View Full Version : HP, ancora una sforbiciata a 30 mila posti di lavoro
Redazione di Hardware Upg
16-09-2015, 10:31
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/hp-ancora-una-sforbiciata-a-30-mila-posti-di-lavoro_58831.html
Con la scissione in HP Inc. e Hewlett-Packard Enterprise ufficiale dal prossimo novembre, l'azienda si prepara ad un ulteriore piano di riduzione del personale che porterà ad un totale di 85 mila posti di lavoro persi sotto l'era Whitman
Click sul link per visualizzare la notizia.
s0nnyd3marco
16-09-2015, 10:43
Un altra manager illuminata per la quale rilancio azienda = riduzione costi = riduzione personale :muro:
Mi ricorda molto la strategia di alto livello finanziario del tipo rilancio stato = aumento entrate = aumento tasse
:(
Muppolo1
16-09-2015, 10:56
Si chiama Meg Whitman, non Withman ('sta zoccola)
Il responsabile del gruppo, Mike Nefkens, ha illustrato un piano per spostare un maggior numero di impiegati in poche sedi al di fuori degli USA allo scopo di avere, entro il 2018, il 60% della forza lavoro della divisione Enterprise Services assunta in paesi con un minor costo del lavoro.
sostanzialmente licenziano in USA per aprire sedi in India e in oriente dove con due spicci paghi uno stipendio..
Rik`[;42866555']sostanzialmente licenziano in USA per aprire sedi in India e in oriente dove con due spicci paghi uno stipendio..
già.. tra un po' ci dovremo trasferire tutti in Asia :(
microcip
16-09-2015, 11:29
anche no, cina/india & co. stanno in piedi perchè c'è l'occidente che consuma..a furia di tagliare le gambe qui, di la si ritrovano con 100000000000000000000000000000000 prodotti enduser che dovranno usare per fare giganteschi falò.
andreaaa72
16-09-2015, 11:42
Licenzieranno anche in Italia dove la ex EDS, ora HP ES, è stata smembrata dopo l'acquisizione. E pensare che in Italia nel 2007 erano quasi 4000 dipendenti, ora poco meno di 1000.
hwutente
16-09-2015, 11:51
Licenzieranno anche in Italia dove la ex EDS, ora HP ES, è stata smembrata dopo l'acquisizione. E pensare che in Italia nel 2007 erano quasi 4000 dipendenti, ora poco meno di 1000.
Saranno tutti in cassa integrazione.
A furia di ridurre il personale rimarrà qualcuno a lavorare in HP? :stordita:
g.luca86x
16-09-2015, 12:13
"l'azienda prevede un taglio di circa 25-30 mila posti di lavoro (praticamente pari agli abitanti del comune ligure di Rapallo) sulle 300 mila posizioni ad oggi presenti in azienda. La maggior parte dei tagli sarà a carico della divisione Enterprise Services. Il costo delle operazioni di ristrutturazione sarà di 2,7 miliardi di dollari che permetteranno tuttavia di poter conseguire risparmi annuali di pari entità."
Son bravi tutti a fare i manager con stipendio milionario se la soluzione è licenziare beceramente: quei 2,7 G$ sono niente altro che 90 k$ all'anno per ciascuno dei dipendenti licenziati ( e come stipendio lordo con aggiunta di qualche costo pro capite per l'azienda ci arrivi dappertutto in occidente a quei costi fissi aziendali).
Posso farlo anche io ma meglio: mi accontento di 300 k$ l'anno senza benefit se bastano queste soluzioni per guidare una multinazionale. Farei risparmiare all'azienda anche sulla massima posizione dirigenziale, no?
polli079
16-09-2015, 12:32
La cosa triste è che poi ottiene anche dei bonus economici per aver raggiunto un target, cosa incredibilmente facile visto il tipo di soluzione adottata.
Rik`[;42866555']sostanzialmente licenziano in USA per aprire sedi in India e in oriente dove con due spicci paghi uno stipendio..
esatto
cosa già vista anche da noi in ambiente TLC dove hanno iniziato con i consulenti indiani per passare successivamente a taglio del personale
il che significa meno lavoro in Italia ma anche cessione di competenze che i cari indiani si portano a casa
hwutente
16-09-2015, 12:51
esatto
cosa già vista anche da noi in ambiente TLC dove hanno iniziato con i consulenti indiani per passare successivamente a taglio del personale
il che significa meno lavoro in Italia ma anche cessione di competenze che i cari indiani si portano a casa
Pero' in America la disoccupazione e' la meta' che in Italia, a dimostrazione che il problema non sono i licenziamenti ma un sistema che non funziona.
AlexSwitch
16-09-2015, 13:05
Pero' in America la disoccupazione e' la meta' che in Italia, a dimostrazione che il problema non sono i licenziamenti ma un sistema che non funziona.
Bhè un mercato del lavoro molto flessibile, e non tartassato, aiuta parecchio a riassorbire gli esuberi e a non disperdere determinate competenze...
Il dramma italiano in gran parte è dovuto a quasi mezzo secolo di mercato del lavoro ingessato nei contratti collettivi ed ipersbilanciato nei confronti di determinati " diritti " dei lavoratori subordinati. Ciò ha portato ad avere dei costi esorbitanti che alla fine non sono giustificati ( economicamente parlando ) nemmeno dal mantenere figure altamente specializzate o determinate competenze.
andrew04
16-09-2015, 14:35
Si chiama Meg Whitman, non Withman ('sta zoccola)
No che poi da notare: è stata in politica... ora si spiega tutto
Ed è meglio che non vi dico quanto guadagna... guardatelo da solo
https://en.wikipedia.org/wiki/Meg_Whitman
Red Wizard
16-09-2015, 14:48
Licenzieranno anche in Italia dove la ex EDS, ora HP ES, è stata smembrata dopo l'acquisizione. E pensare che in Italia nel 2007 erano quasi 4000 dipendenti, ora poco meno di 1000.
Io sono uno di quelli rientrati nel primo taglio.
Gestivo soltanto la divisione pc per Toscana ed Emilia.... :rolleyes:
Bhè un mercato del lavoro molto flessibile, e non tartassato, aiuta parecchio a riassorbire gli esuberi e a non disperdere determinate competenze...
Il dramma italiano in gran parte è dovuto a quasi mezzo secolo di mercato del lavoro ingessato nei contratti collettivi ed ipersbilanciato nei confronti di determinati " diritti " dei lavoratori subordinati. Ciò ha portato ad avere dei costi esorbitanti che alla fine non sono giustificati ( economicamente parlando ) nemmeno dal mantenere figure altamente specializzate o determinate competenze.
ma de che, da quando esistono contratti alla cococo i datori di lavoro fanno quello che vogliono, il problema in italia è che la metà dello stipendio di un dipendente intederminato o determinato se ne va in trattenute
hwutente
16-09-2015, 15:14
Si chiama Meg Whitman, non Withman ('sta zoccola)
E' una z.....a perche licenzia? Il paradiso non esiste.
Phantom II
16-09-2015, 18:11
Un altra manager illuminata per la quale rilancio azienda = riduzione costi = riduzione personale :muro:
Non è un'altra, sono tutti formati ad essere così, perchè quel che interessa all'azionariato dell'azienda è il profitto nel breve periodo e il modo migliore per farlo è con la riduzione del costo del lavoro, soprattutto quando l'economia mondiale tende, se va bene, alla stagnazione endemica.
Pero' in America la disoccupazione e' la meta' che in Italia, a dimostrazione che il problema non sono i licenziamenti ma un sistema che non funziona.
Occhio che i sistemi di calcolo dei disoccupati non sono affatto omogenei trai i diversi paesi che puoi considerare. Gli USA in particolare sono particolarmente "creativi" su quel fronte.
Bhè un mercato del lavoro molto flessibile, e non tartassato, aiuta parecchio a riassorbire gli esuberi e a non disperdere determinate competenze...
Il dramma italiano in gran parte è dovuto a quasi mezzo secolo di mercato del lavoro ingessato nei contratti collettivi ed ipersbilanciato nei confronti di determinati " diritti " dei lavoratori subordinati. Ciò ha portato ad avere dei costi esorbitanti che alla fine non sono giustificati ( economicamente parlando ) nemmeno dal mantenere figure altamente specializzate o determinate competenze.
Fortuna che è arrivato Renzi con Jobs Act no?
ma de che, da quando esistono contratti alla cococo i datori di lavoro fanno quello che vogliono, il problema in italia è che la metà dello stipendio di un dipendente intederminato o determinato se ne va in trattenute
E se ne va in trattenute perchè notoriamente nessuno mette mano al portafogli di chi fa profitto sui grandi capitali.
E' una z.....a perche licenzia? Il paradiso non esiste.
Guarda caso, però, per quelli come la Whitman, le porte scintillanti dei cieli sono sempre aperte...
cdimauro
16-09-2015, 21:05
ma de che, da quando esistono contratti alla cococo i datori di lavoro fanno quello che vogliono, il problema in italia è che la metà dello stipendio di un dipendente intederminato o determinato se ne va in trattenute
Anche in Germania è all'incirca così. A seconda della fascia di reddito si trattengono dalla busta paga fino al 43%, a cui aggiungiamo i contributi pensionistici, per l'assicurazione sanitaria (circa la metà la paga l'azienda), e qualcos'altro, che sono a carico dell'azienda.
Possono tagliare parecchio perché tanto lo sviluppo, la produzione ed i servizi li dànno da svolgere a terzi e questo lo fànno già da tanti anni, quando appunto fu l`inizio della fine di HP, che ormai non é più sinonimo di innovazione e qualità, principi sui quali si era fatta il nome, il quale é l`unica cosa che é rimasta adesso.
bio.hazard
17-09-2015, 06:32
Anche in Germania è all'incirca così. A seconda della fascia di reddito si trattengono dalla busta paga fino al 43%, a cui aggiungiamo i contributi pensionistici, per l'assicurazione sanitaria (circa la metà la paga l'azienda), e qualcos'altro, che sono a carico dell'azienda.
però forse in Germania i servizi pubblici funzionano "leggermente" meglio che da noi, quindi un senso a pagare tutte quelle tasse magari c'è...
;)
Pero' in America la disoccupazione e' la meta' che in Italia, a dimostrazione che il problema non sono i licenziamenti ma un sistema che non funziona.
no certo ma intanto in Italia stiamo perdendo quei posti senza riassorbirli e perdiamo appunto competenze
ad esempio il settore TLC una volta a Milano e paesi limitrofi era molto forte ma con NSN che ormai è poca roba, Alcatel che sta tagliando, Italtel che ormai penso abbia pochissima gente cosa rimane? non conosco la situazione di Ericsson ma non penso proprio abbia assorbito tutti
uno che si laurea in ingegneria delle telecomunicazioni oggi che sbocco ha?
s0nnyd3marco
17-09-2015, 08:03
Non è un'altra, sono tutti formati ad essere così, perchè quel che interessa all'azionariato dell'azienda è il profitto nel breve periodo e il modo migliore per farlo è con la riduzione del costo del lavoro, soprattutto quando l'economia mondiale tende, se va bene, alla stagnazione endemica.
Capisco che all'azionista/speculatore interessi il breve periodo, in fondo per loro la filosofia e' "take money and run", ma al management di un azienda dovrebbe interessare anche la prospettiva nel lungo periodo.
In certe situazioni licenziare e' necessario, altrimenti l'intera azienda va a fondo con tutti i dipendenti, ma non credo che HP fosse messa cosi male. Se uno disperde il proprio personale poi dovra' ri affrontare i costi di formazione e integrazione del nuovo personale nella struttura aziendale.
Spostare i servizi come il servizio clienti in asia/india non credo migliori di certo la qualita' del servizio.
cdimauro
17-09-2015, 19:44
però forse in Germania i servizi pubblici funzionano "leggermente" meglio che da noi, quindi un senso a pagare tutte quelle tasse magari c'è...
;)
Tipo la tassa di solidarietà per l'unificazione della Germania? Anche qui ci si trascina tasse che, in tutta franchezza, mi stanno sullo stomaco.
Sì, senz'altro qui i servizi pubblici funzionano meglio. Non mi posso lamentare.
Però se si parte dal principio che siccome lo stato non funziona bene , allora è meglio non pagare le tasse, si entra in un circolo nichilista.
hwutente
17-09-2015, 20:41
uno che si laurea in ingegneria delle telecomunicazioni oggi che sbocco ha?
Domanda retorica, sai già la risposta.
Phantom II
18-09-2015, 10:33
Capisco che all'azionista/speculatore interessi il breve periodo, in fondo per loro la filosofia e' "take money and run", ma al management di un azienda dovrebbe interessare anche la prospettiva nel lungo periodo.
La dirigenza aziendale occupa il proprio posto per tutelare il profitto degli azionisti (ed il proprio che in numerosi casi corrisponde a quello dell'azionariato), quindi della prospettiva di lungo periodo se ne infischia.
In certe situazioni licenziare e' necessario, altrimenti l'intera azienda va a fondo con tutti i dipendenti, ma non credo che HP fosse messa cosi male. Se uno disperde il proprio personale poi dovra' ri affrontare i costi di formazione e integrazione del nuovo personale nella struttura aziendale.
Concetto opinabile, visto che da che mondo è mondo i licenziamenti sono sempre stati utilizzati per massimizzare i profitti (in particolare in periodo di magra come quelli odierni) e/o scaricare sul settore aziendale più debole gli errori della dirigenza.
Spostare i servizi come il servizio clienti in asia/india non credo migliori di certo la qualita' del servizio.
Torniamo all'obiezione d'apertura del tuo messaggio, al dirigente non gliene frega nulla della qualità del servizio, soprattutto in un'economia capitalista iper finanziarizzata, dove le prospettive si consumano nell'arco di un trimestre.
E' una questione sistemica, ma di sistema economico che travalica i confini, non di "sistema Italia", "sistema USA" ecc.
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