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View Full Version : [FILM] Babadook (Jennifer Kent - 2014)


RAEL70
12-04-2016, 21:26
http://www.frontrowreviews.co.uk/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/fd55ae36-2169-4ff8-bafa-38e89064056c.jpg

"Babadook" costituisce l'esordio cinematografico della regista australiana Jennifer Kent.

Acclamato dalla critica e vincitore di diversi premi, il film costituisce uno dei migliori (se non il migliore) film simil-horror che siano mai stati realizzati.

Praticamente ovunque "Babadook" viene etichettato come Horror ma, in tutta onestà, il film è un dramma a tinte horror che però non riescono a prendere il sopravvento.

Niente "Jump-scare", niente aumenti improvvisi della musica, niente dei tanti abusati clichè del cinema di spavento degli anni duemila.

"Babadook" è un gioello per le condizioni con le quali è stato realizzato (regista esordiente, budget decisamente basso, attori non affermati), per il taglio della regia, per la splendida sceneggiatura (anch'essa della Kent), per una fotografia a tratti spettrale e a volte triste e desaturata ma, soprattutto, perché riesce ad infondere allo spettatore il vero e genuino concetto della Paura che, molto spesso, viene scambiato per spavento.

Trama:
Amelia è una infermiera che lavora in un ospedale geriatrico ed ha un figlio di 7 anni di nome Samuel.

La sua vita è stata segnata da una tragedia incancellabile: la notte stessa in cui il marito la stava portando all'ospedale per partorire Samuel avviene un incidente automobilistico in cui il marito/futuro padre muore e poche ore dopo Samuel nasce.

A causa di questa incredibile e parossistica coincidenza Amelia non ha mai voluto organizzare la festa di compleanno di Samuel.

Il film inizia 7 anni dopo questa tragedia.

Amelia e Samuel vivono da soli nella loro casa e la madre dimostra di non aver ancora superato il tremendo lutto (è depressa ed ha un evidente esaurimento nervoso), si reca sempre al lavoro ma non ha entusiasmo e non riesce più a stare dietro al suo bambino; il figlio ha seri problemi comportamentali (spesso mette in pericolo l'incolumità dei suoi compagni e/o di altri bambini), è alquanto irrequieto, capriccioso, a volte violento e il rapporto tra i due è certamente conflittuale.

Una sera come tante altre Samuel chiede di farsi leggere dalla mamma un libro che ha trovato in cantina dal nome "Babadook".

Da quel momento la realtà di questa piccola cellula familiare cambierà totalmente...

Qualcuno si domanderà se "Babadook" possa spaventare o meno ed è qui che il film emerge rispetto alla totalità dei titoli del genere: spaventarsi è una emozione che dura poco (a volte pochissimi secondi), che determina il brusco aumento dell'attività cardiaca ma poi, dopo poco, tutto ritorna normale; "Babadook" (e qui lo possiamo tranquillamente accostare a "Shining") invece inizia ad incutere paura nello spettore in maniera graduale, lenta ma costante perché ciò che si vede spaventa ma poi passa ma ciò che non si vede non spaventa ma impaurisce in modo netto e definitivo.

Spero che la Kent non finisca come Shyamalan; il suo esordio costituisce già una vetta per la maggior parte dei registi del genere, adesso le aspettative saranno enormi per ogni suo successivo lavoro.

Trailer (https://youtu.be/l-3lo8jp-lI).

Il finale nonché l'intero film si può capire solo se ci si rende conto che esso non è un Horror...

Z.e.t.
13-04-2016, 10:38
Per me un film pessimo, e non capisco ancora chi lo elogia.:muro:

RAEL70
13-04-2016, 11:13
Per me un film pessimo, e non capisco ancora chi lo elogia.:muro:

Allora non puoi capirmi :D.

Quali sono i motivi per cui lo giudichi pessimo?

Z.e.t.
13-04-2016, 11:15
Allora non puoi capirmi :D.

Quali sono i motivi per cui lo giudichi pessimo?

Senza capo nè coda, e recitazione scadente in primis.
Film altezzoso, ma che delude.

RAEL70
13-04-2016, 11:20
Perché senza capo ne coda?
La sceneggiatura è semplicissima (due personaggi, una casa), nessun buco logico, non capisco a cosa ti riferisci.

Interpretazioni pessime?
Un bambino che più odioso di così è impossibile, una madre che scende sempre più nell'abisso, entrambi interpretazioni rese al meglio, non vedo cosa si possa loro imputare.

Z.e.t.
13-04-2016, 11:22
Perché senza capo ne coda?
La sceneggiatura è semplicissima (due personaggi, una casa), nessun buco logico, non capisco a cosa ti riferisci.

Interpretazioni pessime?
Un bambino che più odioso di così è impossibile, una madre che scende sempre più nell'abisso, entrambi interpretazioni rese al meglio, non vedo cosa si possa loro imputare.

Abbiamo visto due film diversi allora.
Per me è stata una perdita di tempo e non ci trovo altri riferimenti se non quello pseudo horror. Il resto sono fandonie e scuse che ci si inventa per giustificare una trama semplice.

RAEL70
13-04-2016, 11:33
Io ho visto un film profondo, lontano dai cliché abusati e strabusati del genere, un film che fa comprendere la differenza tra spavento e paura.

I riferimenti al cinema di Kubrick e di Polanski sono alquanto evidenti senza considerare delle palesi citazioni del cinema espressionista di Wiene.

Grandissimo esordio per un film che si ritaglia un posto particolare all'interno di un genere che, di fatto, lo sminuisce implicitamente.

Z.e.t.
13-04-2016, 11:46
Io ho visto un film profondo, lontano dai cliché abusati e strabusati del genere, un film che fa comprendere la differenza tra spavento e paura.

I riferimenti al cinema di Kubrick e di Polanski sono alquanto evidenti senza considerare delle palesi citazioni del cinema espressionista di Wiene.

Grandissimo esordio per un film che si ritaglia un posto particolare all'interno di un genere che, di fatto, lo sminuisce implicitamente.

E' lodevole cercare riferimenti laddove non ce ne sono, per giustificare scelte del regista.

RAEL70
13-04-2016, 12:03
Se non vedi i riferimenti non posso farci nulla.

baroneVonToben
13-04-2016, 16:36
a me è piaciuto!

RAEL70
13-04-2016, 17:53
a me è piaciuto!
Potresti descriverne le motivazioni?

baroneVonToben
14-04-2016, 18:54
anzitutto la recitazione,m'è parsa convincente,poi la trama anche se qualcosa sapeva di già visto, comunque ripeto a me è piaciuto, poi dipende dai gusti,personalmente sono di bocca buona, non cerco il pelo nell'uovo.
grazie per le tue presentazioni, continua così, ciao

RAEL70
15-04-2016, 08:21
Concordo sulle interpretazioni dei due protagonisti, decisamente insopportabile il figlio, credibilmente esaurita la mamma.

In realtà, però, esiste un terzo, vero, protagonista del film: la casa.

La casa viene intesa dalla Kent non come un luogo fisico infestato (come avviene quasi sempre nel genere Horror) bensì come qualcosa di estremamente differente (non posso rivelare di più).

Qualcuno mi risponderà "...e il Babadook non è il quarto protagonista?".
Ni.

Basta così, non posso andare oltre.:)

ChristinaAemiliana
15-04-2016, 23:02
Visto tempo fa in lingua originale, perché ero assolutamente curiosa. :stordita:

Mi è piaciuto molto. Gli attori (madre e figlio) sono bravissimi, disturbanti entrambi. La sceneggiatura trasmette un'inquietudine che aumenta progressivamente. Sicuramente non è un horror tipico di questi anni (non è una successione di spaventi improvvisi che ti fanno sobbalzare e, per fortuna, non è l'ennesimo found footage :D), piuttosto un...boh...horror psicologico? Dramma psico-horror? :p

Anche a me ha ricordato parecchio Polanski (Rosemary's baby?) ma anche Shock di Mario Bava (la donna, il figlio, la casa...) :stordita:


In realtà, però, esiste un terzo, vero, protagonista del film: la casa.

La casa viene intesa dalla Kent non come un luogo fisico infestato (come avviene quasi sempre nel genere Horror) bensì come qualcosa di estremamente differente (non posso rivelare di più).

Qualcuno mi risponderà "...e il Babadook non è il quarto protagonista?".
Ni.

Basta così, non posso andare oltre.:)

Nemmeno sotto il tag spoiler? :mc: :stordita:

RAEL70
16-04-2016, 06:31
Mi è piaciuto molto. Gli attori (madre e figlio) sono bravissimi, disturbanti entrambi. La sceneggiatura trasmette un'inquietudine che aumenta progressivamente. Sicuramente non è un horror tipico di questi anni (non è una successione di spaventi improvvisi che ti fanno sobbalzare e, per fortuna, non è l'ennesimo found footage :D), piuttosto un...boh...horror psicologico? Dramma psico-horror? :p

Anche a me ha ricordato parecchio Polanski (Rosemary's baby?) ma anche Shock di Mario Bava (la donna, il figlio, la casa...) :stordita:

Nemmeno sotto il tag spoiler? :mc: :stordita:
Se vogliamo parlare approfonditamente del film bisogna per forza usare quel tag.

Cerco quindi di analizzare un po più in profondità...


Non definirei "Babadook" un horror esattamente come non si può far appartenere a questo genere film come "Il Sesto Senso" o "The Others".

E' sicuramente un Thriller psicologico con venature horror dovute alla presenza del Babadook ma non si può definirlo un rappresentante puro del genere.

Si, oltre a Polansky, si può citare Bava ma direi anche che alcune sequenze sono kubrickiane fino al midollo (la cena per esempio).

Tornando ai protagonisti, escludendo la madre e il figlio, sicuramente la casa è l'elemento principale anzi, forzando la mano, direi che è la protagonista fondamentale.

Cosa rappresenta la casa?
Bisogna partire da una considerazione: l'intero film è una allegoria.

Come in ogni allegoria, ogni elemento simbolizza qualcosa o qualcuno e, in questo particolare caso, la casa rappresenta, senza dubbio alcuno, la psiche della madre.

Babadook rappresenta il summa del suo esaurimento nervoso, attenzione non rappresenta le sue paure ma è l'esteriorizzazione del grande travaglio psico-emotivo che la madre sta vivendo da 7 anni.

Emblematica come non mai (per comprendere il significato del Babadook) la scena in cui ella, nel mentre che lava i piatti, osserva la casa dell'anziana vicina ove, all'interno di uno sgabuzzino è presente Babadook...

Qui si spiega tutto: non esiste UN Babadook ma ognuno di noi ha il suo Babadook e, nel caso particolare, l'anziana vicina ha imparato a convivere con la sua malattia (ricordi quando la madre rimprovera il figlio del fatto che parla del morbo di Parkinson in modo esplicito e l'anziana risponde che non c'è alcun problema perché ha imparato a conviverci?) e quindi con il suo travaglio emotivo e le sue paure.

Babadook si manifesta definitivamente entrando dentro il corpo della madre rendendola una novella Jack Torrence di kubrickiana memoria la quale sogna, in modo estremamente reale, di fare a pezzi il figlio e di mettere fine alla sua depressione.

Babadook, concretamente, non esiste se non nella mente della madre; è la somatizzazione di tutta la sua depressione che, da 7 anni, è compressa, sotto pressione, dalla vita quotidiana e dall'educazione di un figlio che viene ritenuto colpevole di essere nato nello stesso giorno in cui il padre è accidentalmente morto.

Samuel (il figlio) percepisce tutto questo e anche lui lo somatizza (ricordo che egli è il primo che vede e avverte la presenza del Babadook) ma in modo fanciullesco e non tremendamente violento come farebbe la psiche di un adulto.


Mi fermo qua anche perché direi che, a questo punto, è alquanto facile decodificare il finale. :)

Altair[ITA]
18-04-2016, 01:34
a me è piaciuto TANTISSIMO!


per me QUESTO è Horror!

Non dannati jumpscares senza nè capo nè coda.

L'Horror per me deve essere Ansia, Disturbi mentali, incapacità di comprendere se i "mostri sono nella nostra testa" o sono reali.

per me 8 pienissimo. Anche il finale, per quanto magari assurdo, l'ho trovato perfettamente e Freudiamente Con un senso.

RAEL70
18-04-2016, 07:51
;43584869']Anche il finale, per quanto magari assurdo, l'ho trovato perfettamente e Freudiamente Con un senso.
:cincin:

ChristinaAemiliana
19-04-2016, 23:42
Si, oltre a Polansky, si può citare Bava ma direi anche che alcune sequenze sono kubrickiane fino al midollo (la cena per esempio)..


Sì, assolutamente! Non l'avevo menzionato ma concordo al 100% anche sulla "presenza" di Kubrick. :)

La cena, tra l'altro, secondo me è una delle scene più belle, fotografia perfetta, colori cupi...



Tornando ai protagonisti, escludendo la madre e il figlio, sicuramente la casa è l'elemento principale anzi, forzando la mano, direi che è la protagonista fondamentale.

Cosa rappresenta la casa?
Bisogna partire da una considerazione: l'intero film è una allegoria.

Come in ogni allegoria, ogni elemento simbolizza qualcosa o qualcuno e, in questo particolare caso, la casa rappresenta, senza dubbio alcuno, la psiche della madre.

Babadook rappresenta il summa del suo esaurimento nervoso, attenzione non rappresenta le sue paure ma è l'esteriorizzazione del grande travaglio psico-emotivo che la madre sta vivendo da 7 anni.

Emblematica come non mai (per comprendere il significato del Babadook) la scena in cui ella, nel mentre che lava i piatti, osserva la casa dell'anziana vicina ove, all'interno di uno sgabuzzino è presente Babadook...

Qui si spiega tutto: non esiste UN Babadook ma ognuno di noi ha il suo Babadook e, nel caso particolare, l'anziana vicina ha imparato a convivere con la sua malattia (ricordi quando la madre rimprovera il figlio del fatto che parla del morbo di Parkinson in modo esplicito e l'anziana risponde che non c'è alcun problema perché ha imparato a conviverci?) e quindi con il suo travaglio emotivo e le sue paure.

Babadook si manifesta definitivamente entrando dentro il corpo della madre rendendola una novella Jack Torrence di kubrickiana memoria la quale sogna, in modo estremamente reale, di fare a pezzi il figlio e di mettere fine alla sua depressione.

Babadook, concretamente, non esiste se non nella mente della madre; è la somatizzazione di tutta la sua depressione che, da 7 anni, è compressa, sotto pressione, dalla vita quotidiana e dall'educazione di un figlio che viene ritenuto colpevole di essere nato nello stesso giorno in cui il padre è accidentalmente morto.

Samuel (il figlio) percepisce tutto questo e anche lui lo somatizza (ricordo che egli è il primo che vede e avverte la presenza del Babadook) ma in modo fanciullesco e non tremendamente violento come farebbe la psiche di un adulto.


Mi fermo qua anche perché direi che, a questo punto, è alquanto facile decodificare il finale. :)

E concordiamo anche su questa parte dell'analisi. Prima semplicemente non avevo ben capito cosa intendessi affermando che la casa è uno dei protagonisti (o meglio, temevo di essermi persa qualche sfumatura importante). :stordita: Ma in quel senso sì, certamente si può dire che la casa sia l'elemento chiave di tutta l'allegoria. :)

La scena in cui la madre vede il babadook rinchiuso a casa della vicina è proprio quella in cui ho capito che probabilmente tutto il senso del film e soprattutto del "mostro" era allegorico, insieme al punto in cui la madre cerca di sbarazzarsi del libro non riuscendoci (il che di suo è un cliché fin abusato nei film horror...l'oggetto infestato che il protagonista si ritrova in casa ancora pur avendolo gettato via :D ma in questo caso, insieme agli altri indizi, rafforza il concetto: un proprio trauma non si può prendere e buttare via pretendendo che zac, non esista più, e infatti il babadook lì rimane anche alla fine, mica va via...al massimo si può imparare a "gestirlo" e tenerlo imprigionato tutta la vita, ma continuerà ad esistere). :p

RAEL70
20-04-2016, 09:44
La scena in cui la madre vede il babadook rinchiuso a casa della vicina è proprio quella in cui ho capito che probabilmente tutto il senso del film e soprattutto del "mostro" era allegorico, insieme al punto in cui la madre cerca di sbarazzarsi del libro non riuscendoci (il che di suo è un cliché fin abusato nei film horror...l'oggetto infestato che il protagonista si ritrova in casa ancora pur avendolo gettato via :D ma in questo caso, insieme agli altri indizi, rafforza il concetto: un proprio trauma non si può prendere e buttare via pretendendo che zac, non esista più, e infatti il babadook lì rimane anche alla fine, mica va via...al massimo si può imparare a "gestirlo" e tenerlo imprigionato tutta la vita, ma continuerà ad esistere). :p

Hai compreso perfettamente il film e mi permetto di aggiungere che il finale è esemplare: i nostri traumi (la perdita di una persona cara per esempio) rimangono sempre presenti nella memoria (ergo il Babadook sarà sempre all'interno della casa ossia nella mente della madre) ma, man mano che passa il tempo (che cura tutte le ferite...o quasi), ogni persona inizia ad abituarsi a convivere con questi traumi/ricordi e gli stessi appaiono meno paurosi e pericolosi (la madre che porta il cibo al Babadook sta a significare che una piccola parte della sua mente continuerà, comunque, ad alimentare il babadook nel corso degli anni) e per questo il Babadook incute molto meno timore di prima.

Hai fatto caso al dialogo finale tra la madre e Samuel?
Il primo le domanda "Mamma, un giorno potrò vederlo?" e la mamma risponde "Quando sarai grande potrai farlo." e il succo del film è tutto qua; la madre dice al figlio che quando sarà grande e maturo anche lui, inevitabilmente, avrà subito, dalla Vita, traumi o perdite (magari la mamma sarà morta) che lo porteranno a trovarsi faccia a faccia con il suo Babadook; dovrà fare affidamento alla sua maturità e al suo equilibrio psicoemotivo per riuscire a tenerlo a bada, in caso contrario la disperazione e la depressione potrebbero portalo alla pazzia, esattamente come stava accadendo alla madre.

ChristinaAemiliana
20-04-2016, 18:02
Hai compreso perfettamente il film e mi permetto di aggiungere che il finale è esemplare: i nostri traumi (la perdita di una persona cara per esempio) rimangono sempre presenti nella memoria (ergo il Babadook sarà sempre all'interno della casa ossia nella mente della madre) ma, man mano che passa il tempo (che cura tutte le ferite...o quasi), ogni persona inizia ad abituarsi a convivere con questi traumi/ricordi e gli stessi appaiono meno paurosi e pericolosi (la madre che porta il cibo al Babadook sta a significare che una piccola parte della sua mente continuerà, comunque, ad alimentare il babadook nel corso degli anni) e per questo il Babadook incute molto meno timore di prima.


Ecco, a questo in effetti non avevo pensato. Avevo preso il fatto di alimentare il babadook come parte del fatto di riuscire a gestirlo e tenerlo intrappolato, non letteralmente nel senso di mantenerlo in vita, ma effettivamente così l'interpretazione è perfetta: è vero che siamo noi a non lasciar mai andare del tutto i traumi, o perché volenti o nolenti ci ripensiamo (è nella natura umana) o perché ci sentiamo ancora colpevoli, coinvolti e quant'altro.


Hai fatto caso al dialogo finale tra la madre e Samuel?
Il primo le domanda "Mamma, un giorno potrò vederlo?" e la mamma risponde "Quando sarai grande potrai farlo." e il succo del film è tutto qua; la madre dice al figlio che quando sarà grande e maturo anche lui, inevitabilmente, avrà subito, dalla Vita, traumi o perdite (magari la mamma sarà morta) che lo porteranno a trovarsi faccia a faccia con il suo Babadook; dovrà fare affidamento alla sua maturità e al suo equilibrio psicoemotivo per riuscire a tenerlo a bada, in caso contrario la disperazione e la depressione potrebbero portalo alla pazzia, esattamente come stava accadendo alla madre.

Non me lo ricordavo! :eek: (Ho visto il film un bel po' di tempo fa ed al momento ricordavo solo la presenza di Samuel nella scena, non il dialogo nella sua interezza). Beh che dire, ancora più perfetto, questo film è davvero un gioiellino dell'introspezione e dell'allegoria psicologica. :)

.Hellraiser.
20-04-2016, 20:32
anche secondo me è un film horror molto ben fatto, mi è piaciuta la recitazione sia del bambino che della madre, bello anche il finale!

WELive
26-05-2016, 16:00
Visto recentemente c'è una cosa però che mi ha lasciato perplesso...
mi era chiara la questione allegorica, i simbolismi e tutto quello che volete però la regista non l'ha portata fino in fondo e per questo ha perso qualche punto secondo me. Ad un certo punto del film il babadook diventa "reale" e non più la figura che rappresenta. Fino a quel punto e poi dico quale si era nel limbo della 'pazzia' di entrambe le figure, il figlio ossessionato dal mostro che trasmette l'ossessione alla madre la cui mente inizia a vacillare. Verso la fine il figlio lega la madre, la madre si libera del babadook sputando quel "liquido nero". Già qui la cosa non mi è piaciuta tanto...Però poco dopo il figlio inizia a svolazzare per la casa, sulle scale e nella stanza da letto :stordita:
Cosa c'entra? Mi perde il senso, se babadook non esiste chi è che fa volare il figlio? :sofico:
Non mi venite a dire che se le immaginata perchè tanto non ci credo visto che il figlio per le scale non ci è salito con i suoi piedi e alla fine si ritrova nella camera insieme alla madre, allora esiste davvero? Se esiste il castello di simbolismi crolla. Avrebbe dovuto, a mia opinione, lasciare lo spettatore con la certezza che il babadook non esiste nella realtà come mostro che ti sbatte a destra e sinistra :D
Nemmeno la scena del cibo-vermi nello sgabuzziono rientra tra le mie preferite perchè mette il mostro su un piano reale quando non dovrebbe. Secondo me è scesa a compromessi per dare una maggiore spinta paura-horror che il film fino a quel punto non aveva bisogno, tanto per gli amanti dell'horror in senso stretto fa schifo comunque :asd:

Z.e.t.
26-05-2016, 16:05
Visto recentemente c'è una cosa però che mi ha lasciato perplesso...
mi era chiara la questione allegorica, i simbolismi e tutto quello che volete però la regista non l'ha portata fino in fondo e per questo ha perso qualche punto secondo me. Ad un certo punto del film il babadook diventa "reale" e non più la figura che rappresenta. Fino a quel punto e poi dico quale si era nel limbo della 'pazzia' di entrambe le figure, il figlio ossessionato dal mostro che trasmette l'ossessione alla madre la cui mente inizia a vacillare. Verso la fine il figlio lega la madre, la madre si libera del babadook sputando quel "liquido nero". Già qui la cosa non mi è piaciuta tanto...Però poco dopo il figlio inizia a svolazzare per la casa, sulle scale e nella stanza da letto :stordita:
Cosa c'entra? Mi perde il senso, se babadook non esiste chi è che fa volare il figlio? :sofico:
Non mi venite a dire che se le immaginata perchè tanto non ci credo visto che il figlio per le scale non ci è salito con i suoi piedi e alla fine si ritrova nella camera insieme alla madre, allora esiste davvero? Se esiste il castello di simbolismi crolla. Avrebbe dovuto, a mia opinione, lasciare lo spettatore con la certezza che il babadook non esiste nella realtà come mostro che ti sbatte a destra e sinistra :D
Nemmeno la scena del cibo-vermi nello sgabuzziono rientra tra le mie preferite perchè mette il mostro su un piano reale quando non dovrebbe. Secondo me è scesa a compromessi per dare una maggiore spinta paura-horror che il film fino a quel punto non aveva bisogno, tanto per gli amanti dell'horror in senso stretto fa schifo comunque :asd:


Infatti il film crolla per quei motivi.
Niente di eccezionale.

RAEL70
26-05-2016, 17:20
Caro WeLive, ti rispondo in merito alle tue perplessità:


Ad un certo punto del film il babadook diventa "reale" e non più la figura che rappresenta. Fino a quel punto e poi dico quale si era nel limbo della 'pazzia' di entrambe le figure, il figlio ossessionato dal mostro che trasmette l'ossessione alla madre la cui mente inizia a vacillare.
Dovresti definire quel reale tra virgolette, cosa intendi precisamente?

Verso la fine il figlio lega la madre, la madre si libera del babadook sputando quel "liquido nero". Già qui la cosa non mi è piaciuta tanto...
Potrebbe anche essere una scena non troppo elegante e raffinata da vedere ma non vedo cosa ci sia di negativo in quel liquido nero.
L'espulsione del fluido è, anch'esso, un elemento allegorico; esso suggella il momento esatto in cui la madre inizia a dominare il Babadook facendolo uscire dal suo corpo e non, bada bene, dalla sua mente (infatti il Babadook è sempre presente dentro la casa anche se imprigionato nello scantinato).

Però poco dopo il figlio inizia a svolazzare per la casa, sulle scale e nella stanza da letto Cosa c'entra? Mi perde il senso, se babadook non esiste chi è che fa volare il figlio? Non mi venite a dire che se le immaginata perchè tanto non ci credo visto che il figlio per le scale non ci è salito con i suoi piedi e alla fine si ritrova nella camera insieme alla madre, allora esiste davvero?
Se esiste il castello di simbolismi crolla.
Lo vedi che anche tu sei con il dubbio :), lo vedi che metti un se davanti alla certezza della sua esistenza?
L'elemento sovrannaturale della vicenda è usato, chiaramente, per motivi estetico/spettacolari (ricordo sempre che il tutto si svolge dentro la casa ossia dentro la mente della madre), per dare quell'impronta Horror che tanto piaceva alla Causeway Films, produttrice dell'esordio della Kent, elemento che facilità non poco, la distribuzione internazionale della pellicola.

Quando la madre ingoia il Babadook cosa sta realmente accadendo?
Si è ingoiata una sagoma animata di cartone?:D
No, semplicemente sta metabolizzando la sua disperazione dentro di se rendendola somatica ossia a livello corporale, a livello fisico.

Il figlio che viene scaraventato da un piano all'altro della casa (in stile simil Esorcista) non è una azione reale (così come non lo è lo spostamento del piatto di vermi nello scantinato) ma è l'esplicitazione dell'odio/rancore che la madre ancora tiene dentro di se nei confronti del figlio (di cui Babadook è il simbolo esteriore).

Da dove pensi che esca fuori il libro (questo si estremamente reale)?:stordita:

Avrebbe dovuto, a mia opinione, lasciare lo spettatore con la certezza che il babadook non esiste nella realtà come mostro che ti sbatte a destra e sinistra
La Kent agisce in maniera subdola e ti porta ad interrogarti e a prendere in considerazione quel ambiguo "se"....

WELive
26-05-2016, 19:25
Ti spiego cosa intendo per reale. Hai presente quando la mamma è sulla sedia o quello che è vede il figlio morto sul divano? Quella scena è nella testa della madre, infatti il figlio poi se lo ritrova alle spalle ed è tranquillo. Fosse entrato tanto per dire qualcuno dalla porta non avrebbe visto la scena insanguinata. Però quando il figlio è ai piedi della scala e viene trascinato da una forza "invisibile" non riesco a farla rientrare nel piano dell'immaginazione della madre. Il figlio poi davvero si ritrova nella camera e anche qui inizia a sballottolare sui muri :D
Lo stato d'animo del figlio mi sembra proprio quello di chi viene assalito ed è consapevole di tutto, non mi puoi dire che non è una azione reale perchè a differenza delle altre scene (come quella di prima) non c'è il distacco per farti capire la 'differenza' ma è un filo narrativo continuo che smette solo quando babadook viene rinchiuso ed in pratica finisce il film e c'è la conclusione. L'unica spiegazione logica è che il figlio ai piedi di quella scala non c'è mai arrivato ma è rimasto in cucina-cantina-nonricordodove ma non ha molto senso per me, nella scena madre con babadook si è immaginata il figlio che in realtà era altrove? Naaaaah e che faceva il figlio nel frattempo? :sofico:
Senza lo svolazzamento e in minor parte la scena del nutrimento sarebbe stato meglio per me mi sono sembrate forzature non necessarie ma fuori contesto, è una mia opinione. Rimane comunque un buon film

Oh dimenticavo il liquido nero. Non il liquido nero in se ma il fatto che entrambi, madre e figlio, lo vedono ed è presente sulla scena, sempre per la questione realtà-immaginazione. Solo la scena in cui la madre lo espelle doveva essere visibile il liquido invece poi lo si trova per terra in bella vista nello stacco successivo. E' come, sempre per la scena del divano, fosse rimasto il sangue senza il corpo ma essendo tutto nella testa della protagonista il sangue giustamente non c'è. Quindi il sangue no, il liquido sì? :D

RAEL70
26-05-2016, 21:28
Caro WeLive, t'invito a riflettere:


Però quando il figlio è ai piedi della scala e viene trascinato da una forza "invisibile" non riesco a farla rientrare nel piano dell'immaginazione della madre. Il figlio poi davvero si ritrova nella camera e anche qui inizia a sballottolare sui muri. Lo stato d'animo del figlio mi sembra proprio quello di chi viene assalito ed è consapevole di tutto, non mi puoi dire che non è una azione reale perchè a differenza delle altre scene (come quella di prima) non c'è il distacco per farti capire la 'differenza' ma è un filo narrativo continuo che smette solo quando babadook viene rinchiuso ed in pratica finisce il film e c'è la conclusione. L'unica spiegazione logica è che il figlio ai piedi di quella scala non c'è mai arrivato ma è rimasto in cucina-cantina-nonricordodove ma non ha molto senso per me, nella scena madre con babadook si è immaginata il figlio che in realtà era altrove? Naaaaah e che faceva il figlio nel frattempo?
Chi, tra madre e figlio, percepisce per primo la presenza del Babadook a casa?
Il figlio.
Chi, tra madre e figlio, nella scena dell'auto, nota la presenza del Babadook?
Il figlio.

Il figlio è quello che scopre il libro (e qui si apre un capitolo a parte), il figlio è quello che percepisce la strana presenza molto prima della madre (quando si creava delle armi per difendersi), il figlio è quello che per primo riesce a vederlo (la scena dell'auto).

In sostanza, il figlio non è esente dalla presenza del Babadook ma, al contrario, è egli il primo con cui lo strano essere entra in contatto.

Tutto questo per dire cosa?
Che il Babadook è l'elemento che unisce la rabbia del bambino (che vorrebbe avere una madre più amorevole, più vicina alla sua condizione di bambino senza un papà a cui viene fatto chiaramente percepire il senso di colpa della morte del padre) con la depressione della madre (che non riesce a superare la dipartita del marito e che, dentro di se, incolpa il figlio di esserne la causa) e ognuno di loro lo vive in maniera differente (in maniera molto più fisica e somatica la madre, in modo più psicologico/psichico il figlio).

A mio parere, in quella particolare scena, entrambi i due soggetti sono entrati in empatia (in sostanza la realtà immaginaria della madre viene vissuta in comune con il figlio e viceversa) poiché il Babadook si è, di fatto, rivelato in maniera definitiva quindi, in quei particolari minuti, entrambi stanno vivendo quegli eventi ma gli stessi, non so se riesco a spiegarmi, sono comunque allegorici (nessuno di loro riporta ferite, sanguinamenti, lividi o altro).

Oh dimenticavo il liquido nero. Non il liquido nero in se ma il fatto che entrambi, madre e figlio, lo vedono ed è presente sulla scena, sempre per la questione realtà-immaginazione. Solo la scena in cui la madre lo espelle doveva essere visibile il liquido invece poi lo si trova per terra in bella vista nello stacco successivo. E' come, sempre per la scena del divano, fosse rimasto il sangue senza il corpo ma essendo tutto nella testa della protagonista il sangue giustamente non c'è. Quindi il sangue no, il liquido sì?

La risposta è da ricercare in quello che ti ho scritto precedentemente; la scena del divano insaguinato è una immaginazione della madre (esattamente come gli scarafaggi) mentre la scena del liquido, vissuta in comune con il figlio, è una realtà immaginaria di entrambi.

WELive
26-05-2016, 22:35
Ho capito cosa vuoi dire ma non mi convince minimamente

tra l'altro non vorrei ricordare male ma il figlio non lo sappiamo neppure se il babadook lo vede veramente o è solo frutto della sua paura dei mostri, le rappresentazioni visive (scarafaggi, il babadook) sono tutte dal punto di vista della madre e non del figlio. Quando sono in macchina e il figlio 'vede' babadook prima della crisi convulsiva la madre non vede una pippa :D
Quindi che poi alla fine vendano entrambe le stesse cose mmmmmmmmmmmm no mi dispiace.

RAEL70
27-05-2016, 18:46
Ho dovuto ricercare la scena precisa :):


Al minuto 54, la mamma sta guidando e poco dopo si rende conto che la macchina è infestata di scarafaggi, alcuni secondi dopo la stessa vede il babadook (il corpo, non la faccia) nel vetro posteriore dell'auto e sente la sua voce inquietante, da lì a poco la scena termina con un tamponamento.

Ecco quindi che le due scene in macchina (la prima dove il bambino ha le convulsioni e la successiva del tamponamento) sono complementari: nel primo il bambino palesemente dimostra di stare vedendo il Babadook ("vattene, vattene, vattene!!!") ma dato che lo spettatore osserva la scena dal punto di vista della madre il baubau è invisibile mentre nella seconda è la madre a vederlo (e noi con lei) ma il bambino no.

In sostanza quindi entrambi i soggetti vedono il Babadook ma la regista fa in modo di far abbracciare allo spettatore il punto di vista della madre; solo nel finale le due prospettive si fondono insieme e lo spettatore può rendersi conto di come il Babadook attacchi entrambi (ergo la madre si rende conto che il figlio non era malato come ella sospettava).