View Full Version : Francia, divieto totale per l'utilizzo del cellulare a scuola: anche durante pause ed intervallo
Redazione di Hardware Upg
13-12-2017, 09:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/telefonia/francia-divieto-totale-per-l-utilizzo-del-cellulare-a-scuola-anche-durante-pause-ed-intervallo_72923.html
Scetticismo a riguardo di questo divieto totale "Bisogna vivere al passo con i tempi, sarebbe più intelligente mettere e far rispettare delle regole e discuterne il loro significato con gli alunni"
Click sul link per visualizzare la notizia.
bonzoxxx
13-12-2017, 09:17
preciso preciso come da noi...
Ha ragione da vendere. Mia madre insegna ancora, prossima alla pensione. Da quello che mi racconta, a parer mio sta crescendo una generazione di rincojoniti. C'è veramente da aver paura, il paese sarà in mano a costoro nei decenni a venire, e c'è poco da stare tranquilli.
Escono dalle scuole superiori, e non sanno nemmeno scrivere correttamente in italiano. L'importante è però postare su instagram con l'aifon ics, truccarsi con chili di fondotinta a 12 anni e rossetto, gli autoscatti con filtro bellezza al 100%, mettere likes, scattare foto dei piatti al ristorante e postare sciocchezze da mattina a sera.....come se il mondo girasse intorno a loro.
Il più delle volte non interessa scoprire qual'è il metodo migliore per affrontare un problema, ma si preferisce quello più sbrigativo e facile.
Proibire qualcosa è molto più immediato che educare all'uso corretto.
E l'educazione allo smartphone spetta ai genitori, non alla scuola.
Penso che proibire gli smartphone produrrà l'effetto contrario in quella fascia d'età, aumentando ulteriormente il desiderio d'uso.
--Proibire qualcosa è molto più immediato che educare all'uso corretto.
La scuola non permette di fare un sacco di cose. Ad esempio, non si puó fumare. Allora permettiamo il fumo, ma facciamo educazione sul fumo. Probabilmente non mi lascerebbero entrare con una tanica di benzina sotto braccio, dovrebbero invece educarmi. Naturalmente, sto parlando per iperboli (mi tocca sempre specificarlo), ma il punto é che l'insegnamento all'uso del cellulare non fa parte dei compiti della scuola, quindi se i ragazzi non lo sanno usare in modo civile, che lo lascino a casa.
--E l'educazione allo smartphone spetta ai genitori, non alla scuola.
Quindi, se non vengono educati correttamente, la scuola ha il diritto di vietarne l'uso, no?
--Penso che proibire gli smartphone produrrà l'effetto contrario in quella fascia d'età, aumentando ulteriormente il desiderio d'uso.
Peggio di cosí. Prima o poi spero sbatteranno la testa contro la vita vera...
Piedone1113
13-12-2017, 09:51
Il più delle volte non interessa scoprire qual'è il metodo migliore per affrontare un problema, ma si preferisce quello più sbrigativo e facile.
Proibire qualcosa è molto più immediato che educare all'uso corretto.
E l'educazione allo smartphone spetta ai genitori, non alla scuola.
Penso che proibire gli smartphone produrrà l'effetto contrario in quella fascia d'età, aumentando ulteriormente il desiderio d'uso.
Quando andavo a scuola era vietato portare i giochi da casa.
Perchè adesso dovrebbe essere consentito portare dei giochi tecnologici a scuola?
O credi che alle elementari ed alle medie ( ma per il 99% dei casi anche alle superiori) uno smartphone venga usato per altro?
Sempre quando ero piccolo c'era un orario preciso per guardare la tv o i videogame, perchè adesso dovrebbe essere diverso?
Vietare l'uso dello smartphone a scuola non insegna certo ad educarne all'uso, invece educa alla responsabilità, al rispetto delle regole ed ai legami sociali. O è più importante educare all'uso dello smartphone?
sta crescendo una generazione di rincojoniti.
Osservazione generica e classica di generazioni precedenti verso le successive, perche gli hippy anni 60 come erano considerati ? E quelli tutto il giorno in sala giochi ?
Se vuoi perdere tempo ed essere inconcludente ci riesci in ogni modo , in ogni epoca, e con qualunque tecnologia!
gd350turbo
13-12-2017, 10:02
Proibire l'uso dei cellulari a scuola, potrebbe portare ad una sollevazione popolare che nemmeno l'IVA al 50% causerebbe...
Vedi recente tread sul cellulare in auto.
All'italiano, non devi toccare due cose:
Il cellulare
Il calcio
Per il resto puoi / possono fare quello che vogliono che non ci muoviamo !
Osservazione generica e classica di generazioni precedenti verso le successive, perche gli hippy anni 60 come erano considerati ? E quelli tutto il giorno in sala giochi ?
Se vuoi perdere tempo ed essere inconcludente ci riesci in ogni modo , in ogni epoca, e con qualunque tecnologia!
Vai in giro per le scuole medie-superiori, e capirai con chi hai a che fare. La metà degli studenti è sprezzante verso gli insegnanti, non hanno rispetto per la sua autorità......se questa, malauguratamente, dovesse dare uno scappellotto, anche simbolico.....lo dirà alla mammina e papino, i quali andranno a lamentarsi con la preside con l'avvocato a braccetto.
E se trovi uno che sappia calcolare l'area di un quadrato, ritieniti fortunato. Ci sono troppe distrazioni, e i genitori ? Ci si mettono pure loro, con le loro crisi di mezza età, smartphone in mano pure a tavola quando si mangia, uotzapp, inviando e ricevendo sciocchezze a parenti/amici....hai presente quelle immaginette idiote "buongiorno-buonanotte" tutte pacioccose con i gattini, facendo catene di san antonio....
Proibire l'uso dei cellulari a scuola, potrebbe portare ad una sollevazione popolare che nemmeno l'IVA al 50% causerebbe...
Vedi recente tread sul cellulare in auto.
All'italiano, non devi toccare due cose:
Il cellulare
Il calcio
Per il resto puoi / possono fare quello che vogliono che non ci muoviamo !
Altra triste realtà.
@ silviop: non è la stessa cosa. si sta vivendo un cambiamento proprio nella concezione di sè stessi, come se non si esistesse senza smartphone. e le nuove generazioni sono indifese
tuttavia poco da fare, così è. aggiungo, come scritto altre volte, che la prossima 'rivoluzione sociale' sono convinto che sarà contro questa 'evoluzione'. poi da capire in che panorama tutto ciò avverrà, certo...
--Proibire qualcosa è molto più immediato che educare all'uso corretto.
La scuola non permette di fare un sacco di cose. Ad esempio, non si puó fumare. Allora permettiamo il fumo, ma facciamo educazione sul fumo. Probabilmente non mi lascerebbero entrare con una tanica di benzina sotto braccio, dovrebbero invece educarmi. Naturalmente, sto parlando per iperboli (mi tocca sempre specificarlo), ma il punto é che l'insegnamento all'uso del cellulare non fa parte dei compiti della scuola, quindi se i ragazzi non lo sanno usare in modo civile, che lo lascino a casa.
--E l'educazione allo smartphone spetta ai genitori, non alla scuola.
Quindi, se non vengono educati correttamente, la scuola ha il diritto di vietarne l'uso, no?
--Penso che proibire gli smartphone produrrà l'effetto contrario in quella fascia d'età, aumentando ulteriormente il desiderio d'uso.
Peggio di cosí. Prima o poi spero sbatteranno la testa contro la vita vera...
La scuola ha il diritto di vietarne l'uso come per tante altre cose, ma hai notato chi sono stati i primi a mostrare perplessità per il provvedimento? L'associazione dei genitori.
E' così comodo demandare l'educazione dei figli all'istituzione scolastica, che ritrovarsi ora una nuova proibizione da "gestire", come per il fumo, l'alcool o le droghe leggere, non li fa' certo felici.
Il risultato finale è che i genitori continuano a non educare, la scuola proibisce, ma cresce il consumo di alcool, fumo, droghe leggere tra gli adolescenti.
Non voglio porre l'uso sullo smartphone sullo stesso livello, ma penso che anche per questo, crescerà il desiderio d'uso in situazioni ben più "pericolose" dell'ambiente scolastico: in bici, sullo scooter, quando avranno la prima auto, in mezzo alla strada quando attraversano.
Educare è difficile, ma la semplice proibizione troppo spesso sortisce l'effetto contrario.
randorama
13-12-2017, 10:17
ci sono paesi che hanno, a capo del ministero dell'istruzione, gente con le palle.
noi abbiamo la Fedeli....
Vietarlo durante le lezioni OK, ci mancherebbe.
Vietarlo anche durante l'intervallo, NO.
Nei 10-15 minuti di pausa credo che, oltre a mangiarsi un panino, uno possa fare ciò che vuole per rilassarsi.
Non credo che il rendimento a scuola sia determinato dallo smartphone, ci sono sempre stati quelli bravi e le capre, anche quando i cellulari non c'erano.
Se uno va male a scuola lo si avvisa, si avvisano i genitori...e se le cose non migliorano si ripete l'anno.
Non diamo sempre la colpa alla scuola, il più delle volte la colpa è dei genitori che perdonano tutto o quasi ai propri figli.
Turbominchia
13-12-2017, 10:28
Osservazione generica e classica di generazioni precedenti verso le successive, perche gli hippy anni 60 come erano considerati ? E quelli tutto il giorno in sala giochi ?
Se vuoi perdere tempo ed essere inconcludente ci riesci in ogni modo , in ogni epoca, e con qualunque tecnologia!
si ma è anche il tempo che si dedica allo smartphone. Ai miei tempi è vero si andava nei bar a giocare ai cabinati, ma quanto tempo passavamo cosi? io andavo ogni tanto e ci stavo forse mezz'ora, anche perchè si pagava e di certo i nostri genitori non ci davano così tanto soldi. Sullo smartphone ci stanno ore e ore e ogni momento del giorno. Tanto è gratis.
alexsky8
13-12-2017, 10:33
Il più delle volte non interessa scoprire qual'è il metodo migliore per affrontare un problema, ma si preferisce quello più sbrigativo e facile.
Proibire qualcosa è molto più immediato che educare all'uso corretto.
E l'educazione allo smartphone spetta ai genitori, non alla scuola.
Penso che proibire gli smartphone produrrà l'effetto contrario in quella fascia d'età, aumentando ulteriormente il desiderio d'uso.
concordo e credo che lo abbiamo testato sulla nostra pelle direttamente quando eravamo adolescenti
proibire serve a poco nulla o meglio non ha un effetto a lungo termine
l'educazione è un compito molto difficile e deve iniziare all'età di 1gg e proseguire senza sosta come un "martello", permeare delicatamente con limitazioni ma non divieti assoluti
comunque chi pensa di iniziare ad educare tardi ha già fallito in partenza
gli asili e le scuole invece non sono strutturati a dovere per seguire il percorso dei ragazzi e questo è un grosso problema nel percorso educativo perchè non si riesce ad isolare gli indisciplinati e i mal educati da genitori assenti o menefreghisti
Vietarlo durante le lezioni OK, ci mancherebbe.
Vietarlo anche durante l'intervallo, NO.
Nei 10-15 minuti di pausa credo che, oltre a mangiarsi un panino, uno possa fare ciò che vuole per rilassarsi.
Non credo che il rendimento a scuola sia determinato dallo smartphone, ci sono sempre stati quelli bravi e le capre, anche quando i cellulari non c'erano.
Se uno va male a scuola lo si avvisa, si avvisano i genitori...e se le cose non migliorano si ripete l'anno.
Non diamo sempre la colpa alla scuola, il più delle volte la colpa è dei genitori che perdonano tutto o quasi ai propri figli.
sono d'accordo e credo che vietarlo nelle pause possa essere controproducente perché va a finire che lo usano di nascosto durante la lezione dato che è proibito sempre
se invece sai che è vietato mentre sei in classe ma lo puoi usare negli intervalli un minimo di buon senso ti suggerisce di ignorarlo completamente durante le lezioni e rispondere ai vari messaggi quando hai quei 10 minuti di pausa
X-ray guru
13-12-2017, 10:42
Educare vuol dire anche e soprattutto saper dire NO!
Certo si fa fatica, quindi si vive sperando che qualcuno o qualcosa al di fuori di noi stessi risolva problemi NOSTRI.
Finché la mentalità che permea la società italiana è questa, si moltiplicherà lo sfascio generale.
alexsky8
13-12-2017, 10:44
sono d'accordo e credo che vietarlo nelle pause possa essere controproducente perché va a finire che lo usano di nascosto durante la lezione dato che è proibito sempre
se invece sai che è vietato mentre sei in classe ma lo puoi usare negli intervalli un minimo di buon senso ti suggerisce di ignorarlo completamente durante le lezioni e rispondere ai vari messaggi quando hai quei 10 minuti di pausa
esatto meglio sfogarsi nei 5/10 minuti piuttosto che distrarsi negli altri 50 durante le lezioni
X-ray guru
13-12-2017, 10:51
esatto meglio sfogarsi nei 5/10 minuti piuttosto che distrarsi negli altri 50 durante le lezioni
Sono generalmente d'accordo ma il problema non sta nelle dimensioni del bastone e della carota ma nel concetto del rispetto ed obbedienza alle regole, che nessuno insegna più.
Anzi, in questo specifico caso i genitori danno sempre ragione ai figli, anche se, senza saperlo, si trovano in casa dei veri e propri teppisti.
X-ray guru
13-12-2017, 10:57
Stavo per scriverlo io, se lo facessero in Italia avremmo comitati di genitori che protestano tempo zero.
Avete dimenticato di aggiungere come intoccabili i figli, sono o non sono "piezz'e core"? :(
Vai in giro per le scuole medie-superiori, e capirai con chi hai a che fare. La metà degli studenti è sprezzante verso gli insegnanti, non hanno rispetto per la sua autorità......se questa, malauguratamente, dovesse dare uno scappellotto, anche simbolico.....lo dirà alla mammina e papino, i quali andranno a lamentarsi con la preside con l'avvocato a braccetto.
Altra triste realtà.
Uhm come avvenuta la trasformazione dal temere come se fosse l'inferno la sola idea di andare dal preside, o la discesa per il rispetto per gli insegnanti?
Mi racconta delle cose un amico professore... ma che è :eek:
Benissimo che hanno approvato il divieto del cellulare a scuola, si dovrebbe allargare ai cinema (in Usa sono schermati almeno quelli che ho visti io) e pure ad altre strutture
e "approvare l'uso degli scapellotti", se un ragazzino rompe le palle e disturba non può fargli che bene, se no all angolo con un bel cappello da asino in testa.
ce anche qualcosa che non va nei genitori, invece, a punizione avvenuta, dire "benissimo" e finita li. vanno a lamentarsi con la preside o come dici tu a braccetto con l'avvocato...
educazione e disciplina
Sono favorevole anche al discorso delle multe da un fottimiglione di euro nell' uso dei cellulare in auto (in auto in movimento si intende) dopo un tempo idoneo di avviso al paese pero non cosi di colpo...
Marko#88
13-12-2017, 11:36
Vietarlo durante le lezioni OK, ci mancherebbe.
Vietarlo anche durante l'intervallo, NO.
Nei 10-15 minuti di pausa credo che, oltre a mangiarsi un panino, uno possa fare ciò che vuole per rilassarsi.
....
La situazione sarebbe che durante la ricreazione ci sarebbe il 95% delle persone con la testa china sullo smartphone. Che è un po' quello che si vede nei ristoranti, nei piccoli grupetti di amici fuori per la birra, a volte nelle coppie.
Ognuno logicamente faccia quello che vuole ma la realtà è questa... e non lo trovo proprio educativo.
La situazione sarebbe che durante la ricreazione ci sarebbe il 95% delle persone con la testa china sullo smartphone. Che è un po' quello che si vede nei ristoranti, nei piccoli grupetti di amici fuori per la birra, a volte nelle coppie.
Ognuno logicamente faccia quello che vuole ma la realtà è questa... e non lo trovo proprio educativo.
vero ma non trovo che la scuola debba risolvere questo problema, altrimenti ci troveremmo con i ragazzi che socializzano per 10 minuti di intervallo poi tutti a farsi i cazzi propri sul telefono appena mettono piede fuori dalla scuola, avremmo risolto poco
Piedone1113
13-12-2017, 11:42
Uhm come avvenuta la trasformazione dal temere come se fosse l'inferno la sola idea di andare dal preside, o la discesa per il rispetto per gli insegnanti?
Mi racconta delle cose un amico professore... ma che è :eek:
Benissimo che hanno approvato il divieto del cellulare a scuola, si dovrebbe allargare ai cinema (in Usa sono schermati almeno quelli che ho visti io) e pure ad altre strutture
e "approvare l'uso degli scapellotti", se un ragazzino rompe le palle e disturba non può fargli che bene, se no all angolo con un bel cappello da asino in testa.
ce anche qualcosa che non va nei genitori, invece, a punizione avvenuta, dire "benissimo" e finita li. vanno a lamentarsi con la preside o come dici tu a braccetto con l'avvocato...
educazione e disciplina
Sono favorevole anche al discorso delle multe da un fottimiglione di euro nell' uso dei cellulare in auto (in auto in movimento si intende) dopo un tempo idoneo di avviso al paese pero non cosi di colpo...
1: gli insegnanti dovrebbero essere considerati dai genitori come dei pari grado, e non certo come subalterni dipendenti a mo' di babysitter.
2: in completo disaccordo con le punizioni fisiche, ( ma uno scappellotto o una strattonata ad un bambino delle elementari può far bene, all'asilo solo male).
3: c'è bisogno di almeno 4 riunioni all'anno tra i genitori ed i figli nell'ambito scolastico, in modo da accertarsi se i problemi descritti dal figlio con i professori siano reali o di comodo per il proprio figlio.
4: bisognerebbe bocciare di più sia alle elementari che alle medie, così magari si danno una svegliata i genitori che sono per la maggiore dei menefreghisti e che spesso considerano la scuola come un parco giochi custodito dove parcheggiare i figli mentre si fa altro e non come uno strumento di formazione per i propri figli.
nickname88
13-12-2017, 11:51
Ha ragione da vendere. Mia madre insegna ancora, prossima alla pensione. Da quello che mi racconta, a parer mio sta crescendo una generazione di rincojoniti. C'è veramente da aver paura, il paese sarà in mano a costoro nei decenni a venire, e c'è poco da stare tranquilli.
Escono dalle scuole superiori, e non sanno nemmeno scrivere correttamente in italiano. L'importante è però postare su instagram con l'aifon ics, truccarsi con chili di fondotinta a 12 anni e rossetto, gli autoscatti con filtro bellezza al 100%, mettere likes, scattare foto dei piatti al ristorante e postare sciocchezze da mattina a sera.....come se il mondo girasse intorno a loro.Il fatto che siano stupidi è un tuo punto di vista e basta. E non stò dicendo che hai torto, ma il modo in cui ha espresso giudizi sugli altri.
Marko#88
13-12-2017, 11:55
vero ma non trovo che la scuola debba risolvere questo problema, altrimenti ci troveremmo con i ragazzi che socializzano per 10 minuti di intervallo poi tutti a farsi i cazzi propri sul telefono appena mettono piede fuori dalla scuola, avremmo risolto poco
Vero.
però se almeno a scuola socializzassero FORSE fuori da scuola cambierebbe qualcosina... ma il tuo discorso è sacrosanto, nulla da dire.
Decisione sacrosanta.
Sono Piccoli, con la P maiuscola... soprattutto alle elementari.
Che debbono farci di urgente col telefonino in classe? Niente di produttivo, didattico, tanto necessario da non essere procrastinabile all'uscita.
In quel momento devono formarsi ed un telefono può solo essere una distrazione o un incitamento al non socializzare e "vivere" la scuola" con i propri compagni.
Temo che cominci ad esserci la paura di "non essere nessuno" senza uno smartphone ed un social su cui "vivere".
randorama
13-12-2017, 13:46
esatto meglio sfogarsi nei 5/10 minuti piuttosto che distrarsi negli altri 50 durante le lezioni
quando ero ragazzino io a scuola si portavano i giocattoli.
in teoria per giocarci all'intervallo.
in pratica finivano quasi sempre sequestrati dalla prof perchè venivano utilizzati durante le lezioni.
se no all angolo con un bel cappello da asino in testa.
Se accadesse una cosa del genere, finiresti denunciato, indagato per maltrattamenti o affini. Probabilmente, dopo 15 anni, migliaia di euro spesi e tre gradi di giudizio, vinceresti contro la causa intentata, ma intanto la tua carriera sarà andata a donnine, ti sarai fatto una cattiva nomea, e verresti disprezzato e ricordato come una sorta di mostro. I professori hanno paura di osare, e spesso e volentieri per timore di problemi legali o ripercussioni sul lavoro, lasciano lo scalmanato "al proprio destino", e costui crescerà ignorante e irrispettoso verso la società.
Stiamo vivendo un'epoca di "transizione", e senza i dovuti insegnamenti la vedo nera.
Secondo me non è una cattiva idea.
Innanzi tutto a scuola si va per imparare e ricevere educazione. C'è anche la ricreazione certo, ma è molto meglio a mio parere sia usata per socializzare piuttosto che per isolarsi con il telefonino.
Per usare il telefonino si ha tutto il resto della giornata quando non si è in compagnia di altri coetanei.
Trovo poi che sia molto educativo lo "staccarsi" da questi apparecchi verso i quali molte persone, anche adulti, hanno difficoltà a separarsi con casi estremi (ma non così rari) in cui insorgono crisi di panico e patologie simili.
Abituarsi a vivere senza per qualche ora può secondo me essere un buon sistema per evitare l'insorgere di questo tipo di problemi in futuro.
Vai in giro per le scuole medie-superiori, e capirai con chi hai a che fare. La metà degli studenti è sprezzante verso gli insegnanti, non hanno rispetto per la sua autorità...
Non solo nelle scuole purtroppo. Ho visto comportamenti del genere anche in ambito universitario e neppure troppo di recente.
Il problema è che i ragazzi crescono con quel tipo di educazione.
@ambaradan74
Scusami ma... in classe forse puoi portare il pallone da calcio? La risposta è ovviamente no, perchè non ha nulla a che fare con l'attività scolastica.
Il discorso per i telefoni è identico, ma nessuno parla di privazione e proibizionismo con il pallone da calcio.
Se poi si vuole permettere l'uso del cellulare a scuola in specifici momenti e a scopo didattico ben venga. Ma è ben diverso dal ragazzino che lo utilizza per isolarsi dal resto della classe o distrarsi a lezione.
E no, a mio parere il mancato uso per alcune ore non comporta un uso smodato successivo, ma abitua il ragazzo a vivere senza essere sempre connesso a tutto ciò che sta all'esterno e attaccato al suo telefono.
Il cell e' un oggetto PERSONALE.
Ti permette per esempio tra le altre cose di restare in contatto diretto con i tuoi famigliari.
se ce qualcosa basta far chiamare la scuola
la segreteria e viceversa
e capita molto molto raramente...
ma si parla di cellulari o di droga? i discorsi sono gli stessi, con magari però posizioni ribaltate :D
Che idiozia.
I cellulari permettono l'accesso ad una infinità quantità di informazione, e invece di creare percorsi didattici integrati con le tecnologie del 2017, le vietano.
Gli insegnanti e la loro mediocrità creano danni pazzeschi, con studenti che vanno a perdere tempo, imparando nozioni e spesso materie obsolete e scollegate dalla realtà. Con effetti disastrosi sulla produttività futura degli alunni.
Nelle scuole c'è ancora il disegno tecnico a mano, si imparano a memoria le poesie. Non c'è traccia di informatica, statistica, economia, etc
Che idiozia.
I cellulari permettono l'accesso ad una infinità quantità di informazione, e invece di creare percorsi didattici integrati con le tecnologie del 2017, le vietano.
Si sta parlando di una cosa differente.
L'uso degli strumenti tecnologici deve essere insegnato attraverso i mezzi forniti dalla scuola nei modi e nei tempi opportuni.
La legge non proibisce l'uso di strumenti tecnologici, ma di portare a scuola un oggetto personale potenziale fonte di distrazione e isolamento.
Paragone insensato.
A me il paragone sembra perfettamente sensato. Ed è solo uno dei tanti che si sarebbe potuto fare. Se non ti piace se ne può trovare un altro, ma il concetto rimane sempre quello.
I familiari possono rimanere in contatto telefonando alla scuola in caso di emergenza, come si è sempre fatto. I bambini sono li.
Sono metodi.
Indubbiamente. Per questo ho scritto che secondo me è una buona idea e perchè la ritengo tale.
Poi trovo inutile continuare a chiamarla "legge privativa", come se ti stessero togliendo l'aria da respirare: è uno dei tanti oggetti non permessi a scuola, come ce ne sono sempre stati e probabilmente ce ne saranno sempre.
Se per il telefonino ci si imbizzarrisce in questo modo, bisognerebbe chiedersi il perchè. ;)
Io penso che la scelta che fa un individuo, ovvero se isolarsi o meno, spetti a lui e non a te o a una legge.
Stiamo parlando di bambini o al più ragazzini, e no, non credo che cosa portare a scuola sia una decisione che ognuno di loro dovrebbe prendere per se.
E credo anche che ciò di cui tu non ti stia rendendo conto è che di imposizioni come queste ce ne sono tante, ma se si tocca il telefonino allora escono fuori parole come proibizionismo, punizione, repressione, ...
Io penso che insegnare ai ragazzi a staccarsi dai loro apparecchi sia un tipo di educazione che la scuola può e dovrebbe dare.
Alla fine una legge cosi punisce un ragazzo normale che usa il cell in modo normale perché gli viene impedito di tenerlo con se.
Se si vede il negare il telefonino in una ambiente come quello scolastico come una punizione, allora c'è davvero qualcosa che non va.
Marko#88
13-12-2017, 23:54
Paragone insensato.
Il cell e' un oggetto PERSONALE.
Ti permette per esempio tra le altre cose di restare in contatto diretto con i tuoi famigliari.
E poi scusa, che centra il pallone? Noi lo portavamo in classe per esempio e poi a ginnastica si andava a giocare in pineta. Altri tempi altri tipi di scuola, molto piu alla mano forse.
Anche il pallone è PERSONALE se è mio.
E soprattutto le scuole hanno i telefoni, gli insegnanti hanno i telefoni, non c'è alcun bisogno che durante quelle 5 o 6 ore il ragazzino abbia contatti con la famiglia.
Sono metodi.
Se una legge privativa serva o meno in un percorso educativo sociale non lo so , io penso di no, pero' l'ultima parola spetterebbe ad un educatore.
Io penso che la scelta che fa un individuo, ovvero se isolarsi o meno, spetti a lui e non a te o a una legge.
Te puoi dargli una cultura e spiegargli i contro dell'uso del cell, ovvero fai il tuo lavoro di educatore.
Ma la scelta deve essere del ragazzo e deve venire da lui, non da una legge o da un'altro soggetto.
Se no si perde il concetto di liberta'.
Credo che servano l'educazione e il rispetto, e se un ragazzo e' ben educato e usa il cell in modo normale, la paga per gli atri.
Alla fine una legge cosi punisce un ragazzo normale che usa il cel in modo normale perche gli viene impedito di tenerlo con se.
Bella roba..
Ok, diciamo che il ragazzino usa il telefono in modo normale quindi glielo permettiamo. Bene, chi stabilisce cosa è normale? Instagram/Facebook e simili lo sono? Secondo me mai, sicuramente non durante la scuola.
Contatti con l'esterno? Come detto non servono nel momento in cui si è in un ambiente con altre persone e metodi di comunicazione.
La calcolatrice? Esistono. Ricerche sul WEB? A scuola non servono. Poi?
Niente, alla fine si trasformerebbe tutto nel ragazzino che manda il messaggio a quello, poi posta una troiata sui social, fa la foto di nascosto al professore che magari ha una faccia strana e la fa girare per la scuola etc...
Che idiozia.
I cellulari permettono l'accesso ad una infinità quantità di informazione, e invece di creare percorsi didattici integrati con le tecnologie del 2017, le vietano.
Gli insegnanti e la loro mediocrità creano danni pazzeschi, con studenti che vanno a perdere tempo, imparando nozioni e spesso materie obsolete e scollegate dalla realtà. Con effetti disastrosi sulla produttività futura degli alunni.
Nelle scuole c'è ancora il disegno tecnico a mano, si imparano a memoria le poesie. Non c'è traccia di informatica, statistica, economia, etc
Che ci sia dell'arretratezza posso concordare. Ma vietare il cellulare personale non ha alcuna correlazione con questo, il cellulare a scuola non serve.
Vogliamo educare i ragazzini all'informatica, al disegno CAD e non a mano, alla statistica? Nessuna di queste situazioni prevede il cellulare personale.
Lasciamolo stabilire a lui e alla sua famiglia, non a un preside.
Direi che all'interno della scuola il preside ha non solo il diritto, ma anche il dovere di decidere su questioni per le quali, oltretutto, è sicuramente più competente del genitore medio.
E se vogliamo dirla tutta, è anche una questione di responsabilità, perchè gli insegnanti sono responsabili degli alunni durante l'orario scolastico, ed è più che giusto che abbiano gli strumenti per poterli gestire come si deve.
In famiglia si è liberi di educare i propri figli come si preferisce, ma all'interno della scuola si devono rispettare le regole della scuola.
Sinceramente mi pare che qui pecchi molto di ingenuità, evidentemente non ti sei mai trovato di fronte a situazioni o persone problematiche.
Se il tuo problema e' che pensi che un ragazzo col cell smetta di socializzare allora gli devi impedire anche di portarsi un walkman.
Se il walkman diventasse un problema sociale come di fatto lo è oggi il telefonino per molti adolescenti, allora si, sarebbe meglio proibirlo.
Il punto è che sembra che tu non ti renda conto delle problematiche legate all'uso del telefono in classe.
Il problema qui e' che si certifica un fallimento, ...
Che la scuola non sia perfetta e fatta di persone che possono sbagliare siamo d'accordo, ma qui l'unico fallimento è quello di chi non fa fare il proprio lavoro agli insegnanti ritenendoli gente che deve farsi "i cazzi sua" e che non gli rappresentano nulla, e non un importante appoggio educativo e formativo.
Qui comunque non si sta neppure parlando di loro, ma di una legge dello stato.
il concetto di prevenzione sarebbe inutile se tutti fossero in grado di ragionare in modo autonomo
manco lo sono tutti gli adulti, e dovrebbero esserlo i bambini?
io non sono tuttologo, quindi resto semplicemente col dubbio che certi dispositivi modifichino lo sviluppo (senza dire se sia un bene o un male, in questo contesto) e quindi per lo meno non sia del tutto corretto discuterne usando categorie che ormai sono superate
Marko#88
14-12-2017, 14:06
Lasciamolo stabilire a lui e alla sua famiglia, non a un preside.
In base a cosa decidi TU cosa porta il figlio in una struttura che non è di tua proprietà? In casa tua fai quello che vuoi, in casa degli altri no.
Altrimenti io posso portare una pistola a scuola. Ti prometto che non la uso però la porto perchè potrebbero attaccarci e io voglio potermi difendere.
Anche se decidessimo cosa e normale chi lo fa rispettare?
Un'insegnante che va a controllare cosa fanno 25 alunni con lo smartphone?
Infatti io non sarei di quell'idea. Era per l'assurdità scritta da chi ho quotato :)
GigoBoso
14-12-2017, 15:15
sono d'accordo la scuola italiana è in caduta libera da anni ormai
Quindi sti dicendo che il preside della tua scuola e' piu bravo di te a educare tuo figlio?
No, sto dicendo che la scuola è ambito di sua competenza e ha diritto di gestire il suo ambiente di lavoro entro i limiti che gli competono.
Mi sembra superfluo aggiungere che se dovesse imporre assurdità come nel tuo esempio del cibo vegetariano, stia ampiamente andando oltre questi limiti.
Accusa presidi e insegnanti di "proibire" perchè vogliono lavarsene le mani, a me invece pare che sia esattamente quello che fanno molti genitori dando in mano un telefonino al figlio.
Ingenuo se te che vedi il preside come il ... saggio che e' meglio del gentore medio.
Ora, premesso che la mia opinione del genitore medio è molto bassa, vedo che continui a non cogliere il punto. Io posso ritenermi a torto o ragione migliore del preside, ma a scuola le regole le fa lui, non le faccio io. Se non sono d'accordo mi muoverò di conseguenza, ma fino a quando quelle regole ci saranno cercherò di rispettarle e educherò mio figlio affinché faccia lo stesso.
Nel tuo atteggiamento leggo l'incapacità a vivere in un mondo dove non sempre sei tu a decidere le regole.
Sicuramente proibire e' piu facile che risolvere un problema.
A volte proibire è solo un modo per risolvere un problema.
Sono curioso di sapere quale sia la formula magica che tu applicheresti per risolvere questo problema, per risolverlo davvero però, non lasciarlo a se stesso.
Forse sei stato fortunato e sei vissuto sempre in mezzo a persone civili e ragionevoli, ma nella mia esperienza il "lascia ad ognuno decidere" proprio non funziona.
Se lo scopo della scuola è insegnare ed educare, e un telefonino impedisce di farlo bene, a mio parere escludere l'elemento di disturbo è la cosa più ovvia e sensata.
Nel caso del telefonino trovo che sia anche una cosa positiva, visti i problemi patologici che creano. L'imparare a rimanere "disconnessi" non può fare che bene, in un mondo dove ci sono persone che sono colpite da crisi di panico se gli si guasta il cellulare.
UN professore mi deve insegnare una materia. LE regole di comportamento la accetto solo da uno psicologo o da un educatore.
E allora perchè il professore o il preside dovrebbe prendersi carico del problema dei telefonini ed educare gli alunni ad usarli? Non è compito loro, quindi fanno benissimo ad escluderli. ;)
Comunque, per tua conoscenza, gli insegnanti sono anche educatori.
Se tu pensi che il problema sia il cell non ti interessa che la scuola lo proibisca o meno.
Ti basta semplicemente non comprarlo a tuo figlio .A meno che a te non serva uno che prenda le decisioni al tuo posto.
Da come ne parli sembrerebbe una situazione che non hai mai affrontato. È decisamente più complesso di così. E no, non ho bisogno di qualcuno che decida per me in casa mia.
Piedone1113
14-12-2017, 18:56
Lasciamolo stabilire a lui e alla sua famiglia, non a un preside.
Vedi sopra, noi dobbiamo creare persone consapevoli e libere.
Se ci sostituiamo al loro cervello stabilendo noi cosa e' giusto o sbagliato non facciamo la cosa giusta, almeno io la penso cosi.
Esatto (ma sono sicuro che sarai un buon genitore 1 quando lo diverrai).
Permettimi di appuntare però che dobbiamo educare alla consapevolezza che esistono le regole.
Educare alla libertà di scelta e di idea, e sopratutto che ogni azione genera una reazione ( causa effetto o quel che ti pare) delle quali il soggetto operante ne subisce gli effetti.
Se ci sostituiamo al loro cervello stabilendo noi cosa e' giusto o sbagliato non facciamo la cosa giusta, almeno io la penso cosi.
Per esempio una cosa intelligente sarebbe fare una lezione sul cellualre.
Il problema e' sto caz di cell?
Spiegami in linea di massima l'idea della tua lezione.
PE a che serve un cellulare ( o smartphone) a scuola.
Tutti i Lunedi facciamo un ora di fake news, tutti col cell sul banco, ognuna poarta una news e la commentiamo.
Cosi diamo la consapevolezza perche saltera fuori che il 90% sono fake, e anzi, quelle vere saranno spunto di discussione.
Ecco bravo. Commentare le fake news apparse sui social?
Piuttosto prendi le fake news apparsi su rinomate testate cartacee per spiegare che nonostante l'esperienza e la competenza anche illustri nome dell'informazione possono prendere delle cantonate, ergo le cazzate scritte da uno sconosciuto analfabeta su FB et simila sono immondizia pura.
Credo che sia molto più educativo e di impatto che istruire i ragazzi ai siti fuffa.
Ci interessano i rapporti veri? Facciamo una lezione sui rapporti umani, per esempio da me la facevamo, con lavori di gruppo e anche alcune lezioni con uno psicologo.
I metodi si trovano , certamente la legge dittatoriale e' il modo piu facile ma di dubbio risultato.
Per educare un figlio e certamente piu semplice dargli un pattone in faccia e sequestrargli la play, cosi sono buoni tutti ma dubito che sia il metdo milgliore.
Per me resta un metodo che e' il sintomo di un fallimento.
E tutto questo richiede uno smartphone? :rolleyes:
Piedone1113
14-12-2017, 19:06
Lasciamolo stabilire a lui e alla sua famiglia, non a un preside.
Vorresti stabilire anche il programma scolastico?
Oppure se nella partita di calcio dei pulcini tuo figlio ha tenuto un comportamento non idoneo al posto dell'arbitro?
Che esperienza e titolo pedagogico hai nel decidere meglio di una commessione mirata allo studio del fenomeno smartphone a scuola?
Oppure vorresti insegnare ad un restauratore il suo mestiere, o a un elettricista, o ad un insegnante o a un preside?
Mi sa che devono ancora educarti circa le basi del vivere collettivo ed il rispetto dei compito altrui e sopratutto per chi è in Francia cambiare istituto non permetterà di usare il a cell a tuo figlio.
Che idiozia.
I cellulari permettono l'accesso ad una infinità quantità di informazione, e invece di creare percorsi didattici integrati con le tecnologie del 2017, le vietano.
Gli insegnanti e la loro mediocrità creano danni pazzeschi, con studenti che vanno a perdere tempo, imparando nozioni e spesso materie obsolete e scollegate dalla realtà. Con effetti disastrosi sulla produttività futura degli alunni.
Nelle scuole c'è ancora il disegno tecnico a mano, si imparano a memoria le poesie. Non c'è traccia di informatica, statistica, economia, etc
e per fortuna che c'è il disegno tecnico a mano, e si imparano a memoria le poesie, perchè almeno senza un PC un disegnino lo sai fare ed abilita la connessione tra cervello e comandi della mano , idem per imparare a memoria,
si esercita il cervello
La pensiamo diversamente. Pace. Siamo in democrazia e va bene cosi.
Su questo direi che non ci sono dubbi! ;)
Spero che sia stato un discorso costruttivo per entrambi. :)
e per fortuna che c'è il disegno tecnico a mano, e si imparano a memoria le poesie, perchè almeno senza un PC un disegnino lo sai fare ed abilita la connessione tra cervello e comandi della mano , idem per imparare a memoria,
si esercita il cervello
infatti
io manderei i figli alla scuola Steinariana cmq...
cdimauro
15-12-2017, 05:56
Ma anche no: di dogmatismo ce n'è anche troppo.
Sulla questione concordo con calabar, che negli ultimi commenti ha ben illustrato i termini della questione, e con chi ha assunto posizioni simili.
A casa mia non si fuma. Chi vuol fumare si può accomodare fuori o sul balcone, anche se all'esterno ci sono -27°. Se ti piace è così, perché le regole le detto io. Sic et simpliciter.
Idem per la scuola: ci sono delle regole e vanno rispettate. Che piacciano o meno ai genitori immaginari (perché di genitori che sappiano fare il loro dovere ormai fatico a trovarne: sono diventati tutti "amici dei figli". Si fanno persino chiamare per nome anziché "mamma" o "papà". Con le conseguenze disastrose che poi vediamo, per l'appunto).
E visto che l'educazione non gliela insegnano loro, ci possono pensare presidi e insegnanti, anche con atti come quello riportato nella notizia.
A scuola niente telefonini, e va benissimo così. Si va per imparare e non per cazzeggiare. Per cazzeggiare hanno tutto il tempo che vogliono a casa, dove i genitori immaginari glielo consentono ampiamente, purtroppo.
Se ci sono problemi c'è sempre la segreteria a disposizione: i genitori possono chiamare, e gli studenti si possono rivolgere a loro per far chiamare i loro genitori.
Dunque non c'è assolutamente alcun bisogno di portare i telefonini a scuola.
E devono ringraziare che non si trovano in Germania. Qui se uno studente viene beccato con un telefonino glielo sequestrano, e l'insegnante se lo può tenere conservato anche per mesi. E non ci sono genitori che vanno a protestare per riaverlo indietro.
Anzi, gli studenti che si comportano male li mettono in punizione e li fanno rimanere a scuola anche nel pomeriggio, ben dopo le lezioni, e magari gli fanno pure pulire la scuola.
E' in Italia che, purtroppo, l'istruzione come istituzione non gode più di alcun rispetto, per colpa dei suddetti genitori immaginari.
Marko#88
15-12-2017, 06:43
In base alle leggi e al regolamento scolastico.
Se una scuola redige un regolamento che a me non sta bene cambio istituto.
Fai cambiare scuola a un bambino, scuola dove magari si sta trovando bene coi professori o con gli altri ragazzetti solo perchè la scuola vieta il cellulare?
Ma ti rendi conto di quello che scrivi o stai trollando per farti due risate?
cdimauro
15-12-2017, 07:31
Ma veramente o stai scherzando ?
Parlo della scuola tedesca .
Non scherzo affatto. Qui la scuola è come dovrebbe essere.
Quello sicuro!
Alla fine il cell si / no è solo una scusa per una domanda più importante .
Un metodo repressivo è efficace?
Io penso di no, penso che si usi perché si è fallito prima.
Penso che dobbiamo cercare di fare in modo che un comportamento parta dal individuo e non da una legge o dalla paura di una punizione.
Molto semplicemente perché non è che "si è fallito prima": è che hanno fallito completamente i genitori. E quindi ben vengano misure del genere, visto che loro sono stati incapaci di educare i propri figli.
Anzi, personalmente toglierei la patria potestà ai genitori che vanno a minacciare i professori, incluso carcere immediato per chi arriva a mettergli le mani addosso.
cdimauro
15-12-2017, 07:53
Lo sai che nell'era di internet ormai è pieno di premi Nobel (mancati). :D
Comunque, e come ho già detto, per chi è incapace di educare i propri figli si dovrebbe applicare seriamente la perdita della patria potestà. Gente così non fa soltanto male ai figli, ma anche alla società, visto che purtroppo dovranno averci a che fare le altre persone.
Sono metodi.
La Germania non dimentichiamo che e' un paese che ha prodotto il nazismo.
Quindi ci sta che nel DNA e nella cultura ci sia un modo di concepire la vita autoritaria e severa.
Noi storicamente invece abbiamo avuto un altra storia e purtroppo ora siamo troppo garantisti.
Ci vorrebbe una via di mezzo.
il nazismo in germania, il fascismo in italia il franchismo in spagna
siamo popoli simili?
E si perche il fascismo e il nazismo sono propria la stessa cosa..
sono molto simili....
hitler ha preso molto dal fascismo dai su .. di la verità usavi il cellulare durante le lezioni di storia
Ma veramente o stai scherzando ?
Parlo della scuola tedesca .
cavolo un esempio quella allora...
Piedone1113
15-12-2017, 12:21
Il Mein Kampf ti dice nulla?
I Protocolli dei Savi di Sion niente?
Dottrine ideologie danni morti economie politiche ecc, trova le differenza tra i due movimenti.
Forse se avessi avuto il tuo prof avrei fatto meglio si a usare il cellulare in classe.
Ma l'hai studiata la storia, oppure hai avuto dei prof che in classe facevano lezioni sullo smartphone.
Devi analizzare bene il periodo storico.
Analizzare bene i comportamenti e le critiche degli storici che hanno scritto i tuoi favolosi libri di storia, e ti dovresti anche chiedere perchè i campi di concentramento russi ( ai quali si ispirò hitler) non sono affatto menzionati, anche se hanno fatto più vittime che hitler.
Lungi da me santificare il nazismo, ma se non sai analizzare un periodo storico recente non hai proprio credito nel dare giudizi sull'educazione scolastica.
Un consiglio, usa lo smartphone per andare a ritrovarti i documenti storici dell'epoca (inclusa la banconota da un milione di marchi).
Basti pensare che nel gennaio del 23 un kg di pane costava 250 marchi, e nel dicembre dello stesso anno costava oltre 300 miliardi di marchi.
In uno stato dove tutti erano indebitati con le banche (per lo più in mano ad ebrei) fu facile per Hitler prendere il potere ( 33) dirigendo la rabbia popolare contro i loro stessi creditori.
Lascia perdere poi tutto il resto, la bassa cultura media di tutti i capi mondiali ( nel 55 si vendeva in usa acqua radioattiva credendola miracolosa per la salute), e la scarsa capacità di analisi ( cosa che ad oggi è ancora rara trovarla).
Mi sembri come quelli che ad ogni credono che ogni cosa tecnologica sia il non plus ultra del momento ignorando che ci sono studi scientifici dove si spiega che la dipendenza da smartphone è una patologia grave, reale e molto diffusa.
Ma si diamogli pure un po di anabolizzanti chimici ai nostri figli, basta educarli al corretto uso e a non esagerare.
Ma va.
cdimauro
15-12-2017, 13:16
Siamo sicuri che sia efficace?
Siamo sicuri che i metodi repressivi e punitivi servano?
Io i ragazzini tedeschi li ho sempre visti come persone con leggeri problemi di alcolismo.
Da me , zona ad alto impatto turistico e molto ricettiva arrivano ogni anno flotte di pulman di scolaresche tedesche.
Io stesso neglio anni 90 lavoravo in un ostello e vedevo passare fiumane di ragazzini tedeschi.
Vedevo girare bottiglie a tutta randa. Svuotavano i supermercati. :D
E non solo, negli anni 90 le ragazzine tedesche minorenni erano gia avanti e trombavano abbastanza con facilita'.
Infatti quando partiva la stagione da me c'erano i "locali" che andavano "per turisti". :D
Anchio facevo gli appostamenti dove gli ostelli.
Sono stato qualche volta a Monaco sia alla festa birra e anche in giro per locali e sono rimasto abbastanza colpito nel vedere sti minorenni ingurgitare boccali come fosse acqua.
Siamo quindi sicuri che le scuole tedesche producano giovani migliori dei nostri?
Che la birra circoli in Germania fra tutte le fasce d'età e classi sociali è assodato, perché fa parte della loro cultura.
Idem per le tedesche: sono emancipate già in età scolare, ma sono anche abbastanza informate (e... sì: contribuiscono anche le mamme).
Ma tutto ciò non significa che, solo per questo, il resto non funzioni, e pure bene.
Faccio un altro esempio, che ti dimostra come funzionano qui le cose. Quando sono arrivato, 4 anni e mezzo fa, rimasi sconvolto nel vedere una bambina che andava alla prima elementare, di circa 6-7 anni, con uno zaino che era più grande di lei, prendere da sola l'autobus e scendere alla fermata per andare a scuola. Ripeto: DA SOLA! Tutte le mattine che l'ho incrociata non l'ho mai visto con un adulto accanto a lei.
Perché qui è normale, visto che i bambini vengono educati fin da piccolissimi a rispettare le regole, oltre al fatto che vengono anche responsabilità.
Da italiano sono ovviamente rimasto scandalizzato da quel che vedevo, visto che per me era inconcepibile lasciare una bambina così piccola andare da sola.
In Italia avrebbero come minimo denunciato i genitori per abbandono di minori. E difatti è ciò che è capitato giusto qualche tempo in una scuola, suscitando un vespaio di polemiche e la richiesta di poter lasciare andare a casa da soli i ragazzini (nemmeno bambini!!!).
Qui, ripeto, è tutto normale, perché sono abituati ed educati così.
Ma non pensare che i tedeschi siano menefreghisti. Infatti è l'esatto opposto. Qui tutti vengono considerati una sorta di zii/zie, che vigilano sui più piccoli. Non appena c'è il minimo problema coi bambini, gli adulti che sono più vicini intervengono subito per aiutarli. C'è un costante, silente controllo generalizzato, affinché tutto fili liscio.
Ma è un po' difficile da comprendere: bisogna viverci.
cdimauro
15-12-2017, 13:23
Sono metodi.
La Germania non dimentichiamo che e' un paese che ha prodotto il nazismo.
Quindi ci sta che nel DNA e nella cultura ci sia un modo di concepire la vita autoritaria e severa.
Noi storicamente invece abbiamo avuto un altra storia e purtroppo ora siamo troppo garantisti.
Ci vorrebbe una via di mezzo.
Non confondere autoritarismo e severità con ciò che è in realtà: educazione al rispetto delle regole.
Mentre quel che tu chiami garantismo chiamiamolo per quello che è: menefreghismo e inadeguatezza dei genitori ad assolvere al loro ruolo. Coi disastri che ne conseguono, visto che stanno venendo su orde di vandali e bulli maleducati.
Appunto, volevo dire quello.
Hanno fallito i genitori.
Sì, ma non solo. Quando lo stato non prende severissimi provvedimenti nei confronti dei genitori, e a tutela del corpo insegnante, allora la sua grossa parte di responsabilità ce l'hanno anche le istituzioni.
Anche nell'esempio che hai fatto prima, quando dici che in casa tua non si fuma perche le regole le detti te, si vedono le nostre diverse culture.
Da me non si fuma non perche lo dice il padre o perche la mamma non vuole.
Non si fuma perche chi fuma e' consapevole e ha rispetto per gli altri.
In casa mia ci siamo seduti ad un tavolo e siamo arrivati alla conclusione di non fumare a seguito di un dialogo dove tutti hanno capito.
Non e' stato necessario ne imporre nulla ne farsi valere ne dettare regole.
E' un comportamento civile che e' venuto da ognuno, senza un leader che abbia imposto una regola.
Ma e' cosi anche tra i miei amici, questo comportamento lo abbiamo per educazione, non per regole imposte.
Quando vedi che nonostante tutti sappiano che nessuno in casa fuma, e che ci sono pure bambini piccoli, e qualcuno continua a voler fumare lo stesso "perché ha il vizio", ti passa tutta la voglia di discutere e ragionare.
In linea teorica non dovrebbe servire nemmeno discutere, visto che certe cose sono lapalissiane. Dovrebbe servire il buon senso, infatti.
Ma è in casi come questo che capisci il vero significato del motto: "l'anarchia dopo mille anni di comunismo"...
Il Mein Kampf ti dice nulla?
I Protocolli dei Savi di Sion niente?
Dottrine ideologie danni morti economie politiche ecc, trova le differenza tra i due movimenti.
Forse se avessi avuto il tuo prof avrei fatto meglio si a usare il cellulare in classe.
mica ho detto che erano uguali, ma che si somigliavano parecchio,
gli spunti erano gli stessi, e le cause molto simili, usa il tuo cellulare e leggiti come era
situazione politica economica dopo la 1 guerra mondiale, in europa....
P.S. quando andavo a scuola io i cellulari non esistevano, neanche i PC
cdimauro
15-12-2017, 13:28
Ma l'hai studiata la storia, oppure hai avuto dei prof che in classe facevano lezioni sullo smartphone.
Devi analizzare bene il periodo storico.
Analizzare bene i comportamenti e le critiche degli storici che hanno scritto i tuoi favolosi libri di storia, e ti dovresti anche chiedere perchè i campi di concentramento russi ( ai quali si ispirò hitler) non sono affatto menzionati, anche se hanno fatto più vittime che hitler.
Lungi da me santificare il nazismo, ma se non sai analizzare un periodo storico recente non hai proprio credito nel dare giudizi sull'educazione scolastica.
Un consiglio, usa lo smartphone per andare a ritrovarti i documenti storici dell'epoca (inclusa la banconota da un milione di marchi).
Basti pensare che nel gennaio del 23 un kg di pane costava 250 marchi, e nel dicembre dello stesso anno costava oltre 300 miliardi di marchi.
In uno stato dove tutti erano indebitati con le banche (per lo più in mano ad ebrei) fu facile per Hitler prendere il potere ( 33) dirigendo la rabbia popolare contro i loro stessi creditori.
Lascia perdere poi tutto il resto, la bassa cultura media di tutti i capi mondiali ( nel 55 si vendeva in usa acqua radioattiva credendola miracolosa per la salute), e la scarsa capacità di analisi ( cosa che ad oggi è ancora rara trovarla).
Mi sembri come quelli che ad ogni credono che ogni cosa tecnologica sia il non plus ultra del momento ignorando che ci sono studi scientifici dove si spiega che la dipendenza da smartphone è una patologia grave, reale e molto diffusa.
Ma si diamogli pure un po di anabolizzanti chimici ai nostri figli, basta educarli al corretto uso e a non esagerare.
Ma va.
In realtà Hitler non prese lezioni soltanto dal fascismo (di cui era noto estimatore, e in particolare di Mussolini), ma per i campi di concentramento e il genocidio s'ispirò da ciò che misero in atto i Savoia all'epoca della "unificazione" d'Italia, a danno del popolo del Regno delle Due Sicilie.
Comunque diciamo che noi italiani non abbiamo nulla da "invidiare" ai tedeschi, da questo punto di vista.
Chiusa parentesi.
GigoBoso
15-12-2017, 13:48
Il proibizionismo eccessivo come il non poter fumare la sigaretta in giardino è ridicolo e di regime, nello specifico il cellulare potrebbero almeno farlo usare durante l'intervallo.
cdimauro
15-12-2017, 13:58
Culture diverse, come e' giusto che sia, visto che sono paesi con storie differenti.
Io so solo che gli studenti tedeschi quando vengono qui in vacanza lasciano un devasto sui pulman, tra lattine e sacchetti di patatine.
Forse in germania non lo fanno perche vengono puniti, non lo so.
Vedremo, se hai ragione te, ovvero se la germania e' migliore dell'italia nell'educazione dei figli, vorra dire che in futuro sara' una nazione piu civile , educata e rispettosa di noi.
In Germania non si comportano così.
Se lo fanno in Italia, vuol dire che sanno che non gli succederà niente. Il che dovrebbe far riflettere, e non poco.
Il proibizionismo eccessivo come il non poter fumare la sigaretta in giardino è ridicolo e di regime,
E' già tanto che venga permesso di fumare, visto che si attenta alla salute non solo del fumatore, ma di chi gli sta vicino, e non fa che aumentare l'inquinamento, con ricadute su tutti.
Fumare è una cosa completamente assurda e insensata.
nello specifico il cellulare potrebbero almeno farlo usare durante l'intervallo.
L'hanno proibito per evitare che si distraggano. Ormai sono come dei drogati: sempre attaccati al telefonino per vedere se qualcuno ha scritto qualcosa.
Il mostruoso deficit dell'attenzione che hanno i giovani d'oggi ha pesanti ricadute sull'apprendimento, per cui porvi un freno è senz'altro necessario.
cdimauro
15-12-2017, 14:11
Se educhi, ma le regole poi non le fai rispettare, allora l'insegnamento è stato inutile e non avrà effetto.
La società deve funzionare in tutte le sue parti: dai genitori fino alle forze dell'ordine. Se un anello della catena non funziona, è tutta la catena che poi ne risente gli effetti.
EDIT: per quanto mi riguarda il mondo sta andando "a scatafascio". Se penso che questi giovani pure quelli che dovrebbero pagarmi la pensione, mi vengono i brividi...
cdimauro
15-12-2017, 14:29
Non viviamo in un mondo ideale. Altrimenti non servirebbe nessuna regola, per l'appunto, ma il buon senso sarebbe sufficiente.
Culture diverse, come e' giusto che sia, visto che sono paesi con storie differenti.
Io so solo che gli studenti tedeschi quando vengono qui in vacanza lasciano un devasto sui pulman, tra lattine e sacchetti di patatine.
Forse in germania non lo fanno perche vengono puniti, non lo so.
Vedremo, se hai ragione te, ovvero se la germania e' migliore dell'italia nell'educazione dei figli, vorra dire che in futuro sara' una nazione piu civile , educata e rispettosa di noi.
ehm gli italiani che vanno all estero è uguale e cero dentro anche io.. ehm
in parte è certamente così, ma è più complessa stavolta. con uno smartphone non si stacca mai, da svegli almeno. ancora siamo in un momento di transizione, anche se non sembra più, e ancora qualcosa si può fare, per i non-vaccinati
poi nessuna volontà censoria da parte mia, ma bisogna capire che coi 'cuccioli' non valgono le stesse regole che valgono per gli adulti (o presunti tali)
e le regole, poco da fare, sono necessarie...
arrivare a tirare in ballo massimi sistemi o 'liberticidismi' è francamente esagerato e anche fuori luogo (allo stesso modo di come sarebbe fuori luogo la protesta che i genitori italiani farebbero in tempo zero, se la cosa fosse applicata anche da noi)
Mars4ever
15-12-2017, 16:38
Se in una discussione sui cellulari a scuola si arriva nonsisacome a parlare di Hitler, vuol dire che la legge di Godwin è verissima!
cdimauro
16-12-2017, 06:48
Sì, ma la legge di Godwin afferma soltanto che si arriverà a parlare di Hitler. Però non afferma nulla sulla validità o meno del contenuto delle discussioni.
In buona sostanza, arrivare a parlare di Hitler NON squalifica automaticamente la bontà / i contenuti di una discussione. ;)
Per il resto, concordo con s-y.
Mi sembra tanto parlare per luoghi comuni e per sentito dire.
I ragazzi delle medie (per me è inconcepibile che alle elementari abbiano lo smartphone) con lo smartphone fanno solo una cosa: cazzeggiare.
Per i percorsi didattici le scuole hanno le aule di informatica con i tablet, hanno le classi con le LIM e altri strumenti appositi che non ricevono ogni minuto messaggi su whatsapp e notifiche da facebook.
I luoghi comuni mi sembrano quelli del proibizionismo e il paternalismo miope che caratterizza alcuni post e questa "trovata".
Richiedere un sacrificio di comunicazione come la rinuncia al cellulare é una richiesta di sacrificio in termini degli interessi che un individuo può coltivare e delle informazioni che può acquisire.
Considerando la completa e totale inadeguatezza dei percorsi scolastici pubblici attuali é un sacrificio inaccettabile.
E non me ne frega niente se lo usa per Facebook o per imparare la meccanica quantistica. Quelle sono considerazioni paternalistiche, ed in ogni caso non é accettabile sacrificare anche un solo studente che voglia usarlo come strumento per imparare per 100000 che lo usano per Facebook. Quello studente potrebbe essere un futuro Elon Musk e tu lo stai limitando più ancora di quanto la scuola già non faccia.
Marko#88
26-12-2017, 08:30
I luoghi comuni mi sembrano quelli del proibizionismo e il paternalismo miope che caratterizza alcuni post e questa "trovata".
Richiedere un sacrificio di comunicazione come la rinuncia al cellulare é una richiesta di sacrificio in termini degli interessi che un individuo può coltivare e delle informazioni che può acquisire.
Considerando la completa e totale inadeguatezza dei percorsi scolastici pubblici attuali é un sacrificio inaccettabile.
E non me ne frega niente se lo usa per Facebook o per imparare la meccanica quantistica. Quelle sono considerazioni paternalistiche, ed in ogni caso non é accettabile sacrificare anche un solo studente che voglia usarlo come strumento per imparare per 100000 che lo usano per Facebook. Quello studente potrebbe essere un futuro Elon Musk e tu lo stai limitando più ancora di quanto la scuola già non faccia.
Mi spieghi in che modo un bambino col cellulare a scuola può imparare meglio che senza?
Poi sacrificio di comunicazione? Si trova a scuola, in mezzo ad altre persone fisiche...il cellulare al limite è un sacrificio alla socializzazione, non il toglierlo un sacrificio alla comunicazione.
mrk-cj94
27-12-2017, 22:58
Ha ragione da vendere. Mia madre insegna ancora, prossima alla pensione. Da quello che mi racconta, a parer mio sta crescendo una generazione di rincojoniti. C'è veramente da aver paura, il paese sarà in mano a costoro nei decenni a venire, e c'è poco da stare tranquilli.
Escono dalle scuole superiori, e non sanno nemmeno scrivere correttamente in italiano. L'importante è però postare su instagram con l'aifon ics, truccarsi con chili di fondotinta a 12 anni e rossetto, gli autoscatti con filtro bellezza al 100%, mettere likes, scattare foto dei piatti al ristorante e postare sciocchezze da mattina a sera.....come se il mondo girasse intorno a loro.
il bello è che la morale appena quotata non è per nulla peculiare a questa/la scorsa/la prossima generazione ma a tutte quante contemporaneamente (essendo una frase vaga come poche...)
Vai in giro per le scuole medie-superiori, e capirai con chi hai a che fare. La metà degli studenti è sprezzante verso gli insegnanti, non hanno rispetto per la sua autorità......se questa, malauguratamente, dovesse dare uno scappellotto, anche simbolico.....lo dirà alla mammina e papino, i quali andranno a lamentarsi con la preside con l'avvocato a braccetto.
E se trovi uno che sappia calcolare l'area di un quadrato, ritieniti fortunato. Ci sono troppe distrazioni, e i genitori ? Ci si mettono pure loro, con le loro crisi di mezza età, smartphone in mano pure a tavola quando si mangia, uotzapp, inviando e ricevendo sciocchezze a parenti/amici....hai presente quelle immaginette idiote "buongiorno-buonanotte" tutte pacioccose con i gattini, facendo catene di san antonio....
Altra triste realtà.
again, vedi sopra.. questa frase potrebbe essere scritta nel 2017 come nel 1840.
"oggi tutti stupidi, ai miei tempi invece..."
la scienza dice il contrario (teoria dell'evoluzione anyone?), ma vabbè
La scuola ha il diritto di vietarne l'uso come per tante altre cose, ma hai notato chi sono stati i primi a mostrare perplessità per il provvedimento? L'associazione dei genitori.
E' così comodo demandare l'educazione dei figli all'istituzione scolastica, che ritrovarsi ora una nuova proibizione da "gestire", come per il fumo, l'alcool o le droghe leggere, non li fa' certo felici.
Il risultato finale è che i genitori continuano a non educare, la scuola proibisce, ma cresce il consumo di alcool, fumo, droghe leggere tra gli adolescenti.
Non voglio porre l'uso sullo smartphone sullo stesso livello, ma penso che anche per questo, crescerà il desiderio d'uso in situazioni ben più "pericolose" dell'ambiente scolastico: in bici, sullo scooter, quando avranno la prima auto, in mezzo alla strada quando attraversano.
Educare è difficile, ma la semplice proibizione troppo spesso sortisce l'effetto contrario.
concordo
Sono generalmente d'accordo ma il problema non sta nelle dimensioni del bastone e della carota ma nel concetto del rispetto ed obbedienza alle regole, che nessuno insegna più..
curiosità: dati a favore dell ipotesi "una volta si insegnava, ora no" ce ne sono?
Decisione sacrosanta.
Sono Piccoli, con la P maiuscola... soprattutto alle elementari.
Che debbono farci di urgente col telefonino in classe? Niente di produttivo, didattico, tanto necessario da non essere procrastinabile all'uscita.
In quel momento devono formarsi ed un telefono può solo essere una distrazione o un incitamento al non socializzare e "vivere" la scuola" con i propri compagni.
Temo che cominci ad esserci la paura di "non essere nessuno" senza uno smartphone ed un social su cui "vivere".
o ad imporre agli altri come no usare i propri oggetti/soldi/tempo :rolleyes:
Se accadesse una cosa del genere, finiresti denunciato, indagato per maltrattamenti o affini. Probabilmente, dopo 15 anni, migliaia di euro spesi e tre gradi di giudizio, vinceresti contro la causa intentata, ma intanto la tua carriera sarà andata a donnine, ti sarai fatto una cattiva nomea, e verresti disprezzato e ricordato come una sorta di mostro. I professori hanno paura di osare, e spesso e volentieri per timore di problemi legali o ripercussioni sul lavoro, lasciano lo scalmanato "al proprio destino", e costui crescerà ignorante e irrispettoso verso la società.
Stiamo vivendo un'epoca di "transizione", e senza i dovuti insegnamenti la vedo nera.
vedi sopra: dati in favore dell"apocalisse informativa" delle attuali/prossime generazioni ne abbiamo?
no perchè proprio lo smartphone è una delle prime fonti (soprattutto come immdiatezza e velocità) di informazioni
La calcolatrice? Esistono. Ricerche sul WEB? A scuola non servono.
per fare calcoli o guardare l'ora (non solo in classe) molto meglio usare il solito smartphone piuttosto che comprare un orologio o una calcolatrice adhoc, imho.
e le ricerche sul web servono eccome, se il metodo di lezione lo prevede
Mi sembra tanto parlare per luoghi comuni e per sentito dire.
I ragazzi delle medie (per me è inconcepibile che alle elementari abbiano lo smartphone) con lo smartphone fanno solo una cosa: cazzeggiare.
Per i percorsi didattici le scuole hanno le aule di informatica con i tablet, hanno le classi con le LIM e altri strumenti appositi che non ricevono ogni minuto messaggi su whatsapp e notifiche da facebook.
non in italia e non oggi salvo casi rari
oltretutto, se più di uno/ogni professore utilizza un metodo di lezione basato su tablet ecc direi che UN' aula di informatica serve a poco
ai tempi nostri
imho, basta questa premessa per rendere superfluo tutto il resto del discorso, soprattutto se si trasforma in una gara di celodurismo tra generazioni dove iniziano le favole coi miti del "rispetto perduto, che c'era una volta"
Lo smartphone inoltre è uno strumento potenzialmente pericolossissimo a scuola e certe notizie di cronaca lo testimoniano, ragazzi che si sono ammazzati perchè sui social giravano filmati dove venivano derisi.
il bullismo avveniva anche ai tuoi tempi, eppure tutti i ragazzi dell'epoca sono stati sicuramente lontani dai pericolosissimi smartphone..
il fallimento di una generazione di genitori senza spina dorsale che piuttosto di far star buoni i figli gli compra lo smartphone alle elementari e poi da la colpa alla scuola se i figli sono dei teppistelli irrispettosi.
anche questo è un discorso generico e perfettamente applicabile ad ogni generazione (basta sostituire smartphone con il nemico pubblico di turno: tv, pallone, cabinato, telefonino).
poi i discorsi sul rispetto a me son sempre sembrati un mito, un capro espiatorio (convinti che ci sia un rispettometro a stabilire che una volta rimaneva sempre sottotraccia mentre oggi è sempre a fondoscala.. oltretutto, guardacaso, ogni singola generazione sentenzia che la propria è valida e la successiva no, rendendo quindi il tutto il discorso volatile in base al punto di vista del soggetto di turno e alla sua data di nascita)
Piedone1113
28-12-2017, 09:23
il bello è che la morale appena quotata non è per nulla peculiare a questa/la scorsa/la prossima generazione ma a tutte quante contemporaneamente (essendo una frase vaga come poche...)
again, vedi sopra.. questa frase potrebbe essere scritta nel 2017 come nel 1840.
"oggi tutti stupidi, ai miei tempi invece..."
la scienza dice il contrario (teoria dell'evoluzione anyone?), ma vabbè
concordo
curiosità: dati a favore dell ipotesi "una volta si insegnava, ora no" ce ne sono?
o ad imporre agli altri come no usare i propri oggetti/soldi/tempo :rolleyes:
vedi sopra: dati in favore dell"apocalisse informativa" delle attuali/prossime generazioni ne abbiamo?
no perchè proprio lo smartphone è una delle prime fonti (soprattutto come immdiatezza e velocità) di informazioni
per fare calcoli o guardare l'ora (non solo in classe) molto meglio usare il solito smartphone piuttosto che comprare un orologio o una calcolatrice adhoc, imho.
e le ricerche sul web servono eccome, se il metodo di lezione lo prevede
non in italia e non oggi salvo casi rari
oltretutto, se più di uno/ogni professore utilizza un metodo di lezione basato su tablet ecc direi che UN' aula di informatica serve a poco
imho, basta questa premessa per rendere superfluo tutto il resto del discorso, soprattutto se si trasforma in una gara di celodurismo tra generazioni dove iniziano le favole coi miti del "rispetto perduto, che c'era una volta"
il bullismo avveniva anche ai tuoi tempi, eppure tutti i ragazzi dell'epoca sono stati sicuramente lontani dai pericolosissimi smartphone..
anche questo è un discorso generico e perfettamente applicabile ad ogni generazione (basta sostituire smartphone con il nemico pubblico di turno: tv, pallone, cabinato, telefonino).
poi i discorsi sul rispetto a me son sempre sembrati un mito, un capro espiatorio (convinti che ci sia un rispettometro a stabilire che una volta rimaneva sempre sottotraccia mentre oggi è sempre a fondoscala.. oltretutto, guardacaso, ogni singola generazione sentenzia che la propria è valida e la successiva no, rendendo quindi il tutto il discorso volatile in base al punto di vista del soggetto di turno e alla sua data di nascita)
Il tuo problema è che idealizzi il progresso:
Trent'anni fa si bocciava anche nelle elementari ( e ne ho avuti 2 di ripetenti), oggi non avviene più ( sarà che l'evoluzione temporale ha trasformato tutti i bambini in perfetti studenti? Ne dubito).
Sempre 30 anni fa esisteva il bullismo, peccato che in molti casi gli insegnanti, i genitori ed i ragazzi facessero quadrato per arginare il fatto, ma oggi guai a dare una sgridata ad un bullo, si rischia la denuncia.
sempre 30 anni fa alle elementari dovevi conoscere tutte le province d'Italia, oggi in molti non conoscono nemmeno le regioni.
30 anni fa la verità delle cose era depositata in mano agli insegnanti, genitori nonni, oggi è un post su facebook perchè internet per le nuove generazioni è solo quello ( nella stragrande maggioranza dei casi).
Mettere in mano uno smartphone o un tablet senza la supervisione di un adulto preparato ( perchè il 90% degli adulti tra i 30 ed i 40 anni non sanno minimamente cosa implichi un tale oggetto ) ad un bambino è come dargli in mano un affilato coltello da cucina. L'oggetto in se sarebbe anche utile, ma in mano ad inesperti è estremamente pericoloso.
Tornando poi il discorso dei bulli, quando ero piccolo esisteva il cosidetto nonnismo tra ragazzi. Ma la differenza sostanziale da adesso è che quando due ragazzini si picchiavano correvano a dividere ( e spesso a dare qualche ceffone ai prepotenti), oggi estraggono lo smartphone dalla tasca e filmano il tutto per pubblicarlo su facebook ( o sei all'oscuro di tutti i filmani provenienti dalle sc(Q)uole che girano sul web?).
In definitiva il progresso non veicolato non è mai un bene sopratutto perchè di progresso culturale negli ultimi 20/30 anni non ne ho visto affatto (e non venirmi a parlare della lotta alla vivisezione dei gaypride o dei femminicidi perchè si passa dalla completa ignoranza di un argomento, all'esibizionismo per finire al demonizzare i maschi nel femminicidio, come se tutti i maschi che si lasciano con la fidanzata, moglie, compagna commettessero un crimine).
Pensa che a 13 anni eravamo consapevoli che una ragazza potrebbe rimanere incinta anche in assenza di penetrazione, mentre oggi in molti credono che farlo in piedi sia il miglior metodo contraccettivo ( perchè lo hanno letto su facebook?)
I luoghi comuni mi sembrano quelli del proibizionismo e il paternalismo miope che caratterizza alcuni post e questa "trovata".
Richiedere un sacrificio di comunicazione come la rinuncia al cellulare é una richiesta di sacrificio in termini degli interessi che un individuo può coltivare e delle informazioni che può acquisire.
Considerando la completa e totale inadeguatezza dei percorsi scolastici pubblici attuali é un sacrificio inaccettabile.
E non me ne frega niente se lo usa per Facebook o per imparare la meccanica quantistica. Quelle sono considerazioni paternalistiche, ed in ogni caso non é accettabile sacrificare anche un solo studente che voglia usarlo come strumento per imparare per 100000 che lo usano per Facebook. Quello studente potrebbe essere un futuro Elon Musk e tu lo stai limitando più ancora di quanto la scuola già non faccia.
te studi la meccanica quantistica sul cellulare? io sapevo che si studiava sui libri
nickname88
28-12-2017, 10:11
Culture diverse, come e' giusto che sia, visto che sono paesi con storie differenti.
Io so solo che gli studenti tedeschi quando vengono qui in vacanza lasciano un devasto sui pulman, tra lattine e sacchetti di patatine.
Forse in germania non lo fanno perche vengono puniti, non lo so.
Vedremo, se hai ragione te, ovvero se la germania e' migliore dell'italia nell'educazione dei figli, vorra dire che in futuro sara' una nazione piu civile , educata e rispettosa di noi.
Ognuno ( non solo i tedeschi ) fa ciò che vuole quando tutto è permesso.
In Italia non c'è controllo e la gente se ne approfitta.
Differenti invece sono gli italiani che invece sono abituati a far quello per cui sono abituati ovunque a prescindere e poi vengono puniti.
nickname88
28-12-2017, 10:21
L'hanno proibito per evitare che si distraggano. Ormai sono come dei drogati: sempre attaccati al telefonino per vedere se qualcuno ha scritto qualcosa.
Il mostruoso deficit dell'attenzione che hanno i giovani d'oggi ha pesanti ricadute sull'apprendimento, per cui porvi un freno è senz'altro necessario.
Mi chiedo veramente in che scuole siete stati voi, presumo Oxford, Harward o Yale da come parlate.
Probabilmente ai tempi del fascismo perchè ai miei tempi dove il cellulare c'era ma non c'erano i social l'ambiente non è mai stato civile e le fonti di distrazioni innumerevoli, se usano lo smartphone almeno stan tranquilli, se glielo togli si divertiranno in altro modo. Da me si urlava tutto il tempo, si lanciavano oggetti, si faceva suonare il cellulare o altri dispositivi di nascosto, qualcuno arrivava pure a far scoppiare petardi o sputare. E ovviamente la violenza professori / alunni non era di certo evento raro.
Senza contare le cortine di fumo dentro i bagni, nonostante il divieto di fumare.
Senza contare che la distrazione non è l'unico fattore negativo, non si possono fare 6 ore di lezione al giorno con 3-4 materie differenti e per giunta partendo dalle 8.00 del mattino.
HwWizzard
28-12-2017, 12:14
Questa è una cagata bella e buona in tipico stile francese.
Tutti d'accordo che c'è un evidente abuso dei cellulari nelle scuole, ma ad esempio devi allora proibire anche i tablet sui quali oramai si stanno spostando i libri di testo. Quindi già è impossibile da applicare.
Non sarebbe più semplice schermare il segnale 3G/LTE durante le ore di lezione riattivandolo durante gli intervalli? Non dovrebbe essere così difficile.
Certo rimangono disponibili i contenuti offline, ma allora qui introduci regole ben precise e chi viene beccato con il telefono in mano durante la lezione ha il telefono confiscato finché un genitore non viene a riprenderlo, e credetemi che dopo 1 o 2 volte che li fai venire a scuola per riprendere il telefono ti becchi 4 calci in :ciapet: che ci pensi 2 volte prima di rifarlo.
HwWizzard
28-12-2017, 12:16
da me alle medie facevano le battaglie con i cancellini, quelli fatti come la girella (la merendina). Un giorno mandarono all'ospedale un bimbo perche lo presero in faccia nell'occhio.
Ovviamente i professori e i genitori fecero i soliti discorsi come facciamo ora noi sui ragazzi.
una volta non era cosi , c'ere piu rispetto, piu regole, piu severita' , piu educazione bla bla bla.
Insomma, sempre i soliti discorsi ad ogni cambio generazionale.
Noi con i pallini dei cuscinetti con cerbottana fatta dalla classica biro BIC:D
cdimauro
28-12-2017, 15:43
Mi chiedo veramente in che scuole siete stati voi, presumo Oxford, Harward o Yale da come parlate.
Probabilmente ai tempi del fascismo perchè ai miei tempi dove il cellulare c'era ma non c'erano i social l'ambiente non è mai stato civile e le fonti di distrazioni innumerevoli, se usano lo smartphone almeno stan tranquilli, se glielo togli si divertiranno in altro modo. Da me si urlava tutto il tempo, si lanciavano oggetti, si faceva suonare il cellulare o altri dispositivi di nascosto, qualcuno arrivava pure a far scoppiare petardi o sputare. E ovviamente la violenza professori / alunni non era di certo evento raro.
Senza contare le cortine di fumo dentro i bagni, nonostante il divieto di fumare.
Sì, ma durante le lezioni non c'era nulla del genere. E no, non era Oxford, ma normali scuole.
Senza contare che la distrazione non è l'unico fattore negativo, non si possono fare 6 ore di lezione al giorno con 3-4 materie differenti e per giunta partendo dalle 8.00 del mattino.
Mi chiedo perché prima si potevano fare, mentre adesso no.
Comunque:
http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute_bambini/medicina/2016/03/16/deficit-attenzione-piu-diagnosi-in-studenti-piu-giovani_e6225a04-2b2e-4a7f-8d5d-a3c88b9778b9.html
http://www.scienzenotizie.it/2016/05/14/deficit-di-attenzione-tra-le-conseguenze-dello-smartphone-5216029
http://www.studentville.it/studiare/universita-prendi-appunti-con-smartphone-o-tablet-attenzione/
nickname88
28-12-2017, 16:31
Sì, ma durante le lezioni non c'era nulla del genere. E no, non era Oxford, ma normali scuole.Come scusa ? Guarda che era proprio durante le lezioni che succedeva, durante gli intervalli di solito c'era calma.
1) Gli studi come paragone con il passato lasciano il tempo che trovano per il semplice motivo che una volta non venivano fatti.
Per avere un metro di paragone scientifico dovremo tornare indietro nel tempo di 30 40 anni e ripetere gli stessi studi sui ragazzi dell'epoca.
Io per esempio non riuscivo ad ascoltare un professore piu di 5 minuti continuativi perche pensavo alla passerina, al pallone, ai giocattoli , al Commodore64, al Subbuteo, ai cartoni, alle serie TV ecc, ecc, ecc,
Non avevamo il cellulare ma si cazzeggiava sui Diari.
Non avevamo WA ma ci tiravamo i bigliettini.
Non ci facevamo i selfie ma disegnavamo sui banchi.
2) Oggi per ogni minima cosa ti danno un etichetta. Basta che ti dondoli sulla sedia e sei iperattivo.
Io le sedie le piegavo a forza di dondolamenti.
Ora se lanci una palla di carta diventi un bimbo con problemi una volta attaccavamo centomila chewingum sotto i banchi . :DEsatto e questi pensano che la chiave di volta sia il divieto del cellulare. :doh:
Purtroppo chi gestisce questi ambienti non capisce una fava di come gira il tutto nè addirittura ne ha un idea, tutta gente che viene ben altri ambienti. Motivo per cui gli insegnanti non sono quasi mai qualificati a gestire un gruppo di ragazzi, i presidi delle varie strutture fan finta di nulla e i ministri dell'istruzione fan a gara fra chi le spara più grosse.
e credetemi che dopo 1 o 2 volte che li fai venire a scuola per riprendere il telefono ti becchi 4 calci in :ciapet: che ci pensi 2 volte prima di rifarlo.
Non ne sarei tanto sicuro...
Viviamo in un'epoca dove i genitori vanno a picchiare gli insegnanti perchè sgridano i loro figli.
Nel caso che scrivi denuncerebbero l'insegnante per furto !!! :doh:
Piedone1113
28-12-2017, 18:44
Come scusa ? Guarda che era proprio durante le lezioni che succedeva, durante gli intervalli di solito c'era calma.
Esatto e questi pensano che la chiave di volta sia il divieto del cellulare. :doh:
Purtroppo chi gestisce questi ambienti non capisce una fava di come gira il tutto nè addirittura ne ha un idea, tutta gente che viene ben altri ambienti. Motivo per cui gli insegnanti non sono quasi mai qualificati a gestire un gruppo di ragazzi, i presidi delle varie strutture fan finta di nulla e i ministri dell'istruzione fan a gara fra chi le spara più grosse.
Guarda che le battaglie con i cassini li facevamo anche noi, ed erano esclusiva del cambio ora.
Anche a parlare con un amico durante la lezione era punito con il castigo in corridoio, con la porta perennemente aperta affinche il prof di turno potesse controllare che restavi in piedi nel posto assegnato.
Per i cassini poi era un gioco da fare esclusivamente con il bel tempo perchè quando entrava in classe un prof e trovava la classe immersa nella nube di gesso ( la ricordi vero?) ti faceva mettere tutti in piedi e pretendeva di sapere chi era il responsabile.
Alla seconda o terza volta ti obbligava a venire accompagnato da un genitore e in caso di esito negativo il preside ti sospendeva dalle lezioni.
Tutto questo un una normalissima scuola di paese, dove 15 gg di sospensione significava ripetere l'anno ( a prescindere dal rendimento scolastico) e dove era la norma che ogni anno ci fosse qualche sedicenne a conseguire la licenza media.
Prima la scuola era presa con maggior serietà dai genitori, oggi la generazione di genitori fancazzisti pretendono voti alti e zero lamentele da parte dei prof ( e il pretendere l'uso di smartphone o tablet a scuola per fini educativi/scolastici è una bella cazzata).
Per il resto uno che magnifica l'uso del tablet per i libri in pdf ( con uno schermo retroilluminato che rovina la vista) non mi sembra il più idoneo a sentenziare sull'argomento.
Il futuro a scuola sono le LIM e ebook reader con tecnologia e-ink e possibilità di lettura del testo ( per gli ipovedente), uno schermo retroilluminato non ha senso a fini didattici e oltretutto deletiero per la vista e modifica anche la produzione di ormoni e proteine alterando il normale equilibrio fisiologico del corpo umano.
Piedone1113
28-12-2017, 19:26
C'e qualcosa che non va nel loop.
I genitori fancazzisti sono gli studenti con genitori seri delle scuole piu serie .
Quindi qualcosa non ha funzionato.
Strano, ma essendo un genitore della vecchio scuola mi ritrovo ad essere spesso in disaccordo con i genitori della scuola di 20 anni fa, mentre concordo con i miei coetanei, sarà che il mito del perbenismo e scuola progresso sia nato più tardi e che oggi ha raggiunto vette elevatissime.
Ma sopratutto le scuole di oggi sono istituzioni dove i politici hanno piazzato i loro raccomandati fregandosene dell'istruzione ( al sud come al nord, vedi la moglie del nostro ex capo del governo).
E poi a dirla tutta la maggiorparte dei nostri politici sono laureati in filosofia ed affini, che rispecchia bene la preparazione che hanno nell'amministrare la Res Publica
mrk-cj94
28-12-2017, 23:24
Il tuo problema è che idealizzi il progresso:
Trent'anni fa si bocciava anche nelle elementari ( e ne ho avuti 2 di ripetenti), oggi non avviene più ( sarà che l'evoluzione temporale ha trasformato tutti i bambini in perfetti studenti? Ne dubito).
Sempre 30 anni fa esisteva il bullismo, peccato che in molti casi gli insegnanti, i genitori ed i ragazzi facessero quadrato per arginare il fatto, ma oggi guai a dare una sgridata ad un bullo, si rischia la denuncia.
sempre 30 anni fa alle elementari dovevi conoscere tutte le province d'Italia, oggi in molti non conoscono nemmeno le regioni.
30 anni fa la verità delle cose era depositata in mano agli insegnanti, genitori nonni, oggi è un post su facebook perchè internet per le nuove generazioni è solo quello ( nella stragrande maggioranza dei casi).
Mettere in mano uno smartphone o un tablet senza la supervisione di un adulto preparato ( perchè il 90% degli adulti tra i 30 ed i 40 anni non sanno minimamente cosa implichi un tale oggetto ) ad un bambino è come dargli in mano un affilato coltello da cucina. L'oggetto in se sarebbe anche utile, ma in mano ad inesperti è estremamente pericoloso.
Tornando poi il discorso dei bulli, quando ero piccolo esisteva il cosidetto nonnismo tra ragazzi. Ma la differenza sostanziale da adesso è che quando due ragazzini si picchiavano correvano a dividere ( e spesso a dare qualche ceffone ai prepotenti), oggi estraggono lo smartphone dalla tasca e filmano il tutto per pubblicarlo su facebook ( o sei all'oscuro di tutti i filmani provenienti dalle sc(Q)uole che girano sul web?).
In definitiva il progresso non veicolato non è mai un bene sopratutto perchè di progresso culturale negli ultimi 20/30 anni non ne ho visto affatto (e non venirmi a parlare della lotta alla vivisezione dei gaypride o dei femminicidi perchè si passa dalla completa ignoranza di un argomento, all'esibizionismo per finire al demonizzare i maschi nel femminicidio, come se tutti i maschi che si lasciano con la fidanzata, moglie, compagna commettessero un crimine).
Pensa che a 13 anni eravamo consapevoli che una ragazza potrebbe rimanere incinta anche in assenza di penetrazione, mentre oggi in molti credono che farlo in piedi sia il miglior metodo contraccettivo ( perchè lo hanno letto su facebook?)
questo si chiama prendere solo i casi estremi che fanno comodo da un lato e dall'altro e trasformarli magicamente nella normalità (nonostante i fatti reali siano ben diversi).
come dicevo nel post precedente: favole a cui credono solo i partigiani che devono difendere la propria generazione
cdimauro
29-12-2017, 07:22
Nella nostra generazione certe cose non succedevano, ma la situazione attuale è frutto del collasso del sistema italiano, più che altro, visto che in altri paesi le cose funzionano diversamente.
Infatti in Germania gli studenti non si permettono di alzare la voce o addirittura le mani agli insegnanti senza rischiare una punizione, sospensione, o addirittura espulsione. E non esiste proprio il concetto che un genitore possa fare lo stesso per difendere il figlio. Gli studenti che non s'impegnano vengono bocciati, trasferiti a una scuola "inferiore" (Ginnasio -> Realschule AKA ITIS -> Hauptschule/Volkschule AKA Istituto di formazione professionale), o addirittura cacciati dalla scuola. Il bullismo viene duramente represso con azioni analoghe. E i famigerati cellulari vengono sequestrati dagli insegnanti se gli studenti vengono beccati con uno di questi aggeggi, visto che è PROIBITO uscire il cellulare finché si è all'interno della scuola (soltanto DOPO essere usciti li si può prendere).
No, non è il medioevo né storie delle precedenti generazioni, ma ciò che avviene ADESSO in un paese diverso dall'Italia.
E' solo in Italia che si assiste a uno scontro generazionale, perché genitori e stato hanno abdicato ai loro ruoli, coi risultati disastrosi a cui assistiamo.
Quanto alla soglia di attenzione che è crollata: https://www.tomshw.it/abbiamo-soglia-attenzione-peggiore-un-pesce-rosso-colpa-tecnologia-66295
GigoBoso
29-12-2017, 08:40
Inutile far finta che il problema non esista, la realtà è che la maggior parte dei bambi/adolescenti passa tutto il tempo davanti al cellulare.
A casa mia questa roba si chiama dipendenza.
nickname88
29-12-2017, 08:47
Nella nostra generazione certe cose non succedevano, ma la situazione attuale è frutto del collasso del sistema italiano, più che altro, visto che in altri paesi le cose funzionano diversamente.
Infatti in Germania gli studenti non si permettono di alzare la voce o addirittura le mani agli insegnanti senza rischiare una punizione, sospensione, o addirittura espulsione. E non esiste proprio il concetto che un genitore possa fare lo stesso per difendere il figlio. Gli studenti che non s'impegnano vengono bocciati, trasferiti a una scuola "inferiore" (Ginnasio -> Realschule AKA ITIS -> Hauptschule/Volkschule AKA Istituto di formazione professionale), o addirittura cacciati dalla scuola. Il bullismo viene duramente represso con azioni analoghe. E i famigerati cellulari vengono sequestrati dagli insegnanti se gli studenti vengono beccati con uno di questi aggeggi, visto che è PROIBITO uscire il cellulare finché si è all'interno della scuola (soltanto DOPO essere usciti li si può prendere).
No, non è il medioevo né storie delle precedenti generazioni, ma ciò che avviene ADESSO in un paese diverso dall'Italia.
E' solo in Italia che si assiste a uno scontro generazionale, perché genitori e stato hanno abdicato ai loro ruoli, coi risultati disastrosi a cui assistiamo.
Quanto alla soglia di attenzione che è crollata: https://www.tomshw.it/abbiamo-soglia-attenzione-peggiore-un-pesce-rosso-colpa-tecnologia-66295
L'eduzione di un individuo non arriva solo dai genitori.
Mi spiace se è questo ciò che credi ma a volte un influenza positiva non basta e un influenza troppo severa autoritaria spesso è pure dannosa.
Che in Germania poi non facciano casino durante le lezioni è tutto da vedere.
Di certo il bullismo è ovunque non solo in Italia, e se c'è quello ci sarà anche il resto.
Quando ero piccolo io in inverno col tempo brutto ci ammazzavamo di A-team, Supercar, L'uomo bionico, Magnum PI.
Quando presi il Commodore64 stavo ore e ora a giocare.
Quando presi l'Amiga lo stesso.
Erano dipendenze anche quelle.
:DIo penso di essere una generazione successiva alla tua ma bene o male era così anche per me.
Le dipendenze dannose a quell'età ( indipendentemente dall'epoca ) sono ben altre, non di certo il cellulare.
GigoBoso
29-12-2017, 09:22
Quando ero piccolo io in inverno col tempo brutto ci ammazzavamo di A-team, Supercar, L'uomo bionico, Magnum PI.
Quando presi il Commodore64 stavo ore e ora a giocare.
Quando presi l'Amiga lo stesso.
Erano dipendenze anche quelle.
:D
Certo ma a scuola meglio evitare.
Piedone1113
29-12-2017, 12:05
questo si chiama prendere solo i casi estremi che fanno comodo da un lato e dall'altro e trasformarli magicamente nella normalità (nonostante i fatti reali siano ben diversi).
come dicevo nel post precedente: favole a cui credono solo i partigiani che devono difendere la propria generazione
Forse non ci siamo, quello che ho scritto era la normalità quando facevo le elementari/medie.
Non erano casi estremi, ed in ogni classe di ben 3 sezioni diverse in 5 elementare, 3 media c'erano dei ripetenti.
Forse eravamo più stupidi?
O forse la scuola era un'istituzione che premiava il merito e non in funzione del 27.
I casi estremi erano quando arrivava un genitore in classe a dare 2 ceffoni al figlio per una nota sul quaderno o sul registro ( ma esistono ancora?) così da farlo vergognare davanti a tutti.
E no, la scultura di chi esce dalle medie oggi è la normalità, d'altronde basta chiedere ai loro prof qualsiasi cosa di livello culturale medio per avere risposte vaghe e errate.
GigoBoso
29-12-2017, 12:20
Forse non ci siamo, quello che ho scritto era la normalità quando facevo le elementari/medie.
Non erano casi estremi, ed in ogni classe di ben 3 sezioni diverse in 5 elementare, 3 media c'erano dei ripetenti.
Forse eravamo più stupidi?
O forse la scuola era un'istituzione che premiava il merito e non in funzione del 27.
I casi estremi erano quando arrivava un genitore in classe a dare 2 ceffoni al figlio per una nota sul quaderno o sul registro ( ma esistono ancora?) così da farlo vergognare davanti a tutti.
E no, la scultura di chi esce dalle medie oggi è la normalità, d'altronde basta chiedere ai loro prof qualsiasi cosa di livello culturale medio per avere risposte vaghe e errate.
Purtroppo hai ragione, la scuola rispecchia l'Itallia.
E non siete neppure aggiornati, parlate solo si medie o diplomi, a quanto pare si regalano pure le lauree a gente quasi analfabeta.
Non dico di essere catastrofisti, ma bisogna essere consapevoli di certe cose.
Alle elementari sai cosa avevamo?
Questa roba qui.
https://www.youtube.com/watch?v=yDNm1XjDPDM
Si ma se te lo beccavano ti sgridavano e sequestravano.
Oggi l'alunno risponde all'insegnante ed il genitore denuncia se sequestrano qualcosa.
Quando ero bambino io c'erano gli anziani che tiravano l'acqua dalla finestra se facevi casino, mi immagino cosa succede se osassero farlo oggi...
Non sto dicendo che facevano bene, ma che si capiva e rispettava la protesta e ce ne stavamo. Pure scappando un pò spaventati.
Piedone1113
29-12-2017, 16:42
Li usavamo a ricreazione.
Ho chiesto alla mia amica prof che quest'anno ha sempre le medie.
Una sola classe.
L'hanno scorso rimbalzava non solo di classe in classe ma anche di scuola in scuola.
Nelle classi c'e' di tutto, la maggior parte di bimbi sono bimbi normali.
Poi ci sono i soliti sfacciati e ci sono quelli eccessivamente chiusi e timorosi che non osano aprire bocca.
Tra i genitori c'e' di tutto, la famiglia ansiosa, quella menefreghista, quella che mio figlio e' il meglio e gli altri non capiscono un cazzo.
Ci sono anche quelli che "due urli gli fanno bene".
Ci sono ovviamente anche i genitori molto attaccati ai propri bimbi.
Denunce ai prof mai successe.
Nessuna societa' allo sfascio, l'umanita' non e' in pericolo di estinzione.
Il tuo caso non fa affatto testo, oltretutto essendo la tua amica una supplente non ha mai dovuto confrontarsi con ragazzi che hanno famigliarizzato con il loro insegnante, ne tantomeno viene presa in considerazione dai genitori.
Prova a chiedere ad insegnanti che hanno 20/25 (ed oltre) anni di esperienza sulle spalle come si sia evoluto il concetto di scuola tra gli alunni e i rispettivi genitori.
Cartina di tornasole è la cultura media di chi lascia le medie molto più bassa
che in passato. Professori di superiore che segnano di rosso a (ha) ed e (è) nei temi e acconsentono l'uso della calcolatrice nelle più basilari operazioni aritmetiche perchè costerebbe troppo tempo e fatica rieducare ai concetti basi:
https://www.youtube.com/watch?v=Za3zSzFoX50
credo che questo video sia più che esplicito e valga più di tutti i discorsi fatti fin'ora. ( a le tavole pitagoriche servono a sviluppare metodi di risoluzioni flessibili e rapidi e non è affatto una mera questione mnemonica come potrebbe sembrare ai meno accorti)
mrk-cj94
29-12-2017, 18:17
Nella nostra generazione certe cose non succedevano, ma la situazione attuale è frutto del collasso del sistema italiano, più che altro, visto che in altri paesi le cose funzionano diversamente.
Infatti in Germania gli studenti non si permettono di alzare la voce o addirittura le mani agli insegnanti senza rischiare una punizione, sospensione, o addirittura espulsione. E non esiste proprio il concetto che un genitore possa fare lo stesso per difendere il figlio. Gli studenti che non s'impegnano vengono bocciati, trasferiti a una scuola "inferiore" (Ginnasio -> Realschule AKA ITIS -> Hauptschule/Volkschule AKA Istituto di formazione professionale), o addirittura cacciati dalla scuola. Il bullismo viene duramente represso con azioni analoghe. E i famigerati cellulari vengono sequestrati dagli insegnanti se gli studenti vengono beccati con uno di questi aggeggi, visto che è PROIBITO uscire il cellulare finché si è all'interno della scuola (soltanto DOPO essere usciti li si può prendere).
No, non è il medioevo né storie delle precedenti generazioni, ma ciò che avviene ADESSO in un paese diverso dall'Italia.
E' solo in Italia che si assiste a uno scontro generazionale, perché genitori e stato hanno abdicato ai loro ruoli, coi risultati disastrosi a cui assistiamo.
Quanto alla soglia di attenzione che è crollata: https://www.tomshw.it/abbiamo-soglia-attenzione-peggiore-un-pesce-rosso-colpa-tecnologia-66295
1) sì magari in teoria, all'atto pratico invece...
2) questa in effetti è storia da erba del vicino che è sempre più verde.
in italia dicono che in USA l'educazione è migliore.
in USA dicono che in italia l'educazione è migliore.
la percezione delle persone conta zero, visto che varia in base alle comodità di turno (basti pensare a tutti coloro che saltano da "italiani fantastici, francesi mangiabaguette" a "l'italia va a rotoli, il resto del mondo invece si adatta ai tempi che cambiano")
mrk-cj94
29-12-2017, 18:23
https://www.youtube.com/watch?v=Za3zSzFoX50
ma lol questo video è un prodotto di intrattenimento, è ovvio che andranno a pubblicare solo i casi umani per scatenare click e indinniazione..
controver$y è un concetto vecchio di chissà quanti anni e ancora oggi qualcuno ci casca :rolleyes:
come dicevo in precedenza: prendere le eccezioni e considerarle la normalità :read:
mrk-cj94
29-12-2017, 18:24
Li usavamo a ricreazione.
Ho chiesto alla mia amica prof che quest'anno ha sempre le medie.
Una sola classe.
L'hanno scorso rimbalzava non solo di classe in classe ma anche di scuola in scuola.
Nelle classi c'e' di tutto, la maggior parte di bimbi sono bimbi normali.
Poi ci sono i soliti sfacciati e ci sono quelli eccessivamente chiusi e timorosi che non osano aprire bocca.
Tra i genitori c'e' di tutto, la famiglia ansiosa, quella menefreghista, quella che mio figlio e' il meglio e gli altri non capiscono un cazzo.
Ci sono anche quelli che "due urli gli fanno bene".
Ci sono ovviamente anche i genitori molto attaccati ai propri bimbi.
Denunce ai prof mai successe.
Nessuna societa' allo sfascio, l'umanita' non e' in pericolo di estinzione.
ah ecco, come volevasi dimostrare :D :read:
cdimauro
30-12-2017, 05:58
Ti ripeto, gli studenti tedeschi poi vengono in italia e si bevono mezzo supermercato e fanno del casino.
Un conto e' reprimere / punire, un altro risolvere i problemi alla radice.
Bisognerebbe sentire un educatore qualificato per capire se i metodi repressivi/punitivi generano persone migliori.
Se hai ragione te la Germania produrra una razza superiore a quella italiana.
Ho già risposto in merito, e non mi ripeterò, ma visto che hai aggiunto quest'ultima frase, rispondo a questa: no, non si tratta di alcuna selezione di una razza superiore.
Semplicemente si inculca il rispetto delle regole.
Parlando di esperienze personali io ai miei tempi ho visto cose che non pensavo potessero succedere nelle scuole.
Potrei dire che oggi non succedono cose che succedevano ai miei tempi.
Scene come un gruppetto che e' entrato di notte e ha fatto i murales parodia dei proff.
Raid con gavettonatte tra una scuola e l'altra. ecc. ecc.
Se mi metto a raccontare inizio a rimembrane episodi uno piu casinaro dell'altro.
Non vuol dire che accadevano tutti i giorni, ma ogni tanto dopo magari periodi di calma partivano gli sfoghi.
Mai sentito ai miei tempi che un genitore avesse minacciato o addirittura messo le mani addosso a un insegnante perché il figlio va male a scuola, o era stato ripreso dall'insegnante.
Al contrario: ricordo che capitava che i figli si beccassero qualche ceffone in diretta, o a casa, se si comportavano male a scuola.
cdimauro
30-12-2017, 06:09
L'eduzione di un individuo non arriva solo dai genitori.
Intanto è loro prerogativa primaria, e se non sono in grado di educare i loro figli per comportarsi decentemente a scuola, che se li tengano a casa o li rinchiudano coi loro simili, in uno zoo.
Mi spiace se è questo ciò che credi ma a volte un influenza positiva non basta e un influenza troppo severa autoritaria spesso è pure dannosa.
E' proprio la scarsa influenza dei genitori moderni che ha generato i problemi di cui stiamo discutendo.
Inoltre faccio notare che stiamo parlando di RISPETTO DELLE REGOLE. Dunque nessun "autoritarismo", visto che è alla base di una società civile.
Ci sono delle regole -> si devono rispettare. Per la pace e il bene comune.
Se i genitori oggi non riescono a trasmettere nemmeno questo concetto elementare, ma anzi lo calpestano, allora hanno fallito nell'esercizio del loro ruolo primario.
Che in Germania poi non facciano casino durante le lezioni è tutto da vedere.
Infatti c'è poco da vedere: lo spettacolo lo regalano le scuole italiane.
Di certo il bullismo è ovunque non solo in Italia, e se c'è quello ci sarà anche il resto.
Il bullismo c'è ovunque, ma bisogna vedere in che misura e in che modo viene perseguito. La questione è tutta qui, ma è anche il nocciolo della questione, altrimenti non staremmo ancora a parlare.
Io penso di essere una generazione successiva alla tua ma bene o male era così anche per me.
Le dipendenze dannose a quell'età ( indipendentemente dall'epoca ) sono ben altre, non di certo il cellulare.
In effetti adesso c'è pure la dipendenza da stupefacenti, visto che purtroppo attecchisce molto presto e te la ritrovi perfino alle medie.
Senza nulla togliere a quella da smartphone et similia, che è palese.
cdimauro
30-12-2017, 06:18
1) sì magari in teoria, all'atto pratico invece...
Quelli che ho riportato sono fatti, e dunque pratica. Altro che teoria...
2) questa in effetti è storia da erba del vicino che è sempre più verde.
in italia dicono che in USA l'educazione è migliore.
in USA dicono che in italia l'educazione è migliore.
la percezione delle persone conta zero, visto che varia in base alle comodità di turno (basti pensare a tutti coloro che saltano da "italiani fantastici, francesi mangiabaguette" a "l'italia va a rotoli, il resto del mondo invece si adatta ai tempi che cambiano")
Come ho già riportato prima, non si tratta di nessuna percezione, ma di fatti concreti che riportano come le cose funzionino in maniera completamente diversa in paesi diversi, e in generazioni diverse dello stesso paese.
Poi che non si voglia prenderne atto è evidentemente anch'esso.
Critichiamo tanto Youtube e facebook e poi li usiamo per dimostrare le cose?
:D
YouTube, Facebook,e quant'altro sono soltanto mezzi.
Ciò che conta è se quanto riportato sia vero o meno, e dunque se ci troviamo di fronte a un fatto o una bufala.
Non facciamo come i grullini, che sistematicamente bollano Repubblica, l'Espresso, la Rai, ecc. come fonti della falsa informazione di regime, e il Fatto Quotidiano e il sacro blogggghe come le fonti della verità.
nickname88
30-12-2017, 07:55
Intanto è loro prerogativa primaria, e se non sono in grado di educare i loro figli per comportarsi decentemente a scuola, che se li tengano a casa o li rinchiudano coi loro simili, in uno zoo.
L'educazione non è una scienza ( credo ) e se lo fosse non sarebbe una scienza esatta. Quindi non esiste un metodo perfetto per educare i figli e per avere la garanzia che questi ultimi obbediscano e capiscano tutto.
Ci sono figli e figli e genitori e genitori, tu stai semplicemente giudicando senza conoscere.
E' proprio la scarsa influenza dei genitori moderni che ha generato i problemi di cui stiamo discutendo.
Inoltre faccio notare che stiamo parlando di RISPETTO DELLE REGOLE. Dunque nessun "autoritarismo", visto che è alla base di una società civile.
Ci sono delle regole -> si devono rispettare. Per la pace e il bene comune.
Se i genitori oggi non riescono a trasmettere nemmeno questo concetto elementare, ma anzi lo calpestano, allora hanno fallito nell'esercizio del loro ruolo primario.I bambini e i ragazzi non sono pecore, hanno un cervello tutto loro e in grado di ragionare indipendentemente e per giunta hanno istinti, voglie e tentazioni da soddisfare ( chi più, chi meno ), quindi il genitore o li massacra con la frusta e li rende dei disadattati o l'influenza del genitore può non bastare.
Un bambino educato a rispettare le regole, se poi vede continuamente altri bambini che le infrangono e non succede nulla si adatterà prima per piacere suo o poi anche per essere accettato dal gruppo.
Quindi sono anche gli insegnanti a non essere preparati.
Infatti c'è poco da vedere: lo spettacolo lo regalano le scuole italiane.
Il bullismo c'è ovunque, ma bisogna vedere in che misura e in che modo viene perseguito. La questione è tutta qui, ma è anche il nocciolo della questione, altrimenti non staremmo ancora a parlare.
In effetti adesso c'è pure la dipendenza da stupefacenti, visto che purtroppo attecchisce molto presto e te la ritrovi perfino alle medie.La dipendenza da stupefacenti c'era da molto prima ed era anche più diffusa in quanto lo smartphone non esisteva. Anzi oggi gran parte si fermano alle droghe leggere.
Piedone1113
30-12-2017, 09:47
L'educazione non è una scienza ( credo ) e se lo fosse non sarebbe una scienza esatta. Quindi non esiste un metodo perfetto per educare i figli e per avere la garanzia che questi ultimi obbediscano e capiscano tutto.
Ci sono figli e figli e genitori e genitori, tu stai semplicemente giudicando senza conoscere.
I bambini e i ragazzi non sono pecore, hanno un cervello tutto loro e in grado di ragionare indipendentemente e per giunta hanno istinti, voglie e tentazioni da soddisfare ( chi più, chi meno ), quindi il genitore o li massacra con la frusta e li rende dei disadattati o l'influenza del genitore può non bastare.
Un bambino educato a rispettare le regole, se poi vede continuamente altri bambini che le infrangono e non succede nulla si adatterà prima per piacere suo o poi anche per essere accettato dal gruppo.
Quindi sono anche gli insegnanti a non essere preparati.
La dipendenza da stupefacenti c'era da molto prima ed era anche più diffusa in quanto lo smartphone non esisteva. Anzi oggi gran parte si fermano alle droghe leggere.
Mio figlio di 4 anni è testardo, ha un elevato spirito di competizione, non ammette il diniego delle sue richieste.
Eppure devo lottare ogni giorno sia con minacce, con con parole dolci, sia con ragionamenti alle sue pretese.
Risultato:
è molto più ubbidiente di poco tempo fa, le marachelle le fa di nascosto e quando ce ne accorgiamo si va a nascondere sotto il letto, oppure ci viene a chiedere scusa, o altri comportamenti che lasciano intendere chiaramente che il non rispettare le regole implicano conseguenze ( dal buffetto sul sederino, nei casi meno gravi, che lo offende intimamente, al diniego di risponderli o partecipare alle sue attività, al sequestro dei suoi giochini che è la punizione più grave per lui).
Educare un ragazzo alla consapevolezza della causa effetto è la prima cosa da fare per educare, senza una punizione il bambino dopo un poco ti risponderebbe sempre si, hai ragione, pur di continuare a fare quello che gli piace.
E basta con la scusa che sono bambini, ragazzi e sono marachelle, altrimenti si instaura in loro il concetto di impunità ( concetto che negli adulti che delinquano è un incentivo a farlo).
Perchè un camionista tedesco in Germania non voleva nemmeno sentire l'odore dell'alcol, mentre 25 anni fa ( spero adesso sia diverso ma ne dubito) come passavano la frontiera in Italia si fermavano in autogrill a bere boccali di birra?
Semplice perchè anche sapendo bene che l'azione non era idonea in Italia non avrebbero subito conseguenze.
Chiediti perchè il 50% dei delinquenti rumeni vengono in Italia ( non solo rumeni ma anche da altri stati).
Chi ha l'indole di non rispettare le regole per proprio vantaggio o piacere sarà più propenso a farlo dove le conseguenze sono minime o inesistenti.
nickname88
30-12-2017, 09:56
Mio figlio di 4 anni è testardo, ha un elevato spirito di competizione, non ammette il diniego delle sue richieste.
Eppure devo lottare ogni giorno sia con minacce, con con parole dolci, sia con ragionamenti alle sue pretese.
Risultato:
è molto più ubbidiente di poco tempo fa, le marachelle le fa di nascosto e quando ce ne accorgiamo si va a nascondere sotto il letto, oppure ci viene a chiedere scusa, o altri comportamenti che lasciano intendere chiaramente che il non rispettare le regole implicano conseguenze ( dal buffetto sul sederino, nei casi meno gravi, che lo offende intimamente, al diniego di risponderli o partecipare alle sue attività, al sequestro dei suoi giochini che è la punizione più grave per lui).
Educare un ragazzo alla consapevolezza della causa effetto è la prima cosa da fare per educare, senza una punizione il bambino dopo un poco ti risponderebbe sempre si, hai ragione, pur di continuare a fare quello che gli piace.
E basta con la scusa che sono bambini, ragazzi e sono marachelle, altrimenti si instaura in loro il concetto di impunità ( concetto che negli adulti che delinquano è un incentivo a farlo).
Perchè un camionista tedesco in Germania non voleva nemmeno sentire l'odore dell'alcol, mentre 25 anni fa ( spero adesso sia diverso ma ne dubito) come passavano la frontiera in Italia si fermavano in autogrill a bere boccali di birra?
Semplice perchè anche sapendo bene che l'azione non era idonea in Italia non avrebbero subito conseguenze.
Chiediti perchè il 50% dei delinquenti rumeni vengono in Italia ( non solo rumeni ma anche da altri stati).
Chi ha l'indole di non rispettare le regole per proprio vantaggio o piacere sarà più propenso a farlo dove le conseguenze sono minime o inesistenti.
Non penso sia un discorso solo fra l'essere un buon genitore o meno.
Non tutti i bambini sono uguali, il fatto che tu abbia saputo educare il tuo non vuol dire che otterresti gli stessi risultati con tutti.
Ma soprattutto se ha 4 anni vuol dire che ha rapporti solo con i genitori, non ha molte altre influenze, non ancora.
Piedone1113
30-12-2017, 10:12
Non penso sia un discorso solo fra l'essere un buon genitore o meno.
Non tutti i bambini sono uguali, il fatto che tu abbia saputo educare il tuo non vuol dire che otterresti gli stessi risultati con tutti.
Ma soprattutto se ha 4 anni vuol dire che ha rapporti solo con i genitori, non ha molte altre influenze, non ancora.
E che educazione darei se non lo facessi socializzare.
Di certo la cerchia di persone con le quali interagisce spesso mio figlio è superiore a quella di molti adulti, e non soltanto di famigliari parlo.
Per inciso non ho affatto educato mio figlio, lo sto educando e dovrò farlo ( Dio permettendo) per il resto della mia vita anche quando sarà nonno.
L'educazione non riguarda soltando i primi anni di vita, ma è un continuo susseguirsi.
cdimauro
30-12-2017, 15:25
L'educazione non è una scienza ( credo ) e se lo fosse non sarebbe una scienza esatta. Quindi non esiste un metodo perfetto per educare i figli e per avere la garanzia che questi ultimi obbediscano e capiscano tutto.
Ci sono figli e figli e genitori e genitori, tu stai semplicemente giudicando senza conoscere.
Mi spiace, ma questa è la solita scusa per giustificare l'incapacità/inettitudine/negligenza dei genitori che hanno abdicato al loro ruolo.
Ho due figli, completamente diversi, li ho educati allo stesso modo, e non erano certo degli angioletti quando erano piccoli. Oggi che sono cresciuti e andiamo in giro ci fanno i complimenti per come sono educati, e a scuola sono degli studenti modello (MAI ricevuto note o rimproveri dagli insegnanti).
E' vero che non esiste il manuale del perfetto genitore, ma educare deriva da "educere", ossia "condurre", e quindi devi prendere per mano i tuoi figli e spenderci tempo, TANTO tempo, per condurli su vie sicure, insegnandogli tutto quello che serve, come un po' ha illustrato Antonio ("Piedone").
Da genitori si fanno parecchi sbagli, perché non è un mestiere e non è certo facile prendere delle decisioni tante volte, ma ciò non toglie che se una coppia ha deciso di avere dei figli, poi deve impegnarsi cercando di dargli una buona educazione.
I bambini e i ragazzi non sono pecore, hanno un cervello tutto loro e in grado di ragionare indipendentemente e per giunta hanno istinti, voglie e tentazioni da soddisfare ( chi più, chi meno ), quindi il genitore o li massacra con la frusta e li rende dei disadattati o l'influenza del genitore può non bastare.
Se passi il tempo "frustare" tuo figlio, ovviamente hai sbagliato qualcosa perché non sei riuscito a capire in che modo trasmettergli valori e regole da seguire.
La sculacciata o lo scappellotto non devono essere la normalità, ma l'eccezione che capita per eventi di particolare gravità, ed esclusivamente a fronte di precise regole che sono ben illustrate prima e che poi sono state infrante. Il genitore che alza le mani per sfogarsi col figlio, senza che prima si sia assicurato di avergli spiegato bene la regola che ha infranto, ha fallito in partenza.
A una certa, quando si può ben ragionare coi figli, le "frustrate" vanno abolite tut curt, e sostituite da punizioni et similia.
Un bambino educato a rispettare le regole, se poi vede continuamente altri bambini che le infrangono e non succede nulla si adatterà prima per piacere suo o poi anche per essere accettato dal gruppo.
Vero. E rimane sempre degli altri genitori che hanno fallito nel loro compito.
Ovviamente m'è capitato diverse volte, specialmente in Italia, ed è dura cercare di spiegargli che sbagliano tutti.
Ciò non toglie che, pur di fronte a tali scenari, bisogna mostrare coerenza e continuare per la strada tracciata. Non c'è niente di peggio di mostrare incoerenza coi propri figli, perché sono abilissimi a "farne tesoro", e riapplicare il concetto in altri scenari.
Quindi sono anche gli insegnanti a non essere preparati.
Gli insegnanti, almeno in Italia, sono sopraffatti dallo stato d'inciviltà che domina sovrano. In Germania sanno quello che fanno.
La dipendenza da stupefacenti c'era da molto prima ed era anche più diffusa in quanto lo smartphone non esisteva. Anzi oggi gran parte si fermano alle droghe leggere.
Mi spiace, ma ai miei tempi la droga non circolava nelle scuole, e men che meno a fasce d'età così basse (oggi i primi approcci arrivano già sui 12-13 anni).
Non penso sia un discorso solo fra l'essere un buon genitore o meno.
Non tutti i bambini sono uguali, il fatto che tu abbia saputo educare il tuo non vuol dire che otterresti gli stessi risultati con tutti.
Ma soprattutto se ha 4 anni vuol dire che ha rapporti solo con i genitori, non ha molte altre influenze, non ancora.
E' vero che i bambini non sono tutti uguali, ma alzare le mani in segno di resa non è contemplato per un genitore. Bambini diversi richiedono più o meno attenzioni, e più o meno tempo da investire.
Se il bambino è "troppo vivace", la soluzione non è certo accontentarlo in tutto per "tenerlo buono". Troppo comodo.
Una volta, in Sicilia, è capitato che mia figlia (non ricordo quanto aveva. 4-5 anni forse) in macchina non volesse allacciarsi la cintura. Si faceva forte del fatto che dovevamo andare in un posto, e che accanto a lei c'era la nonna (mia madre). Non mi sono mosso di un millimetro, nonostante mia madre e mia moglie mi dicessero che non ci faceva niente, e che avrebbero badato loro alla piccola. Siamo rimasti in auto VENTI MINUTI, fermi, con mia figlia che strillava e piangeva perché non voleva mettere la cintura. Ci siamo mossi soltanto quando l'ha messa. Quella è sempre stata la regola (che è legge, tra l'altro), e la si deve rispettare. Fine della questione.
Capisco che oggi, con tutti gli impegni e il fatto che magari lavorino entrambi, i genitori non hanno tanto tempo a disposizione, ma quello che c'è va speso per bene. SENZA prendere scorciatoie, abdicando al proprio ruolo.
Capisco che oggi, con tutti gli impegni e il fatto che magari lavorino entrambi, i genitori non hanno tanto tempo a disposizione, ma quello che c'è va speso per bene. SENZA prendere scorciatoie, abdicando al proprio ruolo.
Che poi, quella del tempo è una finta scusa.
Semplicemente, non sono in grado di fare i genitori.
Piedone1113
30-12-2017, 17:22
Una volta, in Sicilia, è capitato che mia figlia (non ricordo quanto aveva. 4-5 anni forse) in macchina non volesse allacciarsi la cintura. Si faceva forte del fatto che dovevamo andare in un posto, e che accanto a lei c'era la nonna (mia madre). Non mi sono mosso di un millimetro, nonostante mia madre e mia moglie mi dicessero che non ci faceva niente, e che avrebbero badato loro alla piccola. Siamo rimasti in auto VENTI MINUTI, fermi, con mia figlia che strillava e piangeva perché non voleva mettere la cintura. Ci siamo mossi soltanto quando l'ha messa. Quella è sempre stata la regola (che è legge, tra l'altro), e la si deve rispettare. Fine della questione.
Io ho risolto dicendogli che c'è la polizia e prende papà e lo porta via lontano e lui non lo vede più.
Da allora come sale in auto si siede sul seggiolone e fa per mettersi le cinte dicendo bisbigliando: c'è la polizia !
Quando sarà più grande gli spiegherò il concetto di farsi male e del dolore che si prova a veder soffrire, o peggio ancora perdere, una persona cara.
A scanso di equivoci per far rispettare le regole sono disposto a mentire con mio figlio soltando quando il concetto base non è minimamente comprensibile per lui.
Per esempio essendo stato diverse volte ricoverato in ospedale quando non vuole coprirsi per uscire, oppure gioca sul marmo invece che sul suo tappeto gli dico che potrebbe cadere malato e poi bisogna portarlo in ospedale ( che per lui è un brutto ricordo).
Una volta subita una conseguenza di un'azione ( ammalarsi perchè si esce scoperti) sono consapevoli e ci riflettono su ( anche se per molte cose i bambini dimenticano presi dall'entusiasmo del momento).
Vale la regola in casa mia che non rispetto delle regole = punizione ( quando gli abbasso i pantaloni per dargli un buffetto si sente punito anche senza riceverlo perchè rappresenta la non approvazione e relativa mia arrabbiatura al suo fare).
Rispetto dello regole = normalità ( e nessun premio da ricevere)
I regali li riceve quasi quotidianamente, ma non in ricombenza.
Piedone1113
30-12-2017, 17:31
Critichiamo tanto Youtube e facebook e poi li usiamo per dimostrare le cose?
:D
Come quel genitore che ha seguito le istruzioni su YouTube per come costruirsi la pasta schifidol in casa ed ha mandato all'ospedale la figlia di 4 anni per avvelenamento chimico ( con seri danni permenante e salvata per il rotto della cuffia).
Internet e tutto quello che c'è sopra è un enorme calderone di notizie/nozioni più o meno attendibili.
Puoi seguire passo la crezione di esplosivo dai nitati/fosfati, ma se non sai cosa stai facendo rischi di saltare in aria invece che fare i miniciccioli per capodanno.
Se ho postato un video ad un adulto spero che questo sia in grado di discendere le sue implicazioni. se lo vede un bambino di 5 anni potrebbe davvero credere che le tavole pitagoriche siano un cibo esotico ( anche qualche adulto potrebbe crederci, ma è un altro discorso)
Io ho risolto dicendogli che c'è la polizia e prende papà e lo porta via lontano e lui non lo vede più
Soluzione efficace ma io storco sempre un pò il naso quando si usano soggetti terzi per rafforzare un ordine.
Non è un vigile, un poliziotto, un maestro o chissà chi... sono io genitore che lo dico e mi devi ubbidire, punto.
Capisco che non è facile ma era per dire che apprezzo di più il metodo dello stare 20 minuti fermo di cdimauro. :)
Piedone1113
30-12-2017, 22:48
Soluzione efficace ma io storco sempre un pò il naso quando si usano soggetti terzi per rafforzare un ordine.
Non è un vigile, un poliziotto, un maestro o chissà chi... sono io genitore che lo dico e mi devi ubbidire, punto.
Capisco che non è facile ma era per dire che apprezzo di più il metodo dello stare 20 minuti fermo di cdimauro. :)
Capisco, ma se permetti credo che inculcare da piccoli il fatto che non su deve rispettare solo il genitore, ma tutti possa rapprentare un ottimo modo per far familiarizzare con il concetto di collettività.
Poi il muro contro muro ( fai così perché lo dico io, e nel caso di Cesare se non allacci la cintura ti fai male, e per risposta non è vero perché c'è la nonna che mi tiene) non sempre è efficace e pratico. ( alcune volte uso il sistema: e papà piange, mimando il pianto che è ugualmente efficace in alcuni casi, ma pessimo in altri).
A seconda del contesto uso metodi diversi, ed il lo fai perché lo dico io lo uso per costringerlo a tavola durante il pranzo o la cena. Cosa che deve iniziare a fare adesso che ha 4 anni, sia per capire chi comanda, sia per non prendere una bruttissima abitudine secondo la mia educazione: la mensa è da dividere con le persone che ami e non solo un bisogno fisiologico.
cdimauro
31-12-2017, 08:11
Debbo dire che anch'io ho fatto, ai miei figli, esempi con poliziotti/carabinieri/vigili per cercare di far capire che viviamo una comunità dove ci sono altre persone, e che ci sono delle regole (chiamate leggi) da rispettare per il benessere comune. Non so quante volte, appena avvistata una divisa, ho detto ai miei figli: "guarda, c'è un carabiniere. Se non avevi la cintura ci avrebbe fermato e fatto la multa". E così via in diverse occasioni.
Per quanto mi riguarda tutto fa brodo pur di veicolare concetti e valori. E se serve, anche imporre l'autorità quando i figli puntano ugualmente i piedi e non ne vogliono sapere.
Ovviamente crescendo le cose cambiano, perché è più facile parlare e fare dei discorsi più strutturati e complessi. Ad esempio qualche mese fa eravamo al ristorante, e mio figlio (che a breve compirà 11 anni), mi ha detto: "papà, ma perché bevi la birra, visto che hai detto che fa male?" Giustamente ha notato un'incoerenza con quello che gli abbiamo sempre detto. Allora ho cominciato a spiegargli il concetto di gradazione, di quantità di alcol, degli effetti che diversi che possono avere in persone diverse, ecc., per fargli capire meglio come funziona nella realtà. Gli ho anche detto che crescendo gli capiterà di uscire con gli amici, e di cominciare a bene qualcosa, ma l'ho messo in guarda dagli abusi, e da ciò che succede a mettersi in macchina guidando da ubriachi, con le famigerate stragi del sabato sera. Un'informazione completa, insomma, perché ormai ha l'età per capire queste cose.
Premetto che i miei figli non bevono assolutamente alcol (ovviamente :p ), e lo rifuggono, a causa di un "incidente" che è capitato in passato, e non so se classificarlo come un colpo di fortuna o un errore/fallimento genitoriale (causa distrazione + riflessi non pronti).
E' iniziato tutto con mia figlia, che al suo primo compleanno ha agguantato, come un fulmine, il mio bicchiere di vino, e scambiandolo per coca cola l'ha trangugiato di botto. Ovviamente ha sputato subito tutto e s'è messa a piangere, e ha imparato che non si può bere tutto quello che capita, e che è meglio chiedere prima.
Ho poi approfittato di questo evento, giocandogli degli scherzi sul tema ogni tanto, passandogli il mio bicchiere col vino o la birra, e dicendole "tesoro, prendi pure la mia coca cola (o sprite)", ma ovviamente la furbastra ha prima controllato, annusando, e restituendomi il bicchiere con faccia disgustata. :D
Visto che ha funzionato, è toccato poi al piccolo: quando ha afferrato il mio bicchiere la prima volta, scambiandolo per coca cola, non mi sono opposto. E gli è toccato la stessa sorte.
Oggi sanno entrambi cos'è l'alcol, la birra, il vino, ecc. e relative implicazioni, e spero che continuino ad astenersi dal bere, o che si contengano quando gli capiterà di bere con gli amici. Soprattutto gli ho fatto presente che se gli amici bevono, di fare in modo che almeno uno non tocchi alcol, e che se dovesse invece capitare che tutti abbiano bevuto preferisco che mi chiamino anche in mezzo alla notte per andarli a prendere ma di non mettersi mai in macchina con un guidatore "bevuto".
Non so se abbia fatto bene o male, ma almeno un po' di impegno l'ho messo, come genitore, per cercare di educare e tutelare i miei figli.
P.S. Giusto per chiarire: a casa non compriamo coca cola o bevande gassate. Preferiamo evitare, visto che sono una tentazione troppo forte per i bambini. E idem per birra e alcolici, che in genere non teniamo. Quando andiamo a mangiare fuori, però, possono prendere ciò che preferiscono, e io mi faccio una Kolaweizen (birra più cola).
Che ci siano altri ruoli da rispettare oltre i genitori è sacrosanto.
Non mi piace quando è usato come alternativa quando l'autorità del genitore non è efficace.
GigoBoso
04-01-2018, 10:55
Che ci siano altri ruoli da rispettare oltre i genitori è sacrosanto.
Non mi piace quando è usato come alternativa quando l'autorità del genitore non è efficace.
Infatti non facciamo confusione, ricordatevi che siamo in Italia, ma soprattutto tenete presente che opinione ha la gente (nel nostro caso genitori) di politici e forze dell'ordine.
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