View Full Version : Chernobyl torna a produrre energia, ma questa volta con il solare
Redazione di Hardware Upg
22-01-2018, 14:41
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/tecnologia/chernobyl-torna-a-produrre-energia-ma-questa-volta-con-il-solare_73674.html
Le autorità ucraine hanno dato il via ad una riconversione degli spazi ad accesso limitato nell'area di contaminazione di Chernobyl, permettendo l'installazione di un impianto ad energia solare a cui ne seguiranno probabilmente altri. Ecco qualche dettaglio.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Micene.1
22-01-2018, 14:50
è previsto il ritorno all'urbanizzazione in sicurezza non prima di 24000 anni.
ah vabbe
Di sicuro nessuno va in loco a rubare i pannelli solari (come succede nella mia zona).
Notturnia
22-01-2018, 14:56
è un luogo morto.. se i pannelli non soffrono potrebbero riempirlo di FV e amen.. tanto non serve a nessuno
Di sicuro nessuno va in loco a rubare i pannelli solari (come succede nella mia zona).
Dumah Brazorf
22-01-2018, 15:37
Magari riescono a produrre qualcosa anche di notte... :asd: :cry:
Dovrebbero farlo anche a fukushima, tanto per un bel po' in quella zona c'è tutto lo spazio disponibile.
in effetti, ipotesi molto suggestiva ed interessante.
l'unico problema è che:
nevica
non è il posto più assolato del mondo.
insomma, tipo il nord italia. non il luogo più climaticamente adatto, ma se del resto non ci si può fare niente altro, tutto sommato può essere una buona soluzione
Micene.1
22-01-2018, 17:50
Tu pensa a paesi come Algeria, Libia e Egitto che potrebbero realizzare impianti solari nel deserto ed esportare energia in Europa.
Vivrebbero di rendita.
vivono di rendita ma col petrolio che costa di meno :D
Tu pensa a paesi come Algeria, Libia e Egitto che potrebbero realizzare impianti solari nel deserto ed esportare energia in Europa.
Vivrebbero di rendita.
si am il pannello si logora anche prima e, ahimè, la durata produttiva di un panello solare è breve... 5 anni al 100% poi inizia il neppure troppo lento declino. Sbaglio o sono altri 5 anni..? mi pareva di aver sentito 10 anni in tutto.
E' chiaro che in clima più freddo e meno ore di sole sarà più difficile che si rovini anzichè in mezzo al deserto.
IMHO
p.s. e quanto inquina costruirli e smaltirli, per soli 10 anni di utilizzo
i pannelli hanno una garanzia di produzione tra l'80 e il 90% dopo 25 anni
un impianto pilota installato a Casaccia dall'enea nell'81 nel 2013 aveva un rendimento residuo del 87%...
il PBT energetico si ha in meno di 2 anni...
Lampetto
22-01-2018, 18:13
si am il pannello si logora anche prima e, ahimè, la durata produttiva di un panello solare è breve... 5 anni al 100% poi inizia il neppure troppo lento declino. Sbaglio o sono altri 5 anni..? mi pareva di aver sentito 10 anni in tutto.
E' chiaro che in clima più freddo e meno ore di sole sarà più difficile che si rovini anzichè in mezzo al deserto.
IMHO
p.s. e quanto inquina costruirli e smaltirli, per soli 10 anni di utilizzo
Bisognerebbe chiederlo agli abitanti di Cernobyl, secondo me preferiscono l'inquinamento dei pannelli solari piuttosto che le radiazioni...
Mi piacerebbe sapere quanti di questi hanno avuto il tumore alla tiroide , quanti aborti spontanei, quante malformazioni, quane malattie contratte dall'esposizione continua, quanti danni per l'ingerimento di cibo contaminato...non lo sapremo mai
so solo una cosa, che a quei tempi in Italia non si poteva mangiare l'insalata a foglia larga, molte coltivazioni della pianura furono gettate, e noi siamo a oltre 3.000 km di distanza, figuriamoci attorno alla centrale
marchigiano
22-01-2018, 19:02
due dubbi
1. chi controlla l'assorbimento degli omini che montano i pannelli
2. le radiazioni hanno effetti negativi sul silicio dei pannelli o sono insensibili?
Ben venga se si riesce a recuperare l'usabilità di quella zona. Magari farà da apripista per sperimentazioni simili in altre aree poco user friendly :)
2. le radiazioni hanno effetti negativi sul silicio dei pannelli o sono insensibili?
Probabilmente sono trattati similmente ai pannelli solari che vengono montati sui satelliti, dove le radiazioni ionizzanti sono molto forti.
marchigiano
22-01-2018, 21:59
Dosimetri. Chiunque lavora in zone controllate ne deve indossare.
ok ma non è che basta stare li 2 ore per saturare il dosimetro? :sofico:
+Benito+
22-01-2018, 22:16
in zone radioattive i turni di lavoro durano anche pochi minuti, due ore è un tempo lungo.
+Benito+
23-01-2018, 08:03
Nzomma..mi pare di ricordare che ad oggi una permanenza di due ore in prossimità dell'impianto corrisponda alla dose equivalente di un anno di radiazioni di vita normale
Lampetto
23-01-2018, 09:06
Escludo che nei pressi della centrale mi faccio una barbecue di carne, 2 salsicce allo spiedo è una piadina alle erbe di campo..potrei diventare fosforescente :asd:
Mars4ever
23-01-2018, 10:00
Tu pensa a paesi come Algeria, Libia e Egitto che potrebbero realizzare impianti solari nel deserto ed esportare energia in Europa.
Vivrebbero di rendita.
Il fotovoltaico rende male se è troppo caldo, nelle zone tropicali è meglio usare centrali solari che scaldano l'acqua focalizzando i raggi solari, come le torri fuori Las Vegas.
Se il cielo è nuvoloso invece il fotovoltaico non perde tanto perché la luce è diffusa ma comunque c'è, anzi va quasi meglio se il Sole non è perpendicolare al pannello. Le nuvole sono come enormi soft-box degli studi fotografici.
+Benito+
23-01-2018, 10:23
Mah, guarda, bisogna vedere cosa vuol dire prossimita' dell'impianto, visto che l'intensita' di radiazione e la concentrazione di radionuclidi varia fortemente a seconda di dove sei.
Per dire, tenendo in conto una dose annuale 'sicura' di 20mS (massima dose per i lavoratori nel settore nucleare), da quello che ho capito, in generale, la radiazione, anche dentro la zona di esclusione, si attiene generalmente sull'ordine dei uS/h:
http://chernobylgallery.com/chernobyl-disaster/radiation-levels/
Il che vuol dire che annualmente, prendendo come riferimento il valore per Reactor 4 - surrounding roads, si ha una dose annua che supera di poco i 20mS. E questi valori sono del 2009, ovvero prima che fosse installato il nuovo contenimento.
E' un posto dove si possono fare i picnic in tranquillita'? sicuramente no. Ma per un lavoratore (ma ormai anche un visitatore o un turista) che si attiene a delle norme di comportamento basilari, non si hanno pericoli.
Certo poi se uno si fa una tagliatella con i porcini della 'foresta rossa' magari qualche pericolo se lo corre. Ma in quel caso uno se la cerca :stordita:
Per vicinanze ovviamente intendo vicino all'impianto, non nella zona di esclusione. La zona di esclusione tra un centinaio di anni dopo il terzo dimezzamento degli isotopi più pericolosi e numerosi sarà discretamente sicura, almeno nelle zone meno contaminate. Per avvicinarsi in sicurezza nella scala delle centinaia di metri dalla centrale ci vorranno un migliaio di anni.
si am il pannello si logora anche prima e, ahimè, la durata produttiva di un panello solare è breve... 5 anni al 100% poi inizia il neppure troppo lento declino. Sbaglio o sono altri 5 anni..? mi pareva di aver sentito 10 anni in tutto.
FAKE NEWS :muro: :doh: :read:
+Benito+
23-01-2018, 10:45
se i valori di quel sito sono affidabili sono estremamente ridotti.
HwWizzard
23-01-2018, 11:12
Infatti ho postato i livelli di radiazione vicino alla centrale. A poche centinaia di metri come ho scritto sono 2.4 2.6 uS/h che non è drammatico.
se i valori di quel sito sono affidabili sono estremamente ridotti.
A Chernobyl fanno le escursioni giornaliere dalla durata di 4-6 ore e ti portano nelle immediate vicinanze della centrale. Quanto vicino non lo so visto che non mi viene neanche in mente di andarci ma evidentemente il rischio non è così alto.
Cmq la zona più contaminata non è quella di Chernobyl perché il vento soffiava da sud quel giorno e gran parte delle polveri è stata portata a nord, infatti è Pripyat ad avere subito i maggiori danni e anche alcune zone della Bielorussia. E direi per fortuna visto che se il vento fosse soffiato da nord finiva tutto a Kiev e nn oso immaginare le conseguenze.
Qualche tempo fa ho visto un documentario dove si parlava di Frank Shuman e dei suoi impianti nel deserto nei primi del '900 dovremmo riprendere da li :D
Visto anch'io, stavo pensando la stessa cosa...:D
Mars4ever
23-01-2018, 14:59
La città fantasma della centrale è Pripyat e non Chernobyl come da luogo comune.
Comunque, quelle visite guidate possono essere ottime idee per corsi di fotografia per imparare a montare il treppiede, scattare e smontare velocemente a colpo sicuro senza tanto cazzeggiare! :D
All'antelope canyon in Arizona ci scandivano sessioni da 120 secondi, lì non serve neanche il cronometro.
è normale che la radiazione aerea sia relativamente bassa, questo perchè il fallout radioattivo è già finito da un pezzo, la vera minaccia è il suolo (ecco perchè non bisogna smuoverlo). Tutta la radiazione oramai è ricaduta ed è stata assorbita dal terreno, il quale è sicuramente, dannatamente, altamente radioattivo.
Ma fin quando si seguono i protocolli di sicurezza (ovvero non scavare in primis) si può tranquillamente svolgere il lavoro senza pericoli
Non credo che il divieto sia perché il terreno sia in generale particolarmente radioattivo (altrimenti non ci potresti camminare sopra con le scarpe da ginnastica come il tipo in foto). Il fatto è che anche deboli emettitori (in particolare alfa) diventano pericolosi se inalati( ergo non si può fare polvere). Inoltre con la radioattività diffusa a spot e con il fatto che subito dopo l'incidente è stata interrata una gran quantità di rifiuti attivata, senza segnarne la posizione, non puoi mai sapere cosa tiri su...
Il fatto che puoi camminarci sopra è perchè ci sono state innumerevoli piogge dal 1986, quindi la radioattività non è proprio sul terreno superficiale (infatti si parla di scavare e non di camminare), al massimo puoi trovarla in tutte le piante che prendono nutrimento dal terreno.
Questo non significa che l'ambiente sia salubre, ma è innegabile che l'atmosfera venga costantemente ripulita dai venti ed in particolar modo dalle piogge. Tuttavia, essendoci materiale radioattivo in ogni dove lì attorno, basta pochissimo perchè le particelle si sollevino in aria dalla centrale o da materiale a terra esposto
Non sono sicuro che il motivo sia che il sottosuolo sia generalmente molto radioattivo...
Per carità non sto contestando quello che dicevi prima, cioè che un incidente gravissimo sia stato gestito anche peggio, interrando rifiuti senza tracciarli, ma
"L'emissione di vapore radioattivo cessò sabato 10 maggio 1986.
Al fine di valutare l'inquinamento radioattivo nelle varie zone è importante sapere dove è piovuto, perché solo dove è piovuto gli elementi radioattivi hanno raggiunto e contaminato il suolo. Il portale Humus riporta mappe tematiche, europee e italiane, sulla contaminazione proveniente da Černobyl.
È possibile riscontrare questo inquinamento ancor oggi, andando a misurare la radioattività emessa dal cesio (137Cs), dal plutonio (239, 240Pu) e dal piombo (210Pbxs) negli strati di terreno risalenti al 1986."
Fonte: Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl%27#Condizioni_atmosferiche)
Gli strati di terreno del 1986 ovviamente non sono più quelli nell'immediata superficie, quindi si può camminare relativamente tranquilli. Però, non è ben definita l'area in cui il materiale si è depositato, perchè le emissioni perdurarono per 2 settimane ed il meteo fu molto variabile.
+Benito+
24-01-2018, 07:38
hoo letto che è vietato sedersi, toccare, e appoggiare cose in terra e che hanno mappato hotspot dove probabilmente caddero frammenti di grafite e o pellet di combustibile, o comunque parti del reattore, e sono zone offlimits.
Che non fosse più di una pericolosità mortale lo si sapeva (dopotutto anche i primi che lavorarono al reattore non è che morirono tutti, "solo" qualche decina).
Pensavo che comunque passeggiare liberamente sotto il sarcofago non fosse raccomandabile, nel senso che qualche mSv/h ci fosse ancora, ma evidentemente no. Meglio così.
Lampetto
24-01-2018, 08:09
Trovare una fonte alternativa al nucleare credo sia indispensabile, i costi umani e ecologici sono troppo alti in caso di incidente.
Quando è costato in termine di vite umane, terreni persi e città evacuate questa centrale?
Il problema è trovare l'alternativa altrettanto efficiente senza la pericolosità del nucleare.
....
Propongo una centrale alimentata con antimateria come combustibile, un Chilo di antimateria che si annichilisce con la materia produce energia sufficiente per alimentare gli Stati Uniti per un anno :O
Il problema da risolvere, come contenere i raggi gamma :asd:
...Gli strati di terreno del 1986 ovviamente non sono più quelli nell'immediata superficie, quindi si può camminare relativamente tranquilli. Però, non è ben definita l'area in cui il materiale si è depositato, perchè le emissioni perdurarono per 2 settimane ed il meteo fu molto variabile.
infatti anche in italia le zone + contaminate sono quelle dove all'epoca pioveva.
e i cinghiali (che sgrufolano gli strati del terreno x mangiare radici) spesso vengono trovati con quantità di cesio oltre la norma se hanno frequentato queste zone.
Appunto. Non esiste. Una soluzione sarebbe anche costruire centrali che non sono catorci by design (come RBMK era) e metterci persone competenti a lavorare... E questo vale per tutte le attività umane rischiose. Non solo per il nucleare.
questa è una mezza fake news, diffusa perchè faceva (e fa ancora) comodo dire che il problema era solo dell'URSS. In ballo c'erano (ci sono e ci saranno) miliardi di $€...
in realtà l'RBMK aveva alcuni aspetti che lo rendevano più sicuro dei reattori occidentali per determinate tipologie di incidente.
ed al contrario anche diverse tipologie di reattori occidentali avevano caratteristiche di elevata pericolosità, anche senza scomodare fukushima (di design USA).
Quando è costato in termine di vite umane, terreni persi e città evacuate questa centrale?
vite a parte, per la russia relativamente poco, visto che è sterminata e semi-disabitata. Pensa fosse successo in italia o in europa...
Fake news proprio nulla. Che fosse un reattore poco sicuro e' confermato dai report di molti enti internazionali, tanto che dopo l'incidente c'e' stata una forte spinta a chiedere che gli stati che possedevano questa tipologia di reattori li chiudesse.
la caratteristica delle fake news è proprio quella che vengono ripetute talmente tanto che alla fine vengono estrapolate ai massimi sistemi e le voci che dicono qualcosa di più preciso e completo praticamente spariscono. :read:
che ci fossero elementi di insicurezza è palese ma appunto si dimentica che:
gli stessi elementi di insicurezza ci sono anche in altri reattori
ci sono altri elementi di insicurezza diversi in altri reattori
l'RBMK aveva x alcuni aspetti elementi di sicurezza MAGGIORI che non altri reattori.
poi se sei il tipo che prende per buona la prima cosa che ripetono tutti sempre, affari tuoi.
In ogni caso il fatto che l'rbmk avesse difetti non significa che le altre soluzioni siano esenti da difetti "di design".
Va bene. L'IAEA e non solo hanno torto e spargono fake news mentre zappy, il grande esperto di radiazioni ed energia nucleare ha ragione :asd: Scusami te se non credo a tutto quello che scrivi...
non ho detto che l'IAEA ha torto.
se non capisci l'italiano (e neanche i report IAEA), e non hai voglia di parlare seriamente, ti saluto e applico la mia sign.
HwWizzard
24-01-2018, 09:45
Fake news proprio nulla. Che fosse un reattore poco sicuro e' confermato dai report di molti enti internazionali, tanto che dopo l'incidente c'e' stata una forte spinta a chiedere che gli stati che possedevano questa tipologia di reattori li chiudesse.
In Ucraina ad oggi ci sono 16 reattori nucleari identici al reattore 4 di Chernobyl perfettamente funzionanti ;) L'incidente non è colpa del reattore o della sua sicurezza ma colpa di 4 idioti ubriachi che hanno fatto più danni rispetto ad un bombardamento di una squadriglia di F16 su quel reattore!!!
Quello che leggi in giro è solo la versione ufficiale dell'accaduto e credimi che è lontana anni luce dalla verità.
+Benito+
24-01-2018, 09:50
Il limite (ma va letto con la mentalità degli anni 60 quando fu progettato) è che era possibile creare un danno mediante azione umana. Oggigiorno è impensabile progettare un impianto pericoloso che in conseguenza di un comportamento umano possa esplodere.
Oltre ad alcune ingenuità progettuali date anche dalla scarsa esperienza nel nucleare (ricordiamo che sono state costruite queste macchine sofisticate solo 15 anni dopo che l'uomo ha imparato a farci le bombe con l'atomo..), per esempio il fatto che all'inizio dell'inserimento delle barre la reazione anzichè rallentare aumentasse a causa del materiale delle punte, era possibile disabilitare e forzare i sistemi.
Oggigiorno qualsiasi operazione che mettesse in allarme il sistema di gestione fermerebbe tutto ed, al limite, porterebbe ad uno spegnimento controllato forzato.
All'epoca si andava sulla luna con un progetto fatto in 5 anni, e per tanti versi è andata bene tante di quelle volte che possiamo solo esserne contenti.
HwWizzard
24-01-2018, 10:04
Sicuramente il fatto che ci fosse un branco di incompetenti che per soddisfare gli ordini dall'alto mando' il reattore fuori specifica sotto molteplici parametri fu la causa principale del problema. Ma come ha scritto +Benito+ c'erano anche degli errori tecnici che facevano si che la situazione diventasse rapidamente poco controllabile nel caso di errori umani.
No! Il sistema permetteva di correggere l'errore umano ma non era a prova di stupido! Come non lo è nessun sistema odierno! Ripeto conoscete solo una parte infinitesimale della verità ed è meglio così.
Mars4ever
24-01-2018, 11:36
Propongo una centrale alimentata con antimateria come combustibile, un Chilo di antimateria che si annichilisce con la materia produce energia sufficiente per alimentare gli Stati Uniti per un anno :O
Il problema da risolvere, come contenere i raggi gamma :asd:
No il primo problema è che, come l'idrogeno, non esiste in natura e bisognerebbe consumare energia per produrla quindi non si risolve niente.
Micene.1
24-01-2018, 11:41
No il primo problema è che, come l'idrogeno, non esiste in natura e bisognerebbe consumare energia per produrla quindi non si risolve niente.
il problema è che nn si produce se non in quantità infinitesime (roba di atomi alla volta)
HwWizzard
24-01-2018, 12:08
Ok.... :stordita:
EDIT: Ti faccio comunque presente che i russi, che continuano ad operare RBMK a seguito dell'incidente riprogettarono le barre di controllo togliendo la punta in grafite, aumentarono la velocita' di inserimento delle stesse e aumentarono l'arricchimento dell'uranio per prevenire problemi di stabilita' e altro. Ergo anche loro videro che c'era qualche difetto di progettazione...
Videro che c'è gente più idiota di quanto avessero previsto ;)
Il limite (ma va letto con la mentalità degli anni 60 quando fu progettato) è che era possibile creare un danno mediante azione umana. Oggigiorno è impensabile progettare un impianto pericoloso che in conseguenza di un comportamento umano possa esplodere...
...
Oggigiorno qualsiasi operazione che mettesse in allarme il sistema di gestione fermerebbe tutto ed, al limite, porterebbe ad uno spegnimento controllato forzato.
tramite un controllo informatizzato... quindi soggetto a bug e virus.
oggigiorno, non so se la cosa sia così "sicura", anzi direi di NO nella maniera + assoluta.
reattori nuovissimi sono stati pesantemente criticati proprio perchè troppo "automatici" e quindi "incontrollabili".
... per tanti versi è andata bene tante di quelle volte che possiamo solo esserne contenti.
infatti.
ma da qui a cercarsi nuove rogne ne passa.
......anche se il contenimento ridoto non e' proprio il massimo della vita).
esattamente come molti reattori occidentali della stessa epoca.
A dimostrazione che l'RBMK non è + "difettoso per design" di molti altri impianti.
è proprio il nucleare ad essere "difettoso per design"
Per quanto ne so il nuovo sarcofago non risolve il problema ma semplicemente lo posticipa di un centinaio di anni!
Il problema quindi non è la sicurezza degli impianti nucleari, il problema è proprio il nucleare!
Uno dei reattori della centrale nucleare di Three Mile Island negli USA è stata vittima di un incidente (molto meno grave di quello occorso a a Chernobyl) nel 1979 e da allora non hanno ancora neanche iniziato lo smantellamento. La centrale di Lubmin in Germania è ferma dagli anni 90, dopo la caduta del muro e lo smantellamento, iniziato nel 1992, è ancora in corso e la data prevista di fine lavori già posticipata varie volte!
non ho detto che l'IAEA ha torto.
se non capisci l'italiano (e neanche i report IAEA), e non hai voglia di parlare seriamente, ti saluto e applico la mia sign.
5g
è proprio il nucleare ad essere "difettoso per design"questa è l'indiscutibile verità.punto.
comunque,se già non l'avete visto,guardate questo:
qui
https://www.youtube.com/watch?v=xvzPXu7F-c8
o qui
https://www.youtube.com/watch?v=mEG7dSd8tv0&list=PLcojLN_9eV3jD83QQ_8oabcWYNVcmtlSP
a mio modo di vedere il miglior documentario sul disastro.
+Benito+
24-01-2018, 22:30
tramite un controllo informatizzato... quindi soggetto a bug e virus.
Oddio, i virus sono qualcosa che nel sistema ci entra se è connesso a qualcosa. Posso sperare che il sistema di sicurezza intrinseca di una centrale nucleare non sia connesso a niente e ci si possa accedere solo in una maniera che renda sostanzialmente impossibile una infezione? Anche perchè un'infezione infetta qualcosa di infettabile, i protocolli di sicurezza a basso livello non dovrebbero girare su "niente", ma essere sostanzialmente dei plc, non delle app per windows 10.
Bug certamente, anche qui posso sperare che nei 20 ani necessari a costruire una centrale nucleare al giorno d'oggi ci sia il tempo di fare un debug con un'affidabilità enorme, che non sarà mai il 100% come non lo saranno i provini del calcestruzzo.
Non sono pro nucleare ma a mio parere il tempo da questo punto di visto ha portato solo a vantaggi rispetto agli approcci dei primi tempi in cui bastava schiacciare tre bottoni per escludere le sicurezze e forzare lo spegnimento dei sistemi di raffreddamento di un reattore.
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