View Full Version : Bower & Wilkins acquisita dalla start-up Eva Automation
Redazione di Hardware Upg
04-05-2016, 16:31
Link alla notizia: http://smarthome.hwupgrade.it/news/audio-video/bower-wilkins-acquisita-dalla-start-up-eva-automation_62475.html
Lo storico produttore di diffusori audio è stato ceduto ad una start-up statunitense attiva solamente da due anni. Entrerà con maggiore decisione nelle smart-home?
Click sul link per visualizzare la notizia.
Ma pensa te, é proprio vero che l'economia di oggi é assolutamente imprevedibile, non avrei mai pensato che una startup neonata potesse acquistare di punto in bianco un marchio di riferimento come B&W, ma evidentemente "l'audiofilia" non rendeva cosi' bene come pensassi.
Immagino che adesso smetteranno di produrre speaker classici e si concentreranno sulle minkiate iperconnesse, io continuero' a godermi le mie CM9 S2 cablate ad un marantz PM6005, alla faccia delle cagate smart e multiroom.
Ale55andr0
04-05-2016, 18:26
in verità B&W era prima passata dalla precedente e storica proprietà al distributore per il mercato americano, che ha acquistato l'intero brand. Anche la mundorf, azienda tedesca che produce componenti per crossover di altissima qualità (usati nelle b&w di fascia più alta) era divenuta proprietà B&W o per megliuo dire della proprietà che ha acquisito B&W...ora non so proprio che ne sarà del marchio anche se li si parla di nessun licenziamento e line up dei prodotti inalterata :fagiano:, ma è stranissima sta roba, perchè, per chi non conosce il marchio inglese, una simile manovra facendo una similitudine sarebbe un po' come l'acquisizione la ferrari da parte da un misconosciuto gruppo che si occupa di golf kart :fagiano:
Devono aver speso un occhio della testa perchè la strutture e il reparto R&D che hanno sono qualcosa di allucinante, è davvero un colosso dell'audio, il primo in inghilterra e uno dei primi al mondo... se non il primo
Ale55andr0
04-05-2016, 18:35
evidentemente "l'audiofilia" non rendeva cosi' bene come pensassi.
.
veramente il settore dell'audio di qualità è in fortissima crisi, e non è solo una questione economica, seppur sia sicuramente buona parte della causa, ma anche "culturale". Mentre un tempo le gradi superfici offrivano anche prodotti audio di qualità, pur sempre di fascia consumer, e di vari marchi, ora vedi nella maggior parte dei casi solo mini impianti compatti stra economici e 4 componenti economicissimi separati di fascia ultra entry level ad andar bene, eppure... li accanto noti senza "pudori" pannelli TV da 75" e 5-6000euro...ergo è anche una questione di disinteresse...a ben vedere, o meglio sentire, non aveva/ha neppure senso investire in catene di riproduzione particolarmente performanti: la qualità media delle incisioni fa veramente defecare a causa della fortissima compressione dinamica voluta, non si sa perchè, dalle major del mondo musicale, cosa che rende i suoni oltre che irrealistici nella dinamica dei singoli strumenti, anche molto sporchi e impastati alle frequenze mediolte. Sono pochissime le etichette audiophile che producono dischi incisi a dovere, solo che a non tutti piace il jazz, la classica o qualche altro genere di nicchia...
veramente il settore dell'audio di qualità è in fortissima crisi, e non è solo una questione economica, seppur sia sicuramente buona parte della causa, ma anche "culturale". Mentre un tempo le gradi superfici offrivano anche prodotti audio di qualità, pur sempre di fascia consumer, e di vari marchi, ora vedi nella maggior parte dei casi solo mini impianti compatti stra economici e 4 componenti economicissimi separati di fascia ultra entry level ad andar bene, eppure... li accanto noti senza "pudori" pannelli TV da 75" e 5-6000euro...ergo è anche una questione di disinteresse...a ben vedere, o meglio sentire, non aveva/ha neppure senso investire in catene di riproduzione particolarmente performanti: la qualità media delle incisioni fa veramente defecare a causa della fortissima compressione dinamica voluta, non si sa perchè, dalle major del mondo musicale, cosa che rende i suoni oltre che irrealistici nella dinamica dei singoli strumenti, anche molto sporchi e impastati alle frequenze mediolte. Sono pochissime le etichette audiophile che producono dischi incisi a dovere, solo che a non tutti piace il jazz, la classica o qualche altro genere di nicchia...
Non ero assolutamente al corrente della crisi del hifi, deve essere l'ennesima vittima del made in china con etichette altisonanti come audio HD, super bass, hi res, airplay, aptx e cazzate varie.
Vabbé ce ne faremo una ragione, vedo tanta gente comprarsi le casse wifi bose e marshall che ho provato personalmente e che trovo RACCAPRICCIANTI, ma é vero pure che l'industria musicale ormai produce solo merda.
Per tanto tempo faro' ancora parte di quella nicchia di gente che ascolta dischi di 10/20 anni fà su impianti "vecchia generazione"
Ma pensa te, é proprio vero che l'economia di oggi é assolutamente imprevedibile, non avrei mai pensato che una startup neonata potesse acquistare di punto in bianco un marchio di riferimento come B&W, ma evidentemente "l'audiofilia" non rendeva cosi' bene come pensassi.
Immagino che adesso smetteranno di produrre speaker classici e si concentreranno sulle minkiate iperconnesse, io continuero' a godermi le mie CM9 S2 cablate ad un marantz PM6005, alla faccia delle cagate smart e multiroom.
ma sono un punto di riferimento nel settore, non credo che la smantelleranno come fece kenwood con infinity. b&w e' una forza nel settore e anche se non mi sono ben informato non mi risulta sia in difficolta' di bilancio, anzi.
Ammetto che la cosa mi spaventa e non poco:eek:
a causa della fortissima compressione dinamica voluta, non si sa perchè, dalle major del mondo musicale
C'è sempre un perchè... (vi consiglio di leggere anche alcuni link delle note a fondo pagina, parlano di alcuni aspetti interessanti). (https://it.wikipedia.org/wiki/Loudness_war) In sostanza hanno capito che più qualcosa suona forte più attira persone.. come le disco i club etc
Stormblast
04-05-2016, 22:13
Non ero assolutamente al corrente della crisi del hifi, deve essere l'ennesima vittima del made in china con etichette altisonanti come audio HD, super bass, hi res, airplay, aptx e cazzate varie.
Vabbé ce ne faremo una ragione, vedo tanta gente comprarsi le casse wifi bose e marshall che ho provato personalmente e che trovo RACCAPRICCIANTI, ma é vero pure che l'industria musicale ormai produce solo merda.
Per tanto tempo faro' ancora parte di quella nicchia di gente che ascolta dischi di 10/20 anni fà su impianti "vecchia generazione"
secondo me non è colpa del made in china etc etc... ma dipende più che altro dal fatto che gli amanti del genere, una volta comprate delle casse di buon livello, difficilmente le cambieranno a breve. Anche se esce una nuova versione. Conosco chi ha 801 e 802, e so per certo che se le porterà nella tomba. Poi si passa a nuovi acquirenti che come esigenza hanno tipo "quale impianto HT con max 400€?'
Ecco che marchi come B&W possono avere fasi di crisi.
ps. pure io ho CM9 (versione 1) collegate a elettroniche Krell, e a meno di vincere qualche lotteria resteranno al loro posto moooooolto a lungo
curioso. sento anche un po' odore di 'acquisto del solo marchio' inteso proprio alla lettera, il simbolo. vedremo... in ogni caso il mercato audiofilo ha sempre avuto, almeno da dopo la cosiddetta era d'oro, regole tutte sue, e millemila 'guru illuminati'
supertigrotto
05-05-2016, 08:25
B e w ormai faceva prodotti scarsi,preferisco le AD che fanno a Brogliano/Castelgomberto dove fanno una produzione artigianale di altissima qualità,ho visitato la fabbrica e conosciuto il titolare (persona molto competente e cortese) e anche lui era del parere che le B e W erano diventate troppo "commerciali" come suono.Ormai l'alta fedeltà è roba da archeologi,pensate che c'è gente convinta che le bose suonano in modo eccellente e che sia la migliore marca in assoluto.Mission,Infinity,logan martin e altri saranno studiate dagli archeologi moderni come prodotto del leggendario homo acusticus!
B e w ormai faceva prodotti scarsi,preferisco le AD che fanno a Brogliano/Castelgomberto dove fanno una produzione artigianale di altissima qualità,ho visitato la fabbrica e conosciuto il titolare (persona molto competente e cortese) e anche lui era del parere che le B e W erano diventate troppo "commerciali" come suono.Ormai l'alta fedeltà è roba da archeologi,pensate che c'è gente convinta che le bose suonano in modo eccellente e che sia la migliore marca in assoluto.Mission,Infinity,logan martin e altri saranno studiate dagli archeologi moderni come prodotto del leggendario homo acusticus!
Se parli di Bose con un audiofilo ti sputa in bocca, sono buoni prodotti ma assolutamente commerciali e comunque bose ha dei brevetti e fà dei concept molto particolari, di speaker "classici" ne fanno giusto un modello ad un prezzo quasi popolare.
A me il sound di bose non dispiace in generale, ma devo ammettere che é molto "colorato" e un purista di certo storce la bocca per quella presenza di bassi un po' troppo ingombrante.
Ho avuto il companion 5 per la sala dove avevo il computer ed attualmento ho il soundlink mini, due prodotti che onestamente ho trovato e trovo eccezionali, di certo non da audiofilo sia chiaro.
B&W produce casse dalle finiture high-end con prezzi che arrivano ad oltre 4.000 euro per una coppia di colonne, poi come tutte le casse bisogna vedere a cosa le coleghi, che musica ci ascolti e cosa apprezzaz il tuo orecchio, l'ascolto é sempre soggettivo.
Ho l'impressione che l'80% della gente abbia le orecchie foderate di coppa, tempo fà un collega mi racconta di aver preso un cassone blutooth della marshall di cui era entusiasta per il sound incredibile che riusciva a produrre, ci ho ascoltato un paio di dischi collegando lo smarthpone con un cavo jack e sono rimasto di sasso, suono impastatissimo e piu' provi ad equalizzarlo e peggio é, una roba che per me non vale manco 100 euro e che ha pagato 400.
Al giorno d'oggi si compra tutto in base alle review ( spessissimo false ) e ci si convince pure che il prodotto acquistato sia valido perché 120 persone hanno messo 5 stelle, mi chiedo la gente che mette 5 stelle ad un marshall woburn su che cazzo di sistema ascoltasse la musica il giorno prima :asd:
E anche una questione di appiattimento...
Fino a qualche anno fa fra un impianto hi fi degno di questo nome ed uno economico cera un abisso.
Oggi anche un impianto relativamente economico ( non mi riferisco alle cinesate da 50 euro) offre spesso una qualità più che dignitosa per andare sopra alla quale i prezzi salgono in modo esponenziale per miglioramenti sempre meno percepibili per i quali sempre meno gente e disposta a spendere.
E anche una questione di appiattimento...
Fino a qualche anno fa fra un impianto hi fi degno di questo nome ed uno economico cera un abisso.
Oggi anche un impianto relativamente economico ( non mi riferisco alle cinesate da 50 euro) offre spesso una qualità più che dignitosa per andare sopra alla quale i prezzi salgono in modo esponenziale per miglioramenti sempre meno percepibili per i quali sempre meno gente e disposta a spendere.
no la differenza tra un impianto hifi da 500 euro e uno da 2000 é sempre la stessa, cio ' che é cambiata é la musica,.
Oggi la qualità delle registrazioni é nettamente migliorata e per far uscire il suono da un pezzo non ti servono piu' impianti da audiofilo, il problema resta se ascolti vecchia musica, che per quanto mi riguarda rappresenta l'80% dell'ascolto
In realtà il mondo dell'hi FI è in forte crisi perché i loro prodotti hanno cicli operativi lunghissimi e periodi di obsolescenza inesistenti. Un paio di b&w o klipsch di 10 - 20 anni fa suoneranno sempre egregiamente.
Il mercato si è saturato: chi voleva un hi FI lo ha già comprato, chi cambia si può rivolgere ad un vasto mercato dell'usato.
I giovani millennials non hanno l'ambiente (casa) sufficientemente grande per acquistare prodotti simili.
Gli HiFi non possono essere il core business, casse da pavimento e simili possono essere flagship products e poco più.
I prodotti su cui si possono fare margini sicuri sono impianti bluetooth integrati, i cui coni dopo pochi anni sono deformati (perché sottodimensionati) o comunque diventano obsoleti per batteria/standard etc
Io ascolto le mie klipsch rf15 dal 2006 e sinceramente non so proprio quando le cambierò.
Dall'altro lato i prezzi dell HiFi sono rimasti artificialmente alti per troppo tempo, mercati più competitivi come quello dei monitora (quello in crescita) mostrano prodotti dalle caratteristiche eccezionali a prezzi enormemente più bassi. Un paio di m audio bx8 costa 300 euro, per avere qualità paragonabile nel mondo HiFi bisogna spendere 1500 euro...
Ale55andr0
06-05-2016, 01:38
no la differenza tra un impianto hifi da 500 euro e uno da 2000 é sempre la stessa, cio ' che é cambiata é la musica,.
Oggi la qualità delle registrazioni é nettamente migliorata e per far uscire il suono da un pezzo non ti servono piu' impianti da audiofilo, il problema resta se ascolti vecchia musica, che per quanto mi riguarda rappresenta l'80% dell'ascolto
ehm, no, la qualità delle registrazioni fa mediamente PENA
Dall'altro lato i prezzi dell HiFi sono rimasti artificialmente alti per troppo tempo, mercati più competitivi come quello dei monitora (quello in crescita) mostrano prodotti dalle caratteristiche eccezionali a prezzi enormemente più bassi. Un paio di m audio bx8 costa 300 euro, per avere qualità paragonabile nel mondo HiFi bisogna spendere 1500 euro...
Tutto corretto tranne che non puoi comparare casse monitor con casse da ascolto. Le monitor hanno si un suono "eccezzionale" ma non ti daranno mai l'appagamento di un paio di casse progettate e costruite per l'ascolto, appunto.
Ton90maz
07-05-2016, 01:59
no la differenza tra un impianto hifi da 500 euro e uno da 2000 é sempre la stessa, cio ' che é cambiata é la musica,.
Oggi la qualità delle registrazioni é nettamente migliorata e per far uscire il suono da un pezzo non ti servono piu' impianti da audiofilo, il problema resta se ascolti vecchia musica, che per quanto mi riguarda rappresenta l'80% dell'ascoltoDovrebbe essere il contrario, se non emergono i difetti di una registrazione su un impianto economico vuol dire che quella registrazione fa schifo.
Tutto corretto tranne che non puoi comparare casse monitor con casse da ascolto. Le monitor hanno si un suono "eccezzionale" ma non ti daranno mai l'appagamento di un paio di casse progettate e costruite per l'ascolto, appunto.Appagamento con cosa? Tipo l'irregolarità della risposta? La distorsione altissima? :D
Da ex possessore delle "mitiche" 801 mi dispiace molto per la fine di B&W, ma devo anche dire che ciò che ha ucciso l'alta fedeltà, non è la cinesata come si vuol far credere, ma l'ascolto della musica tramite MP3/AAC su Pc, Mac o Smartphone....
E c'è anche da dire che negli ultimi anni il mondo "Pro", fino a fine anni '90 una nicchia assoluta di mercato, unendo l'utile al dilettevole è entrato prepotentemente nelle case di moltissimi... Quando ho scoperto il mondo dell' audio "Pro" ho definitivamente abbandonato l'alta fedeltà classica. A prezzi quasi "irrisori" si può avere una qualità che nell'alta fedeltà classica è quasi sconosciuta... Decine di marchi storici e New entires oggi propongono Speaker bi/triamplificati e soprattutto ATTIVI e convertitori/Schede Audio di assluta qualità che non fanno rimpiangere due terzi del cosiddetto High-End salottiero... Meno pippe e più fatti, e questo grazie anche ai "cinesi" (T-Amp e derivati, HIVI, Edifier e compagnia) e ai vecchi e giovani leoni che dalle cantine degli studi di registrazione oggi si trovano su milioni di scrivanie in tutto il mondo...
Il problema degli audiofili è che si fanno tantissime pippe mentali, ma di elettronica capiscono poco....Mena che manco di acustica.... Un paio di Adam, Dynaudio, Tannoy, Jbl, Focal, Pioneer accoppiate ad un buon DAC/Scheda audio offrono risultiati sorprendenti a cifre ancora umane...e costringono anche ad ascoltare "piatto" e a farsi i primi rudimenti di acustica....:)
Da ex possessore delle "mitiche" 801 mi dispiace molto per la fine di B&W, ma devo anche dire che ciò che ha ucciso l'alta fedeltà, non è la cinesata come si vuol far credere, ma l'ascolto della musica tramite MP3/AAC su Pc, Mac o Smartphone....
E c'è anche da dire che negli ultimi anni il mondo "Pro", fino a fine anni '90 una nicchia assoluta di mercato, unendo l'utile al dilettevole è entrato prepotentemente nelle case di moltissimi... Quando ho scoperto il mondo dell' audio "Pro" ho definitivamente abbandonato l'alta fedeltà classica. A prezzi quasi "irrisori" si può avere una qualità che nell'alta fedeltà classica è quasi sconosciuta... Decine di marchi storici e New entires oggi propongono Speaker bi/triamplificati e soprattutto ATTIVI e convertitori/Schede Audio di assluta qualità che non fanno rimpiangere due terzi del cosiddetto High-End salottiero... Meno pippe e più fatti, e questo grazie anche ai "cinesi" (T-Amp e derivati, HIVI, Edifier e compagnia) e ai vecchi e giovani leoni che dalle cantine degli studi di registrazione oggi si trovano su milioni di scrivanie in tutto il mondo...
Il problema degli audiofili è che si fanno tantissime pippe mentali, ma di elettronica capiscono poco....Mena che manco di acustica.... Un paio di Adam, Dynaudio, Tannoy, Jbl, Focal, Pioneer accoppiate ad un buon DAC/Scheda audio offrono risultiati sorprendenti a cifre ancora umane...e costringono anche ad ascoltare "piatto" e a farsi i primi rudimenti di acustica....:)
mazza se ne hai sparate di cazzate.
Hai visto il prezzo medio di una coppia di diffusori dynaudio? Ti ci compri le B&W con tanto di ampli integrato ....
Quando parlo di "cinesate" io parlo di casse wifi attive che oggi vanno tanto di moda.
Sound pompato da equalizzatori digitali e ampli integrati da 4 lire che fomentano bassi e alti facendo credere ad orecchie poco esperte che il suono sia di buona qualità, sicuramente sono appaganti, ma se uno é stato in sale di registrazione sa bene che quelle resa é assolutamente artefatta.
ehm, no, la qualità delle registrazioni fa mediamente PENA
Dovrebbe essere il contrario, se non emergono i difetti di una registrazione su un impianto economico vuol dire che quella registrazione fa schifo.
Prendo un esempio molto commerciale, i coldplay.
Basta ascoltare sullo stesso impianto Parachutes del 2000 e A Head Full of Dreams del 2015 per rendersi conto della netta differenza di sonorità.
Un disco del 2000 rende bene con un impianto da migliaia di euro, uno recente suona bene pure con una coppia di casse wharfedale da 200 euro.
Prendo un esempio molto commerciale, i coldplay.
Basta ascoltare sullo stesso impianto Parachutes del 2000 e A Head Full of Dreams del 2015 per rendersi conto della netta differenza di sonorità.
Un disco del 2000 rende bene con un impianto da migliaia di euro, uno recente suona bene pure con una coppia di casse wharfedale da 200 euro.
Vorrei tentare di correggere il tiro:
il fatto che un brano di musica commerciale del 2016 suoni bene sia su impianti hi-end che su compatti da supermercato che nelle cuffie da MP3 vuol solo dire che quel brano è stato fatto su misura per essere usufruito con questi ultimi mezzi, infatti in una catena di riproduzione tutto si livella al livello del pezzo più basso fra quelli che la compongono, e non è affatto indice di buona qualità, anzi alla fine è stato talmente elaborato, mixato, equalizzato, filtrato e compresso che del messaggio musicale originale (se mai ci fosse stato perché quando si parte da registrazioni in studio multitraccia dove ogni strumento è ripreso da solo e poi montato insieme non si può certo parlare di parametri come la musicalità o ricostruzione della scena che difatti non c'è proprio) rimane niente.
Per cui per poter valutare un impianto è necessario partire da registrazioni con dinamica piena, non filtrati e soprattutto ripresi il più possibilmente rispettando l'ambienza e la sonorità del punto di ripresa, quindi gruppi acustici o orchestre o comunque musica "unplugged" altrimenti non è possibile valutare la fedeltà di riproduzione di un impianto.
Detto questo, se si ascolta solo musica commerciale oggi per ottenere un suono soddisfacente basta acquistare un paio di casse amplificate e una sorgente che con meno di 1000 euro riusciamo a ricreare l'ambienza di un piccolo concerto rock, ma l'alta feldeltà che porta a buoni ascolti è ben altra cosa con Buonapace di tutti.
Tutto questo senza voler criticare le scelte di nessuno, ognuno ha le proprie esigenze e soprattutto ascolta la musica che gli piace per cui per ascoltare la musica commerciale basta un impianto da "Giostrai" per altra musica servono ben altri impianti.
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