Redazione di Hardware Upg
22-02-2016, 10:41
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/periferiche/tecnologia-eye-tracking-di-smi-per-ridurre-la-potenza-necessaria-per-la-realta-virtuale_61111.html
La realtà virtuale mette a dura prova i sistemi: la mole di dati che deve essere generata per renderizzare in tempo reale le immagini è uno degli attuali problemi. La tecnologia di tracciamento oculare di SMI promette di alleggerire il carico a parità di qualità percepita. Ve la raccontiamo in video
Click sul link per visualizzare la notizia.
Idea davvero buona.. ma deve avere una risposta fulminea.
Domanda: l'avete proata con un visore in particolare? Il Rift? Il Vive?
Il sensore di eye tracking era ingombrante e pesante o leggero? Tanto per farci un'idea della effettiva possibilità di vedere questa tecnologia all'interno dei visori 3D tra un anno o due. Oppure c'è ancora bisogno di un lavoro di miniaturizzazione?
Roberto Colombo
22-02-2016, 12:44
Ciao,
era implementata in demo su un Oculus, come si vede in foto, e su un Samsung Gear VR. Il sensore di eye tracking praticamente non si notava.
Questa è un'ottima notizia. E' possibile immaginare quindi già un Rift 2 e un Vive 2 con una coppia di display 4k, ma che hanno il carico di lavoro di un semplice Full HD. Dopotutto il limite tecnologico attuale non è tanto la risoluzione dei display ma solo la capacità di calcolo necessaria a farli funzionare, se possiamo sfruttare l'alta densità angolare dei pixel nel punto osservato senza dover calcolare tutti i pixel dello schermo potremmo ottenere oggi quello che non si sperava di ottenere prima del 2020.
rockroll
22-02-2016, 22:28
Idea davvero buona.. ma deve avere una risposta fulminea.
Se il ritardo è sotto 1/10 di secondo il tuo occhio non se ne accorge (persistenza delle immagini sulla retina), e comunque anche lui ha un periodo di adattamento ad un nuovo campo visivo.
Solo le zone circolari le avrei preferite alquanto ellittiche.
peronedj
23-02-2016, 15:11
Se il ritardo è sotto 1/10 di secondo il tuo occhio non se ne accorge (persistenza delle immagini sulla retina), e comunque anche lui ha un periodo di adattamento ad un nuovo campo visivo.
Solo le zone circolari le avrei preferite alquanto ellittiche.
Sono circolari a livello di singolo occhio, poi una volta messe assieme le immagini il cervello dovrebbe interpretare un'area ellittica
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