View Full Version : Uomo condannato a risarcire oltre 4.000 franchi per aver messo un ''Mi Piace'' su Facebook
Redazione di Hardware Upg
03-06-2017, 07:01
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/uomo-condannato-a-risarcire-oltre-4000-franchi-per-aver-messo-un-mi-piace-su-facebook_69078.html
Condanna per diffamazione ad un uomo svizzero che ha incautamente posto alcuni "like" sul social più famoso al mondo. La vicenda sembra avere dell'incredibile eppure in Svizzera è successo davvero. Qui i dettagli.
Click sul link per visualizzare la notizia.
ingframin
03-06-2017, 07:37
Se lo facessimo in Italia, ci ripianeremmo il debito pubblico. Basterebbero solo le pagine dedicate ai politici.
quando il politico di turno scrive qualche minchiata basta che dice che il profilo è stato hacherato e finisce li, chissà come mai questa scusa non funzione con i comuni cittadini
freesailor
03-06-2017, 11:33
E se uno va ad un comizio di Borghezio, lo applaude, in seguito Borghezio viene condannato per "incitamento all'odio", razzismo o cose del genere, poi chi lo ha applaudito rischia, sulla base dei filmati e delle fotografie dell'evento, di essere inquisito, imputato e condannato pure lui?
Perchè non vedo sostanziale differenza nel "reato", a parte che è ormai più facile identificare uno in rete che non nella vita reale e quindi gli inquirenti approfittano di ciò.
Siamo arrivati al punto (ma lo siamo da anni, in realtà, almeno dal tempo di Echelon, primi anni 2000) in cui la rete è diventata facile strumento per controllare capillarmente e, se vogliono, pure reprimere anche le opinioni espresse.
benderchetioffender
03-06-2017, 12:21
E se uno va ad un comizio di Borghezio, lo applaude, in seguito Borghezio viene condannato per "incitamento all'odio", razzismo o cose del genere, poi chi lo ha applaudito rischia, sulla base dei filmati e delle fotografie dell'evento, di essere inquisito, imputato e condannato pure lui?.
non che trovi questo teorema elvetico corretto, ma nell'esempio da te espresso, la condanna arriverebbe se la persona va a caricare on line i contenuti, non a presenziare
si lo so questa sentenza implica dei paradossi abbastanza ingarbugliati
sintopatataelettronica
03-06-2017, 12:37
Siamo arrivati al punto (ma lo siamo da anni, in realtà, almeno dal tempo di Echelon, primi anni 2000) in cui la rete è diventata facile strumento per controllare capillarmente e, se vogliono, pure reprimere anche le opinioni espresse.
In questo caso specifico non erano opinioni quelle espresse.. ma DIFFAMAZIONE.. cioè pubblicazione di NOTIZIE FALSE su una persona allo scopo di lederne l'immagine. Che, a differenza dell'espressione di "opinioni" (per quanto discutibili), è reato (che si faccia su internet o anche nella realtà)..
marchigiano
03-06-2017, 12:42
E se uno va ad un comizio di Borghezio, lo applaude, in seguito Borghezio viene condannato per "incitamento all'odio", razzismo o cose del genere, poi chi lo ha applaudito rischia, sulla base dei filmati e delle fotografie dell'evento, di essere inquisito, imputato e condannato pure lui?
Perchè non vedo sostanziale differenza nel "reato", a parte che è ormai più facile identificare uno in rete che non nella vita reale e quindi gli inquirenti approfittano di ciò.
la differenza è che al comizio i tuoi applausi li vedono solo quelli vicini a te, il like lo vedono in tutto il mondo, tanto che la diffamazione in italia ha pene molto più severe se fatta utilizzando un mezzo stampa o simile, mentre una diffamazione solo a parole in un luogo qualsiasi ha pene ridicole (in svizzera poi non so). per es. molti che lasciano feedback negativo su ebay poi ricevono denuncia per diffamazione a mezzo stampa e gli arriva la letterina dal magistrato, magari vengono pure assolti alla fine ma non è certo bella come cosa :read:
Il problema si è venuto a creare per il contenuto fortemente "razzista" e "fascista" del post al quale il quarantacinquenne svizzero aveva dichiarato la propria approvazione con il "Mi Piace".
Su siti esteri la versione sembra essere un po' diversa:
"The man, who was not named in the court's statement, "liked" several posts written by a third party that accused an animal rights activist of antisemitism, racism and fascism."
Fonte CNN (http://money.cnn.com/2017/05/31/technology/facebook-like-defamation-switzerland/)
In questo caso specifico non erano opinioni quelle espresse.. ma DIFFAMAZIONE.. cioè pubblicazione di NOTIZIE FALSE su una persona allo scopo di lederne l'immagine. Che, a differenza dell'espressione di "opinioni" (per quanto discutibili), è reato (che si faccia su internet o anche nella realtà)..
In questo caso specifico quello che diffama è quello che ha scritto i post, che va giustamente condannato, ma uno che mette solo il like può anche essere uno che si è fatto convincere che quanto scritto sia vero.
freesailor
03-06-2017, 14:38
Su siti esteri la versione sembra essere un po' diversa:
"The man, who was not named in the court's statement, "liked" several posts written by a third party that accused an animal rights activist of antisemitism, racism and fascism."
Fonte CNN (http://money.cnn.com/2017/05/31/technology/facebook-like-defamation-switzerland/)
In questo caso specifico quello che diffama è quello che ha scritto i post, che va giustamente condannato, ma uno che mette solo il like può anche essere uno che si è fatto convincere che quanto scritto sia vero.
Esatto.
Chi da dei like in rete si limita ad esprimere approvazione, non fa altro, e può farlo in buona fede.
E considerato che uno può dare un like perchè condivide l'80% di un messaggio, senza rendersi conto che il restante 20% può essere forse ritenuto diffamatorio (per inciso: almeno in Italia la diffamazione si persegue solo su querela della parte offesa, tanto per dire il grado di soggettività della cosa), il tutto ha un carattere decisamente orwelliano.
freesailor
03-06-2017, 14:50
la differenza è che al comizio i tuoi applausi li vedono solo quelli vicini a te, il like lo vedono in tutto il mondo, tanto che la diffamazione in italia ha pene molto più severe se fatta utilizzando un mezzo stampa o simile, mentre una diffamazione solo a parole in un luogo qualsiasi ha pene ridicole (in svizzera poi non so). per es. molti che lasciano feedback negativo su ebay poi ricevono denuncia per diffamazione a mezzo stampa e gli arriva la letterina dal magistrato, magari vengono pure assolti alla fine ma non è certo bella come cosa :read:
La diffamazione a mezzo stampa ha pene da sei mesi a tre anni e una multa da 516 euro in su, se non c'è il "a mezzo stampa" la pena è fino ad un anno e la multa fino a 1032 euro.
Quindi la differenza è, in pratica, piuttosto poca. Uno potrebbe perfino beccarsi sei mesi e 1000 euro con "a mezzo stampa" o un anno e 1000 euro senza "a mezzo stampa".
Anche sul fatto che "il like in rete lo veda tutto il mondo, mentre l'applauso no" è molto discutibile: chi viene filmato ad applaudire Borghezio ad un comizio contestato può facilmente finire sui TG, essere visto da milioni di persone ed avere molto più effetto di un like annegato nell'oceano della rete.
No, qui si sommano due fattori: la facilità con cui si identifica qualcuno in rete (altro che "anonimato"!) e la volontà (sempre più evidente) di intimidire chi semplicemente discute in rete, magari in modo non troppo politically-correct.
La trovo una deriva molto preoccupante.
biometallo
03-06-2017, 14:59
Su siti esteri la versione sembra essere un po' diversa:
"The man, who was not named in the court's statement, "liked" several posts written by a third party that accused an animal rights activist of antisemitism, racism and fascism."
No comment :rolleyes:
In questo caso specifico quello che diffama è quello che ha scritto i post, che va giustamente condannato, ma uno che mette solo il like può anche essere uno che si è fatto convincere che quanto scritto sia vero.
Esatto.
Chi da dei like in rete si limita ad esprimere approvazione, non fa altro, e può farlo in buona fede.
E considerato che uno può dare un like perchè condivide l'80% di un messaggio, senza rendersi conto che il restante 20% può essere forse ritenuto diffamatorio (per inciso: almeno in Italia la diffamazione si persegue solo su querela della parte offesa, tanto per dire il grado di soggettività della cosa), il tutto ha un carattere decisamente orwelliano.
In effetti sono anch'io perplesso sul fatto che uno da un like ad un commento sia chiamato a dimostrarne la fondatezza delle accuse, sarei quantomeno curioso di leggere la sentenza vera e propria, che poi possibile che sia stato l'unico a mettere il like? Mi viene da pensare che abbia fatto da caprio espiatorio per tutti...
(in vero ho già letto altrove che si parla di 12 imputati, con la differenza che gli altri avrebbero anche commentato mentre lui avrebbe solo pigiato il like)
Cavallaudo
03-06-2017, 15:26
Siamo arrivati al punto (ma lo siamo da anni, in realtà, almeno dal tempo di Echelon, primi anni 2000) in cui la rete è diventata facile strumento per controllare capillarmente e, se vogliono, pure reprimere anche le opinioni espresse.
Ma che dici?
Al momento la rete e ben piu terra do nessuno dove chi vuole puo dire troiate, rovinare la vita a delle persone impunemente.
Il servizio delle iene con il ragazzo vittima di accuse (false, probabilmente architettato da qualcuno che gli vuole male) di pedofilia con tanto di foto sua, condiviso in pochissimo tempo da decine di migliaia di persone, con conseguenza di avere reputazione rovinata nel tempo di qualche ora/giorno, attività commerciale danneggiata visto che co-gestisce un bar e la gente non ci va piu perche convinta che e un pedofilo, gente che gli imbratta le vetrine con "muori" e cose del genere...
Il tutto proprio per dei like dati con leggerezza.
ben venga avere una responsabilità non solo per i post, ma pure per i like.
Il responsabile principale e il tizio che per primo ha postato una notizia falsa di quel tipo ma corresponsabili lo sono anche le decine di migliaia che han condiviso e dato like senza preoccuparsi di verificarla e facendola diventare virale, contribuendo a rovinare la vita al povero cristo, devono essere anche loro responsabili, cosi magari la gente impara a dare like con meno leggerezza.
Sempre sti discorsi di gomblotti e governi che controllano la rete, ma dovete rendervi conto che la terra di nessuno che ce in molti settori nella rete attuale non e' bene manco per nulla e puo rovinare vite.. e ti ritrovi con la vita rovinata e legalmente il non poter fare nulla o quasi, bella merda.
Per inciso, dare like a notizie false, diffamanti e che danneggiano qualcuno rovinandogli potenzialmente la vita "reale" non solo quella online, non e' una "opinione", e' un reato che deve poter essere perseguito, perche crea danni e rovina potenzialmente la vita e reputazione a delle persone e questo tipo di liberta non va tutelato in rete, va regolamentato esattamente come e regolamentato nel "mondo reale".
sintopatataelettronica
03-06-2017, 15:55
Al momento la rete e ben piu terra do nessuno dove chi vuole puo dire troiate, rovinare la vita a delle persone impunemente.
Sempre sti discorsi di gomblotti e governi che controllano la rete, ma dovete rendervi conto che la terra di nessuno che ce in molti settori nella rete attuale non e' bene manco per nulla e puo rovinare vite.. e ti ritrovi con la vita rovinata e legalmente il non poter fare nulla o quasi, bella merda.
Per inciso, dare like a notizie false, diffamanti e che danneggiano qualcuno rovinandogli potenzialmente la vita "reale" non solo quella online, non e' una "opinione", e' un reato che deve poter essere perseguito, perche crea danni e rovina potenzialmente la vita e reputazione a delle persone e questo tipo di liberta non va tutelato in rete, va regolamentato esattamente come e regolamentato nel "mondo reale".
Son pienamente d'accordo con te: descrivere la rete come un luogo sottoposto a tremenda censura e controllo, dove addirittura si subisce intimidazione per le opinioni espresse da chi gestisce 'sti fantomatici "poteri" (quali ?).. mi sembra veramente e del tutto mistificatorio.
E' indubbiamente un "territorio" delicato, dove in effetti rischi di limitazioni alla libertà e abusi "censori" ci potrebbero pur essere, potenzialmente.. ma se parliamo del presente.. senza fantasticare.. la rete è veramente una terra di nessuno, come l'hai descritta.
Lo Straniero Misterioso
03-06-2017, 16:05
Mi piace questo concetto dell'essere responsabili di quel che si fa.
E poi oggi c'è caldo, tutte queste code di paglia che scondizolano muovono un po' d'aria quantomeno!
Ahiahiahi... Le mie vecchie ossa scricchiolano, che sia in arrivo una scrosciante shitstorm?? :D
Ho persino paura di leggere i commenti visto il contenuto dell'articolo... Statebboni eh! ...Mi raccomando :mano:
Da parte mia non sono per niente d'accordo sul fatto di punire una persona per un "mi piace", per quanto controverso/sbagliato/infame sia l'oggetto dell'approvazione... Non capisco in che maniera punire questa persona potrebbe migliorare la società, appare solo come una piuttosto grossolana figuraccia di chi punisce un fascista incivile comportandosi come fascisti incivili... Che poi, non dovrebbe essere punito chi li ha prodotti (cosa che mi trova perfettamente d'accordo) piuttosto che chi li ha fruiti in maniera passiva mettendo poi un'insignificante "mi piace"?
amd-novello
03-06-2017, 17:29
dare like a notizie false, diffamanti e che danneggiano qualcuno rovinandogli potenzialmente la vita "reale" non solo quella online
dare like rovina?
Lo Straniero Misterioso
03-06-2017, 18:05
Che poi, non dovrebbe essere punito chi li ha prodotti (cosa che mi trova perfettamente d'accordo) piuttosto che chi li ha fruiti in maniera passiva mettendo poi un'insignificante "mi piace"?
Troppo facile: paga uno solo, e la massa di annoiati deficienti superficiali passano al prossimo post di Facebook? Non risolvi niente. A questo punto non punire nemmeno il capro espiatorio che ha fatto il post e salvaguardia la libertà d'opinione piuttosto.
Le idee non sono tutte uguali.
Alcune sono sbagliate al di là di ogni ragionevole dubbio: scie chimiche e antivaccinismo sono le più dimostrabili. Eppure ci sono masse di persone *votanti* che le sostengono, e non si fanno scrupoli ad usare il proprio voto in tal senso.
E' un problema, quanto serio lo scopriremo nei prossimi anni. Se Trump non fa scoppiare la terza guerra mondiale prima, beninteso... :D
Lo Straniero Misterioso
03-06-2017, 18:05
dare like rovina?
Dare like è come dare soldi... e quindi, potere.
Troppo facile: paga uno solo, e la massa di annoiati deficienti superficiali passano al prossimo post di Facebook? Non risolvi niente. A questo punto non punire nemmeno il capro espiatorio che ha fatto il post e salvaguardia la libertà d'opinione piuttosto.
Capro espiatorio?
E' l'autore della diffamazione. Punto. Ed è lui che va punito severamente.
Dare like è come dare soldi... e quindi, potere.
E allora puniamo tutti quelli che comprano un giornale o che guardano un programma TV in cui qualche giornalista diffama qualcuno...
...o forse è più sensato che venga querelato solo il giornalista?
freesailor
03-06-2017, 19:54
Le idee non sono tutte uguali.
Alcune sono sbagliate al di là di ogni ragionevole dubbio: scie chimiche e antivaccinismo sono le più dimostrabili. Eppure ci sono masse di persone *votanti* che le sostengono, e non si fanno scrupoli ad usare il proprio voto in tal senso.
E' un problema, quanto serio lo scopriremo nei prossimi anni.
Le idee non sono tutte uguali ma evidentemente per alcuni ci sono idee "più uguali delle altre", tanto che si arrogano un presunto diritto di zittire quelle che non piacciono loro, invece di combatterle con idee migliori.
Adesso, poi, vediamo che non sarebbe neppure possibile esprimere "assenso"!
Dai "tempi miei", ahimè qualche decina di anni fa, c'è stata una spaventosa involuzione reazionaria nella mentalità di tanta parte della popolazione italiana, oltre che della coscienza di diritti, doveri e basi della democrazia.
Per esempio già mi è capitato più volte di sentire frasi tipo "in democrazia è giusto fare quello che la maggioranza vuole", cosa che superficialmente (a livello di discussioni da bar o da barbiere) sembra giusta ma che dimentica un "piccolissimo" particolare: al di sopra perfino del volere della maggioranza ci sono le Costituzioni, che servono per definire dei diritti e, per esempio, anche per evitare che una (temporanea ma anche permanente) maggioranza possa opprimere una minoranza.
Quindi, no, non è necessariamente vero che "in democrazia è giusto che si faccia ciò che chiede la maggioranza".
Mi pare che l'Educazione Civica, anche se sotto altro nome, sia stata reintrodotta a scuola.
Non so se debbo limitarmi a sperare in una prossima generazione in grado di recuperare valori come la libertà di parola, anche quando sgradevole, senza dover sentire qualcuno che ritiene come principale problema della rete (e magari della vita) il fatto che ci siano insulti e diffamazione.
Come ci sono nella vita reale, ci sono già leggi applicabili e se c'è un posto dove si è rintracciabili e quindi responsabilizzabili è proprio internet.
Ma questo ad alcuni non bastava, adesso il "problema" sembrano essere le "fake news" della rete, quando siamo ogni giorno bombardati da fake news attraverso TG e giornali "rispettabili".
Si, è vero, abbiamo un problema: visto che il politically-correct, dopo anni di ipocrita bombardamento in tal senso, è diventato largamente insopportabile e screditato, stanno cercando di imporlo per legge.
La legge quale "principio di auctoritas" anche sull'espressione delle idee.
Grande conquista democratica, sento rumore di ossa che si rivoltano nelle tombe di Montesquieu, Voltaire e Rousseau.
C'è già il terreno di coltura per l'arrivo della sharia, così sarete contenti.
Dare like è come dare soldi... e quindi, potere.
favoreggiamento via like :D :muro:
amd-novello
03-06-2017, 22:07
:stordita:
sintopatataelettronica
03-06-2017, 22:32
Le idee non sono tutte uguali ma evidentemente per alcuni ci sono idee "più uguali delle altre", tanto che si arrogano un presunto diritto di zittire quelle che non piacciono loro, invece di combatterle con idee migliori.
Per arrivare a dire cose come queste, che in rete non c'è libertà di parola e che c'è chi ti zittisce se esprimi un'opinione anche forte.. si può essere solo in malafede, visto che i fatti parlano da soli... altro che tanti bei discorsi retorici sul nulla e sulla "libertà" che ci viene sottratta (da chi... non si sa).
E comunque il punto che fingi di non cogliere o di ignorare .. è che esprimere delle idee più o meno legittime e commettere dei reati (come la diffamazione - non mi riferisco al like del post, cosa che ho trovato eccessiva pure io - o l'apologia del razzismo ) sono due cose sostanzialmente diverse.
E quando ciò che si scrive è ravvisabile come reato - e quindi non centra più un tubo con la libertà di pensiero - sarebbe giusto che certe cose venissero sanzionate (ma non lo sono; questo caso - ridicolo e esagerato, tra l'altro - mi sa che è il solio articolo dal titolo roboante acchiappaclick sfruttato dai siti, chissà com'è stata la vicenda vera, sarebbe interessante capirlo.. )
Si, è vero, abbiamo un problema: visto che il politically-correct, dopo anni di ipocrita bombardamento in tal senso, è diventato largamente insopportabile e screditato, stanno cercando di imporlo per legge.
Lasciamo stare i media tradizionali (che tra l'altro pure lì ormai è sdoganata ogni cosa): ma ti sembra onestamente che in rete sia imposto il "politically correct" ? Cioè, dai, c'è libertà di scrivere ed affermare di tutto nei modi più feroci e irrispettosi possibili, pure di istigare (e son sempre di più i casi) la gente al suicidio ... non so, boh.. a sentire certi discorsi sembra che internet non l'usiate neanche...
Comunque: il rischio di involuzione autoritaria c'è sempre, e il potere spesso è tentato di sfruttare imperfezioni e zone d'ombra del sistema per andare in tale direzione (basta vedere tutti i disastri che ha fatto il berlusconismo in questo paese.. e che sta facendo il persino peggiore post-berlusconismo attuale).. ma affermare che la libertà di esprimere pensieri e opinioni nella rete non c'è a causa di non si sa chi o cosa .. è solo fare del qualunquismo... e pure mistificatorio.
C'è già il terreno di coltura per l'arrivo della sharia, così sarete contenti.
Ecco: questa incommentabile frase conclusiva esprime molto più di tutto il resto che hai scitto
Ed è la dimostrazione pratica che su internet si può ancora scrivere liberamente qualunque cosa. :D
freesailor
03-06-2017, 23:58
Ecco: questa incommentabile frase conclusiva esprime molto più di tutto il resto che hai scitto
Ed è la dimostrazione pratica che su internet si può ancora scrivere liberamente qualunque cosa. :D
Più che altro è la dimostrazione pratica che c'è chi non riesce a porre relazioni tra le cose (qualcuno ha detto che questa è la capacità chiamata "intelligenza" ...).
Tanto per capirci, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, proclamata dall'ONU nel 1948, non è mai stata approvata dai paesi musulmani, perchè non è in accordo con la sharia.
Quindi costoro non sono d'accordo, per esempio, con dichiarazioni come questa:
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Vedo che anche molti non musulmani sembrano non essere d'accordo.
C.V.D.
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 01:05
Le idee non sono tutte uguali ma evidentemente per alcuni ci sono idee "più uguali delle altre"
Non serve un filosofo per capire che alcune idee sono più intelligenti di altre... e che alcune possono essere molto pericolose: pensa a quanti morti hanno fatto e faranno ancora in futuro i movimenti antivaccinisti.
Ma questo ad alcuni non bastava, adesso il "problema" sembrano essere le "fake news" della rete, quando siamo ogni giorno bombardati da fake news attraverso TG e giornali "rispettabili".
Sì ma se non sei in grado di discernere una notizia vera da una fake... esattamente per quale motivo dovresti avere il diritto di votare, scusa? :D
Se voglio guidare la patente devo prendermi la briga di imparare il codice della strada, perché per votare basta avere 18 anni?
C'è già il terreno di coltura per l'arrivo della sharia, così sarete contenti.
I social network stanno dimostrando a tutti i limiti della democrazia diretta. E non sottovaluterei il potere dei populismi: ti ricordo che Hitler fu regolarmente eletto.
ronin789
04-06-2017, 01:15
Non serve un filosofo per capire che alcune idee sono più intelligenti di altre... e che alcune possono essere molto pericolose: pensa a quanti morti hanno fatto e faranno ancora in futuro i movimenti antivaccinisti.
Sì ma se non sei in grado di discernere una notizia vera da una fake... esattamente per quale motivo dovresti avere il diritto di votare, scusa? :D
Se voglio guidare la patente devo prendermi la briga di imparare il codice della strada, perché per votare basta avere 18 anni?
I social network stanno dimostrando a tutti i limiti della democrazia diretta. E non sottovaluterei il potere dei populismi: ti ricordo che Hitler fu regolarmente eletto.
hai ragione
viva il ministero della verità
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 01:16
Capro espiatorio?
E' l'autore della diffamazione. Punto. Ed è lui che va punito severamente.
Colpirne uno per educarne cento, insomma. Non so, non mi piace: paradossalmente ti direi che sarebbe meglio non punire chi scrive la cazzata (libertà di opinione salvaguardata) ma togliere il diritto di condivisione a chi la condivide... :D
E allora puniamo tutti quelli che comprano un giornale o che guardano un programma TV in cui qualche giornalista diffama qualcuno...
...o forse è più sensato che venga querelato solo il giornalista?
I giornali non hanno lo stesso effetto valanga. E comunque sono già obsoleti, ormai sono praticamente delle "riviste di approfondimento" con un impatto molto più limitato sulla formazione delle opinioni delle persone comuni: leggere è così faticoso.
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 01:21
hai ragione
viva il ministero della verità
Ministero? Come sei obsoleto. Potresti usare una piattaforma politica basata sulla tecnologia delle blockchain (quella dei bitcoin per intenderci) per far sì che non ci sia centralizzazione alcuna nel meccanismo di controllo, che non ci sia modo di sgarrare su quanto stabilito in anticipo, e che ogni singolo bit che viene spostato sia perfettamente analizzabile da chiunque nel mondo in qualsiasi momento.
Un po' come fa Casaleggio. Ah, aspetta, no, loro hanno la piattaforma Russeau che funziona... uhm... come funziona? Boh, solo Casaleggio lo sa.
ronin789
04-06-2017, 01:25
Ministero? Come sei obsoleto. Potresti usare una piattaforma politica basata su blockchain per far sì che non ci sia centralizzazione alcuna nel meccanismo di controllo.
Un po' come fa Casaleggio. Ah, aspetta, no, loro hanno la piattaforma Russeau che funziona... uhm... come funziona? Boh, solo Casaleggio lo sa.
a me di Casaleggio non frega niente
buona notte a tutti
freesailor
04-06-2017, 08:49
hai ragione
viva il ministero della verità
Si, è incredibile: più li incalzi, più li induci a parlare e più vengono fuori aspetti terrificanti di certa mentalità.
Ma è anche per questo che io difendo così tanto la libertà di parola: meglio sapere subito con chi si ha a che fare!
Certo è che sembriamo (anzi, sembrano) già pronti per applaudire il prossimo "uomo forte" ...
Troppo facile: paga uno solo, e la massa di annoiati deficienti superficiali passano al prossimo post di Facebook? Non risolvi niente. A questo punto non punire nemmeno il capro espiatorio che ha fatto il post e salvaguardia la libertà d'opinione piuttosto.
Le idee non sono tutte uguali.
Alcune sono sbagliate al di là di ogni ragionevole dubbio: scie chimiche e antivaccinismo sono le più dimostrabili. Eppure ci sono masse di persone *votanti* che le sostengono, e non si fanno scrupoli ad usare il proprio voto in tal senso.
E' un problema, quanto serio lo scopriremo nei prossimi anni. Se Trump non fa scoppiare la terza guerra mondiale prima, beninteso... :D
negli anni 50 la DC appiccava manifesti dove i comunisti mangiavano i bambini....
biometallo
04-06-2017, 09:20
Non serve un filosofo per capire che alcune idee sono più intelligenti di altre...
Più che altro esistono le opinioni che sono libere e i fatti che invece vanno dimostrati, in questo caso si parla di accuse che non sono state dimostrate in tribunale e quindi condannate come calunnie.
Ora il punto non è se chi ha scritto tali post abbia o meno il dovere di dimostrare la fondatezza di tali asserzioni ma se anche chi ci abbia creduto in buona fede ne debba rispondere....
Sì ma se non sei in grado di discernere una notizia vera da una fake... esattamente per quale motivo dovresti avere il diritto di votare, scusa? :D
Perché tu credi di esserne capace? Come già fatto notare nella notizia si parla di post dal contenuto razzista e fascista, tuttavia facendo un controllo in rete sembra invece si sia trattato di una storpiatura, in realtà i post accusavano tale Erwin Kessler di essere razzista, cioè un ribaltamento dei fatti, tu te ne eri accorto?
Ora se questo fosse un post su facebook e fosse stato ritenuto infamante ti sembrerebbe ancora giusto se anche tu venissi condannato solo perché hai messo un like senza verificarne la correttezza delle informazioni?
(risponde a te ma invito tutti a rifletterci su)
Comunque parlando di fatti che vanno dimostrati...
Dare like è come dare soldi...
Sono curioso: come si fanno a monetizzare i like e quale sarebbe il cambio like\euro?
Perché a me, come credo a tutti, servono gli euro per comprarmi le cose, mentre con i like non mi ci pulisco neanche il buco del ku!_o ma magari ho sempre sbagliato...
ps certo che nel caso in questione il tizio pare abbia pagato quasi 4000 euro per un solo like... in effetti ci si potrebbe tirare su un bel business....
Le idee non sono tutte uguali ma evidentemente per alcuni ci sono idee "più uguali delle altre", tanto che si arrogano un presunto diritto di zittire quelle che non piacciono loro, invece di combatterle con idee migliori.
Adesso, poi, vediamo che non sarebbe neppure possibile esprimere "assenso"!
Dai "tempi miei", ahimè qualche decina di anni fa, c'è stata una spaventosa involuzione reazionaria nella mentalità di tanta parte della popolazione italiana, oltre che della coscienza di diritti, doveri e basi della democrazia.
Per esempio già mi è capitato più volte di sentire frasi tipo "in democrazia è giusto fare quello che la maggioranza vuole", cosa che superficialmente (a livello di discussioni da bar o da barbiere) sembra giusta ma che dimentica un "piccolissimo" particolare: al di sopra perfino del volere della maggioranza ci sono le Costituzioni, che servono per definire dei diritti e, per esempio, anche per evitare che una (temporanea ma anche permanente) maggioranza possa opprimere una minoranza.
Quindi, no, non è necessariamente vero che "in democrazia è giusto che si faccia ciò che chiede la maggioranza".
Mi pare che l'Educazione Civica, anche se sotto altro nome, sia stata reintrodotta a scuola.
Non so se debbo limitarmi a sperare in una prossima generazione in grado di recuperare valori come la libertà di parola, anche quando sgradevole, senza dover sentire qualcuno che ritiene come principale problema della rete (e magari della vita) il fatto che ci siano insulti e diffamazione.
Come ci sono nella vita reale, ci sono già leggi applicabili e se c'è un posto dove si è rintracciabili e quindi responsabilizzabili è proprio internet.
Ma questo ad alcuni non bastava, adesso il "problema" sembrano essere le "fake news" della rete, quando siamo ogni giorno bombardati da fake news attraverso TG e giornali "rispettabili".
Si, è vero, abbiamo un problema: visto che il politically-correct, dopo anni di ipocrita bombardamento in tal senso, è diventato largamente insopportabile e screditato, stanno cercando di imporlo per legge.
La legge quale "principio di auctoritas" anche sull'espressione delle idee.
Grande conquista democratica, sento rumore di ossa che si rivoltano nelle tombe di Montesquieu, Voltaire e Rousseau.
C'è già il terreno di coltura per l'arrivo della sharia, così sarete contenti.
Vorrei quotarti in toto ma ho paura che qualcuno mi condanni. Ufficialmente quindi non sono d'accordo... ;) o forse lo sono, dipende da chi comanda.
sintopatataelettronica
04-06-2017, 11:25
Si, è incredibile: più li incalzi, più li induci a parlare e più vengono fuori aspetti terrificanti di certa mentalità.
Certo .. detto da uno che pochi post prima ha parlato di terreno ormai adatto all'arrivo della sharia..... :D
Rousseau, Montesquieu e Voltaire saranno fieri. :D
Comunque, sì, c'è solo la volontà di affermare più o meno assurde tesi.. vedere pericoli (in una direzione .. ma anche in quella opposta) anche se spesso, come in questo caso (controllo autoritario della rete) si sta solo mistificando e sragionando, visto che posto più libero di esprimersi al momento non c'è..
Adieu.. mi tiro del tutto fuori da questo thread.. che troppe cose deliranti e assurde ho già letto, vah.
freesailor
04-06-2017, 11:30
Adieu.. mi tiro del tutto fuori da questo thread.. che troppe cose deliranti e assurde ho già detto, vah.
Scusa, mi sono permesso di correggerti il refuso! :asd:
Sto scherzando (forse ...).
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 13:15
Perché tu credi di esserne capace? Come già fatto notare nella notizia si parla di post dal contenuto razzista e fascista, tuttavia facendo un controllo in rete sembra invece si sia trattato di una storpiatura, in realtà i post accusavano tale Erwin Kessler di essere razzista, cioè un ribaltamento dei fatti, tu te ne eri accorto?
No mio metallico amico, la notizia qui è che qualcuno è stato multato per aver messo un like! Di che cosa stessero parlando è del tutto irrilevante.
Ora se questo fosse un post su facebook e fosse stato ritenuto infamante ti sembrerebbe ancora giusto se anche tu venissi condannato solo perché hai messo un like senza verificarne la correttezza delle informazioni?
(risponde a te ma invito tutti a rifletterci su)
Più che il like è la condivisione che fa danni. A me comunque poco interessa della diffamazione, quella è ultra-tutelata da anni e nemmeno facebook si salva.
Sono le fake news o gli articoli tendenziosi il problema. Perché uno che passa le giornate su facebook a condividere notizie di noti siti bufalari dovrebbe avere il diritto di votare? Perché chi scrive le notizie fake per tali siti bufalari non dovrebbe beccarsi una multa per ogni notizia falsa pubblicata?
Sono curioso: come si fanno a monetizzare i like e quale sarebbe il cambio like\euro?
Scherzi vero?
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 13:56
Si, è incredibile: più li incalzi, più li induci a parlare e più vengono fuori aspetti terrificanti di certa mentalità.
Ma è anche per questo che io difendo così tanto la libertà di parola: meglio sapere subito con chi si ha a che fare!
Certo è che sembriamo (anzi, sembrano) già pronti per applaudire il prossimo "uomo forte" ...
Ehy, io sto dicendo che il diritto di voto andrebbe guadagnato, facendo anche solo un test stile scuola guida.
Tu stai dicendo che altri partecipanti al thread sono così così e così (e di conseguenza non ha senso discuterci) membri di una mentalità che punta a ripristinare per legge il politically correct.
Chi è lo snob?
biometallo
04-06-2017, 15:25
No mio metallico amico, la notizia qui è che qualcuno è stato multato per aver messo un like! Di che cosa stessero parlando è del tutto irrilevante.
Quindi sarebbe stato multato anche se avesse messo il like ad una foto di gattini carini?
Ovviamente no, la multa è arrivata perché, cito repubblica (http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2017/06/02/news/svizzera_multato_per_i_like_su_facebook_e_diffamazione-167044078/):
"Con quel "Like" si è appropriato di frasi infamanti, non in grado di provare, contribuendo a metterle in circolazione ha, in sostanza, sentenziato la giudice Gerwig."
Poi ripeto, mi piacerebbe leggere la sentenza vera e propria e magari gli stessi post incriminanti per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Più che il like è la condivisione che fa danni. A me comunque poco interessa della diffamazione, quella è ultra-tutelata da anni e nemmeno facebook si salva.
Ammetto di conoscere ben poco di facebook tanto da non sapere nemmeno quale sia l'esatto rapporto tra like e diffusione di un post...
Scherzi vero?
No, o meglio ironizzo sulla tua battuta secondo cui i like sono uguali a denaro "fama sesso & potere" cosa che onestamente mi sembra un'assurdità, ma se riesci a dimostrare il contrario potrei ricredermi...
Colpirne uno per educarne cento, insomma.
Nope, quello che ho scritto significa "colpire il colpevole".
Quello che scrivi sarebbe vero nel caso intendessi colpire uno solo dei 100 che mettono il like per educare i restanti 99. Ed onestamente è molto più vicino alla idee che sostieni in questo thread.
Non so, non mi piace: paradossalmente ti direi che sarebbe meglio non punire chi scrive la cazzata (libertà di opinione salvaguardata) ma togliere il diritto di condivisione a chi la condivide... :D
Quindi l'autore della diffamazione, che al 99% ha secondi fini/vantaggi per denigrare, può farla franca...
...mentre le persone che ci sono "cascate", magari in buona fede, devono essere punite?
Non ha senso. Sì, è paradossale, grottesco.
I giornali non hanno lo stesso effetto valanga. E comunque sono già obsoleti, ormai sono praticamente delle "riviste di approfondimento" con un impatto molto più limitato sulla formazione delle opinioni delle persone comuni: leggere è così faticoso.
Se uccidi una persona con arco e frecce dovrebbero assolverti perché non hai usato una moderna pistola? In legge il mezzo ha importanza nulla o marginale, quello che conta è il fatto.
E comunque c'è ancora una buona fetta di popolazione che fa forte affidamento a giornali e TV. Obsoleti? No. Obsolescenti? forse.
dare like rovina?
Come sempre le notizie parziali portano a conclusioni sbagliate :
http://www.tio.ch/News/Svizzera/Attualita/1147862/Mette-i-like-su-facebook-condannato-per-diffamazione/
Stando all'atto d'accusa, oltre ad avere usato appellativi come «antisemita», «razzista» e «fascista» contro Erwin Kessler e contro la sua Associazione contro le fabbriche d'animali (Vgt), il 45enne ha commentato con dei "like" e ha inserito diversi rimandi verso contributi di altre persone con commenti analoghi.
I like non c'entrano
Dare del «antisemita», «razzista» e «fascista» a una persona invece è diffamazione
E se uno va ad un comizio di Borghezio, lo applaude, in seguito Borghezio viene condannato per "incitamento all'odio", razzismo o cose del genere, poi chi lo ha applaudito rischia, sulla base dei filmati e delle fotografie dell'evento, di essere inquisito, imputato e condannato pure lui?
Perchè non vedo sostanziale differenza nel "reato", a parte che è ormai più facile identificare uno in rete che non nella vita reale e quindi gli inquirenti approfittano di ciò.
Pensa che qui da noi non succede niente neppure se vieni ripreso mentre fai il baciamano ad un boss della 'Ndrangheta appena arrestato.
Spero solo che prima o poi non mi vengano a prendere a casa per il nickname. :fagiano:
Lampetto
04-06-2017, 17:49
Come sempre le notizie parziali portano a conclusioni sbagliate :
http://www.tio.ch/News/Svizzera/Attualita/1147862/Mette-i-like-su-facebook-condannato-per-diffamazione/
Stando all'atto d'accusa, oltre ad avere usato appellativi come «antisemita», «razzista» e «fascista» contro Erwin Kessler e contro la sua Associazione contro le fabbriche d'animali (Vgt), il 45enne ha commentato con dei "like" e ha inserito diversi rimandi verso contributi di altre persone con commenti analoghi.
I like non c'entrano
Dare del «antisemita», «razzista» e «fascista» a una persona invece è diffamazione
Quindi non sono i Like ad aver fatto scattare la condanna, ma una serie di commenti diffamatori.
Direi che i Like hanno rafforzato le sue tesi Razziste ma non sono la causa dell'accusa e della sanzione...
..no perchè sarebbero 2 notizie diverse, naturalmente messa in questo modo attira molto la curiosità....
amd-novello
04-06-2017, 18:34
infatti
tallines
04-06-2017, 18:40
Quoto l' intervento di Cfranco .
Quindi non sono i like o solo i like in se, che hanno causato quello che poi è successo .
I like dati, quando non avrebbero dovuto essere dati, hanno rafforzato le idee di costui, che li ha dati e che poi è stato multato .
Lo Straniero Misterioso
04-06-2017, 19:41
Quindi sarebbe stato multato anche se avesse messo il like ad una foto di gattini carini?
Ok, ma se la notizia fosse stata "multato utente che diffamava Ciccio Pasticcio" non staremmo qua a commentare. Siamo qui perché fa riflettere l'idea che ci possano essere responsabilità per quello che si fa quando si è online.
Ammetto di conoscere ben poco di facebook tanto da non sapere nemmeno quale sia l'esatto rapporto tra like e diffusione di un post...
Long story short: nella tua bacheca di facebook lo spazio è limitato. Come fa facebook a decidere cosa farti vedere (e cosa no)? Usa tutta una serie di meccanismi, fra i quali c'è anche il like che gli permette di capire se una notizia è interessante oppure no. Se una notizia inizia ad avere molti like e molte condivisioni si espande in maniera esponenziale. Virale, direbbero gli addetti ai lavori.
AleLinuxBSD
05-06-2017, 06:48
Considerando la deriva a cui stà andando l'Europa, con provvedimenti, ben più che discutibili, nelle loro applicazioni, mi sà che è meglio fare come nei regimi, non discutere, non esprimersi, non condividere, ecc.
riprendendo il post di cfranco, sottolineo anche la scelta del titolo di HWUPGRADE che parla esplicitamente di UN like mentre nell'articolo parla di "alcuni like" (e le testate straniere parlano di un sommerso di cui i like sono solo una minima parte).
Ecco, quando parliamo di censura, quando ci scagliamo contro la legge sull'hate speech perché limita la libertà di espressione, pensiamo anche a queste "scelte editoriali" che non fatico a definire porcherie.
Luca1980
05-06-2017, 08:47
Molti mettono il like come un "visto" o per istruire l'algoritmo di FB a mostrare più spesso i contenuti di certe pagine. A volte si trovano centinaia di like su notizie di incidenti stradali, significa che al lettore "piace" che qualcuno sia morto contro un albero o investito da una macchina?
Anche se il like fosse dato per esprimere approvazione di certe idee che costituiscono un reato, sarebbe da equiparare all'apologia di reato, reato che secondo me andrebbe abolito.
bio.hazard
05-06-2017, 11:25
Siamo qui perché fa riflettere l'idea che ci possano essere responsabilità per quello che si fa quando si è online.
A mio avviso fa riflettere molto di più l'idea che ci sia chi pensa che questa responsabilità non sussista.
Per quanto riguarda il caso specifico poi, ecco che con un bel multone (comminato in un paese dove, tra l'altro, se non paghi le multe, vai dritto in carcere - fantascienza per la terra dei cachi...), il "leone da tastiera" di turno è stato trasformato in un docile micetto.
:D
SandrinoVa
05-06-2017, 19:35
Un like = 4000 franchi.
....e la multa per colui che ha scritto il commento?
Marko3891
06-06-2017, 19:15
Non conosco il contenuto del post incriminato e quindi non posso giudicarlo, ma se è stato definito diffamatorio forse lo era e probabilmente anche in modo palese! In tutti i casi una cosa è certa: leggere un articolo, ascoltare un programma o un comizio non ti rende complice di un reato...dare un "like" si perchè è l'equivalente digitale della parola "concordo", è sinonimo di approvazione e consenso, e questo ti rende responsabile, almeno in parte, del reato. Troppo facile lavarsi la coscienza dicendo che è solo una condivisione o solo un like...d'ora in poi ci sarà qualcuno in più al mondo che conterà fino a 10 prima di cliccare "mi piace" e questo secondo me è bene!
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