View Full Version : 17enne spende accidentalmente quasi 8 mila dollari in Fifa Ultimate Team
Redazione di Hardware Upg
13-01-2016, 11:01
Link alla notizia: http://www.gamemag.it/news/17enne-spende-accidentalmente-quasi-8-mila-dollari-in-fifa-ultimate-team_60238.html
Non è la prima volta che la struttura di micro-transazioni di Fifa genera perplessità e polemiche.
Click sul link per visualizzare la notizia.
beh ma voglio dire... di che si lamentano? poi suvvia , il figlio del dirigente della banca mondiale... poco 4500...
-Mariello-
13-01-2016, 11:28
Gli sta bene. :asd:
Voglio dire, danno accesso al figlio al proprio conto in banca con password e quant'altro. Ma siamo matti?
a ragionarci giuridicamente ci potrebbero essere una risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta.
Una cifra così esagerata fa venire meno il bilanciamento degli interessi in gioco.
Non credo che se succedesse in Italia la Microsoft potrebbe essere così sicura di chiedere il malloppo.
In fine dei conti che cosa mi sta vendendo per chiedere tutti quei soldi?
E' da studiare...
In Usa non so, le leggi potrebbero essere più "liberiste"...
Forse sarebbe il caso di mettere effettivamente un lock ad una cifra ragionevole (chessò, 100 euro) e da sbloccare con procedure apposite, per evitare che dei figli testicoli dilapidino i risparmi familiari.
Un po' testicolo certo è pure il papà che avrà messo la carta di credito in mano al figlio, ma poteva realmente immaginare una roba del genere un genitore che magari di games non sa una mazza?
...CUT... Non commento per manifesta ignoranza
Forse sarebbe il caso di mettere effettivamente un lock ad una cifra ragionevole (chessò, 100 euro) e da sbloccare con procedure apposite, per evitare che dei figli testicoli dilapidino i risparmi familiari.
Un po' testicolo certo è pure il papà che avrà messo la carta di credito in mano al figlio, ma poteva realmente immaginare una roba del genere un genitore che magari di games non sa una mazza?
Non credo che debba esistere un lock standard da parte del fornitore del servizio, ma è del tutto ragionevole chiedere che venga inserita un'opzione (come tante altre nel parental control, password per ogni acquisto e simili) dove definire un limite massimo di spesa mensile per ogni utente all'interno dello store.
Si si.. il figlio di diciassette anni (NON CINQUE) che non capisce che sta pagando con valuta reale.. quando c'è l'avviso chiaro e nitido ogni volta che spendi soldi.
Bravo bravo. :stordita:
Credo bene che i soldi li vogliono.
marcos86
13-01-2016, 11:58
Darei al figlio 8000 schiaffoni.
E darei al padre il doppio degli schiaffoni.
Può uno a 17 anni non capire che sono acquisti in app? Con tanto di conferma per ogni acquisto? Se non lo capisce è un ritardato mentale.
Può un genitore lasciare al figlio la carta collegata al conto? Se proprio gli vuoi dare una carta fai una prepagata che è la cosa più indicata per i giovani. Altro ritardato mentale.
Io non ho la XBox One, ma ho sempre avuto xbox360
Per ogni acquisto anche gratuito bisogna confermare molte volte ed accettare le condizioni e pagamenti.
Penso che il figlio in questione e' abbastanza stupido
Secondo me sottovalutate, e di molto, l'incapacità di molti utenti di capire cosa stiano effettivamente facendo.
Se a MS fosse interessato tutelare l'utenza, il blocco parentale sarebbe stato attivo di default. Troppo facile dire "avresti dovuto usarlo" quando l'utente medio probabilmente non sa neppure della sua esistenza e non si immagine che una consolle possa aspirargli via tanti soldi.
A mio parere MS dovrebbe dare all'utente diritto di recesso (e così ci fa anche bella figura), oltre a mettere in atto qualche contromisura in più per tutelare la sua utenza.
Raghnar-The coWolf-
13-01-2016, 12:26
Penso che il figlio in questione e' abbastanza stupido
Magari lo e', magari e' pure disabile, e quindi?
Esiste una cosa chiamata "circonvenzione di incapace" e altre mille sfumature.
Se a MS fosse interessato tutelare l'utenza, il blocco parentale sarebbe stato attivo di default. Troppo facile dire "avresti dovuto usarlo" quando l'utente medio probabilmente non sa neppure della sua esistenza e non si immagine che una consolle possa aspirargli via tanti soldi.
Esattamente, non e' che il padre di un 17 enne, chesso' 47 anni, ha la malizia informatica per capire ste cose.
Uno pensa che inserisce i dati una tantum, o che i pagamenti siano esclusivamente per i videogiochi appunto, non che anche i pagamenti in-game possano essere attivati senza inserire una password.
In TUTTO il mondo ci sono sistemi di controllo. Ad esempio su Amazon di quando in quando, ti chiede di inserire a volte le ultime cifre, a volte il numero, a volte il CCV....etc...
Il sistema delle microtransazioni non lo fa mai per una ragione psicologica, ma raramente le somme concesse arrivano a tanto.
Questo Fifa lo fa?
Perche' appunto la questione e' piu' delicata di quanto possa sembrare a un primo sguardo.
Jabberwock
13-01-2016, 12:35
Secondo me sottovalutate, e di molto, l'incapacità di molti utenti di capire cosa stiano effettivamente facendo.
Se a MS fosse interessato tutelare l'utenza, il blocco parentale sarebbe stato attivo di default. Troppo facile dire "avresti dovuto usarlo" quando l'utente medio probabilmente non sa neppure della sua esistenza e non si immagine che una consolle possa aspirargli via tanti soldi.
A mio parere MS dovrebbe dare all'utente diritto di recesso (e così ci fa anche bella figura), oltre a mettere in atto qualche contromisura in più per tutelare la sua utenza.
Quando si crea un account Microsoft, viene richiesta la data di nascita: se l'utente e' minorenne, viene chiesto di specificare la mail di un genitore per inviare comunicazione e attivare l'account bambino: da li' in poi e' il genitore che decide cosa puo' fare il proprio figlio tramite la sezione famiglia del suo account (con 10, per altro, ha la possibilita' di farsi inviare dei resoconti settimanali su). Puoi anche caricare del denaro sull'account Microsoft del figlio, bloccando tutti i tipi di pagamento, e visualizzare la cronologia degli acquisti...
Magari lo e', magari e' pure disabile, e quindi?
Esiste una cosa chiamata "circonvenzione di incapace" e altre mille sfumature.
Esattamente, non e' che il padre di un 17 enne, chesso' 47 anni, ha la malizia informatica per capire ste cose.
Uno pensa che inserisce i dati una tantum, o che i pagamenti siano esclusivamente per i videogiochi appunto, non che anche i pagamenti in-game possano essere attivati senza inserire una password.
In TUTTO il mondo ci sono sistemi di controllo. Ad esempio su Amazon di quando in quando, ti chiede di inserire a volte le ultime cifre, a volte il numero, a volte il CCV....etc...
Il sistema delle microtransazioni non lo fa mai per una ragione psicologica, ma raramente le somme concesse arrivano a tanto.
Questo Fifa lo fa?
Perche' appunto la questione e' piu' delicata di quanto possa sembrare a un primo sguardo.
capisco il punto di vista, ma secondo me qui non c'è proprio da applicare sconti.
OK, se il figlio è ritardato (nel senso medico del termine) allora posso capire.. e l'imprudenza la ha fatta il padre a lasciare le credenziali.. e passi pure che magari anche il padre non è forte nell'argomento tecnologico.
Scusa parziale comunque.. perchè se non sai e non capisci (il padre dico) non metti carta di credito.
Se invece il figlio è un diciassettenne normale l'unica parola che posso spendere per lui è "COJONE" :stordita:
Se a dicassette anni stai messo così buttati ne pozzo e fai un favore al pianeta. Oh, quello lì l'anno prossimo vota e guida la macchina!!!
Se proprio gli vuoi dare una carta fai una prepagata che è la cosa più indicata per i giovani.Pienamente d'accordo con te. Se proprio si vuole lasciare ai figli la possibilità di fare acquisti in-app, una prepagata in cui si caricano X soldi al mese (che so, 5 o 10 euro) è un'ottima forma di difesa contro 'ste situazioni.
La dai in mano a un ragazzino (anche se 'sto qua tanto ragazzino non è) e gli insegni a gestirsi: la usi bene? Arrivi a fine mese. La usi male e vuoi tutto subito? Benissimo, finisci il credito e fino al mese prossimo basta.
Che poi, anche se "giovane" non lo sono più ormai, a scanso di equivoci/fraintendimenti userei una prepagata per tutte le transazioni online (FIFA points inclusi, in questo caso). Meglio sbattersi un paio di minuti a ricaricarla quando serve, piuttosto che esporre l'intero contenuto del conto corrente (poi in caso di frode te li ridanno, ma se la carta la usa tuo figlio per gli affari suoi dubito che la banca ti dia qualcosa indietro).
TwinDeagle
13-01-2016, 12:57
Secondo me sottovalutate, e di molto, l'incapacità di molti utenti di capire cosa stiano effettivamente facendo.
Se a MS fosse interessato tutelare l'utenza, il blocco parentale sarebbe stato attivo di default. Troppo facile dire "avresti dovuto usarlo" quando l'utente medio probabilmente non sa neppure della sua esistenza e non si immagine che una consolle possa aspirargli via tanti soldi.
A mio parere MS dovrebbe dare all'utente diritto di recesso (e così ci fa anche bella figura), oltre a mettere in atto qualche contromisura in più per tutelare la sua utenza.
Magari lo e', magari e' pure disabile, e quindi?
Esiste una cosa chiamata "circonvenzione di incapace" e altre mille sfumature.
Esattamente, non e' che il padre di un 17 enne, chesso' 47 anni, ha la malizia informatica per capire ste cose.
Uno pensa che inserisce i dati una tantum, o che i pagamenti siano esclusivamente per i videogiochi appunto, non che anche i pagamenti in-game possano essere attivati senza inserire una password.
In TUTTO il mondo ci sono sistemi di controllo. Ad esempio su Amazon di quando in quando, ti chiede di inserire a volte le ultime cifre, a volte il numero, a volte il CCV....etc...
Il sistema delle microtransazioni non lo fa mai per una ragione psicologica, ma raramente le somme concesse arrivano a tanto.
Questo Fifa lo fa?
Perche' appunto la questione e' piu' delicata di quanto possa sembrare a un primo sguardo.
Microsoft deve tutelare l'utente? Ma stiamo scherzando? Qui si tratta di semplice ignoranza. L'utente deve sapere esattamente come funziona l'oggetto che acquista e di guide, informazioni e istruzioni ce ne sono a tonnellate. La pigrizia di una persona che compie delle azioni senza informarsi o leggere cosa sta facendo, e vale sia per il padre che per il figlio, non può essere contemplata dalla Microsoft/Sony/azienda x. Se non vuoi informarti su cosa fa e non fa la tua console, la prossima volta comprati i lego. Ma tanto poi il bambino di 17 anni si strozza con un blocchetto e il genitore fa causa alla lego perché non ha tutelato il figlio facendo blocchi più grossi, o magari dal sapore disgustoso. :doh:
marchigiano
13-01-2016, 12:58
lo scandalo è che gli 8k li ha spesi a fifa... se era a fi@a tutti lo avrebbero applaudito invece di dargli del testicolo :sofico:
mi ricorda un po la storia di quando uscirono i primi numeri a pagamento 144, la gente stupida non si rendeva conto e gli arrivavano bollette anche di 10k, c'è pure una gag di paolo villaggio che spiega bene. poi hanno messo dei limiti...
https://www.youtube.com/watch?v=mj6cB_gGD_M
anche col roaming internazionale hanno messo limiti
I genitori sono pirla, ma un ragazzo di 17 anni è abbastanza sveglio e contemporaneamente magari abbastanza babbeo da fare tutto senza che i genitori sappiano nulla.
In fondo è "grande" pensa il papà... e magari è solo "glande"... un grande glande...
Parliamo di servizi e contratti che, seppur riguardanti videogiochi, hanno una certa complessità.
Non si tratta del kg di mele dal fruttivendolo.
Perciò credo che un minimo di tutela "reale", e non solo popup ed email dove il 17enne si imbarba il papà come vuole, debba essere prevista.
massimo79m
13-01-2016, 13:19
. cancellare per favore
A parte il fatto che spendere anche 1 solo centesimo in fifa è pura follia, mi chiedo però come sia possibile che quel cerebroleso del figlio abbia potuto spendere tali cifre senza che quel beota del padre non se ne accorgesse se non a fatto ampiamente compiuto... Io quando uso la CC, anche solo 1€, mi arriva il messaggio di autorizzazione dalla banca, come è possibile che nell'"avanzato" Canada ciò non avviene?
Che so una carta virtuale no?!? gli carica 200$ al mese e festa finita... Stento a credere a cose del genere onestamente.
Penso che il figlio in questione e' abbastanza stupido furbo.Fix'd. Secondo me ha fatto la furbata e ora vuole scaricare il barile su MS o EA (o sul primo povero scemo che se l'accatta).
Peccato che i genitori probabilmente cascheranno (o sono già cascati) in questa balla stile "è colpa di MS bruttacattiva o di EA ladroni".
oddio in questo caso non so quanto sia veramente colpa dei genitori e quanto in realtà lui li abbia "fregati": alla fine ha 17 anni, si presuppone che uno a 17 anni non debba essere sorvegliato 24/7 ma che goda di un po' di fiducia.
Magari gli han dato i dati della carta giusto per riscattare il gioco e poi lui gli ha detto "sì sì tranquilli li ho cancellati! :sofico: ".
Jabberwock
13-01-2016, 13:44
Punto di vista condivisbile il tuo... ma Microsoft (come chiunque altro) DEVE tutelare l'utente. Punto e basta.
Ci rendiamo conto che con questi sistemi un'azienda come Microsoft (ripeto: loro come tutte le aziende che fanno lo stesso tipo di servizi) per certi versi è assimilabile ad una banca o ad un intermediario finanziario? Banche ed intermediari hanno obblighi di legge sull'identificazione della clientela... mi domando se queste aziende siano sottoposte ad obblighi simili. Altro che popup con su scritto "se sei maggiorenne clicka SI".
Poi è ovvio che nel caso specifico i genitori sono da prendere a scapaccioni a due a due finchè non diventano dispari.
Baio
Non chiede "sei maggiorenne", ti chiede la tua data di nascita. E, come detto, viene inviato avviso al genitore (o altro account maggiorenne indicato) che, a quel punto, gestisce l'account del bambino (dai limiti di eta', al blocco acquisto app, film,musica, ecc. a pagamento, alla possibilita' di caricare un certo importo da spendere sugli store, alla possibilita', con Win10, di avere i report settimanali e, addirittura, di stabilire gli orari in cui possono usare i vari device).
Se tutti dovessero inviare i propri documenti per iscriversi ad un servizio online, fallirebbero piu' o meno tutti! :asd:
Resta insoluta la questione dell'accesso incontrollato alla carta di credito: non c'e' tutela o altro che tenga, li' e' solo, solamente ed esclusivamente colpa dei genitori, che hanno poco di che lamentarsi.
ronthalas
13-01-2016, 14:09
cosa ne sa un account Microsoft, Fifa, o altro, che io sono maggiorenne o meno? Entro mi registro, metto i dati, mi dice di dargli una mail di un genitore perchè sono minorenne... modifico la data di nascita, divento maggiorenne... problema aggirato.
L'ho fatto con un Lumia dove avevo messo la data di nascita del giorno in cui l'avevo configurato... e poi non riuscivo a farci niente... (xkè non avevo voglia di dargli dati veri) e quindi ho aggirato il controllo parentale... detto questo, una volta che hai i dati di una cc o di un paypal, o di quel che ti pare, agganciato a un conto... che poi... cazzarola, chi ha una carta con 8000€ di fondo??? Esticazzi che stipendio ha?
Jabberwock
13-01-2016, 16:14
Ed è impossibile mentire ad una simile domanda?
Ammazza che controllone...
Baio
Non lo e', esattamente come non era impossibile iscriversi a facebook quando si aveva meno di 15 anni. E come non era impossibile acquistare i giornaletti porno in edicola (mandando l'amico che sembrava piu' grande, tanto mica ti chiedevano la carta d'identita') o acquistare un bottiglia di birra (idem come sopra)... continuiamo all'infinito?
Il controllo primario dovrebbe essere su "accesso alla carta di credito con platfond, pare, illimitato": chi e' che controlla?
Nessuno, perche' il padre si e' fidato del figlio e questo ne ha abusato. Cito:
Perkins said he had given his son a credit card for emergencies or to make purchases for the family's convenience store.
Although his son confessed he had been using the card illicitly, Perkins said his son, too, was truly shocked at how much he had spent.
mirkonorroz
13-01-2016, 16:49
micro di qua... micro di là... memoria: ma va'...!
... e poi arriva la MACRO in:ciapet:là
Italia 1
13-01-2016, 18:55
Io sono sempre piu dell'idea di mettere un tetto di 50 euro al giorno o 100 a settimana
DarkmanDestroyer
13-01-2016, 19:53
no comment...
per figlio e padre...
però ammetto che gli acquisti in app in certi casi (certi) siano eccessivamente spinti verso l'acquisto stesso
poi va da se, le generazioni odierne hanno imparato una cosa molto bella e intelligente con windows, poi portato su console
procedura
avanti
avanti
avanti
avanti
conferma
avanti
avanti
avanti
fine
ricorda qualcosa?
marco_182
13-01-2016, 22:09
Ma Perkins ha già detto che "non ci sarà mai più un sistema di gioco Xbox nella mia casa".
Beh questa mi sembra proprio una paraculata, visto che le stesse cife le puoi spendere con una ps4, un PC, o un cellulare.
Ma vista la persona (farsi fregare sotto il naso quasi 8mila dollari dal figlio senza accorgersene di nulla) allora no comment, abbiamo capito che personaggio sia e GLI STA BENE.
Non conosco suo figlio e la sua situazione, quindi non posso sbilanciarmi più di tanto, ma questi genitori devono svegliarsi fuori, non stanno coltivando i pomodori nell'orto, ma un ragazzo che molto presto si costruirà una vita propria e che farà? Sputtanerà tutto il suo stipendio perché "non si era accorto fossero soldi veri"?
Sebbene io abbia pochi anni di più (22) sono cresciuto a schiaffoni sul muso dove e quando servivano, niente giochini e giochetti che chiedevano carte di credito o altro, e soprattutto c'era tanta ma tanta supervisione da parte dei genitori, non come oggi che quando vanno al ristorante mettono i bambini dai gli 1 ai 15 anni a giocare col tablet tutto il tempo perdendo comunicazione umana e diretta.
Ora ho un lavoro ben retribuito, un'autogestione della vita e delle spese accurata e meticolosa, e soprattutto un ottimo rapporto con la mia famiglia (proprio quelle due persone che nel momento giusto ti tiravano un ceffone che volavi per terra :D )
Jabberwock
14-01-2016, 13:55
E io infatti ho scritto "la Microsoft come altri ecc.". Mica ce l'ho con loro per partito preso...
E' chiaro che se i servizi che offri sono paragonabili a quelli di un intermediario finanziario (non uso FB, quindi non ho idea se rientri o meno in questa categoria), dovresti sottostare alle stesse leggi che regolano l'adeguata verifica della clientela. Ed è abbastanza ovvio che per "adeguata" non si possa davvero intendere una domanda facilmente aggirabile come quella sulla propria data di nascita.
L'intermediario finanziario e' il gestore della carta di credito. E i controlli li ha gia' fatti prima di recapitarti la tessera (spero per lui). Microsoft (o chi per lei) sta solo vendendo un qualcosa (servizio o bene materiale che sia).
Mi sembrano francamente esempi che rafforzano solo la mia tesi... se entri da un rivenditore di alcolici, il negoziante ha l'obbligo di accertarsi che tu sia maggiorenne o meno. E lo può fare a ragion veduta perchè tu sei fisicamente presente in negozio e devi esibire un documento di identità valido.
In questo caso l'adeguata verifica è rispettata (sempre fatta salva l'onestà del commerciante). Nel caso di Microsoft è impossibile essere sicuri che venga rispettata, perchè sei un pugno di bit dall'altra parte del mondo.
Sono esempi che servono a far vedere che c'e' sempre qualcuno che deve proteggere, anzi, per assurdo, con le edicole e i negozi era anche piu' difficile farlo: pochi spicci li trovavi in giro per casa e non c'era modo di tracciarli.
Ed infatti io ho scritto che gli scapaccioni andrebbero dati a tutti e due, padre e genitore.
:mbe: :sofico:
Ma questo non può esimere Microsoft o chi per lei dagli obblighi di adeguata verifica della propria clientela.
L'adeguata verifica e' sul sistema di pagamento, gia' controllato a monte. La richiesta della data di nascita serve giusto per filtrare i contenuti, per gli acquisti devi esibire la carta e quella te l'ha data qualcuno.
Sarebbe gia' diverso se l'addebito fosse arrivato sul conto telefonico (magari per la sottoscrizione di servizi in abbonamento)... ma non e' il caso.
Giusto per rimanere in tema di 17-enni: mia sorella e' andata a fare 3 settimane in Irlanda con la sua scuola. Le ho dato una carta di credito? Si. Le ho dato la carta di credito con $cifrone di platfond? No: carta ricaricabile con qualche centinaio di euro. Durante gli ultimi giorni, aveva finito il credito e le ho fatto una ricarica (dal sito del gestore della carta madre). Mia sorella spende e spande? No, ma la carta in mano, a 17 anni, senza aver mai gestito realmente dei soldi non gliel'ho data comunque.
Non so che emergenze ci siano in Canada per cui e' necessario avere tutti quei fondi, ma non riesco proprio a trovare nulla da addebitare a Microsoft in questa situazione...
Raghnar-The coWolf-
14-01-2016, 15:21
Ma secondo voi, se anziche' FIFA fosse stato un sito di Poker e un 17enne avesse speso 7700 euro in meno di un mese (che credo sia ben oltre al limite di debito per i giochi online regolamentari), il genitore non avrebbe diritto a un risarcimento totale e pure a una leccata di culo?
domthewizard
15-01-2016, 09:43
ragazzi ieri mio cuGGino è scivolato su una buccia di banana e ha messo incinta una passante. può dare la colpa a maiscrofoft? :confused:
:rotfl::rotfl::rotfl:
poi va da se, le generazioni odierne hanno imparato una cosa molto bella e intelligente con windows, poi portato su console
procedura
avanti
avanti
avanti
avanti
conferma
avanti
avanti
avanti
fine
ricorda qualcosa?
Eh no un attimo. Non è che sono le generazioni odierne, questo lo fanno giovani e vecchi.. ma non utenti bensì UTONTI.
E l'idiozia non è una giustificazione, se uno è talmente tordo che clicca a cazzo senza leggere mezza riga neanche quando c'è in gioco la sua carta di credito fatti suoi. Darwin awards.
Ma secondo voi, se anziche' FIFA fosse stato un sito di Poker e un 17enne avesse speso 7700 euro in meno di un mese (che credo sia ben oltre al limite di debito per i giochi online regolamentari), il genitore non avrebbe diritto a un risarcimento totale e pure a una leccata di culo?
Non lo so.. però secondo me no.
Alla fine il sito di poker ti chiede:
Una id e se sei maggiorenne. Lo dichiari sotto tua responsabilità, se menti fatti tuoi.
Una carta di credito. Per averla devi essere maggiorenne, se usi quella di un altro sei TU che stai facendo un illecito e fesso il proprietario della carta che te lo lascia fare senza neanche controllare.
Se quello ha giocato e ha speso perchè mai dovrebbe rimetterci il sito?
Qui poi tutto è specificato in modo chiaro, e ogni aquisto deve essere confermato dall'utente.. quindi in modo molto più efficace che non su un casinò on line.
Evidentemente tu sei uno di quelli che giustifica gente come Wanna Marchi e il Mago Do Nascimiento perchè la gente è talmente imbecille che gli da i soldi.... :rolleyes:
Io invece sono uno di quelli che ritiene che fra due soggetti ce n'è SEMPRE uno più forte ed uno più debole, e che tendenzialmente l'Autorità Pubblica dovrebbe cercare di tutelare più il secondo che il primo. Invece il potere economico fin dalla notte dei tempi ha tanti e tali mezzi di persuasione che il potere pubblico finisce sempre per fare le cose a favore del soggetto più forte.
Baio
Questa è una travisazione e non c'entra niente con ciò che ho detto.
Qui parliamo di un servizio web per micro transazioni che specifica chiaramente e con semplicità ciò che sta accadendo.
E' un sevizio chiaro e semplice che un soggetto normodotato può gestire senza problemi.
Tu hai citato una truffatrice che con un collaudato sistema psicologico si accaniva su persone mentalmente e psicologicamente fragili.
Ti sembra uguale?
Come dire che mangiare una pasticca di ecstasy o una caramella è la stessa cosa. :stordita:
Evidentemente tu sei uno di quelli che giustifica gente come Wanna Marchi e il Mago Do Nascimiento perchè la gente è talmente imbecille che gli da i soldi.... :rolleyes:
Io invece sono uno di quelli che ritiene che fra due soggetti ce n'è SEMPRE uno più forte ed uno più debole, e che tendenzialmente l'Autorità Pubblica dovrebbe cercare di tutelare più il secondo che il primo. Invece il potere economico fin dalla notte dei tempi ha tanti e tali mezzi di persuasione che il potere pubblico finisce sempre per fare le cose a favore del soggetto più forte.
Baio
Quello dei soggetti da te indicati si chiama raggiro o truffa. Sia i casinò on line che gli store on-line sono estremamente trasparenti e ti avvisano con popup che ti verrà addebitato il costo della transazione. A quel punto puoi tranquillamente cliccare su "NO" se non ti sta bene. Cosa dovrebbero fare di piu? Far partre una sirena antifurto con tanto di cartello rosso lampeggiate ? Non nascondiamoci dietro un dito. Il ragazzo l'ha fatta grossa, è stato colto con le mani nella marmellata e il genitore ha provato a recuperare i soldi (chi non ci avrebbe quanto meno provato ?) Punto. A diciotto anni poi ... la scusa utilizzata dal ragazzo è veramente troppo idiota. Avesse avuto 10 anni ci poteva anche stare ... ma alla sua età assolutamente no.
Signori, in entrambi gli esempi che avete citato il fornitore dei servizi non può sapere a chi eroga effettivamente il servizio in questione, che può essere il servizio più a norma di legge di questo mondo, ma pur tuttavia non erogabile a determinati soggetti (i minorenni). Il fatto di clickare su un popup che ti chiede l'età non può costituire per il fornitore dei servizi una scusante per dire "eh beh, io te l'ho chiesto, tu mi hai mentito", e questo perchè - come dicevo prima - fra chi fornisce il servizio e chi lo utilizza la parte 'debole' è la seconda.
Vi pare normale che io che lavoro in banca sia costretto PER LEGGE ad identificare chi esegue ogni singola operazione fosse anche di importo di UN centesimo, mentre costoro possono permettersi di incassare migliaia di euro da un pugno di pixel dall'altra parte del mondo, senza sapere chi diavolo sia?
Io sostengo di no, tutto qua.
Baio
PS. Sulla 'trasparenza' di casinò online ed affini ci sarebbe da aprire un sito, altro che un thread parallelo... ma prima o poi qualche magistrato metterà le mani anche lì (meglio tardi che mai).
Anticipo di non ricordare se è già stato detto, ma vorrei chiederti: quindi secondo te, esattamente, come potrebbero fare i fornitori del servizio?
Signori, in entrambi gli esempi che avete citato il fornitore dei servizi non può sapere a chi eroga effettivamente il servizio in questione, che può essere il servizio più a norma di legge di questo mondo, ma pur tuttavia non erogabile a determinati soggetti (i minorenni). Il fatto di clickare su un popup che ti chiede l'età non può costituire per il fornitore dei servizi una scusante per dire "eh beh, io te l'ho chiesto, tu mi hai mentito", e questo perchè - come dicevo prima - fra chi fornisce il servizio e chi lo utilizza la parte 'debole' è la seconda.
Vi pare normale che io che lavoro in banca sia costretto PER LEGGE ad identificare chi esegue ogni singola operazione fosse anche di importo di UN centesimo, mentre costoro possono permettersi di incassare migliaia di euro da un pugno di pixel dall'altra parte del mondo, senza sapere chi diavolo sia?
Io sostengo di no, tutto qua.
Baio
PS. Sulla 'trasparenza' di casinò online ed affini ci sarebbe da aprire un sito, altro che un thread parallelo... ma prima o poi qualche magistrato metterà le mani anche lì (meglio tardi che mai).
Quindi il bancomat che c'è fuori dalla tua filiale è una cosa criminale giusto?
Perchè se io do ad un ragazzino la tessera ed il codice lui va, preleva 500 euro e si compra una montagna di dolci.
Poi, dopo che è avvenuto il tutto io vengo da te e voglio essere risarcito dei 500 euro che TU gli hai erogato.
Credo che questa sia già la terza volta che leggo una notizia del genere, o i genitori iniziano ad abilitare il parental control, o la microsoft deve iniziare a mettere dei controlli più pesanti per procedere con l'acquisto di contenuti aggiuntivi "DLC e vari". Va bene che il genitore deve controllare, però un blocco più massiccio da parte della Microsoft eviterebbe pasticci del genere
A parte il fatto che i bancomat sono monitorati con telecamere a circuito chiuso e le carte hanno un massimale ben definito (e neanche tanto alto), quando io ho aperto il conto corrente al cliente e gli ho consegnato il bancomat, il cliente l'ho avuto seduto davanti a me ed i documenti me li ha dati in originale, quindi io ho potuto controllare tutto con certezza. Se poi lui mette in mano il bancomat al figlio, sono cavoli suoi.
Bravo. Idem la carta di credito per le transazioni su internet.
Aprendo un account online dall'altra parte del mondo posso affermare di averlo aperto con certezza ad un maggiorenne?
NO, e non c'è verso che tu mi possa dimostrare il contrario, PUNTO.
Un minorenne può tranquillamente prendere il numero della carta di credito del genitore ed aprirsi un account fingendosi maggiorenne... per tornare al tuo esempio, nei confronti del gestore della carta la situazione è identica al bancomat (il gestore ha fatto tutti i controlli giusti e la carta l'ha data alla persona giusta, se poi quello la mette in mano al figlio minorenne, cavaoli suoi di nuovo), ma chi eroga il servizio potrebbe aver aperto un account ad un minorenne.
E sempre problemi del genitore maggiorenne responsabile sono.
LUI è titolare della carta, se la da al figlio sono CAVOLI SUOI.
Quindi non diciamo bioate con paragoni tra wanna marchi e il servizio di xbox.
Il tizio ha fatto la cazzata e mo paga tutto quello che c'è da pagare. PUNTO.
polli079
18-01-2016, 12:52
Ma questi servizi non accettano prepagate?
Ma questi servizi non accettano prepagate?
Si parla di Canada, nel resto del mondo la Carta di credito si usa da sempre con molta più libertà.
Onestamente nemmeno so se esistano le ricaricabili (o quanto siano diffuse) o se siano un prodotto spinto qui perché ci sono vincoli culturali all'uso della carta.
polli079
18-01-2016, 13:13
Si parla di Canada, nel resto del mondo la Carta di credito si usa da sempre con molta più libertà.
Onestamente nemmeno so se esistano le ricaricabili (o quanto siano diffuse) o se siano un prodotto spinto qui perché ci sono vincoli culturali all'uso della carta.
Capisco, ma allora perchè lamentarsi se ci sono strumenti che potrebbero risolvere facilmente la situazione?
Capisco, ma allora perchè lamentarsi se ci sono strumenti che potrebbero risolvere facilmente la situazione?
Perché hanno fatto la vaccata e provano a farsi rimborsare comunque esibendo la più calssica delle facce di "gomma" da manuale.
Continui a sovrapporre il gestore della carta con chi eroga un certo servizio a mezzo carta di credito... ma sono due soggetti diversi.
Ora, siccome l'ho scritto già diverse volte, i casi sono due: o non leggi i miei post oppure lo fai apposta.
In entrambi i casi, mi sarei anche belle che divertito.
Baio
Ps. Del tizio in questione me ne cale meno di zero. Anche questo l'ho scritto chiaramente più volte.
Scusa ma non mi torna, loro sono il negozio, l'intermediario finzanziario è un altro soggetto.
Se avesse speso quella cifra su Amazon perché a conoscenza delle credenziali di accesso considereresti Amazon intermediario finanziario?
E' dall'inizio della discussione che sto cercando di chiarire proprio questo punto... negozio (inteso come venditore di un bene materiale) o erogatore di un servizio cambia poco. Se Amazon vendesse alcoolici, come potrebbe essere sicura di non venderli ad un minore?
Ma siccome oggigiorno una parte ragguardevole del commercio si svolge online, figurati se si mettono a fare leggi che impongano un controllo serio... tutti tengono famiglia...
Baio
PERCHE' ANCHE SE UN MINORE PUO MENTIRE SUL CONTROLLO DELL'ETA' LA CARTA DI CERDITO PUO' AVERLA SOLO UN MAGGIORENNE.
Anche io lo ho detto più volte ma fai finta di non capire oppure non capisci.
Quindi se un minore compra roba su Amazon ha:
-Mentito in fase di iscrizione QUINDI SUA COLPA E DEL GENITORE RESPONSABILE
-Usato senza autorizzazione metodo di pagamento di terzi QUINDI SUA COLPA E DEL GENITORE RESPONSABILE.
Ora, detto tutto questo per la trentesima volta... ci spieghi perchè mai è colpa di xbox o amazon o chicchessia "che non controlla come si deve"!?!?!
ci spieghi perchè xbox o amazon o chicchessia è come wanna marchi??
ci spieghi perchè dovrebbe essere xbox o amazon o chicchessia a smenarci con un risarcimento per la negligenza del genitore e l'inettitudine di un figlio DICIASSETTENNE????
Cosa devono fare per far aprire un account verificato? Mandare un incaricato a casa che certifica con perizia giurata che l'account è di un maggiorenne sano di mente nel pieno delle sue facoltà mentali!? :doh:
polli079
18-01-2016, 14:35
Io sinceramente tutte queste colpe da parte dei gestori non le vedo anzi, mi sembra il solito modo di colpevolizzare tutti tranne chi ha fatto il gesto o chi ha la responsabilità sul minore.
Che sia di insegnamento, la prossima volta starà più attento il padre.
Epoc_MDM
18-01-2016, 15:25
Ma secondo voi, se anziche' FIFA fosse stato un sito di Poker e un 17enne avesse speso 7700 euro in meno di un mese (che credo sia ben oltre al limite di debito per i giochi online regolamentari), il genitore non avrebbe diritto a un risarcimento totale e pure a una leccata di culo?
Il "sito di poker" ti chiede copia dei documenti d'identità e fa verifica anagrafica con l'agenzia delle entrate :)
E quando l'avrei scritto?
Io ho scritto: "Evidentemente tu sei uno di quelli che giustifica gente come Wanna Marchi e il Mago Do Nascimiento perchè la gente è talmente imbecille che gli da i soldi..."
Che io abbia detto che la Microsoft o chi per lei siano dei truffatori l'hai dedotto tu perchè o non leggi o non capisci ciò che leggi.
si si. O magari stai facendo la supercazzola.
Quindi io ho detto MS ha ragione a chiedere i soildi allora vuol dire che giustifico wanna marchi.. certo. Mi pare cristallino.
No, basterebbe verificare l'autenticità dei documenti di identità. Poi se vuoi ci sono mezzi anche più moderni, come registrazioni telefoniche, webcam, ecc.
Baio
Eh certo, mettiamo su un esercito di operatori stipendiati per verificare punto a punto ogni iscrizione per essere sicuri che non sia un ragazzino che fa il furbo. E poi? non so.. gli mandiamo a casa un assitente personale?
Diciamo che se c'è gente che non sa stare al mondo impara a farlo a mazzate che gli fa solo che bene.
Se poi tu non sei in grado di distinguere tra un truffatore ed un servizio usato in modo improprio da gente inetta è un problema tuo.
Il "sito di poker" ti chiede copia dei documenti d'identità e fa verifica anagrafica con l'agenzia delle entrate :)
Poi il padre lascia l'utente loggato sul PC ed il ragazzino gioca comunque al poker online.
Poi il padre lascia l'utente loggato sul PC ed il ragazzino gioca comunque al poker online.
oppure il ragazzino prende un documento del padre e la carta di credito, due foto col cellulare e gioco fatto.
Si apre beato il suo account alla faccia della verifica.
E comunque parliamo di un casinò on line.
Ci mancherebbe che devo fare sto cinema per iscrivermi a steam o altro.
Epoc_MDM
19-01-2016, 09:00
oppure il ragazzino prende un documento del padre e la carta di credito, due foto col cellulare e gioco fatto.
Si apre beato il suo account alla faccia della verifica.
E comunque parliamo di un casinò on line.
Ci mancherebbe che devo fare sto cinema per iscrivermi a steam o altro.
Eh vabbè allora usa anche il mouse del padre, prende le impronte digitali dal tasto sinistro, scansiona con la webcam supermegahd l'iride et voilà.
@nickmot ci vuole comunque una password per accedere, quindi un ulteriore passaggio. Se lasciasse tutto acceso e collegato, la colpa è 100% del padre e li il sito di poker online può anche scriverti di "non lasciare l'account collegato", ma se lo fai sei proprio pirla te.
Senti pallino, quello che ho scritto rimane.
Se tu vuoi continuare a fare il pettone nonostante ti abbia dimostrato che non hai letto quello che ho scritto (o non c'hai capito niente) fai pure... ma lo fai da solo.
Ma quale esercito?
Ti stai arrampicando sugli specchi... l'hanno scritto poco sopra che per alcuni siti la pratica è già questa, di quali eserciti vai cianciando?
Il problema tuo invece è quello di avere disperatamente bisogno di avere ragione. E di imparare il rispetto delle opinioni altrui, ma quella si chiama "educazione" ed è una caratteristica sempre più rara.
Ciò detto di lascio da solo ai tuoi sproloqui, "hai ragione tu".
Baio
Si bravo pallino.. :rolleyes:
Eh vabbè allora usa anche il mouse del padre, prende le impronte digitali dal tasto sinistro, scansiona con la webcam supermegahd l'iride et voilà.
@nickmot ci vuole comunque una password per accedere, quindi un ulteriore passaggio. Se lasciasse tutto acceso e collegato, la colpa è 100% del padre e li il sito di poker online può anche scriverti di "non lasciare l'account collegato", ma se lo fai sei proprio pirla te.
voelvo dire che, se vuoi aggirare le verifiche di un determinato sito, puoi farlo senza grossi problemi. Grandi o piccole che siano.
Quindi tirare pipponi con idiozie tipo "non controllano abbastanza" dando la colpa al sito non esiste proprio.
La colpa è 99% dell'utente, inutile menarla. Hai voglia a fare controlli e protezioni se poi il tordo lascia login e password sul postit attaccato al video.
@nickmot ci vuole comunque una password per accedere, quindi un ulteriore passaggio. Se lasciasse tutto acceso e collegato, la colpa è 100% del padre e li il sito di poker online può anche scriverti di "non lasciare l'account collegato", ma se lo fai sei proprio pirla te.
Dare al figlio i dati dell'account del poker o dargli la password di acquisto/i dati della carta di credito/associare direttamente la CC all'account del figlio per FIFA per come la vedo io è la stessa identica cosa, ovvero completa responsabilità del padre.
Epoc_MDM
19-01-2016, 09:54
Ma sul fatto che debba essere il padre a prendere accorgimenti (impostare dei limiti di spesa mensili sulla piattaforma di gioco, abilitare la reportistica automatica su ogni transazione ecc ecc) sono perfettamente d'accordo.
Il sito più che chiederti dati, documenti e quant'altro, non può fare.
Io avevo solo fatto una precisazione sui controlli che vengono fatti e sul fatto che si stava iniziando a discutere di "furto", "appropriazione indebita" e "sostituzione d'identità". Per quanto sia tuo figlio, sono sempre reati.
Raghnar-The coWolf-
19-01-2016, 10:29
Non lo so.. però secondo me no.
Secondo te no, ma secondo la legge si'. E' responsabilita' del sito (o di un esercente, nel caso videopoker), non del minorenne, che esclusivamente i maggiorenni giochino.
D'altronde che responsabilita' legali puo' avere un minorenne?
E' responsabilita' del sito verificare che i plafond di legge siano rispettate (utenze multiple e affini comprese).
Il sito di poker in un caso simile parte sconfitto, e LUI deve DIMOSTRARE oltre ogni ragionevole dubbio che era in buona fede ed e' stato a tutti gli effetti truffato dal minorenne.
Ad esempio un esercente che ti vede giocare a videopoker non puo' giustificarsi con "sembrava maggiorenne", ma esclusivamente con "aveva una patente falsa". Per lo stesso motivo i siti di poker tengono un database di documenti scannerizzati.
Poi se invii un falso stai compiendo tu un altro illecito di frode, che non e' assimilabile a schiacciare "si' sono maggiorenne" su una viedata di un videogioco.
E esercenti e siti web sono tutelati dai monopoli di stato, pagano un bollo e tasse speciali.
Microsoft lo fa? Perche' 7000 euro in un mese per uno skill game siamo ben oltre al dubbio che sia un meccanismo assimilabile al gioco d'azzardo.
Microsoft, come altre realta', si stanno iniziando a muovere in quella zona grigia che separa giochi da giochi d'azzardo. Le varie micro-transazioni non sono altro che un modo per ottenere i profitti del gioco d'azzardo tax-free, regulation-free, una specie di mafioso di Las Vegas senza accento.
E francamente la questione non e' giustificabile sempre con un EULA "eh ma tu schiacci I agree allora posseggono la tua anima!". Esiste un sistema legale in uno stato, e tale sistema vale di piu' di qualsiasi cosa ci sia scritta dentro FIFA.
Al momento la legislazione e' ancora grigia. Ma andrebbe comunque chiarificata (soprattutto per evitare i casi tipo Draft Kings...etc...), e questo non significa che sulla base delle leggi vigenti sia una questione tutt'altro che bianco o nera e tutt'altro che moralmente scaricabile.
Secondo te no, ma secondo la legge si'. E' responsabilita' del sito (o di un esercente, nel caso videopoker), non del minorenne, che esclusivamente i maggiorenni giochino.
D'altronde che responsabilita' legali puo' avere un minorenne?
E' responsabilita' del sito verificare che i plafond di legge siano rispettate (utenze multiple e affini comprese).
Il sito di poker in un caso simile parte sconfitto, e LUI deve DIMOSTRARE oltre ogni ragionevole dubbio che era in buona fede ed e' stato a tutti gli effetti truffato dal minorenne.
Ad esempio un esercente che ti vede giocare a videopoker non puo' giustificarsi con "sembrava maggiorenne", ma esclusivamente con "aveva una patente falsa". Per lo stesso motivo i siti di poker tengono un database di documenti scannerizzati.
Poi se invii un falso stai compiendo tu un altro illecito di frode, che non e' assimilabile a schiacciare "si' sono maggiorenne" su una viedata di un videogioco.
E esercenti e siti web sono tutelati dai monopoli di stato, pagano un bollo e tasse speciali.
Microsoft lo fa? Perche' 7000 euro in un mese per uno skill game siamo ben oltre al dubbio che sia un meccanismo assimilabile al gioco d'azzardo.
Microsoft, come altre realta', si stanno iniziando a muovere in quella zona grigia che separa giochi da giochi d'azzardo. Le varie micro-transazioni non sono altro che un modo per ottenere i profitti del gioco d'azzardo tax-free, regulation-free, una specie di mafioso di Las Vegas senza accento.
E francamente la questione non e' giustificabile sempre con un EULA "eh ma tu schiacci I agree allora posseggono la tua anima!". Esiste un sistema legale in uno stato, e tale sistema vale di piu' di qualsiasi cosa ci sia scritta dentro FIFA.
Al momento la legislazione e' ancora grigia. Ma andrebbe comunque chiarificata (soprattutto per evitare i casi tipo Draft Kings...etc...), e questo non significa che sulla base delle leggi vigenti sia una questione tutt'altro che bianco o nera e tutt'altro che moralmente scaricabile.
Un attimo, un sito di gioco d'azzardo ha giustamente controlli di identità più avanzati. Ma è palese che sono assolutamente aggirabili senza particolari problemi da un minorenne che vuole fare il furbo.
Non esiste paragonare qualsivoglia store on line ad un casinò. E non esiste che per iscrivermi ad uno store on line debba fare la stessa trafila di un casinò.
Anche perchè, lo ricordo nuovamente, il problema sta sempre nell'inettitudine di un genitore che gestisce male le credenziali di carte di credito o altro.
Non puoi chiedere a MS risarcimento perchè tu hai lasciato tuo figlio libero con la carta di credito attivata.
Cioè qui di grigio vedo solo il problema di dover distinguere quando si tratta di truffa vera da parte di un determinato sito o di "deficiente allo sbaraglio", in questo particolare caso è ampiamente la seconda.
Raghnar-The coWolf-
19-01-2016, 11:48
Un attimo, un sito di gioco d'azzardo ha giustamente controlli di identità più avanzati. Ma è palese che sono assolutamente aggirabili senza particolari problemi da un minorenne che vuole fare il furbo.
Non se vuole fare il furbo: se vuole commettere un illecito compiendo una frode falsificando un documento ufficiale.
Non esiste paragonare qualsivoglia store on line ad un casinò.
Questo finche' gli store online non diventano casino', o comunque finche' richiedono con meccanismi di coercizione psicologica cifre assurdamente elevate per giocare al top.
Non puoi chiedere a MS risarcimento perchè tu hai lasciato tuo figlio libero con la carta di credito attivata.
Puoi chiederlo se MS non offre il servizio che dice di offrire. Quindi se l'attivita' di microsoft vengono configurate come Gioco d'Azzardo o qualcosa di assimilabile, deve ridare tutti i soldi, non un centesimo in meno.
E con la possibilita' di spendere MIGLIAIA di euro al mese direi che l'entita' di una situazione simile e' tutta da discutere.
Pensa se si superasse il limite mensile del paese in cui si sta giocando, allora come configuriamo un gioco che ti permette di spendere piu' soldi del tetto massimo che lo stato permette di spendere ai giocatori d'azzardo? Saremmo in una situazione palesemente fuori dal regolamentare in cui si sfrutta in modo quasi fraudolento un loop legale non solo per eludere le tasse, ma perfino per estorcere piu' soldi di quanto concesso!
Sempre cazzi di chi ci mette i soldi?
PS: ho fatto una ricerca e scoperto che il limite mensile per il gioco d'azzardo e' 30 mila euro in Italia.
Molto alto, ma alla fine non cosiii distante dalle cifre che stiamo discutendo.
http://www.sisal.it/guida/gestione-conto/autolimitazioni
Questo finche' gli store online non diventano casino', o comunque finche' richiedono con meccanismi di coercizione psicologica cifre assurdamente elevate per giocare al top.
Ecco, ok.
Ma per come stanno le cose direi che è parecchio esagerato dire che le transazioni di uno store di un gioco siano come il gioco d'azzardo.
Perchè altrimenti dovremmo ribaltare completamente il funzionamento degli stores attuali.. e in tutta sincerità, ma perchè dovremmo farci tutti sti problemi per andare incontro a gente con un quoziente intellettivo ben sotto la media?
Perchè a parte il genio di parde che lascia loggata la carta di credito.. il figlio è certamente degno erede.
Il "sito di poker" ti chiede copia dei documenti d'identità e fa verifica anagrafica con l'agenzia delle entrate :)
Non è l'unico!
Anche tutti i siti di scommesse online, dopo un periodo di prova, ti chiedono copia dei documenti.
Primo, per verificare che sei maggiorenne.
Secondo, per la legge sull'antiriciclaggio.
Comunque, io sono d'accordo con Baio73.
Dove girano soldi, dovrebbe essere chiara l'identità delle persone così si eviterebbero questi spiacevoli episodi, oltre ad evitare che qualche sito ci sguazza in queste situazioni e ne approfitta per spellare soldi perché tanto: "la carta di credito è del genitore" quindi sono cazzi suoi.
Oggi per acquistare le sigarette al distributore automatico, devi inserire la carta regionale dei servizi.
Che regolamentino la cosa anche per quanto riguarda alcuni servizi internet dove, in maniera inequivocabile e senza possibilità di errore, riconosci il soggetto che usufruisce di tali servizi.
Raghnar-The coWolf-
19-01-2016, 12:55
Ecco, ok.
Ma per come stanno le cose direi che è parecchio esagerato dire che le transazioni di uno store di un gioco siano come il gioco d'azzardo.
Esagerato mica tanto, dato che a quanto pare c'e' chi spende anche migliaia di euro in un mese.
Esagerato mica tanto, dato che a quanto pare c'e' chi spende anche migliaia di euro in un mese.
E anche qui OK.
Ma se stiamo a tarare tutto a livello della "testa di pene" siamo rovinati.
Per fare un paragone: tutti abbiamo la patente e tutti abbiamo passato dei test per averla.. nonostante tutto ci sono i deficienti che si ammazzano andanto come pazzi nele vie di paese.
Questo vuol dire che i test per la patente non sono abbatanza selettivi? No, vuol dire che quello che si è schiantato era un cretino.
Esagerato mica tanto, dato che a quanto pare c'e' chi spende anche migliaia di euro in un mese.
Non credo che la cifra mensile spesa sia una discriminante valida per definire se si tratti o meno di gioco d'azzardo.
Infatti non lo è.
Se spendi mille euro al mese in scommesse e mille euro al mese per acquistare giocatori finti in fifa ultimate, hai speso sempre mille euro.
Se a farlo è uno adulto, pace e bene, cazzi suoi.
Se a farlo è invece un minorenne, la cosa cambia parecchio.
Insomma..Non stiamo parlando del sitarello porno dove al massimo ci scappa una pippa e non è mai morto nessuno.
Si parla di soldi, e questo dovrebbe far riflettere.
Infatti non lo è.
Se spendi mille euro al mese in scommesse e mille euro al mese per acquistare giocatori finti in fifa ultimate, hai speso sempre mille euro.
Se a farlo è uno adulto, pace e bene, cazzi suoi.
Se a farlo è invece un minorenne, la cosa cambia parecchio.
Insomma..Non stiamo parlando del sitarello porno dove al massimo ci scappa una pippa e non è mai morto nessuno.
Si parla di soldi, e questo dovrebbe far riflettere.
Ci sta.
Ma mi pare ben ipocrita andare a dire che è colpa del sito che non controlla abbastanza quando poi il minorenne suddetto ha a disposizione login, password e credenziali della carta di credito del padre.
Detto questo non vedo cosa ci sia da riflettere.
ragazzi ieri mio cuGGino è scivolato su una buccia di banana e ha messo incinta una passante. può dare la colpa a maiscrofoft? :confused: No, perché la buccia l'ha buttata in terra ma a quanto pare la banana è stata usata. http://emoticonforum.altervista.org/_altervista_ht/faccine/banane/2.gif
Ergo, no risarcimento.
Raghnar-The coWolf-
20-01-2016, 08:15
Non credo che la cifra mensile spesa sia una discriminante valida per definire se si tratti o meno di gioco d'azzardo.
La definizione in senso stretto e' che uno puo' giocare a soldi e vincere soldi (in realta' e' ancora piu' precisa).
Ma il motivo per cui la definizione e' questa, e per cui ci sono speciali regole (VM18, monopoli di stato...etc...) e' che questo meccanismo di gioco e' noto creare dipendenza e spingerti a giocare sempre piu' cifre sempre piu' elevate a causa della spinta psicologica a "rifarsi delle perdite".
Se c'e' un altro meccanismo psicologico che riesce a forzare gli stessi effetti, senza ricorrere alle vincite in denaro, sarebbe assolutamente assimilabile al gioco d'azzardo e ad altre attivita' illecite o fortemente regolamentate (e.g. vendita di alcool).
Francamente non sono un sociologo, e non gioco neanche piu' a Fifa da 15 anni, quindi non so come configurare questa spinta. Ma considerando che i casi di cronaca di questo tipo sono sempre piu' esagerati e sempre piu' frequenti, la domanda me la pongo.
E la domanda non e' banale ne' liquidabile con "stronzo il padre e scemo lui".
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