Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/substitute-phone-ecco-lo-smartphone-finto-per-chi-non-puo-fare-a-meno-dello-scrolling_72643.html

Non è un vero smartphone ma solamente un gadget capace di sostituire lo smartphone vero e proprio per chi non se ne può separare mai. La nomofobia è l'ansia da separazione del device mobile e questo accessorio sembra mitigarla.

Click sul link per visualizzare la notizia.

Lo studio ha rivelato che il 53% degli utenti in Gran Bretagna non possono fare a meno di usare lo smartphone...

Se stanno così le cose, allora abbiamo un serio problema.
Sono percentuali veramente folli e assurde.
Soprattutto perchè ciò significa non riuscire mai a scollegarsi dalla realtà virtuale e vivere il mondo che ti circonda.

"fare a meno" nel senso che muoiono? Non credo. Quasi nessuno nel mondo occidentale può "fare a meno" dello smartphone. Non ci trovo niente di strano, è uno strumento comodo. Una volta quasi nessuno poteva fare a meno del cavallo, o del carro, o della bicicletta. Oggetti funzionali allo scopo.

Lo scopo dello smartphone devo ancora capirlo completamente.

"fare a meno" nel senso che muoiono? Non credo. Quasi nessuno nel mondo occidentale può "fare a meno" dello smartphone. Non ci trovo niente di strano, è uno strumento comodo. Una volta quasi nessuno poteva fare a meno del cavallo, o del carro, o della bicicletta. Oggetti funzionali allo scopo.

Lo scopo dello smartphone devo ancora capirlo completamente.

Qui si parla che hanno dei problemi a livello mentale se non hanno il cellulare collegato ad internet.
Siamo a livello di malattia come se fosse una droga della quale non si può fare a meno.
E' questo che è veramente allucinante e sconvolgente.

"fare a meno" nel senso che muoiono? Non credo. Quasi nessuno nel mondo occidentale può "fare a meno" dello smartphone. Non ci trovo niente di strano, è uno strumento comodo. Una volta quasi nessuno poteva fare a meno del cavallo, o del carro, o della bicicletta. Oggetti funzionali allo scopo.

Lo scopo dello smartphone devo ancora capirlo completamente.

Nell'articolo si parla di "non poterne fare a meno" nel senso di aver bisogno di rettangoli con le palline per non farti sbarellare. Non ci trovi niente di strano? :)

"fare a meno" nel senso che muoiono? Non credo. Quasi nessuno nel mondo occidentale può "fare a meno" dello smartphone. Non ci trovo niente di strano, è uno strumento comodo. Una volta quasi nessuno poteva fare a meno del cavallo, o del carro, o della bicicletta. Oggetti funzionali allo scopo.

Lo scopo dello smartphone devo ancora capirlo completamente.

Se togli le sigarette ad un fumatore o l'alcool ad un alcolista, per un tempo prolungato, non muoiono, ma gli procuri un certo nervosismo e stato d'ansia.
Stessa cosa per la nomofobia.

Dopo quanto tempo cessa quello stato di nervosismo ed ansia?

Per le dipendenze ogni caso fa' storia a sè, non è solo un fatto fisico, ma soprattutto mentale: c'è chi dopo una settimana risolve il problema, c'è chi necessita di controllo a vista per molto tempo, per evitare gesti estremi.

Se stanno così le cose, allora abbiamo un serio problema.
Sono percentuali veramente folli e assurde.

E pensa che immaginavo cifre anche superiori... Basta fare una piccola prova per rendersene conto, guardate gli spalti di un evento pubblico come una partita di calcio, durante la pausa... Cercate di trovare due persone di fila che non abbiano lo smartphone in mano se ci riuscite...

"fare a meno" nel senso che muoiono? Non credo. Quasi nessuno nel mondo occidentale può "fare a meno" dello smartphone. Non ci trovo niente di strano, è uno strumento comodo. Una volta quasi nessuno poteva fare a meno del cavallo, o del carro, o della bicicletta. Oggetti funzionali allo scopo.

Lo scopo dello smartphone devo ancora capirlo completamente.
Ma come... Prima dici che è un'oggetto comodo e non ci trovi niente di strano al fatto che la gente non ne faccia a meno, e appena sotto dici che non ne capisci il senso? :D
Comunque ci si riferisce all'ansia di rimanere senza social, messaggistica ecc e alla dipendenza psicologica che può dare, non al fatto che sia uno strumento ovviamente utilissimo cui la gente non vuole più rinunciare...
Per dire, la macchina la usi tutti i giorni e ti complica la vita quando si rompe, ma non senti l'ansia di non avere il volante in mano, come un tossico in astinenza.

E pensa che immaginavo cifre anche superiori... Basta fare una piccola prova per rendersene conto, guardate gli spalti di un evento pubblico come una partita di calcio, durante la pausa... Cercate di trovare due persone di fila che non abbiano lo smartphone in mano se ci riuscite...



Direi che la prova più drammatica in tal senso sia vedere quante persone alla guida continuano a guardare lo smartphone invece di vedere la strada.
Fa veramente paura e ormai sono davvero in molti.

Ora penso di aver visto tutto nella vita.......

A me la cosa non stupisce per niente.
Io non ho uno smartphone e quindi sono ancora immune da queste cose, posso perfino stare settimane senza connessione internet.

Quanti di voi possono farlo ?
Riflettete su questo. :)

Di persone che vanno in crisi per poco, ci sono sempre state. Lo studio credo voglia avvertirci che ci sono possibilità di un aumento di persone affezionate in modo esagerato, ma può essere per qualsiasi oggetto.

A me la cosa non stupisce per niente.
Io non ho uno smartphone e quindi sono ancora immune da queste cose, posso perfino stare settimane senza connessione internet.

Quanti di voi possono farlo ?
Riflettete su questo. :)

L'importante è stare fuori dai social...
Come per le sigarette, se inizi non riesci a smettere!
Io ho uno smartphone da circa cinque anni, sono fuori da ogni social, solo WhatsApp e telegram, con un uso molto moderato, infatti ho 10 GB mese e ne uso solo una piccola parte, quindi come si dice, smetto quando voglio.

Ho visto persone, andare letteralmente in crisi di astinenza vera e propria !

L'importante è stare fuori dai social...
Come per le sigarette, se inizi non riesci a smettere!
Io ho uno smartphone da circa cinque anni, sono fuori da ogni social, solo WhatsApp e telegram, con un uso molto moderato, infatti ho 10 GB mese e ne uso solo una piccola parte, quindi come si dice, smetto quando voglio.

Ho visto persone, andare letteralmente in crisi di astinenza vera e propria !

Io ho Facebook e ci entro solo per vedere la mia pagina dedicata alla musica o i gruppi relativi dove si scambiano informazioni utili, consigli e altro esattamente come farei con un forum.

Per il resto me ne frego alla grande, il mio profilo è morto e non guardo mai l'homepage. Riesco a starne alla larga tranquillamente, anzi non ne sento nemmeno il bisogno.

Meglio comunque non averlo proprio se non serve.

E pensa che immaginavo cifre anche superiori... Basta fare una piccola prova per rendersene conto, guardate gli spalti di un evento pubblico come una partita di calcio, durante la pausa... Cercate di trovare due persone di fila che non abbiano lo smartphone in mano se ci riuscite...


Quella è una prova senza senso.
Probabilmente durante la pausa postano su watzapp agli amici che la vedono a casa, qualche foto della partita (lo faccio anche io), oppure su qualche altro social.
Quello che è davvero scandaloso, è trovare coppie e amici al ristorante che invece di parlare tra di loro, smanettano con lo smartphone tutta la sera.
Quella è davvero una cosa triste, perché vuol dire che hanno una vita triste e vuota se in una serata tra amici, non riescono a fare a meno di usare lo smartphone.

Sono fuori da qualsiasi social (avevo Facebook e l'ho rimosso, sono ancora su Twitter ma non lo uso da oltre un anno) e francamente la mia vita continua come tutti gli altri giorni.
Questo bisogno asfissiante di leggere gli affari altrui o pubblicare in continuazione aggiornamenti, mi da l'idea che sia solo un modo per esternare un disagio già preesistente.
Sembra quasi che per alcuni l'unico modo di sentirsi parte di questo mondo e quindi di una comunità, sia quello di dover rendere partecipi anche perfetti sconosciuti di quello che gli succede.
Siamo ormai oltre 7 miliardi di persone (se non ne ho perso qualcuno), ma nonostante ciò riusciamo ancora a sentirci soli. :O

Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/substitute-phone-ecco-lo-smartphone-finto-per-chi-non-puo-fare-a-meno-dello-scrolling_72643.html

Non è un vero smartphone ma solamente un gadget capace di sostituire lo smartphone vero e proprio per chi non se ne può separare mai. La nomofobia è l'ansia da separazione del device mobile e questo accessorio sembra mitigarla.

Click sul link per visualizzare la notizia.

In realtà ci vorrebbe una visita dallo psicologo

Ovviamente questo ridicolo e inutile Substitute Phone del designer australiano Klemens Schillinger, qualora venga mai messo in vendita, avrà un prezzo uguale a quello di un vero smartphone.

Sono fuori da qualsiasi social (avevo Facebook e l'ho rimosso, sono ancora su Twitter ma non lo uso da oltre un anno) e francamente la mia vita continua come tutti gli altri giorni.
Questo bisogno asfissiante di leggere gli affari altrui o pubblicare in continuazione aggiornamenti, mi da l'idea che sia solo un modo per esternare un disagio già preesistente.
Sembra quasi che per alcuni l'unico modo di sentirsi parte di questo mondo e quindi di una comunità, sia quello di dover rendere partecipi anche perfetti sconosciuti di quello che gli succede.
Siamo ormai oltre 7 miliardi di persone (se non ne ho perso qualcuno), ma nonostante ciò riusciamo ancora a sentirci soli. :O

Perché molti sono soli, invece di impegnarsi in relazioni di amicizia, le quali richiedono impegno, costanza, sacrificio non ci si impegna e si vive in una realtà superficiale alternativa dove tutti sono amici ma nessuno lo è veramente.

Non è solo ciò che dici, oltre che l'esigenza di mostrare gli affari propri a mezzo mondo c'è anche l'esigenza (e questa proprio a livelli cosmici) di far vedere quanto sia bella e interessante la propria vita.

Nessuno, o almeno non la maggioranza, posterebbe i propri problemi ma più che altro le proprie sconfitte su un social, a meno di non cercare anche lì affetto virtuale. La maggior parte dei post sono foto con le faccione in primo piano di posti meravigliosi, di successi o di serate meravigliose facendo credere a chi visiona che la propria vita sia tutta un sogno. Ne conosco tanti così.

Il bisogno perenne di questa condivisione è significativo di problemi con se stessi e la propria vita, della necessità inesauribile di approvazione e ammirazione da parte degli altri. Non si trae quindi soddisfazione dall'evento in se ma dal fatto che gli altri possano ammirarti.

Chiaro che la mia è una visione d'insieme e sicuramente ci sarà caso e caso.

che l'abuso sia un problema, mi pare assodato da un bel pò
tra l'altro una malattia non esiste fin quando non ha un nome, ora ce l'ha (semisatira...)
poi oh, ovviamente la soluzione proposta è un palliativo tipo gnègnè da poppanti, mica iniziare a cercare di fare capire che esisterebbe anche un altro modo di vivere (espandendo un attimo la 'visuale')

Quella è una prova senza senso.
Probabilmente durante la pausa postano su watzapp agli amici che la vedono a casa, qualche foto della partita (lo faccio anche io), oppure su qualche altro social.

Si beh, è ovvio che trafficano sui social e messaggiano... Che altro dovrebbero fare, guardare lo sfondo della home?
Anche se ci sono casi più gravi, non è che perchè tu sei uno di loro questa cosa non possa dare un'idea della situazione...

anche io poco smartphone e social ma se mi manca internet non so cosa fare :D potrei ricominciare la saga di robot di Asimov.

anche io poco smartphone e social ma se mi manca internet non so cosa fare :D potrei ricominciare la saga di robot di Asimov.

Idem :D, ma io sono un burino, quindi semmai mi riguardo tutte le mie sitcom in dvd :P