View Full Version : Le VPN sono adesso illegali in Cina
Redazione di Hardware Upg
24-01-2017, 11:11
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/le-vpn-sono-adesso-illegali-in-cina_66808.html
Le Autorità nazionali hanno dichiarato che verrà applicato il pugno duro soprattutto nei confronti dei provider di VPN
Click sul link per visualizzare la notizia.
gd350turbo
24-01-2017, 11:13
Ovviamente...
Il traffico che vi scorre non può essere controllato !
Sandro kensan
24-01-2017, 11:28
Non mi pare che la privacy on line sia rispettata da nessun paese, USA in primis.
Gundam.75
24-01-2017, 11:28
Noi la VPN la facciamo direttamente col nostro firewall aziendale. Dubito potranno fare qualcosa...
paolodekki
24-01-2017, 11:29
Ma dico... sono oltre un miliardo... perché non si ribellano?? Possibile che amino a tal punto il dominio...? Non credo proprio.
Liberatevi fratelli cinesi. Liberatevi.
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Ultimo post di Paolo De Chirico prima che scomparisse misteriosamente.
biagicus
24-01-2017, 11:30
Cercano di reprimere la rete. Non vogliono proprio capire che la rete non è censurabile in nessun modo
gd350turbo
24-01-2017, 11:37
Bè mi risulta che pure Google e YouTube, non siano accessibili dalla Cina...
Quindi ovviamente vietano anche le VPN.
Poi se a due miliardi di persone sta bene..
paolodekki
24-01-2017, 11:43
Bè mi risulta che pure Google e YouTube, non siano accessibili dalla Cina...
Quindi ovviamente vietano anche le VPN.
Poi se a due miliardi di persone sta bene..
E' quel che mi chiedo io... è un poco come se in Europa ci fossimo tenuti i fascisti invece di combattere fino all'ultimo uomo. Sarà il sangue mediterraneo ma a noi certe cose fanno girare le biglie.
Ma dico... sono oltre un miliardo... perché non si ribellano?? Possibile che amino a tal punto il dominio...? Non credo proprio.
Liberatevi fratelli cinesi. Liberatevi.
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Ultimo post di Paolo De Chirico prima che scomparisse misteriosamente.
Purtroppo i forconi possono poco contro i carri armati...
Tienanmen insegna.
A meno che non si ribellino anche quelli che guidano i carri.
Spawn7586
24-01-2017, 11:58
E' quel che mi chiedo io... è un poco come se in Europa ci fossimo tenuti i fascisti invece di combattere fino all'ultimo uomo. Sarà il sangue mediterraneo ma a noi certe cose fanno girare le biglie.
Paragone improprio. In Italia è ancora pieno di fascisti. Inoltre "combattere fino all'ultimo uomo"? Li abbiamo messi noi al potere i fascisti, non cerchiamo di cambiare la storia in "paese liberato". Abbiamo perso e ci siamo rigirati la frittata per essere vincitori.
Quello che è scritto nell'articolo è impreciso a dir poco quanto le informazioni sulla nuova legge. Più che impreciso è spiegato male. Le VPN servono per sembrare in rete locale con il fornitore del servizio, per cui risulti come se ti connettessi dal paese del server dove risiede la VPN. Se il mio fornitore ha un server in Turchia, io mi connetto a quella VPN e risulto turco.Non è che non si capisce da dove mi connetto, è più un "raggiro" che un "nascondersi".
Edit: Sia ben chiaro, ad un certo punto, quando tutto andava a rotoli, si pativa la fame e si era stanchi dell'oppressione ci siamo ribellati. Nulla da togliere ai partigiani, ma non tutti gli italiani erano partigiani.
a prescindere dai motivi
non chiaro come faranno, nel senso che se un fornitore di vpn (in questo caso direi per definizione) non sta nel territorio cinese, l'unica strada e' bloccare il traffico all'origine verso di lui, come fanno verso i siti gia' blacklistati
Spawn7586
24-01-2017, 12:41
a prescindere dai motivi
non chiaro come faranno, nel senso che se un fornitore di vpn (in questo caso direi per definizione) non sta nel territorio cinese, l'unica strada e' bloccare il traffico all'origine verso di lui, come fanno verso i siti gia' blacklistati
Corretto. L'unica cosa che cambia è che ora in cina si rischia la galera anche solo navigando con una vpn. Pare un altro sistema per arrestare gente quando serve.
Una cosa del genere in fatti mette a rischio anche tutti i turisti o le persone che devono stabilirsi in cina per lavoro...
paolodekki
24-01-2017, 12:59
Paragone improprio. In Italia è ancora pieno di fascisti. Inoltre "combattere fino all'ultimo uomo"? Li abbiamo messi noi al potere i fascisti, non cerchiamo di cambiare la storia in "paese liberato". Abbiamo perso e ci siamo rigirati la frittata per essere vincitori.
Beh mi risulta che in Europa ci sia stata una guerra di liberazione dai nazi/fascisti e che gli alleati abbiano conquistato paese per paese con furiosi scontri continui, bombardamenti, accerchiamenti, alleanze impensabili oggi, ecc. ecc. Ad esempio ricordo che nelle campagne tra Caserta e Roma combattevano i Bulgari affianco ai partigiani Italiani, gli inglesi, i polacchi l'armata turca, tutti appoggiati dall'aviazione francese. Se questo non lo vedi come "combattere fino all'ultimo uomo" beh... allora in Italia ci sono ancora le leggi razziali e sottostiamo a un dittatore che nessuno ha votato :D
omega726
24-01-2017, 13:14
Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno in tempo reale e vi dico... sono 2mld si, ma quelli abbastanza intelligenti da capire di essere repressi sono si e no il 3%.... a tutti gli altri sta bene così e non si pongono nemmeno la domanda.
Sono indottrinati a un livello tale che voi nemmeno immaginate.... si butterebbero nel fuoco per il loro paese... sono poco più che macchine da questo punto di vista.
Per tornare in argomento.... che du balle... io ogni volta che devo mandare dei file in Cina devo sudare sette camicie.... per ora regge ancora la condivisione su one drive anche se hanno connessioni ridicole e impiegano giorni a scaricare 1Gb... anche perché hanno talmente tanti fitri sulle reti...
Ho dovuto persino installare il loro MSN (si chiama QQ) e quando lo installi ti ritrovi il pc sotto un proxy (che puoi levare ma in fase di installazione non ti dicono che lo fanno, l'ho scoperto solo perché me lo aspettavo) e chissà cos'altro...
paolodekki
24-01-2017, 13:17
Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno in tempo reale e vi dico... sono 2mld si, ma quelli abbastanza intelligenti da capire di essere repressi sono si e no il 3%.... a tutti gli altri sta bene così e non si pongono nemmeno la domanda.
Sono indottrinati a un livello tale che voi nemmeno immaginate.... si butterebbero nel fuoco per il loro paese... sono poco più che macchine da questo punto di vista.
Terrificante... non ho parole :(
fatantony
24-01-2017, 13:33
Beh mi risulta che in Europa ci sia stata una guerra di liberazione dai nazi/fascisti e che gli alleati abbiano conquistato paese per paese con furiosi scontri continui, bombardamenti, accerchiamenti, alleanze impensabili oggi, ecc. ecc. Ad esempio ricordo che nelle campagne tra Caserta e Roma combattevano i Bulgari affianco ai partigiani Italiani, gli inglesi, i polacchi l'armata turca, tutti appoggiati dall'aviazione francese. Se questo non lo vedi come "combattere fino all'ultimo uomo" beh... allora in Italia ci sono ancora le leggi razziali e sottostiamo a un dittatore che nessuno ha votato :D
1-siete (siamo) off topic :D
2-quella che tu/noi chiamiamo "guerra di liberazione" è stata una pura guerra di conquista, chiamiamo le cose col loro nome, e non come ci insegna la propaganda di stato fin dalle elementari (una volta... ora si studia solo alle scuole medie la 2 guerra mondiale). E grazie a questa guerra di conquista viviamo in uno staterello poco sovrano e molto fantoccio, economicamente legato a doppio filo col conquistatore (vedi neocolonialismo).
3-non è stato un combattere fino all'ultimo uomo neanche secondo me. A parte gli intellettualmente onesti ed antifascisti dalla prima ora, le fila dei partigiani erano piene di gente che ha deciso di schierarsi col più forte (o "è andata dove tirava il vento") una volta resisi conto che l'Asse non avrebbe potuto vincere la guerra.
4- Il film "La ciociara" spiega bene cosa successe all'altezza della linea Gustav, e non solo... Nel caso https://it.wikipedia.org/wiki/Marocchinate
5- Le leggi razziali saranno anche state abrogate, ma il codice penale resta comunque il codice Rocco del 1930 (e qui sorgono spontanee parecchie domande).
6- Rendere illegali le VPN non sarà di certo una mossa segno di democrazia e libertà, ma.... siamo sicuri che da noi tali diritti e libertà siano garantiti?:mbe:
demikiller
24-01-2017, 13:36
La cina è diventata un paese ancora privo di senso (di vivere).
demikiller
24-01-2017, 13:38
Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno in tempo reale e vi dico... sono 2mld si, ma quelli abbastanza intelligenti da capire di essere repressi sono si e no il 3%.... a tutti gli altri sta bene così e non si pongono nemmeno la domanda.
Sono indottrinati a un livello tale che voi nemmeno immaginate.... si butterebbero nel fuoco per il loro paese... sono poco più che macchine da questo punto di vista.
Per tornare in argomento.... che du balle... io ogni volta che devo mandare dei file in Cina devo sudare sette camicie.... per ora regge ancora la condivisione su one drive anche se hanno connessioni ridicole e impiegano giorni a scaricare 1Gb... anche perché hanno talmente tanti fitri sulle reti...
Ho dovuto persino installare il loro MSN (si chiama QQ) e quando lo installi ti ritrovi il pc sotto un proxy (che puoi levare ma in fase di installazione non ti dicono che lo fanno, l'ho scoperto solo perché me lo aspettavo) e chissà cos'altro...
Più che altro la connessione è sotto-controllo dal regime cinese.
Beh mi risulta che in Europa ci sia stata una guerra di liberazione dai nazi/fascisti e che gli alleati abbiano conquistato paese per paese con furiosi scontri continui, bombardamenti, accerchiamenti, alleanze impensabili oggi, ecc. ecc. Ad esempio ricordo che nelle campagne tra Caserta e Roma combattevano i Bulgari affianco ai partigiani Italiani, gli inglesi, i polacchi l'armata turca, tutti appoggiati dall'aviazione francese. Se questo non lo vedi come "combattere fino all'ultimo uomo" beh... allora in Italia ci sono ancora le leggi razziali e sottostiamo a un dittatore che nessuno ha votato :D
Come ti hanno già risposto, non è proprio così. In Italia Mussolini è arrivato al potere ed è stato supportato per anni. Quando le cose si sono messe male, immediatamente sono diventati tutti antifascisti, ma d'altronde è proprio nel nostro sangue quello di essere bandierine. Abbiamo iniziato la guerra al fianco della Germania, prima abbiamo provato a costruire l'Impero.
Poi gli Alleati ci hanno invasi. Altro che combattere fino all'ultimo uomo.
P.S.: le leggi razziali furono approvate "per necessità" da Mussolini, nel momento in cui si è trovato a doversi alleare con Hitler per tutta una serie di motivi. Altrimenti, spiegami come mai siano state promulgate solo dopo 16 anni di dittatura.
Secondo me è anche sbagliato sputare sentenze su mondi e ideologie molto diverse dalle nostre, che non conosciamo a fondo se non "per sentito dire".
Io ho due amici che in Cina (Shangai) ci vivono non stanno così male, entrambi dovevano stare qualche anno per lavoro, ma poi hanno deciso di rimanerci.
Il motivo principale è che nel lavoro (entrambi Ingegnieri) si sentono davvero valorizzati, a differenza dell'Italia.
Uno di loro mi ha anche detto che si sentiva molto più "oppresso" dallo stato in Italia che non in Cina!
Inoltre, il "pugno di ferro" fa anche si che la microcriminalità sia praticamente inesistente, e in metropoli come Shangai o Pechino si può anche girar di notte a piedi o in bici senza alcun timore. (cosa che purtroppo in molte città Italiane non è più possibile)
Certo che per entrambi il limite maggiore era proprio la censura della rete, che aggiravano proprio con i VPN, ma se anche questa pratica verrà legalmente perseguita, sarà un problema non da poco!
fatantony
24-01-2017, 14:13
Secondo me è anche sbagliato sputare sentenze su mondi e ideologie molto diverse dalle nostre, che non conosciamo a fondo se non "per sentito dire".
STRAQUOTO
1mp3r4t0r
24-01-2017, 14:46
Secondo me è anche sbagliato sputare sentenze su mondi e ideologie molto diverse dalle nostre, che non conosciamo a fondo se non "per sentito dire".
E dimmi, il tuo parere si basa sull'esperienza diretta o sul "sentito dire" di questi tuoi amici di cui parli?
Io ci ho vissuto in oriente, per un po', ho sia studiato che lavorato il tempo sufficiente per immeggermi e capire almeno basilarmente una cultura profondamente diversa dalla nostra, e posso dirti per esperienza diretta che non se la passano granché bene, e allo stesso tempo non sono in grado di rendersene conto. Dopotutto, per poterlo fare (e questo vale in tutto il mondo) devi avere un bagaglio culturale sufficiente, che difficilmente si ottiene vivendo in un solo paese. Poi è chiaro che, come casa propria per un motivo o per l'altro molte volte sembra sempre più bella di quel che è realmente, allo stesso modo si può essere particolarmente innamorati di un altro paese e non riuscire a delinearne oggettivamente i tratti negativi.
Non pensare che il caso di questi tuoi amici ingegneri "valorizzati" sia realmente indicativo, stiamo parlando di un paese che ha vissuto una rivoluzione industriale ed economica del tutto diversa dalle realtà a cui siamo abituati in occidente in questo secolo. Potrei affermarti, allo stesso modo, che in Colombia anche l'ultimo arrivato tra i manutentori elettrici di una ceramica, se italiano e arrivato dall'estero (e magari ha la terza media), è considerato di principio uno scalino sopra a tutti gli altri dipendenti. Occhio a non confondere "un italiano valorizzato in cina" con "un cinese valorizzato in cina".
E dimmi, il tuo parere si basa sull'esperienza diretta o sul "sentito dire" di questi tuoi amici di cui parli?
Io ci ho vissuto in oriente, per un po', ho sia studiato che lavorato il tempo sufficiente per immeggermi e capire almeno basilarmente una cultura profondamente diversa dalla nostra, e posso dirti per esperienza diretta che non se la passano granché bene, e allo stesso tempo non sono in grado di rendersene conto. Dopotutto, per poterlo fare (e questo vale in tutto il mondo) devi avere un bagaglio culturale sufficiente, che difficilmente si ottiene vivendo in un solo paese. Poi è chiaro che, come casa propria per un motivo o per l'altro molte volte sembra sempre più bella di quel che è realmente, allo stesso modo si può essere particolarmente innamorati di un altro paese e non riuscire a delinearne oggettivamente i tratti negativi.
Non pensare che il caso di questi tuoi amici ingegneri "valorizzati" sia realmente indicativo, stiamo parlando di un paese che ha vissuto una rivoluzione industriale ed economica del tutto diversa dalle realtà a cui siamo abituati in occidente in questo secolo. Potrei affermarti, allo stesso modo, che in Colombia anche l'ultimo arrivato tra i manutentori elettrici di una ceramica, se italiano e arrivato dall'estero (e magari ha la terza media), è considerato di principio uno scalino sopra a tutti gli altri dipendenti. Occhio a non confondere "un italiano valorizzato in cina" con "un cinese valorizzato in cina".
Le rivoluzioni industriali funzionano nello stesso modo ovunque.
Ma comunque non ho capito: i cinesi sono contenti della situazione in cui vivono? Sì o no? Se sono contenti, il problema nemmeno si pone.
Semplicemente io mi astengo dallo sputare sentenze su cose che non conosco bene.
Poi io mi sento oppresso anche in Italia per svariati motivi, in cina non ho mai vissuto e quindi non posso sapere, percui non mi permetto di giudicare, ne nel bene ne nel male.
Le rivoluzioni industriali funzionano nello stesso modo ovunque.
Ma comunque non ho capito: i cinesi sono contenti della situazione in cui vivono? Sì o no? Se sono contenti, il problema nemmeno si pone.
Questa è la cosa più importante.
Che poi è anche un fatto di mentalità, in america latina magari vivono nella miseria ma sono comunque felici e spensierati, mentre noi che viviamo nel benessere, siamo perennemente depressi e insoddisfatti.
poi è anche un fatto di mentalità, in america latina magari vivono nella miseria ma sono comunque felici e spensierati, mentre noi che viviamo nel benessere, siamo perennemente depressi e insoddisfatti.
Beh, non vorrei dire una scemenza, ma stress e depressione sono malattie che si presentano maggiormente nel mondo "sviluppato".
Tra l'altro quello del benessere è pure un fattore relativo. Magari un montanaro, con i suoi animali e l'orticello, senza orari per correre in ufficio, trattare con gente di m*rda e cose così, pur non avendo i gingilli tecnologici di oggi stava molto meglio di noi, almeno "psicologicamente".
Io in questi casi ci andrei con i piedi di piombo. Considerando anche che non c'è una definizione oggettiva di come raggiungere la felicità. Per quello non capisco come si possa dare per scontato che cinesi, koreani ecc ecc debbano NECESSARIAMENTE essere più "tristi e depressi" di noi.
1mp3r4t0r
24-01-2017, 15:12
Ragionamenti estremamente approssimativi... I benestanti sono ovviamente contenti del loro stile di vita, decine se non centinaia di milioni di cinesi invece vivono in una situazione disastrosa. Qualsiasi popolo, se opportunamente tenuto nell'ignoranza, potrebbe ritenersi contento della situazione in cui si trova.
1mp3r4t0r
24-01-2017, 15:23
Per quello non capisco come si possa dare per scontato che cinesi, koreani ecc ecc debbano NECESSARIAMENTE essere più "tristi e depressi" di noi.
Viene dato per scontato? Io posso dirti che di norma sento dare per scontato che da quel lato del mondo si sta meglio, in realtà. Di mio posso dirti che in oriente esiste un grave problema a livello di relazioni interpersonali, tanto in Cina come in Giappone (esempio magari più conosciuto). Nella vita di tutti i giorni spesso non esiste il modo di rapportarsi aperto che noi conosciamo, è quasi impossibile crearsi amici e ancor più difficile trovare amicizie durature. E pensare che in tanti casi per loro la felicità risiede nel "cercare di assomigliare agli occidentali"... Ce ne sarebbe tanto da dire.
Ragionamenti estremamente approssimativi... I benestanti sono ovviamente contenti del loro stile di vita, decine se non centinaia di milioni di cinesi invece vivono in una situazione disastrosa. Qualsiasi popolo, se opportunamente tenuto nell'ignoranza, potrebbe ritenersi contento della situazione in cui si trova.
Si il problema dei paesi meno sviluppati solitamente è proprio la notevole disparità economica, come ad esempio nei paesi dell'est europeo (Russia, Bielorussia, Ucraina) dove ho appurato di persona praticamente non esiste ceto medio, percui la popolazione si divide sostanzialmente tra molto ricchi e molto poveri.
Però proprio per il fatto che i "poveri" sono la stragrande maggioranza, e bene o male quello che gli serve per sopravvivere non gli manca, sono abituati alla loro condizione e si sentono esattamente come il ceto medio europeo.
Ma anche molti est-europei che sono venuti a lavorare in Italia (ma anche medio-orientali e gli stessi cinesi) sono qui con l'intezione di racimolare un po di soldi e poi tornarsene nel loro paese, con i quali magari avviare un'attività.
Immagino che anche in Cina ci sia una situazione del genere.
Diciamo che alla fine le cose che fanno girare il mondo sono sempre le solite due... i soldi e la :oink: . :asd:
1mp3r4t0r
24-01-2017, 15:36
Già, ed è evidente che il governo cinese vuole fare di tutto per controllare il proprio popolo da questo punto di vista. Poi che si possano trovare diversi aspetti positivi della vita in oriente non lo metto in dubbio, io in primis non sarei andato a provarla di persona se non li avessi visti.
Diciamo che, conoscendo entrambe le realtà, ora discuto sia con chi sostiene che "là si sta bene e qua si sta male", sia con chi sostiene che "qua si sta bene e là si sta male". :D :oink:
Viene dato per scontato? Io posso dirti che di norma sento dare per scontato che da quel lato del mondo si sta meglio, in realtà. Di mio posso dirti che in oriente esiste un grave problema a livello di relazioni interpersonali, tanto in Cina come in Giappone (esempio magari più conosciuto). Nella vita di tutti i giorni spesso non esiste il modo di rapportarsi aperto che noi conosciamo, è quasi impossibile crearsi amici e ancor più difficile trovare amicizie durature. E pensare che in tanti casi per loro la felicità risiede nel "cercare di assomigliare agli occidentali"... Ce ne sarebbe tanto da dire.
Sulla questione delle relazioni interpersonali si può aprire un intero simposio. In fondo, pure in Italia trovi una differenza tangibile tra Nord e Sud.
Si il problema dei paesi meno sviluppati solitamente è proprio la notevole disparità economica, come ad esempio nei paesi dell'est europeo (Russia, Bielorussia, Ucraina) dove ho appurato di persona praticamente non esiste ceto medio, percui la popolazione si divide sostanzialmente tra molto ricchi e molto poveri.
Però proprio per il fatto che i "poveri" sono la stragrande maggioranza, e bene o male quello che gli serve per sopravvivere non gli manca, sono abituati alla loro condizione e si sentono esattamente come il ceto medio europeo.
Ma anche molti est-europei che sono venuti a lavorare in Italia (ma anche medio-orientali e gli stessi cinesi) sono qui con l'intezione di racimolare un po di soldi e poi tornarsene nel loro paese, con i quali magari avviare un'attività.
Immagino che anche in Cina ci sia una situazione del genere.
Diciamo che alla fine le cose che fanno girare il mondo sono sempre le solite due... i soldi e la :oink: . :asd:
Beh, la disparità economica non è solo un problema loro. In realtà, pure in Occidente ci sono sempre state differenze, che anzi si sono pure incrementate a partire dalla Rivoluzione industriale. Il ceto medio lo stanno facendo sparire pian piano pure qui.
In generale, comunque, il mio punto è che non si può dare per scontato che si viva meglio né da una parte né dall'altra, perché dipende da tanti fattori.
Sandro kensan
24-01-2017, 15:52
Volevo segnalare il Manifesto della Razza che è del 1938, quindi prima della guerra:
http://www.kensan.it/articoli/Manifesto_della_razza.php
Poi magari segnalo il profondo:
http://www.kensan.it/articoli/Fascismo_leggi_razziali.php
in cui si dice:
«Se si guarda alle vicende personali dei singoli soggetti, la cui ricostruzione storico-documentale è dovuta al lavoro certosino degli studiosi Angelo Lallo e Lorenzo Torresini, ci si rende conto di come all'indomani delle leggi razziali, anche in Italia il malato mentale, specie se ebreo, fu sottoposto ad una vera e propria eutanasia sociale, ne mancarono peraltro i tentativi di salvataggio da parte di singoli medici ed operatori sanitari.»
Questo per dire che l'Italia era veramente fascista e che si scambiava il riconoscimento di primo della classe col nazismo. Poi i nazisti hanno perso e noi siamo saliti sul carro dei vincitori. Quel che non abbiamo avuto sono stati i campi di sterminio ma avevamo quelli di concentramento e mandavamo gli indesiderati secondo le idee razziste dei fascisti, in Germania. Durante la guerra pochi o pochissimi fascisti si opposero al trasferimento, abbiamo collaborato anche perché invasi, quindi siamo stati complici dell'olocausto, non ci siamo opposti.
doctor who ?
24-01-2017, 15:59
beh... allora in Italia ci sono ancora le leggi razziali e sottostiamo a un dittatore che nessuno ha votato :D
No, no, leggi cosa ha scritto poche ore fa il leader di uno dei maggiori partiti italiani per quanto riguarda la libertà di pensiero :asd:
Poveri cinesi. Che incubo. :(
Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno in tempo reale e vi dico... sono 2mld si, ma quelli abbastanza intelligenti da capire di essere repressi sono si e no il 3%.... a tutti gli altri sta bene così e non si pongono nemmeno la domanda.
Non è questione di intelligenza ma di cultura: in Cina dai tempi di Confucio (quindi ben prima del partito comunista) il concetto di armonia (inteso come società che lavora per un obbiettivo comune) è molto più importante della realizzazione individuale. E' un concetto radicato molto in profondità nella cultura cinese e piuttosto alieno per noi occidentali.
Quel che non abbiamo avuto sono stati i campi di sterminio ma avevamo quelli di concentramento e mandavamo gli indesiderati secondo le idee razziste dei fascisti, in Germania. Durante la guerra pochi o pochissimi fascisti si opposero al trasferimento, abbiamo collaborato anche perché invasi, quindi siamo stati complici dell'olocausto, non ci siamo opposti.
Falso purtroppo. Nella risiera di Trieste sono state uccise e cremate 3500 persone
Prendo questo commento, ma la risposta è per tutti.
Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno in tempo reale e vi dico... sono 2mld si, ma quelli abbastanza intelligenti da capire di essere repressi sono si e no il 3%.... a tutti gli altri sta bene così e non si pongono nemmeno la domanda.
Sono indottrinati a un livello tale che voi nemmeno immaginate.... si butterebbero nel fuoco per il loro paese... sono poco più che macchine da questo punto di vista.
Non mi aspetto che degli italiani capiscano il concetto di Patria.
Non mi aspetto che si ribellino ai soliti cialtroni che li guidano, non avendo idea di nazione si sparerebbero alle spalle alla prima occasione.
L'importante è mantenere lo status quo, lamentarsi sui forum e, al più, passare il fine settimana a Roma.:D :D
Falso purtroppo. Nella risiera di Trieste sono state uccise e cremate 3500 persone
Senza contare tutti i soldati ed i civili che per il voltafaccia sono stati deportati.
Mio nonno si trovava in Grecia al momento dell'armistizio. Fu deportato a Buchenwald, dove per un caso fortuito riuscì a scappare.
Prendo questo commento, ma la risposta è per tutti.
Non mi aspetto che degli italiani capiscano il concetto di Patria.
Non mi aspetto che si ribellino ai soliti cialtroni che li guidano, non avendo idea di nazione si sparerebbero alle spalle alla prima occasione.
L'importante è mantenere lo status quo, lamentarsi sui forum e, al più, passare il fine settimana a Roma.:D :D
Ma non esageriamo.
Io non mi faccio schiavizzare per il bene della Patria, e nemmeno tu, eddai! Così come non ho intenzione di buttarmi nel fuoco "per il Partito".
E tra l'altro, qualcuno potrebbe risponderti che non vede perché dovrebbe sacrificarsi per una Patria che nemmeno riconosce, frutto di una conquista armata (per ripianare dei debiti) e di sommosse represse nel sangue.
Secondo me è anche sbagliato sputare sentenze su mondi e ideologie molto diverse dalle nostre, che non conosciamo a fondo se non "per sentito dire".
Io ho due amici che in Cina (Shangai) ci vivono non stanno così male, entrambi dovevano stare qualche anno per lavoro, ma poi hanno deciso di rimanerci.
Il motivo principale è che nel lavoro (entrambi Ingegnieri) si sentono davvero valorizzati, a differenza dell'Italia.
Uno di loro mi ha anche detto che si sentiva molto più "oppresso" dallo stato in Italia che non in Cina!
Inoltre, il "pugno di ferro" fa anche si che la microcriminalità sia praticamente inesistente, e in metropoli come Shangai o Pechino si può anche girar di notte a piedi o in bici senza alcun timore. (cosa che purtroppo in molte città Italiane non è più possibile)
Certo che per entrambi il limite maggiore era proprio la censura della rete, che aggiravano proprio con i VPN, ma se anche questa pratica verrà legalmente perseguita, sarà un problema non da poco!
A Pechino la polizia è disarmata, basti questo.
Ovviamente se si creano problemi arriva la SWAT, ma gli altri non hanno armi.
E tra l'altro, qualcuno potrebbe risponderti che non vede perché dovrebbe sacrificarsi per una Patria che nemmeno riconosce, frutto di una conquista armata (per ripianare dei debiti) e di sommosse represse nel sangue.
Dov'è la falla nel mio discorso?
L'italiano se ne frega della Patria, punto.:D
Ogni paese ha represso nel sangue le sommosse durante la propria unificazione. Qui pare non sia stata digerita la cosa.
Dov'è la falla nel mio discorso?
L'italiano se ne frega della Patria, punto.:D
Ogni paese ha represso nel sangue le sommosse durante la propria unificazione. Qui pare non sia stata digerita la cosa.
Per ovvi motivi.
E comunque, ripeto, a me interessa condurre la mia vita tranquillamente, non ho intenzione di morire per la Patria, o "per un bene superiore". Che tra l'altro è solo fuffa, visto che, gira e rigira, dietro ogni azione ci sono solo motivazioni pratiche (ossia economiche).
Nel mio mondo "ideale", patrie confini e nazioni non dovrebbero nemmeno esistere...
Ma purtroppo la realtà è molto lontana dalla ideologia.
E di quasiasi ideologia, dato che per funzionare veramente, tutte le persone al mondo dovrebbero avere la stessa, cosa ovviamente non possibile.
anzi, i confini si stanno richiudendo sempre piu', e non solo in riferimento alla notizia.
tra l'altro imho e' un processo che sta accadendo in generale, anche a livello interpersonale (quello fisico, per quanto ormai 'vetustizzato' da quello virtuale, aspetto peraltro non marginale di per se stesso)
anzi, i confini si stanno richiudendo sempre piu', e non solo in riferimento alla notizia.
tra l'altro imho e' un processo che sta accadendo in generale, anche a livello interpersonale (quello fisico, per quanto ormai 'vetustizzato' da quello virtuale, aspetto peraltro non marginale di per se stesso)
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