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View Full Version : Belgio e Hawaii considerano le casse premio alla stregua del gioco d'azzardo


Redazione di Hardware Upg
23-11-2017, 11:01
Link alla notizia: http://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/belgio-e-hawaii-considerano-le-casse-premio-alla-stregua-del-gioco-d-azzardo_72525.html

Il ministro della giustizia belga ha dichiarato che "mescolare il gioco d’azzardo e il gaming, specialmente in giovane età, è pericoloso per la salute mentale del bambino”. Gli fa eco il rappresentante di stato hawaiano: Star Wars non dovrebbe incoraggiare i bambini a giocare d'azzardo

Click sul link per visualizzare la notizia.

beppe90
23-11-2017, 11:13
Finalmente......

Seangel
23-11-2017, 11:26
che schifo...Che stronzata immane...

demon77
23-11-2017, 11:31
Fanno bene.
Sta cagata degli acquisti in game deve essere frenata

Cfranco
23-11-2017, 11:34
Se spendi soldi per una possibile di vincita è un gioco d' azzardo e fanno benissimo a regolamentarlo come tale

cataflic
23-11-2017, 12:56
Trovo semplicemente che dinamiche già problematiche da gestire per adulti siano pericolose da favorire tra ragazzi che non hanno un reddito e una esperienza sufficiente per gestire la cosa.
A prescindere dal gambling questa cosa delle microtransazioni fatte da minorenni forse andrebbe strutturata in modo diverso, sia che siano casse premio, sia che si paghi l'accesso ad una nuova mappa.

Madcrix
23-11-2017, 14:51
Giustamente, non ho niente contro il gambling ma questo dev'essere tassato e vietato ai minori. Il fatto che EA riempia i suoi giochi di questo pattume per adescare minorenni va severamente punito.

maxnaldo
23-11-2017, 14:51
ho smesso da anni di installare tutti quei giochi spazzatura con acquisti in app nei miei dispositivi mobile, figuriamoci se li vado ad installare anche sul mio PC.

tutti i giochi che usciranno con queste modalità non finiranno mai sul mio SSD.

Zenida
23-11-2017, 19:56
Evito i giochi con acquisti in-app come la peste. Questa roba esiste dai primi anni 2000 quando è iniziata l'era del free to play => Pay to win
molti MMORPG dell'epoca che presero la strada del free to play si finanziavano vendendo oggetti rari con valuta reale. Questo, non solo sbilanciava il gioco a favore dei più facoltosi, ma innescava, appunto, una spirale di acquisti interminabile per chi iniziava a farlo le prime volte.

Rimpiango i tempi in cui si doveva pagare tutto, ma almeno pagavi una tantum e poi usavi. Oggi è tutto un abbonamento o una microtransazione... uno spargimento di denaro mai visto prima

Davis5
24-11-2017, 09:13
dopo anni e anni di pay per win... con gente che ha lasciato a clash of clans MIGLIAIA di euro... si stanno muovendo?

99 euro per un po' di gemme... e dopo una settimana si e' gia' senza...

Uakko
24-11-2017, 10:20
Evito i giochi con acquisti in-app come la peste. Questa roba esiste dai primi anni 2000 quando è iniziata l'era del free to play => Pay to win
molti MMORPG dell'epoca che presero la strada del free to play si finanziavano vendendo oggetti rari con valuta reale. Questo, non solo sbilanciava il gioco a favore dei più facoltosi, ma innescava, appunto, una spirale di acquisti interminabile per chi iniziava a farlo le prime volte.

Rimpiango i tempi in cui si doveva pagare tutto, ma almeno pagavi una tantum e poi usavi. Oggi è tutto un abbonamento o una microtransazione... uno spargimento di denaro mai visto prima

Il problema che i ragazzini che giocano oggi conoscono solo questo tipo di struttura di gioco e quindi per loro è la normalità continuare a pagare (coi soldi di papà) per continuare a giocare. Non come "ai nostri tempi" che compravi il gioco, lo pagavi UNA SOLA VOLTA e giocavi quanto ti pare.

squalho
27-11-2017, 18:54
Secondo me ci sono 2 problemi distinti:
1) Gli acquisti in-game e in generale il pay-to-win: controverso, ma in ogni caso legale perche` si sa in anticipo cosa si riceve pagando soldi veri
2) (che e` di cosa si parla nell'articolo) Le scatole chiuse che costano soldi veri ma non si sa cosa c'e` dentro fino a quando non le si paga. Questa e` una vera e propria slot-machine. Il problema e` doppio perche` oltre al fenomeno del pay-to-win c'e` anche il problema della dipendenza (compro la scatola, non c'e` cosa spero di trovare, ne compro un'altra).

Per "disgustoso" che sia il pay-to-win credo anche ci sia una differenza importante con le casse premio di cui si parla qui. Non credo sia possibile dal punto di vista legale per il punto 1), ben diverso il discorso per il punto 2).

Zenida
27-11-2017, 22:20
Secondo me ci sono 2 problemi distinti:
1) Gli acquisti in-game e in generale il pay-to-win: controverso, ma in ogni caso legale perche` si sa in anticipo cosa si riceve pagando soldi veri
2) (che e` di cosa si parla nell'articolo) Le scatole chiuse che costano soldi veri ma non si sa cosa c'e` dentro fino a quando non le si paga. Questa e` una vera e propria slot-machine. Il problema e` doppio perche` oltre al fenomeno del pay-to-win c'e` anche il problema della dipendenza (compro la scatola, non c'e` cosa spero di trovare, ne compro un'altra).

Per "disgustoso" che sia il pay-to-win credo anche ci sia una differenza importante con le casse premio di cui si parla qui. Non credo sia possibile dal punto di vista legale per il punto 1), ben diverso il discorso per il punto 2).

Hai perfettamente ragione sul punto 2. Un esempio lampante è Hearthstone: compri un mazzo di carte e speri di trovare qualcosa di buono.
Questo è gioco d'azzardo in piena regola!

La questione pay to win è più controversa perchè è quasi esclusivamente una questione morale e non legale, anche se...
Oggi dopo mesi di riflessione decido di comprare l'armatura leggendaria, domani ci penserò la metà per comprare il cavallo errante, dopodomani non ci penserò due volte per comprare il sottoboccale personalizzato. Quello che voglio dire è che una volta che si effettua il primo acquisto si diventa meno reticenti ad effettuarne un secondo e poi un terzo e così via. Quindi anche le microtransazioni possono diventare pericolose, perchè potrebbero trasformarsi in vizio

s-y
28-11-2017, 04:42
andrà a finire che i produttori di giochi con questa dinamica sposteranno le sedi nei paradisi fiscali