, semplicemente associando altre informazioni non correlate tra loro.
Qui parliamo di un’azienda che ha saputo cio’ che gli utenti non hanno scritto.
Certo, è così che funzionano questi sistemi. Stime molto realistiche da dati reali in ingresso.
Più si acquisiscono dati per ogni aspetto e più le stime sono verosimili. Ci ho fatto pure degli esami sopra quando ero all'università anche se io lavoravo sulla predizione di segnali (ad esempio filtri a particelle).
Cambia il tipo di dato ma non cambia la sostanza. Se sei in rete e lo sei con certi dati e con certi social sei facilmente profilabile, la gran parte delle tue attività ormai passano da lì.
I poveretti che mettono anche quanti peli hanno dove non batte il sole sono l'ovvio, gli altri un po' meno.
penso lo faccia anche amazon, anche su mobile, in quanto non avendo mai visitato siti relativi a san candido-lienz da nessuna parte (la famosa biciclettata) mi sono ritrovato sulla home di amazon la pubblicità di un portabiciclette 2 giorni dopo.
Ma lo fanno un pò tutti, in maniera più o meno raffinata: per esempio eprice, all'apertura di una mail, parte uno script che uppa i tuoi cookies su una loro risorsa webdav. Questo indagando su una mail ricevuta da un cliente che mandava in crash outlook.
Amazon lo fa di sicuro, tante volte mi capita di trovare la pubblicità di un prodotto che ho cercato altrove.
Certo, è così che funzionano questi sistemi. Stime molto realistiche da dati reali in ingresso.
Più si acquisiscono dati per ogni aspetto e più le stime sono verosimili. Ci ho fatto pure degli esami sopra quando ero all'università anche se io lavoravo sulla predizione di segnali (ad esempio filtri a particelle).
Cambia il tipo di dato ma non cambia la sostanza. Se sei in rete e lo sei con certi dati e con certi social sei facilmente profilabile, la gran parte delle tue attività ormai passano da lì.
I poveretti che mettono anche quanti peli hanno dove non batte il sole sono l'ovvio, gli altri un po' meno.
Quello purtroppo si sa, ormai qualsiasi informazione che viene immessa in rete finisce nelle mani di qualcuno che, ovviamente, la vende o la usa per il proprio profitto.
Mai usato Facebook, perché non mi sono mai fidato di registrarmi e provarlo, ed infatti da quando WhatsApp è stato acquistato da Facebook, ho subito iniziato a usare Telegram... Dopo un po' di anni di utilizzo contemporeo dei due software, ho deciso che entro maggio mi cancello definitivamente da WhatsApp, e ho già provveduto a comunicare a tutti i miei contatti che passo definitivamente a Telegram. Ovviamente non posso obbligare nessuno a installarlo, infatti quelli che non vogliono mettere Telegram, gli ho già avvisati che possono contattarmi via sms... Sperando ovviamente che i dati che mi sono scambiato fino ad adesso con WhatsApp, non siano già finiti nelle mani di Facebook....
Lampetto
21-03-2018, 16:55
Mai usato Facebook, perché non mi sono mai fidato di registrarmi e provarlo, ed infatti da quando WhatsApp è stato acquistato da Facebook, ho subito iniziato a usare Telegram... Dopo un po' di anni di utilizzo contemporeo dei due software, ho deciso che entro maggio mi cancello definitivamente da WhatsApp, e ho già provveduto a comunicare a tutti i miei contatti che passo definitivamente a Telegram. Ovviamente non posso obbligare nessuno a installarlo, infatti quelli che non vogliono mettere Telegram, gli ho già avvisati che possono contattarmi via sms... Sperando ovviamente che i dati che mi sono scambiato fino ad adesso con WhatsApp, non siano già finiti nelle mani di Facebook....
Paese che vai usanza che trovi...
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2018/3/20/Telegram-la-Russia-vuole-le-chiavi-della-crittografia-Ultimatum-di-Putin-Dateci-i-codici-o-vi-chiuderemo-/812496/
Le autorità Russe hanno chiesto a Telegram di fornire tutti i dati, account e richiesta dell’FSB (servizi di sicurezza) di fornire i codici per decrittare i messaggi di tutti i suoi utenti.
Pena chiusura del servizio e qualche anno in Siberia..
Paese che vai usanza che trovi...
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2018/3/20/Telegram-la-Russia-vuole-le-chiavi-della-crittografia-Ultimatum-di-Putin-Dateci-i-codici-o-vi-chiuderemo-/812496/
Putin ha chiesto a Telegram di fornire tutti i dati, account e richiesta dell’FSB (servizi di sicurezza) di fornire i codici per decrittare i messaggi di tutti i suoi utenti.
Pena chiusura del servizio e qualche anno in Siberia..
Lo so.... Bisogna però vedere se Pavel Durov ceda alla richiesta della Russia, oppure se semplicemente se ne infischia e abbandona tutto il mercato russo...
Lo so.... Bisogna però vedere se Pavel Durov ceda alla richiesta della Russia, oppure se semplicemente se ne infischia e abbandona tutto il mercato russo...
Infatti. Alla fine basta spostare i server altrove e risolvono il problema.
Infatti. Alla fine basta spostare i server altrove e risolvono il problema.
Se non sbaglio, hanno server in tutto il mondo e nessuno in Russia... Ma potrei sbagliarmi...
Certo, è così che funzionano questi sistemi. Stime molto realistiche da dati reali in ingresso.
Più si acquisiscono dati per ogni aspetto e più le stime sono verosimili. Ci ho fatto pure degli esami sopra quando ero all'università anche se io lavoravo sulla predizione di segnali (ad esempio filtri a particelle).
Cambia il tipo di dato ma non cambia la sostanza. Se sei in rete e lo sei con certi dati e con certi social sei facilmente profilabile, la gran parte delle tue attività ormai passano da lì.
I poveretti che mettono anche quanti peli hanno dove non batte il sole sono l'ovvio, gli altri un po' meno.
Si sapeva, o meglio, sapevamo che era possibile. Ma qui, questa volta e per la prima volta, siamo venuti a conoscenza di un'azienda che ha sfruttato questo metodo utilizzando una mole gigantesca di dati ottenuti tra l'altro in modo poco chiaro (e paradossalmente è questo il solo fatto imputabile, almeno per ora) e con percentuali di accuratezza da far spavento.
Sapere che una cosa sia fattibile o sapere che la stessa cosa oltre che fattibile sia già impiegata con risultati impressionanti non è la stessa cosa.
E siamo solo all'inizio dello sfruttamento dei big data, a meno che non venga in qualche modo messo un freno alla raccolta e "stoccaggio" indiscriminato dei dati.
Stallman lo diceva da un decennio di stare attenti. :D
Si sapeva, o meglio, sapevamo che era possibile. Ma qui, questa volta e per la prima volta, siamo venuti a conoscenza di un'azienda che ha sfruttato questo metodo utilizzando una mole gigantesca di dati ottenuti tra l'altro in modo poco chiaro (e paradossalmente è questo il solo fatto imputabile, almeno per ora) e con percentuali di accuratezza da far spavento.
Sapere che una cosa sia fattibile o sapere che la stessa cosa oltre che fattibile sia già impiegata con risultati impressionanti non è la stessa cosa.
E siamo solo all'inizio dello sfruttamento dei big data, a meno che non venga in qualche modo messo un freno alla raccolta e "stoccaggio" indiscriminato dei dati.
Guarda io penso che non siamo affatto all'inizio, bensì in un periodo di affinamento, sto sistema è in auge da un bel po' credimi.
Penso anche un'altra cosa, se una cosa è fattibile e genera profitto esisterà almeno un uomo su questo pianeta disposto ad usufruirne per il proprio tornaconto, anche se questo volesse dire danneggiare gli altri.
Daltronde nel piccolo lo vediamo tutti i giorni nelle nostre vite.
Ecco perché non trovo grande sorpresa in questo, capisco tuttavia il tuo punto di vista. ;)
etiernal
21-03-2018, 23:29
Io temo per il mio futuro lavoro. Una cosa del genere danneggia il lavoro di tanti e tanti data scientist. Ormai ho fatto 4 corsi all'università in questo ambito, se Facebook dovesse cambiare modello di business non oso immaginare alle conseguenze...
Comunque sia, la gente che dice che anche se chiudessero account non cambierebbe nulla, non è vero.
Anzi, se qualcuno creasse un algoritmo abbastanza furbo da imitare comportamenti dell'utente, potrebbe distruggere l'efficienza dei deep learning impiegati da FB e company... Ovviamente per non rientrare tra i dati scartati, l'algoritmo che imita comportamenti deve essere eseguito su un tot. di utenti (milioni o forse miliardi, non sono a conoscenza del numero di utenti registrato) per rovinare tutto il dataset...
Però, sinceramente, parliamo di Facebook e va bene. Secondo me invece dovreste pensare a Google che vi legge letteralmente tutto. Le mail, la posizione, le foto (android), le ricerche, i siti che frequentate... Secondo me Google ha un profilo più completo rispetto a Facebook...
ComputArte
22-03-2018, 09:35
Chi sta gridando allo scandalo, fra giornalisti e fonti informative, o ci fa, o ci è..... amico del giaguarotto :ciapet:
PEr anni allo scoppiare del DATAGATE dopo le rivelazioni di Snowden si sono tutti implotonati e allineati alla linea DETTATA dai poteri forti nel battere il "MEA CULPA" sul petto dell NSA, quando questa "poverina" stava semplicemente facendo il suo lavoro: SPIARE.
...l'abuso, se c'èe stato, era quello che alcuni dipendenti dell'NSA utilizzavano gli "strumenti" per spiare mogli e mariti infedeli o altri soggetti a titolo "remunerato"....ma sempre e comunque in misura limitata e circoscritta a pochi casi se INVECE paragonati allo SPIONAGGIO CONTINUATIVO ED ILLIMITATO su larga scala protratto da SOGGETTI PRIVATI come le OTT.
La cosa nausebonda è che NESSUN giornalista ( anzi GIORNALARO!!!!) ha "notato" che l'NSA per fare il suo dovere non doveva far altro che entrare nei server di queste Società PRIVATE che stanno spiando tutto e tutti.
Facebook è solo uno dei FURBETTI DEL PIANETINO....ma sta in buona compagnia con GOOGLE, APPLE, AMAZON, MICROSOFT e i vari assembatori di HW "Smart"...Samsung, Huawei e compagnia cantante....
L'unica cosa che è "stranamente" vicina temporalmente fa pensare a bombe a tempo nei cassetti di chi comanda....
Guarda caso il parruccone a stelle e strisce decide di porre dazi su materie prime, prodotti servizi e tecnologie extra americane ( europee in primis ), e ora "inizia a scoppiare" lo scandalo che le OTT raccolgono dati ..... :ciapet:
LukeIlBello
23-03-2018, 08:04
c'è ancora qualcuno che lo usa e pretende di decidere la propria privacy?
:asd:
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