View Full Version : Criptovalute e consumo energetico: per l'UE non servono norme speciali
Redazione di Hardware Upg
14-03-2018, 17:01
Link alla notizia: https://pro.hwupgrade.it/news/mercato/criptovalute-e-consumo-energetico-per-l-ue-non-servono-norme-speciali_74762.html
Per la Commissione Europea non vi sono motivi legali per vietare o limitare il mining di criptovalute sulla base del loro consumo energetico. A dirlo è il Commissario per l'economia e la società digitali, Mariya Gabriel
Click sul link per visualizzare la notizia.
giovanbattista
14-03-2018, 19:25
Quel che è interessante osservare nel comunicato della Gabriel è una nota specifica che si riferisce alla "particolare tecnica di mining chiamata Proof of Work", probabilmente riconoscendo i vantaggi, dal punto di vista del contenimento dei consumi, di altrei algoritmi di consenso come ad esempio la Proof of Stake.
o c'è un refuso o la tipa non ha capito una mazza
tradotto x i profani
POW prova di lavoro
POS prova di possesso
lo dice il nome stesso in una devo fare un lavoro, sull'altra no, chissà quale consuma di +??......aiutino la prima
scusa, ma mi sembra che dica proprio il contrario, cioè che ritenga come il PoS sia più vantaggioso del PoW dal punto di vista energetico..e in realtà anche da tanti altri punti di vista
Quello che ha voluto dire è che l'attività del mining non è illegale e non si fanno tanti problemi se si rimane nei limiti di quanto regolamentato dall'EU (infatti non sanno nemmeno loro chi sta minando nell'Unione Europea) precisando che il fenomeno è sostanzialmente localizzato in Cina (un po' come dire che sono cavoli dei cinesi :stordita: ).
Seconda specificazione (abbastanza speculativa) è relativa al futuro valore della criptovaluta rapportato ai costi elettrici...
SinapsiTXT
14-03-2018, 20:56
Quello che ha voluto dire è che l'attività del mining non è illegale e non si fanno tanti problemi se si rimane nei limiti di quanto regolamentato dall'EU (infatti non sanno nemmeno loro chi sta minando nell'Unione Europea) precisando che il fenomeno è sostanzialmente localizzato in Cina (un po' come dire che sono cavoli dei cinesi :stordita: ).
Seconda specificazione (abbastanza speculativa) è relativa al futuro valore della criptovaluta rapportato ai costi elettrici...
1. che loro non sappiano quanta gente stia minando mi sembra abbastanza pacifico, non esistono al momento procedure di controllo o di informativa a riguardo quindi non è guardando il consumo elettrico nell'Eurozona e tirare numeri a caso
2. il discorso è che anche se ci fosse un consumo eccessivo ora come può pensare l'Eurozona di limitare il fenomeno? tassando le gpu che permettono di minare?
Boh per me queste commissioni lasciano un po' il tempo che trovano, si pongono dei problemi che hanno poco senso invece di concentrarsi su discorsi di più ampia portata e che avrebbero un impatto diretto sui cittadini come ad esempio creare degli Organismi di garanzia a livello comunitario in modo da armonizzare meglio il mercato.
giovanbattista
14-03-2018, 22:00
1. che loro non sappiano quanta gente stia minando mi sembra abbastanza pacifico, non esistono al momento procedure di controllo o di informativa a riguardo quindi non è guardando il consumo elettrico nell'Eurozona e tirare numeri a caso
ciao (premetto che non sono ferratissimo) ma credo che una stima a spanne possa essere espressa in Gh/s facendo la somma delle pool europee e mediando l'efficenza energetica dell'hardware, da qui potresti estrapolare i dati in modo spannometrico sul consumo, la mia è + una domanda.
A essere cattivi c'è da pensare che siccome è difficile lucrare con qualche vantaggiosa (per la UE) multa a qualcuno, se ne lavano le mani. Se ci fosse un'entità definita dietro il tutto mi viene il sospetto che non sarebbero stati così tranquilli.
X-ray guru
15-03-2018, 09:29
Appunto, è come chiedere al salumiere se il suo prosciutto è buono...:cry:
In mancanza di una disciplina ad hoc che permetta di tassare tale attività, l'unico modo possibile per tassare i miner è relativo all'hardware, tralasciando le gpu dove sarebbe possibile fare un controllo a monte da parte dello stesso venditore che limita l'acquisto massimo sarebbe ancora più semplice farlo verso gli asic (considerando l'uso limitato a tale attività), l'ue non perderebbe molto tempo a sapere nome, cognome e indirizzo dell'acquirente :stordita:
Per il resto non si pongono problemi per il semplice fatto che alla fine tutti hanno dei contratti di fornitura elettrica quindi basta rientrare nei limiti del contratto e pagare in base al consumo.
Che poi possa essere o meno uno spreco non ho nulla da obiettare, esistono tante altre attività ad alto consumo.
canislupus
15-03-2018, 11:02
Concordo con Veradun.
Non si può dire che una cosa siccome non è illegale, allora la si tollera tranquillamente.
In base a questo principio potrei, ad esempio, decidere di dedicare intere aree di un paese alla coltivazione del grano e non avrei fatto nulla di sbagliato.
Peccato che distruggerei la biodiversità e renderei molto più povera la terra.
Nel caso delle cryptovalute come detto più volte il sistema si basa sulla creazione di una moneta virtuale che non ha molte applicazioni nel mondo reale (sicuramente non in quello visibile) e che continua a vivere soprattutto grazie ad una domanda di tipo speculativo (chi compra qualcosa di intangibile e sostanzialmente poco utilizzabile, se non per la speranza di poter un giorno guadagnarci del denaro vero?).
Il consumo di energia elettrica per tale attività dovrebbe invece essere monitorato perchè ad oggi quest'ultima viene spesso prodotta in maniera inefficiente ed inquinante e un suo utilizzo che non comporta nulla di reale, è di fatto uno spreco.
Immaginatevi che un giorno l'attività di mining cresca a tal punto che sia necessario costruire altre 10 centrali nucleari.
Ci troveremmo con un ulteriore inquinamento che alla fine della fiera produrrebbe solo tanti bit che circolano nella rete (persino peggio dei social network usati per farsi gli affari altrui).
Le norme sull'inquinamento riguardano principalmente la produzione di energia (il classico caso fonti rinnovabili vs combustibili fossili), come viene consumata e l'utilità che ne deriva è un'altra cosa (è il prezzo la discriminante tra consumare e non consumare).
Sotto questo punto di vista si potrebbe anche riassumere il tutto che ciò che non riguardi il sostentamento della persona sia inutile ed uno spreco (bisognerebbe quindi capire quanto incide il mining sul consumo globale di energia rispetto ad altri tipi di consumi e trarre le conclusioni).
MINARE INQUINA! forse...
tutti pronti ad additare i miners solo perchè probabilmente non si ha la voglia o le capacità di capire che rivoluzione si nasconde dietro la blockchain!
Per quanto mi riguarda mino utilizzando energia solare, sistema di accumulo e di recente ho iniziato a convertire il mio Rig per farlo diventare una "pompa di calore", convogliare il calore in una stanza normalmente climatizzata senza il fastidioso rumore, vi lascio una foto
https://i.imgur.com/gkGlrm0.jpg
se siete curiosi di seguire gli aggiornamenti https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.161432827910051&type=3
cut
E cosa cambierebbe la mia idea rispetto alla tua? Siamo differenti appunto per questo, tu potresti dire che è inutile una criptovaluta mentre io potrei dire lo stesso di una tua qualunque attività che reputo uno spreco.
Per il resto https://www.makeuseof.com/tag/bitcoin-mining-electricity-consumption/
Se credi nella politica (soprattutto internazionale, visto che il fenomeno è globale)... Auguri! :mc:
L'unica cosa che puoi fare è scegliere come consumare, sperando che ci siano altre persone che la pensano allo stesso modo.
Sono curioso e seguirò :>
L'energia solare come la converti in elettrica?
Pannelli solari, ho un impianto da 6kw ed abito in Sicilia. In più ho problemi con Enel con lo scambio sul poto, sono passati anni prima che ci permettessero di attaccare dei pannelli già installati e adesso ci sono ulteriori problemi perchè la rete sembrerebbe essere "satura". Dovrebbero mettere dei nuovi fili ma fino a quando non intervengono a noi "saltano" i pannelli solari ogni 10 minuti, poi si devono riavviare ecc....morale della favola, efficienza ridicola!
Così l'unica "soluzione" è stato introdurre qualche carico che potesse aiutare ad abbassare la tensione che ci arriva altissima a casa, in primis con un accumulatore da 9KW (assorbimento circa 2KW mi pare) e poi ho pensato di costruire un mining rig con 6 GPU che consuma circa 800W mi pare.
Per finire siccome abito in capagna, ed al contrario di quanto si possa immaginare da un miner, tengo molto all'impatto ambientale. Il calore prodotto non è poco e quindi è giusto sfruttarlo, attualmente lo userò come "condizionatore", in estate pensavo addirittura di utilizzarlo per riscaldare l'acqua di una piccola piscina ma ancora devo valutare :p
Detto ciò chiedo scusa per l'OT ma vorrei riassumere la mia storia e far capire come esistono diversi punti di vista per una stessa storia:
- investimento fatto nel solare con prospettiva di risparmio e perchè no di guadagno, se non si investe in Sicilia sul solare?!?!
- prospettive stroncate a causa di problematiche esterne causate da chi doveva "tutelarci", panneli lasciati fermi inattivi e tuttora sfruttati in modo RIDICOLO! QUESTO INQUINA! produrre dei pannelli se poi non vengono usati è una grandissima forma di inquinamento!
- ci siamo dovuti dare da fare NOI per trovare un qualche tipo di soluzione, ed il mining per ora è una di queste perchè permette ai pannelli solari di non "saltare", in confronto con altri carichi elettrici ma anche in confronto ad un semplice condizionatore che scalda e non produce nulla mi sembra una soluzione intelligente. Ribadisco quindi che scaldo ambienti che altrimenti scalderei comunque in modo classico.
- l'essermi avvicinato a questo mondo mi ha fatto comprendere di fronte a che rivoluzione ci troviamo tanto che è vero che guadagno minando ma avrei potuto investire i miei soldi direttamente in BTC o altro e probabilmente avrei guadagnato lo stesso se non di più. Essermi avventurato nel mining invece mi ha dato spunto per nuove idee (tipo questa), messo in contatto con nuove persone di tutto il mondo, fatto nascere nuovi interessi tipo la programmazione ecc e quindi perchè no?
Perchè questo comporterebbe un nuovo sistema economico non più basato sul debito, sulla centralizzazione e sulla fiducia riposta in "istituzioni" che GIOCANO con le nostre vite, che ci hanno inguaiato più volte, che ogni giorni si fanno sottrarre i nostri dati sensibili che vengono utilizzati chissà dove chissà come? Perchè questo mi permetterebbe di avere del "denaro" che nessuno può arrivare e dire "tu mi devi...ora sequestriamo...". Le persone si sono ammazzate perche esasperate dallo stato che si è indebitato con loro lasciandole con una mano davanti ed una dietro...QUESTO NO! QUESTO E' TROPPO!
Se la soluzione può venire dalla tecnologia ben venga! Mi fido più di un algoritmo programmato che di una persona fallace e corruttibile. Blockchain e smart contracts potrebbero colmare tantissime di queste falle che oggi rendono proprio l'Italia una vergogna!
Secondo me prima di prendere posizioni "forti" bisognerebbe informarsi come si deve e capire di che si sta parlando, per come la vedo io questo è un treno che non dobbiamo farci scappare! E non mi riferisco chiaramente al fattore di speculazione ma alla libertà e la chiarezza che porterebbe un sistema "programamto" per fare quello che deve fare.
Allego il link ad un interessante speciale TG2 che secondo me aiuta a buttare un occhio al fututro, un futuro sul quale se non lavoriamo non arriverà mai!
https://www.raiplay.it/video/2018/01/Speciale-Tg1-a9b23cce-ee27-4a5e-901d-90984d6b193e.html
Chiedo scusa per essermi dilungato ma volevo raccontarvi il mio punto di vista, inoltre non mi occupo di impianti elettrici quindi potrebbero esserci gravi inesattezze :p
Il tuo ragionamento è legittimo perché produci energia che in parte andrebbe sprecata ed in parte scambiata sul posto quindi il surplus energetico puoi sfruttarlo per minare. Bisogna mettere ovviamente in conto che il costo dell'impianto fotovoltaico non è proprio basso se magari confrontato con i propri consumi (ad esempio io consumo relativamente poco ed il costo di un impianto da 3kW con annessa magari sostituzione dei pannelli o dell'inverter o delle batterie a tempo debito non avrei risparmiato molto :mc: ) né tanto meno la produzione del pannello o le batterie per accumulare energia piovono dal cielo, c'è sempre uno sfruttamento di risorse alla base.
Il tuo ragionamento è legittimo perché produci energia che in parte andrebbe sprecata ed in parte scambiata sul posto quindi il surplus energetico puoi sfruttarlo per minare. Bisogna mettere ovviamente in conto che il costo dell'impianto fotovoltaico non è proprio basso se magari confrontato con i propri consumi (ad esempio io consumo relativamente poco ed il costo di un impianto da 3kW con annessa magari sostituzione dei pannelli o dell'inverter o delle batterie a tempo debito non avrei risparmiato molto :mc: ) né tanto meno la produzione del pannello o le batterie per accumulare energia piovono dal cielo, c'è sempre uno sfruttamento di risorse alla base.
Infatti vorrei far notare come un investimento "istituzionale" non garantisce proprio un bel niente se non che se ci sono problemi saranno sempre loro ad avere il coltello dalla parte del manico...
A questo punto preverisco investire nell'ecosistema "crypto" all'interno del quale paradossalmente mi sento più tutelato anche senza nessuna regolamentazione perchè rispetta delle regole che valgono per tutti.
canislupus
15-03-2018, 13:24
Vi pongo una domanda semplice semplice.
Fermo restando che la tecnologia blockchain è sicuramente molto molto molto interessante, nella prova dei fatti che cosa portano di utile le cryptovalute al mondo.
Molti le osannano perchè permettono dei guadagni (sempre più difficili con il passare del tempo), ma il giorno in cui produrre un singolo bitcoin/monero/ethereum/etc... sarà molto costoso sarete tutti pronti a denigrarlo?
E quando non si potrà più produrli che ci faremo? Ah già li useremo al posto del denaro attuale, peccato che al momento nessuno stato vorrebbe rinunciare alla propria sovranità monetaria (che significa anche creazione di debito) e di usi alternativi al semplice mining non ne vedo nel breve periodo.
Ovviamente il discorso di cui sopra può essere esteso anche a tutti quegli strumenti finanziari che servono solo a creare speculazioni per una piccola elite.
Strumenti che non producono assolutamente nulla di concreto, ma impiegano persone e risorse per dare un valore al nulla.
Vorrei tanto che un giorno tutta la popolazione mondiale si dedicasse esclusivamente al mining per vedere quanto ci metterà ad estinguersi. A meno di pensare di mangiarsi qualche cryptovaluta dato che produce ricchezza.
Vi pongo una domanda semplice semplice.
Fermo restando che la tecnologia blockchain è sicuramente molto molto molto interessante, nella prova dei fatti che cosa portano di utile le cryptovalute al mondo.
Molti le osannano perchè permettono dei guadagni (sempre più difficili con il passare del tempo), ma il giorno in cui produrre un singolo bitcoin/monero/ethereum/etc... sarà molto costoso sarete tutti pronti a denigrarlo?
E quando non si potrà più produrli che ci faremo? Ah già li useremo al posto del denaro attuale, peccato che al momento nessuno stato vorrebbe rinunciare alla propria sovranità monetaria (che significa anche creazione di debito) e di usi alternativi al semplice mining non ne vedo nel breve periodo.
Ovviamente il discorso di cui sopra può essere esteso anche a tutti quegli strumenti finanziari che servono solo a creare speculazioni per una piccola elite.
Strumenti che non producono assolutamente nulla di concreto, ma impiegano persone e risorse per dare un valore al nulla.
Vorrei tanto che un giorno tutta la popolazione mondiale si dedicasse esclusivamente al mining per vedere quanto ci metterà ad estinguersi. A meno di pensare di mangiarsi qualche cryptovaluta dato che produce ricchezza.
Capisco i tuoi interrogativi ma su certi punti non concordo, l'utilizzo è più che concreto, quando con BTC puoi comprare merci e servizi l'uso è concretissimo...
Ma il punto fondamentale è che gli stati non dovranno decidere SE rinunciare alla loro sovranità monetaria, è una conseguenza inevitabile.
E se nella tua testa stai pensando "Ma sai cosa comporterebbe un cambiamento del genere in questo e quello.." la risposta è: ESATTO!
cut
Perché appunto la gente lo usa come strumento speculativo più che moneta :stordita: è ancora tutto agli albori e nessuno sa a quale valore potrà arrivare.
Per il resto il sistema socio economico sta cambiando radicalmente, che poi la nuova valuta possa essere una criptovaluta o chissà cosa ancora non è dato saperlo.
HackaB321
15-03-2018, 17:14
Vi pongo una domanda semplice semplice.
Fermo restando che la tecnologia blockchain è sicuramente molto molto molto interessante, nella prova dei fatti che cosa portano di utile le cryptovalute al mondo.
Molti le osannano perchè permettono dei guadagni (sempre più difficili con il passare del tempo), ma il giorno in cui produrre un singolo bitcoin/monero/ethereum/etc... sarà molto costoso sarete tutti pronti a denigrarlo?
E quando non si potrà più produrli che ci faremo? Ah già li useremo al posto del denaro attuale, peccato che al momento nessuno stato vorrebbe rinunciare alla propria sovranità monetaria (che significa anche creazione di debito) e di usi alternativi al semplice mining non ne vedo nel breve periodo.
Ovviamente il discorso di cui sopra può essere esteso anche a tutti quegli strumenti finanziari che servono solo a creare speculazioni per una piccola elite.
Strumenti che non producono assolutamente nulla di concreto, ma impiegano persone e risorse per dare un valore al nulla.
Vorrei tanto che un giorno tutta la popolazione mondiale si dedicasse esclusivamente al mining per vedere quanto ci metterà ad estinguersi. A meno di pensare di mangiarsi qualche cryptovaluta dato che produce ricchezza.
La blockchain senza criptovalute è un database distribuito un po' più efficiente, economico e automatizzato rispetto al classico modello relazionale.
Una interessante ottimizzazione come ne esistono tante ma nulla di veramente innovativo o rivoluzionario.
La vera invenzione rivoluzionaria di Satoshi Nakamoto è il processo di consenso distribuito che è alla base delle moderne criptovalute e di cui la blockchain è il risultato (l'output). Questa invenzione permette, tra l'altro, lo scambio di informazioni su reti pubbliche p2p senza che una parte possa alterare o manomettere il contenuto di quella informazione (a danno dell'altra) e creando quindi un archivio digitale pubblico, condiviso e immutabile nel tempo. Tale archivio acquista in questo modo altre due importanti qualità: è trustless (cioe non ha bisogno di intermediari per essere sicuro) e permissionless ( tutti ne possono fare parte)
Le applicazioni possibili di questa invenzione sono talmente tante che quelle finora solo pensate sono probabilmente una piccola parte.
Affinché questa invenzione funzioni in maniera trustless e permissionless ( e sia quindi qualcosa di veramente innovativo rispetto all'esistente) sono necessari sia un token digitale (cioè una criptovaluta) che una attività di mining.
In mancanza di una disciplina ad hoc che permetta di tassare tale attività, l'unico modo possibile per tassare i miner è relativo all'hardware
Il mining è già tassato come rendita finanziaria al 26% direttamente nella dichiarazione dei redditi.
Vi pongo una domanda semplice semplice.
Fermo restando che la tecnologia blockchain è sicuramente molto molto molto interessante, nella prova dei fatti che cosa portano di utile le cryptovalute al mondo.
Molti le osannano perchè permettono dei guadagni (sempre più difficili con il passare del tempo), ma il giorno in cui produrre un singolo bitcoin/monero/ethereum/etc... sarà molto costoso sarete tutti pronti a denigrarlo?
E quando non si potrà più produrli che ci faremo? Ah già li useremo al posto del denaro attuale, peccato che al momento nessuno stato vorrebbe rinunciare alla propria sovranità monetaria (che significa anche creazione di debito) e di usi alternativi al semplice mining non ne vedo nel breve periodo.
Ovviamente il discorso di cui sopra può essere esteso anche a tutti quegli strumenti finanziari che servono solo a creare speculazioni per una piccola elite.
Strumenti che non producono assolutamente nulla di concreto, ma impiegano persone e risorse per dare un valore al nulla.
Vorrei tanto che un giorno tutta la popolazione mondiale si dedicasse esclusivamente al mining per vedere quanto ci metterà ad estinguersi. A meno di pensare di mangiarsi qualche cryptovaluta dato che produce ricchezza.
I numero di Bitcoin come di qualsiasi altra cripto è limitato. La fase di mining è destinata a concludersi. Alla fine dei giochi se le persone inizieranno ad utilizzare una tale valuta il guadagno sarà nelle fee e non nel bruciare corrente per creare altre monetine.
In quanto al resto ci sono già molte cose che ha portato di utile la blockchain al mondo. Sparo alcune applicazioni rigorosamente a caso anche molto strane e buffe :D
In Sierra Leone si è testata una votazione con la blockchain per sconfiggere definitivamente il fenomeno dei brogli elettorali che in quel paese è disarmante. Con lo stesso criterio si potrebbero indire concorsi pubblici ponendo fine alle raccomandazioni.
Una criptovaluta invece utilizza la blockchain per far concorrenza alla tecnologia Cloud. I tuoi dati invece di trovarsi in datacenter alla mercè di chiunque vi abbia accesso e di stati poco democratici, sono distribuiti in ogni luogo della terra ed inespugnabili anche a un supercomputer dell'NSA.
Un network che non solo ti fa trovare prostitute in tutto il mondo ma te le fa anche pagare ed hai la certezza che siano tutte con i certificati santitari in regola al sicuro da malattie sessualmente trasmissibili. Alla fine si può anche scambiare il feedback :doh:
Decine di altre offrono la possibilità di ricevere pagamenti nell'ordine dei decimi di secondo da ogni luogo della terra anche offline e con fee nulle o irrisore (altro che il 3.5% + 0.35 € di PayPal!). Per il piacere di chi vende non ci sono possibilità di chargeback, contestazioni di addebito ed altre cose del genere che ormai vengono sfruttate per ricevere prodotti e servizi a scrocco con la scusa della difesa del consumatore.
Gestire un'azienda (stipendi, utenze e tasse se lo vorrà lo stato) in modo del tutto automatico senza possibilità di errore e con una precisione superiore al centesimo di euro.
Distribuire fondi pubblici per il finanziamento di varie attività con l'assoluta certezza che i soldi andranno esattamente dove devono andare. Basta mazzette, mazzettine, strette di mano ed ingerenze.
Trasmissione sicura di dati. Se non ricordo male esiste o stanno sviluppando una chat sulla blockchain al sicuro da spioni.
Questa è la mia preferita! Raccogliere fondi per finanziare il tuo progetto imprenditoriale in tempi da capogiro senza dover cedere quote (il tuo culo) a terzi. Facebook per racimolare i soldi necessari ha impiegato 6-7 anni. Oggi alzi lo stesso quantitiativo di soldi in 8 mesi. Lascia perdere le il 47% delle ICO sono un fail. Anche nel mondo dei business anger e delle startup siamo a questi livelli. Lo strumento è senza dubbio interessantissimo!
Vabbè basta così ma sono tante altre le possibilità. Ad esempio la SIAE potrebbe sviluppare la propria cripto e smetterla di rompere le palle a chi organizza eventi musicali con quei cavolo di fogli da compilare a mano 2 metri per 4. Potrei abbonarmi ad Eni per il GAS senza dover firmare quel milione di carte e recedere da Sky senza inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno dall'inferno :help:
Il mining è già tassato come rendita finanziaria al 26% direttamente nella dichiarazione dei redditi.
cut
https://www.ilpost.it/2018/03/11/leggi-tasse-bitcoin-criptovalute-italia/
Scusa il ritardo nella risposta.
https://www.ilpost.it/2018/03/11/leggi-tasse-bitcoin-criptovalute-italia/
L'articolo che hai linkato dice esattamente quello che sto continuando a scrivere da settimane nel forum cercando di rispondere all'enorme massa di ignoranti che dice stronzate sulle criptovalute. Leggi tu stesso:
Se si possiede per almeno sette giorni consecutivi almeno l’equivalente di 51mila euro, non è più considerato un normale possedimento di valute straniere ma un’attività speculativa, a cui viene quindi applicata un’aliquota del 26 per cento. Questo tassa in teoria si applica anche alle criptovalute, ma essendoci un bilancio da chiudere va pagata solo nel momento in cui eventualmente si ottiene la plusvalenza, cioè per esempio vendendo i bitcoin in cambio di euro.
Non è che l'anno scorso ho versato il 26% di tasse per sport. Stesso dicasi per i miei soci e colleghi miner. Tutti abbiamo versato quella % allo stato.
Il punto è che si continua a non capire (o forse non si vuole capire) che sulle rendite delle criptovalute le tasse ci sono eccome! Il che non è soltanto palese ma fottutamente ovvio. Di grazia come avrei potuto non dichiarare gli X € che avevo sul conto? Dio santo quanta ottusità. Uno dice "cripto" ed il 99% delle persone che le denigrano risponde con lo stampino "non pagate le tasse" dicendo il falso. Confesso che le balle mi girano vorticosamente perchè l'anno scorso ho versato un sacco di tasse per le criptovalute e continuare a leggere nei forum e sentire per strada dalla gente IGNORANTE che le criptovalute non sono tassate e che è tutto in nero mi fa imbestialire. È insopportabile. Tutti quelli che conosco e che stanno nel mercato delle criptovalute (e non parlo di ragazzini di primo pelo o casual investor con 1000 euro di budget da investire nelle cripto) hanno dovuto versare le tasse. Se come dite voi non è vero allora pretendo che mi rimborsiate voi le tasse. Deal?
Quando avrei scritto che la detenzione delle cryptovalute non è soggetta a tassazione? :stordita:
Ho postato quello perché hai scritto che l'attività di mining è soggetta a tassazione del 26% quando non è il mining ad essere tassato ma appunto la detenzione di cryptovalute (poi bisogna pure vedere se si utilizza un intermediario piuttosto che il client, il paese di residenza, etc... ma questo è un altro discorso).
Qui https://blockonomi.com/cryptocurrency-taxes/ un quadro generale sulla tassazione nel mondo, poco esaustivo ma rende l'idea (per chi legge me o te e non conosce l'argomento)
Per farti capire meglio ciò che intendevo sulla tassazione dell'attività di mining si può considerare l'Ucraina https://news.bitcoin.com/ukraine-to-legalize-crypto-mining-as-economic-activity/, l'Israele https://www.calcalistech.com/ctech/articles/0,7340,L-3732231,00.html o gli Usa con la nota dell'IRS del 2014 https://www.irs.gov/pub/irs-drop/n-14-21.pdf - https://www.irs.gov/pub/irs-pdf/p334.pdf - https://www.irs.gov/pub/irs-pdf/p535.pdf
Comunque dal G20 non ci sono ancora particolari posizioni (a parte il Giappone) in merito alle cryptovalute, se ne parlerà magari a Luglio per vedere una regolamentazione (si spera) abbastanza uniforme.
Nah non mi riferivo direttamente a te ma capisci che da quando il mondo si è accorto delle criptovalute (tipo 6 mesi) è un tripudio di scemenze come quella della tassazione.
Tornando al discorso iniziare è chiaro che il mining non è soggetto direttamente a tassazione. Se per 2 anni mi mettessi a minare con 100 GPU il VC (VattelapescaCoin) non devo versare nulla. Ho comprato 70k di hardware e consumato X Mwh di corrente chiudendo l'anno in negativo sempre che non abbia altre fonti di reddito.
Il terzo anno il VC schizza a 100 euro e decido di vendere tutto il mio asset di 100.000 VC. Vado su un qualsiasi Exchange e lo metto in vendita. Nel giro di minuti, ore, giorni o mesi mi porto a casa 10 milioni di euro ed è a questo punto che con i 10 milioni di euro fisicamente presenti nel mio conto bancario sono tenuto a pagare le tasse.
In conclusione nella fase di mining è ovvio che non sia dovuto alcun pagamento di tasse perchè non sto producendo alcun reddito. Stesso discorso se comprassi le 10k di azioni Facebook. Finché non decido di vendere e monetizzare non c'è nulla da pagare sul capitale di rischio. Ci mancherebbe che lo stato debba guadagnarci sia nel bene che nel male sempre e comunque.
Ad oggi in Italia come nella maggior parte degli altri paesi (se non tutti) non vi è alcuna distinzione tra asset in criptovalute e l'attività di mining pertanto si paga al momento dell'incasso finale.
Assolutamente si, si parla sempre di capital gain/loss ma questo perché c'è questa strana mania da parte dei burocrati di trattare le crypto come asset e non come valuta e su questo se ne potrebbe parlare all'infinito (a mio avviso la finanza ha snaturato totalmente l'idea principale della criptovaluta).
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