ericmarone
19-11-2016, 19:56
Spero di aiutare qualcuno a fare chiarezza (me per primo).
Cercherò man mano di aggiungere anche i dischi non più in produzione
(che però ancora si trovano in giro, insomma quelli non proprio jurassici)
In sostanza i dischi si differenziano per (miniglossario)
* resistenza alle vibrazioni. Questo è fondamentale quando sono montati vicini e in gruppo.
* adattamento per le configurazioni RAID, in modo da rendere meno probabile che un RAID "si rompa" senza un motivo concreto
* MTBF: in numero di ore "teoricamente" che passano tra le rotture. 800K-1M indicano dischi di buona qualità; 1.4M-2M ottima; 2.5M è il top (per quanto ne so)
* cicli di load: numero (teorico) di spostamento del pacco testine. 300K valore base, 600K valore di alta qualità
* AFR: % di rotture annue (lo sto ancora studiando)
* consumo idle e durante utilizzo (consumo significa anche calore, non solo rumore)
* temperatura massima di esercizio (utile quando sono montati vicini e usati selvaggiamente)
* errori non recuperabili. Gli errori che capitano "normalmente"; 10^13 buona qualità; 10^14 ottima; 10^15 top
* velocità di rotazione. 5.400 o 7.200 (non credo WD faccia più i modelli da 10K). Più è alta, più veloce è il disco, più consuma, più è rumoroso
* transfer rate massimo: quanti MB/s riesce a trasferire in condizioni ideali (lettura nella parte esterna, sequenziale etc). Chiaramente è molto lontana dalla velocità "effettiva", comunque dà un'indicazione. Cresce all'aumentare della dimensione della densità (generalmente con la dimensione del disco, anche se dipende dal numero di piattelli). Bassa 100MB/s, media 150MB/s, alta 170, molto alta 200, top 250MB/s
Iniziamo col menzionare le tecnologie WD
(le aggiungerò man mano, sono tantissime).
TLER:Ripristino degli errori limitati nel tempo specifico per RAID.
In sostanza quando ci sono degli errori nel disco essi non durano tanto
(il che farebbe perdere una sincronizzazione RAID).
RAFF: controllo delle vibrazioni di tipo evoluto
3D: controllo delle vibrazioni abbastanza "basico", ha dei limiti
nel numero di dischi che si possono mettere vicino.
Doppio attuatore: tecnologia HGST con due motori per spostare "di grosso"
le testine (il primo) e poi posizionarlo precisamente (il secondo)
Blu
Da circa un anno WD ha fuso le linee Blu e Green facendole diventare tutte Blu.
In realtà i modelli che terminano per Z non sono altro che i vecchi Green
Sostanzialmente sono i modelli economici, prestazioni e affdabilità minima
Garanzia 2 anni, cicli 300K, velocità 5400 giri.
Green
Come detto sono stati rinominati Blu-Z
Sono molto silenziosi, consmano poco (meno dei Blu),
e spesso sono anche più veloci (per i modelli ad alta densità)
I modelli Red sono ancora più silenziosi, veloci più o meno uguale,
e con una protezione della vibrazione un pochino migliore.
Si differenziano anche per i cicli di load (300K per i green e 600K per i Red),
oltre che per MTBF non dichiarato per i Green/Blu (EZRX).
Alcuni Green hanno un firmware che parcheggia aggressivamente le testine,
anche dopo solo 8 secondi (sempre per ridurre al massimo il consumo).
Parliamo però di qualcosa del tipo 0.5Watt, quindi praticamente inutile.
Blu SSHD
Usa una cache MLC da 8GB, in sostanza un mini SSD.
Funziona bene per piccoli file, ad esempio durante l'avvio di Windows,
ma nella media le prestazioni non sono per nulla eccezionali
Black
Sono la linea più veloce, circa un 15 o 20% in più rispetto a
Green o Blu. Mancano della tecnologia antivibrazione e TLER,
e inoltre sono un pochino più rumorosi. Sono dotati però in
genere di una garanzia di 5 anni (nettamente maggiore del normale).
Sono meno veloci degli ultimi modelli ad altissima densità.
Utilizzano vari tecnologie per aumentare l'affidabilità eccetera.
Insomma sono (per me) i migliori nella fascia piccola dei tagli per uso
casalingo.
Red
Molto diffusi, sono molto simili ai Green, con in più un meccanismo
antivibrazione che viene chiamato "3D Active Balance Plus",
che -secondo WD- li rendono adatti per uso in NAS fino a 8 dischi.
Sono estremamente silenziosi, il che li rende adatti anche sotto
il profilo di dispositivi casalinghi-Video e così via.
Non hanno grandi prestazioni, e neppure una fama di grandissima affidabilità.
Del resto, costano poco e sono facili da trovare sul mercato.
Red Pro
Vengono dati per fino a 16 dischi, quindi con maggiore resistenza
alle vibrazioni, con la tecnologia RAFF (Rotary Accelerated Feed Forward),
che era previsto solo per i dischi "seri" di WD.
Sono da 7.200 giri, piuttosto veloci, non silenziosi e neppure consumano
poco, ma resistono bene alle vibrazioni.
Grosso modo sono la versione economica della Re (MTBF minore),
penso adatti per chi vuol risparmiare ma montarli su NAS veloci.
Re
Sono il top di gamma WD, storicamente in varie generazioni (RE3, RE4, Re).
Si possono usare in gruppi numerosi (protezione dalla vibrazione),
adatti per RAID (supporto TLER), veloci e dati per circa 2/3 PB di vita
in scrittura (in realtà subito, penso siano più 500TB, devo controllare la documentazione).
Sono piuttosto costosi, consumano e scaldano, parecchio e sono pure rumorosi.
Nel caso di più dischi vicini spesso è necessaria una ventilazione
aggiuntiva (basta una ventolina da case)
Re+
Non molto diffusi, sono versioni leggermente più lente e con
meno consumo e calore, oltre che meno rumorosi, degli Re.
In sostanza sono una versione "depotenziata" degli Re che
conservano la stessa affidabilità teorica.
Se
Sono le versioni "economiche" per server, con una vita attesa
in scrittura assai più bassa (circa 3 volta rispetto a Re).
Costano meno degli Re e grosso modo sono equivalenti agli Re Pro.
Insomma una via di mezzo come durata, costi e prestazioni
Ae
Poco diffusi, sono dedicati per lo storage freddo, ovvero
per mantenere i dati usati pochissimo consumando il meno possibile.
Avendo RAFF e TLER vanno bene sia per vibrazione che RAID,
sono qualcosa di "strano" teoricamente adatto per mantenere per
molti anni dati usati poco.
Francamente da quanto leggo mi sembrano una mezza fregatura,
sono lenti, di affidabilità bassa, e consumano poi quanto gli altri.
Boh, li metto per completezza, magari poi li studio meglio
Purple
Sono molto simili ai Red (stessa tecnologia 3d active balance plus)
per avere fino a 8 dischi nello stesso case.
Hanno TLER quindi vanno bene per i RAID, costano poco e sono poco
rumorosi.
La differenza rispetto ai Red è una diversa politica per la
ricalibrazione termica, ovvero sono ottimizzati per scrivere flussi
continui di dati non troppo veloci, senza avere però sbalzi grossi
nelle prestazioni.
Sono talvolta usati in sistemi desktop sperando che siano più affidabili
dei Red, ma sostanzialmente sono quasi identici con un firmware diverso.
Girano a 5400 rpm, quindi relativamente lenti.
Purple NV
La versione per fino a 64 telecamere dei purple, in sostanza (in teoria)
possono scrivere fino a 64 flussi contemporanei (non ce la faranno mai, secondo me)
Hanno RAFF come antivibrazione, quindi vanno bene per molti dischi
(nessun limite) nello stesso case.
Secondo quanto dichiara WD sono anche più robusti.
Non sono nè economici, nè veloci, nè consumano poco, e neppure sono
silenziosissimi. Penso proprio adatti per impieghi in "videoregistratori".
Cicli di load 300K
AV
Poco diffusi, sono simili ai Purple ma pensati per lo streaming audio video
In pratica per la lettura dei dati, invece che per la scrittura
(penso li usino per i podcast audio e cose del genere)
Non hanno particolari sistemi antivibrazione, quindi non dovrebbero
essere usati più di uno o due dischi, e sono pure abbastanza lenti.
Consumano poco e consumano poco
Black mobili
Sono le versioni da 2.5" per notebook, da 0,5/1TB.
Sono veloci (per essere da portatile), ovviamente molto meno di un SSD.
Li consiglio nel caso si voglia proprio un disco magnetico.
Blu mobili
Molto economici, da 0,5/1TB.
Personalmente non li consiglio molto
Gold
Sono quelli che vengono dichiarati come il top di gamma, sopra gli Re.
In realtà sono HGST rimarchiati (o almeno lo sono i modelli più grandi),
che è stata acquistata da WD, introducendo la tecnologia ad elio.
Elemento-chiave: gli errori di lettura non recuperabili sono
1*10^15, invece che 10^14 come per gli altri dischi WD.
Insomma risultano essere 10 volte più affidabili (sotto questo profilo),
quindi più adatti per batterie RAID 5 o simili
I modelli 8/10TB hanno MTBF di 2.5More (sono con elio)
Garanzia 5 anni
Con un po' di pazienza confronterò tutte le schede tecniche dei vari modelli.
Differenze tra dischi desktop, NAS e Enterprise.
Sugli errori non ricoverabili di bit.
Come detto i dischi desktop normalmente sono dichiarati per 1^13, mentre i NAS/enterprise per 1^14 o 1^15 per i modelli top.
Le differenze sono importanti: per 1^13 (se non ho sbagliato i conti) c'è un errore ogni 1,2TB letti;
per 1^14 uno ogni 12,5TB, per 1^15 uno ogni 125TB
Workload: desktop 55TB, NAS 180TB, Enteprise 300TB
è il limite previsto annualmente per il trasferimento dati in caso di utilizzo h24.
Non è chiarissimo se è riferito alla scrittura oppure alla lettura, penso riguardi
la scrittura. Interessante, comunque, osservare come ci sia un fattore di oltre 500%
tra i dischi desktop e quelli enterprise (anche 1000% nel caso dei modelli top).
In sostanza i modelli desktop sono semplicemente meno "robusti" e inadatti per usi pesanti
e continuati nel tempo.
Più interessante il collegamento del motorino, che è solo in basso per desktop e NAS,
alto e basso per Enterprise. Questo si nota perchè c'è proprio una vite in più al centro
del disco, dove c'è l'asse di rotazione del motore.
Ovviamente lo scopo è avere un aggancio più stabile e meno sensibile alle vibrazioni.
Per la verità l'ho visto in prima persona per Seagate, per WD non ho tolto la placca di copertura
di un disco Re, in pratica l'etichettona gialla (o rossa per i Red) appiccicata sopra.
Comunque Re (col buco)
http://i64.tinypic.com/ehfd4i.jpg
e Blu (senza buco)
http://i66.tinypic.com/2nhkqxw.jpg
Nei dischi Enterprise poi ci sono sensori di vibrazione, cioè degli accelerometri che misurano
i movimenti del disco causati e trasmessi dai dischi vicini.
Materialmente sono dei parallelepipedini saldati sulla scheda madre del disco,lunghi
forse 5 millimetri, bianchicci
Questa è la scheda di un WD Black da 6TB dove ho messo l'annotazione
http://i63.tinypic.com/112fpe0.jpg
Sugli altri modelli sono pressochè identici.
ATTENZIONE: CREDO che sia quell/i!
Normalmente ce ne sono più di 1 (sempre ammesso che ci abbia preso...)
Una precisazione: se qualcuno ha un Red rotto sarebbe interessante
vedere la sua scheda elettronica, perchè sospetto che il "3D Active Balance Plus"
non comprenda affatto un sensore di vibrazione, bensì unicamente un particolare
bilanciamento di motore e piattelli per far sì che la vibrazione rimanga entro un certo
intervallo (questo spiegherebbe perchè non più di 8 dischi vicini)
Spulciando su ebay ho trovato questa, che dovrebbe confermare l'assenza di accelerometri
(sempre che siano quelli che penso...)
http://i63.tinypic.com/2dvr577.jpg
Sulla parte meccanica i dischi Enterprise montano magneti migliori e soprattutto più grandi,
consentendo spostamenti più rapidi del pacco testine (e quindi maggior velocità).
Si possono vedere proprio a occhio nudo, confrontandoli.
Poi ci sono le varie tecnologie con doppio attuatore: uno per spostare velocemente le testine,
l'altro per posizionarle precisamente anche durante le fluttuazioni dovute a riscaldamento
e vibrazioni varie; è una tecnologia usata sia da WD che da Seagate (non su tutti i modelli).
Chiaramente poi ci sono testine più efficienti, rispetto ai modelli desktop, che danno la
possibilità di usare tracce più "strette", con maggior spazio inutilizzato.
In questo modo c'è una necessità nettamente minore di ricorrere ai meccanismi di recupero degli
errori, e il drive avrà una vita utile maggiore e maggiori prestazioni, e anche meno variabili
in quanto meno dipendenti dal recupero errore.
Infatti il trasferimento continua ad essere veloce in tutte le circostanze perchè il drive
può assorbire eventi esterni con maggior facilità, dato lo spazio extra tra le tracce.
Infine le schede elettroniche (PCB) montano processori più veloci, spesso addirittura dual core,
per elaborare più rapidamente i comandi in attivo e fare l'NCQ, ovvero il riordino per ottimizzare
le code di lavoro. Servono anche (sempre secondo quanto dichiara il produttore) a rendere meno probabile
che ci sia un disallineamento RAID a causa di troppo tempo impiegato dall'elettronica.
In pratica quando si hanno dischi RAID ci si aspetta che ognuno impieghi un tempo minore di TOT quando arrivano
i comandi di scrittura; se il disco impiega più di TOT per fare qualcosa, ad esempio perchè sta facendo
un recovery da un errore, il RAID si romperà necessitando una risincronizzazione.
Sarà forse capitato a chi usa dischi desktop in RAID1 con il controller Intel delle schede madri, avere
un "disallineamento" fantasma con necessità di controllare da capo.
Il collegamento è alla tecnologia TLER, ovvero quella che garantisce tra l'altro il tempo massimo di
tentativo di recovery dagli errori (che dovrebbero essere 7 secondi).
A qualcuno sarà capitato di avere un hard disk guasto che necessita di giorni oppure settimane per essere clonato;
ciò accade proprio perchè i tentativi di ripristino possono durare da niente fino a un minuto per settore.
Per i dischi Enterprise l'elettronica migliore e le testine più evolute, e i motori più precisi e il sistema antivibrazioni,
fa sì che dopo poco il disco ritorni al controller "mi spiace, houston abbiamo un problema"
Chiaramente avere in un RAID rotto un disco desktop che impiega un minuto per ritornare un errore su un settore
(cioè 512 o 4K di dati) significa essenzialmente paralizzarlo.
Cercherò man mano di aggiungere anche i dischi non più in produzione
(che però ancora si trovano in giro, insomma quelli non proprio jurassici)
In sostanza i dischi si differenziano per (miniglossario)
* resistenza alle vibrazioni. Questo è fondamentale quando sono montati vicini e in gruppo.
* adattamento per le configurazioni RAID, in modo da rendere meno probabile che un RAID "si rompa" senza un motivo concreto
* MTBF: in numero di ore "teoricamente" che passano tra le rotture. 800K-1M indicano dischi di buona qualità; 1.4M-2M ottima; 2.5M è il top (per quanto ne so)
* cicli di load: numero (teorico) di spostamento del pacco testine. 300K valore base, 600K valore di alta qualità
* AFR: % di rotture annue (lo sto ancora studiando)
* consumo idle e durante utilizzo (consumo significa anche calore, non solo rumore)
* temperatura massima di esercizio (utile quando sono montati vicini e usati selvaggiamente)
* errori non recuperabili. Gli errori che capitano "normalmente"; 10^13 buona qualità; 10^14 ottima; 10^15 top
* velocità di rotazione. 5.400 o 7.200 (non credo WD faccia più i modelli da 10K). Più è alta, più veloce è il disco, più consuma, più è rumoroso
* transfer rate massimo: quanti MB/s riesce a trasferire in condizioni ideali (lettura nella parte esterna, sequenziale etc). Chiaramente è molto lontana dalla velocità "effettiva", comunque dà un'indicazione. Cresce all'aumentare della dimensione della densità (generalmente con la dimensione del disco, anche se dipende dal numero di piattelli). Bassa 100MB/s, media 150MB/s, alta 170, molto alta 200, top 250MB/s
Iniziamo col menzionare le tecnologie WD
(le aggiungerò man mano, sono tantissime).
TLER:Ripristino degli errori limitati nel tempo specifico per RAID.
In sostanza quando ci sono degli errori nel disco essi non durano tanto
(il che farebbe perdere una sincronizzazione RAID).
RAFF: controllo delle vibrazioni di tipo evoluto
3D: controllo delle vibrazioni abbastanza "basico", ha dei limiti
nel numero di dischi che si possono mettere vicino.
Doppio attuatore: tecnologia HGST con due motori per spostare "di grosso"
le testine (il primo) e poi posizionarlo precisamente (il secondo)
Blu
Da circa un anno WD ha fuso le linee Blu e Green facendole diventare tutte Blu.
In realtà i modelli che terminano per Z non sono altro che i vecchi Green
Sostanzialmente sono i modelli economici, prestazioni e affdabilità minima
Garanzia 2 anni, cicli 300K, velocità 5400 giri.
Green
Come detto sono stati rinominati Blu-Z
Sono molto silenziosi, consmano poco (meno dei Blu),
e spesso sono anche più veloci (per i modelli ad alta densità)
I modelli Red sono ancora più silenziosi, veloci più o meno uguale,
e con una protezione della vibrazione un pochino migliore.
Si differenziano anche per i cicli di load (300K per i green e 600K per i Red),
oltre che per MTBF non dichiarato per i Green/Blu (EZRX).
Alcuni Green hanno un firmware che parcheggia aggressivamente le testine,
anche dopo solo 8 secondi (sempre per ridurre al massimo il consumo).
Parliamo però di qualcosa del tipo 0.5Watt, quindi praticamente inutile.
Blu SSHD
Usa una cache MLC da 8GB, in sostanza un mini SSD.
Funziona bene per piccoli file, ad esempio durante l'avvio di Windows,
ma nella media le prestazioni non sono per nulla eccezionali
Black
Sono la linea più veloce, circa un 15 o 20% in più rispetto a
Green o Blu. Mancano della tecnologia antivibrazione e TLER,
e inoltre sono un pochino più rumorosi. Sono dotati però in
genere di una garanzia di 5 anni (nettamente maggiore del normale).
Sono meno veloci degli ultimi modelli ad altissima densità.
Utilizzano vari tecnologie per aumentare l'affidabilità eccetera.
Insomma sono (per me) i migliori nella fascia piccola dei tagli per uso
casalingo.
Red
Molto diffusi, sono molto simili ai Green, con in più un meccanismo
antivibrazione che viene chiamato "3D Active Balance Plus",
che -secondo WD- li rendono adatti per uso in NAS fino a 8 dischi.
Sono estremamente silenziosi, il che li rende adatti anche sotto
il profilo di dispositivi casalinghi-Video e così via.
Non hanno grandi prestazioni, e neppure una fama di grandissima affidabilità.
Del resto, costano poco e sono facili da trovare sul mercato.
Red Pro
Vengono dati per fino a 16 dischi, quindi con maggiore resistenza
alle vibrazioni, con la tecnologia RAFF (Rotary Accelerated Feed Forward),
che era previsto solo per i dischi "seri" di WD.
Sono da 7.200 giri, piuttosto veloci, non silenziosi e neppure consumano
poco, ma resistono bene alle vibrazioni.
Grosso modo sono la versione economica della Re (MTBF minore),
penso adatti per chi vuol risparmiare ma montarli su NAS veloci.
Re
Sono il top di gamma WD, storicamente in varie generazioni (RE3, RE4, Re).
Si possono usare in gruppi numerosi (protezione dalla vibrazione),
adatti per RAID (supporto TLER), veloci e dati per circa 2/3 PB di vita
in scrittura (in realtà subito, penso siano più 500TB, devo controllare la documentazione).
Sono piuttosto costosi, consumano e scaldano, parecchio e sono pure rumorosi.
Nel caso di più dischi vicini spesso è necessaria una ventilazione
aggiuntiva (basta una ventolina da case)
Re+
Non molto diffusi, sono versioni leggermente più lente e con
meno consumo e calore, oltre che meno rumorosi, degli Re.
In sostanza sono una versione "depotenziata" degli Re che
conservano la stessa affidabilità teorica.
Se
Sono le versioni "economiche" per server, con una vita attesa
in scrittura assai più bassa (circa 3 volta rispetto a Re).
Costano meno degli Re e grosso modo sono equivalenti agli Re Pro.
Insomma una via di mezzo come durata, costi e prestazioni
Ae
Poco diffusi, sono dedicati per lo storage freddo, ovvero
per mantenere i dati usati pochissimo consumando il meno possibile.
Avendo RAFF e TLER vanno bene sia per vibrazione che RAID,
sono qualcosa di "strano" teoricamente adatto per mantenere per
molti anni dati usati poco.
Francamente da quanto leggo mi sembrano una mezza fregatura,
sono lenti, di affidabilità bassa, e consumano poi quanto gli altri.
Boh, li metto per completezza, magari poi li studio meglio
Purple
Sono molto simili ai Red (stessa tecnologia 3d active balance plus)
per avere fino a 8 dischi nello stesso case.
Hanno TLER quindi vanno bene per i RAID, costano poco e sono poco
rumorosi.
La differenza rispetto ai Red è una diversa politica per la
ricalibrazione termica, ovvero sono ottimizzati per scrivere flussi
continui di dati non troppo veloci, senza avere però sbalzi grossi
nelle prestazioni.
Sono talvolta usati in sistemi desktop sperando che siano più affidabili
dei Red, ma sostanzialmente sono quasi identici con un firmware diverso.
Girano a 5400 rpm, quindi relativamente lenti.
Purple NV
La versione per fino a 64 telecamere dei purple, in sostanza (in teoria)
possono scrivere fino a 64 flussi contemporanei (non ce la faranno mai, secondo me)
Hanno RAFF come antivibrazione, quindi vanno bene per molti dischi
(nessun limite) nello stesso case.
Secondo quanto dichiara WD sono anche più robusti.
Non sono nè economici, nè veloci, nè consumano poco, e neppure sono
silenziosissimi. Penso proprio adatti per impieghi in "videoregistratori".
Cicli di load 300K
AV
Poco diffusi, sono simili ai Purple ma pensati per lo streaming audio video
In pratica per la lettura dei dati, invece che per la scrittura
(penso li usino per i podcast audio e cose del genere)
Non hanno particolari sistemi antivibrazione, quindi non dovrebbero
essere usati più di uno o due dischi, e sono pure abbastanza lenti.
Consumano poco e consumano poco
Black mobili
Sono le versioni da 2.5" per notebook, da 0,5/1TB.
Sono veloci (per essere da portatile), ovviamente molto meno di un SSD.
Li consiglio nel caso si voglia proprio un disco magnetico.
Blu mobili
Molto economici, da 0,5/1TB.
Personalmente non li consiglio molto
Gold
Sono quelli che vengono dichiarati come il top di gamma, sopra gli Re.
In realtà sono HGST rimarchiati (o almeno lo sono i modelli più grandi),
che è stata acquistata da WD, introducendo la tecnologia ad elio.
Elemento-chiave: gli errori di lettura non recuperabili sono
1*10^15, invece che 10^14 come per gli altri dischi WD.
Insomma risultano essere 10 volte più affidabili (sotto questo profilo),
quindi più adatti per batterie RAID 5 o simili
I modelli 8/10TB hanno MTBF di 2.5More (sono con elio)
Garanzia 5 anni
Con un po' di pazienza confronterò tutte le schede tecniche dei vari modelli.
Differenze tra dischi desktop, NAS e Enterprise.
Sugli errori non ricoverabili di bit.
Come detto i dischi desktop normalmente sono dichiarati per 1^13, mentre i NAS/enterprise per 1^14 o 1^15 per i modelli top.
Le differenze sono importanti: per 1^13 (se non ho sbagliato i conti) c'è un errore ogni 1,2TB letti;
per 1^14 uno ogni 12,5TB, per 1^15 uno ogni 125TB
Workload: desktop 55TB, NAS 180TB, Enteprise 300TB
è il limite previsto annualmente per il trasferimento dati in caso di utilizzo h24.
Non è chiarissimo se è riferito alla scrittura oppure alla lettura, penso riguardi
la scrittura. Interessante, comunque, osservare come ci sia un fattore di oltre 500%
tra i dischi desktop e quelli enterprise (anche 1000% nel caso dei modelli top).
In sostanza i modelli desktop sono semplicemente meno "robusti" e inadatti per usi pesanti
e continuati nel tempo.
Più interessante il collegamento del motorino, che è solo in basso per desktop e NAS,
alto e basso per Enterprise. Questo si nota perchè c'è proprio una vite in più al centro
del disco, dove c'è l'asse di rotazione del motore.
Ovviamente lo scopo è avere un aggancio più stabile e meno sensibile alle vibrazioni.
Per la verità l'ho visto in prima persona per Seagate, per WD non ho tolto la placca di copertura
di un disco Re, in pratica l'etichettona gialla (o rossa per i Red) appiccicata sopra.
Comunque Re (col buco)
http://i64.tinypic.com/ehfd4i.jpg
e Blu (senza buco)
http://i66.tinypic.com/2nhkqxw.jpg
Nei dischi Enterprise poi ci sono sensori di vibrazione, cioè degli accelerometri che misurano
i movimenti del disco causati e trasmessi dai dischi vicini.
Materialmente sono dei parallelepipedini saldati sulla scheda madre del disco,lunghi
forse 5 millimetri, bianchicci
Questa è la scheda di un WD Black da 6TB dove ho messo l'annotazione
http://i63.tinypic.com/112fpe0.jpg
Sugli altri modelli sono pressochè identici.
ATTENZIONE: CREDO che sia quell/i!
Normalmente ce ne sono più di 1 (sempre ammesso che ci abbia preso...)
Una precisazione: se qualcuno ha un Red rotto sarebbe interessante
vedere la sua scheda elettronica, perchè sospetto che il "3D Active Balance Plus"
non comprenda affatto un sensore di vibrazione, bensì unicamente un particolare
bilanciamento di motore e piattelli per far sì che la vibrazione rimanga entro un certo
intervallo (questo spiegherebbe perchè non più di 8 dischi vicini)
Spulciando su ebay ho trovato questa, che dovrebbe confermare l'assenza di accelerometri
(sempre che siano quelli che penso...)
http://i63.tinypic.com/2dvr577.jpg
Sulla parte meccanica i dischi Enterprise montano magneti migliori e soprattutto più grandi,
consentendo spostamenti più rapidi del pacco testine (e quindi maggior velocità).
Si possono vedere proprio a occhio nudo, confrontandoli.
Poi ci sono le varie tecnologie con doppio attuatore: uno per spostare velocemente le testine,
l'altro per posizionarle precisamente anche durante le fluttuazioni dovute a riscaldamento
e vibrazioni varie; è una tecnologia usata sia da WD che da Seagate (non su tutti i modelli).
Chiaramente poi ci sono testine più efficienti, rispetto ai modelli desktop, che danno la
possibilità di usare tracce più "strette", con maggior spazio inutilizzato.
In questo modo c'è una necessità nettamente minore di ricorrere ai meccanismi di recupero degli
errori, e il drive avrà una vita utile maggiore e maggiori prestazioni, e anche meno variabili
in quanto meno dipendenti dal recupero errore.
Infatti il trasferimento continua ad essere veloce in tutte le circostanze perchè il drive
può assorbire eventi esterni con maggior facilità, dato lo spazio extra tra le tracce.
Infine le schede elettroniche (PCB) montano processori più veloci, spesso addirittura dual core,
per elaborare più rapidamente i comandi in attivo e fare l'NCQ, ovvero il riordino per ottimizzare
le code di lavoro. Servono anche (sempre secondo quanto dichiara il produttore) a rendere meno probabile
che ci sia un disallineamento RAID a causa di troppo tempo impiegato dall'elettronica.
In pratica quando si hanno dischi RAID ci si aspetta che ognuno impieghi un tempo minore di TOT quando arrivano
i comandi di scrittura; se il disco impiega più di TOT per fare qualcosa, ad esempio perchè sta facendo
un recovery da un errore, il RAID si romperà necessitando una risincronizzazione.
Sarà forse capitato a chi usa dischi desktop in RAID1 con il controller Intel delle schede madri, avere
un "disallineamento" fantasma con necessità di controllare da capo.
Il collegamento è alla tecnologia TLER, ovvero quella che garantisce tra l'altro il tempo massimo di
tentativo di recovery dagli errori (che dovrebbero essere 7 secondi).
A qualcuno sarà capitato di avere un hard disk guasto che necessita di giorni oppure settimane per essere clonato;
ciò accade proprio perchè i tentativi di ripristino possono durare da niente fino a un minuto per settore.
Per i dischi Enterprise l'elettronica migliore e le testine più evolute, e i motori più precisi e il sistema antivibrazioni,
fa sì che dopo poco il disco ritorni al controller "mi spiace, houston abbiamo un problema"
Chiaramente avere in un RAID rotto un disco desktop che impiega un minuto per ritornare un errore su un settore
(cioè 512 o 4K di dati) significa essenzialmente paralizzarlo.