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View Full Version : [NEWS] Turchia, cittadini esposti online


c.m.g
07-04-2016, 12:57
giovedì 7 aprile 2016

Circola in Rete un database che contiene i dati anagrafici di quasi 50 milioni di residenti: l'origine e le motivazioni del dump restano ancora incerte

Roma - Un file che contiene i dati di 49.611.709 cittadini turchi è stato condiviso in rete nei giorni scorsi, un archivio che decompresso ha le dimensioni di 6,6 GB: dati anagrafici e identificativi personali di oltre la metà della popolazione sono scaricabili da chiunque su rete BitTorrent.

Associated Press per prima ha riferito (http://bigstory.ap.org/article/0d88b2c4311a464587a485ad56ac986e/data-nearly-50-million-turks-allegedly-leaked-online) della fuga di informazioni: il sito (http://whois.domaintools.com/185.100.87.84) sfruttato per diffonderle, localizzato in Romania, viene ricondotto ad un servizio di registrazione anonima. L'origine dei dati resta dunque ancora incerta: i responsabili della pubblicazione accompagnano il dump a dei moniti per la Turchia e i suoi cittadini, relativi alle necessità di cifrare i dati personali e di proteggere le infrastrutture, relativi alla reggenza di Erdogan, che starebbe "distruggendo il vostro paese". Ce n'è anche per gli USA: Trump potrebbe fare anche di peggio.

Le autorità turche, che hanno avviato (http://www.hurriyetdailynews.com/investigation-launched-into-massive-leak-of-turkish-citizens-personal-data.aspx?pageID=238&nID=97387&NewsCatID=341) un'indagine per far luce sulla pubblicazione, puntano apertamente il dito contro il movimento Hizmet (http://www.hurriyetdailynews.com/turkish-minister-blames-gulenists-for-massive-data-leak.aspx?pageID=238&nID=97421&NewsCatID=341) di Fethullah Gülen, che avrebbe riesumato dei dati già trafugati negli anni passati per creare scompiglio. Oltre ai controlli effettuati (https://twitter.com/aral/status/716993259696955392) da singoli cittadini non residenti, Associated Press ha verificato l'autenticità dei dati, giungendo a risultati parziali: c'è stata corrispondenza per i record di 8 su 10 cittadini presi ad esempio per il controllo, elemento che potrebbe confermare la natura non troppo recente del database. In particolare, le autorità turche sostengono che il database sia da ricondurre a "una vecchia storia", a un database dei residenti risalente al 2008, sottratto nel 2010 e circolato in Rete in numerose forme (http://www.dailydot.com/politics/turkey-data-dump-cthulu-police/) nel corso degli ultimi anni.

In attesa di fare chiarezza, le autorità turche promettono di vigilare: "Poiché non è possibile ignorare il mondo cyber, Internet, la telefonia mobile o l'e-commerce - ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni Binali Yildirim - ci impegneremo per scoprire come usare queste nuove tecnologie a fin di bene".

Gaia Bottà





Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4310881/PI/News/turchia-cittadini-esposti-online.aspx)