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View Full Version : GDPR, è partito il conto alla rovescia: manca meno di un anno


Redazione di Hardware Upg
12-06-2017, 16:11
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/sicurezza-software/4925/gdpr-e-partito-il-conto-alla-rovescia-manca-meno-di-un-anno_index.html

La nuova Regolamentazione Generale sulla Protezione dei Dati entrerà in vigore il 25 maggio del 2018: è un importante passo avanti nell'armonizzare le leggi sulla protezione dei dati per tutti i Paesi Membri

Click sul link per visualizzare l'articolo.

floc
12-06-2017, 16:26
in Italia siamo indietro nella pratica ma a livello normativo siamo quelli con un quadro più avanzato. Non a caso il regolamento europeo si ispira in larga parte al nostro Codice. Ora il problema sarà farlo rispettare e conciliare i principi della normativa con i principi di applicabilità tecnica (a livello informatico) attraverso il buon senso.

Perchè se dovessimo seguire alla lettera il regolamento privacy e le norme sulla circolazione dei dati dovremmo spegnere internet domani, anzi, ieri :) Soprattutto per quanto riguarda cloud e sistemi di posta in generale.

Uakko
12-06-2017, 22:42
Ma se uno chiede la cancllazione dei propri dati, come si fa a sapere se un'azienda ti cancella veramente o semplicemente ti sposta in un database offline, per utilizzarli comunque o rivenderseli?

floc
13-06-2017, 00:22
la certezza immediata non te la da nessuno purtroppo. Tuttavia ci sono procedure di audit in tal senso per ottenere le certificazioni necessarie a esercitare che dovrebbero scongiurare situazioni di questo tipo.

AleLinuxBSD
13-06-2017, 10:45
Tutto bello, in teoria, peccato che in pratica sei sempre costretto a fare usare i tuoi dati, se vuoi usufruire di qualsiasi servizio di cui non puoi fare a meno. :rolleyes:

Beppe9000
13-06-2017, 14:41
Questa cosa mi perplime da quando sono usciti gli smartphone come li intendiamo oggi.... Apple, Google e Microsoft obbligano ad avere un account per poter scaricare le app dagli store ufficiali. Tecnicamente non sarebbe necessario in quanto misero download di un file (come ad esempio gli store alternativi) ma per tracciare meglio la gente lo rendono obbligatorio. Non c'è bisogno di sapere nome e cognome per scaricare un'app. Per quelle a pagamento basta dire "devi farti un'account". E invece no. :\

fraussantin
13-06-2017, 14:43
speriamo che non abbia come risultato una serie di banner e disclaimer come quelli per i cookie ...

floc
13-06-2017, 17:18
Tutto bello, in teoria, peccato che in pratica sei sempre costretto a fare usare i tuoi dati, se vuoi usufruire di qualsiasi servizio di cui non puoi fare a meno. :rolleyes:

beh è ovvio che se vuoi usare google maps debba fornirgli i tuoi dati di geolocalizzazione. Come è altrettanto ovvio che le multinazionali non siano onlus e usino i tuoi dati per lucrare in cambio di un servizio "gratuito", secondo il vecchio adagio che "se un servizio è gratis il prodotto sei tu". Ma la cessione del dato non deve assolutamente essere vista per forza in maniera negativa. Il punto è circoscrivere l'utilizzo dei dati ai casi di necessità per l'erogazione del servizio stesso e/o a un fair use del dato in modo che che non circoli indiscriminatamente una volta ceduto perdendone il controllo.

speriamo che non abbia come risultato una serie di banner e disclaimer come quelli per i cookie ...

l'abominio del banner per i cookies molto probabilmente sparirà.

semola7
13-06-2017, 19:49
esistono servizi di mappe/navigatori e motori di ricerca che non tengono in memoria dati sugli utenti, ad esempio openstreetmaps e duckduckgo.

Provate a usarli per - diciamo - un mese. Senza google e maps, però.

Alla fine del mese tornerete di corsa da Google/maps (e parlo da utente attivo di openstreetmaps).

I dati personali sono quelli che mettono le tue ricerche in ordine di interesse e non in ordine di interesse generico.
L'errore è stato a monte, ossia di fare passare internet=gratis. Gli utenti l'hanno rcepito così e ora tutte le porcate (perché di porcate si tratta) sul traffico di dati sensibili sono all'ordine del giorno. Quello che non si è mai capito è che internet=valore del tuo tempo su internet e di quello che ci metti.
Sta ad ognuno darglielo.

giovanni69
13-06-2017, 21:32
"Se vuoi continuare ad usare il nostro servizio accetti che i tuoi dati siano trasferiti...." eccoti fregato di nuovo.
4%.. 20 mln di euro max? Cosa volete che sia per una multinazionale che pagherà i suoi avvocati quella cifra in un anno... Sì quelle saranno le pene esemplari... ma nella realtà dovrebbero fermare l'attività commerciale come quando arriva l'ASL o i NAS e ti bloccano perchè stai infrangendo delle regole di igiene.
Fino a che non diventa un reato contro la persona, nella sua integrità, non serve a molto. Quindi, figuriamoci.

floc
13-06-2017, 22:38
L'idea è proprio quella di bloccare l'attività a chi se ne frega come nei casi che dici, i primi a farne le spese saranno gli ecommerce che non informano correttamente su privacy ecc, nel nuovo regolamento è previsto il blocco immediato di tutta la base di dati per singola violazione riscontrata.

In ogni caso nel momento in cui USI il servizio il tuo dato lo cedi comunque. Serve tecnicamente sapere dove sei se cerchi "ristoranti vicini a me". Ripeto, la cessione del dato in sè non è il male, basta regolamentarlo e averne il controllo. E infatti loggandosi sulla propria console google è possibile cancellare qualsiasi tipo di cronologia, tra le big probabilmente è quella più avanti in tal senso.

giovanni69
13-06-2017, 23:18
Sì ma pensa alle app a cui devi regalare vita, morte e miracoli presenti nel tuo smartphone per accedere ad una app. E' una bestialità cui il consumatore si è abituato senza capirne le conseguenze visto che gran parte della sua vita si svolge sempre più digitalmente.

lucaf
14-06-2017, 03:25
Mi spiace ma temo sia tutta fuffa...
Se fossero seri dovrebbero, come detto in un altro commento, chiudere mezza internet.
Per non parlare della telefonia.
Sino ai casi più gravi come whatsapp, l'illegalità fatta software.

E poi ti multano se superi di 3 km i limiti di velocità.

quanta pazienza ci vuole......

floc
14-06-2017, 11:29
Sì ma pensa alle app a cui devi regalare vita, morte e miracoli presenti nel tuo smartphone per accedere ad una app. E' una bestialità cui il consumatore si è abituato senza capirne le conseguenze visto che gran parte della sua vita si svolge sempre più digitalmente.

non c'è alcuna bestialità, l'esempio che ho fatto è lampante, ovvio che ci siano delle app che chiedono troppi dati ma un minimo di dati personali per funzionare sono necessari. E' vero che l'errore è stato fatto a priori e il mondo tecnologico ci ha marciato, da facebook ai vari store è stata un'emorragia di dati ma il mondo legislativo per forza di cose è sempre indietro rispetto a quello tecnologico. Ora si cerca di porvi rimedio con un impianto serio e flessibile che sia adatto anche al futuro.

Mi spiace ma temo sia tutta fuffa...
Se fossero seri dovrebbero, come detto in un altro commento, chiudere mezza internet.
Per non parlare della telefonia.
Sino ai casi più gravi come whatsapp, l'illegalità fatta software.

E poi ti multano se superi di 3 km i limiti di velocità.

quanta pazienza ci vuole......

l'ho scritto io quel commento, ma evidentemente è stato mal capito: ho semplicemente detto che tra il dire e il fare c'è di mezzo la questione tecnica che causerà ulteriori aggiustamenti nel tiro, ma non sarà sicuramente una fuffa, anzi.
Il Garante sta cominciando a picchiare forte, e a livello europeo c'è già una procedura in corso contro il caso più lampante di whatsapp che non se la caverà con la multina da gestore telefonico alla quale siamo abituati.

giovanni69
14-06-2017, 12:03
Guardate dove finiscono (anche) i dati di una grossa azienda italiana:


" Inoltre alcuni trattamenti dei Suoi dati personali potranno essere effettuati da soggetti terzi, ivi incluse le Società del Gruppo Telecom Italia ai quali Telecom Italia affida talune attività (o parte di esse) per perseguire le suddette finalità. In particolare i dati saranno trattati dalla società....."


http://www.telecomitalia.com/tit/it/footer/Privacy-Sondaggio.html

floc
14-06-2017, 16:08
non capisco perchè ti scandalizzi, gli faranno le analisi di marketing. Dov'è il problema? L'importante è che la catena della custodia non abbia anelli mancanti, peraltro riportano correttamente anche il link per le info e la cancellazione. Se non dai il permesso per le analisi di mercato e comunicazioni commerciali a loro non finirà alcun dato.

Come sempre in questo paese si va da un eccesso all'altro, spesso senza capire.

ComputArte
15-06-2017, 03:30
In Europa finalmente si sono svegliati e stanno capendo che se non fanno qualche cosa di CONCRETO, non solo è l'economia ad essere polverizzata, ma addirittura gli assetti democratici e quindi...anche le loro poltroncine intrise di colla.... perchè per fargli muovere quel culone immane :ciapet: , solo il rischio per il loro "posto" può ingenerare un giusto sussulto....
Ora, a parte la sacrosanta critica su chi sta al potere e sugli organi di controllo che avrebbero dovuto accorgersi MOOOOOOOLTO prima che la sottrattzione dei dati significava non solo CONCORRENZA SLEALE, ma soprattutto PUBBLICITà INGANNEVOLE, e tutti i tipi di spionaggio....da quello più "innocuo", vale a dire la profilazione commerciale "anonimizzata" ( la più grande menzogna mai detta sulla rete ....) allo spionaggio industriale...

Che si urli allo scandalo prevedendo la chiusura di internet è quanto meno favolistico....e potrebbe anche "suonare" strumentale al difendere una strategia laida come quella messa a punto dalle OTT per controllare in maniera ILLECITA il mercato e mantenere questo status insostenibile ( per gli altri ! )
Cambieranno molte cose, anche se apparentemente solo dal punto di vista amministrativo in questo periodo fino al 25 Maggio 2018...ma la sostanza è veramente corposa ed è la PRIMA VERA MOSSA dell'Europa per tornare a competere in maniera leale e su uno stesso piano con chi fino ad ora se n'è infischiato allegramente non solo delle normative civili inerenti alla tutela della privacy, ma soprattutto delle normative fiscali e di tutto cò che concerne il libero mercato.... non a caso ci sono "UNICORNI" cresciuti in maniera assolutamente "innaturale" per un mercato non "taroccato"!

In questo scenario in rapido cambiamento , il CLOUD sarà la maniera più PERICOLOSA e quindi DISPENDIOSA per raccogliere e gestire i dati dei clienti/utenti.
Ci saranno conseguenze sulla "gratuità" di alcuni servizi....

Non sarà più tanto semplice inserire CLAUSOLE VESSATORIE come quelle propinate dalle app che apparentemente possono sembrare innocue come la torcia...in cui lo smartphone e tutti i contenuti digitali transitanti e residenti vengono STUPRATI, per essere rivenduti...

Che la gente non si renda conto, è sotto gli occhi di tutti ed è anche il punto che rende strafottenti e ancora più prepotenti le OTT....ma attenzione...perché il vento cambia e se la gente si accorgesse che i dati che genera solamente con una presenza digitale attiva potessero essere monetizzati....allora si che le cose cambieranno....e molto radicalmente!!!!!

Internet non è nato per avere la forma che ha in questo frangente storico, dove pochi accumulano ricchezze ( indebite!!! constatata l'inconsistenza fiscale che annulla in toto il giusto contributo per compartecipare alle spese generali ...alias tasse ...che invece tutti gli altri operatori sono obbligati a pagare....)

Solo ora (2017) si sta concretamente discutendo di come tassare le OTT … quando il precedente governo aveva definito la proposta di una tassazione come la nuvola di Fantozzi … rimandando all'Europa la decisione... nonostante ci fosse stato anche il semestre a guida italiana dove nessuno ha sollevato la questione....insomma una bella figura da cagnolini al guinzaglio corto di chi sta facendo tabula rasa della capacità economica e di creare VERI posti di lavoro....

Proteggere i dati e rispettare la Privacy è il primo vero atto di sovranità di stati indipendenti e riconosciuti per proteggere il territorio e valorizzare risorse e forze lavorative nell'epoca digitale.

Se cercate una buona alternativa in termini di motori di ricerca, provate www.qwant.com … è un piccolo gesto per iniziare a far capire che gli utento non sono tutti utonti ;)

lucaf
15-06-2017, 13:38
non c'è alcuna bestialità, l'esempio che ho fatto è lampante, ovvio che ci siano delle app che chiedono troppi dati ma un minimo di dati personali per funzionare sono necessari. E' vero che l'errore è stato fatto a priori e il mondo tecnologico ci ha marciato, da facebook ai vari store è stata un'emorragia di dati ma il mondo legislativo per forza di cose è sempre indietro rispetto a quello tecnologico. Ora si cerca di porvi rimedio con un impianto serio e flessibile che sia adatto anche al futuro.



l'ho scritto io quel commento, ma evidentemente è stato mal capito: ho semplicemente detto che tra il dire e il fare c'è di mezzo la questione tecnica che causerà ulteriori aggiustamenti nel tiro, ma non sarà sicuramente una fuffa, anzi.
Il Garante sta cominciando a picchiare forte, e a livello europeo c'è già una procedura in corso contro il caso più lampante di whatsapp che non se la caverà con la multina da gestore telefonico alla quale siamo abituati.


C'è davvero una procedura europea contro UOTSAPP??
MMmmmmm......
Sarà per quella "ca###a" della condivisione dei dati con facciabuco....
Il problema di UOTSAPP purtroppo è bel altro e molto più grave: l'accesso alla rubrica.
Il contenuto della rubrica non appartiene al proprietari del telefono e dunque nessun software può accedervi a meno che lo stesso proprietario non produca una liberatoria per ogni nome che ha in rubrica.
Questo purtroppo è un problema non solo di UOTSAPP (il caso più noto) ma di moltissimi software.
Da un lato gli interessi di "politica" e mercato, dall'altro la nostra libertà.
i casi più noti come: "fappening", "russiangate", "NSA" o delle "fake news" sono solo la punta dell'iceberg.
La soluzione di questo enorme problema, mi rendo conto, è drammatica per un industria che andrebbe totalmente ripensata con danni economici giganteschi.
Purtroppo non c'è altra via d'uscita.



ps
ho scritto in fretta
spero di essermi spiegato bene... :)

giovanni69
15-06-2017, 15:01
non capisco perchè ti scandalizzi, gli faranno le analisi di marketing. Dov'è il problema? L'importante è che la catena della custodia non abbia anelli mancanti, peraltro riportano correttamente anche il link per le info e la cancellazione. Se non dai il permesso per le analisi di mercato e comunicazioni commerciali a loro non finirà alcun dato.

Come sempre in questo paese si va da un eccesso all'altro, spesso senza capire.
Non dirmi che non capisco: è lapalissiano che si tratta di quelle che ti chiami analisi di marketing ma possono anche contare i miei comportamenti ovvero sapere quanto tempo sto al telefono e magari se lo faccio con 5 numeri in modo uniforme o con uno solo. Sai che dall'incidenza del tempo trascorso al telefono si possono desumere cose circa i pattern di comportamento? Big data non vuol dire solo trasmettere a quella società di S. Francisco se ho acquistato un telefono Tim oppure uso ancora un'ADSL invece di una ISDN... Anche what's up è marketing ma non sminuiamo quella parola come se fosse una banalità.
E poi non ti dice nulla il fatto, appunto che i dati dei clienti vengano gestiti da una società il cui paese, anche di recente non tutela certo la privacy dei suoi cittadini? E poi te la immagini la signora magari non proprio avvezza ad usare la lingua di Shakespeare scrivere a Doochoo INC di S. Francisco solo perchè il nipote le ha fatto una testa così....?
E' come la tutela della privacy riguardo i circuiti chiusi della banche quando vieni inquadrato all'ingresso o davanti ad uno sportello: dal lato ti dicono che i dati non vengono salvati dalla banca oltre un tot periodo di tempo se non per motivi di sicurezza e dall'altro in realtà poi la gestione del circuito audiovisivo è da parte di società estere il cui diritto consente la gestione di dati biometrici senza tante formalità. Quindi ti voglio vedere andare a rincorrere la società estera per far valere i tuoi diritti.
E poi scommetto che si scrivi a quell'email anche solo per chiedere lo status dei tuoi dati - al pari di quando ci si iscrive al registro delle opposizioni - chissà perchè poi si viene chiamati ancor più dai call center...

floc
16-06-2017, 11:54
C'è davvero una procedura europea contro UOTSAPP??
MMmmmmm......
Sarà per quella "ca###a" della condivisione dei dati con facciabuco....
Il problema di UOTSAPP purtroppo è bel altro e molto più grave: l'accesso alla rubrica.
Il contenuto della rubrica non appartiene al proprietari del telefono e dunque nessun software può accedervi a meno che lo stesso proprietario non produca una liberatoria per ogni nome che ha in rubrica.
Questo purtroppo è un problema non solo di UOTSAPP (il caso più noto) ma di moltissimi software.


la procedura c'è proprio per la questione fb, così come esiste (e non è stato ancora risolto!) il problema che giustamente tiri fuori sulla "proprietà" dei numeri in rubrica: se io ti ho dato il mio numero, hai tu la facoltà di cederlo a terzi? Sì/no/forse. Al momento l'orientamento è quello del fair use, ossia io non posso cederlo a terzi se non per utilizzarlo per il fine per il quale tu me lo hai ceduto, ossia contattarti. Questo rende possibile e di fatto legale l' "incrocio" delle rubriche che fa whatsapp per trovare i contatti. Ma la cosa DEVE fermarsi qui, per fini di SERVIZIO, non che whatsapp lo passa a fb che lo usa per incrociare chissacosa e se lo tiene.

Non dirmi che non capisco: è lapalissiano che si tratta di quelle che ti chiami analisi di marketing ma possono anche contare i miei comportamenti ovvero sapere quanto tempo sto al telefono e magari se lo faccio con 5 numeri in modo uniforme o con uno solo. Sai che dall'incidenza del tempo trascorso al telefono si possono desumere cose circa i pattern di comportamento? Big data non vuol dire solo trasmettere a quella società di S. Francisco se ho acquistato un telefono Tim oppure uso ancora un'ADSL invece di una ISDN... Anche what's up è marketing ma non sminuiamo quella parola come se fosse una banalità.
E poi non ti dice nulla il fatto, appunto che i dati dei clienti vengano gestiti da una società il cui paese, anche di recente non tutela certo la privacy dei suoi cittadini? E poi te la immagini la signora magari non proprio avvezza ad usare la lingua di Shakespeare scrivere a Doochoo INC di S. Francisco solo perchè il nipote le ha fatto una testa così....?
E' come la tutela della privacy riguardo i circuiti chiusi della banche quando vieni inquadrato all'ingresso o davanti ad uno sportello: dal lato ti dicono che i dati non vengono salvati dalla banca oltre un tot periodo di tempo se non per motivi di sicurezza e dall'altro in realtà poi la gestione del circuito audiovisivo è da parte di società estere il cui diritto consente la gestione di dati biometrici senza tante formalità. Quindi ti voglio vedere andare a rincorrere la società estera per far valere i tuoi diritti.

fermati :D E' chiaro che TEORICAMENTE è possibile che la telecom ascolti le tue conversazioni ma non c'entra niente con la privacy che hai linkato, e devi provare che lo facciano. Il fatto che ti INFORMINO che i tuoi dati vengano trattati anche da xy non è mica la pistola fumante per il fatto che ti contino i peli del c mentre telefoni eh, semplicemente dicono che i dati che legalmente possono raccogliere li passano a loro, fine. Qeull oche EVENTUALMENTE fanno illegalmente è illegale, il fatto che si vogliano mettere dei paletti alle attività legittime non vuol dire automaticamente che quelle illegittime per magia scompaiano, non ha senso a livello logico.
Se non ti fidi chiedi spiegazioni, se non ti convincono segnala al garante e via via risali fino a scoprire cosa fanno davvero con i tuoi dati. La storia delle banche è una panzana perchè ancor di più in ambito videosorveglianza la catena delle tutela dati non può essere interrotta, e le banche sono sottoposte ad auditing ben più di altri, il fatto che una società ad es. italiana dia in appalto la gestione della videosorveglianza all'estero non la solleva dagli obblighi normativi del nostro paese, tale società deve essere nominata responsabile esterno al trattamento e ha doveri ben precisi!
Ripeto che cadi nel facile complottismo senza conoscere la disciplina, non partiamo a pensare che per partito preso sia tutto una fregatura per forza. Il regolamento privacy è una delle poche cose veramente utili e a nostra tutela partorite dal'unione europea...


E poi scommetto che si scrivi a quell'email anche solo per chiedere lo status dei tuoi dati - al pari di quando ci si iscrive al registro delle opposizioni - chissà perchè poi si viene chiamati ancor più dai call center...

E vabbe' dai allora non facciamo nessuna legge tanto non servono... Il furto è proibito ma ti hanno rubato l'autoradio, Vai a denunciare o no? E lì Hai scritto? Hai provato? Hai segnalato al Garante se non ti va bene quello che ti hanno detto? Lamentarsi a priori e' puro qualunquismo.

Ciò detto, hai una soluzione migliore? Scommetto che in Commissione sono tutti orecchi :) Avrai una brillante carriera da giurista assicurata, per ora la creme è riuscita a produrre solo questo Codice .

giovanni69
16-06-2017, 14:04
...in breve: ti ricordo che la crème de la crème dell'avvocatura e dei legislatori non vive solo nella creazione di un codice ma anche nel fatto che poi vada rispettato: e non è complottismo è responsabilità.
Ed in Italia se pene fosse davvero chiare, certe ed applicate si farebbero meno processi e ci sarebbe davvero il cittadino ed i suoi diritti e dovere.
Ma anche la gestione della legge è un business, no? ;)

Se di fronte ad un reato poi so di pagare un'ammenda per me quello è solo costo di produzione, compresi gli avvocati che pago per difendermi. Vedi cosa succede all'AGCOM quando trova le varie compagnie che vengono multate..di quanto? lo sai bene..il che fa ridere. Il punto è la difficoltà di farsi valere come cittadini, come singoli e non tutti hanno il tempo, risorse e mezzi per agire. Ti voglio vedere inseguire il call center che ti ha disturbato perchè ha usato una lista di nomi che è stata venduta a prescindere dallo status del registro delle opposizioni. Tim stessa afferna e mostra una pubblicità in cui si invita a denunciare la ricezione di telefonate di fantomatici call center. Bene, personalmente addirittura ho ricevuto una telefonata in cui si sono spacciati per amministrazione di Tim... ho denunciato il numero di telefono, l'ora ed il giorno ed il nome con cui quella signora si è spacciata e che sapeva il mio nome e cognome. Credi che Tim abbia aperto una pratica? Non risulta nulla di nulla. Riprovato più volte al 187.

Eccoti servito quello che accade nella realtà a proposito della migliore legge sulla privacy. E se nemmeno Tim collabora identificando il call center concorrente, voglio vederti ricorrere al Garante... E questo non significa che le leggi non servano e dunque non le facciamo o altre affermazioni dissacratorie che hai utilizzato per argomentare. E comunque se rileggi bene non ho affermato che Tim ascolti le chiamate.

floc
18-06-2017, 19:01
ehm no, l'applicazione del rispetto della legge è appannaggio del potere giudiziario, non di quello legislativo che invece delega la creazione ai professionisti di cui sopra.

Ciò che descrivi non dubito che sia quanto succede adesso, comprese multe ridicole ecc, ma succederà anche domani? L'impianto è stato cambiato per evitarlo, se avessi letto anche solo qualcosa di divulgativo in merito (perchè il regolamento per quanto ben scritto difficilmente è a portata del lettore non di settore) o ti fossi sforzato di capire gli esempi che ho fatto avresti potuto intuirlo (cfr il blocco della base di dati ad esempio, che è una sanzione pesantissima).

Il codice verrà poi applicato correttamente e fatto rispettare? Questo non lo sappiamo ma ripeto che dare per scontato che "tanto non serve a niente" è semplice qualunquismo e disfattismo e mi sembra che tu stia sostenendo questo nei tuoi ultimi interventi. "Tanto è difficile" "tanto non serve a niente". Hai mai provato a rivolgerti al Garante? Secondo me no, altrimenti dubito saresti di questo avviso, poi è una valutazione tua ritenere o meno che ne valga la pena, ma lamentarsi per partito preso mi sembra poco produttivo. Ci sarà sempre chi infrangerà la legge, anche la migliore, gli organi preposti non possono tutelare tutto e tutti in modo che le violazioni non avvengano in maniera assoluta bensì sta a noi denunciare e far valere le nostre ragioni, e questo vale per qualsiasi tipo di reato.
Se invece non è così non ho capito io dove tu voglia arrivare, ma non so se sei in possesso di una base legale per una discussione nel merito, già affermare che "anche la gestione della legge è un business" è l'anticamera del complottismo per ipotizzare leggi scritte ma le apposta per dar da mangiare agli avvocati, e non è la prima volta che la sento... Se ci pensi tutto è un business e questo ragionamento si può fare per qualsiasi professione, dall'idraulico che ti mette un tubo già marcio a uno che ti mette un alimentatore al pc già zoppicante per assicurarsi l'intervento successivo... Come per gli esempi appena fatti anche in questo caso ti assicuro che non è affatto così, si tratta semplicemente di una disciplina complessa e soggetta a interpretazione e discussione anche di fronte a concetti chiari. L'errore alla base come spesso accade è giudicare semplice il lavoro degli altri, magari in questo caso avendo anche l'ardire di poterlo capire fino in fondo solo perchè si tratta in fin dei conti di una produzione in italiano scritto.

misterx
12-12-2017, 13:23
volevo solo sapere chi può redigere tale gdpr

grazie