c.m.g
22-01-2016, 14:25
giovedì 21 gennaio 2016
Fa discutere il caso Carrai, con l'imprenditore toscano dato per promosso a "consulente" del governo per la cyber-sicurezza. I soliti favoritismi per gli amici di Renzi, denunciano i partiti di opposizione. Gli esperti, invece, invocano la necessaria serietà
Roma - In Italia la situazione della cyber-sicurezza è evidentemente grave ma non altrettanto è seria, e si può trasformare da piani concreti di sviluppo e investimento in mera materia di polemica politica, con il governo impegnato a dispensare (presunti) favori e le opposizioni ad accusare l'esecutivo di favoritismo nei confronti dei membri del cosiddetto "giglio magico" di Matteo Renzi.
Il caso, esploso in questi giorni, riguarda Marco Carrai, amico e testimone di nozze del presidente del consiglio a cui le indiscrezioni affiderebbero un compito di coordinamento dalla natura a dir poco delicata a latere (http://www.forumpa.it/sicurezza/sicurezza-zanero) del nuovo piano per la cyber-sicurezza (http://punto-informatico.it/3997747/PI/News/italia-cybersicurezza-stato.aspx) del Belpaese. Carrai dovrebbe diventare il nuovo responsabile della sicurezza informatica presso la Presidenza del Consiglio, dicono le fonti, e interpellato sulla questione il governo ha risposto (http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2016/01/20/cybersecurity-boschi-difende-scelta-carrai_wZq4oGVzFZMaG6VZU6nBvN.html?refresh_ce) - per bocca del Ministro Maria Elena Boschi - confermando indirettamente le voci ma provando a derubricare il potenziale incarico a Carrai come una "consulenza di carattere tecnico".
Il responsabile dei servizi di sicurezza continuerà a essere il senatore Marco Minniti, ha dichiarato il ministro Boschi, e le sue dichiarazioni non hanno fatto altro che aizzare ulteriormente la polemica politica fino a interessare il Comitato parlamentare (http://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN0UY2I4) per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Angelo Tofalo, membro di opposizione (M5S) del Copasir, ha parlato (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/01/20/carrai-alla-cybersecurity-tofalo-m5s-nome-inopportuno-renzi-riferisca-al-copasir/467740/) di una possibile convocazione del primo ministro nel tentativo di capire a fondo le conseguenze della vicenda Carrai. Nuove richieste di chiarimenti sono arrivate infine da un gruppo di esperti ed esponenti del settore tecnologico, che hanno scritto a Renzi (https://www.cybersecuritynazionale.org/index.php) chiedendo di incaricare qualcuno con un'esperienza comprovata e di aumentare i fondi per la cyber-sicurezza.
In Italia la sicurezza informatica è sotto-finanziata e se ne parla soprattutto in termini polemici e superficiali, suggerisce la lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio, proprio mentre si rileva che mentre la pubblica amministrazione (soprattutto locale (http://punto-informatico.it/4213280/PI/News/italia-sicurezza-bene-comune.aspx)) non passa l'esame e appare impreparata ai potenziali rischi.
Il sito dedicato all'iniziativa, www.cybersecuritynazionale.org/ (https://www.cybersecuritynazionale.org/), non è al momento raggiungibile.
C'è qualche burlone che sta cercando di bucare il sito della lettera aperta a @matteorenzi (https://twitter.com/matteorenzi) sulla Cybersecurity https://t.co/bboNlhI9UU
- Fabio Pietrosanti (@fpietrosanti) 21 Gennaio 2016 (https://twitter.com/fpietrosanti/status/690141310645354496)
[I]Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4297410/PI/News/cyber-sicurezza-materia-polemica-politica.aspx)
Fa discutere il caso Carrai, con l'imprenditore toscano dato per promosso a "consulente" del governo per la cyber-sicurezza. I soliti favoritismi per gli amici di Renzi, denunciano i partiti di opposizione. Gli esperti, invece, invocano la necessaria serietà
Roma - In Italia la situazione della cyber-sicurezza è evidentemente grave ma non altrettanto è seria, e si può trasformare da piani concreti di sviluppo e investimento in mera materia di polemica politica, con il governo impegnato a dispensare (presunti) favori e le opposizioni ad accusare l'esecutivo di favoritismo nei confronti dei membri del cosiddetto "giglio magico" di Matteo Renzi.
Il caso, esploso in questi giorni, riguarda Marco Carrai, amico e testimone di nozze del presidente del consiglio a cui le indiscrezioni affiderebbero un compito di coordinamento dalla natura a dir poco delicata a latere (http://www.forumpa.it/sicurezza/sicurezza-zanero) del nuovo piano per la cyber-sicurezza (http://punto-informatico.it/3997747/PI/News/italia-cybersicurezza-stato.aspx) del Belpaese. Carrai dovrebbe diventare il nuovo responsabile della sicurezza informatica presso la Presidenza del Consiglio, dicono le fonti, e interpellato sulla questione il governo ha risposto (http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2016/01/20/cybersecurity-boschi-difende-scelta-carrai_wZq4oGVzFZMaG6VZU6nBvN.html?refresh_ce) - per bocca del Ministro Maria Elena Boschi - confermando indirettamente le voci ma provando a derubricare il potenziale incarico a Carrai come una "consulenza di carattere tecnico".
Il responsabile dei servizi di sicurezza continuerà a essere il senatore Marco Minniti, ha dichiarato il ministro Boschi, e le sue dichiarazioni non hanno fatto altro che aizzare ulteriormente la polemica politica fino a interessare il Comitato parlamentare (http://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN0UY2I4) per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Angelo Tofalo, membro di opposizione (M5S) del Copasir, ha parlato (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/01/20/carrai-alla-cybersecurity-tofalo-m5s-nome-inopportuno-renzi-riferisca-al-copasir/467740/) di una possibile convocazione del primo ministro nel tentativo di capire a fondo le conseguenze della vicenda Carrai. Nuove richieste di chiarimenti sono arrivate infine da un gruppo di esperti ed esponenti del settore tecnologico, che hanno scritto a Renzi (https://www.cybersecuritynazionale.org/index.php) chiedendo di incaricare qualcuno con un'esperienza comprovata e di aumentare i fondi per la cyber-sicurezza.
In Italia la sicurezza informatica è sotto-finanziata e se ne parla soprattutto in termini polemici e superficiali, suggerisce la lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio, proprio mentre si rileva che mentre la pubblica amministrazione (soprattutto locale (http://punto-informatico.it/4213280/PI/News/italia-sicurezza-bene-comune.aspx)) non passa l'esame e appare impreparata ai potenziali rischi.
Il sito dedicato all'iniziativa, www.cybersecuritynazionale.org/ (https://www.cybersecuritynazionale.org/), non è al momento raggiungibile.
C'è qualche burlone che sta cercando di bucare il sito della lettera aperta a @matteorenzi (https://twitter.com/matteorenzi) sulla Cybersecurity https://t.co/bboNlhI9UU
- Fabio Pietrosanti (@fpietrosanti) 21 Gennaio 2016 (https://twitter.com/fpietrosanti/status/690141310645354496)
[I]Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4297410/PI/News/cyber-sicurezza-materia-polemica-politica.aspx)