franksisca
24-08-2017, 12:26
Ciao a tutti.
Allora mi serve un aiuto a livello "ragionamento", diciamo che 4 menti sono meglio di 1!!!
Sto realizzando un aggregatore di cloud. Tralasciando i dettagli e lo sviluppo, vi pongo direttamente il mio dilemma.
Ho realizzato un servizio che mi "sincronizza" i vari cloud su una mia FAT interna. In questo modo, l'applicazione non deve andare ogni volta a verificare l'alberatura dei vari cloud ma deve semplicemente interrogare la mia FAT.
Fino a qui tutto ok, il problema (dubbio) sorge nel momento di "mantenere aggiornata la FAT"!
I cloud che ho scelto offrono tutti il meccanismo dei webhooks, in pratica io inserisco una chiamata all'interno dell'applicazione, e automaticamente quando viene cambiato un file, l'applicazione sul cloud in automatico chiama questo servizio messo a disposizione dalla mia applicazione, che fa partire i meccanismi di generazione della FAT.
La prima domanda è: vi sembra corretto come funzionamento?
Passiamo alla seconda parte della "questione".
Ovviamente ci sono dei meccanismi di messa in sicurezza dei dati, e ovviamente i metodi messi a disposizione dei webhooks (chiamiamole callback?) non possono essere sotto "security", altrimenti non sarebbero accessibili. Il problema è: se non sono sotto security, come faccio a dire alla mia applicazione, di quale utente aggiornare la FAT? Devo portarmi un token identificativo dell'utente nelle richieste?
Allora mi serve un aiuto a livello "ragionamento", diciamo che 4 menti sono meglio di 1!!!
Sto realizzando un aggregatore di cloud. Tralasciando i dettagli e lo sviluppo, vi pongo direttamente il mio dilemma.
Ho realizzato un servizio che mi "sincronizza" i vari cloud su una mia FAT interna. In questo modo, l'applicazione non deve andare ogni volta a verificare l'alberatura dei vari cloud ma deve semplicemente interrogare la mia FAT.
Fino a qui tutto ok, il problema (dubbio) sorge nel momento di "mantenere aggiornata la FAT"!
I cloud che ho scelto offrono tutti il meccanismo dei webhooks, in pratica io inserisco una chiamata all'interno dell'applicazione, e automaticamente quando viene cambiato un file, l'applicazione sul cloud in automatico chiama questo servizio messo a disposizione dalla mia applicazione, che fa partire i meccanismi di generazione della FAT.
La prima domanda è: vi sembra corretto come funzionamento?
Passiamo alla seconda parte della "questione".
Ovviamente ci sono dei meccanismi di messa in sicurezza dei dati, e ovviamente i metodi messi a disposizione dei webhooks (chiamiamole callback?) non possono essere sotto "security", altrimenti non sarebbero accessibili. Il problema è: se non sono sotto security, come faccio a dire alla mia applicazione, di quale utente aggiornare la FAT? Devo portarmi un token identificativo dell'utente nelle richieste?