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View Full Version : Steve McCurry accusato di uso eccessivo di Photoshop si difende: 'Sono un narratore non un giornalista'


Redazione di Hardware Upg
01-06-2016, 10:12
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/news/steve-mccurry-accusato-di-uso-eccessivo-di-photoshop-si-difende-sono-un-narratore-non-un-giornalista_62980.html

"Ho sempre lasciato che fossere le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale": chiarisce così la sua posizione Steve McCurry dopo le accuse di aver utilizzato troppo Photoshop nelle sue foto. Ma promette che in futuro ne limiterà l'uso.

Click sul link per visualizzare la notizia.

aald213
01-06-2016, 10:59
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/news/steve-mccurry-accusato-di-uso-eccessivo-di-photoshop-si-difende-sono-un-narratore-non-un-giornalista_62980.html

"Ho sempre lasciato che fossere le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale": chiarisce così la sua posizione Steve McCurry dopo le accuse di aver utilizzato troppo Photoshop nelle sue foto. Ma promette che in futuro ne limiterà l'uso.

Click sul link per visualizzare la notizia.

La giustificazione classica dei fotografi è che le foto non rappresentano un'immagine fedele della realtà, ma una rielaborazione artistica.

A me sta bene, ma che accompagnino ogni foto con un avviso "questa foto è significativamente differente dalla realtà", altrimenti sono dei semplici bugiardi, dato che l'aspettativa istintiva di ogni utente è che una foto rappresenti fedelmente la realtà.

Steve Curry è semplicemente un mercante; e il giudizio spetterà al mercato (vale a dire all'utenza). Se ci fosse interesse e giudizio negativo nei confronti del fotoritocco [eccessivo], idealmente la richiesta del suo servizio calerà; sarebbe interessante, essendo un caso esemplare per mandare il messaggio.

Bello&Monello
01-06-2016, 11:22
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.

Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.

Ma la delusione più grossa da fan di McCurry è che (cito testualmente dall'articolo) "...il ritocco che uno dei collaboratori di Steve McCurry aveva operato su una foto..."

Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...

zyrquel
01-06-2016, 11:29
La giustificazione classica dei fotografi è che le foto non rappresentano un'immagine fedele della realtà, ma una rielaborazione artistica.
non è una giustificazione, o meglio il termine "giustificazione" implica che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato e questo non è sempre vero, anzi non lo è quasi mai ( e a quanto pare non lo è di certo in questo particolare caso )
A me sta bene, ma che accompagnino ogni foto con un avviso "questa foto è significativamente differente dalla realtà"
appunto, nelle foto di McCurry non mi pare ci sia nulla di significativamente differente dalla realtà

altrimenti sono dei semplici bugiardi, dato che l'aspettativa istintiva di ogni utente è che una foto rappresenti fedelmente la realtà.
beh, sarebbe anche ora che gli "utenti" imparino cosa sia davvero la fotografia, perchè se cercano la "realtà" sono fuori strada

http://www.bl.uk/learning/images/Campaign_MAI/resources/hillard-large.jpg
John Hilliard, Cause of Death (1974)

Steve Curry è semplicemente un mercante; e il giudizio spetterà al mercato (vale a dire all'utenza).
un tantinuo ingenua pensare che l'utenza finale abbia davvero voce in capitolo in questi affari
Se ci fosse interesse e giudizio negativo nei confronti del fotoritocco [eccessivo], idealmente la richiesta del suo servizio calerà; sarebbe interessante, essendo un caso esemplare per mandare il messaggio.
la lotta contro il fotoritocco eccessivo è già in corso, ma colpire McCurry non sarebbe una gran bella idea perchè, come si evince dall'articolo, non ha praticamente nessuna colpa

...comunque l'aspetto positivo del ritardo cronico degli articoli di hwu è che permette di non far finire nel dimenticatoio le vecchie notizie come questa :cool:

zyrquel
01-06-2016, 11:37
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.
notizia flash...con una fotocamera NON puoi catturare l'istante esattamente com'è, lavorare suelle impostazioni base della foto è esattamente quello che devi ( e puoi ) fare per avvicinarti alla realtà, che poi ovviamente è solo la percezione della tua realtà

Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.
nessuno ti obbliga a farlo, ma devi lasciare che gli altri lo facciano se vogliono ( ovviamente sono daccordo sul fatto che tali alterazioni siano implicitamente o esplicitamente dichiarate )

Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...quale sarebbe il problema? pensi che i "grandi" fotografi che lavoravano a pellicola non avessero collaboratori che facevano il lavoro sporco in camera oscura?

aald213
01-06-2016, 11:48
beh, sarebbe anche ora che gli "utenti" imparino cosa sia davvero la fotografia, perchè se cercano la "realtà" sono fuori strada

non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no.

sei uno di "quei fotografi", giusto?

GTKM
01-06-2016, 12:19
Ma a questo punto, la differenza tra una foto ed un "disegno" realizzato al PC quale sarebbe? Io sinceramente mi aspetto che una foto mostri il palo della luce "esattamente" dove si trova :mbe:

demon77
01-06-2016, 12:23
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.

Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.

Ma la delusione più grossa da fan di McCurry è che (cito testualmente dall'articolo) "...il ritocco che uno dei collaboratori di Steve McCurry aveva operato su una foto..."

Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...

Io la vedo in modo opposto. E sono d'accordo con McCurry.
E' un punto di vista logicamente, non pretendo sia verità assoluta.. ma ti spiego il perchè di questo pensiero:

Quando faccio una foto lo faccio per un fine.. e ovviamente questo fine determina in modo radicale quali siano le variabili in gioco nel fare la foto.

Se, poniamo caso, sto facendo delle foto della scena di un incidente per quaetioni di indagine o simile è chiaro che il criterio principe sarà la assoluta chiarezza oggettiva della foto, con inquadradtura rigida e ovviamente senza alcun tipo di modifica o ritocco, perchè il suo scopo è appunto quello di DOCUMENTARE.

Ma se cambiamo il contesto e voglio fare una foto che "racconta" un posto o una situazione, anche idealizzandola o comunque col fine di trasmettere una emozione.. allora il fine della foto non è più quella di documentare ma è quella di trasmettere allo spettatore quella tale emozione.
Quindi perchè non devo togliere "il difetto" se ostacola il mio intento di raccontare qualcosa attraverso quella foto?

Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene? :)

Estendendo il discorso: se "preparo" una foto organizzando luci, soggetti, inquadrature, trucco e via dicendo... non equivale forse a "photoshoppare" la realtà per renderla come vogliamo?

zyrquel
01-06-2016, 12:26
non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no.
beviti una camomilla e rileggi cosa ho scritto ( cmq non sono un fotografo di nessun tipo quindi qualsiasi cosa tu intenda con "quei" sei fuori strada )

ho parlato di imparare proprio perchè i gusti ( che sono giustamente liberi ) sono soggetti alla conoscenza della materia: se non sai come e perchè si fa una cosa non puoi essere in grado di giudicarla

la foto che ho linkato ne è un chiarissimo esempio, la "gente comune" deve capire che la realtà è, nel migliore dei casi, una percezione soggettiva ( a sua volta di una percezione soggettiva di un'altra persona ) di una piccola parte del nostro mondo racchiusa in un piccolo momento nel tempo...anche una foto assolutamente "reale" non racconta sempre la verità, bisogna capirlo e farsene una ragione e poi dirlo anche agli altri

altro esempio banalissimo: quante persone ci sono che non si rendono conto che i jpg che escono dalle loro fotocamere sono in ogni caso dei raw modificati?? dobbiamo lasciar loro continuare a parlare di come le foto "originali" siano migliori o magari perdiamo un po' del nostro tempo ad insegnar loro come stiano le cose in realtà??

poi, sia chiaro, a chi produce, fa comodo avere un'utenza ignorante, è più facile e profittevole dar loro in pasto materiale scadente ( magari prodoto da loro stessi )

---edit---

Ma a questo punto, la differenza tra una foto ed un "disegno" realizzato al PC quale sarebbe?
la differenza sta semplicemente nel modo in cui realizzi l'immagine finale, per secoli i giornali hanno usato dei disegni per i loro articoli, non c'è nulla di sbagliato nell'usare un media o l'altro ( o un mix )...quello che conta è, in base al contesto, quale messaggio/informazione arriva all'utente finale
Io sinceramente mi aspetto che una foto mostri il palo della luce "esattamente" dove si trova :mbe:
se stai leggendo un articolo di cronaca che parla di un'auto che si è schiantata contro un palo della luce allora si, il palo deve essere al suo posto...ma se si parla di architettura gotica e nella foto c'è una bella chiesa non ti piacerebbe avere una bella foto senza inutili e fastidiose distrazioni??

leddlazarus
01-06-2016, 12:42
gridiamo allo scandalo se le foto delle modelle sono ritoccate, e giusto lamentarsi anche di questi lavori.

per rispondere a questa
"notizia flash...con una fotocamera NON puoi catturare l'istante esattamente com'è, lavorare suelle impostazioni base della foto è esattamente quello che devi ( e puoi ) fare per avvicinarti alla realtà, che poi ovviamente è solo la percezione della tua realtà"

è vero che la fotocamera non cattura proprio la realta. pero' quando guardi una foto digitale ci sono innumerevoli fattori che non ti daranno mai la realtà al 100%

poi dovresti correggerla immediatamente dopo lo scatto per confrontarla con l'ambiente che ti circonda.

se la ritocchi una settimana dopo lo fai solo per avvicinarla ai tuoi gusti e non certo alla realtà.

un po' come ascoltare un CD e modificare il suono con un equalizzatore. Ma anche se lo sentissi "puro" non è detto che il tuo impianto te lo restituisca nel modo corretto.

aald213
01-06-2016, 12:46
un tantinuo ingenua pensare che l'utenza finale abbia davvero voce in capitolo in questi affari

non vedo traccia di "finale" da nessuna parte, cosí come "mercato" in senso generale non si riferisce ad alcun pubblico specifico.

hai per caso fotoritoccato il mio post? ah, ma non c'è alcun problema. :D

zyrquel
01-06-2016, 12:51
gridiamo allo scandalo se le foto delle modelle sono ritoccate, e giusto lamentarsi anche di questi lavori.
dipende: le modelle magre sono parte integrante del messaggio/informazione della foto, se non è vero che hanno quell'aspetto allora chi ci propina l'immagine in questione ci sta mentendo

se la foto invece mostra tre bambini che fanno la carità e dall'immagine è stato tolto un sacchetto dall'immondizia NON c'è nessuna menzogna nel messaggio/informazione

aald213
01-06-2016, 12:53
beviti una camomilla e rileggi cosa ho scritto ( cmq non sono un fotografo di nessun tipo quindi qualsiasi cosa tu intenda con "quei" sei fuori strada )

ho parlato di imparare proprio perchè i gusti ( che sono giustamente liberi ) sono soggetti alla conoscenza della materia: se non sai come e perchè si fa una cosa non puoi essere in grado di giudicarla

Mah, personalmente non credo che non sei uno di quei fotografi, o come minimo, un mercante (o... un avvocato!), dato che hai evidenti abilità di ritocco.

"non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no" non implica in nessun modo che l'utenza sia o un pubblico erudito o un branco di ignoranti.

altro esempio banalissimo: quante persone ci sono che non si rendono conto che i jpg che escono dalle loro fotocamere sono in ogni caso dei raw modificati?? dobbiamo lasciar loro continuare a parlare di come le foto "originali" siano migliori o magari perdiamo un po' del nostro tempo ad insegnar loro come stiano le cose in realtà??

certo, ma trasformare radicalmente un colore in un altro, in un paesaggio, è significativamente differente dal post-processing che viene effettuato quando si scatta una foto.

Gundam.75
01-06-2016, 12:54
Alla fine la colpa è del suo collaboratore (licenziato!!). E lui GRANDE fotografo non ricontrolla il lavoro prima di spedirlo alle gallerie di tutto il mondo?

leddlazarus
01-06-2016, 13:09
dipende: le modelle magre sono parte integrante del messaggio/informazione della foto, se non è vero che hanno quell'aspetto allora chi ci propina l'immagine in questione ci sta mentendo

se la foto invece mostra tre bambini che fanno la carità e dall'immagine è stato tolto un sacchetto dall'immondizia NON c'è nessuna menzogna nel messaggio/informazione

pero' il prestigio che c'è dietro ai grandi fotografi è anche quella di saper immortalare l'attimo giusto.
Hai presente i fotografi natualistici che stanno giorni in un posto per poter scattare la foto "giusta".

io la penso cosi'.

non è che poi per due foto ritoccate il signor McCurry possa definirsi un ciarlatano. Rimarrà comunque un grandissimo professionista.

PS. in certe foto mancano proprio persone intere...diciamo che non è proprio insignificante.

zyrquel
01-06-2016, 13:11
non vedo traccia di "finale" da nessuna parte, cosí come "mercato" in senso generale non si riferisce ad alcun pubblico specifico.
hai per caso fotoritoccato il mio post? ah, ma non c'è alcun problema. :D
utente e utente finale sono la stessa cosa e, appunto, per mercato si intende tutto il mercato quindi quale sarebbe il tuo problema??
Mah, personalmente non credo che non sei uno di quei fotografi, o come minimo, un mercante (o... un avvocato!), dato che hai evidenti abilità di ritocco.
se davvero hai voglia di insultarmi senza motivo cerca di impegnarti di più, oppure fa semplicemtne finta che io non esista

"non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no" non implica in nessun modo che l'utenza sia o un pubblico erudito o un branco di ignoranti.
no, infatti, implica che io sia str*ç*% che si diverte a decidere per gli altri ;)

certo, ma trasformare radicalmente un colore in un altro, in un paesaggio, è significativamente differente dal post-processing che viene effettuato quando si scatta una foto.vero ma fuori luogo, infatti non mi riferivo ai possibili risultati differenti ma ad una più generale questione "etica" per cui certe persone ritengono sia sbagliato modificare delle foto che in realtà sono già state modificate e che non si possono letteralmente vedere senza una prima modifica ( a meno di essere su matrix ed imparare a "leggere" il codice )

---edit---

pero' il prestigio che c'è dietro ai grandi fotografi è anche quella di saper immortalare l'attimo giusto.
Hai presente i fotografi natualistici che stanno giorni in un posto per poter scattare la foto "giusta".
io la penso cosi'.
c'è sicuramente un valore aggiunto nel non modificare o cmq modificare il meno possibile una foto ma qui la questione è differente, quasi all'opposto, perchè stiamo cercando di stabilire il limite massimo accettabile di ritocco che, chiaramente, varia in base all'uso che se ne farà della foto

non è che poi per due foto ritoccate il signor McCurry possa definirsi un ciarlatano.
è quello che in molti vogliono far credere, mettendosi a controllare ogni singolo pixel di ogni sua foto mai scattata
PS. in certe foto mancano proprio persone intere...diciamo che non è proprio insignificante.
diciamo che dal punto di vista del significato è assolutamente insignificante, dal punto di vista tecnico/formale invece può avere un grande peso, sarebbe rilevante per un concorso ma per delle foto "personali" mi pare una cosa accettabile

giuliop
01-06-2016, 13:48
se non sai come e perchè si fa una cosa non puoi essere in grado di giudicarla

Ah no, proprio no: senza offesa, ma questa è una delle cose più insensate che sento dire, purtroppo troppo spesso. Sarebbe come dire che se non sei un regista non puoi dire se ti piace un film, se non sei uno chef non puoi dire se ti piace una bistecca, e così via.

Forse - ma forse - se sai come si fa puoi apprezzarla meglio, ma senz'altro non è un requisito fondamentale; anche perché poi è fin troppo facile portarla all'estremo, e dire che se non ti piace qualcosa è semplicemente perché "un zai" (come direbbero i parenti di mia moglie). :)

cignox1
01-06-2016, 13:56
Secondo me il fotografo é come lo scrittore: se mi aspetto che il giornalista riporti fedelmente la realtá che vede (*), lo stesso me lo aspetto dalle fotografie che assolvono allo stesso scopo.

Se é la bellezza che cerchi, pubblica su una rivista di arte. Se pubblichi su una testata giornalistica non ritocchi le immagini (se non le qualitá classiche come esposizione etc). Questo significa non accettare neanche le modifiche piú banali:
primo perché il pubblico deve potersi fidare, e non domandarsi ogni volta quanto la fotografia sia fedele.
Secondo perché se si accettano eccezioni, queste sempre saranno sottoposte a giudizi personali: una volta é l'omino spostato, la volta dopo l'arma messa in mano a tutti i bambini invece che ad alcuni 'per rendere la scena piú drammatica'.

*Ovviamente nessuno si aspetta che giornalista e fotografo siano perfettamente e totalmente oggettivi. Entrambi condividono la possibilitá di scegliere cosa descrivere e come farlo, all'interno delle possibilitá offerte dal linguaggio scelto. Ma tutto questo é compreso all'interno della lettura critica che sempre l'utente deve fare di cui fruisce. Credo che sarebbe peró ideologicamente sbagliato (e un tradimento della missione stessa) se si chiedesse al pubblico anche di contemplare possibili 'bugie', sia visive (fotografo) che verbali (scrittore).

Quindi, in base alla categoria, alla testata e agli intenti impliciti od espliciti, certe manomissioni dovranno essere ammesse o meno. Credo che in parte potrebbe essere la testata a fare questa scelta (come avviene, da quanto ho capito, per il NG).

zyrquel
01-06-2016, 14:03
---edit---
Ah no, proprio no: senza offesa, ma questa è una delle cose più insensate che sento dire, purtroppo troppo spesso. Sarebbe come dire che se non sei un regista non puoi dire se ti piace un film, se non sei uno chef non puoi dire se ti piace una bistecca, e così via.
è esattamente quello di cui parlavo, mi spiace non esser stato chiaro, ho usato infatti "sapere" inteso come "conoscenza di" e non "capacità di fare"...posso avere due piedi sinistri ma se al bar vedo in TV un fuorigioco ho tutto il diritto di protestare se l'arbitro non fischia

il fatto di essere poi in grado di mettere in pratica quella conoscenza non è al momento rilevante per questo particolare discorso, come il vecchio adagio "non so perchè non mi piace / non mi piace perchè non so", li si tratta ancora una volta di essere consapevoli dei propri limiti e conoscenze

demon77
01-06-2016, 14:27
Ah no, proprio no: senza offesa, ma questa è una delle cose più insensate che sento dire, purtroppo troppo spesso. Sarebbe come dire che se non sei un regista non puoi dire se ti piace un film, se non sei uno chef non puoi dire se ti piace una bistecca, e così via.

Forse - ma forse - se sai come si fa puoi apprezzarla meglio, ma senz'altro non è un requisito fondamentale; anche perché poi è fin troppo facile portarla all'estremo, e dire che se non ti piace qualcosa è semplicemente perché "un zai" (come direbbero i parenti di mia moglie). :)

Questa cosa in particolare la definisco una zona grigia.. nel seno che un po' sono d'accordo e un po' no.
Perchè se da una parte è vero che se un film è bello lo capisce anche uno che fa il salumiere dall'altra è altrettanto vero che determinate cose le apprezzi solo avendo una certa conoscenza in materia.. sono entrambe posizioni corrette secondo me.

giuliop
01-06-2016, 19:18
Perchè se da una parte è vero che se un film è bello lo capisce anche uno che fa il salumiere

Be', ma qui c'è poco da "capire": i gusti sono soggettivi e basati su tutta una serie di fattori, fra cui ci può essere o meno la conoscenza della materia. Ciò non vuol dire assolutamente che il giudizio del salumiere debba essere necessariamente meno valido di quello del critico cinematografico.


dall'altra è altrettanto vero che determinate cose le apprezzi solo avendo una certa conoscenza in materia..

Sì, ma il giudicare e l'apprezzare sono due cose diverse. Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.

Altro esempio causale: prendi il cinepanettone, che a me personalmente fa schifo. Una persona appassionata di cinepanettoni però, che ne vede uno ogni anno e quindi li conosce bene, potrebbe essere in grado di apprezzarli meglio, magari perché trova dei riferimenti che io non sono in grado di cogliere: magari Boldi fa una battuta simile ad un'altra che ha fatto l'anno scorso, oppure qualcosa è una parodia di qualcos'altro che è già accaduto, e questo è causa di ilarità. Questo significa forse che non posso giudicarlo se non ho tutti gli elementi, oppure che a me piacerebbe, se ce li avessi?
(Inutile dire che la risposta è NO categorico).

xarz3
01-06-2016, 19:33
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo

Tozzo72
01-06-2016, 21:16
L'unico scandalo che vedo è che questo sito ha pubblicato le foto originali/taroccate non sulla stessa pagina ma in due pagine separate impedendone un confronto ;)

Korn
01-06-2016, 21:52
bah, sono abbastanza deluso andai ad una sua esposizione e ne rimasi affascinato, chiedendomi come potesse aver fatto certe foto... btw io le foto le ritocco, mdc filtrini vari, crop, ma arrivare a clonar via parti importanti della foto... tralasciando il fatto che un team di fotoritoccatori che c'è di suo in una foto?

demon77
01-06-2016, 22:08
Be', ma qui c'è poco da "capire": i gusti sono soggettivi e basati su tutta una serie di fattori, fra cui ci può essere o meno la conoscenza della materia. Ciò non vuol dire assolutamente che il giudizio del salumiere debba essere necessariamente meno valido di quello del critico cinematografico.



Sì, ma il giudicare e l'apprezzare sono due cose diverse. Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.

Altro esempio causale: prendi il cinepanettone, che a me personalmente fa schifo. Una persona appassionata di cinepanettoni però, che ne vede uno ogni anno e quindi li conosce bene, potrebbe essere in grado di apprezzarli meglio, magari perché trova dei riferimenti che io non sono in grado di cogliere: magari Boldi fa una battuta simile ad un'altra che ha fatto l'anno scorso, oppure qualcosa è una parodia di qualcos'altro che è già accaduto, e questo è causa di ilarità. Questo significa forse che non posso giudicarlo se non ho tutti gli elementi, oppure che a me piacerebbe, se ce li avessi?
(Inutile dire che la risposta è NO categorico).

Come ho detto, la reputo una zona grigia. Non pretendo di dire che un verso è giusto e l'altro sbagliato.
Ma riprendendo il tuo esempio del quadro, mettiamo il caso di un importante quadro di Picasso:
Se lo guarda uno che non ha nessuna conoscenza di arte a primo impatto potrebbe dire "che schifo" oppure "bello" ma sarebbe comunque un giudizio di getto basato sul suo gusto, per lui impossibile andare oltre.
Se invece si conosce anche l'artista ed il suo percorso di ricerca che lo ha portato a fare quell'opera allora il metro di guidizio cambia molto e si apprezzano tutta una serie di elementi che altrimenti sarebbero "invisibili".

Nel ben o nel male questo è comunque un fattore molto importante.

demon77
01-06-2016, 22:16
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo

Scusami ma non vedo dove sia il male in tutto questo..
Se sei un artista che vuole raggiungere un determinato status di un'opera per poter esprimere ciò che davvero cerca (che sia dipinto, foto, scultura o altro) è logico che faccia tutti i tentativi possibili per raggiungere lo status che lui cerca.
Non mi pare, in questo specifico caso, corretto valutare la sua opera sulla base di quanti scatti ha fatto ed ha scartato. non è mica una gara di abilità in questo senso.
Anche un pittore butta via decine di bozzetti che non lo soddisfano, ed un regista gira scene decine di volte per raggiungere quella che lo soddisfa. Non per questo il risultato finale ha minore valore.

zyrquel
01-06-2016, 22:59
Perchè se da una parte è vero che se un film è bello lo capisce anche uno che fa il salumiere dall'altra
eh, magari, non c'è nessuna certezza che un bel film venga apprezzato da chiunque ( come non è ovvio che un brutto film sia riconosciuto tale da tutti ) è altrettanto vero che determinate cose le apprezzi solo avendo una certa conoscenza in materia.. sono entrambe posizioni corrette secondo me.
questo invece è verissimo ed è il nocciolo della questione: più ne sai e più puoi apprezzare o criticare negativamente qualcosa...ma se non sai nulla puoi al limite dare un giudizio di pancia che ( anche se volte può coincidere con un giudizio oggettivo ) vale più o meno come il famigerato due di bastoni quando la briscola è denari
Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.
è un esempio teorico ed estremo ma ha perfettamente senso, peccato sia appunto solo teorico: in pratica più o meno tutti "criticano" l'arte senza averla prima compresa, basta passare dieci minuti davanti ad un quadro di picasso o pollock per perdere ogni fiducia nel genere umano
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico.
servizio per conto di chi e a quale scopo??
credi che i "grandi" fotografi scattino una sola foto perfetta alla settimana?? certo alcune particolari occasioni obbligano a dover/saper "cogliere l'attimo" ma se non sappiamo in che contesto McCurry stava lavorando non possiamo esprimere delle opinioni...magari era il lavoro che stava facendo per valentino, decine/centinaia di scatti li fai anche per un banale ritratto, guarda i tutorial di peter hurley ( uno che si fa pagare un migliaio di dollari solo per un primo piano con sfondo bianco ) figuriamo per una campagna pubblicitaria internazionale
...anche la postproduzione delegata ai collaboratori è una prassi comune, anche per semplici problemi legati al tempo, o fai una cosa o fai un'altra...e per molti fotografi scattare è molto meglio che clikkare ;)
riguardo al "merito" se vuoi andiamo da renzo piano a dirgli che lui non conta nulla perchè sono i muratori a fare tutto il lavoro, sono curioso di sapere cosa ti direbbe
Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no.
sarei proprio curioso di vedere questi fotografi incompresi che non taroccano le foto
tralasciando il fatto che un team di fotoritoccatori che c'è di suo in una foto?
allora da renzo piano ci potete andare assieme ;)

Korn
02-06-2016, 10:48
si va bene, è normale che che Steve McCurry sia diventato un marchio, dove stuoli di persone fotoritoccano e magari scattano foto, il buon steve si metterà li ad approvare gli scatti che più avvicinano al mccurry style e via di fattura al committente, buon per lui che farà una marea di soldi. A me par abbastanza triste, poi ci sono i Fotografi come lui http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tecnologia%20e%20Business/fotografia-digitale/foto-hardware/intervista-gianni-berengo-gardin-scatti-artificiali.shtml

giuliop
02-06-2016, 11:33
è un esempio teorico ed estremo ma ha perfettamente senso, peccato sia appunto solo teorico: in pratica più o meno tutti "criticano" l'arte senza averla prima compresa, basta passare dieci minuti davanti ad un quadro di picasso o pollock per perdere ogni fiducia nel genere umano


Una volta un mio amico mi ha raccontato che suo cognato, davanti a qualsiasi opera d'arte, si fermava in contemplazione qualche secondo e poi esclamava: "Azz!".
Da quel momento ho cominciato a farlo anch'io :D

Chelidon
02-06-2016, 13:22
Secondo me questo è uno di quei temi che può rischiare di essere giudicato in maniera molto sottile e ambivalente, quando in realtà il punto che fa storcere il naso è un altro ed ha ben poco a che fare col relativismo d'opinione...

Il punto nodale che esprime la gente è il seguente:
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.
..perché dalla parte opposta si sente pressare una fortissima spinta di competizione a suon di tecnicismi! Diciamocelo, con la facilità di condivisione ormai si è soffocati dall'esigenza del perfezionismo: soprattutto chi è appassionato di fotografia si sente sommergere da questa continua marea di foto apparentemente iperperfette che ciascuno può vedersi passare davanti ogni giorno e ormai il giudizio comune è talmente DROGATO da tale perfezionismo che rispetto alle foto che si apprezzavano in passato prima della rivoluzione digitale si è sempre ipercritici su ogni minimo particolare fuori posto. Questa moda ipercompetitiva molto alla americana è secondo me il punto nodale che origina tutto il tema.

Origina direttamente i maniaci del fotoritocco straperfetto quanto altrettanto superfluo, origina anche i duri e puri che reclamano la previsualizzazione divina al momento dello scatto senza il minimo errore, origina i dipendenti dall'ultimo strumento che alletta di poterti far fare meglio che mai (per la felicità dei produttori di ottiche) e dall'altra parte perfino i nostalgici delle imperfezioni e degli stili delle pellicole!
:stordita:


altro esempio banalissimo: quante persone ci sono che non si rendono conto che i jpg che escono dalle loro fotocamere sono in ogni caso dei raw modificati?? dobbiamo lasciar loro continuare a parlare di come le foto "originali" siano migliori o magari perdiamo un po' del nostro tempo ad insegnar loro come stiano le cose in realtà??

Ovvio che un jpg prodotto in automatico non è più originale di uno sviluppato e che non esiste qualcosa che sia più originale di qualcos'altro (il raw non è più reale del jpg è solo una rappresentazione più malleabile). Attenzione, però, potete anche affermarmi che la realtà in sé non esiste in una sua rappresentazione perché uno stesso istante può essere registrato in infiniti modi diversi, ma non vedo cosa questo abbia a che fare con la svalutazione della genuinità della rappresentazione in sé!
:mbe:

Facciamo un parallelo, mi pare assodato che la mente umana interpreti la realtà che risulta quindi una rappresentazione relativa e non una registrazione assoluta dei sensi. Tuttavia per quanto sia sottile la definitezza che puoi avere del ricordo di un istante, sarebbe ben diverso se qualcuno quel ricordo te lo cambiasse... perfino se tu stesso abbellissi un tuo ricordo aggiungendo particolari che non c'erano, saresti un minimo consapevole di mentire!
Tutto questo resta valido a prescindere dal relativismo del ricordo, cioè dal fatto che tu possa sopravvalutare la vividezza del giallo di una banana, perché per il tuo cervello associa un "pregiudizio" sull'intensità del colore a quel frutto. Stiamo parlando di due cose sottilmente diverse ma ben chiaramente diverse: se così non fosse non sarebbe riconoscibile una ben chiara ipocrisia morale!

Alla fine la colpa è del suo collaboratore (licenziato!!). E lui GRANDE fotografo non ricontrolla il lavoro prima di spedirlo alle gallerie di tutto il mondo?
Questa è la immensa ipocrisia che dovrebbe fare riflettere! :rolleyes:
Poniamo che come ben spiegato in questo articolo, che IO, in una mia certa sfumatura più o meno attuale e consapevole, voglia essere un narratore visuale.. benissimo: lo dico a tutti quanti!
Signori, guardate che questa foto ha un incredibile lavoro dietro: ore di preparazione, luci multiple, attori e anche un pochino di fotoritocco per rifinire quello che era scappato.. se avrò raccontato bene la gente saprà apprezzarlo anche dopo questa contestualizzazione dell'opera.
Invece qua mi pare che si abbia paura a svelare certe cose e che la punizione per il collaboratore non sottointendesse tanto il lavoro malfatto quanto piuttosto l'essersi lasciato scappare che il re era nudo!

Non me ne vorrà certo chi ama McCurry se lo prendo ad esempio generale, io quasi amo certe sue opere e le apprezzerei anche se fossi consapevole avessero poco attimo dietro, ma il punto come ha sicuramente ben chiaro lui stesso è che lui deve vendersi e la storia del narratore visuale consente perfettamente tutto questo. Quello che mi pare un po' ambiguo è che qualcuno arrivi a pensare che certe cose si possano sopravvalutare fino alla genialità, quando in realtà tutto è molto più sfaccettato e pratico..

allora il fine della foto non è più quella di documentare ma è quella di trasmettere allo spettatore quella tale emozione.
Quindi perchè non devo togliere "il difetto" se ostacola il mio intento di raccontare qualcosa attraverso quella foto?
Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene? :)

Estendendo il discorso: se "preparo" una foto organizzando luci, soggetti, inquadrature, trucco e via dicendo... non equivale forse a "photoshoppare" la realtà per renderla come vogliamo?

Certo che avere degli attori in posa equivale a far muovere le pendine in scena a posteriori col fotoritocco: mi pare scontato! :mbe:
Tanto che io la concepisco come arte grafica e non c'è niente di male in questo è comunque espressione della creatività umana... e mi pare altresì giusto informare lo spettatore di ciò per evitare l'equivoco, invece io vedo molto spesso la già citata ipocrisia e ambiguità figlia della competizione già citata per apparire migliori. Tu dici togliere un difetto che ostacola il mio intento, ma io ti chiedo se il mio intento era buono, allora veramente una piccola imperfezione mi toglierà qualcosa o piuttosto non ribadirà più genuinamente l'imperfezione delle cose? Perché a quel punto le cose sono due o l'intento non funzionava già prima e l'ho dovuto sistemare oppure sarò sempre perseguitato da una perfezione insensata e imposta da qualcun altro.. in entrambi i casi per me si è ASSOLUTAMENTE nell'errore.

il prestigio che c'è dietro ai grandi fotografi è anche quella di saper immortalare l'attimo giusto.
Hai presente i fotografi natualistici che stanno giorni in un posto per poter scattare la foto "giusta".
Sì, sì proprio quelli... :rotfl: ne ho giusto in mente uno che è stato tra i primi in Italia a narrare le sue esperienze con l'attrezzatura del marchio che lo ha supportato sin dagli albori del digitale!
Ovviamente costui da bravo naturalista quale si reputa, sta giorni e giorni cercando di produrre la fotografia giusta, non nel capanno come pensi, ma a ritoccare maniacalmente ogni filo d'erba dopo che ha eliminato qualche grosso soggetto che gli può rovinare la scena!
:Prrr:

Non so voi ma io spesso mi trovo sfondi di bing palesemente (per me che intuisco facilmente cosa tecnicamente si può o non può fare) innaturali e lo stesso si potrebbe dire facendosi un giro su instagram, blog di fotografia, ecc. trovando moltissima roba ritoccata con un gusto del troppo che stroppia, sicuramente ad un pubblico generalista e dall'occhio inesperto possono sembrare bellissime foto, ma a me tutto ciò pare una codarda forzatura che esaspera il gusto comune, proprio esattamente come le modelle "ripulite dalla loro umanità" creano complessi di falsa bellezza in chi non si rende conto dell'ambiguità dell'apparenza.

zyrquel
02-06-2016, 15:14
"Azz!"
:D
Ovvio che un jpg prodotto in automatico non è più originale di uno sviluppato e che non esiste qualcosa che sia più originale di qualcos'altro (il raw non è più reale del jpg è solo una rappresentazione più malleabile). Attenzione, però, potete anche affermarmi che la realtà in sé non esiste in una sua rappresentazione perché uno stesso istante può essere registrato in infiniti modi diversi, ma non vedo cosa questo abbia a che fare con la svalutazione della genuinità della rappresentazione in sé!
:mbe:

infatti non ha nulla a che fare con quello, non c'è nessun secondo livello di lettura, il punto è semplicemente che per la "gente comune" non è affatto ovvia la differenza tra jpg e raw e questa mancanza di consocenza da modo a queste persone di criticare a vuoto...ed è solo un banalissimo esempio per esporre il problema, stop

---edit---
si va bene, è normale che che Steve McCurry sia diventato un marchio, dove stuoli di persone fotoritoccano e magari scattano foto, il buon steve si metterà li ad approvare gli scatti che più avvicinano al mccurry style e via di fattura al committente, buon per lui che farà una marea di soldi. A me par abbastanza triste, poi ci sono i Fotografi come lui http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tecnologia%20e%20Business/fotografia-digitale/foto-hardware/intervista-gianni-berengo-gardin-scatti-artificiali.shtml
hai tutto il diritto di preferire Gianni Berengo Gardin a Steve McCurry ma solo perchè McCurry non segue le regole che ti sei dato da solo ( o che hai copiato da GBG ) non significa che sia peggiore di altri ne che sia "triste" il modo in cua abbia raggiunto il successo

azi_muth
02-06-2016, 16:34
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo

Il problema che vedo è nell'idea di arte per quanto riguarda la fotografia. A quanto pare per molti di voi solo se viene rappresentata la "realtà" nel modo più fedele possibile quella è arte.
Ma se questo lo consideriamo un parametro irrinunciabile...credo che di opera artistiche nella storia dell'umanità ne rimarrebbero ben poche. A cominciare dalle statue di Prassitele, passando per i ritratti di Tiziano, le nature morte della pittura olandese, per arrivare all'iperrealismo.
Ma la realtà non esiste...esistono idee di realtà che sono quelle che gli artisti cercano di raffigurare nelle loro opere superando il mero aspetto percettivo.

La perfezione "tecnica" ha poco a che vedere con l'arte ma più con l'ingegneria. Ritrarre la realtà con la giusta tecnica con i mezzi attuali in sè è un fatto talmente banale da essere meccanico e che richiede anche meno perizia tecnica, e quindi meno soggettività da parte del fotografo, di quanto ce ne volesse con macchine analogiche.

xarz3
06-06-2016, 00:27
Scusami ma non vedo dove sia il male in tutto questo..
Se sei un artista che vuole raggiungere un determinato status di un'opera per poter esprimere ciò che davvero cerca (che sia dipinto, foto, scultura o altro) è logico che faccia tutti i tentativi possibili per raggiungere lo status che lui cerca.
Non mi pare, in questo specifico caso, corretto valutare la sua opera sulla base di quanti scatti ha fatto ed ha scartato. non è mica una gara di abilità in questo senso.
Anche un pittore butta via decine di bozzetti che non lo soddisfano, ed un regista gira scene decine di volte per raggiungere quella che lo soddisfa. Non per questo il risultato finale ha minore valore.


Nel caso in questione era stato pagato per fare una mostra sull'Umbria e lui ha dato il meglio di sè per rappresentare una realtà esteticamente appagante oppure che attirasse l'attenzione, ma non ha documentato la realtà, nè in senso giornalistico (diretto) nè in senso artistico (metaforico). Di fatti l'Umbria delle sue foto è semplicemente falsa a mio avviso, in quanto descritta con scene del tutto stereotipate o forzate oppure, nei casi migliori, semplicemente banali e scenografiche.

Ha semplicemente piegato la fotografia al veicolamento di messaggi che piacevano al committente, altro che narratore, questo lavoro si chiama "pubblicitario"

xarz3
06-06-2016, 00:37
Il problema che vedo è nell'idea di arte per quanto riguarda la fotografia. A quanto pare per molti di voi solo se viene rappresentata la "realtà" nel modo più fedele possibile quella è arte.
Ma se questo lo consideriamo un parametro irrinunciabile...credo che di opera artistiche nella storia dell'umanità ne rimarrebbero ben poche. A cominciare dalle statue di Prassitele, passando per i ritratti di Tiziano, le nature morte della pittura olandese, per arrivare all'iperrealismo.
Ma la realtà non esiste...esistono idee di realtà che sono quelle che gli artisti cercano di raffigurare nelle loro opere superando il mero aspetto percettivo.

La perfezione "tecnica" ha poco a che vedere con l'arte ma più con l'ingegneria. Ritrarre la realtà con la giusta tecnica con i mezzi attuali in sè è un fatto talmente banale da essere meccanico e che richiede anche meno perizia tecnica, e quindi meno soggettività da parte del fotografo, di quanto ce ne volesse con macchine analogiche.


Per me il problema non è il Photoshop. Il problema è quando usi la tecnica non per trasmettere un contenuto che TU ARTISTA hai percepito, ma per trasmettere un contenuto che compiace la committenza e che distorce la realtà. Quello è il lavoro del pubblicitario, non dell'artista.
Certo, da sempre nell'arte l'artista ha dovuto leccare il culo alla committenza ma qui siamo ad un livello per cui lui può rifiutarsi di farlo.

Guarda questo filmato
https://www.youtube.com/watch?time_continue=38&v=tUM9UGeuFFk

Chi sarebbe quella che cammina? Che vestiti indossa? Chi li ha mai visti in Umbria quei vestiti? Quelle greggi dove stanno, sono praticamente inesistenti in quella dimensione in questo territorio, mica stiamo in scozia.

Quello era uno spot. E difatti il lavoro di chi fa spot non si chiama "artista" ma "pubblicitario". Steve McCurry è un pubblicitario che si spaccia per "narratore" (o meglio, narra quello che chi paga vuole sentirsi dire)

azi_muth
06-06-2016, 11:58
Per me il problema non è il Photoshop. Il problema è quando usi la tecnica non per trasmettere un contenuto che TU ARTISTA hai percepito, ma per trasmettere un contenuto che compiace la committenza e che distorce la realtà. Quello è il lavoro del pubblicitario, non dell'artista.
Certo, da sempre nell'arte l'artista ha dovuto leccare il culo alla committenza ma qui siamo ad un livello per cui lui può rifiutarsi di farlo.

Se solo questo fosse un elemento discriminante per distinguere un'opera d'arte in pratica non avremmo opere artistiche fino alla seconda metà dell'ottocento. La storia dell'arte è fatta di artisti che hanno cercato di esaudire desideri ed aspirazioni dei committenti e quasi sempre si sono distaccati dalla realtà proprio per mostrare una loro visione delle cose.


Guarda questo filmato
https://www.youtube.com/watch?time_continue=38&v=tUM9UGeuFFk

Chi sarebbe quella che cammina? Che vestiti indossa? Chi li ha mai visti in Umbria quei vestiti? Quelle greggi dove stanno, sono praticamente inesistenti in quella dimensione in questo territorio, mica stiamo in scozia.

Quello era uno spot. E difatti il lavoro di chi fa spot non si chiama "artista" ma "pubblicitario". Steve McCurry è un pubblicitario che si spaccia per "narratore" (o meglio, narra quello che chi paga vuole sentirsi dire)

1) Puoi non ritenere McCurry un artista, ma questa ancora una volta non è un una discriminante per dare un giudizio sul suo lavoro.
In effetti pubblicitari ed artista hanno molto in comune. Ancora prima della pubblicità l'arte è stata sempre dai potenti come mezzo di comunicazione...buona parte delle opere medievali, rinascimentali, barocche sono degli "spot" politici o religiosi e seguivano di sicuro il denaro. La lista di artisti che hanno lavorato in pubblicità è lunghissima pensa solo a Toulouse-Lautrec, Dudovich, Mucha, Depero... la ragione è evidente un artista è capace di evocare significati nelle immagini ed il fatto di seguire i desideri del committente non lo sminuisce di certo anzi è una sfida in più. Quindi per me non c'è nessuno scandalo.

2) Quello non è un documentario di Piero Angela non deve essere "vero" ma lo scopo è quello di suscitare un'emozione mostrandoti delle "atmosfere" e delle visioni dell'Umbria.

3) Per promuovere l'Umbria vengono suggeriti sette itinerari che vengono "narrati" da McCurry: http://www.sensationalumbria.eu/it/sensational-umbria-itinerari-sulle-tracce-di-steve-mccurry_5.html
Quel costume e quel gran pezzo di figliola sono stati utilizzati già da McCurry per il manifesto del festival delle Gaite di Bevagna: un modo per riscoprire l'umbria sottolineando il legame dell' Umbria con il suo antico retaggio medievale e con i suoi antichi mestieri.
L'obiettivo è di promuovere l'umbria nel mondo tramite la visione che ne ha McCurry imho ci riesce anche bene.
Il fatto di essere pagati e di seguire i desideri della committenza non è praticamente stato mai un elemento sufficiente per distinguere un artista o valutare un opera.

demon77
06-06-2016, 12:19
Nel caso in questione era stato pagato per fare una mostra sull'Umbria e lui ha dato il meglio di sè per rappresentare una realtà esteticamente appagante oppure che attirasse l'attenzione, ma non ha documentato la realtà, nè in senso giornalistico (diretto) nè in senso artistico (metaforico). Di fatti l'Umbria delle sue foto è semplicemente falsa a mio avviso, in quanto descritta con scene del tutto stereotipate o forzate oppure, nei casi migliori, semplicemente banali e scenografiche.

Ha semplicemente piegato la fotografia al veicolamento di messaggi che piacevano al committente, altro che narratore, questo lavoro si chiama "pubblicitario"

Ok, il fatto che a te non siano andate a genio mi va bene. E mi vanno altrettanto bene le tue ragioni.
Però il fatto che lui abbia fatto un lavoro per accontentare le esigenze del committente mi pare più che sensato..
Chiaro poi che se il committente ha bisogno di immagini "da cartolina" lui quelle immagini gli da. Non puoi mica dare la colpa a lui.. se avesse fatto un reportage in stile goirnalistico fatto di immagini vere e dirette sarebbe stata un'altra cosa.. ed il committente sarebbe stato insoddisfatto.

xarz3
07-06-2016, 00:08
Ok, il fatto che a te non siano andate a genio mi va bene. E mi vanno altrettanto bene le tue ragioni.
Però il fatto che lui abbia fatto un lavoro per accontentare le esigenze del committente mi pare più che sensato..
Chiaro poi che se il committente ha bisogno di immagini "da cartolina" lui quelle immagini gli da. Non puoi mica dare la colpa a lui.. se avesse fatto un reportage in stile goirnalistico fatto di immagini vere e dirette sarebbe stata un'altra cosa.. ed il committente sarebbe stato insoddisfatto.


Per me Steve McCurry è un bravissimo pubblicitario. E basta.

Dopotutto anche quando vedo la pubblicità della nuova berlina BMW le immagini cercano di trasmettermi emozioni per invogliarmi all'acquisto. Così come il suo "reportage" sull'umbria doveva invogliare a visitare l'umbria. Ma in entrambi i casi le belle sono ricercate apparenze al solo scopo di vendita

Lui stesso ha ragione a definirsi un narratore. Infatti i pubblicitari sono ottimi narratori dovendo trasmettere un messaggio in una frazione di secondo o un'immagine. Che poi il messaggio sia vero o falso poco importa.

Siamo nel 2016, non possiamo più definire, dopo gente come i dadaisti o Manzoni, artista colui che fa immagini artistica per soddisfare una committenza. Questo approccio all'arte è non solo antiquato ma sostanzialmente ormai privo di significato.

L'arte è altra cosa secondo me.

azi_muth
07-06-2016, 00:57
Siamo nel 2016, non possiamo più definire, dopo gente come i dadaisti o Manzoni, artista colui che fa immagini artistica per soddisfare una committenza. Questo approccio all'arte è non solo antiquato ma sostanzialmente ormai privo di significato.

L'arte è altra cosa secondo me.

Infatti probabilmente quell'altra "cosa" è valida solo per te... :D Il rapporto artista committente è qualcosa di sicuramente antico...ma che sia antiquato e privo di significato dopo i dadaisti è smentito dai fatti.
Altrimenti Dalì, Manzu, Wharol, Basquiat, Burri, Picasso secondo questo ragionamento non sarebbero artisti e le loro opere sono senza significato perchè nel corso delle loro vite vita hanno accettato opere da mercanti d'arte o mecenati vari.
Una delle ultime opere di Wharol "Last Supper" fu commissionata dal credito Valtellinese per celebrare Leonardo, Dalì lavorò a delle illustrazioni della Divina Commedia per il Governo Italiano, Manzù per padre Agostino Gemelli, Burri per Gardini, A Picasso fu commissionato una delle sue opere più famose Guernica... persino Bansky si dice abbia lavorato per commissione per un album di Blur!!! Insomma...
Non è certo la commissione che cambia il valore di un opera...anzi l'incontro ( e lo scontro) tra committenti ci hanno regalato la maggior parte del nostro patrimonio artistico.
Anche se il committente da un tema poi è comunque l'artista a doverlo interpretare con la propria capacità personale e la propria "visione" d'altro canto è per questo che il committente vuole un'opera...
Magari sarebbe meglio valutare un opera senza una visione ideologica e stereotipata (quella dell'artista beohemienne). Il genio se c'è emerge comunque...

zyrquel
07-06-2016, 07:24
Siamo nel 2016, non possiamo più definire, dopo gente come i dadaisti o Manzoni, artista colui che fa immagini artistica per soddisfare una committenza.
sei tu che affermi che NON può essere definito artista se deve soddisfare una committenza...noi diciamo solo che non ce ne frega nulla se una data opera è stata fatta per sfizio dell'autore o per far contento il presidente di una casa automibilistica, quello che conta è solo l'opera in se

gianluca.f
08-06-2016, 08:04
Risposta paraculen di un grande personaggio.
La verità è che è stato beccato con le mani nel sacco e ogni cosa detta a sua discolpa non regge.
Lui stesso ha dichiarato di seguire personalmente lo sviluppo delle sue foto ma evidentemente non può farlo per ogni mostra e viene delegato ad altri.
Non entro neanche nella discussione PP si PP no, la post produzione è imprescindibile ed è fatta dalla macchina fotografica stessa.
Le sue immagini sono emozionanti non si può dire altro ma scoprire che mancano persone o sono stati spostati oggetti fa riflettere.

demon77
08-06-2016, 08:35
Risposta paraculen di un grande personaggio.
La verità è che è stato beccato con le mani nel sacco e ogni cosa detta a sua discolpa non regge.
Lui stesso ha dichiarato di seguire personalmente lo sviluppo delle sue foto ma evidentemente non può farlo per ogni mostra e viene delegato ad altri.
Non entro neanche nella discussione PP si PP no, la post produzione è imprescindibile ed è fatta dalla macchina fotografica stessa.
Le sue immagini sono emozionanti non si può dire altro ma scoprire che mancano persone o sono stati spostati oggetti fa riflettere.

Su questo quoto in pieno.
Notevole figuraccia.

leddlazarus
08-06-2016, 10:32
nel bene o nel male trovi sempre il fan sfegatato che ti difende fino alla morte anche quando sei, diciamo, meno difendibile.

Il problema è che gli artisti, ed includo anche i fotografi, sono spesso vittime di se stessi, della propria fama.

Voler a tutti costi sfornare continuamente "prodotti" di altissimo livello, porta a tatticismi non proprio "onesti".

ed ecco che spunta la foto un po troppo ritoccata, la canzone che ricorda quella di 3 anni prima, il solito quadro dipinto con la solita tecnica.

limitando la mia "critica" sulle foto a mio parere piu' alterate (quella dei ragazzini nell'acqua e quella del risciò) non capisco il motivo. secondo me potevano essere lasciate cosi' com'erano.

ovviamente per i miei gusti.

azi_muth
08-06-2016, 12:39
Risposta paraculen di un grande personaggio.
La verità è che è stato beccato con le mani nel sacco e ogni cosa detta a sua discolpa non regge.
Lui stesso ha dichiarato di seguire personalmente lo sviluppo delle sue foto ma evidentemente non può farlo per ogni mostra e viene delegato ad altri.
Non entro neanche nella discussione PP si PP no, la post produzione è imprescindibile ed è fatta dalla macchina fotografica stessa.
Le sue immagini sono emozionanti non si può dire altro ma scoprire che mancano persone o sono stati spostati oggetti fa riflettere.

Ma perchè dovrebbe essere un problema questo?
Perchè la fotografia artistica dovrebbe essere legata per forza alla realtà quando quello che veramente conta è l'idea dietro lo scatto?

Prendiamo una foto stra famosa: qual'è quella più "artistica" che ha più forza narrativa?

Questa:
http://www.masedomani.com/wp-content/uploads/2015/05/Joe_Rosenthal_iwo_jima.jpg

o questa
https://i.uploadly.com/pz4ihwib_tl.jpg (https://uploadly.com/sh2002r5#pz4ihwib)

gianluca.f
08-06-2016, 14:20
Ma perchè dovrebbe essere un problema questo?
Perchè la fotografia artistica dovrebbe essere legata per forza alla realtà quando quello che veramente conta è l'idea dietro lo scatto?

esatto, è proprio quello che porta la riflessione.
ma da un fotogiornalista che collabora con le agenzie più prestigiose in molti si aspettavano una certa coerenza.
Personalmente trovo tutta la polemica superflua, ovvero conferma cose che io consideravo scontate.
Solo che adesso nessuno può negare il contrario.

azi_muth
08-06-2016, 14:51
esatto, è proprio quello che porta la riflessione.
ma da un fotogiornalista che collabora con le agenzie più prestigiose in molti si aspettavano una certa coerenza.
Personalmente trovo tutta la polemica superflua, ovvero conferma cose che io consideravo scontate.
Solo che adesso nessuno può negare il contrario.

Ci sono alcune foto di McCurry che sono criticabilissime anche perchè il fotoricco è fatto con i piedi...:D e su quello non discuto... è una mancanza tecnica che non puo' essere perdonata ad un fotografo di quel livello...tuttavia se dichiara di essere un narratore e non un fotogiornalista...si mette in un'altro campo, quindi non lo si puo' criticare se cerca di dare forza alla narrazione anche prescindendo dalla realtà della foto.
D'altro canto anche i foto giornalisti a volte si sono lasciati andare a foto "preparate" e poco spontanee se queste illustravano meglio il fatto che volevano raccontare come le foto che ho postato sopra.
In fono lo scopo è documentare una notizia vera nel modo migliore possibile.

La discussione è comunque interessante non tanto per McCurry ma per l'idee che ci sono dietro:
Ci sono persone qui che ritengono illegittimo per un artista o un narratore il fatto di avere un committente, ma è una visione un po' traviata da uno stereotipo un po' bohemienne ma che non puo' essere preso come elemento discriminante. Altri confondono la narrazione e l'arte con la verità dell'immagine ma anche questa è un'idea un po' mitizzata anche perchè la "verità" dell'immagine è di per sè un concetto difficilmente esplicabile...perchè una foto anche non alterata, non è la realtà...ma è il "ritaglio" operato dal fotografo nel flusso degli eventi per dare risalto ad un fatto o meglio all'idea di accadimento attraverso un punto di visione non comune. Esiste quindi una manipolazione del fotografo...ma è proprio quella manipolazione della realtà a dare valore alla foto.

Persino Bresson il maestro assoluto del momento decisivo scattava decine di fotografie per poi sceglierne una che meglio rispettava l'idea della scena che aveva in mente.

gianluca.f
09-06-2016, 06:29
Il problema è questo: se dichiari più volte il falso sei un bugiardo.

https://fstoppers.com/news/steve-mccurry-2015-you-should-have-no-adjustments-terms-photoshop-134244

https://youtu.be/njhkRyw3CKo?t=7m

I believe that the picture should reflect exactly what you saw and experienced when you took the picture. I don't think you should have any adjustments in terms of Photoshop — kind of garish colors. I want to just capture life as it is without really interfering, and I want it to reflect reality, actually.

Per me rimane un grandissimo fotografo, sia chiaro, ma la vicenda continua a dimostrare che le moderne bellissime immagini non esisterebbero, così come sono, senza post produzione.

gargamella81
09-06-2016, 10:28
Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene? :)



mbè .. insomma .. senza esagerare ..
qui parliamo di un segnale stradale .. ma quando a scomparire sono persone, montagne e .. .. .. ??? :doh:

demon77
09-06-2016, 22:01
mbè .. insomma .. senza esagerare ..
qui parliamo di un segnale stradale .. ma quando a scomparire sono persone, montagne e .. .. .. ??? :doh:

Ok, come tutte le cose non si può ragionare per eccessi.
Ma come detto dipende tutto da che tipo di lavoro si sta eseguendo.

Troppe volte si vedono critiche aspre usando il termine "phoshoppato" come se fosse una truffa verso l'osservatore dell'opera.

Se sono ungiornalista ed altero una foto per cambiare la realtà che sto descrivendo allora si che è una truffa.. ma se sto preparando una foto con fini artistici i presupposti ed il fine cambiano completamente.

azi_muth
09-06-2016, 23:27
Il problema è questo: se dichiari più volte il falso sei un bugiardo.

https://fstoppers.com/news/steve-mccurry-2015-you-should-have-no-adjustments-terms-photoshop-134244

https://youtu.be/njhkRyw3CKo?t=7m



Per me rimane un grandissimo fotografo, sia chiaro, ma la vicenda continua a dimostrare che le moderne bellissime immagini non esisterebbero, così come sono, senza post produzione.

Se una foto non ha valenze documentative o giornalistiche ma artistiche alla fine quello che conta è la foto a mio avviso ci stanno anche i ritocchi.
A dire il vero non condivido nemmeno l'eccesso di zelo che si abbattuto sul povero Narciso Contreras che è stato licenziato dalla associated press per aver tolto digitalmente la fotocamera di un collega da una sua foto. Insomma il fatto è vero è solo la fotocamera che rovinava la foto...

https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/01/23/131430504-d6b44f32-f4fc-4ca7-aa82-a7102ae590a6.jpg

Perchè le foto non sono la realtà...ma sono comunque un artificio. Anche il semplice sovraesporre o sottoesporre una foto per dare drammaticità è una manipolazione....
Se permetti il gioco di parole: per me va bene la foto "falsa" se l'idea che c'è dietro è vera.

gianluca.f
10-06-2016, 08:00
Ma io sono d'accordissimo, solo mi metto nei panni di chi ci vive con le fotografie di questo genere, dover dire che le foto non sono ritoccate è una garanzia di serietà e chi la pretende non è un folle.
Oggi togli una fotocamera, domani togli una persona da un risciò, dopodomani aggiungi un AK47 in mano a qualcuno che non lo ha.
Capisci che la manipolazione delle immagini può essere un problema in alcuni ambiti.
Lo è anche nella moda e nella pubblicità se pensiamo alle aspettative di certe persone e alla loro salute ma questa è un altra storia.
Quindi McCurry che dice che le sue foto non sono ritoccate è sinonimo di onestà e credibilità. Averlo beccato a fare il contrario è imbarazzante.

azi_muth
10-06-2016, 12:29
Ma io sono d'accordissimo, solo mi metto nei panni di chi ci vive con le fotografie di questo genere, dover dire che le foto non sono ritoccate è una garanzia di serietà e chi la pretende non è un folle.
Oggi togli una fotocamera, domani togli una persona da un risciò, dopodomani aggiungi un AK47 in mano a qualcuno che non lo ha.
Capisci che la manipolazione delle immagini può essere un problema in alcuni ambiti.
Lo è anche nella moda e nella pubblicità se pensiamo alle aspettative di certe persone e alla loro salute ma questa è un altra storia.
Quindi McCurry che dice che le sue foto non sono ritoccate è sinonimo di onestà e credibilità. Averlo beccato a fare il contrario è imbarazzante.

McCurry di certo ha pateticamente tentato di fare il furbetto ma è un giudizio morale che riguarda la persona...ma non le foto in particolare sulle quelle che non hanno un'intento di verità documentaristica ma di narrazione.
E nella narrazione ci sta anche il ritocco.

Ritornado al povero fotografo ( tra l'altro premiato con il Pulitzer l'anno prima) licenziato da AP...se la storia di quel guerrigliero fosse stata narrata da cronista della carta stampata questo di sicuro avrebbe evitato di nominare che nel mezzo della battaglia c'era sul terreno una telecamera abbandonata o che insieme a lui c'erano altre troupe di cronisti. Cosa normalissima e addirittura auspicabile...perchè ai fini della storia e della sua veridicità è assolutamente irrilevante. I cronisti quando scrivono articoli possono omettere dei particolari presenti sulla scena (per esempio tagliando a posteriori interviste registrate) per concentrarsi sulla storia...mentre non lo possono fare i fotogiornalisti? Perchè? Cosa cambia ai fini della veridicità della storia che raccontano?

Per me è per difendere un'idea sbagliata: quella della pretesa di "realtà" e "credibilità" della foto che è tardo ottocentesca ma nel 2016 si dovrebbe sapere quanto sia ipocrita e assolutamente falsa...la foto è di per sè ARTIFICIO e RAPPRESENTAZIONE della realtà. Non è la REALTA! E' così dall'inizio della storia della fotografia.

La pubblicità ha il fine di promuovere dei prodotti raccontando storie non ha un fine di verità. E' come cercare la verità in babbo natale.
Dovremmo tutti sviluppare un senso critico nei confronti dei media perchè la realtà che raccontano è solo una RAPPRESENTAZIONE della realtà e non è la realtà. In un mondo che sta diventando sempre più digitale è qualcosa che dovremmo tenere sempre in mente....

zyrquel
10-06-2016, 17:16
McCurry di certo ha pateticamente tentato di fare il furbetto ma è un giudizio morale che riguarda la persona...ma non le foto in particolare sulle quelle che non hanno un'intento di verità documentaristica ma di narrazione.
non sono convinto...è come se un cuoco dicesse di usare solo prodotti made in italy e poi si scoprisse che ogni tanto usa roba, pur sempre di primissima qualità, francese :eek:

quindi i piatti sono sempre gustosissimi e sani ma ogni tanto mi viene rifilata una cosa per un'altra...ed è sbagliato ben oltre il banale giudizio morale perchè ( che sia giusto o sbagliato volere cibo solo made in italy non importa ) se mi rifili, senza dirmelo, del filetto francese al posto di quello italiano mi stai truffando...e quel cibo, purtroppo, è contraffato*

la cosa assurda è che poi si è finiti col parlare di quanto il filetto francese faccia male, cosa ovviamente falsa e non legata in alcun modo al "crimine" originale :doh:

...il sospetto però, a questo punto, è che ci siano un sacco di persone, senza il senso del gusto e dell'olfatto, a cui i francesi stanno antipatici :read:

*non quanto precisi siano i termini legali ma ci siamo capito vero? ;)

azi_muth
10-06-2016, 18:50
non sono convinto...è come se un cuoco dicesse di usare solo prodotti made in italy e poi si scoprisse che ogni tanto usa roba, pur sempre di primissima qualità, francese :eek:

quindi i piatti sono sempre gustosissimi e sani ma ogni tanto mi viene rifilata una cosa per un'altra...ed è sbagliato ben oltre il banale giudizio morale perchè ( che sia giusto o sbagliato volere cibo solo made in italy non importa ) se mi rifili, senza dirmelo, del filetto francese al posto di quello italiano mi stai truffando...e quel cibo, purtroppo, è contraffato*

la cosa assurda è che poi si è finiti col parlare di quanto il filetto francese faccia male, cosa ovviamente falsa e non legata in alcun modo al "crimine" originale :doh:

...il sospetto però, a questo punto, è che ci siano un sacco di persone, senza il senso del gusto e dell'olfatto, a cui i francesi stanno antipatici :read:

*non quanto precisi siano i termini legali ma ci siamo capito vero? ;)

Contraffatto presuppone che si parta da qualcosa di originale e "reale". L'idea che la fotografia possa ritrarre la realtà è da positivisti.
Perchè la fotografia non è la realtà...è di per sè un'artificio... al massimo puo' ritrarne un frammento ed fortemente condizionato dalla visione narrativa del fotografo.
Capisci che decade un po' tutto il resto del discorso. Segare il palo sul set, tagliarlo fuori dall'inquadratura o cancellarlo in photoshop alla fine sono in pratica la stessa cosa.
Quanto più questa visione è artistica tanto più puo' anche distaccarsi dalla realtà perchè il suo intento non è quello di mostrare la realtà in sè quanto un punto di vista ideale.
Il ritocco diventa solo un'altro strumento espressivo...ma ci deve essere una grande idea dietro altrimenti è sterile tecnicismo alla stregua delle migliaia di fotografie che sono degli showcase per l'hdr ma che non hanno nulla di artistico.

zyrquel
10-06-2016, 20:56
Contraffatto presuppone che si parta da qualcosa di originale e "reale". L'idea che la fotografia possa ritrarre la realtà è da positivisti.
...allora non ci siamo capiti, riprovo: sul concetto di realtà mi sono già espresso e mi di essere completamente d'accordo con te ma la questione McCurry non ha praticamente nulla a che vedere con quello: l'errore o il criminine o la superficialità del fotografo ( ammesso che ci siano ) riguardano semplicemente l'aver affermato una cosa e poi essersi comportato in maniera differente, nello specifico aver affermato di non aver mai mai "modificato" una foto salvo poi aver usato ps senza alcuna remora

e quindi le foto sono dei tarocchi, dei falsi delle contraffazioni...usa il termine che preferisci, non importa se siano foto belle o brutte, vere o false, a quello pensiamo in un secondo momento, l'importante è che NON sono le foto per cui hanno/abbiamo pagato

azi_muth
10-06-2016, 22:19
...e quindi le foto sono dei tarocchi, dei falsi delle contraffazioni...usa il termine che preferisci, non importa se siano foto belle o brutte, vere o false, a quello pensiamo in un secondo momento, l'importante è che NON sono le foto per cui hanno/abbiamo pagato

Sono dei tarocchi rispetto a cosa? Gli hanno commissionato dei McCurry's e quelle nel bene o nel male sono sempre opera sua sia abbia usato ps oppure no.
Il problema è solo morale, per adeguarsi all'idea che ha la gente di fotografia ha detto una balla...ma la cosa non mi turba, ha mentito su un'aspetto tecnico.
Sarebbe stata la stessa cosa se avesse detto di usare una macchina analogica invece che digitale, ma la cosa non rende meno vera l'idea che c'è dietro che poi è quella che conta.

Il problema vero sarebbe se le foto processate fanno schifo o non hanno nulla da dire.

zyrquel
10-06-2016, 23:02
Sono dei tarocchi rispetto a cosa?
rispetto alle stesse foto non-photoshoppate che ci si aspetta da una persona che dice di non photoshoppare le proprie foto
Gli hanno commissionato dei McCurry's e quelle nel bene o nel male sono sempre opera sua sia abbia usato ps oppure no.
l'unica cosa mai messa in discussione è la paternità delle foto

Il problema è solo morale, per adeguarsi all'idea che ha la gente di fotografia ha detto una balla...ma la cosa non mi turba, ha mentito su un'aspetto tecnico.
ma se ha usato ps dicendo che NON l'ha fatto sta mentendo...e se sta mentendo e ci sono di mezzo dei soldi allora la questione non può essere solo morale
ma la cosa non rende meno vera l'idea che c'è dietro che poi è quella che conta.
vero ma, ancora una volta, fuori luogo

azi_muth
11-06-2016, 01:28
ma se ha usato ps dicendo che NON l'ha fatto sta mentendo...e se sta mentendo e ci sono di mezzo dei soldi allora la questione non può essere solo morale

La questione è solo morale e non c'entrano nemmeno i soldi perchè le foto bene o male le ha fatte.

zyrquel
11-06-2016, 16:39
vabbè, mi riservo di continuare la discussione quando avrò voglia di farmi sospendere per qualche giorno

azi_muth
11-06-2016, 16:44
vabbè, mi riservo di continuare la discussione quando avrò voglia di farmi sospendere per qualche giorno

Ma quanto vi pigliate sul serio... :rolleyes: è una discussione no!?
Si discute tra l'altro fin'ora mi è sembrato tutto nei limiti di una disimpegnata conversazione urbana.... mah!