il_nick
26-12-2016, 16:44
Ciao a tutti,
vorrei sottoporre a dibattito questo articolo (https://www.tomshw.it/vendita-pc-con-software-preinstallato-lecita-o-scorretta-82151) dalla cui lettura sono rimasto alquanto sconcertato.
Pensavo che dopo anni ed anni (sì perché il tema in questione non è certo nuovo) di battaglie per i diritti della libertà di scelta si fosse giunti - o quanto meno si fosse indirizzati - ad uno sviluppo opposto a quello che si evince dall’articolo ma, ahimè, bisognerà ricredersi.
Probabilmente la tematica può sembrare inutile ai più, può suscitare stizza per i connotati quasi polemici, esagerati (“quante storie, che avete da ridire sempre contro Microsoft.. cosa ce ne facciamo di un computer che non si accende perché manca il sistema operativo.. Windows è bello, guarda che bella grafica con tutti quei quadratini messi a mo di mosaico.., ecc.”), ma per chi come me è un sostenitore delle libertà individuali è certamente un tema caldo e dal peso non irrilevante.
Non sono contro la casa di Redmond, anzi ne sono un veterano utilizzatore e per alcuni versi anche estimatore, ma non posso accettare le politiche monopoliste che da sempre ha dimostrato (e continua a dimostrare) nella sua storia. Del resto, se ho già acquistato una copia del sistema operativo e a suo tempo regolarmente registrata, cosa mi vieta di utilizzarla anche sul nuovo hardware?
Dalla lettura dell’articolo non è chiaro poi per quale motivo al consumatore, oltre alla negata libertà di scelta del sistema operativo da utilizzare, venga negata anche l’informazione sul costo del software preinstallato nel totale del costo finale, come si legge da questo estratto:
I giudici Comunitari concludevano specificando che neppure la mancata indicazione del prezzo di ciascuno dei programmi informatici preinstallati costituisce una pratica commerciale ingannevole, in quanto il prezzo è, sì, considerato quale informazione rilevante per il consumatore, ma soltanto nella sua globalità e non come prezzo specifico di ogni singolo elemento incluso nella vendita.
Mi chiedo cosa direbbe oggi Paolo Attivissimo, vincitore di una battaglia legale sul rimborso di Windows preinstallato, alla luce di questa recente sentenza.
Cosa ne pensate?
Buone feste
vorrei sottoporre a dibattito questo articolo (https://www.tomshw.it/vendita-pc-con-software-preinstallato-lecita-o-scorretta-82151) dalla cui lettura sono rimasto alquanto sconcertato.
Pensavo che dopo anni ed anni (sì perché il tema in questione non è certo nuovo) di battaglie per i diritti della libertà di scelta si fosse giunti - o quanto meno si fosse indirizzati - ad uno sviluppo opposto a quello che si evince dall’articolo ma, ahimè, bisognerà ricredersi.
Probabilmente la tematica può sembrare inutile ai più, può suscitare stizza per i connotati quasi polemici, esagerati (“quante storie, che avete da ridire sempre contro Microsoft.. cosa ce ne facciamo di un computer che non si accende perché manca il sistema operativo.. Windows è bello, guarda che bella grafica con tutti quei quadratini messi a mo di mosaico.., ecc.”), ma per chi come me è un sostenitore delle libertà individuali è certamente un tema caldo e dal peso non irrilevante.
Non sono contro la casa di Redmond, anzi ne sono un veterano utilizzatore e per alcuni versi anche estimatore, ma non posso accettare le politiche monopoliste che da sempre ha dimostrato (e continua a dimostrare) nella sua storia. Del resto, se ho già acquistato una copia del sistema operativo e a suo tempo regolarmente registrata, cosa mi vieta di utilizzarla anche sul nuovo hardware?
Dalla lettura dell’articolo non è chiaro poi per quale motivo al consumatore, oltre alla negata libertà di scelta del sistema operativo da utilizzare, venga negata anche l’informazione sul costo del software preinstallato nel totale del costo finale, come si legge da questo estratto:
I giudici Comunitari concludevano specificando che neppure la mancata indicazione del prezzo di ciascuno dei programmi informatici preinstallati costituisce una pratica commerciale ingannevole, in quanto il prezzo è, sì, considerato quale informazione rilevante per il consumatore, ma soltanto nella sua globalità e non come prezzo specifico di ogni singolo elemento incluso nella vendita.
Mi chiedo cosa direbbe oggi Paolo Attivissimo, vincitore di una battaglia legale sul rimborso di Windows preinstallato, alla luce di questa recente sentenza.
Cosa ne pensate?
Buone feste