RAEL70
25-04-2016, 08:47
http://www.thereelbits.com/wp-content/uploads/2012/07/LOVE-theatrical-poster.jpeg
Eubank, regista americano sconosciuto ai più eppure dotato di un curriculum decisamente interessante.
Nel 2004 è operatore di camera nello splendido "Collateral" di Mann, nel 2006 tecnico degli SFX in "Superman Returns" di Singer e nel 2011 esordisce alla regia con "Love".
Descrivere questo film non è facile anche perché, in tutta sincerità, è probabilmente il film che più si avvicina alla filosofia che pervade il 2001 di Kubrick.
Partiamo dalla trama:
1864, Guerra di Secessione Americana, un battaglione (credo degli Stati Confederati) si appresta a combattere la sua ultima e definitiva battaglia contro il nemico; i soldati sanno di essere in forte inferiorità e sanno che sono spacciati ma comunque sono pronti a dare battaglia per onorare la loro bandiera.
Il loro capitano viene incaricato dal Generale per fuggire via dall'accampamento (prima della battaglia finale) e recarsi nel Nebraska (se non ricordo male) per vedere cosa realmente sia stato scoperto in un luogo particolare; corre voce, infatti, che qualche settimana prima, degli uomini abbiano scoperto un grande oggetto...
2045, Stazione Spaziale ISS orbitante attorno alla Terra, l'astronauta Miller è già da parecchio tempo in orbita ma, dopo qualche giorno, perde i contatti radio con la NASA.
L'ultimo collegamento con il centro di comando fa intuire che qualcosa di catastrofico sta avvenendo sulla Terra, dopodiché le comunicazioni cessano e Miller si ritrova da solo e isolato da tutto sulla ISS,
Passano i giorni in cui l'astronauta cerca di ripristinare la radio, si mantiene in attività fisica ma l'isolamento inizia a deprimerlo e a stressarlo anche dal punto di vista psicoemotivo.
Sogni e ricordi si mischiano nella sua mente e la voglia di abbandonare quel posto è talmente forte da spingerlo ad una decisione: fuggire dalla ISS per andare sulla Terra munito solamente della tuta e del casco...
Quando sembra che la sua follia abbia raggiunto il culmine, Miller ha un barlume di razionalità e ritorna indietro dalla sua decisione.
Tornato sulla ISS cerca di analizzare meglio la situazione dal punto di vista tecnico e osservando i vari circuiti stampati nota un pacco nascosto tra essi...
Il film ha certamente dei difetti (in alcune parti è troppo lento) ma la trama e il significato di alcune sequenze sono davvero notevoli e non si può non rimanerne affascinati.
Lo consiglio senza indugi ma bisogna essere consapevoli che il film non è dotato di dinamicità.
Mi sono dimenticato del trailer (https://youtu.be/YiYmAixzpMg).
Eubank, regista americano sconosciuto ai più eppure dotato di un curriculum decisamente interessante.
Nel 2004 è operatore di camera nello splendido "Collateral" di Mann, nel 2006 tecnico degli SFX in "Superman Returns" di Singer e nel 2011 esordisce alla regia con "Love".
Descrivere questo film non è facile anche perché, in tutta sincerità, è probabilmente il film che più si avvicina alla filosofia che pervade il 2001 di Kubrick.
Partiamo dalla trama:
1864, Guerra di Secessione Americana, un battaglione (credo degli Stati Confederati) si appresta a combattere la sua ultima e definitiva battaglia contro il nemico; i soldati sanno di essere in forte inferiorità e sanno che sono spacciati ma comunque sono pronti a dare battaglia per onorare la loro bandiera.
Il loro capitano viene incaricato dal Generale per fuggire via dall'accampamento (prima della battaglia finale) e recarsi nel Nebraska (se non ricordo male) per vedere cosa realmente sia stato scoperto in un luogo particolare; corre voce, infatti, che qualche settimana prima, degli uomini abbiano scoperto un grande oggetto...
2045, Stazione Spaziale ISS orbitante attorno alla Terra, l'astronauta Miller è già da parecchio tempo in orbita ma, dopo qualche giorno, perde i contatti radio con la NASA.
L'ultimo collegamento con il centro di comando fa intuire che qualcosa di catastrofico sta avvenendo sulla Terra, dopodiché le comunicazioni cessano e Miller si ritrova da solo e isolato da tutto sulla ISS,
Passano i giorni in cui l'astronauta cerca di ripristinare la radio, si mantiene in attività fisica ma l'isolamento inizia a deprimerlo e a stressarlo anche dal punto di vista psicoemotivo.
Sogni e ricordi si mischiano nella sua mente e la voglia di abbandonare quel posto è talmente forte da spingerlo ad una decisione: fuggire dalla ISS per andare sulla Terra munito solamente della tuta e del casco...
Quando sembra che la sua follia abbia raggiunto il culmine, Miller ha un barlume di razionalità e ritorna indietro dalla sua decisione.
Tornato sulla ISS cerca di analizzare meglio la situazione dal punto di vista tecnico e osservando i vari circuiti stampati nota un pacco nascosto tra essi...
Il film ha certamente dei difetti (in alcune parti è troppo lento) ma la trama e il significato di alcune sequenze sono davvero notevoli e non si può non rimanerne affascinati.
Lo consiglio senza indugi ma bisogna essere consapevoli che il film non è dotato di dinamicità.
Mi sono dimenticato del trailer (https://youtu.be/YiYmAixzpMg).