View Full Version : La dipendenza da videogiochi ora è ufficialmente una patologia certificata dall'OMS
Redazione di Hardware Upg
18-01-2018, 10:55
Link all'Articolo: https://gaming.hwupgrade.it/articoli/videogames/5090/la-dipendenza-da-videogiochi-ora-e-ufficialmente-una-patologia-certificata-dall-oms_index.html
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nell'ultima lista delle patologie quella del "gaming disorder", di fatto un disturbo che porta una parte dei videogiocatori all'estraniazione e al distacco dalla realtà che li circonda. Ecco qualche dettaglio in più.
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jepessen
18-01-2018, 11:11
Non sono un medico, quindi dico solo la mia opinione di appassionato.
Secondo me hanno ragione, conosco casi per cui il videogioco e' una vera e propria dipendenza. Diciamo che credo di esserne stato vittima pure io, ai tempi dell'universita' quando mi svegliavo alle quattro di notte per impostare un attacco in OGame... Col senno di poi quello poteva essere un episodio al limite della dipendenza (infatti poi la settimana dopo mi sono cancellato l'account). Vedevi gente che quando veniva beccata e gli distruggevi una flotta bella grossa, andava letteralmente di matto.
Ma al giorno d'oggi ci sono veramente ragazzi che passano tutto il giorno ai videogiochi, sia PC che console che smartphone. Prova a vedere un ragazzino di dieci anni che gioca alla playstation, abituato a farlo ogni giorno per qualche ora. Levagli la console e vedi come reagisce. Fa il pazzo, oltre le normali reazioni da bambino viziato. Vedi (fortunatamente sono molto pochi) casi di gente che e' morta per sessioni troppo prolungate ed ininterrotte ai giochi online.
Pensa alla nomofobia, cioe' la dipendenza da cellulari: prova a togliere ad una persona il cellulare e vedi come reagisce, anche se non e' un cellulare di lavoro e quindi lo usa solo per cazzeggiare...
Allarghiamoci... Vedi che succede a certa gente quando facebook o WhatsApp non funzionano per appena qualche ora, le crisi di panico che accadono e l'impatto mediatico che ha un problema del genere.
Puo' essere questione di chimica? Sostanze rilasciate dal cervello per la soddisfazione di superare un boss, o vincere contro un avversario, quindi una dipendenza fisica? O solo una dipendenza psicologica? Questo non lo so, ma da quasi quarantenne che sono vedo i ragazzini (e meno ragazzini) e non posso che essere d'accordo con l'OMS...
supertigrotto
18-01-2018, 11:19
Anche i videogiochi creano dipendenza,ma anche la corsa e gli sport (per il rilascio di dopamine) ma questi ultimi generalmente fanno bene alla salute,i videogiochi ti costringono a essere sedentario,quindi il sistema cardiocircolatorio non é che esulti.
Tutto può essere una dipendenza se si diventa ossessivi compulsivi, videogiochi compresi.
Opteranium
18-01-2018, 11:19
Poi ho scoperto la fig@ :sofico:
Ci sono passato anche io, a stento mangiavo e andavo in bagno.... poi ho scoperto i videogiochi :sofico: :sofico: :sofico:
bagnino89
18-01-2018, 11:23
Ci sono passato anche io, a stento mangiavo e andavo in bagno.... poi ho scoperto i videogiochi :sofico: :sofico: :sofico:
Malissimo :asd:
LukeIlBello
18-01-2018, 11:31
e capirai hanno scoperto l'acqua calda
per quanto mi riguarda, gioco da quando ho 8 anni e verrò seppellito col
pad.. anzi mouse + tastiera sul grembo :sofico:
William Somerset
18-01-2018, 11:42
Sono d'accordo, ci sono passato anch'io, tra le medie e le scuole superiori, infatti persi un anno alle superiori...Ricordo che vivevo per i videogiochi, la mia vita era nel virtuale non nel reale, andavo a scuola e poi 10 ore di gioco interrotte solo dalla cena quando rientrava mio padre da lavoro... C'è anche da dire che in famiglia avevamo grandissimi problemi, quindi la mia è stata più una conseguenza ad un malessere che altro, voglio dire, potevo benissimo diventare dipendente a qualsiasi altra cosa, non per forza i videogames... Anzi forse il fatto di essere diventato dipendente ai videogames e non ad altro, in fondo in fondo forse mi ha "salvato"...
RoUge.boh
18-01-2018, 11:59
Anche io ho perso un anno alle superiori per i videogiochi, uscivo dalla scuola e fino a notte tarda giocavo..
Ancora adesso gioco quando sono a casa e non devo fare nulla di importanta ma anche fino a tarda nottata, e a volte, anche per pigriazia, a delle uscite con amici in settimana dico che non posso. Ovviamente non trascuro ragazza ed amici sempre ne nel fine settimana dico che non posso perchè devo giocare.
L'unica cosa è non superare quel limite in cui si trascura completamente la via reale da quelal videolurgica perchè alla fine secondo me devono vievere insieme.
FirstDance
18-01-2018, 12:04
Ci sono passato anche io, a stento mangiavo e andavo in bagno.... Poi ho scoperto la fig@ :sofico:
E io che passavo il tempo con il Postalmarket. E' proprio cambiato tutto....
Ciao, sono Max,
sono qui per parlarvi della mia dipendenza da videogiochi...
...
...
...
scherzi a parte, ai tempi di Fallout, mi sono reso conto che non riuscivo a staccare. A quel punto la soluzione è stata: continuo 24/24h per finire prima, poi staccherò una volta per tutte. Da li mi sono mediato :asd:
La pheega è più un miraggio che altro, almeno qui da noi :asd:
St1ll_4liv3
18-01-2018, 13:03
Ci passai anche io, ero al limite della dipendenza. Nel 2005, dopo aver giocato per una media di 8 ore al giorno a WoW per 4 mesi, decisi di vendere l'account e dire basta.
Da allora ho iniziato a giocare meno, fino a smettere completamente nel 2012 (ultimo gioco a cui giocai fu Diablo 3, e poi in realta' GTA V nel 2015 per un mese).
Inutile dire che la mia vita da quando smisi di giocare e' cambiata completamente: persi 15 kg, iniziai ad andare bene a scuola (prima) e universita' (dopo), iniziai a fotografare e girare il mondo e dopo essermi laureato mi sono trasferito all'estero, a Berlino, dove vivo da quasi 5 anni e ho un buon lavoro che paga bene.
Certo, non e' che smettere di giocare mi ha magicamente dato tutto questo, ma era senz'altro una condizione (dipendenza o quasi) che inibiva il cambiamento.
Se guardo a molti dei miei amici di allora, le loro vite non sono cambiate quasi minimamente e a 30 anni sono ancora a casa con i genitori, tutto il giorno dietro a videogiochi e manga.
FirstDance
18-01-2018, 13:07
Mi fa impressione sentire le vostre testimonianze. Io non sono mai arrivato a questo punto e, senza offesa, non riesco ad immaginarmi di qualcuno che sta 8 ore seduto su di una sedia a giocare.
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Mi fa impressione sentire le vostre testimonianze. Io non sono mai arrivato a questo punto e, senza offesa, non riesco ad immaginarmi di qualcuno che sta 8 ore seduto su di una sedia a giocare.
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Parliamo anche nel mio caso di quasi vent'anni fa ed altro che 8h :D facevo pure gli straordinari (non retribuiti)!
St1ll_4liv3
18-01-2018, 13:19
Mi fa impressione sentire le vostre testimonianze. Io non sono mai arrivato a questo punto e, senza offesa, non riesco ad immaginarmi di qualcuno che sta 8 ore seduto su di una sedia a giocare.
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Ti capisco benissimo. Ultimamente mi era venuta voglia di giocare a qualcosa, ma alla fine ho dovuto abbandondare perche' dopo 15 minuti non ne potevo piu'.
Alla fine e' questione di abitudine, ormai noi che non siamo piu' abituati a giocare reggiamo decisamente poco tempo, cosi come chi normalmente gioca 5 ore al giorno, se un giorno ne gioca 3 non si sente appagato.
jepessen
18-01-2018, 13:32
Beh, non e' che io ho smesso di giocare dopo che avevo passato il periodaccio ad OGame... Anche adesso gioco abbastanza, ma nei ritagli di tempo, quando non ho niente di meglio da fare. Gioco quando posso, ma non ho mai sacrificato cose piu' importanti perche' dovevo stare a casa a giocare..
Ad esempio, un mesetto fa ho comprato The Last Of Us per giocarci che ancora non l'avevo provato, e ci gioco la mattina presto: mia moglie si alza presto la mattina ed io con lei, dopo lei va a lavorare perche' comincia prima di me, ed io ho ancora un'oretta disponibile prima di andare, e sfrutto quell'ora per giocare (tanto che ci torno a fare a letto). Anche se arrivo a punti topici, non mi e' mai capitato di fare tardi a lavoro perche' dovevo assolutamente completare l'area, o di tornarci il pomeriggio subito dopo essere tornati a casa. Certo, ho voglia di vedere come finisce, e mi capita che ci penso a lavoro (specie quando dovevo capire come togliermi dalle palle un boss che non ci riuscivo da giorni), come quando interrompi un buon libro e vuoi sapere come va avanti, ma se devo uscire o devo preparare la cena, per dire, pazienza, aspetto la prossima occasione...
Amare i videogiochi va bene, e se ci vuoi perdere un paio d'ore al giorno pure. L'importante e' non perdere la cognizione di causa. Se mentre giochi ti chiamano per cena e tu preferisci saltarla per continuare, allora li' bisogna cominciare a farsi qualche domanda...
cronos1990
18-01-2018, 13:56
Dal tenore dei commenti mi sembra un confessionale :asd:
29Leonardo
18-01-2018, 14:30
Dal tenore dei commenti mi sembra un confessionale :asd:
:ciapet:
jepessen
18-01-2018, 14:33
Dal tenore dei commenti mi sembra un confessionale :asd:
Ti fa capire quanto la questione sia meno stramba di quello che pare a prima vista...
FirstDance
18-01-2018, 15:05
Non lo è affatto, secondo me. Anche io, che non sono mai arrivato a certi eccessi, mi rendo conto che è molto facile lasciarsi trascinare dentro il tunnel. Deve esserci qualcuno che ti monitora e te ne tira fuori in tempo; per questo cerco di fare molta attenzione con i miei figli.
fatantony
18-01-2018, 15:51
Concordo, infatti io devo ringraziare solo i miei genitori se, ai tempi, non passai troppo tempo sui videogames (age of empires II su tutti). All'epoca questo mi faceva imbestialire, ora ringrazio:cincin:
rattopazzo
18-01-2018, 15:58
8 Ore? ai tempi in cui giocavo agli MMO vedevo gente che superava tranquillamente le 15 ore, tutti i giorni. Gli asiatici erano i migliori sotto questo punto di vista, qualcuno aveva persino sostituito la sua vita reale per quella virtuale, anche se c'è da dire che qualcuno ci lavorava anche, vendendo monete virtuali del videogioco per soldi reali. Era il 2002/2003, che sia stato quello l'inizio che ha dato successivamente vita alle criptovalute?...ma questa è un altra storia.
Anch'io quand'ero un fancazzista, per un breve periodo non facevo altro che giocare, soddisfare i bisogni essenziali e dormire.
Senza contare che l'essere in contatto con altri "video-drogati" da tutto in tutto il mondo mi costringeva spesso a stare sveglio a orari assurdi cambiando radicalmente le mie abitudini e lo stile di vita, si doveva essere tutti insieme quando c'era da fare un raid della durata di svariate ore, PvP o semplicemente expare tutti insieme, perchè se qualcuno del gruppo doveva lasciare poteva mandare a puttane il gioco di tutti gli altri.
Qualcuno dovrebbe vietare quel genere di videogiochi che hanno la presunzione di volersi sostituire alla vita reale, perchè spesso si perde la capacità di capire quando è il momento di fermarsi.
Detto questo, torno a giocare :D
Mi fa impressione sentire le vostre testimonianze. Io non sono mai arrivato a questo punto e, senza offesa, non riesco ad immaginarmi di qualcuno che sta 8 ore seduto su di una sedia a giocare.
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
io sono arrivato a 23 ore e mezzo consecutive una volta,non me lo dimenticherò mai gothic2 ,e 21 ore con morrowind!
cmq sessioni di 12 ore ancora oggi le faccio tranquillamente,soltanto che non ho più la fortuna di avere a disposizione il tempo necessario,quindi ogni tanto la domenica,le ferie di natale e agosto!confermo quello che ha detto un altro utente morirò con il pad in mano,nessun pentimento e non mi sento un dipendente ,soltanto un hardcore Gamer!
FirstDance
18-01-2018, 16:04
Cavolo. Io, dopo 90 minuti che vedo mio figlio giocare ai videogiochi e non spegne, gli stacco la spina. Sul serio, non è un eufemismo.
William Somerset
18-01-2018, 16:10
Io ho un bambino di 1 anno e mezzo, ho volutamente eliminato ogni riferimento alla tecnologia dentro casa, niente console, niente telefono in sua presenza (se non per telefonare o rispondere velocemente a qualche messaggio), niente di niente. La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Lo spero vivamente, anche perché si va sempre di più verso un mondo digitale, e se ai miei tempi (80/90) l'unica dipendenza poteva essere quella verso i videogiochi o verso il computer (ma i videogiochi costavano tanto, era roba da ricchi, e i PC costavano ancora di più ed era roba da nerd, molto poco divertente) oggi oltre ai videogiochi c'è internet, lo smartphone, il tablet, la smart tv, i social, etc...
Diciamo che credo di esserne stato vittima pure io, ai tempi dell'universita' quando mi svegliavo alle quattro di notte per impostare un attacco in OGame... Col senno di poi quello poteva essere un episodio al limite della dipendenza (infatti poi la settimana dopo mi sono cancellato l'account).
successo così, pari pari. Ehi non è che ci stavamo sparando a vicenda? :D
LukeIlBello
18-01-2018, 16:54
Dal tenore dei commenti mi sembra un confessionale :asd:
si infatti... quanta ipocrisia :asd:
c'è anche chi riesce a giocare 4-5 ore al giorno (io) pur essendo un impiegato e avendo una donna... invece di vedere le cazzate in tv sulla quale 2-3 ore ci stanno tutti.. 1000 volte meglio i videogames :read:
LukeIlBello
18-01-2018, 16:56
confermo quello che ha detto un altro utente morirò con il pad in mano,nessun pentimento e non mi sento un dipendente ,soltanto un hardcore Gamer!
:mano:
monster.fx
18-01-2018, 16:57
Premesso che la ludopatia é una grave malattia, più sociale che altro.
Io ho sempre giocato dai lontani anni 80/90 a oggi.
Ne ho quasi 40, amo la f@@a, avendo moglie e 2 figli , lavoro ( e in periodi anche doppio lavoro).
Ma nella pausa e qualche volta la sera ,se i bimbi sono a letto, 1 o anche 2 ore di Star wars Battlefront 1/2 me le devo fare.
Ho abbandonato completamente i giochini da cellulare. Secondo me li c e la vera dipendenza.
Un oggetto per quanto utile, é altrettanto pericoloso. Io stesso ero caduto nel tunnel di Clash, candy crush ... Occhio mai speso una lira, ma le vite che si ricaricano ogni tot ore, obiettivi, diventare più forte dell'amico.
O la mania dei social(spinta dai giochini e viceversa).
Io gioco con i miei figli(5 e 9 anni), all'aperto, andiamo in bici, ma ogni tanto tutti con la wii, o insieme al maschietto di 5 anni a star wars(con la stessa tastiera:) ) la facciamo.
Con ciò voglio dire che va tutto misurato.
I miei figli fanno sport(basket e pallavolo) entrambi da quando avevano 4 anni, ma non ho mai lesinato(sotto controllo) l'uso di smartphone per giocare quei rari casi in cui mi é stato chiesto.
"Nascondere" le nuove tecnologie , non é positivo perché lo vedranno da un amico e diventerà l'oggetto del desiderio.
Concludo dicendo che tutto ,in eccesso, fa male.
RealB33rM4n
18-01-2018, 17:01
Anche i videogiochi creano dipendenza,ma anche la corsa e gli sport (per il rilascio di dopamine) ma questi ultimi generalmente fanno bene alla salute,i videogiochi ti costringono a essere sedentario,quindi il sistema cardiocircolatorio non é che esulti.
Tutto può essere una dipendenza se si diventa ossessivi compulsivi, videogiochi compresi.
Se poi nello sport per ottenere risultati cominci a doparti e ti viene un infarto a 20 anni e muori direi che non fanno bene alla salute per niente. :D :D :D
Un abuso è un abuso di qualsiasi cosa si tratti e come tale raramente fa bene, come hai detto anche tu.
si infatti... quanta ipocrisia :asd:
c'è anche chi riesce a giocare 4-5 ore al giorno (io) pur essendo un impiegato e avendo una donna... invece di vedere le cazzate in tv sulla quale 2-3 ore ci stanno tutti.. 1000 volte meglio i videogames :read:
Ma davvero non è stata colta l'ironia nei toni? :asd:
Anche i videogiochi creano dipendenza,ma anche la corsa e gli sport (per il rilascio di dopamine) ma questi ultimi generalmente fanno bene alla salute,i videogiochi ti costringono a essere sedentario,quindi il sistema cardiocircolatorio non é che esulti.
Tutto può essere una dipendenza se si diventa ossessivi compulsivi, videogiochi compresi.
Dipendente anche di sport, difatti non ho più cartilagini tranne che nelle orecchie, naso e poco altro :asd:
bio.hazard
18-01-2018, 18:28
La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Mi sa che di recente non sei stato né in un parco, né in un qualsiasi locale pubblico, altrimenti avresti certamente notato che sono infestate da orde di ritardati con lo sguardo fisso sullo schermo dello smartphone, anche se sono seduti allo stesso tavolo...
:asd:
Mi meraviglio di trovare tante confessioni. Mi aspettavo di trovare dei messaggi stigmatizzanti tipico di chi ha un problema ma si rifiuta di accettarlo/ammetterlo :stordita:
Ho avuto anche io qualche periodo di "gioco eccessivo" con un simulatore e uno sparatutto online.
Mi sono ripromesso quindi di non giocare mai più a giochi in multiplayer perchè secondo me è li che si perde la cognizione del tempo arrivando anche a non dormire.
Sono 5/6 anni che quando posso faccio solo qualche gioco in single dove massimo 1 o 2 ore mi sono bello che stufato e spengo tutto. Anzi ci sono periodi /mesi in cui non gioco proprio a nulla. Meglio così.
davidead
18-01-2018, 18:33
A chi dice "anche io ci sono passato" io chiedo... sei stato costretto ad andare da uno psicologo? Le conseguenze di quello che hai fatto ha causato gravi problemi a te o agli altri? A causa della tua dipendenza hai perso il lavoro, le persone che ami o gli amici? Se la risposta è no, puoi stare anche 30 ore di seguito davanti al monitor, complimenti per la resistenza, ma NON SEI DIPENDENTE DAI VIDOEGIOCHI!
Io ho un bambino di 1 anno e mezzo, ho volutamente eliminato ogni riferimento alla tecnologia dentro casa, niente console, niente telefono in sua presenza (se non per telefonare o rispondere velocemente a qualche messaggio), niente di niente. La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Lo spero vivamente, anche perché si va sempre di più verso un mondo digitale, e se ai miei tempi (80/90) l'unica dipendenza poteva essere quella verso i videogiochi o verso il computer (ma i videogiochi costavano tanto, era roba da ricchi, e i PC costavano ancora di più ed era roba da nerd, molto poco divertente) oggi oltre ai videogiochi c'è internet, lo smartphone, il tablet, la smart tv, i social, etc...
Il binomio bambini/tecnologia è una delle cose che mi fa più impressione e sono davvero contento di essere nato negli anni 80 e cresciuto in modo completamente diverso.
QUi in casa c'è il figlio del mio coinquilino che spende una marea di tempo con il pad in mano a fare gochini discretamente stupidi. Ore e ore non parla e non risponde nemmeno alle domande che il padre gli fa. Quasi ci vuole una secchiata d'acqua per farlo riprendere :asd:
Secondo me è meglio un bambino annoiato a far nulla che in tale stato di rimbambimento totale.
A chi dice "anche io ci sono passato" io chiedo... sei stato costretto ad andare da uno psicologo? Le conseguenze di quello che hai fatto ha causato gravi problemi a te o agli altri? A causa della tua dipendenza hai perso il lavoro, le persone che ami o gli amici? Se la risposta è no, puoi stare anche 30 ore di seguito davanti al monitor, complimenti per la resistenza, ma NON SEI DIPENDENTE DAI VIDOEGIOCHI!
solo un leggerissimo isolamento sociale e malessere fisico :asd:
Comunque il punto è che il fatto di stare 30 ore a giocare vuol dire che si pensa solo a quello in qualsiasi momento della giornata quindi direi che la dipendenza ci sia
SinapsiTXT
18-01-2018, 19:12
Io ho un bambino di 1 anno e mezzo, ho volutamente eliminato ogni riferimento alla tecnologia dentro casa, niente console, niente telefono in sua presenza (se non per telefonare o rispondere velocemente a qualche messaggio), niente di niente. La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Lo spero vivamente, anche perché si va sempre di più verso un mondo digitale, e se ai miei tempi (80/90) l'unica dipendenza poteva essere quella verso i videogiochi o verso il computer (ma i videogiochi costavano tanto, era roba da ricchi, e i PC costavano ancora di più ed era roba da nerd, molto poco divertente) oggi oltre ai videogiochi c'è internet, lo smartphone, il tablet, la smart tv, i social, etc...
Hai provato a farlo innamorare dei Lego? Io avessi un figlio lo obbligherei a costruire tutto con i lego :asd: poi se i Lego non gli piacciono puoi giocarci tu e lui magari prende spunto :D
FirstDance
18-01-2018, 20:19
A chi dice "anche io ci sono passato" io chiedo... sei stato costretto ad andare da uno psicologo? Le conseguenze di quello che hai fatto ha causato gravi problemi a te o agli altri? A causa della tua dipendenza hai perso il lavoro, le persone che ami o gli amici? Se la risposta è no, puoi stare anche 30 ore di seguito davanti al monitor, complimenti per la resistenza, ma NON SEI DIPENDENTE DAI VIDOEGIOCHI!
Attenzione! Questo è un tranello in cui si cade facilmente.
la maggior parte delle persone non ha di questi problemi e chi ce li ha, spesso riesce a venirne fuori da solo, o con l'aiuto dei genitori/amici.
Ci sono però persone che non ce la fanno: vuoi perché sono più deboli, oppure più soli, o con genitori meno attenti, o per sfiga... per i motivi più svariati.
Quando si monitora questo tipo di condizione e si evidenzia che sta aumentando, scatta l'allarme. Tu dirai: "e 'sti cazzi? A me che mi frega?"
Forse a te non frega niente e nemmeno agli altri che sono qui a scrivere, ma lo "stato", cioè chi si preoccupa della comunità, a queste cose deve fare attenzione, perché potrebbe diventare un problema a tendere. E il problema se si estende, diventa anche nostro.
Il fatto che molti ne escano, non vuol dire che TUTTI ne escano e non vuol dire che il problema non esista.
E se esiste, forse un giorno sarà anche nostro.
Quindi ocio a sminuire questi problemi, perché un giorno potrebbe ritorcercisi contro.
monster.fx
18-01-2018, 20:23
Hai provato a farlo innamorare dei Lego? Io avessi un figlio lo obbligherei a costruire tutto con i lego :asd: poi se i Lego non gli piacciono puoi giocarci tu e lui magari prende spunto :D
Vero ... amo anche io i Lego ... e mio figlio a Natale 2016 ha voluto il Wookie Fighter dei Lego ... e altri mini set sempre Lego con cui si diverte.
Vorrei anche dire un altra cosa.
Tempo fa uscii una ricerca scientifica fatta da non so quale importantissima università inglese dove si diceva che i bambini che usano smartphone o tablet, non sono in grado ,a livello neurologico, ad impilare dei mattoncini o a fare attività ludiche molto semplici.
Mio figlio fa certe colonne che manco i costruttori della torre di Pisa sarebbero in grado. :)
Coming soon netflix-patia, la dipendenza da serie TV.
Queste classificazioni lasciano il tempo che trovano, così come la psicologia in generale.
Le persone possono diventare dipendenti da qualsiasi cosa che sia piacevole (e non).
La dipendenza da gioco, gioco d'azzardo, cibo, sesso, pornografia, etc hanno solo manifestazioni diverse perché sono attività diverse, ma i meccanismi sono i medesimi.
Detto questo non é una questione di tempo o altro. Quando avevo tempo ci passavo io un sacco di ore, questo perché era l'attività più divertente che mi potevo permettere da ragazzino ( il gaming é una delle forme di intrattenimento in assoluto più economiche, se rapportato alle ore).
Ma non sono mai stato dipendente, quella é una cosa diversa, significa NON poterne fare a meno.
La maggior parte dei "ci passavo 300 ore", se gli avessi portato un pacchetto vacanza in costa azzurra in una villa da panico con una figa spaziale a bordo di una Ferrari, avrebbe mollato il pad immediatamente.
Il vero dipendente non avrebbe trovato interessante la.cosa e avrebbe preferito stare alla console.
Alessio.16390
18-01-2018, 21:41
Ho avuto solo un game a crearmi dipendenza, il resto erano passatempo, cazzeggio con amici nel freetime.
La dipendenza è scattata con World of Warcraft, era il 2006.
Credo di aver "Farmato" "Livellato" peggio dei cinesi.
Orda, Undead Mago specializzato nel fuoco.
Fortunatamente è durata pochi mesi, 6 o 7.
..mi son rotto le scatole di pagare mensilmente l'abbonamento.
Se Blizzard metterà mai un giorno WoW freetoplay,
credo sarà la morte di molti.
Forse me incluso.
Correva l'anno 2004, ero iscritto al primo anno di ingegneria meccanica, mi obbligai a non installare a WOW, per quanto i miei colleghi di allora lo pubblicizzassero e raccontassero storie di avventure incredibili narrate solo nei libri di Tolkien....
Evitai di collocarlo negli hd del mio oramai defunto PIII 1.4-S dandomi come motivazione principale che come liceo avessi frequentato il classico :doh: :doh: e non capissi un "H" di Analisi e Fisica e mi imposi come regola: "prima il dovere e poi il piacere" peccato che quel piacere venne tra i tre mesi tra il conseguimento della magistrale e il mio primo impiego a tempo indeterminato. :eek: :eek: :D :D
Parecchi di quei colleghi non li ho rivisti più negli anni successivi, c'era gente che giocava dalla sera al mattino e veniva ai corsi completamente sfatta, persero semestri su semestri...
Pensandoci ora mi sono salvato...:D :D
Ora si e no gioco un 2 ore alla settimana alle vecchie glorie...
Non ho mai provato WOW:fiufiu: :fiufiu: :asd: :asd:
Io ho un bambino di 1 anno e mezzo, ho volutamente eliminato ogni riferimento alla tecnologia dentro casa, niente console, niente telefono in sua presenza (se non per telefonare o rispondere velocemente a qualche messaggio), niente di niente. La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Lo spero vivamente, anche perché si va sempre di più verso un mondo digitale, e se ai miei tempi (80/90) l'unica dipendenza poteva essere quella verso i videogiochi o verso il computer (ma i videogiochi costavano tanto, era roba da ricchi, e i PC costavano ancora di più ed era roba da nerd, molto poco divertente) oggi oltre ai videogiochi c'è internet, lo smartphone, il tablet, la smart tv, i social, etc...
in questo modo gli precludi un potenziale futuro in questo settore,crescerà con un ritardo tecnologico pesante,sempre se arrivato ad una certa età non troverà un modo per aggirare l'ostacolo alle tue spalle,come ho fatto pure io,più volte mi sono stati sequestrati i cavi di connessione e una volta me l'hanno pure tagliati!io sono nato il 1980 e per comprarmi il terzo pc ci ho messo 8 anni di risparmi,dal 1990 al 1998,appunto perchè povero ma ci sono riuscito ugualmente,ora grazie ai pc lavoro e nel tempo ho accumulato 14 pc,gli ultimi 2 mi sono costati circa 6000 euro a testa!
William Somerset
19-01-2018, 08:32
in questo modo gli precludi un potenziale futuro in questo settore,crescerà con un ritardo tecnologico pesante,sempre se arrivato ad una certa età non troverà un modo per aggirare l'ostacolo alle tue spalle,come ho fatto pure io,più volte mi sono stati sequestrati i cavi di connessione e una volta me l'hanno pure tagliati!io sono nato il 1980 e per comprarmi il terzo pc ci ho messo 8 anni di risparmi,dal 1990 al 1998,appunto perchè povero ma ci sono riuscito ugualmente,ora grazie ai pc lavoro e nel tempo ho accumulato 14 pc,gli ultimi 2 mi sono costati circa 6000 euro a testa!
Io sono dell'82, siamo quasi coetanei :) . Io non voglio precludergli nulla, vorrei solo che l''informatica e il mondo digitale diventassero solamente un supporto alla vita reale, e non il contrario, non voglio fare il troglodita.
Io ho 3 nipoti, 20, 16 e 12 anni. Ogni volta che li vedo a pranzo non parlano, non comunicano, testa bassa su questi benedetti smartphone e non c'è verso di schiodarli. Poi finito il pranzo si attaccano all'Xbox, poi al PC e poi Sky perché c'è la partita da guardare. Tutti i negozi fisici sono dei ladri, solo Amazon è onesto (:rolleyes: ), e tutto quello che c'è scritto su internet è vero, fa niente se a scriverlo è mio cugggino o un premio nobel. Di andare all'oratorio a giocare a calcetto non se ne parla neanche, fra troppo freddo, troppo caldo, c'è quello che mi sta antipatico, poi ho paura che quello li mi rubi il portafogli, etc... meglio una bella partita a Fifa sul divano con altri giocatori virtuali.
Ecco, io questo vorrei evitare... ma temo che sia già in partenza una partita persa
Pensavo di essere un videogiocatore
Poi ho letto questo thread
Al massimo sono un casual gamer occasionale :fagiano:
in questo modo gli precludi un potenziale futuro in questo settore,crescerà con un ritardo tecnologico pesante
Non è detto
Saper usare degli strumenti non ti avvicina al comprendere come costruirli e usare console e telefonini per giocare non ti avvicina certo a essere un programmatore o un ingegnere elettronico
Il mio ex collega genio della programmazione che adesso lavora per la EA negli USA credo non abbia mai avuto un videogioco e di sicuro se ne aveva non ci passava le ore sopra
William Somerset
19-01-2018, 09:29
Saper usare degli strumenti non ti avvicina al comprendere come costruirli e usare console e telefonini per giocare non ti avvicina certo a essere un programmatore o un ingegnere elettronico
Quoto, pienamente d'accordo
cronos1990
19-01-2018, 10:15
Ti fa capire quanto la questione sia meno stramba di quello che pare a prima vista...Il punto è che qui molti fanno il "conteggio ore giornaliero" passate davanti al PC/Console per videogiocare. Ed è questo l'errore di fondo.
Una dipendenza, in quanto tale, non si misura solo con questo parametro, ma anche con l'incapacità di staccarsene. Anche io, a periodi (ci sono momenti che non faccio alcun videogioco, altri in cui ci passo diverse ore al giorno) se mi baso unicamente sul numero di ore potrei rientrare nella categoria.
Ma se poi si va a guardare: non ho mai soprasseduto a nessun tipo di impegno o al lavoro, faccio come al solito le "faccende di casa" (pulizia, bollette e altri pagamenti, acquisti vari di beni di prima necessità), mi dedico tranquillamente alle mie altre attività di interesse, faccio la mia solita attività di running stagionale tra Marzo e Ottobre, continuo ad uscire tutte le volte che si organizza qualcosa con i miei amici...
Ho cioè la capacità in qualunque momento di dire: OK, faccio altro. Poi è palese che preferisco videogiocare che spazzare il pavimento e stirare i vestiti, ma è più che normale (e spesso non si considera questa semplice ovvietà nel parlare di dipendenze di vario tipo).
Perché altrimenti qualunque cosa facciamo nella vita può cadere tranquillamente sotto l'etichetta di dipendenza. Non dico che non esiste una dipendenza da videogiochi, semplicemente che non si può parlare improvvisamente di dipendenza, o "quasi dipendenza", per il 99% dei videogiocatori.
A quel punto possiamo parlare di dipendenza dal lavoro, dalle serie televisive, dalla necessità di uscire di casa, dal respirare l'aria... o peggio ancora, si potrebbe etichettare come dipendenza qualunque tipo di attività per la quale siamo appassionati, e sulla quale cerchiamo di investire la maggior parte delle nostre risorse (di tempo, denaro e capacità).
Trovo ben più grave, se vogliamo, la situazione dei social-network, dove ormai la maggioranza della gente ne è dipendente, e dove si vedono (li si) scene assurde di astinenza nel momento in cui vengono a mancare, anche solo per qualche ora.
Se da domani per 1 mese salta la corrente su tutto il pianeta, mi metto a leggere un libro (in più), a fare qualche passeggiata in più e a sfruttare meglio il mio telescopio dal balcone di casa (fottute luci cittadine :asd: ). Sopravvivo senza alcuna conseguenza.
Gyammy85
19-01-2018, 10:23
Io 7-8 anni fa riuscivo a giocare senza problemi anche fino all'una di notte, mi aveva preso molto team fortress 2. Ora gioco un'oretta la sera, ma poi mi metto a scrivere qui o guardo qualcosina su youtube. I pomeriggi liberi ho provato qualche volta, ma non mi piace per niente, mi sembra di perdere tempo.
A parte questo, penso che la dipendenza scatti quando non si provi più alcuna soddisfazione nel farlo, ma lo si fa solo perché altrimenti si sta male.
Anche i giochi da tavola non sono da sottovalutare.
Partita da 16 ore su mappa personalizzata a Zombicide? 32 personaggi, boss e miniboss.
Tutto documentato turno per turno.
Eravamo in tre.:ciapet:
FirstDance
19-01-2018, 11:00
Il punto è che qui molti fanno il "conteggio ore giornaliero" passate davanti al PC/Console per videogiocare. Ed è questo l'errore di fondo.
Una dipendenza, in quanto tale, non si misura solo con questo parametro, ma anche con l'incapacità di staccarsene. Anche io, a periodi (ci sono momenti che non faccio alcun videogioco, altri in cui ci passo diverse ore al giorno) se mi baso unicamente sul numero di ore potrei rientrare nella categoria.
Ma se poi si va a guardare: non ho mai soprasseduto a nessun tipo di impegno o al lavoro, faccio come al solito le "faccende di casa" (pulizia, bollette e altri pagamenti, acquisti vari di beni di prima necessità), mi dedico tranquillamente alle mie altre attività di interesse, faccio la mia solita attività di running stagionale tra Marzo e Ottobre, continuo ad uscire tutte le volte che si organizza qualcosa con i miei amici...
Ho cioè la capacità in qualunque momento di dire: OK, faccio altro. Poi è palese che preferisco videogiocare che spazzare il pavimento e stirare i vestiti, ma è più che normale (e spesso non si considera questa semplice ovvietà nel parlare di dipendenze di vario tipo).
Perché altrimenti qualunque cosa facciamo nella vita può cadere tranquillamente sotto l'etichetta di dipendenza. Non dico che non esiste una dipendenza da videogiochi, semplicemente che non si può parlare improvvisamente di dipendenza, o "quasi dipendenza", per il 99% dei videogiocatori.
A quel punto possiamo parlare di dipendenza dal lavoro, dalle serie televisive, dalla necessità di uscire di casa, dal respirare l'aria... o peggio ancora, si potrebbe etichettare come dipendenza qualunque tipo di attività per la quale siamo appassionati, e sulla quale cerchiamo di investire la maggior parte delle nostre risorse (di tempo, denaro e capacità).
Trovo ben più grave, se vogliamo, la situazione dei social-network, dove ormai la maggioranza della gente ne è dipendente, e dove si vedono (li si) scene assurde di astinenza nel momento in cui vengono a mancare, anche solo per qualche ora.
Se da domani per 1 mese salta la corrente su tutto il pianeta, mi metto a leggere un libro (in più), a fare qualche passeggiata in più e a sfruttare meglio il mio telescopio dal balcone di casa (fottute luci cittadine :asd: ). Sopravvivo senza alcuna conseguenza.
Il conteggio giornaliero per me ha senso in questi termini: se giochi al massimo per 90 minuti (per esempio) e NON tutti i giorni, allora è difficile che ti viene la dipendenza.
Pensavo di essere un videogiocatore
Poi ho letto questo thread
Al massimo sono un casual gamer occasionale :fagiano:
Non è detto
Saper usare degli strumenti non ti avvicina al comprendere come costruirli e usare console e telefonini per giocare non ti avvicina certo a essere un programmatore o un ingegnere elettronico
Il mio ex collega genio della programmazione che adesso lavora per la EA negli USA credo non abbia mai avuto un videogioco e di sicuro se ne aveva non ci passava le ore sopra
io invece ho iniziato con i videogiochi che mi hanno portato immediatamente ai pc e che ora sono la mia vita lavorativa per circa 18 ore al giorno,per questo motivo non posso più giocare come vorrei,ho tutte le playstation e xbox ma preferisco sempre il pc,la mia più grande soddisfazione è stata proprio questa nella vita,non tifo nessuna squadra di sport in generale,vado in palestra,mi piacciono forse troppo le signorine:oink: :oink: :oink: ,grazie alla mia più grande passione a differenza dei miei coetanei pur vivendo in calabria non ho avuto la necessità di emigrare in quanto lavoro a 15 km,guadagno abbastanza bene rispetto ai miei coetanei,per me tutto questo significa tanto perchè sono sempre stato deriso quando ero piccolo,etichettato come quello stupido che pensa solo ai pc e ai telefonini,poi i tempi sono cambiati e quei strumenti sono diventati indispensabili,di conseguenza pure io lo sono diventato,in questo momento qualsiasi cosa io desideri non ho problemi a comprarla,non mi devo ne accontentare e nemmeno pensarci 2 volte su,abituato com'ero prima che non mi potevo permettere niente è tutto un altro mondo,ovviamente lavoro tantissimo!questo per me è tutto,quindi mi ritengo fortunato di non aver prediletto altre cose,che poi la questione che stanno sempre sul telefonino sono daccordo con voi e ricordo quando lo facevo pure io!infine la soddisfazione quando vai a cambiare il pc e pensi budget illimitato, cosa compro?
Le dipendenze sono tante, non solo quelle da sostanze psicotrope e dal gioco con soldi.
Esistono infanni anche le dipendenza da social, da cellulare (in diretta correlazione con la precedente) e certamente da videogioco.
Conosco infatti ragazzi (ma non solo) che preferiscono vivere la propria vita attaccati alla playstation, piuttosto che uscire con gli amici o avere normali relazioni con l'altro sesso. Non so cosa scatti in loro e perché, ma è certamente molto triste. Così come è triste vedere bambini di 7-8 anni che non riescono a staccarsi dai propri smartphone!
Riccardo82
19-01-2018, 15:15
il discorso delle dipendenze è serio e non va sottovalutato.
L'unica cosa che non ho capito perchè non viene definita come dipendenza quando il mio capo mi dice che devo fare doppio turno ppure 2/3 ore di straordinario.
Vaaa beh tornaiamo alla dipendenza vah.
Strano, ma questo? malati di sport (http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/28-10-2017/esports-videogiochi-olimpiadi-cio-ci-pensa-ma-230215584438.shtml) ? :fagiano:
mrk-cj94
19-01-2018, 22:31
La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
..
se vabbe, buon 2018.. avanti cristo :D
Io gioco con i miei figli(5 e 9 anni), all'aperto, andiamo in bici, ma ogni tanto tutti con la wii, o insieme al maschietto di 5 anni a star wars(con la stessa tastiera:) ) la facciamo.
Con ciò voglio dire che va tutto misurato.
I miei figli fanno sport(basket e pallavolo) entrambi da quando avevano 4 anni, ma non ho mai lesinato(sotto controllo) l'uso di smartphone per giocare quei rari casi in cui mi é stato chiesto.
"Nascondere" le nuove tecnologie , non é positivo perché lo vedranno da un amico e diventerà l'oggetto del desiderio.
Concludo dicendo che tutto ,in eccesso, fa male.
concordo con l'analisi.. dubito fortemente che dire al proprio figlio "la tecnologia non esiste" o "è creata dal demonio" risolva alcunchè, anzi si perde solo credibilità nei confronti dello stesso, e poi quella non te la ridarà gratis, tutt'altro
Non è detto
di sicuro se non tocca un telefono resterà ignorante circa l'oggetto stesso e soprattutto circa il suo utilizzo ( cosa da cui non può essere tenuto lontano nel 2018 -ameno che venga cresciuto in mezzo agli amish..- semmai educazione alla tecnologia, perchè il proibizionismo/dittatura non ha mai risolto nulla)
LukeIlBello
20-01-2018, 10:43
io invece ho iniziato con i videogiochi che mi hanno portato immediatamente ai pc e che ora sono la mia vita lavorativa per circa 18 ore al giorno,per questo motivo non posso più giocare come vorrei,ho tutte le playstation e xbox ma preferisco sempre il pc,la mia più grande soddisfazione è stata proprio questa nella vita,non tifo nessuna squadra di sport in generale,vado in palestra,mi piacciono forse troppo le signorine:oink: :oink: :oink: ,grazie alla mia più grande passione a differenza dei miei coetanei pur vivendo in calabria non ho avuto la necessità di emigrare in quanto lavoro a 15 km,guadagno abbastanza bene rispetto ai miei coetanei,per me tutto questo significa tanto perchè sono sempre stato deriso quando ero piccolo,etichettato come quello stupido che pensa solo ai pc e ai telefonini,poi i tempi sono cambiati e quei strumenti sono diventati indispensabili,di conseguenza pure io lo sono diventato,in questo momento qualsiasi cosa io desideri non ho problemi a comprarla,non mi devo ne accontentare e nemmeno pensarci 2 volte su,abituato com'ero prima che non mi potevo permettere niente è tutto un altro mondo,ovviamente lavoro tantissimo!questo per me è tutto,quindi mi ritengo fortunato di non aver prediletto altre cose,che poi la questione che stanno sempre sul telefonino sono daccordo con voi e ricordo quando lo facevo pure io!infine la soddisfazione quando vai a cambiare il pc e pensi budget illimitato, cosa compro?
:asd: :mano:
è solo un modo per creare un nuovo ramo di malati..."cliniche" di disintossicazione in quel di hollywood come funghi.
shakko81
20-01-2018, 21:20
Credo che chiunque abbia nel sangue del "dna nerd" tenda a spendere molte ore nel mondo dei videogame o della tecnologia in generale. E' vero vi possono essere casi limite ma credo che tutto si risolva in un processo naturale dove passata l'adolescenza-tempo libero si viene a creare quasi sempre un distacco forzato causa lavoro e/o famiglia (almeno questo è il mio caso) che ti vincola in maniera tale da perdere quei ritmi eccessivi "da dipendenza".
Poi è chiaro anche i sociologi e psicologi devono lavorare, i videogame fanno male....caxxo ci sono dipendenze molto più serie (alcool,droga,sigarette,gioco d'azzardo) ma ogni tanto puntualmente fuoriesce questa notizia :D
MiloCobbs89
20-01-2018, 23:13
Certo che a leggere i commenti qua sotto è veramente triste notare in quanti continuino a confondere dipendenza con esagerazione.
Passare tante ore al giorno davanti a un videogioco (o a un PC),per un certo periodo della vostra vita,non significa automaticamente e per forza essere dipendenti.
La dipendenza da videogiochi non si misura in ore.
È giustissimo fare attenzione e dare la giusta importanza a chi ha avuto problemi seri,ma vediamo anche di non creare allarmismi inutili.
I videogiochi,oggi come ieri,se utilizzati nel modo giusto possono essere utili e fare molto bene. Anche questo è provato scientificamente.
Passare un mese o due davanti a un videogioco,come già hanno detto altri prima di me(ma, purtroppo,troppo pochi), non significa nulla di per sè.
Anche io ho avuto periodi in cui mi fissavo con qualcosa e passavo le giornate a giocare.
Così come ho passato ore e ore davanti a libri o fumetti avvincenti,o a guardare serie TV.
Poi il periodo di fissa mi passava,e tornavo a fare altro,come sempre.
Fosse stata dipendenza sarei ancora lì davanti.
Non fate l errore di pensare sia così facile,e non fate l errore di credere che tutte le dipendenze si sviluppino in modo uguale.
Fumassi,bevessi o mi drogassi per lo stesso quantitativo di tempo che passo giocando,quando ho tempo e non c'è altro da fare,ora probabilmente sarei fregato.
D altra parte,passassi ore a fare attività fisica,sesso o shopping,uscirei sicuramente distrutto (per un motivo o per l altro)dalla maratona ma difficilmente avrei voglia di continuare a farlo, conoscendomi.
Se vedete che,passati parecchi mesi, continuate a giocare, fregandovene di tutto il resto, compromettendo la vostra vita studentesca/lavorativa e le amicizie e reagendo male con chi prova a farvi smettere,allora iniziate a preoccuparvi e chiedete aiuto.
Altrimenti,parliamo di semplice esagerazione.
E magari pure pigrizia,direi io.
La dipendenza è un altra cosa è,almeno in questo ambito,credo sia anche molto più rara.
Grazie a Dio.
Guts8686
20-01-2018, 23:36
L'eventuale dipendenza è una questione totalmente personale,riguarda solamente la persona stessa in genere. Peggio ancora secondo me sono quelli che ne fanno una questione di morale pubblica,esempio: vari casi di omicidio in America in cui ho personalmente sentito dire che la causa scatenante del gesto era stato il passare troppo tempo con giochi ritenuti violenti,o mi viene in mente un caso successo in Italia tempo fa in cui due ragazzi che lanciavano sassi giù da un cavalcavia passarono sotto l'opinione pubblica come dei plagiati dagli anime perchè avevano visto fare quelle scene in ken il guerriero :muro: :doh: era uno degli insegnamenti principali,se non ricordo male,nella divina scuola di Hokuto :D
Luca TIR
21-01-2018, 07:04
L'eventuale dipendenza è una questione totalmente personale,riguarda solamente la persona stessa in genere. Peggio ancora secondo me sono quelli che ne fanno una questione di morale pubblica,esempio: vari casi di omicidio in America in cui ho personalmente sentito dire che la causa scatenante del gesto era stato il passare troppo tempo con giochi ritenuti violenti,o mi viene in mente un caso successo in Italia tempo fa in cui due ragazzi che lanciavano sassi giù da un cavalcavia passarono sotto l'opinione pubblica come dei plagiati dagli anime perchè avevano visto fare quelle scene in ken il guerriero :muro: :doh: era uno degli insegnamenti principali,se non ricordo male,nella divina scuola di Hokuto :D
ma chi giornalista può concepire una cosa del genere???mi sto rotolando dalle risate pensando a ken il guerriero che combatte ad uno svincolo autostradale o da mazzate al casellante???e perchè non l'anno detto a rai isoradio-infotraffico ?!?!
cdimauro
21-01-2018, 07:52
Veramente all'epoca ci fecero pure una trasmissione televisiva apposta, facendo vedere la camera di uno dei ragazzi tappezzata di poster, e ovviamente mandando in onda piccoli spezzoni di Ken il Guerriero in cui veniva mostrata esclusivamente pura violenza. :rolleyes: :muro:
Se vostro figlio oggi cresce senza tecnologia sarà fortemente svantaggiato nel mondo del lavoro.
Più ne mastica meglio é, per qualsiasi posizione.
Dal medico al consulente aziendale.
Lo vedo anche nel mio ufficio, le ore che passavo al PC e quindi la.dimestichezza tecnologica che ho, valgono almeno un delta del 30%-50% dello stipendio e carriera accelerata rispetto ai miei colleghi che non ne capiscono.
Molto più produttive le ore passate ad imparare a capirne di tecnologia che le ore buttare sui libri di italiano a imparare inutili poesie a memoria (che sono ben contento di aver dimenticato).
E lavoro in una società di management consulting eh, mica sono un programmatore.
Io ho un bambino di 1 anno e mezzo, ho volutamente eliminato ogni riferimento alla tecnologia dentro casa, niente console, niente telefono in sua presenza (se non per telefonare o rispondere velocemente a qualche messaggio), niente di niente. La mia speranza è che possa non fare la mia fine, e che possa prediligere la vita reale, quella all'aria aperta, quella dove c'è contatto fra esseri umani in carne ed ossa.
Lo spero vivamente, anche perché si va sempre di più verso un mondo digitale, e se ai miei tempi (80/90) l'unica dipendenza poteva essere quella verso i videogiochi o verso il computer (ma i videogiochi costavano tanto, era roba da ricchi, e i PC costavano ancora di più ed era roba da nerd, molto poco divertente) oggi oltre ai videogiochi c'è internet, lo smartphone, il tablet, la smart tv, i social, etc...
Ho conosciuto una persona che si era trasferita alle Fiji, una sorta di hippie, che per questa idea di "stare all'aria aperta" non faceva andare i figli a scuola e diceva "non sapranno leggere ma sanno andare a cavallo".
A meno che tu abbia poi milioni di euro di rendite per cui non debba mai lavorare o anche, oggi, socializzare gli stai facendo dei danni immensi.
Stai trasferendo un tuo pregiudizio ingiustficato psicologico su tuo figlio, precludendo gli l'accesso al mondo reale.
Probabilmente ti hanno traumatizzato facendoti sentire in colpa per le ore che ritenevano "perse" al PC.
Questa ansia di controllo che avete é pericolosa.
Guts8686
21-01-2018, 10:43
ma chi giornalista può concepire una cosa del genere???mi sto rotolando dalle risate pensando a ken il guerriero che combatte ad uno svincolo autostradale o da mazzate al casellante???e perchè non l'anno detto a rai isoradio-infotraffico ?!?!
Ken contro l'aumento dei caselli autostradali...una torbida storia di violenza :D :D :D
Guts8686
21-01-2018, 10:52
Ho conosciuto una persona che si era trasferita alle Fiji, una sorta di hippie, che per questa idea di "stare all'aria aperta" non faceva andare i figli a scuola e diceva "non sapranno leggere ma sanno andare a cavallo".
A meno che tu abbia poi milioni di euro di rendite per cui non debba mai lavorare o anche, oggi, socializzare gli stai facendo dei danni immensi.
Stai trasferendo un tuo pregiudizio ingiustficato psicologico su tuo figlio, precludendo gli l'accesso al mondo reale.
Probabilmente ti hanno traumatizzato facendoti sentire in colpa per le ore che ritenevano "perse" al PC.
Questa ansia di controllo che avete é pericolosa.
Però se permetti ci sono diversi gradi di sfumature tra una vita hippie e un uso controllato della tecnologia,specie in un bambino piccolo o no? Certo il ragionamento "non sapranno leggere ma sanno andare a cavallo" mi sembra troppo estremo,mi fa venire in mente un film recente "captain fantastic",alla fine la soluzione mostrata alla fine del film è trovare una via di mezzo tra il ritirarsi in mezzo alla foresta e l'essere inglobati totalmente dalla modernità. insomma nè eremiti nè hikikomori :D
wolverine
21-01-2018, 12:43
Sulla dipendenza da smartphone nessuno ne parla, si fanno sondaggi e statistiche? :stordita:
io ho una mia teoria personale per quanto riguarda la salute del bambino e la tecnologia,tutto quello che è a una distanza maggiore di 30cm dal cervello del bambino va bene!secondo me solo il telefonino usato tradizionalmente può essere deleterio
Riccardo82
22-01-2018, 10:37
i programmatori sono q
FirstDance
22-01-2018, 12:34
i programmatori sono q
Sono d'accordo, sono tutti q. :confused:
Ed è tutta colpa di Bud Spencer e Terence Hill se esiste il bullismo nel mondo.
Io sono dell'82, siamo quasi coetanei :) . Io non voglio precludergli nulla, vorrei solo che l''informatica e il mondo digitale diventassero solamente un supporto alla vita reale, e non il contrario, non voglio fare il troglodita.
Io ho 3 nipoti, 20, 16 e 12 anni. Ogni volta che li vedo a pranzo non parlano, non comunicano, testa bassa su questi benedetti smartphone e non c'è verso di schiodarli. Poi finito il pranzo si attaccano all'Xbox, poi al PC e poi Sky perché c'è la partita da guardare. Tutti i negozi fisici sono dei ladri, solo Amazon è onesto (:rolleyes: ), e tutto quello che c'è scritto su internet è vero, fa niente se a scriverlo è mio cugggino o un premio nobel. Di andare all'oratorio a giocare a calcetto non se ne parla neanche, fra troppo freddo, troppo caldo, c'è quello che mi sta antipatico, poi ho paura che quello li mi rubi il portafogli, etc... meglio una bella partita a Fifa sul divano con altri giocatori virtuali.
Ecco, io questo vorrei evitare... ma temo che sia già in partenza una partita persa
Questa è una questione di educazione, non di esposizione alla tecnologia. Il problema dei genitori moderni è che non hanno la minima idea di come educare i propri figli e non solo non vogliono fare il minimo sforzo per informarsi, ma molto spesso sono così orgoglioni che pensano di non avere bisogno di imparare alcunché, e quindi non accettano input di alcun tipo.
Così mettono in mano ai propri figli un affare che li ipnotizza - come le generazioni precedenti li mettevano esclusivamente davanti alla televisione - per farli "star buoni", e quello che descrivi sopra è il risultato.
Il fatto è che questa ignoranza al giorno d'oggi è imperdonabile, perché le informazioni abbondano e basta veramente un minuscolo sforzo per farsi un'idea su come educare i propri figli.
Senza considerare l'intramontabile buona regola dell'educazione, che le generazioni correnti sembra che abbiano completamente dimenticato: dai il buon esempio. Funziona la maggior parte delle volte.
i programmatori sono q
Una verità struggente, indiscutibile e assoluta.
Ciao, sono Max,
sono qui per parlarvi della mia dipendenza da videogiochi...
...
...
...
scherzi a parte, ai tempi di Fallout, mi sono reso conto che non riuscivo a staccare. A quel punto la soluzione è stata: continuo 24/24h per finire prima, poi staccherò una volta per tutte. Da li mi sono mediato :asd:
La pheega è più un miraggio che altro, almeno qui da noi :asd:
Quello mi è successo anche leggendo alcuni libri, non riuscivo più andare a dormire una volta che cominciavo.
Ma non ho mai sofferto di astinenza da videogiochi, anche perché il gioco deve essere bello per i miei standard, non mi basta vedere e cliccare qualcosa sullo schermo.
Certo oggi c'è un sacco di roba di scarsa qualità, anche tripla A, che non merita di essere giocata manco gratis.
Adriatic
25-03-2018, 12:11
Insegno in un istituto superiore, ed è impressionante vedere come, durante l'intervallo, i ragazzi stiano ciascuno con il proprio smartphone a giocare, e come sia dura farli smettere al termine dell'intervallo stesso.
Abbiamo anche casi di ragazzi dipendenti da internet: c'è chi è finito all'ospedale dopo ore e ore trascorse on line fino allo sfinimento (parlo di ragazzi di 14 - 15 anni) e chi, a detta delle famiglie, rimane alzato fino alle due di notte a guardare siti ci un certo genere...
I genitori intervengono, ma in certi casi siamo di fronte a vere e proprie dipendenze patologiche, al punto che abbiamo avviato delle attività in collaborazione con il Servizio di Medicina delle Dipendenze dell'ospedale della nostra città per monitorare la situazione e rendere più consapevoli i ragazzi e le famiglie su un uso "intelligente" della Rete.
In molti casi i genitori chiedono consiglio anche a noi insegnanti su come impedire ai figli di navigare su certi siti, o di usare la Rete in modo improprio, ma è un compito arduo, perché siamo in un istituto tecnico industriale in cui si diplomano periti informatici, quindi i ragazzi sanno benissimo come aggirare i vari blocchi.
Parlando con genitori e ragazzi ho imparato che Open DNS lo aggirano facilmente cambiando le impostazioni, che K9 lo disinstallano anche senza conoscere la password, avviando il pc in modalità provvisoria, che il file hosts lo cancellano, e via dicendo. Spesso, del resto, i genitori non sanno o non osano creare per i loro pc degli account separati per i figli, anche perché in casa il ragazzo è generalmente l'unico che sa intervenire se il computer ha qualche problema, e per molte famiglie va bene che possa "smanettare" per trarre d'impiccio genitori, nonni e quant'altri in crisi con la tecnologia. A volte vorrei poter consigliare loro qualcosa, ma non sono un informatico, e del resto medici e psicologi concordano nell'affermare che una vera guarigione dall'uso compulsivo del computer si ha quando uno sa regolarsi da solo, senza bisogno di blocchi, e che un blocco realmente non aggirabile non esiste; tuttavia, ammettono anche che durante i periodi di "disintossicazione" dalla Rete occorre impedire l'accesso a certi siti ai ragazzi.
Non è possibile privarli del computer, perché serve loro per le attività scolastiche e i compiti, e se anche non avessero il pc navigherebbero con lo smartphone (dove però almeno c'è il limite imposto dal traffico di rete disponibile, anche se possono sfruttare il wi - fi di casa).
Non è nemmeno pensabile consigliare impostazioni a livello di router, sia perché molti non lo saprebbero fare, sia perché la maggior parte dei router "tradizionali" forniti dalle compagnie telefoniche non è configurabile.
Il modo migliore per educare i ragazzi a un uso consapevole della Rete e del pc è parlare loro seriamente, ma spesso questo non funziona: è come dire a un bambino che mangiare troppi dolci fa male e sperare che, una volta che si trovi da solo in casa e davanti a una dispensa piena di caramelle e torte non ne tocchi neanche una...:rolleyes:
Adriatic
25-03-2018, 21:17
Molto più produttive le ore passate ad imparare a capirne di tecnologia che le ore buttare sui libri di italiano a imparare inutili poesie a memoria (che sono ben contento di aver dimenticato).
Circa le poesie a memoria, non sono poi così inutili se le guardi non come poesie in sé, ma come modo per allenare la mente.
Un noto allenatore italiano di Serie A, qualche tempo fa, ha detto che la cosa più utile che abbia imparato a scuola è stato il latino, perché gli ha dato una flessibilità mentale indispensabile per il suo lavoro. Non a caso, in moltissimi Paesi europei il latino rimane una materia fondamentale, anche se sembra quanto più distante possibile dalla tecnologia.
Considera poi che per il lavoro ti serve conoscere la tecnologia, ma tu non sei nato solo per lavorare, ma per avere una formazione come persona: e la poesia ti dà anche questo e, perché no, ti aiuta a ragionare e destreggiarti meglio nelle scelte che la vita ti può imporre. È ovvio che a un datore di lavoro non interessa se sai o meno una poesia (anche se la cultura è sempre apprezzata), ma a un datore di lavoro interessi come individuo che produce e che gli fa guadagnare, non come persona. Le competenze tecnologiche le devi al tuo datore di lavoro, quelle culturali le devi a te stesso ;)
Quindi ben venga la cultura tecnologica, la sua importanza è indiscutibile, ma ben venga anche un po' di cultura letteraria: forse è anche quella a farci essere più intelligenti rispetto a un computer...
E poi, se esci con una bella ragazza, pensi di colpirla di più con una frase poetica o con un test comparativo sugli antivirus? ;)
wolverine
26-03-2018, 11:53
E poi, se esci con una bella ragazza, pensi di colpirla di più con una frase poetica o con un test comparativo sugli antivirus? ;)
Dipende dalla ragazza, se trovi quella che basta un "zibidibuda come se fosse antani o posterdati per cefalo con poesia" o quella che se provi col romanticismo ti manda aff.. :D
Adriatic
26-03-2018, 14:14
:D
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