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View Full Version : Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per sicurezza nazionale


Redazione di Hardware Upg
13-03-2018, 07:41
Link alla notizia: https://pro.hwupgrade.it/news/mercato/trump-blocca-l-acquisizione-di-qualcomm-da-parte-di-broadcom-per-sicurezza-nazionale_74708.html

Un executive order del presidente nord americano blcoca l'ambizione di Broadcom di rilevate Qualcomm: la sicurezza nazionale viene prima di tutto

Click sul link per visualizzare la notizia.

riuzasan
13-03-2018, 09:19
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...

nickname88
13-03-2018, 10:18
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...
Ossia della nazione che è passata dalle stalle ad essere la 2° potenza economica mondiale ?
Lui fa gli interessi degli USA secondo la sua logica ( logica che ha avuto la maggioranza nelle elezioni ), il chè non vuol dire fare il volere dei cittadini e delle loro idee peace & love o adottare politiche di globalizzazione e condivisione.

Ognuno ha le sue idee e non c'è prova alcuna che le idee protezionistiche siano necessariamente un male.
Se gli USA non saranno contenti di lui vorrà dire che al termine del suo incarico voteranno qualcun'altro.

kamon
13-03-2018, 10:21
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...

Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia, avvicinandosi alle posizioni protezionistiche e illiberali della tanto odiata Cina. Quello che gli americani non considerano però è che questo gioco in Cina funziona solo grazie a un costo del lavoro bassissimo e di essere governati da una dittatura che centralizza tutta la vita economica del paese... Se a loro sta bene un futuro del genere beh, auguri!
Per noi Europei dovrebbe essere il momento dell'unità per avvantaggiarci della situazione come una vera grande potenza economica, altro che isolarci sempre di più.

Mparlav
13-03-2018, 10:32
Ossia della nazione che è passata dalle stalle ad essere la 2° potenza economica mondiale ?
Lui fa gli interessi degli USA, il chè non vuol dire fare il volere dei cittadini o assecondare la filosofia peace & love o adottare politiche di unificazione e condivisione.

La Cina è sempre stata una superpotenza tecnologica e commerciale negli ultimi 1000 anni.
Non lo è stata solo per una parentesi di circa 50 anni, tra il 1900 ed il 1950.

nickname88
13-03-2018, 10:35
Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia, avvicinandosi alle posizioni protezionistiche e illiberali della tanto odiata Cina. Quello che gli americani non considerano però è che questo gioco in Cina funziona solo grazie a un costo del lavoro bassissimo e di essere governati da una dittatura che centralizza tutta la vita economica del paese... Se a loro sta bene un futuro del genere beh, auguri!
Per noi Europei dovrebbe essere il momento dell'unità per avvantaggiarci della situazione come una vera grande potenza economica, altro che isolarci sempre di più.

L'Europa è da moltissimo tempo che tenta di unificarsi come gli USA ma fino ad ora i risultati sono pietosi. Non si possono unificare nazioni con eccessiva diversità culturale ( e mi riferisco in special modo alle ultime nazioni entranti, della serie ... "facciamo entrare cani e porci" ), lingua e soprattutto in assenza di governo centralizzato.

Siamo uniti solo con l'euro e basta, anzi il fatto che all'epoca l'UK abbia potuto rifiutarlo era già una chiarissima crepa sul modello di unificazione .... Per il resto ognuno tira acqua al proprio mulino.

Non abbiamo bisogno di isolarci dal mondo, siamo già separati in casa.

pabloski
13-03-2018, 10:51
Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia

A quello hanno pensato i suoi predecessori con:

1. guerre illegali
2. prigioni segrete della CIA sparse in mezzo mondo ( Guantanamo non è una mosca bianca )
3. invasione di Paesi sovrani usando patetiche scuse ( adesso ci stano provando con la storia dei Rohyngia, occhio... )
4. spionaggio di massa in patria e all'estero ( amici e nemici )
5. corti segrete e leggi segrete per avallare l'operato delle agenzie di spionaggio ( come sia possibile in democrazia avere tribunali e leggi segrete lo sanno solo loro )

Direi che le faccende economiche sono risibili a confronto.

giovanni69
13-03-2018, 10:59
Ognuno ha le sue idee e non c'è prova alcuna che le idee protezionistiche siano necessariamente un male.
Se gli USA non saranno contenti di lui vorrà dire che al termine del suo incarico voteranno qualcun'altro.
Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.

khuzul
13-03-2018, 11:14
Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.

Ok stavo per scrivere questo. Che le politiche protezionistiche sul medio/lungo periodo impoveriscano chi le mette in atto è abbastanza provato.

Gnubbolo
13-03-2018, 11:16
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.

nexin
13-03-2018, 11:25
Considerando che Broadcom avrebbe licenziato tantissimi lavoratori dopo l'acquisizione, forse è meglio così.

Gyammy85
13-03-2018, 11:39
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.

Le stesse che finanziano gli "economisti" smarttrendy che ripetono da 10 anni "il mondo è cambiato il lavoro non c'è più la apple ha bisogno di noi global glocal social"
O magari è giusto che le multinazionali non facciano altro che comprarsi a vicenda per tagliare tutto fuori e dire sempre "è il mercato che possiamo farci"

Purtroppo l'economia è una scienza, non un'opinione. Li voglio proprio vedere gli economisti buoni dell'ideologia social, quando verranno sostituiti da robottini...ah già, diranno "è il mercato che possiamo farci", ma ho i miei dubbi.

khuzul
13-03-2018, 11:45
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.

Complotto!

nickname88
13-03-2018, 12:25
Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?

canislupus
13-03-2018, 12:27
L'errore del protezionismo sta nel fatto che non viviamo più in un mondo in cui un bene viene esclusivamente prodotto da uno stato e quindi diventa ESSENZIALE per gli altri.
A parte rarissimi casi, non credo che la scelta di Trump possa realmente portare dei benifci a medio/lungo termine.
Ora sta imponendo dei dazi su acciaio/alluminio per permettere alle società siderurgiche americane di produrlo a prezzi più concorrenziali, ma questo comporterà che anche le altre nazioni potranno osteggiare a loro volta con dei dazi i prodotti made in usa.
Calcolando poi che pochissime cose oggi vengono prodotte negli USA, ma arrivano dalla Cina perchè più conveniente come manodopera, non vedo come si possa ipotizzare che una tale soluzione sia valida anche per il futuro.

nickname88
13-03-2018, 12:34
ma questo comporterà che anche le altre nazioni potranno osteggiare a loro volta con dei dazi i prodotti made in usa.
Non tutte le nazioni rappresentano la stessa % di mercato. A parte che i dazi non sono applicati a Canada e Messico, ma gli USA da soli sono enormemente più grandi dell'Europa e la sua popolazione ha un potere di acquisto enormemente più alto.

Un produttore americano "potrebbe" avere più crescita vendendo all'interno nel caso in cui il governo USA rendesse i prodotti esteri svantaggiosi, in confronto invece all'avere mercato anche in Europa ma schiacciato dalla concorrenza.

canislupus
13-03-2018, 12:36
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?

Non devi fare studi di secoli per capire che il protezionismo non lo è stato in passato e non lo sarà neanche in futuro un buon modo per aiutare il proprio paese.
Se tu oggi mi rendi non conveniente comprare un prodotto in quanto importato, io avrò due soluzioni:

1) Non comprare nulla perchè non me lo posso (o non voglio) permettere.
2) Lo compro ad un prezzo più alto di prima impoverendomi, ma aumentando il PIL nazionale.

Nel primo caso avrai un calo dei consumi con relativa contrazione della domanda di beni e circolazione di moneta (aumenti i risparmi, ma gli USA non mi sembrano una società di questo tipo).
Nel secondo caso avrai persone sempre più povere (perchè a parità di beni, ti costano di più), aumento del PIL Nazionale, ma crollo dei risparmi (non è che le persone possono generare reddito dal nulla).
Pensi seriamente che se prima potevo PERMETTERMI di comprare un'auto a 20.000 dollari, domani se me la fai pagare 30.000 con i dazi, io ne comprerò una americana a 25.000 dollari?
Io credo che si avvererà la prima ipotesi, ma magari mi sbaglio.

nickname88
13-03-2018, 12:39
Non devi fare studi di secoli per capire che il protezionismo non lo è stato in passato e non lo sarà neanche in futuro un buon modo per aiutare il proprio paese.
Se tu oggi mi rendi non conveniente comprare un prodotto in quanto importato, io avrò due soluzioni:
I dazi valgono su entrambe le linee, non solo in un senso.

La differenza è che gli USA rappresentano una realtà molto più proficua per l'Europa che viceversa. E la differenza è grande.

Gli USA hanno applicato dazi su materie prime che loro hanno in grandi quantità, probabilmente enormemente di più dell'intera Europa. Non ci sono materie prime su cui l'Europa possa imporre dazi che gli USA non dispongono in quantità anche enormemente più alta, questo va a vantaggio della loro industria e dei loro produttori.

canislupus
13-03-2018, 12:40
Non tutte le nazioni rappresentano la stessa % di mercato. A parte che i dazi non sono applicati a Canada e Messico, ma gli USA da soli sono enormemente più grandi dell'Europa e la sua popolazione ha un potere di acquisto enormemente più alto.

Un produttore americano "potrebbe" avere più crescita vendendo all'interno nel caso in cui il governo USA rendesse i prodotti esteri svantaggiosi, in confronto invece all'avere mercato anche in Europa ma schiacciato dalla concorrenza.

Scusami, ma il tuo ragionamento non ha senso.
Innanzitutto non esiste (o sono pochissimi) i beni che le altre nazioni non possono ottenere da altri che non siano gli USA.
Detto ciò, parliamo di economia interna USA.
Se io oggi per comprare il prodotto X made in China (esempio) posso spendere 10.000 dollari e lascio il prodotto Y Made in USA a 15.000 dollari sullo scaffale, domani se mi metti un dazio che mi porta il prodotto X a 17.000 dollari, sei proprio sicuro che io possa/voglia spendere 5.000 dollari in più rispetto a prima?
Le nazioni possono creare anche il denaro dal nulla aumentando il proprio debito, ma le persone non possono aumentare il proprio reddito in base al pensiero di Trump.

canislupus
13-03-2018, 12:42
I dazi valgono su entrambe le linee, non solo in un senso.

La differenza è che gli USA rappresentano una realtà molto più proficua per l'Europa che viceversa. E la differenza è grande.

Dimmi un solo prodotto INDISPENSABILE made in USA di cui l'Europa non possa fare a meno e che non possa trovare in altri mercati differenti.

nickname88
13-03-2018, 12:45
Dimmi un solo prodotto INDISPENSABILE made in USA di cui l'Europa non possa fare a meno e che non possa trovare in altri mercati differenti.
Nessuna.
Ma gli USA sono un gran fornitore di acciaio e alluminio, l'europa potrebbe acquistarlo altrove ma non agli stessi prezzi forse e soprattutto permette agli USA di abbassare i prezzi delle loro materie.

Non cè nulla di indispensabile che non possa essere prodotto negli USA promuovendo la propria di industria rispetto a quella estera.

canislupus
13-03-2018, 12:53
L'Europa è libera di comperare altrove.
Ma a quanto pare vendere i propri prodotti nel loro territorio per Trump è più proficuo.

Ma ripeto quello che ho già detto.
Trump può pensare tutto quello che vuoi, ma se le persone reputano un prezzo troppo alto si limiteranno negli acquisti.
Non tutti hanno possibilità di aumentare il proprio reddito a dismisura.
Quindi se un prodotto lo reputo troppo oneroso (non è che negli USA tutto costi di meno rispetto ad altrove), potrei anche rinunciare a comprarlo.

giovanni69
13-03-2018, 12:55
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?
E' meglio che mi fermi qui. Chi ne sa qualcosa di economia e di politica economica sa riconoscere un'obiezione legittima dal perorare un punto di vista senza conoscere adeguatamente i fondamentali e come vengono effettuare le decisioni di policy. Non credere che esistano solo studenti e professori chiusi nelle loro accademie che scrivono pubblicazioni e basta. Distinguere tra attività di impresa e politica economica di uno stato in un mondo globale è rilevante ai fini delle interrelazioni. Ed è questo che stanno anche cercando di fare i consulenti alla Casa Bianca vs Trump: ciò che funziona a livello micro non sempre si può estendere a livello macro, senza conseguenze anche negative. L'escalation di una guerra commerciale è un tipo di gioco a somma negativa nel lungo termine, considerando le implicazioni di crescita globale.

nickname88
13-03-2018, 12:56
Chi ne sa qualcosa di economia e di politica economicaDistinguere tra attività di impresa e politica economica di uno stato in un mondo globale è rilevante ai fini delle interrelazioni Chiunque quì dentro, laureato o meno ne saprà di certo meno di Trump in persona.
E non solo sul piano imprenditoriale, visto che per arrivare e mantenersi a quei livelli non sono sufficienti un paio di lauree.

AlexSwitch
13-03-2018, 13:39
Chiunque quì dentro, laureato o meno ne saprà di certo meno di Trump in persona.
E non solo sul piano imprenditoriale, visto che per arrivare e mantenersi a quei livelli non sono sufficienti un paio di lauree.

Sicuro che ne sa e ne saprà meno di Trump? Un " personaggio " che poche settimane fa ha esternato la propria volontà di armare i professori e i presidi delle scuole, piuttosto che regolare i rapporti con l'American Rifle Association e limitare la libera vendita delle armi?
Trump come presidente rimane a galla solamente perchè nella sua amministrazione c'è ancora ( pochi per la verità ) chi usa il buon senso e perchè Wall Street lo tollera, ma la sua visione del mondo è molto provinciale.
Credi davvero che l'acciaio e l'alluminio " made in USA " post dazi costeranno meno di quello importato e che farà aumentare i posti di lavoro?
Vatti vedere come è finita la guerra contro le auto giapponesi ( sottoposte a pesanti politiche protezioniste ) più di 25 anni fa e che cosa ha fatto poi l'industria automotive USA dopo.... ;)

Gnubbolo
13-03-2018, 13:42
sembra che il mondo sia fatto solo di laureati al MIT. c'è anche gente con il QI sotto il 140 che non ha speranze di trovare posto nel terziario avanzato.
se gli abitanti della rust belt non lavorano non comprano. punto.

appleroof
13-03-2018, 13:45
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?

Oddio l'ho sentita per venti anni in Italia, per Berlusca, e non mi pare abbia non dico rivoluzionato, ma minimamente lasciato traccia o ricordo di una riforma proficua...

P. S. Per quanto mi riguarda Trump è il male, fosse a capo di un piccolo stato ma degli Usa, pur rispettando la scelta degli americani ancora non mi capacito

pabloski
13-03-2018, 15:16
Dimmi un solo prodotto INDISPENSABILE made in USA di cui l'Europa non possa fare a meno e che non possa trovare in altri mercati differenti.

Chip Intel e AMD. Praticamente ti ritroveresti in braghe di tela nel giro di qualche anno. Un passaggio massiccio ad ARM e altre architetture sarebbe impensabile, a meno di avere 20 anni davanti per realizzarlo.

E comunque dimenticate tutti la questione fondamentale, ovvero che il commercio internazionale fa uso della forza militare per imporsi. Ad oggi l'UE avrebbe le palle di mettersi di traverso ad USA e NATO? Perchè alla fine è di questo che si tratta.

Se i governanti UE fossero intelligenti, si lavorerebbero i cinesi ( e i russi ). Gli aprirebbero tutte le porte immaginabili per farli entrare economicamente e militarmente nel territorio dell'UE, in modo da avere che qualcuno pronto a parargli il fondoschiena se e quando necessario.

trapanator
13-03-2018, 15:25
S. Per quanto mi riguarda Trump è il male, fosse a capo di un piccolo stato ma degli Usa, pur rispettando la scelta degli americani ancora non mi capacito

È perché di fronte aveva la Clinton, alla quale stendiamo un velo pietoso... Se al suo posto ci fosse stato Sanders, avrebbe vinto di sicuro ques'tultimo.

giovanni69
13-03-2018, 16:05
Chiunque quì dentro, laureato o meno ne saprà di certo meno di Trump in persona.
E non solo sul piano imprenditoriale, visto che per arrivare e mantenersi a quei livelli non sono sufficienti un paio di lauree.

Hai letto solo la prima frase della mia argomentazione e lasciato perdere il nucleo di tutto il resto. Ma vedo che AlexSwitch ti ha già risposto a modo.

kamon
13-03-2018, 16:17
L'Europa è da moltissimo tempo che tenta di unificarsi come gli USA ma fino ad ora i risultati sono pietosi. Non si possono unificare nazioni con eccessiva diversità culturale ( e mi riferisco in special modo alle ultime nazioni entranti, della serie ... "facciamo entrare cani e porci" ), lingua e soprattutto in assenza di governo centralizzato.

Siamo uniti solo con l'euro e basta, anzi il fatto che all'epoca l'UK abbia potuto rifiutarlo era già una chiarissima crepa sul modello di unificazione .... Per il resto ognuno tira acqua al proprio mulino.

Non abbiamo bisogno di isolarci dal mondo, siamo già separati in casa.

Sono abbastanza d'accordo, l'europa è difficile da tenere unita, molto in virtù delle differenze culturali e linguitiche che separano i vari stati (anche se l'Inglese bene o male lo capiamo tutti), ma soprattutto funzionerebbe se le regole fossero chiare e assolutamente vincolanti già dal momento della manifestazione dell'intenzione di entrarci, non ha alcuna utilità far entrare stati e staterelli che non hanno alcuna intenzione di fare loro i valori europei, ma che vogliono solo approfittare dei benefici... A me ad esempio fa orrore l'idea che la Turchia, governata di fatto da un dittatore possa entrare e così anche che degli sputi di staterelli possano permettersi impunemente di rifiutare la loro (microscopica) quota di migranti, dopo aver appriofittato però di tanti aiuti economici dell'unione europea.
Detto questo, io resto profondamente europeista, e questo per questione di semplicissimo interesse, perchè parliamoci chiaro... Con le super potenze attualmente impegnate a cercare di frammentarsi e indebolirsi a vicenda per poi spartirsi i brandelli che si sono staccate l'un l'altra e con le risorse naturali che vanno costantemente a diminuire mentre la popolazione mondiale aumenta, quando il conflitto sarà diretto (prima o poi), paesi come l'Italia non avranno alcuna difesa, neanche geografica considerate posizione e morfologia, a quel punto rimpiangeremo il problema degli immigrati se non diventiamo davvero un tutt'uno con l'europa.

fabrymax84
13-03-2018, 16:17
sicurezza nazionale? oppure aiutiamo le industrie e i brand dove lui partecipa finanziariamente??

da wiki" Possiede quote in alcune public company in numerosi settori che includono la distribuzione del tabacco, outlet, compagnie farmaceutiche, aziende manifatturiere, conglomerati finanziari, compagnie petrolifere, aziende del settore high tech e nell'industria della difesa.[34][88] Gli investimenti nel suo portafoglio comprendono quote in General Electric, Chevron, UPS, Coca-Cola, Home Depot, Comcast, Sanofi, Ford, ConocoPhillips, Energy Transfer Partners, Altera, Verizon Communications, Procter & Gamble, Bank of America, Nike, Google, Apple, Philip Morris, Citigroup, Morgan Stanley, Whole Foods, Intel, IBM, Bristol-Myers Squibb, Johnson & Johnson, Caterpillar, Kinder Morgan, AT&T e Facebook"

pabloski
13-03-2018, 16:18
P. S. Per quanto mi riguarda Trump è il male, fosse a capo di un piccolo stato ma degli Usa, pur rispettando la scelta degli americani ancora non mi capacito

Guarda la cosa è molto più semplice e la definisco riadattando una frase di Ronald Regan: "Gli USA sono l'impero del male".

Come fatto notare da molti commentatori, politici, giornalisti e pensatori indipendenti ( gente rara al giorno d'oggi ), negli USA non comanda il presidente ma gruppetti di individui in completo nero. Non parlo dei men in black, ma dei lobbisti. Questa gente ha legami ovunque, dalla comunità dei barboni ai servizi segreti. Per cui è gente a cui è difficile dire di no. Il problema è che, nonostante si facciano la guerra tra loro, tutti operano solo per il proprio tornaconto, fregandosene bellamente dei problemi della gente comune.

In politica estera sono ormai talmente ebbri da credersi onnipotenti, così che vanno in giro a minacciare qualunque Stato non si sottometta ai loro diktat.

Inutile dire che, prima di loro, c'è stata gente più cazzuta e competente ( vedi i romani ) e hanno tutti inesorabilmente fatto una brutta fine ( gli imperi intendo ). C'è il leggerissimo problema che la fine di un impero non è mai silenziosa ed indolore, e a questo giro ci sono di mezzo le atomiche.

Mparlav
13-03-2018, 16:21
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?

Le conseguenze dei dazi sull'acciaio poste da Bush 16 anni fa' sono state oggetto di studio proprio dagli americani, per dimostrare l'impatto negativo che hanno avuto.
Le similitudini sono tantissime: anche allora dazi al 30% su tutto l'acciaio d'importazione eccetto Canada e Messico (per non incorrere in sanzioni del trattato NAFTA)
Anche allora l'Europa protestò per prima.
Anche allora, Giappone, China, Corea ed altre nazioni, si unirono all'Europa nel ricorso al WTO (lento, farraginoso ed a gestione USA, ma è un punto di partenza).
Allora all'Europa, bastò minacciare dazi su prodotti apparentemente secondari, come arance della Florida e auto dal Michigan, per portare al ritiro del dazio. C'è voluto un anno e mezzo, ma quello è stato l'epilogo
Oggi si parla di moto Harley, jeans Levis e bourbon del Kentucky, si comincia con i prodotti simbolici.

L'unico dato certo è che Trump sta' facendo strage di membri del suo staff e questo secondo me è solo sintomatico di un uomo che è incapace di delegare ed ascoltare.

canislupus
13-03-2018, 16:36
Chip Intel e AMD. Praticamente ti ritroveresti in braghe di tela nel giro di qualche anno. Un passaggio massiccio ad ARM e altre architetture sarebbe impensabile, a meno di avere 20 anni davanti per realizzarlo.

E comunque dimenticate tutti la questione fondamentale, ovvero che il commercio internazionale fa uso della forza militare per imporsi. Ad oggi l'UE avrebbe le palle di mettersi di traverso ad USA e NATO? Perchè alla fine è di questo che si tratta.

Se i governanti UE fossero intelligenti, si lavorerebbero i cinesi ( e i russi ). Gli aprirebbero tutte le porte immaginabili per farli entrare economicamente e militarmente nel territorio dell'UE, in modo da avere che qualcuno pronto a parargli il fondoschiena se e quando necessario.

Perchè ti risulta che tutte le cpu AMD e Intel siano prodotte in fabbriche dentro il territorio USA?
Certo potresti obiettare che trattandosi di prodotti di società USA, allora questi ultimi non metterebbero dei dazi, ma a questo punto i paesi dove vengono prodotti potrebbero creare delle tasse specifiche per le società USA.
Quindi è sempre il cane che si morde la coda.

Per quanto riguarda il commercio internazionale non può avvalersi solo dell'uso della forza militare perchè se distruggi i paesi (e quindi le persone che vi abitano), stai di fatto danneggiando la tua base di acquirenti.

pabloski
13-03-2018, 16:44
Perchè ti risulta che tutte le cpu AMD e Intel siano prodotte in fabbriche dentro il territorio USA?

AMD no, ma Intel https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Intel_manufacturing_sites

E comunque sono aziende USA. Se il dipartimento di stato dovesse imporre il blocco delle esportazioni ( come fece per la crittografia anni fa ), le due aziende dovrebbero obbedire.


Certo potresti obiettare che trattandosi di prodotti di società USA, allora questi ultimi non metterebbero dei dazi, ma a questo punto i paesi dove vengono prodotti potrebbero creare delle tasse specifiche per le società USA.
Quindi è sempre il cane che si morde la coda.

Il cane si morde la cane quando è incapace di produrre. In economia esiste il concetto di autarchia, ovvero mi chiudo a riccio e produco solo per me stesso. Questo sistema fu usato da Hitler per risollevare la Germania distrutta dalle riparazioni di guerra e dall'inflazione.

Nel lunghissimo periodo possono esserci problemi legati al tasso d'innovazione. Ma lo scopo di Trump è fare qualcosa ora e subito.


Per quanto riguarda il commercio internazionale non può avvalersi solo dell'uso della forza militare perchè se distruggi i paesi (e quindi le persone che vi abitano), stai di fatto danneggiando la tua base di acquirenti.

La forza militare non viene usata per distruggere nel 99% dei casi. Lo scopo è l'intimidazione. Ha funzionato benissimo per l'Europa, visto che dopo 70 anni siamo ancora dei cagnolini obbedienti.

canislupus
13-03-2018, 17:22
AMD no, ma Intel https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Intel_manufacturing_sites

E comunque sono aziende USA. Se il dipartimento di stato dovesse imporre il blocco delle esportazioni ( come fece per la crittografia anni fa ), le due aziende dovrebbero obbedire.

Mi sembra che tre fabbriche di Intel non siano proprio negli USA: Israele, Cina e Irlanda.
Poi se gli USA bloccano le esportazioni credo che i primi ad essere danneggiati sarebbero proprio gli americani che non potrebbero in ogni caso sopportare un simile ridimensionamento del proprio PIL.

Il cane si morde la cane quando è incapace di produrre. In economia esiste il concetto di autarchia, ovvero mi chiudo a riccio e produco solo per me stesso. Questo sistema fu usato da Hitler per risollevare la Germania distrutta dalle riparazioni di guerra e dall'inflazione.

Ci sono dei materiali che gli USA semplicemente non hanno in quantità soddisfacenti e tecnologie che purtroppo per loro non posseggono.
Quindi a meno di volersi isolare completamente dal resto del mondo e tornare indietro in certi settori, direi che NESSUNA nazione (ivi compresa la Cina) può vivere senza qualche aiuto esterno.

Nel lunghissimo periodo possono esserci problemi legati al tasso d'innovazione. Ma lo scopo di Trump è fare qualcosa ora e subito.

Infatti nessuno ha detto che nel breve periodo il protezionismo non paghi.
Il problema è che le altre nazioni non stanno a guardare e i danni a medio/lungo periodo non li sani in 5 minuti.

La forza militare non viene usata per distruggere nel 99% dei casi. Lo scopo è l'intimidazione. Ha funzionato benissimo per l'Europa, visto che dopo 70 anni siamo ancora dei cagnolini obbedienti.

Siamo dei cagnolini anche per convenienza perchè di fatto siamo molto divisi nonostante la presunta UE.
Quando devi "lottare" contro stati enormi come Russia e Cina, o ti allei con loro o ti scegli un altro stato ugualmente potente.
Ovvio che se gli USA tirano troppo la corda, anche il più fedele dei suoi alleati (Israele) potrebbe iniziare a spazientirsi.
Come detto da altri, anche l'impero romano è caduto in passato.

Tozzo72
13-03-2018, 21:19
Per quanto mi riguarda non mi sembra servisse tutto questo fiume di commenti. Basterebbe dire che anche tra i fedelissimi di Trump, nonostante le abbondanti epurazioni, il dissenso verso le tante dissennate scelte del presidente non fa che aumentare. Se i suoi stessi esperti economici sono contrari ai dazi è già detto tutto.

Yakkuz
14-03-2018, 00:03
Tralasciando quanto può essere assorbito dal mercato interno e quanto no, le terre rare per i semiconduttori? Buona parte vengono dalla Cina, okey che ci sono anche in California e che quando il costo di una risorsa aumenta, possono diventare "profittevoli" anche giacimenti che prima invece avevano un costo di estrazione fuori mercato (quello che praticamente succede con il petrolio), ma questo ricade comunque sui costi.

Insomma, il mercato globale è così ramificato che interventi duri di protezionismo sono sempre a somma negativa.

C'è poco da dire.

Che poi lui ragioni in maniera prepotente in qualsiasi ambito, usando l'intimidazione economica come strumento per ottenere condizioni migliori, è n'altro discorso. Ma bisogna vedere se gli riescirà sempre...