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View Full Version : HDD HAMR: densità di stoccaggio di 4-5 volte superiore, ma non prima del 2018


Redazione di Hardware Upg
28-12-2015, 13:31
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/storage/hdd-hamr-densita-di-stoccaggio-di-4-5-volte-superiore-ma-non-prima-del-2018_60060.html

La tecnologia dovrebbe rendere possibile la realizzazione di dischi fino a 100TB, anche se i primi modelli e prototipi avranno capacità sensibilmente più ridotte

Click sul link per visualizzare la notizia.

demon77
28-12-2015, 14:43
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/storage/hdd-hamr-densita-di-stoccaggio-di-4-5-volte-superiore-ma-non-prima-del-2018_60060.html

La tecnologia dovrebbe rendere possibile la realizzazione di dischi fino a 100TB, anche se i primi modelli e prototipi avranno capacità sensibilmente più ridotte

Click sul link per visualizzare la notizia.
2018 è lontano.
Con la rapidità evolutiva degli ssd mi chiedo se e quanto questi nuovi hdd saranno convenienti..
Se i prezzi saranno buoni saranno certamente utili nei nas e per chi ha necessità di molto spazio.. Ma resta comunque una cerchia di utenza limitata rispetto alla massa.

overclock80
28-12-2015, 14:46
Tre anni mi sembrano davvero molti per il lancio commerciale.

Se non si sbrigano a portare sul mercato la tecnologia in questione ed a prezzi competitivi saranno messi fuori gioco dagli SSD, visto quanto rapidamente sta scendendo il prezzo di questi ultimi a parità di capacità.

Mparlav
28-12-2015, 15:07
Le vendite degli hdd sono stagnanti da molti anni, questo rallentamento della densità per piatto non infastidisce tanto il settore enterprice o nas dei drive da 3.5", quanto quello dei 2.5" per notebook.

Cappej
28-12-2015, 15:15
l'espressione "STOCCAGGIO" utilizzata per i dati, fa veramente pietà... IMHO
indipendentemente dal fatto che sia corretta o meno

Per il resto, è l'unico modo che ha il tradizionale "vecchio" disco meccanico di sopravvivere all'avanzata dll'SSD

La cosa positiva è che per anni se ne sono stati a pascere sugli allori in virtù del cartello che hanno realizzato, con un piano di investimenti volto all'oligarchia pura!

Bene... adesso:
- gli SSD da 1TB esistono, non costano una follia, sono "decisamente" più performanti e arriveranno presto 2TB
- Lo Tsunami che aveva creato danni alle loro fabbriche facendo aumentare i prezzi dei dischi alle stelle (2011), è passato da un bel po'...
- togliete cellophane e coperte dai vostri R&D e datevi una mossa!

tutto IMHO

Mparlav
28-12-2015, 15:30
Il numero di unità vendute è praticamente sempre lo stesso, ma sui notebook ormai hanno vita breve:

http://www.kitguru.net/wp-content/uploads/2015/05/hdd_shipments_q1_2015.png

il prezzo medio di vendita è quello del 2008-2009:
http://www.kitguru.net/wp-content/uploads/2015/05/hdd_shipments_q1_2015_asps.png

non vedo perchè "scomodarsi" ;) a fornire drive con un miglior rapporto capacità/prezzo, meglio concentrarsi prima sulla riduzione dei costi di produzione.

zappy
28-12-2015, 15:56
E l'affidabilità?
x me conta più quella che non capacità e velocità, anche per gli SSD.

avvelenato
28-12-2015, 16:12
2018 è lontano.
Con la rapidità evolutiva degli ssd mi chiedo se e quanto questi nuovi hdd saranno convenienti...

imho, solo nei datacenter.

Non dimentichiamoci che oltre agli ssd stanno crescendo le velocità fisse e mobili. Già adesso il cloud sarebbe una soluzione a molteplici esigenze di spazio, che non vengono da esso soddisfatte solo perché i costi devono ancora commoditizzarsi per tutti.

Ma nel 2018, in informatica, è come dire tra tre generazioni...


(inb4 digital divide, sono 56kappato che tu sia maledetto, ecc., se abitate nella savana o nella tundra non è colpa mia)

Cronos00
28-12-2015, 16:47
Non affiderei mai i miei backup a un SSD.

calabar
28-12-2015, 17:00
Meglio tardi che mai. Sempre che non sia una previsione sballata, come quella dei vari articoli apparsi (anche su questo sito) nel 2012 in cui si parlava di dischi HAMR da 60TB nel 2016.
Vista i progressi infimi in questo settore mi stupirebbero solo due anni di ritardo nel raggiungere questi risultati. Ormai ci avevo messo una pietra sopra...

demon77
28-12-2015, 19:18
Non affiderei mai i miei backup a un SSD.

??
Non capisco la ragione.
I primissimi erano scarsi, ma già oggi mi pare che come longevità non siano male.. Almeno da mia esperienza diretta.
Ho un SSD di 5 anni usato come disco di sistema (quindi con una buona quantità di scritture e letture sulle spalle) ed è ancora perfetto..
Forse oggi gli hdd sono ancora superiori ma non credo poi così tanto..

demon77
28-12-2015, 19:27
imho, solo nei datacenter.

Non dimentichiamoci che oltre agli ssd stanno crescendo le velocità fisse e mobili. Già adesso il cloud sarebbe una soluzione a molteplici esigenze di spazio, che non vengono da esso soddisfatte solo perché i costi devono ancora commoditizzarsi per tutti.

Ma nel 2018, in informatica, è come dire tra tre generazioni...


(inb4 digital divide, sono 56kappato che tu sia maledetto, ecc., se abitate nella savana o nella tundra non è colpa mia)

Eh il cloud siamo a vedere.. Tante variabili e quindi difficile fare previsioni.
Una cosa penso si possa dire, possono pure fare hdd da 10 tera ma è anche vero che otto utenti su dieci stanno sereni con due tera.. E cinque su dieci con uno.
Quindi facile pensare che la elevata velocità degli SSD li renda più appetibili rispetto alla elevata capienza.

rockroll
28-12-2015, 20:57
Eh il cloud siamo a vedere.. Tante variabili e quindi difficile fare previsioni.
Una cosa penso si possa dire, possono pure fare hdd da 10 tera ma è anche vero che otto utenti su dieci stanno sereni con due tera.. E cinque su dieci con uno.
Quindi facile pensare che la elevata velocità degli SSD li renda più appetibili rispetto alla elevata capienza.

Sono daccordo, anche perchè attualmente se ad un normale utente come stoccaggio non basta, ad esempio, un HD USB3 meccanico da 3TB (costano tranquilamente meno di 100 euro), ne compra un altro, e probabilmente ancora per molto tempo questa sarà la soluzione economicamente più conveniente, in attesa che gli eventuali HAMR o chi per loro diventino concorrenziali come prezzo a terabyte.

LMCH
28-12-2015, 21:21
Ho un SSD di 5 anni usato come disco di sistema (quindi con una buona quantità di scritture e letture sulle spalle) ed è ancora perfetto..
Forse oggi gli hdd sono ancora superiori ma non credo poi così tanto..
Gli SSD attuali hanno una persistenza dei dati che cala con le riscritture, quindi il controller integrato tiene conto anche della "vecchiaia" e quando iniziano ad essere necessarie riletture multiple prima che i crc indichino dato corretto o il blocco risulta prossimo ad essere troppo vecchio come data di scrittura, riscrive il dato su un altro blocco (in modo anche da rendere più omogenea la distribuzione delle riscritture) ecc. ecc.
Poi fin quando c'è sufficiente spazio libero gli attuali SSD TLC (8 valori possibili per cella, quindi 3 bit per cella) ed MLC (4 valori possibili per cella, quindi 2 bit per cella) scrivono i blocchi come fossero SLC (2 valori per cella, quindi 1 bit per cella) che sebbene con minor densita per cella hanno lettuta e scrittura più rapide e maggior persistenza dei dati.
Quindi gli SSD "sembrano più affidabili di quanto si dice" (riferendosi alle prestazioni di una singola cella senza considerare i magheggi che fa il controller integrati.
Ma poi "crollano" in modi differenti in base a come si leggono e scrivono dati su di essi (mentre per gli hdd i "cedimenti anticipati" di solito sono legati a maltrattamenti di tipo meccanico e termico).

fracama87
29-12-2015, 03:47
Gli SSD attuali hanno una persistenza dei dati che cala con le riscritture, quindi il controller integrato tiene conto anche della "vecchiaia" e quando iniziano ad essere necessarie riletture multiple prima che i crc indichino dato corretto o il blocco risulta prossimo ad essere troppo vecchio come data di scrittura, riscrive il dato su un altro blocco (in modo anche da rendere più omogenea la distribuzione delle riscritture) ecc. ecc.
Poi fin quando c'è sufficiente spazio libero gli attuali SSD TLC (8 valori possibili per cella, quindi 3 bit per cella) ed MLC (4 valori possibili per cella, quindi 2 bit per cella) scrivono i blocchi come fossero SLC (2 valori per cella, quindi 1 bit per cella) che sebbene con minor densita per cella hanno lettuta e scrittura più rapide e maggior persistenza dei dati.
Quindi gli SSD "sembrano più affidabili di quanto si dice" (riferendosi alle prestazioni di una singola cella senza considerare i magheggi che fa il controller integrati.
Ma poi "crollano" in modi differenti in base a come si leggono e scrivono dati su di essi (mentre per gli hdd i "cedimenti anticipati" di solito sono legati a maltrattamenti di tipo meccanico e termico).

Per un hdd basta un semplice salti di corrente a romperlo :D Parlo per esperienza personale...
Di fatto complessivamente un ssd è più affidabile.
Lo usi per salvare i backup o le foto? scriverai abbastanza poco, quindi difficilmente raggiungerà la soglia di scritture per cui i blocchi iniziano a diventare "vecchi". :)

zappy
29-12-2015, 07:55
Per un hdd basta un semplice salti di corrente a romperlo :D Parlo per esperienza personale...
Di fatto complessivamente un ssd è più affidabile.
Lo usi per salvare i backup o le foto? scriverai abbastanza poco, quindi difficilmente raggiungerà la soglia di scritture per cui i blocchi iniziano a diventare "vecchi". :)
anche la persistenza dei dati può essere motivo di perdita degli stessi. non solo le riscritture.
quanto ai salti di corrente, possono danneggiare qualunque roba elettronica, ssd inclusi.

fracama87
30-12-2015, 00:19
anche la persistenza dei dati può essere motivo di perdita degli stessi. non solo le riscritture.
quanto ai salti di corrente, possono danneggiare qualunque roba elettronica, ssd inclusi.

Si, nessun dispositivo è sicuro, per questo ci sono i backup.... ma la rottura degli hard disk resta comunque più facile, ergo gli ssd più affidabili.
Certo se intendi fare un archivio dei backup nel tempo la persistenza può essere un problema maggiore ma se ad esempio tieni i backup di sistema degli ultimi due mesi.

In alcune situazioni (backup lasciati lì per molto tempo) forse gli ssd non sono ancora la soluzione ideale ma è questione di tempo, soprattutto con i grossi investimenti che ci sono dietro, diciamo che mi aspetto che quando gli ssd da 1-2tb saranno prossimi al prezzo degli hdd anche la persistenza sarà un problema risolto, (a occhio dovrebbe essere proprio intorno al 2018-2019...) :D

LMCH
30-12-2015, 03:39
Per un hdd basta un semplice salti di corrente a romperlo :D Parlo per esperienza personale...
Di fatto complessivamente un ssd è più affidabile.
Lo usi per salvare i backup o le foto? scriverai abbastanza poco, quindi difficilmente raggiungerà la soglia di scritture per cui i blocchi iniziano a diventare "vecchi". :)

I problemi degli SSD basati su NAND-flash sono SPECIALMENTE gravi se li usi per i backup, perchè se li tieni offline per lunghi periodi poi il controller integrato potrebbe non avere tempo sufficiente per eseguire la "manutenzione" dei vecchi dati ed i controlli sulla loro integrità nei periodi in cui colleghi l'SSD per fare il backup.
Il rischio è ritrovarsi con un SSD che sembra perfettamente integro ma che in realtà sta già perdendo i dati "troppo vecchi".

Solo con l'arrivo delle memorie tipo Intel 3D Xpoint ed in generale di quelle basate su memristori viene risolto il problema della persistenza dei dati (grazie al fatto che sono basate su un metodo di memorizzazione che non ha i problemi delle NAND-flash).

PaulGuru
30-12-2015, 06:41
Gli SSD attuali hanno una persistenza dei dati che cala con le riscritture, quindi il controller integrato tiene conto anche della "vecchiaia" e quando iniziano ad essere necessarie riletture multiple prima che i crc indichino dato corretto o il blocco risulta prossimo ad essere troppo vecchio come data di scrittura, riscrive il dato su un altro blocco (in modo anche da rendere più omogenea la distribuzione delle riscritture) ecc. ecc.
Poi fin quando c'è sufficiente spazio libero gli attuali SSD TLC (8 valori possibili per cella, quindi 3 bit per cella) ed MLC (4 valori possibili per cella, quindi 2 bit per cella) scrivono i blocchi come fossero SLC (2 valori per cella, quindi 1 bit per cella) che sebbene con minor densita per cella hanno lettuta e scrittura più rapide e maggior persistenza dei dati.
Quindi gli SSD "sembrano più affidabili di quanto si dice" (riferendosi alle prestazioni di una singola cella senza considerare i magheggi che fa il controller integrati.
Ma poi "crollano" in modi differenti in base a come si leggono e scrivono dati su di essi (mentre per gli hdd i "cedimenti anticipati" di solito sono legati a maltrattamenti di tipo meccanico e termico).
Gli HDD sono meccanici ( quindi si consumano ), scaldano e i dischi si possono smagnetizzare se inutilizzati.
Mi sembra anche peggio.

tuttodigitale
30-12-2015, 11:12
non vedo perchè "scomodarsi" ;) a fornire drive con un miglior rapporto capacità/prezzo, meglio concentrarsi prima sulla riduzione dei costi di produzione.
Notare anche la non convenienza in termini di GB/€ delle unità da 3,5" rispetto a quelle da 2,5. Imho, ci stanno marciando sopra.

si possono smagnetizzare .
da soli? E' la prima volta che sento qualcosa di simile.

Comunque gli HDD principalmente si rompono per urti meccanici, arresti imprevisti di sistema (hard reset). Nel mobile non c'è dubbio che hanno fatto il loro tempo, eppure ne vendono ancora a vagonate.

PaulGuru
30-12-2015, 11:17
da soli? E' la prima volta che sento qualcosa di simile.

Comunque gli HDD principalmente si rompono per urti meccanici, arresti imprevisti di sistema (hard reset). Nel mobile non c'è dubbio che hanno fatto il loro tempo, eppure ne vendono ancora a vagonate.Allora vuol dire che hai poco a che fare col mondo dell'informatica.
Uno è meccanico, l'altro no ..... non ci vuole molto a capire chi sia il più affidabile.

fracama87
30-12-2015, 16:16
I problemi degli SSD basati su NAND-flash sono SPECIALMENTE gravi se li usi per i backup, perchè se li tieni offline per lunghi periodi poi il controller integrato potrebbe non avere tempo sufficiente per eseguire la "manutenzione" dei vecchi dati ed i controlli sulla loro integrità nei periodi in cui colleghi l'SSD per fare il backup.
Il rischio è ritrovarsi con un SSD che sembra perfettamente integro ma che in realtà sta già perdendo i dati "troppo vecchi".

Solo con l'arrivo delle memorie tipo Intel 3D Xpoint ed in generale di quelle basate su memristori viene risolto il problema della persistenza dei dati (grazie al fatto che sono basate su un metodo di memorizzazione che non ha i problemi delle NAND-flash).

Basta avere l'accortezza di non tenerli offline per lunghi periodi dunque. Certo per tenere dei backup archiviati per lunghi periodi in dispositivi sconnessi dal pc il discorso è ancora diverso ma io parlavo dell'utente comune, in azienda si usano ancora i nastri da quel che leggo in giro...

Per il futuro non fai che confermare quello che pensavo :D