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View Full Version : Dal prossimo 1 giugno le app iOS dovranno essere compatibili IPv6


Redazione di Hardware Upg
05-05-2016, 12:31
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/apple/dal-prossimo-1-giugno-le-app-ios-dovranno-essere-compatibili-ipv6_62494.html

Tutte le app di iOS dovranno includere il supporto ad IPv6 a partire dal prossimo 1 giugno. Molte app sono in realtà già compatibili in quanto fanno uso di API IPv6 presenti nei normali framework di sviluppo

Click sul link per visualizzare la notizia.

andbad
05-05-2016, 13:11
Mi ricorderò di post come questo quando, tra una ventina d'anni, gli IPv6 finiranno :D
Ad averne così tanti, cominceranno a sprecarli per dare l'IP anche alla carta igienica.

By(t)e

Simonex84
05-05-2016, 13:25
2^128 è 340.280.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000

per esempio sono 48.612.000.000.000.000.000.000.000.000.000 IP per ogni singola persona sul pianeta, penso sia difficile finirli, ma tutto è possibile.....

andbad
05-05-2016, 16:12
2^128 è 340.280.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000

per esempio sono 48.612.000.000.000.000.000.000.000.000.000 IP per ogni singola persona sul pianeta, penso sia difficile finirli, ma tutto è possibile.....

Anche il petrolio sembrava infinito, 50 anni fa. Ed ora siamo agli sgoccioli. Non sottovalutare l'incapacità umana nel limitarsi, soprattutto se la risorsa appare infinita (o quasi).

By(t)e

Vincent17
05-05-2016, 17:58
Anche il petrolio sembrava infinito, 50 anni fa. Ed ora siamo agli sgoccioli. Non sottovalutare l'incapacità umana nel limitarsi, soprattutto se la risorsa appare infinita (o quasi).

By(t)e

c'è una picola differenza di fondo... se finiranno gli IP basterà sviluppare IPv8 con 2^1024 indirizzi mentre con il petrolio la vedo difficile...

giuliop
05-05-2016, 19:26
Anche il petrolio sembrava infinito, 50 anni fa. Ed ora siamo agli sgoccioli. Non sottovalutare l'incapacità umana nel limitarsi, soprattutto se la risorsa appare infinita (o quasi).

By(t)e

Poi mi spieghi cos'hanno in comune petrolio e indirizzi IP.

Personaggio
05-05-2016, 19:50
2^128 è 340.280.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000

per esempio sono 48.612.000.000.000.000.000.000.000.000.000 IP per ogni singola persona sul pianeta, penso sia difficile finirli, ma tutto è possibile.....

In realtà sembrano tanti, ma non lo sono. Con la nanorobotica potremmo avere miliardi di nanorobot solo per curarci (dentro ad ognuno di noi) poi ci saranno quelli nell'aria per esempio per filtrarla o assorbire l'inquinamento, per rendere potabile qualsiasi acqua, persino dentro gli animali, domestici, d'allevamento e selvatici per controlli di qualsiasi genere. Alla fine finiranno presto anche questi... magari non fra 20 anni, ma finiranno prima del nuovo secolo

Simonex84
05-05-2016, 19:55
In realtà sembrano tanti, ma non lo sono. Con la nanorobotica potremmo avere miliardi di nanorobot solo per curarci (dentro ad ognuno di noi) poi ci saranno quelli nell'aria per esempio per filtrarla o assorbire l'inquinamento, per rendere potabile qualsiasi acqua, persino dentro gli animali, domestici, d'allevamento e selvatici per controlli di qualsiasi genere. Alla fine finiranno presto anche questi... magari non fra 20 anni, ma finiranno prima del nuovo secolo

Per quello esistono le subnet, non devono mica avere tutti un ip pubblico, forse non vi rendete conto di quando è grande un numero con 38 zeri, 38!!!!

cdimauro
05-05-2016, 21:22
In realtà sembrano tanti, ma non lo sono. Con la nanorobotica potremmo avere miliardi di nanorobot solo per curarci (dentro ad ognuno di noi) poi ci saranno quelli nell'aria per esempio per filtrarla o assorbire l'inquinamento, per rendere potabile qualsiasi acqua, persino dentro gli animali, domestici, d'allevamento e selvatici per controlli di qualsiasi genere. Alla fine finiranno presto anche questi... magari non fra 20 anni, ma finiranno prima del nuovo secolo
Assolutamente no. IMO hanno fatto una stupidaggine colossale già a utilizzare ben 128 bit per ogni indirizzo IP, allargando non di poco l'intestazione dei pacchetti IP.

Con 64-bit avremmo avuto già una quantità immane di indirizzi IP. Metti che la popolazione mondiale arrivi a 16 miliardi di persone: con 2^64 indirizzi IP è come se per ogni singola persona ci sarebbero stati (rozzamente) a disposizione un miliardo di indirizzi IP.

Che poi con l'uso di IP privati gli indirizzi a disposizione sarebbero (come sono già adesso) enormemente di più, com'è già stato detto.

giorgino87
06-05-2016, 06:44
Assolutamente no. IMO hanno fatto una stupidaggine colossale già a utilizzare ben 128 bit per ogni indirizzo IP, allargando non di poco l'intestazione dei pacchetti IP.

Con 64-bit avremmo avuto già una quantità immane di indirizzi IP. Metti che la popolazione mondiale arrivi a 16 miliardi di persone: con 2^64 indirizzi IP è come se per ogni singola persona ci sarebbero stati (rozzamente) a disposizione un miliardo di indirizzi IP.

Che poi con l'uso di IP privati gli indirizzi a disposizione sarebbero (come sono già adesso) enormemente di più, com'è già stato detto.

a quel che ne so uno degli scopi di ipv6 e' di eliminare il NAT, quindi ogni periferica che deve essere connessa ad internet deve avere un ip pubblico, gli ip privati sono solo per periferiche che non devono comunicare con l'esterno. Ad ogni modo, credo abbiano scelto 128 bit perche' con 64 potevi rischiare, a seconda degli usi che se ne faranno, di finirli. 128 invece mi pare difficile almeno finche' non diverremo una civilta' multiplanetaria ed internet si estendera' nello spazio :D

in fondo ricordiamoci che IPv6 prevede solo 45 bit (invece di 32) per gli indirizzi internet globali, i rimanenti sono per definire subnet (16) e interfaccia (64) (mentre i primi 3 definiscono che si tratta di un indirizzo globale e non locale).
Da quest punto di vista le personi comuni riceveranno una subnet (quindi 2^64 indirizzi) ciascuna, quindi di fatto IPv6 con i suoi 2^128 indirizzi porta solo a 2^64 indirizzi per connessione, contor i 2^32 di ora. I rimanenti bit sono usati per accomodare tutti i device che uno possiede. per un utente casalingo, questi possono essere al piu' qualche centinaio (il che sono smanettone ho appena superato i 40 con mio server DHCP), quindi la maggior parte sono buttati.Ad ogni modo si sono aumentati gli indirizzi pubblici a un 2^64 effettivi, e con gli altri 64 bit si e' eliminato il NAT. L'intestazione sara' un po' piu' lunga ma sempre meglio di scegliere un numero di bit inferiore e ritrovarsi di nuovo fra qualche decennio a dover cambiare di nuovo standard, con tutti i casini che ne seguono....

Per evitare i casini che ci sono ora con gli ip privati e le subnet di classe A (24 bit) B (16 bit) e C (8 bit), con il fatto che le C sono quasi sempre troppo piccole per le aziende, le B sono troppo grandi per la maggior parte di aziende, ma alcuni siti possono necessitare anche di classi A, e' comprensibile che il nuovo standard avesse delle subnet di dimensione unica e sufficientemente larga. Quindi, anche pensando al futuro, uno doveva scegliere subnet di almeno 32 bit. Questo legato al fatto di vole avere molti piu' indirizzi dei 2^32 attuali, hanno reso 64 bit troppo pochi. Il passo successivo era quindi 128.

andbad
06-05-2016, 08:28
Poi mi spieghi cos'hanno in comune petrolio e indirizzi IP.

E' un discorso molto filosofico. L'uomo non ha la capacità (o almeno è molto ridotta) di limitare i suoi consumi. Immagina un mondo dove l'energia è sostanzialmente infinita (più o meno come gil IPv6). Per comodità o stupidità utilizzerebbe tale energia senza ottimizzarla (che senso avrebbe, in fondo?), per cose futili e senza pensare al futuro.
Il petrolio è alla base della nostra società, non solo come fonte energetica, ma anche come base per il materiale più usato e meno riciclabile. Fino ad oggi lo stiamo trattando come se fosse una risorsa infinita, senza preoccuparci (molto) di cosa verrà dopo (fossero 20, 30 o 100 anni).

Con gli IPv6 potrebbe essere così. A qualcuno potrebbe venire in mente di assegnare un IP ad ogni fottuto chip IoT che ci troveremmo attorno, magari senza pensare a logiche di recupero. Nel 2015 sono stati venduti 1,5 miliardi di smartphone, metti che a qualcuno venga la geniale idea di connettere i caricabatterie con IPv6 pubblico, oltre al cellulare. Sarebbero 3 miliardi di IP solo per quello. Aggiungici ogni altra cosa dotata di chip e gli ordini di grandezza si avvicinano.

E' chiaro che il mio è un discorso al limite e piuttosto improbabile, nasce solamente dl fatto che ci troviamo a disagio a ragionare su numeri così grandi che sembrano infiniti ma che non lo sono.E soprattutto sulla scarsa lungimiranza dell'uomo sulle risorse disponibili.
Per fortuna che sono stati degli ingegneri a decidere sull'IPv6, fossero stati i burocrati o degli imprenditori ci troveremmo con IPv5 (Apple avrebbe fatto iIPv4.5 :D ).

By(t)e

cdimauro
07-05-2016, 14:59
@giorgino87: personalmente penso che utilizzare 2^64 bit soltanto per eliminare il NAT sia un immenso spreco.

Rimango della mia idea che 2^64 sarebbero stati più che adeguati per espandere gli IP globalmente disponibili, e per definire con maggior granularità/usabilità le varie subnet & annesse maschere.

@andbad: tutti i dispositivi connessi hanno bisogno di un indirizzo MAC unico, e in questo caso vengono usati "soltanto" 48 bit: 16 per definire l'azienda, e i rimanenti 32 per l'ID del dispositivo.

2^48 bit sono di gran lunga sotto i 2^64 (di 4 ordini di grandezza) che IMO sarebbero stati sufficienti per l'IPv6...

Sono convinto che prima o poi l'attuale MAC ID si esaurirà (anche perché non si possono riciclare come gli IP), ma spero che anche qui non facciano la bestialità di aumentare a dismisura il nuovo ID soltanto perché "non si sa mai".

andbad
07-05-2016, 18:43
@giorgino87: personalmente penso che utilizzare 2^64 bit soltanto per eliminare il NAT sia un immenso spreco.

Rimango della mia idea che 2^64 sarebbero stati più che adeguati per espandere gli IP globalmente disponibili, e per definire con maggior granularità/usabilità le varie subnet & annesse maschere.

@andbad: tutti i dispositivi connessi hanno bisogno di un indirizzo MAC unico, e in questo caso vengono usati "soltanto" 48 bit: 16 per definire l'azienda, e i rimanenti 32 per l'ID del dispositivo.

2^48 bit sono di gran lunga sotto i 2^64 (di 4 ordini di grandezza) che IMO sarebbero stati sufficienti per l'IPv6...

Sono convinto che prima o poi l'attuale MAC ID si esaurirà (anche perché non si possono riciclare come gli IP), ma spero che anche qui non facciano la bestialità di aumentare a dismisura il nuovo ID soltanto perché "non si sa mai".

Ci sta che leghino l'IP al MAC, poiché di fatto sono due ID per uno stesso dispositivo (anche se ovviamente per layer diversi).

By(t)e

cdimauro
08-05-2016, 07:24
L'Idea, infatti, era proprio quella, visto che il MAC rappresenta il minimo ID univoco per connettersi a qualcosa.

Magari esteso un po', aggiungendo un po' di bit per il produttore (in modo da lasciare inalterati i 4 miliardi di dispositivi per ognuno di essi), e lasciandone alcuni per definire la subnet, ma sempre rimanendo nei 2^64.

andbad
08-05-2016, 14:28
L'Idea, infatti, era proprio quella, visto che il MAC rappresenta il minimo ID univoco per connettersi a qualcosa.

Magari esteso un po', aggiungendo un po' di bit per il produttore (in modo da lasciare inalterati i 4 miliardi di dispositivi per ognuno di essi), e lasciandone alcuni per definire la subnet, ma sempre rimanendo nei 2^64.

E se poi sostituiscono le porte con altri IP? :sofico:

By(t)e

cdimauro
08-05-2016, 14:35
Il NAT alla fine sfrutta proprio le porte, ma perché c'era carenza di indirizzi IPv4.

Però le porte sono nate per altri scopi: per esporre servizi. :fagiano:

giuliop
08-05-2016, 14:49
E' un discorso molto filosofico. L'uomo non ha la capacità (o almeno è molto ridotta) di limitare i suoi consumi. [...]


Sulla stupidità umana non discuto, e sono d'accordo che prima o poi anche gli indirizzi IPv6 finiranno, anche se è alquanto improbabile (come del resto credo dica anche tu) che sia in un futuro prossimo, e aggiungo io anche improbabile in un futuro a medio termine.

In realtà il mio punto era sull'analogia, dal punto di vista logico/filosofico: perché sia valida devi avere almeno un elemento in comune (e sottolineo almeno, perché più sono gli elementi e più l'analogia è buona), da cui poi puoi trarre altre somiglianze. La tua analogia invece è basata unicamente sull'elemento che tu sostieni accomuni petrolio e indirizzi IPv6, e quindi non è valida.

GTKM
08-05-2016, 15:35
Secondo me, se davvero riusciremo a terminare gli indirizzi IP a 128 bit, allora sarà la palese dimostrazione del fatto che siamo degli esseri "malati". Quel numero è assurdamente elevato. :eek:

andbad
08-05-2016, 16:56
Sulla stupidità umana non discuto, e sono d'accordo che prima o poi anche gli indirizzi IPv6 finiranno, anche se è alquanto improbabile (come del resto credo dica anche tu) che sia in un futuro prossimo, e aggiungo io anche improbabile in un futuro a medio termine.

In realtà il mio punto era sull'analogia, dal punto di vista logico/filosofico: perché sia valida devi avere almeno un elemento in comune (e sottolineo almeno, perché più sono gli elementi e più l'analogia è buona), da cui poi puoi trarre altre somiglianze. La tua analogia invece è basata unicamente sull'elemento che tu sostieni accomuni petrolio e indirizzi IPv6, e quindi non è valida.

Beh, lo davo per scontato. Quando è stato "scoperto" il petrolio (o meglio, i suoi molteplici scopi) non si è pensato che è in realtà una risorsa finita. L'economia corrente è basata sul valore del petrolio, in quanto fonte energetica principale. Il parametro principale con il quale viene valutata è la crescita. Più crescita=più richieste energetiche=più petrolio. E' ovvio che tale equazione non potrà crescere per sempre.
Discorso analogo per gli IP: quando sono nati, la rete era composta da poche decine di client/server e dunque IPv4 sembrava più che sufficiente per qualsiasi scopo. La crescita esponenziale della rete (forse) imprevedibile ha causato, in pochi anni (30-40 anni nella scala evolutiva sono un battito di ciglia) il loro esaurimento.
La differenza principale, per fortuna, è che la rete è governata da ingegneri (più o meno) che hanno trovato escamotage (NAT, porte e quant'altro) per sopperire a questa mancanza. I nostri politici, in quanto raramente ingegneri ( :D ) aspetteranno il giorno dopo che sarà estratto l'ultimo barile per fare un decreto legge in cui proibiranno al petrolio di finire :sofico:

By(t)e