c.m.g
10-05-2017, 17:23
Luca Colantuoni, 9 maggio 2017, 11:28
Una grave vulnerabilità nel Malware Protection Engine, subito corretta da Microsoft, poteva essere sfruttata per eseguire codice remoto su Windows.
Il ricercatore di sicurezza Tavis Ormandy del Google Project Zero ha scoperto l’ennesima grave vulnerabilità nel sistema operativo Microsoft. Il bug è presente nel Malware Protection Engine, usato da diversi software, il più noto dei quali è Windows Defender, preinstallato in Windows 7, 8.1, RT 8.1 e 10. Fortunatamente l’azienda di Redmond è corsa subito ai ripari, rilasciando la patch che risolve il problema.
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Una grave vulnerabilità nel Malware Protection Engine, subito corretta da Microsoft, poteva essere sfruttata per eseguire codice remoto su Windows.
Il ricercatore di sicurezza Tavis Ormandy del Google Project Zero ha scoperto l’ennesima grave vulnerabilità nel sistema operativo Microsoft. Il bug è presente nel Malware Protection Engine, usato da diversi software, il più noto dei quali è Windows Defender, preinstallato in Windows 7, 8.1, RT 8.1 e 10. Fortunatamente l’azienda di Redmond è corsa subito ai ripari, rilasciando la patch che risolve il problema.
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