c.m.g
16-06-2016, 11:14
mercoledì 15 giugno 2016
Gli sviluppatori del browser per Mac annunciano un'importante novità in arrivo assieme a macOS Sierra, con i plug-in esterni che verranno trattati come componenti opzionali, da scaricare a parte in ogni caso
Roma - I programmatori di Safari hanno intenzione di pensionare i plug-in Web a partire dalla prossima versione del browser della Mela, un'evoluzione del browser standard per sistemi Mac pensata per ridurre ulteriormente l'uso di componenti quali Flash e Silverlight da parte di sviluppatori e designer di siti Web.
Il cambiamento verrà introdotto a partire da Safari 10, in arrivo con la nuova versione del sistema operativo che poterà il nome di macOS Sierra, e sarà "semi-permanente": al layout engine WebKit verrà impedito (https://webkit.org/blog/6589/next-steps-for-legacy-plug-ins/) di far girare i succitati Adobe Flash, Microsoft Silverlight ma anche Oracle Java a meno che l'utente non decida di installare i componenti di sua spontanea volontà.
I siti Web interessati alla compatibilità assoluta con i Mac dovranno quindi fare uso esclusivo (http://www.theverge.com/2016/6/14/11938562/apple-blocking-flash-safari-10-macos-sierra) di HTML5 e di altre tecnologie "sostitutive" dei plug-in multimediali, uno sviluppo che ben si sposa con la guerra contro Flash (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=flash+jobs&t=4) avviata in quel di Cupertino quando Steve Jobs era ancora vivo.Ovviamente Safari non è solo, in questo tentativo di ridurre al minimo indispensabile l'impiego di Flash sul Web "moderno", anche se altrove si procede ancora per gradi: Google Chrome tratterà ad esempio Flash come un componente opzionale (http://punto-informatico.it/4319406/PI/News/flash-chrome-sara-opzionale.aspx) ma continuerà a fornirne una versione aggiornata e a prevedere una whitelist di siti su cui il plug-in verrà caricato in ogni caso.
Il mantra delle grandi corporation di rete - che vogliono sostituire i file binari a codice chiuso di Flash con i blob binari a codice blindato delle DRM (http://punto-informatico.it/4323376/PI/News/firefox-47-piu-drm-tutti.aspx) - è che i plug-in esterni rappresentino un problema per la stabilità e la sicurezza dei browser per computer: le cronache informatiche quotidiane danno ovviamente ragione a questa versione, visto che l'immancabile Flash è al momento affetto dalla solita vulnerabilità 0-day (http://arstechnica.com/security/2016/06/critical-adobe-flash-bug-under-active-attack-currently-has-no-patch/) già attivamente sfruttata dai cyber-criminali.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4324330/PI/News/safari-alla-guerra-dei-plug-in-web.aspx)
Gli sviluppatori del browser per Mac annunciano un'importante novità in arrivo assieme a macOS Sierra, con i plug-in esterni che verranno trattati come componenti opzionali, da scaricare a parte in ogni caso
Roma - I programmatori di Safari hanno intenzione di pensionare i plug-in Web a partire dalla prossima versione del browser della Mela, un'evoluzione del browser standard per sistemi Mac pensata per ridurre ulteriormente l'uso di componenti quali Flash e Silverlight da parte di sviluppatori e designer di siti Web.
Il cambiamento verrà introdotto a partire da Safari 10, in arrivo con la nuova versione del sistema operativo che poterà il nome di macOS Sierra, e sarà "semi-permanente": al layout engine WebKit verrà impedito (https://webkit.org/blog/6589/next-steps-for-legacy-plug-ins/) di far girare i succitati Adobe Flash, Microsoft Silverlight ma anche Oracle Java a meno che l'utente non decida di installare i componenti di sua spontanea volontà.
I siti Web interessati alla compatibilità assoluta con i Mac dovranno quindi fare uso esclusivo (http://www.theverge.com/2016/6/14/11938562/apple-blocking-flash-safari-10-macos-sierra) di HTML5 e di altre tecnologie "sostitutive" dei plug-in multimediali, uno sviluppo che ben si sposa con la guerra contro Flash (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=flash+jobs&t=4) avviata in quel di Cupertino quando Steve Jobs era ancora vivo.Ovviamente Safari non è solo, in questo tentativo di ridurre al minimo indispensabile l'impiego di Flash sul Web "moderno", anche se altrove si procede ancora per gradi: Google Chrome tratterà ad esempio Flash come un componente opzionale (http://punto-informatico.it/4319406/PI/News/flash-chrome-sara-opzionale.aspx) ma continuerà a fornirne una versione aggiornata e a prevedere una whitelist di siti su cui il plug-in verrà caricato in ogni caso.
Il mantra delle grandi corporation di rete - che vogliono sostituire i file binari a codice chiuso di Flash con i blob binari a codice blindato delle DRM (http://punto-informatico.it/4323376/PI/News/firefox-47-piu-drm-tutti.aspx) - è che i plug-in esterni rappresentino un problema per la stabilità e la sicurezza dei browser per computer: le cronache informatiche quotidiane danno ovviamente ragione a questa versione, visto che l'immancabile Flash è al momento affetto dalla solita vulnerabilità 0-day (http://arstechnica.com/security/2016/06/critical-adobe-flash-bug-under-active-attack-currently-has-no-patch/) già attivamente sfruttata dai cyber-criminali.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4324330/PI/News/safari-alla-guerra-dei-plug-in-web.aspx)