c.m.g
21-07-2016, 06:51
martedì 19 luglio 2016
Studiosi di una università USA evidenziano i rischi di sicurezza legati alla manifattura di nuova generazione. La soluzione è tenere gli schemi lontani da Internet
Roma - In un recente articolo (http://link.springer.com/article/10.1007/s11837-016-1937-7) alcuni ricercatori della Scuola di Ingegneria Tandon della New York University hanno posto (https://all3dp.com/3d-printing-cybersecurity/) l'accento sulle insidie per la sicurezza legate alla stampa 3D.
http://www.punto-informatico.it/punto/20160718/fra3d.jpg
Il mondo produttivo sarà stravolto dalla stampa 3D nell'immediato futuro, già ora sono molte le realtà economiche che contribuiscono ad animare un mercato destinato a crescere, secondo le previsioni, del 400 per cento in soli 4 anni e che già oggi vale quattro miliardi di dollari. Un mercato in cui cominciano a muoversi anche attori, come i produttori di aviogetti ed automezzi, che sfruttano queste tecniche per produrre pezzi destinati a comporre oggetti la cui affidabilità è da ritenersi una caratteristica di primaria importanza.
L'interrogativo che affronta (http://www.pcworld.com/article/3094839/hacked-3d-printers-could-commit-industrial-sabotage.html#tk.rss_all) il documento è: "cosa potrebbe accadere se un hacker dovesse modificare deliberatamente un file di modello per la stampa introducendo errori difficilmente rilevabili che ne minano la solidità strutturale?". Ad esempio (https://3dprint.com/141975/cybersecurity-3d-printing/) si potrebbe introdurre micro-difetti oppure anomalie nella direzione di stampa, fattore che da solo (http://www.3ders.org/articles/20160712-hackers-could-place-internal-defects-into-3d-prints-say-nyu-cybersecurity-researchers.html) può diminuire la resistenza di un elemento stampato di ben il 25 per cento. Nikhil Gupta, membro del team di ricerca, li definisce (http://engineering.nyu.edu/press-releases/2016/07/12/nyu-researchers-report-cybersecurity-risks-3d-printing) come "possibili focolai di attacco che potrebbero avere effetti devastanti sull'utente e sul prodotto finale nonché generare un impatto economico sotto forma di richiami e cause". Said Karri, un esperto di sicurezza, ha affermato che "con la crescita degli ambienti di produzione basati su cloud e decentralizzati è importane che tutte le entità coinvolte siano consapevoli delle sfide e dei rischi connessi all'affidabilità del prodotto". La soluzione (https://www.helpnetsecurity.com/2016/07/13/3d-printing-risks/), banale, è tenere le stampanti 3D staccate da Internet.
effepì
Fonte Immagine Allegata: simplify3d.com
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4329622/PI/News/stampa-3d-attenti-agli-hacker.aspx)
Studiosi di una università USA evidenziano i rischi di sicurezza legati alla manifattura di nuova generazione. La soluzione è tenere gli schemi lontani da Internet
Roma - In un recente articolo (http://link.springer.com/article/10.1007/s11837-016-1937-7) alcuni ricercatori della Scuola di Ingegneria Tandon della New York University hanno posto (https://all3dp.com/3d-printing-cybersecurity/) l'accento sulle insidie per la sicurezza legate alla stampa 3D.
http://www.punto-informatico.it/punto/20160718/fra3d.jpg
Il mondo produttivo sarà stravolto dalla stampa 3D nell'immediato futuro, già ora sono molte le realtà economiche che contribuiscono ad animare un mercato destinato a crescere, secondo le previsioni, del 400 per cento in soli 4 anni e che già oggi vale quattro miliardi di dollari. Un mercato in cui cominciano a muoversi anche attori, come i produttori di aviogetti ed automezzi, che sfruttano queste tecniche per produrre pezzi destinati a comporre oggetti la cui affidabilità è da ritenersi una caratteristica di primaria importanza.
L'interrogativo che affronta (http://www.pcworld.com/article/3094839/hacked-3d-printers-could-commit-industrial-sabotage.html#tk.rss_all) il documento è: "cosa potrebbe accadere se un hacker dovesse modificare deliberatamente un file di modello per la stampa introducendo errori difficilmente rilevabili che ne minano la solidità strutturale?". Ad esempio (https://3dprint.com/141975/cybersecurity-3d-printing/) si potrebbe introdurre micro-difetti oppure anomalie nella direzione di stampa, fattore che da solo (http://www.3ders.org/articles/20160712-hackers-could-place-internal-defects-into-3d-prints-say-nyu-cybersecurity-researchers.html) può diminuire la resistenza di un elemento stampato di ben il 25 per cento. Nikhil Gupta, membro del team di ricerca, li definisce (http://engineering.nyu.edu/press-releases/2016/07/12/nyu-researchers-report-cybersecurity-risks-3d-printing) come "possibili focolai di attacco che potrebbero avere effetti devastanti sull'utente e sul prodotto finale nonché generare un impatto economico sotto forma di richiami e cause". Said Karri, un esperto di sicurezza, ha affermato che "con la crescita degli ambienti di produzione basati su cloud e decentralizzati è importane che tutte le entità coinvolte siano consapevoli delle sfide e dei rischi connessi all'affidabilità del prodotto". La soluzione (https://www.helpnetsecurity.com/2016/07/13/3d-printing-risks/), banale, è tenere le stampanti 3D staccate da Internet.
effepì
Fonte Immagine Allegata: simplify3d.com
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4329622/PI/News/stampa-3d-attenti-agli-hacker.aspx)