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View Full Version : Un SoC x86-64 cinese grazie a VIA Technologies


Redazione di Hardware Upg
03-01-2018, 10:50
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/cpu/un-soc-x86-64-cinese-grazie-a-via-technologies_73278.html

VIA Technologies in joint-venture con il governo cinese ha annunciato una nuova famiglia di processori x86-64, con una roadmap interessante per i prossimi anni

Click sul link per visualizzare la notizia.

demon77
03-01-2018, 11:18
Apperò! Ritorno a sorperesa di VIA technologies! :D

Interessante!

Saturn
03-01-2018, 11:36
Ci spero poco, ma un terzo competitor, anche per la fascia medio-bassa sarebbe spettacolare !

calabar
03-01-2018, 12:03
Gli accordi con i Cinesi potrebbero fornire a Via un trampolino di lancio per "risorgere".
I cinesi hanno bisogno di CPU consumer per slegarsi dalle aziende americane e avere il controllo sull'hardware, e anche se Via potesse produrre soluzioni che in occidente non sarebbero competitive con Intel e AMD, il mercato cinese è abbastanza grande da sostenerla.

Non sarebbe male se riuscisse a racimolare sufficienti risorse per tornare ad investire pesantemente in ricerca e sviluppo e tornare a competere nel mercato mainstream anche da noi. Un terzo competitor non farebbe che bene al mercato.

3000
03-01-2018, 13:45
Ok, tutto bene e bello...
certo però che iniziare coi 28nm nel 2018...
Comunque col governo cinese in mezzo non ci sarebbe da stupirsi se ben presto VIA tornasse importante.

supertigrotto
03-01-2018, 13:58
Scusate se ironizzo ma tempo fa, quando qualcuno flammava su AMD o Intel ricordavo che c'era pure Via e che se dovevano flammare sul più debole o il più forte o il più disonesto,dovevano prendersela anche con Via,altrimenti non c'era par condicio. 😂
Secondo me, con rilevanti investimenti, possono avere prodotti dalla qualità /prezzo / consumi molto abbordabili, se poi riescono ad attrarre clienti tipo xiaomi (che fa ultrabook) e altri marchi,il più é fatto,anche per uscire dalla Cina come clientela consumer.

LMCH
03-01-2018, 14:50
Date un occhiata a questa discussione:
https://semiaccurate.com/forums/showthread.php?8505-Zhaoxin-KX-5000-amp-KX-6000&p=294544&viewfull=1#post294544
Ed in particolare a questo:
https://image.ibb.co/gFBznm/2017_11_16_154809.jpg

Lo Zhaoxin ZX-E dicono che sia il KX-6000 (prodotto da TSMC a 16nm) con 3ghz di clock ed 8 Core.
Il benchmark utilizzato non da un idea completa delle prestazioni, ma da l'idea che "al suo meglio" quel chip sia decisamente più di un Atom.
Più che sufficiente per pc "economici" per la pubblica amministrazione, scuole e cose simili, perchè mi sa che se provano a commercializzarlo al di fuori del territorio cinese, Intel li riempie di cause legali per violazioni di brevetti di vario tipo (non riguardo il set d'istruzioni, ma brevetti sull'implementazione dei circuiti).

+Benito+
03-01-2018, 15:56
Sarà ma le piattaforme VIA me le ricordo per essere di nicchia, ma non economiche nè efficienti, solo lente.
Hanno spinto sull'integrazione prima del tempo, quando i sistemi mini itx erano "fuori standard" era quasi obbligatorio stare su una Epia. Care come il sangue e come performance per W perdenti su tutti i fronti

LMCH
04-01-2018, 07:23
Sarà ma le piattaforme VIA me le ricordo per essere di nicchia, ma non economiche nè efficienti, solo lente.
Hanno spinto sull'integrazione prima del tempo, quando i sistemi mini itx erano "fuori standard" era quasi obbligatorio stare su una Epia. Care come il sangue e come performance per W perdenti su tutti i fronti

Ora sembra una cosa diversa, c'entra il bisogno del governo cinese di avere "cpu più affidabili" senza "comodi bug" noti solo al produttore estero che possono essere usati per aprirsi backdoor di ogni tipo ed al tempo stesso poter usare il software scritto per l'enorme ecosistema x86 ed x86-64.

Ma potrebbe anche essere l'ennesimo progetto portato avanti da qualche funzionario governativo per mettersi in mostra o "mettersi in affari" e che non andrà da nessuna parte una volta che vengono meno i finanziamenti o che vengono incanalati in un alrro progetto di qualcuno con più influenza sull'allocazione dei fondi.

A parte questo, se riescono a stare bassi con i prezzi ed i consumi (le prestazioni sono secondarie una volta che sono a livello di un Atom) potrebbero usarlo per prodotti di consumo per il mercato cinese o paesi in via di sviluppo dove le leggi sui brevetti e copyright sono favorevoli alla cosa.

Ed anche se non sembra c'e' un sacco di roba consumer con cpu x86 ben nascosta dentro.
Non è un caso se la system image di Android TV per x86-Atom è già supportata nella preview dell SDK per Android 8.1, tanto per dirne una.

+Benito+
04-01-2018, 07:53
dei brevetti alla cina gliene frega niente comunque, via o non via. Se volesse sviluppare qualcosa di sicuro per usi governativi, lo farebbe fare ai servizi segreti, non a via.

cdimauro
04-01-2018, 09:33
Infatti. Ed è troppo comodo sviluppare chip infischiandosene dei brevetti.

D'altra parte finché la commercializzazione rimarrà limitata alla Cina, se lo possono anche permettere.

Peraltro una decisione del genere indica che non credono più in Longsoon quale soluzione proprietaria/interna per far girare applicazioni x86/x64: evidentemente le prestazioni non sono mai state accettabili.

Comunque questo solo benchmark non dice nulla delle reali capacità di questo chip. Da quel che si vede, potrebbe andare come un Atom 8 core, e dunque essere poco papabile per l'ambito desktop.

+Benito+
04-01-2018, 11:59
credo comunque che la storia dei brevetti sia vicina al capolinea. Sono stati inventati male e gestiti peggio. Adesso è impossibile capire se una cosa è coperta da brevetto, ce ne sono troppi e hanno emesso brevetti per minchiate atomiche come "inserimento comandi mediante tocco", "richiesta dati da database" etc etc.
Ormai la funzione originaria è totalmente distorta, ed li vantaggio derivante dal possesso di brevetti è talmente elevato che esistono società che vivono di licenze senza sviluppare nè fare nulla. Non era questo l'intento.

Questa manfrina vive finchè c'è uno stato di diritto condiviso a livello mondiale, con accettazione di piccole "licenze" per convenienza politico-finanziaria. Voglio vedere se tutti i "produttori" di telefoni e elettronica cinesi hanno la licenza per produrre quel che vendono. Ma non intaccano il mercato mondiale dei grandi nomi e glielo lasciano fare.

Ma son convinto che non durerà altri cinquant'anni.

cdimauro
04-01-2018, 13:39
Sono convinto anch'io che l'attuale sistema dei brevetti si presta a storture e assurdità come quelle che hai elencato, ma l'alternativa quale sarebbe per chi volesse tutelare una sua invenzione?

LMCH
04-01-2018, 14:07
dei brevetti alla cina gliene frega niente comunque, via o non via. Se volesse sviluppare qualcosa di sicuro per usi governativi, lo farebbe fare ai servizi segreti, non a via.

I servizi segreti non hanno le competenze e le risorse necessarie, di questi giorni neppure il governo USA arriva a tanto, è molto più facile farlo fare a chi ha già tutto il necessario con i giusti incentivi.

fano
04-01-2018, 14:39
Però il caso di VIA è diverso da Longsoon, VIA ha la licenza per creare X86 legalmente, non so se può fare 64 bit o tutte le istruzioni legalmente, ma penso di sì.

Se riuscissero a "rientrate" a esser un buon terzo incomodo non sarebbe per nulla male :D

+Benito+
04-01-2018, 15:07
I servizi segreti non hanno le competenze e le risorse necessarie, di questi giorni neppure il governo USA arriva a tanto, è molto più facile farlo fare a chi ha già tutto il necessario con i giusti incentivi.

permettimi, nè io nè tu sappiamo che risorse e competenze abbiano i servizi segreti :asd:
SI SPERA che uno stato come la cina (che è un continente a tutti gli effetti..) abbia la possibilità di avere nei servizi segreti persone per fare quel che serve fare. Non è che assoldano solo gente con la bombetta e la pipa che passa il giorno sui treni ad ascoltare le conversazioni...

+Benito+
04-01-2018, 15:08
Sono convinto anch'io che l'attuale sistema dei brevetti si presta a storture e assurdità come quelle che hai elencato, ma l'alternativa quale sarebbe per chi volesse tutelare una sua invenzione?

domanda da un milione di rubli. Forse rivedendo la cosa limitando le invenzioni a cose complesse e non ad idee banali. Per costruire un frullatore da 10€ devi poter accedere forse a una cinquantina di brevetti! Attualmente è una cosa speculativa e non a protezione secondo me. Ti faccio un esempio: l'altra settimana mi è venuto in mente di registrare un brevetto relativo ad un'idea, che ti posso anche dire tanto sarà già brevettata sicuro (e comunque non ho i soldi per pagare un'indagine necessaria per poter ottenere un brevetto forte, quello italico non vale niente). L'idea sarebbe che per le auto a guida autonoma per incrementare la precisione il software di gestione dell'auto si interfaccia con un database geometrico di oggetti (altre auto, semafori, etc) in modo che col tempo sempre più prodotti sono mappati (quando li produci fornisci una sorta di qrcode posto in zone visibili in modo da essere riconoscibile dalle telecamere dell'auto - per altre auto banalmente basta la targa).
Per pensare di brevettare una cosa così devi essere una multinazionale. Probabilmente puoi fare il brevetto (sempre che non ci sia già) ma per fare il sistema devi accedere a tutti i brevetti sottostanti (relativi alla relecamera, ai database, alle connessioni wirelesse e cablate, al software di AI, e via andare). Diventa una cosa oltre che con costi lunari, terribilmente macchinosa. Non favorisce più l'inventore (in questo caso: me) perchè non c'è più la possibilità per l'inventore di verificare se la propria è una innovazione con modi, tempi e costi congruenti.

cdimauro
05-01-2018, 07:45
domanda da un milione di rubli. Forse rivedendo la cosa limitando le invenzioni a cose complesse e non ad idee banali.
La pensiamo allo stesso modo. Il problema è che definire formalmente/rigorosamente/univocamente cosa sia un'invenzione "complessa" e "non banale" è sostanzialmente impossibile.
Per costruire un frullatore da 10€ devi poter accedere forse a una cinquantina di brevetti! Attualmente è una cosa speculativa e non a protezione secondo me.
Utilizzare tanti brevetti non lo vedo come speculativo: se sono necessari per realizzare il frullatore, e "non banali", ci può anche stare.
Ti faccio un esempio: l'altra settimana mi è venuto in mente di registrare un brevetto relativo ad un'idea, che ti posso anche dire tanto sarà già brevettata sicuro (e comunque non ho i soldi per pagare un'indagine necessaria per poter ottenere un brevetto forte, quello italico non vale niente). L'idea sarebbe che per le auto a guida autonoma per incrementare la precisione il software di gestione dell'auto si interfaccia con un database geometrico di oggetti (altre auto, semafori, etc) in modo che col tempo sempre più prodotti sono mappati (quando li produci fornisci una sorta di qrcode posto in zone visibili in modo da essere riconoscibile dalle telecamere dell'auto - per altre auto banalmente basta la targa).
Penso anch'io che qualcosa del genere sia già stata brevettata. I sistemi di machine learning necessitano di essere addestrati con parecchi oggetti da riconoscere, il che significa che, sostanzialmente, hanno sviluppato un database di oggetti che utilizzano per mappare tutto quello che incontrano.
Per pensare di brevettare una cosa così devi essere una multinazionale. Probabilmente puoi fare il brevetto (sempre che non ci sia già) ma per fare il sistema devi accedere a tutti i brevetti sottostanti (relativi alla relecamera, ai database, alle connessioni wirelesse e cablate, al software di AI, e via andare). Diventa una cosa oltre che con costi lunari, terribilmente macchinosa. Non favorisce più l'inventore (in questo caso: me) perchè non c'è più la possibilità per l'inventore di verificare se la propria è una innovazione con modi, tempi e costi congruenti.
Credo anch'io che il problema più grosso sia proprio quello di verificare se la propria invenzione sia già stata brevettata oppure no.
Se lavori per una multinazionale non hai problemi, perché ci penserà lei a fare tutte le verifiche, ma... l'idea non sarà più tua.
Se non lavori per una multinazionale allora si presenta l'enorme barriera dei costi (se non erro la summa di tutti i costi per ottenere un brevetto internazionale, e per mantenerlo durante l'intero corso di validità, dovrebbe aggirarsi sui 70mila dollari).
Per cui capisco la tua frustrazione, visto che sono sostanzialmente nelle tue condizioni (le idee non mi mancano di certo).

Non concordo soltanto sul fatto che una tua invenzione debba far uso di altri brevetti, e quindi che sia "limitata" o forse il termine migliore, dato il contesto, sarebbe "soffocata".
Idee "non banali" è facile che non riescano a risolvere un determinato problema interamente da sole, e quindi debbano far uso di altre idee per arrivare allo scopo. Non ci vedo nulla di male in ciò.
Certamente è una seccatura, ma non si può costruire un palazzo antisismico utilizzando unicamente il geniale mattone che hai inventato ( https://www.youtube.com/watch?v=ubRohXCjHoE&t=11m30s ): ti serve anche altro. :)

+Benito+
05-01-2018, 08:00
Sono d'accordo. Non so come siano pubblicati ed organizzati i brevetti. Se ci sia, ad esempio, una pagina pubblica divisa in categorie ad albero in cui andare a scovare tutti i brevetti oppure come si faccia per capire realmente quali sono i brevetti. Spero che la fase faldoni sia superata da tempo!

Sono passato recentemente per la registrazione di un disegno in italia, è uno scandalo, carte scritte in maniera ignobile, persone con cui interfacciarsi che non sanno un emerito CAZZO DI NIENTE, burocrati inutili come la CO2 nei buchi del gruviera.

Figurati se ci fosse da parlare di qualcosa di più complesso di una minchia di disegno...qui da noi è un dramma, soprattutto la qualità degli organi legislativi e la preparazione del personale deputato alle operazioni pratiche.

cdimauro
06-01-2018, 06:48
Infatti non m'è mai passato per la testa di brevettare qualcosa in Italia.

E mi gira pure abbastanza che in Germania le aziende preferiscano brevettare prima lì, e poi forse richiedere un brevetto internazionale. Visto che l'invenzione sarà plausibilmente sfruttabile in tutto il mondo, SE è il caso di brevettare lo si dovrebbe fare world-wide.

Comunque il sito dei brevetti americano ha un motore di ricerca, e anche Google ha un suo motore che consente di cercare. Tutti i testi dei brevetti sono digitalizzati e indicizzati, quindi, ma rimane sempre il problema del "wording": quali parole siano state utilizzate nelle descrizioni delle invenzioni. Cosa non affatto banale, perché tante volte un'invenzione simile alla tua si nasconde dietro a termini astratti come "apparatus that behaves blah blah blah", e uno non capisce a primo acchito di cosa sta parlando.

Ecco perché, purtroppo, alla fine servono sempre aziende specializzate che queste meticolose ricerche le fanno per te. Facendo alzare enormemente i costi... :mad: