View Full Version : Scrivere Sito Web
Il punto è semplice ed è il seguente.
Studio Ingegneria Informatica e, dando per scontato che lo sapessi fare, mi è stato chiesto di scrivere un sito web.
Ora, l'unico corso inerente (e facoltativo) che ho fatto è "linguaggi per il web", dove mi sono stati inculcati un paio di concetti su HTML, XML, Javascript e via dicendo: in sostanza, non so nulla.
Si tratta del sito "personale" di una figura professionale, simile in sostanza alle pagine istituzionali dei professori: nulla di troppo difficile.
Prima di rifiuare, vorrei informarmi sull'argomento e capire se imparare in tempi brevi è fattibile: sapete dove e cosa posso studiare per ottenere il miglior risultato possibile nel minor tempo possibile ?
Grazie mille !
devil_mcry
24-06-2016, 18:28
Il punto è semplice ed è il seguente.
Studio Ingegneria Informatica e, dando per scontato che lo sapessi fare, mi è stato chiesto di scrivere un sito web.
Ora, l'unico corso inerente (e facoltativo) che ho fatto è "linguaggi per il web", dove mi sono stati inculcati un paio di concetti su HTML, XML, Javascript e via dicendo: in sostanza, non so nulla.
Si tratta del sito "personale" di una figura professionale, simile in sostanza alle pagine istituzionali dei professori: nulla di troppo difficile.
Prima di rifiuare, vorrei informarmi sull'argomento e capire se imparare in tempi brevi è fattibile: sapete dove e cosa posso studiare per ottenere il miglior risultato possibile nel minor tempo possibile ?
Grazie mille !
Installi wordpress ed è fatta, non è si rifa sempre tutto, ovviamente supponendo che sia una richiesta extrascolastica. Comunque il frontend è sviluppato per lo più in php + js ovviamente con html 5 e css
Installi wordpress ed è fatta, non è si rifa sempre tutto, ovviamente supponendo che sia una richiesta extrascolastica. Comunque il frontend è sviluppato per lo più in php + js ovviamente con html 5 e css
Si, e' ovviamente extrascolastica.
Per quando riguarda il backend, so che è già stato acquistato il dominio.
Come gestisco eventuali file da scaricare ?
Database con Mysql ?
devil_mcry
24-06-2016, 19:33
Si, e' ovviamente extrascolastica.
Per quando riguarda il backend, so che è già stato acquistato il dominio.
Come gestisco eventuali file da scaricare ?
Database con Mysql ?
Scusa ma per curiosità a che anno sei?
Comunque devi in primo luogo capire se hanno acquistato solo il dominio o anche l'hosting, altrimenti devi premurarti di prendere un hosting (gandi.net o ovh a seconda del budget) per php+mysql (su gandi non sono tutti così, ti fa scegliere). La configurazione di un dominio esterno varia di caso in caso.
A questo punto ti basta buttare in ftp sull'hosting wordpress (il contenuto dello zip). Il DB lo crei da phpMyAdmin ma è una procedura molto semplice
https://codex.wordpress.org/it:Installare_WordPress
L'installazione è tutto sommato molto semplice, per fare l'upload puoi usare FileZilla, una volta installato hai tutto, sia il CMS, che il database che tutto. Il setup è grafico per buona parte
La customizzazione di Wordpress è molto intuitiva ed è molto orientata all'utente più che al programmatore, puoi comunque mettere mano al php e al css per cambiare i dettagli ma non è obbligatorio soprattutto se non hai specifiche stringenti
Scusa ma per curiosità a che anno sei?
Comunque devi in primo luogo capire se hanno acquistato solo il dominio o anche l'hosting, altrimenti devi premurarti di prendere un hosting (gandi.net o ovh a seconda del budget) per php+mysql (su gandi non sono tutti così, ti fa scegliere). La configurazione di un dominio esterno varia di caso in caso.
A questo punto ti basta buttare in ftp sull'hosting wordpress (il contenuto dello zip). Il DB lo crei da phpMyAdmin ma è una procedura molto semplice
https://codex.wordpress.org/it:Installare_WordPress
L'installazione è tutto sommato molto semplice, per fare l'upload puoi usare FileZilla, una volta installato hai tutto, sia il CMS, che il database che tutto. Il setup è grafico per buona parte
La customizzazione di Wordpress è molto intuitiva ed è molto orientata all'utente più che al programmatore, puoi comunque mettere mano al php e al css per cambiare i dettagli ma non è obbligatorio soprattutto se non hai specifiche stringenti
Mi mancano due esami per la triennale, perchè ? o.o
Per il resto è tutto chiaro, mi metterò all'opera, grazie mille !
Ma in tutto questo, l'ideale non sarebbe stato creare un sito su un dominio di wordpress ? da quel che ho capito è gratuito, e per una pagina personale non dovrebbe avere particolari necessità
devil_mcry
24-06-2016, 20:14
Mi mancano due esami per la triennale, perchè ? o.o
Per il resto è tutto chiaro, mi metterò all'opera, grazie mille !
Ma in tutto questo, l'ideale non sarebbe stato creare un sito su un dominio di wordpress ? da quel che ho capito è gratuito, e per una pagina personale non dovrebbe avere particolari necessità
Perché i dubbi che hai sono un po' insoliti a questo punto.
Comunque puoi anche solo fare una pagina statica, ma per dargli un aspetto decente e tutto probabilmente fai comunque prima ad installare wordpress e mettere un tema.
Cmq si è gratuito ma occhio, un dominio di wordpress non vuol dire niente. Il dominio è il nome dell'indirizzo, l'hosting è lo spazio dove esso risiede (e sulle macchine virtuali o fisiche è rappresentato dall'IP online) e il contenuto può essere wordpress, prestashop, magento, soluzioni custom etc.
Cmq un altro motivo per cui ti consiglio di usare wordpress è che in futuro sarà semplice da modificare. Altra cosa, se scopri di non aver comprato nulla Aruba vende Hosting con Wordpress pre installato a pochi spicci.
Perché i dubbi che hai sono un po' insoliti a questo punto.
Comunque puoi anche solo fare una pagina statica, ma per dargli un aspetto decente e tutto probabilmente fai comunque prima ad installare wordpress e mettere un tema.
Cmq si è gratuito ma occhio, un dominio di wordpress non vuol dire niente. Il dominio è il nome dell'indirizzo, l'hosting è lo spazio dove esso risiede (e sulle macchine virtuali o fisiche è rappresentato dall'IP online) e il contenuto può essere wordpress, prestashop, magento, soluzioni custom etc.
Cmq un altro motivo per cui ti consiglio di usare wordpress è che in futuro sarà semplice da modificare. Altra cosa, se scopri di non aver comprato nulla Aruba vende Hosting con Wordpress pre installato a pochi spicci.
Cosa vuoi che ti dica, è così che funziona l'università.
Non so se hai affrontato il mio stesso percorso di studi, ma all'atto pratico non ti insegnano nulla se non una manciata di concetti sparsi e decontestualizzati.
Anzi, buona parte dei miei colleghi non ha affrontato nessun corso che parlasse di progettazione di siti internet.
In sostanza, se non se lo sono visti per conto loro, non sanno neanche cosa sia HTML, Javascript, XML e compagnia cantante.
Ah, sto alla Sapienza, quindi nessun tipo di università telematica da quattro soldi.
devil_mcry
24-06-2016, 20:45
Cosa vuoi che ti dica, è così che funziona l'università.
Non so se hai affrontato il mio stesso percorso di studi, ma all'atto pratico non ti insegnano nulla se non una manciata di concetti sparsi e decontestualizzati.
Anzi, buona parte dei miei colleghi non ha affrontato nessun corso che parlasse di progettazione di siti internet.
In sostanza, se non se lo sono visti per conto loro, non sanno neanche cosa sia HTML, Javascript, XML e compagnia cantante.
Ah, sto alla Sapienza, quindi nessun tipo di università telematica da quattro soldi.
Boh, si io ho fatto ho seguito ing informatica, ma l'università (dalla mia esperienza) più che contenuti da una forma mentale e gli strumenti per andare avanti da se. Io personalmente ho approfondito tante tecnologie (sia in termini di sviluppo che di contesto) per conto mio, se posso consigliarti, buttati sotto in qualcosa che ti interessa (sviluppo mobile, embedded, frontend, backend etc) e fatti la tua cultura personale perché ti servirà molto.
Cmq non prenderla come un attacco, non voleva esserlo, era solo curiosità.
Boh, si io ho fatto ho seguito ing informatica, ma l'università (dalla mia esperienza) più che contenuti da una forma mentale e gli strumenti per andare avanti da se. Io personalmente ho approfondito tante tecnologie (sia in termini di sviluppo che di contesto) per conto mio, se posso consigliarti, buttati sotto in qualcosa che ti interessa (sviluppo mobile, embedded, frontend, backend etc) e fatti la tua cultura personale perché ti servirà molto.
Cmq non prenderla come un attacco, non voleva esserlo, era solo curiosità.
Non la prendo assolutamente come un attacco, anzi, quella che tu hai avuto è stata la mia stessa reazione quando vedevo che più andava avanti il tempo, più mi rendevo conto che in sostanza non sapevo fare nulla.
Si passa da un esame di Basi di Dati, ad uno di Fisica, ad uno di Teoria dei Sistemi: è difficile rimanere sul pezzo.
Ho capito in compenso che Ingegneria ti insegna a studiare, quindi allo stato attuale non c'è nulla da imparare che mi spaventi.
Mi adatterò in base alle necessità.
L'unico motivo per cui allo stato attuale non ho approfondito nessun ambito è semplice: non ho tempo.
Chi, come dici tu, ha approfondito altri ambiti si trova molto rallentato nel percorso di studi.
2 esami alla triennale di ing informatica e non sai creare un sito web?
stiamo scherzando spero o frequenti l'universita' in Rwanda?
http://www.codecademy.com/tracks/
fatti la traccia web html css javascript, poi per il sito:
- se deve avere contenuti dinamici e aggiornati frequentemente dal proprietario allora usa un cms, wordpress per quanto faccia cagare puo' funzionare
- se il sito si aggiorna una volta ogni morta di papa lascia tutto statico e dai un occhiata ai "generatori di siti statici"
ciao
2 esami alla triennale di ing informatica e non sai creare un sito web?
stiamo scherzando spero o frequenti l'universita' in Rwanda?
http://www.codecademy.com/tracks/
fatti la traccia web html css javascript, poi per il sito:
- se deve avere contenuti dinamici e aggiornati frequentemente dal proprietario allora usa un cms, wordpress per quanto faccia cagare puo' funzionare
- se il sito si aggiorna una volta ogni morta di papa lascia tutto statico e dai un occhiata ai "generatori di siti statici"
ciao
Come già scritto, frequento la Sapienza, che oltre ad essere tremendamente difficile vanta anche ottimi professori.
Se ti vai a vedere il il piano formativo, non c'è scritto da nessuna parte che un laureato alla triennale debba saper fare un sito web.
E infatti la maggior parte dei laureati non ha mai fatto nulla di simile.
2 esami alla triennale di ing informatica e non sai creare un sito web?
stiamo scherzando spero o frequenti l'universita' in Rwanda?
http://www.codecademy.com/tracks/
fatti la traccia web html css javascript, poi per il sito:
- se deve avere contenuti dinamici e aggiornati frequentemente dal proprietario allora usa un cms, wordpress per quanto faccia cagare puo' funzionare
- se il sito si aggiorna una volta ogni morta di papa lascia tutto statico e dai un occhiata ai "generatori di siti statici"
ciao
Nessuno scherzo e nessuna università fuffa. Nelle facoltà di ingegneria informatica non ti insegnano quasi un cazzo. O meglio, in teoria tutto, in pratica devi farti tutto "in proprio".
Nessuno scherzo e nessuna università fuffa. Nelle facoltà di ingegneria informatica non ti insegnano quasi un cazzo. O meglio, in teoria tutto, in pratica devi farti tutto "in proprio".
BUM :rolleyes:
Evitiamo di sparare nel mucchio per cortesia e di fare di tutta un'erba un fascio.
Ci sono università e università. :rolleyes:
BUM :rolleyes:
Evitiamo di sparare nel mucchio per cortesia e di fare di tutta un'erba un fascio.
Ci sono università e università. :rolleyes:
Quindi in Italia si fanno, in media, le stesse ore di "laboratorio" delle università americane, ad esempio? :D
Io non riesco a capire quanti di voi parlino con cognizione (ed esperienza) e quanti ragionino ancora con l'equazione Ingegnere Informatico = hacker
Inviato dal mio LG-D855
Come già scritto, frequento la Sapienza, che oltre ad essere tremendamente difficile vanta anche ottimi professori.
Se ti vai a vedere il il piano formativo, non c'è scritto da nessuna parte che un laureato alla triennale debba saper fare un sito web.
E infatti la maggior parte dei laureati non ha mai fatto nulla di simile.
Secondo me (ma non sono il solo a pensarla cosi) c'e' un grosso problema di fondo che le universita' non ti preparano al mondo del lavoro, dove invece e' richiesto (e la domanda e' altissima) "saper fare un sito web"
https://medium.com/javascript-scene/want-to-code-a-university-degree-might-be-a-huge-waste-of-time-81e1817a2ef0
Quindi in Italia si fanno, in media, le stesse ore di "laboratorio" delle università americane, ad esempio? :D
Discorso che lascia il tempo che trova, potrei rigirarti la domanda chiedendoti:
Quindi in Italia paghi, in media, le stesse tasse universitarie delle università americane, ad esempio?
Bisogna valutare caso per caso, ogni università fa storia a se.
Durante la mia carriera ho fatto moltissimi esami con progetto, tanto alla triennale quanto alla magistrale.
Passando da sviluppare una applicazione cloud su amazon a realizzare un kernel minimale per un sistema embedded.
E ho studiato alla seconda università di Roma, non a Stanford :).
Dopodiché non metto in dubbio che il sistema universitario italiano abbia molti difetti (oserei dire gli stessi tipici difetti di gestione alla cazzo all'italiana), ma non è che dobbiamo sempre fare di tutta un'erba un fascio.
Potremmo discutere ore di questo, così come della preparazione al mondo del lavoro offerta e della facilità con cui si dà la laurea a chiunque...
Grazie a Dio non esistono solo gestionali e siti web :asd:
Secondo me (ma non sono il solo a pensarla cosi) c'e' un grosso problema di fondo che le universita' non ti preparano al mondo del lavoro, dove invece e' richiesto (e la domanda e' altissima) "saper fare un sito web"
https://medium.com/javascript-scene/want-to-code-a-university-degree-might-be-a-huge-waste-of-time-81e1817a2ef0
Il problema è nel linguaggio.
Cosa vuol dire "fare un sito web"? L'espressione è talmente generica che puoi passare dal ragazzino smanettone che ti programma in una settimana un forum in PHP a mettere su l'infrastruttura di Facebook.
Probabilmente per la prima cosa non devi avere una laurea, l'ho fatto io al liceo.
Per la seconda se permetti sono richieste altre competenze.
Poi se il mercato va nella direzione di chiedere 900€ per mettere su un Joomla, applicare un template e scriverci quattro cazzate, capisci bene il livello di competenza richiesto dal mercato del lavoro.
Ma a volere essere cinici, e guardare il mercato del lavoro in Italia, la maggior parte delle facoltà dovrebbe sparire.
Dal mio punto di vista un qualsiasi studente di ingegneria dovrebbe porsi obiettivi ambiziosi nella propria vita.
Chi prende il pezzo di carta solo per "lavoricchiare" senza passione, allora si a questi dico: lasciate perdere l'università.
Il problema è nel linguaggio.
Cosa vuol dire "fare un sito web"? L'espressione è talmente generica che puoi passare dal ragazzino smanettone che ti programma in una settimana un forum in PHP a mettere su l'infrastruttura di Facebook.
Probabilmente per la prima cosa non devi avere una laurea, l'ho fatto io al liceo.
Per la seconda se permetti sono richieste altre competenze.
Poi se il mercato va nella direzione di chiedere 900€ per mettere su un Joomla, applicare un template e scriverci quattro cazzate, capisci bene il livello di competenza richiesto dal mercato del lavoro.
Ma a volere essere cinici, e guardare il mercato del lavoro in Italia, la maggior parte delle facoltà dovrebbe sparire.
Dal mio punto di vista un qualsiasi studente di ingegneria dovrebbe porsi obiettivi ambiziosi nella propria vita.
Chi prende il pezzo di carta solo per "lavoricchiare" senza passione, allora si a questi dico: lasciate perdere l'università.
C'è chi ha come passione lo stipendio a fine mese per farsi la sua bella vita tranquilla, quella vale? :D
Comunque ti assicuro che sei stato molto "fortunato" :)
E per fortuna non esiste solo lo sviluppo di siti web :D
C'è chi ha come passione lo stipendio a fine mese per farsi la sua bella vita tranquilla, quella vale? :D
Si potrebbero scrivere trattati sulla "vita tranquilla", comunque si, ognuno fa le scelte che ritiene più opportune per se ovviamente :ciapet: .
L'importante alla fine e fare ciò che ti piace, per quanto possibile. È una cosa rara e sicuramente bisogna essere fortunati, ma indubbiamente è auspicabile.
Comunque ti assicuro che sei stato molto "fortunato" :)
Io ed altre centinaia (migliaia se consideriamo la somma negli anni) di persone che hanno condiviso il percorso che ho fatto.
Comunque si, mi ritengo abbastanza soddisfatto della mia carriera universitaria, con tutti gli alti e bassi che naturalmente ci sono.
Comunque converrai con me che alla fine questi discorsi lasciano il tempo che trovano, uno per fare un bilancio dovrebbe aver percorso entrambe le strade, cosa che ovviamente non è possibile fare.
E per fortuna non esiste solo lo sviluppo di siti web :D
Absolutely :D :D
L'importante alla fine e fare ciò che ti piace, per quanto possibile. È una cosa rara e sicuramente bisogna essere fortunati, ma indubbiamente è auspicabile.
Sicuramente :D
Io ed altre centinaia (migliaia se consideriamo la somma negli anni) di persone che hanno condiviso il percorso che ho fatto.
Comunque si, mi ritengo abbastanza soddisfatto della mia carriera universitaria, con tutti gli alti e bassi che naturalmente ci sono.
Comunque converrai con me che alla fine questi discorsi lasciano il tempo che trovano, uno per fare un bilancio dovrebbe aver percorso entrambe le strade, cosa che ovviamente non è possibile fare.
Beh ovvio, alla fine comunque ciò che conta è non fermarsi a quello che ti insegnano all'università, ma cercare di approfondire "da sè" le tematiche che più appassionano.
Ma siamo andati un filino OT. :D
Piccola nota: solo una minima parte di chi fa Ing. Informatica all'università lo fa per passione.
Ho sentito gente che ha avuto il primo PC a 18 anni.
Lo fanno semplicemente perché hanno il lavoro assicurato.
Quelli chi si sono laureati per primi e con i voti più alti sono proprio i meno "smanettoni".
Quello che conta al giorno d'oggi è avere un futuro, tutto il resto viene dopo.
Inviato dal mio LG-D855
Piccola nota: solo una minima parte di chi fa Ing. Informatica all'università lo fa per passione.
Ho sentito gente che ha avuto il primo PC a 18 anni.
Lo fanno semplicemente perché hanno il lavoro assicurato.
Quelli chi si sono laureati per primi e con i voti più alti sono proprio i meno "smanettoni".
Quello che conta al giorno d'oggi è avere un futuro, tutto il resto viene dopo.
Inviato dal mio LG-D855
Il futuro non te lo dà il pezzo di carta. Puoi pure laurearti con lode perché impari tutto a memoria, in alcune università. Magari trovi pure un lavoro, ma se poi all'atto pratico non sei in grado di risolvere i problemi, ti sbattono fuori a pedate.
Analogamente, ci sono contesti in cui ti assumono pure senza il pezzo di carta, semplicemente perché dimostri di avere determinate conoscenze. In tal senso, pensa a quanto peso abbia un progetto realizzato da te (o in collaborazione) piuttosto che un elenco di materie studiate.
tomminno
27-06-2016, 07:58
Secondo me (ma non sono il solo a pensarla cosi) c'e' un grosso problema di fondo che le universita' non ti preparano al mondo del lavoro, dove invece e' richiesto (e la domanda e' altissima) "saper fare un sito web"
https://medium.com/javascript-scene/want-to-code-a-university-degree-might-be-a-huge-waste-of-time-81e1817a2ef0
Forse hai la convinzione errata che un ingegnere informatico sia un programmatore. Mi dispiace ma non è così. E se qualcuno fa ingegneria informatica ambendo al titolo (poco pagato) di sviluppatore può risparmiarsi tranquillamente anni di studi.
devil_mcry
27-06-2016, 08:37
Piccola nota: solo una minima parte di chi fa Ing. Informatica all'università lo fa per passione.
Ho sentito gente che ha avuto il primo PC a 18 anni.
Lo fanno semplicemente perché hanno il lavoro assicurato.
Quelli chi si sono laureati per primi e con i voti più alti sono proprio i meno "smanettoni".
Quello che conta al giorno d'oggi è avere un futuro, tutto il resto viene dopo.
Inviato dal mio LG-D855
Si ma se posso dire la mia il problema è che è proprio quel percorso di studi in generale ad essere battuto solo perché ha sbocco lavorativo.
Te dici di avere compagni universitari che hanno avuto il primo pc a 18 anni, è successo anche a me, ma succedeva già all'ITIS e per me che ho iniziato a programmare a 13 anni e ho venduto il mio primo sw al 4 anno di ITIS è sempre sembrata una cosa senza senso. Anche perché programmare è facile se sei portato, ma tanta gente che esce dall'uni non lo è. Appena si entra in un ufficio la differenza si vede subito e la forbice negli anni si allarga e basta. Da me ci sono ragazzi con il diploma 10-100 volte più bravi di ragazzi laureati di magistrale con voti alti, e il Politecnico di Torino di certo non è una cattiva università.
Secondo me, ma sempre detto in modo umile, dovresti lavorare sul diventare abile a trovare le soluzioni, diventare elastico, anche cercare su internet, ma soprattutto a comprendere in fretta le tecnologie. Dire a scuola non lo hanno insegnato comunque, da un punto di vista dell'immagine in sede di colloquio, è un suicidio.
Si ma se posso dire la mia il problema è che è proprio quel percorso di studi in generale ad essere battuto solo perché ha sbocco lavorativo.
Te dici di avere compagni universitari che hanno avuto il primo pc a 18 anni, è successo anche a me, ma succedeva già all'ITIS e per me che ho iniziato a programmare a 13 anni e ho venduto il mio primo sw al 4 anno di ITIS è sempre sembrata una cosa senza senso. Anche perché programmare è facile se sei portato, ma tanta gente che esce dall'uni non lo è. Appena si entra in un ufficio la differenza si vede subito e la forbice negli anni si allarga e basta. Da me ci sono ragazzi con il diploma 10-100 volte più bravi di ragazzi laureati di magistrale con voti alti, e il Politecnico di Torino di certo non è una cattiva università.
Secondo me, ma sempre detto in modo umile, dovresti lavorare sul diventare abile a trovare le soluzioni, diventare elastico, anche cercare su internet, ma soprattutto a comprendere in fretta le tecnologie. Dire a scuola non lo hanno insegnato comunque, da un punto di vista dell'immagine in sede di colloquio, è un suicidio.
Hai perfettamente ragione, ma allo stato attuale sono concentrato sul finire gli esami .
In ogni caso mi aspettano almeno altri due anni di magistrale, ed ero consapevole che avrei dovuto iniziare a compensare la mancanza di preparazione pratica.
Solo che credo che tu possa capire benissimo che diviene molto complesso studiare parallelamente ingegneria e allo stesso tempo "in proprio" .
Inviato dal mio LG-D855
Si ma se posso dire la mia il problema è che è proprio quel percorso di studi in generale ad essere battuto solo perché ha sbocco lavorativo.
Te dici di avere compagni universitari che hanno avuto il primo pc a 18 anni, è successo anche a me, ma succedeva già all'ITIS e per me che ho iniziato a programmare a 13 anni e ho venduto il mio primo sw al 4 anno di ITIS è sempre sembrata una cosa senza senso. Anche perché programmare è facile se sei portato, ma tanta gente che esce dall'uni non lo è. Appena si entra in un ufficio la differenza si vede subito e la forbice negli anni si allarga e basta. Da me ci sono ragazzi con il diploma 10-100 volte più bravi di ragazzi laureati di magistrale con voti alti, e il Politecnico di Torino di certo non è una cattiva università.
Secondo me, ma sempre detto in modo umile, dovresti lavorare sul diventare abile a trovare le soluzioni, diventare elastico, anche cercare su internet, ma soprattutto a comprendere in fretta le tecnologie. Dire a scuola non lo hanno insegnato comunque, da un punto di vista dell'immagine in sede di colloquio, è un suicidio.
Esatto! Ciò che manca in molti studenti ( io sono fuori corso per problemi avuti in famiglia, ma pazienza) è la capacità di analizzare e risolvere problemi, e questa è una cosa "astratta".
Io sono un triennale e sto realizzando una tesi legata alle catene di Markov. Il professore ha detto che è molto strano, perché molti di quelli che sono andati da lui gli hanno detto che non volevano farla perché era "matematica" e non erano bravi. Ora, va bene tutto, ma che un informatico dica espressamente che gli fa schifo matematica, o non ne capisce un fico secco, è proprio un problema di fondo. :D
tomminno
27-06-2016, 11:16
Esatto! Ciò che manca in molti studenti ( io sono fuori corso per problemi avuti in famiglia, ma pazienza) è la capacità di analizzare e risolvere problemi, e questa è una cosa "astratta".
Io sono un triennale e sto realizzando una tesi legata alle catene di Markov. Il professore ha detto che è molto strano, perché molti di quelli che sono andati da lui gli hanno detto che non volevano farla perché era "matematica" e non erano bravi. Ora, va bene tutto, ma che un informatico dica espressamente che gli fa schifo matematica, o non ne capisce un fico secco, è proprio un problema di fondo. :D
Il problema è che gente del genere non doveva neanche arrivare alla fine. Gli esami di analisi servivano proprio ad evitare questo, ma evidentemente il livello è scaduto parecchio.
Forse hai la convinzione errata che un ingegnere informatico sia un programmatore. Mi dispiace ma non è così. E se qualcuno fa ingegneria informatica ambendo al titolo (poco pagato) di sviluppatore può risparmiarsi tranquillamente anni di studi.
se rileggi bene non ho mai detto che un ingegnere informatico debba essere un programmatore.
ho detto che il mercato del lavoro cerca programmatori e le universita' italiane (e non solo) spesso hanno una preparazione quasi nulla per questo tipo di figure.
detto questo, dire che il titolo di "sviluppatore e' poco pagato" non ha senso e se non contestualizzi e' solo una cagata immensa.
lo stesso concetto di "poco pagato" in confronto a chi?
devil_mcry
27-06-2016, 15:45
se rileggi bene non ho mai detto che un ingegnere informatico debba essere un programmatore.
ho detto che il mercato del lavoro cerca programmatori e le universita' italiane (e non solo) spesso hanno una preparazione quasi nulla per questo tipo di figure.
detto questo, dire che il titolo di "sviluppatore e' poco pagato" non ha senso e se non contestualizzi e' solo una cagata immensa.
lo stesso concetto di "poco pagato" in confronto a chi?
Beh premesso che io immagino lui intendesse lavorativamente parlando, non ha torto. In Italia non c'è un CCNL serio per questa categoria ed inoltre il RAL annuo Italiano è più basso della media europea di circa 11k link (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-03-20/l-italia-cerca-sviluppatori-ma-li-paga-11mila-euro-meno-media-europa-210232.shtml?uuid=ACoUEmrC). Tra l'altro quel RAL nasconde dietro un'altra pessima abitudine italiana, la consulenza.
In Piemonte ci sono alcune aziende famose di sviluppo ma sono tutte aziende di consulenza, straordinari non pagati, lavoro il weekend etc. Con 10 anni di esperienza, a Torino, può darsi che 30k te li diano pure, ovviamente lordi, (a Milano anche 35k) ma che con la pressione fiscale e la divisione spesso in 14 mensilità (CCNL Commercio) sono 1500e al mese netti e alla fin fine dopo anni di studio ed esperienza altamente specializzata, prendi poco più di un operaio. Fermo restando che poi le società di consulenza si prendono per una figura del genere 6-700€ al giorno e al consulente rimangono in tasca bricciole.
All'estero i RAL sono più alti, soprattutto al nord Europa. In Italia guadagni tanto se lavori da 20 anni (quindi pre varie crisi e hai gli stipendi di una volta, dove arrivi anche a 50k) oppure se fai il frontaliere (dove vista la bassa tassazione riesci a prendere facilmente 30k netti all'anno.
Questo se si parla di dipendenti. Se si parla di consulenti a P.IVA indipendenti, allora riesci anche a farti pagare 350€ al giorno, ma devi essere cazzuto e mantenere progetti in continuo, oltre alla concorrenza delle grandi aziende di consulenza.
Io da questo punto di vista sono abbastanza rammaricato perché sarà sempre peggio. Nella mia azienda gli stipendi in 5 anni sono scesi per i neo assunti (sia in prima battuta che dopo) e hanno preso piede quei variabili inutili che si magari ti portano anche in tasca tanti soldi ma tutti insieme e soprattutto pagati a 12 mesi di fatto e tassati al 43%.
quadro abbastanza veritiero, ma per fortuna ci sono talmente tante nuove tecnologie che han creato un casino pazzesco, il livello è sceso a dismisura a fronte di una richiesta in aumento...
quindi più lavoro pagato epr chi lo sa fare :sofico:
devil_mcry
27-06-2016, 16:36
quadro abbastanza veritiero, ma per fortuna ci sono talmente tante nuove tecnologie che han creato un casino pazzesco, il livello è sceso a dismisura a fronte di una richiesta in aumento...
quindi più lavoro pagato epr chi lo sa fare :sofico:
Tante nuove tecnologie è vero ma il problema è che manca la mentalità. Esempio, in Italia se si guarda il mercato dello sviluppo mobile, sono ancora tutti attaccati a quella merda di Phonegap (che intanto ha persino cambiato nome in Cordova, ma gli annunci sono rimasti indietro di 4 anni) quando pure li ci sono tecnologie nettamente migliori come Xamarin.
eppure...
anche lì, le prime versioni per me (il mio gusto, praticità etc...) le prime versioni di phonegap erano meglio di cordova e xamarin :D
a parte che ormai ogni ide propone la sua versione di html+js mezza pronta all'uso...
quando la beta di chameleon in html era un bagno di sangue far parlare le maschere con il backend e passai ad objective c, ora è tutto più fluido e immediato. mi era piaciuto anche winJs (in non so quale declinazione e versione, ma per un progetto veloce si è dimostrato un fulmine)
detto questo se sai raggiungere il risultato puoi usare anche perl :P
tomminno
27-06-2016, 17:18
Tante nuove tecnologie è vero ma il problema è che manca la mentalità. Esempio, in Italia se si guarda il mercato dello sviluppo mobile, sono ancora tutti attaccati a quella merda di Phonegap (che intanto ha persino cambiato nome in Cordova, ma gli annunci sono rimasti indietro di 4 anni) quando pure li ci sono tecnologie nettamente migliori come Xamarin.
Ti è venuto in mente che forse l'azienda ha bisogno di mantenere vecchio codice e quindi cerca "esperti" in Phonegap?
Ad un'azienda (italica generalmente) frega poco di seguire l'ultima tecnologia disponibile, il costo per riscrivere un'applicazione spesso non ha senso se visto in ottica del business aziendale.
Ragionate troppo da sviluppatori a cui piacerebbe lavorare sempre e solo con l'ultimo giocattolino disponibile. Poi bisogna sempre scontrarsi con il budget a disposizione.
devil_mcry
27-06-2016, 19:16
Ti è venuto in mente che forse l'azienda ha bisogno di mantenere vecchio codice e quindi cerca "esperti" in Phonegap?
Ad un'azienda (italica generalmente) frega poco di seguire l'ultima tecnologia disponibile, il costo per riscrivere un'applicazione spesso non ha senso se visto in ottica del business aziendale.
Ragionate troppo da sviluppatori a cui piacerebbe lavorare sempre e solo con l'ultimo giocattolino disponibile. Poi bisogna sempre scontrarsi con il budget a disposizione.
In primo luogo, continua a non esistere più Phonegap, si chiama Cordova ora (da quando se lo è comprato apache, ed è la stessa cosa) quindi in ogni caso dovrebbero cercare sviluppatori Cordova.
Inoltre, ad oggi le vecchie applicazioni (tutte quelle che hanno sicuramente almeno 2 anni di vita) non possono più essere mantenute e aggiornate. Phonegap 2 e Cordova 3 poi hanno e avevano delle falle di sicurezza importanti, 2 anni fa hanno bloccato quelle 2.x, ora saranno bloccate quelle fino alla 3.4 mi pare (tra 15 giorni).
Già il passaggio tra versione 2 e la 3 aveva richiesto un rework in quanto avevano cambiato alcune cose tra cui, se ricordo bene, il metodo di interfacciamento dei plugin (con rework anche su quelli nativi), ora con la versione 6 mi pare siano di nuovo cambiate alcune cose. Quindi un altro rework.
Da noi proprio per questo motivo è stato fatto il porting in nativo di tutto. Anche perché, non è che te le bloccano e non te le fanno più aggiornare, le rimuovono proprio (non si possono più installare). Questo vuol dire che le aziende devono sobbarcarsi una spesa di aggiornamento non necessaria e probabile bugfix nell'immediato.
Non costa di meno, non è più semplice da mantenere, e lo sviluppo (te lo dico per esperienza perché ne ho fatte) è più lento.
Detto questo, non ho parlato in generale, ho parlato di qualcosa di molto specifico perché lo conosco bene, è quello che faccio per lavoro. Anche perché seppur non sono certamente Bill Gates, oltre al fatto che come dipendente non sono l'ultimo degli ultimi dove lavoro, faccio consulenza privata (anche ad altre aziendei) e ho una startup incubata al Politecnico, quindi qualcosina da tutti i fronti vedo.
Beh premesso che io immagino lui intendesse lavorativamente parlando, non ha torto. In Italia non c'è un CCNL serio per questa categoria ed inoltre il RAL annuo Italiano è più basso della media europea di circa 11k link (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-03-20/l-italia-cerca-sviluppatori-ma-li-paga-11mila-euro-meno-media-europa-210232.shtml?uuid=ACoUEmrC). Tra l'altro quel RAL nasconde dietro un'altra pessima abitudine italiana, la consulenza.
In Piemonte ci sono alcune aziende famose di sviluppo ma sono tutte aziende di consulenza, straordinari non pagati, lavoro il weekend etc. Con 10 anni di esperienza, a Torino, può darsi che 30k te li diano pure, ovviamente lordi, (a Milano anche 35k) ma che con la pressione fiscale e la divisione spesso in 14 mensilità (CCNL Commercio) sono 1500e al mese netti e alla fin fine dopo anni di studio ed esperienza altamente specializzata, prendi poco più di un operaio. Fermo restando che poi le società di consulenza si prendono per una figura del genere 6-700€ al giorno e al consulente rimangono in tasca bricciole.
All'estero i RAL sono più alti, soprattutto al nord Europa. In Italia guadagni tanto se lavori da 20 anni (quindi pre varie crisi e hai gli stipendi di una volta, dove arrivi anche a 50k) oppure se fai il frontaliere (dove vista la bassa tassazione riesci a prendere facilmente 30k netti all'anno.
Questo se si parla di dipendenti. Se si parla di consulenti a P.IVA indipendenti, allora riesci anche a farti pagare 350€ al giorno, ma devi essere cazzuto e mantenere progetti in continuo, oltre alla concorrenza delle grandi aziende di consulenza.
Io da questo punto di vista sono abbastanza rammaricato perché sarà sempre peggio. Nella mia azienda gli stipendi in 5 anni sono scesi per i neo assunti (sia in prima battuta che dopo) e hanno preso piede quei variabili inutili che si magari ti portano anche in tasca tanti soldi ma tutti insieme e soprattutto pagati a 12 mesi di fatto e tassati al 43%.
L'errore e' la parola Italia.
Andare a vivere per un po all'estero non puo' che far bene e in questo momento la domanda di sviluppatori e' altissima al punto da avere barriere d'entrata pressoche' nulle.
Un ragazzo con qualche base di logica e informatica si fa un corso dev bootcamp di 4 mesi e trova lavoro pressoche' istantaneamente.
Se proprio proprio uno e' talmente attaccato alla madre terra allora ci sono le opzioni da remoto, che sono minori ma in crescita.
Alla peggio ci sono startup in Italia che pagano piu' di 1500 euro al mese netti ma bisogna essere in gamba e aggiornati.
Poi sono d'accordo che e' pieno di "programmatori" che fanno roba vecchia di cent'anni e non hanno nessuna passione al di la' di prendere lo stipendio a fine mese e si lamentano che prendono 1500 euro al mese. Si pongano alcune domande.
oh ragazzi, 1500 euro per fare "solo" il programmatore per me non sono pochi :D
diveso è se poi uno ha skill più approfonditi è copre più ruoli (il vero proplema che abbiamo quà secondo em è che siamo troppo settoriali, preferiamo assumere uno sviluppatore back end + uno front scarsi e fare 4000 lordi al mese che prenderne uno buono che fa tutto a 3500 lordi, esempio a caso :D)
cmq condivido il nativo, che non significa non usare html5 e js, ma semplicemente integrarli in modo corretto invece che fare proliferare microframework schifezza (ormai ce ne sranno almeno 10 e che ci vogliono imporre come standard)
ps. OZ ma con la brexit come fai adesso? :eek:
ps. OZ ma con la brexit come fai adesso? :eek:
non credo cambiera' molto almeno per i prossimi due anni se vivi qui.
quel che e' cambiato da un giorno all'altro e' il fatto che il pound e' crollato del 10% tipo quindi se sei una company inglese che paga sviluppatori all'estero ti costano ora 10% in piu', se sei uno sviluppatore che viene pagato in pound e vivi all'estero hai il 10% in meno di stipendio come potere di acquisto.
se l'Italia e' furba (ma non lo e') potrebbe ad esempio a Milano fare molte agevolazioni fiscali per attirare capitale e startup / fintech.
vedremo :D
devil_mcry
28-06-2016, 16:10
non credo cambiera' molto almeno per i prossimi due anni se vivi qui.
quel che e' cambiato da un giorno all'altro e' il fatto che il pound e' crollato del 10% tipo quindi se sei una company inglese che paga sviluppatori all'estero ti costano ora 10% in piu', se sei uno sviluppatore che viene pagato in pound e vivi all'estero hai il 10% in meno di stipendio come potere di acquisto.
se l'Italia e' furba (ma non lo e') potrebbe ad esempio a Milano fare molte agevolazioni fiscali per attirare capitale e startup / fintech.
vedremo :D
Se come no... Comunque aggiungo che anche al di la dei 2 anni, con l'offerta di contratto verrà dato il permesso di soggiorno per lavoro, come accade già in altre parti.
Lavorativamente parlando, cambia ai cercatori di fortuna, che vanno a londra sperando di trovare un lavoro ma cercandolo direttamente la.
Forse hai la convinzione errata che un ingegnere informatico sia un programmatore. Mi dispiace ma non è così. E se qualcuno fa ingegneria informatica ambendo al titolo (poco pagato) di sviluppatore può risparmiarsi tranquillamente anni di studi.
Un ingegnere informatico dovrebbe essere in grado di affrontare (e risolvere auspicabilmente) qualsiasi tipologia di problema capiti in quell'ambito (ovviamente con le sfumature dovute ai vari ambiti di specializzazione).
E dovrebbe saper programmare. Se non lo sa fare non dovrebbe essergli consentito prendere una laurea in informatica (ingegneria o meno che sia).
Dopodiché chi ha l'idea che l'università dovrebbe insegnarti TUTTO ciò che si trova nel mondo del lavoro, sbaglia e di grosso anche.
In primis perché l'università dovrebbe essere "bleeding edge", una cosa che in realtà si è persa a causa di professori che hanno fatto il loro tempo e che non vogliono mollare la cattedra e spesso si trovano ad insegnare cose vecchie.
In tal senso l'università dovrebbe fornire alle società NUOVE soluzioni, non vecchie.
E secondo perché 3-5 anni di studio delle diverse materie non possono specializzare dei lavoratori (perché se facciamo come dicono le aziende allora poi mi devi pagare da senior non da junior :rolleyes:).
L'importante è preparare persone che siano in grado, preferibilmente non solo sulla carta, di ragionare a più ampio spettro, che sviluppino un metodo di risoluzione dei problemi prima di tutto, cosa molto più importante che conoscere questo o quel particolare strumento.
Oggi c'è Spring, domani c'è Django, domani ancora c'è Node.js... le tecnologie evolvono e cambiano (si, siamo d'accordo il C resta :D).
Chiunque abbia fatto un percorso di studi fatto come si deve è in grado dal mio punto di vista di apprendere più rapidamente di chi non l'ha fatto. Poi sicuramente ci sono eccezioni che confermano la regola.
Purtroppo il vero male non è l'università in se, quanto la svalutazione dell'università... Se per avere più iscritti rendi il percorso più agevole, e non fai la dovuta selezione, allora ti ritrovi ad avere 100 laureati di cui solo una minima parte sa veramente di cosa si sta parlando, svalutando titoli e persone.
Dopodiché c'è anche da dire che il panorama informatico italiano è un po' deprimente, a parte piccole realtà di nicchia che sono specializzate in settori in cui magari si fa anche della ricerca.
tomminno
30-06-2016, 08:08
Un ingegnere informatico dovrebbe essere in grado di affrontare (e risolvere auspicabilmente) qualsiasi tipologia di problema capiti in quell'ambito (ovviamente con le sfumature dovute ai vari ambiti di specializzazione).
Sicuramente
E dovrebbe saper programmare. Se non lo sa fare non dovrebbe essergli consentito prendere una laurea in informatica (ingegneria o meno che sia).
Cosa vuol dire per te saper programmare? Linguaggi ce ne sono 10.000 magari all'università di insegnano Java, ma esci di lì che sei una capra in Python e magari nemmeno conosci CSS3 :ciapet:
Poi per creare un programma saper programmare non basta, bisogna essere esperti in User Experience che però è argomento di tutt'altre università che non sono ingegneria, poi bisogna essere anche grafici perchè beh oggi c'è tanta grafica nei programmi (e io devo ancora conoscerlo un ingegnere che sia un bravo grafico) e se c'è l'audio perchè non un buon tecnico del suono o musicista per comporre la musica del gioco?
Per me devi uscire da ingegneria capendo che un software non è fatto di sola programmazione.
Quando ho fatto ingegneria io non c'era corso dove non ti dicessero che l'ingegnere non è un programmatore (salvo poi dover scrivere software per passare gli esami). Beh purtroppo per me ho capito l'insegamento con qualche anno di ritardo.
Cosa vuol dire per te saper programmare?
Sapevo che mi avresti fatto questa domanda, che apre ovviamente un vaso di pandora.
Assumendo di conoscere la sintassi (base) di almeno un linguaggio di programmazione, vuol dire riuscire a:
1) sapere esattamente cosa fa un pezzo di codice che stai scrivendo (senza se e senza ma, la programmazione è una disciplina deterministica grosso modo, ma c'è chi la pratica "a tentativi").
2) saper adottare uno stile di programmazione tale per cui altre persone che conoscano quel linguaggio siano in grado di comprendere cosa hai scritto.
In aggiunta sarebbe auspicabile saper leggere un programma scritto in quel linguaggio.
Diciamo che l'essenziale è (1), ovvero se scrivi un qualsiasi codice devi essere certo di cosa faccia (almeno sulla carta, bug di compilatore/interpreti a parte).
Linguaggi ce ne sono 10.000 magari all'università di insegnano Java, ma esci di lì che sei una capra in Python e magari nemmeno conosci CSS3 :ciapet:
Ovviamente, ma sei d'accordo che dovresti essere in grado, una volta uscito di lì, di imparare entrambe le cose in, ragionevolmente, poco tempo?
Questo apre un altro problema, di impostazione, che è connesso alla diversità degli approcci, top-down o bottom-up.
Nella nostra università hanno messo Jython+JES al corso di fondamenti al posto di C.
Il risultato è che non c'è più un corso di C dedicato, per cui la gente si ritrova a fare Sistemi Operativi mettendosi le mani nei capelli.
Già anche una printf li destabilizza. Ma questo è un problema di visione della dirigenza del dipartimento: è molto confuso sulla strada da intraprendere.
Poi per creare un programma saper programmare non basta, bisogna essere esperti in User Experience che però è argomento di tutt'altre università che non sono ingegneria, poi bisogna essere anche grafici perchè beh oggi c'è tanta grafica nei programmi (e io devo ancora conoscerlo un ingegnere che sia un bravo grafico) e se c'è l'audio perchè non un buon tecnico del suono o musicista per comporre la musica del gioco?
Per me devi uscire da ingegneria capendo che un software non è fatto di sola programmazione.
Quando ho fatto ingegneria io non c'era corso dove non ti dicessero che l'ingegnere non è un programmatore (salvo poi dover scrivere software per passare gli esami). Beh purtroppo per me ho capito l'insegamento con qualche anno di ritardo.
Non ho mai detto che sia fatto di sola programmazione, ma che è un requisito imprescindibile.
L'informatica e la programmazione non possono, a mio modo di vedere, essere disgiunte, così come la matematica e l'informatica non possono esserlo.
Per il resto sono d'accordo con te ;).
tomminno
01-07-2016, 08:07
Non ho mai detto che sia fatto di sola programmazione, ma che è un requisito imprescindibile.
L'informatica e la programmazione non possono, a mio modo di vedere, essere disgiunte, così come la matematica e l'informatica non possono esserlo.
Per il resto sono d'accordo con te ;).
Dipende da che punto di vista guardi l'informatica. Se la vedi dal solo lato programmatore si, ma l'informatica non è disgiunta dai sistemi su cui gira quindi anche la sistemistica è imprescindibile per l'informatica.
Conosco diverse persone che non saprebbero scrivere neanche uno hello word, ma che gestiscono con successo budget annui a 7 zeri.
La programmazione è solo uno dei tanti dettagli all'interno di un sistema software. Perchè alla fine anche software scritto coi piedi "funziona".
Dipende da che punto di vista guardi l'informatica. Se la vedi dal solo lato programmatore si, ma l'informatica non è disgiunta dai sistemi su cui gira quindi anche la sistemistica è imprescindibile per l'informatica.
Non lo metto in dubbio, ma qui non si vuole mica sminuire questo o quel lavoro, perché se c'è mercato vuol dire che sono tutti necessari.
A questo punto ti io faccio la domanda: cosa è per te un "programmatore"?
Perché si continua insistentemente a farlo passare come lavoro di manovalanza o peggio di secondo piano.
Per parafrasare l'opera di Knuth, per me c'è dell'arte nella programmazione, proprio perché ci sono infiniti modi per scrivere lo stesso codice, non tutti uguali e non tutti eleganti allo stesso modo.
Stessi programmatori con stessa esperienza possono scrivere codice in modo diverso, proprio perché ognuno sviluppa un suo stile.
Conosco diverse persone che non saprebbero scrivere neanche uno hello word, ma che gestiscono con successo budget annui a 7 zeri.
L'importante è che gli piaccia e li appassioni. Non c'è niente di peggio di fare un lavoro che non ti appaghi, e lì non c'è numero di zeri che tenga.
La programmazione è solo uno dei tanti dettagli all'interno di un sistema software. Perchè alla fine anche software scritto coi piedi "funziona".
Beh certo, se ci si accontenta della mediocrità. Ma questo è un discorso che vale in generale.
Mi piacerebbe parlare con qualche commerciale e qualcuno esperto di marketing per capire quanto costa la pubblicità cattiva associata ad un software che esce nei tempi giusti ma è pieno di bug.
E quante telefonate magari ricevono dai clienti (se ne hanno).
Considerato che la maggior parte dei costi del software è nella manutenzione e non nello sviluppo, poi ti voglio :rolleyes:
tomminno
04-07-2016, 09:47
Non lo metto in dubbio, ma qui non si vuole mica sminuire questo o quel lavoro, perché se c'è mercato vuol dire che sono tutti necessari.
A questo punto ti io faccio la domanda: cosa è per te un "programmatore"?
Perché si continua insistentemente a farlo passare come lavoro di manovalanza o peggio di secondo piano.
Per parafrasare l'opera di Knuth, per me c'è dell'arte nella programmazione, proprio perché ci sono infiniti modi per scrivere lo stesso codice, non tutti uguali e non tutti eleganti allo stesso modo.
Stessi programmatori con stessa esperienza possono scrivere codice in modo diverso, proprio perché ognuno sviluppa un suo stile.
Purtroppo il programmatore o sviluppatore è l'ultima ruota del carro. E sempre purtroppo è un lavoro che è sì percepito come di bassa manovalanza (e non sarebbe così) se guardi all'intensa opera di esternalizzazione possibilimente in posti dove la manodopera costa 0 come l'India. Insomma lo sviluppatore non è percepito in maniera tanto diversa dall'operaio in catena di montaggio.
L'arte di saper programmare purtroppo porta da poche parti.
L'importante è che gli piaccia e li appassioni. Non c'è niente di peggio di fare un lavoro che non ti appaghi, e lì non c'è numero di zeri che tenga.
Beh anche vedere che il tuo impegno non porta da nessuna parte è frustrante. Io ho fatto tutta la trafila da sviluppatore a team leader, poi ho deciso di cambiare e di passare dalla parte dove vengono prese le decisioni, spesso comunque assurde.
Beh certo, se ci si accontenta della mediocrità. Ma questo è un discorso che vale in generale.
L'azienda guarda al fatturato. Ad esempio se un software scritto 20 e più anni fa porta decine di milioni l'anno di fatturato in costante aumento ogni anno, andarlo ad aggiornare è un salto nel buio aziendalmente parlando. Ogni logica informatica direbbe che è un software da cestinare e riscrivere, ma la realtà è ben diversa. Vedi le banche con ancora tutte le procedure in cobol o con intranet funzionanti su IE6. Poi basta vedere in giro quante aziende informatiche (leader in Italia) si presentano ai clienti con siti in ASP.
Mi piacerebbe parlare con qualche commerciale e qualcuno esperto di marketing per capire quanto costa la pubblicità cattiva associata ad un software che esce nei tempi giusti ma è pieno di bug.
Per arrivare ad una pubblicità negativa il livello di bug deve essere enorme. Una dose mediamente bassa di bug non viene notata e un software con molti anni sulle spalle probabilmente ha tutti i problemi di questo mondo tranne un numero elevato di bug.
Pensa te poi che i clienti non fanno nemmeno caso a tutti quei casi in cui vengono rubati i dati, che probabilmente è il peggiore caso di malfunzionamento software possibile. Vedi il caso Adobe non mi pare che il data breach di milioni di dati dei clienti abbia impattato minimamente sul business.
E quante telefonate magari ricevono dai clienti (se ne hanno).
Considerato che la maggior parte dei costi del software è nella manutenzione e non nello sviluppo, poi ti voglio :rolleyes:
Spesso la manutenzione è affidata a persone o addirittura reparti differenti da chi ha sviluppato il software. Con conseguente addebito su un centro di costo differente da quello dello sviluppo, così riesci managerialmente a nascondere bene le magagne. E se non ci riesci mostri un prospetto di costi per il rifacimento e dei rischi di progetto per il nuovo e chi deve decidere di scucire i soldi generalmente sceglie per buttarli nella manutenzione del vecchio.
Anche perchè poi vorrebbero dallo sviluppo garanzie sulle migliori performance di mercato del nuovo prodotto/servizio software (fondamentalmente deve vendere di più del vecchio), cosa che assolutamente lo sviluppo non può garantire visto che questo dipende da scelte prese fuori dal reparto sviluppo.
direi che il discorso è largamente ot e da piazzetta
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