View Full Version : Governo tassa Netflix, Google per finanziare il cinema italiano: ma c'è odore di bufala
Redazione di Hardware Upg
14-09-2015, 14:11
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/governo-tassa-netflix-google-per-finanziare-il-cinema-italiano-ma-c-e-odore-di-bufala_58796.html
In alcuni paesi europei i grossi nomi del web danno una piccola percentuale del proprio fatturato locale per finanziare il settore audiovisivo nazionale. Era balenata l'ipotesi di una simile tassa anche in Italia, ma forse non ci sarà
Click sul link per visualizzare la notizia.
gioiafilippo
14-09-2015, 14:22
Non è una novità, il governo fra poco tasserà anche l'aria che respiriamo :cool: ... d'altronde dobbiamo fare bella figura con la Merkel in Europa
bobafetthotmail
14-09-2015, 14:29
La smentita arriva vari giorni prima dell'articolo, che invece che focalizzarsi sul clickbait potrebbe anche focalizzarsi magari sugli altri aspetti interessanti della notizia, così per dire:
http://www.dday.it/redazione/17591/tassa-su-netflix-tutto-falso-ecco-cosa-succedera-davvero
"Fonti del MiSE ci hanno infatti confermato che le notizie apparse questa mattina su alcuni quotidiani sono totalmente prive di fondamento, frutto probabilmente della lettura di una sola parte del documento. La parola “Tassa di scopo”, presente effettivamente all’interno del documento intitolato “Rafforzamento del settore audiovisivo”, era riferita esclusivamente alle soluzioni scelte in Francia e in Germania. In Italia, ci assicurano, l’ipotesi è stata scartata da tutti coloro che hanno partecipato alla riunione ai margini del Festival del Cinema di Venezia, broadcaster inclusi: tutti, da Rai a Mediaset, non ritengono giusto tassare gli operatori stranieri che investono in Italia, sarebbe sufficiente che pagassero le tasse nel Paese dove operano. "
"“Produciamo tanto per massimizzare gli ascolti tra i sessantenni” – aggiunge la nostra fonte – “è ora di cambiare”. Ecco perché il Governo ha intenzione di agevolare fiscalmente le aziende e i produttori che realizzeranno opere pensate per un mercato globale,"
e questo
"Tra le indicazioni dei Governo ci sono anche alcuni vincoli legati alle licenze e ai diritti: oggi vengono concesse troppe deroghe a chi dovrebbe destinare, secondo una delibera europea, il 10% della propria programmazione a opere di natura europea e nazionale. Queste deroghe non ci saranno più: Disney, che non riesce ad arrivare al 10% e ha ricevuto una deroga da Agcom, dovrà investire per produrre contenuti da noi, in Europa.
La vendita dei diritti deve prevedere inoltre una distribuzione globale: troppe opere vengono vendute per essere tenute nel cassetto o trasmesse solo su un canale, senza sfruttare i mezzi che la tecnologia oggi mette a disposizione. Tra le proposte del documento ci sarebbe quindi anche una sorta di “accordo” tra broadcaster e committente per spingere un’opera alla massima valorizzazione.
A fare da esempio per la rinascita delle produzioni italiane ci sarà la Rai: ai nuovi vertici infatti il Governo ha imposto una internazionalizzazione delle produzioni, missione condivisa anche dal nuovo direttore della Rai Antonio Campo Dall'Orto. Basta fiction per vecchi, se vogliamo crescere serve un prodotto migliore."
MaxFabio93
14-09-2015, 14:50
La smentita arriva vari giorni prima dell'articolo, che invece che focalizzarsi sul clickbait potrebbe anche focalizzarsi magari sugli altri aspetti interessanti della notizia, così per dire:
http://www.dday.it/redazione/17591/tassa-su-netflix-tutto-falso-ecco-cosa-succedera-davvero
"Fonti del MiSE ci hanno infatti confermato che le notizie apparse questa mattina su alcuni quotidiani sono totalmente prive di fondamento, frutto probabilmente della lettura di una sola parte del documento. La parola “Tassa di scopo”, presente effettivamente all’interno del documento intitolato “Rafforzamento del settore audiovisivo”, era riferita esclusivamente alle soluzioni scelte in Francia e in Germania. In Italia, ci assicurano, l’ipotesi è stata scartata da tutti coloro che hanno partecipato alla riunione ai margini del Festival del Cinema di Venezia, broadcaster inclusi: tutti, da Rai a Mediaset, non ritengono giusto tassare gli operatori stranieri che investono in Italia, sarebbe sufficiente che pagassero le tasse nel Paese dove operano. "
"“Produciamo tanto per massimizzare gli ascolti tra i sessantenni” – aggiunge la nostra fonte – “è ora di cambiare”. Ecco perché il Governo ha intenzione di agevolare fiscalmente le aziende e i produttori che realizzeranno opere pensate per un mercato globale,"
e questo
"Tra le indicazioni dei Governo ci sono anche alcuni vincoli legati alle licenze e ai diritti: oggi vengono concesse troppe deroghe a chi dovrebbe destinare, secondo una delibera europea, il 10% della propria programmazione a opere di natura europea e nazionale. Queste deroghe non ci saranno più: Disney, che non riesce ad arrivare al 10% e ha ricevuto una deroga da Agcom, dovrà investire per produrre contenuti da noi, in Europa.
La vendita dei diritti deve prevedere inoltre una distribuzione globale: troppe opere vengono vendute per essere tenute nel cassetto o trasmesse solo su un canale, senza sfruttare i mezzi che la tecnologia oggi mette a disposizione. Tra le proposte del documento ci sarebbe quindi anche una sorta di “accordo” tra broadcaster e committente per spingere un’opera alla massima valorizzazione.
A fare da esempio per la rinascita delle produzioni italiane ci sarà la Rai: ai nuovi vertici infatti il Governo ha imposto una internazionalizzazione delle produzioni, missione condivisa anche dal nuovo direttore della Rai Antonio Campo Dall'Orto. Basta fiction per vecchi, se vogliamo crescere serve un prodotto migliore."
Grazie per le info ;) Come al solito si riportano fatti non veri, io non l'avrei nemmeno pubblicata...
C'e' odore di bufala? E' una bufala, è già stato confermato!
Vai Nino, affossa per sempre questo sitooooo....!!!!!
doctor who ?
14-09-2015, 15:00
8/10 - bello lo stile, idea da premiare, ma ho visto clickbait migliori, si può perfezionare
buziobello
14-09-2015, 18:23
che brutta fine che sta facendo questo sito...
Marko#88
14-09-2015, 20:11
LE NOTIZIE SPAZZATURA DI NINO GRASSO COMINCIANO AD ESSERE STANCANTI. UNA VOLTA ERA UN PIACERE LEGGERE LE NEWS DI QUESTO SITO; OGGI È UN CONTINUO SUSSEGUIRSI DI NOTIZIE SCRITTE MALE, TITOLI FUORVIANTI E ROBACCIA "ACCHIAPPACLICK". E L'AUTORE È SEMPRE LO STESSO. IMBARAZZANTE.
Il Castiglio
14-09-2015, 22:54
Possibile che non riusciate a capire ?
E' ormai chiaro che le news di Nino attirano, nel bene o nel male, più lettori delle notizie "normali" ... a chi interessa una noiosa notizia vera ?
Meglio riportare un rumour che odora di bufala, scrivendo inesattezze a iosa, così se ne parla per giorni.
Anch'io tempo fa cadevo nel tranello, ma ormai il giochino è evidente ... l'importante è far notizia, e far parlare di sé, in qualunque modo :sofico:
Marko#88
15-09-2015, 06:26
Possibile che non riusciate a capire ?
E' ormai chiaro che le news di Nino attirano, nel bene o nel male, più lettori delle notizie "normali" ... a chi interessa una noiosa notizia vera ?
Meglio riportare un rumour che odora di bufala, scrivendo inesattezze a iosa, così se ne parla per giorni.
Anch'io tempo fa cadevo nel tranello, ma ormai il giochino è evidente ... l'importante è far notizia, e far parlare di sé, in qualunque modo :sofico:
Se rispondo come ho risposto sopra in tutti gli articoli di Nino Grasso dici che non conta nulla? Potremmo fare tutti così... :fagiano:
Io vorrei cancellare i miei due account per lanciare un segnale, ma non è consentito...
La smentita arriva vari giorni prima dell'articolo, che invece che focalizzarsi sul clickbait potrebbe anche focalizzarsi magari sugli altri aspetti interessanti della notizia, così per dire:
http://www.dday.it/redazione/17591/tassa-su-netflix-tutto-falso-ecco-cosa-succedera-davvero
Non dice se il gettito verrà usato per finanziare il cinema italiano o altro, ma che questa tassa sia in arrivo (e che non tassa solo il videostreaming) è stato confermato ieri dal Premier:
Nel libro dei sogni del premier Matteo Renzi, che l'ha annunciato stasera durante la trasmissione Otto e mezzo su La7, c'è la digital tax, o Google tax che dir si voglia. "Sarà legge in Italia dal primo gennaio 2017", assicura il premier spiegando che "farà pagare le tasse nei luoghi dove si fanno transazioni e affari". (http://www.quotidiano.net/renzi-digital-tax-google-1.1301463)
Io vorrei cancellare i miei due account per lanciare un segnale, ma non è consentito...
visto che il multiaccount non è consentito per il 50% del tuo volere ti aiuto io
bobafetthotmail
15-09-2015, 12:09
Non dice se il gettito verrà usato per finanziare il cinema italiano o altro, ma che questa tassa sia in arrivo (e che non tassa solo il videostreaming) è stato confermato ieri dal Premier:Quella è una cosa diversa.
Qui si parla di tasse per contenuti audiovisivi (Google nel suo Play store ha più film di Infinity di Mediaset, con prezzi migliori, non che ci volesse tanto, ma per dire).
Nel tuo link è una tassa generica su aziende che vivono in un HQ in un paradiso fiscale e non pagano una cippa di tasse negli stati dove poi fanno affari, che è una cosa molto diversa.
Muppolo1
15-09-2015, 13:18
Grazie!
MaxFabio93
15-09-2015, 15:30
Non dice se il gettito verrà usato per finanziare il cinema italiano o altro, ma che questa tassa sia in arrivo (e che non tassa solo il videostreaming) è stato confermato ieri dal Premier:
Nel libro dei sogni del premier Matteo Renzi, che l'ha annunciato stasera durante la trasmissione Otto e mezzo su La7, c'è la digital tax, o Google tax che dir si voglia. "Sarà legge in Italia dal primo gennaio 2017", assicura il premier spiegando che "farà pagare le tasse nei luoghi dove si fanno transazioni e affari". (http://www.quotidiano.net/renzi-digital-tax-google-1.1301463)
Non facciamo confusione, come ha già detto bobafetthotmail se guardi attentamente la puntata del programma Renzi parlava chiaramente di una tassa sulle aziende digitali più grandi, in linea per altro con tutti gli altri paesi Europei e non, ed era già stata accennata una proposta simile già dal Governo Letta ;)
Sono strasicuro che useranno questa cosa per dire che vuole mettere altre tasse sui cittadini.
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