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View Full Version : La programmazione mi pesa


Bandit
26-07-2015, 10:17
Ciao a tutti ragazzi
sono laureato in ingegneria elettronica da 1 anno e mezzo e ciò che trovo è solo lavoro di sviluppo software o programmazione....è mai possibile?
a me non piace minimamente come posso fare? le persone che ho intorno non riescono a capire che non è un capriccio, è solo che non è per me, troppe cose da tenere a mente, e per una virgola tutto può non funzionare, il modo di ragionare a macchinetta...non è una cosa per me....

Mi è capitato giovedì una proposta a metà tra sviluppatore software (C++) e hardware, e mi sono rimesso stamattina a rivedere il C++ dopo quasi tre anni e più, che non lo prendevo in mano. Il senso di fastidio mi assale.
Non ho rifiutato subito l'offerta, come ho fatto con le precedenti, perchè lo scopo di quello che fa l'azienda mi piace, e mi piacerebbe farne parte, però il problema è questo c++ del c...

Non so che fare, fino a ieri che non avevo aperto il libro, ero pure propenso a valutare l'offerta, ma ora non lo so più

BlackAuron
26-07-2015, 10:41
Faccio fatica a capira cosa ti aspetti come risposta in un subforum chiamato Programmazione, quindi perdonami nel caso quello che ti sto per dire non sia quello di cui hai bisogno.

Vorrei fare giusto 2 considerazioni:
1. Un lavoro e' un lavoro. Se non trovi altro, e' comunqe qualcosa che ti fa portare a casa la pagnotta, mentre cerchi qualcos'altro che sia piu' adatto alle tue capacita' / interessi
2. Credo che il tuo approccio alla programmazione sia completamente sbagliato. Ci sta che non faccia per te, ci sta che non ti garbi ... ma frase

il modo di ragionare a macchinetta

mi fa sospettare che in realta' tu non abbia mai dato alla programmazione una vera chance.
Imparare un linguaggio di programmazione e' come imparare una lingua straniera: inizialmente richiede una attenzione infinita verso la sintassi e la grammatica (la virgola di cui parli tu), ma una volta che hai raggiunto un buon livello di dimistichezza, entrambe diventano naturali, e puoi spostare l'attenzione a tutt'altro.
Con i linguaggi di programmazione e' la stessa cosa, una volta che diventano la tua seconda natura, comincerai a capire che sono solo un mezzo per risolvere problemi, e che il processo di risoluzione del problema e' quello che conta, non il linguaggio.

Questo e' quanto per quel che mi riguarda, in bocca al lupo per la tua scelta :D

cdimauro
26-07-2015, 10:53
Ciao a tutti ragazzi
sono laureato in ingegneria elettronica da 1 anno e mezzo e ciò che trovo è solo lavoro di sviluppo software o programmazione....è mai possibile?
a me non piace minimamente come posso fare?
Cosa ti piacerebbe fare?
le persone che ho intorno non riescono a capire che non è un capriccio, è solo che non è per me, troppe cose da tenere a mente, e per una virgola tutto può non funzionare, il modo di ragionare a macchinetta...non è una cosa per me....
Son tutte cose che non mi appartengono, eppure io... programmo. Perché per me non significa:
- tenere a mente tante cose (mia moglie è disperata a causa della mia scarsa memoria :stordita:). Ciò che non ricordo lo recupero molto facilmente con una ricerca o su qualche manuale;
- focalizzarsi su punti e virgole. Ci sono IDE per controllare la sintassi e fare una rozza analisi statica del codice. Ma, soprattutto, ci sono i TEST per cercare di mettere qualche "puntello" al codice senza il rischio che ti caschi tutto con un soffio;
- ragionare come una macchina. Perché io... risolvo problemi. E per farlo sfrutto la mia creatività, oltre ovviamente al bagaglio di esperienza che mi porto dietro. Certamente spesso ci sono cose "da manuale": puoi chiamarli "recipe", pattern, o "buone pratiche", ma non sono assolutamente il nucleo centrale, che rimane quello di trovare una soluzione al problema che hai davanti.

Onestamente non so quanta esperienza tu abbia di programmazione, ma le cose che ho riportato sono, o per lo meno mi aspetto che siano normali, per uno che non è più un novizio da tempo.

A questo punto faresti prima a dirci cosa vorresti realmente tu, in modo da cercare di darti qualche consiglio più mirato.
Mi è capitato giovedì una proposta a metà tra sviluppatore software (C++) e hardware, e mi sono rimesso stamattina a rivedere il C++ dopo quasi tre anni e più, che non lo prendevo in mano. Il senso di fastidio mi assale.
Non ho rifiutato subito l'offerta, come ho fatto con le precedenti, perchè lo scopo di quello che fa l'azienda mi piace, e mi piacerebbe farne parte, però il problema è questo c++ del c...

Non so che fare, fino a ieri che non avevo aperto il libro, ero pure propenso a valutare l'offerta, ma ora non lo so più
Beh, a me il C++ sta indigesto, e non ne ho mai fatto mistero, ma se devo lavorarci mi turo il naso e vado avanti lo stesso. Certo, riprendere dopo anni è senz'altro un problema, perché questo è linguaggio è decisamente complesso e riprendere dopo tanto tempo richiede senz'altro un bello sforzo.

Potresti comunque accettare e vedere poi se trovi qualcosa che ti sia più congeniale. In genere un'azienda non è un'entità statica, dove ti prende per fare qualcosa e ci rimani per tutta la vita. Ma anche all'interno dello stesso ruolo, in genere non si fanno sempre le stesse cose come un operaio di Tempi Moderni.

Bandit
26-07-2015, 10:59
ciao per dir la verità non so cosa voglio:

ci sono tanti annunci per progettista, ma non considerano/ammettono che all'università non si facciano delle cose, e quindi come requisiti non ci stai mai dentro.

Invece come programmatore anche se non li cerco mi vengono a trovare e proporre anche bei dindi per essere il primo lavoro.....ma appunto vorrei un lavoro non un qualcosa che considero una punizione per chissà quale motivo (forse ho sbagliato a laurearmi in elettronica, dovevo fare gestionale o meccanica: qui in italia forse vengono ricercati di più per altre mansioni)

WarDuck
26-07-2015, 12:38
ciao per dir la verità non so cosa voglio:

ci sono tanti annunci per progettista, ma non considerano/ammettono che all'università non si facciano delle cose, e quindi come requisiti non ci stai mai dentro.


Io un tentativo lo farei lo stesso, se è quello che vuoi fare (se cercano junior è ovvio che non puoi sapere tutto).


Invece come programmatore anche se non li cerco mi vengono a trovare e proporre anche bei dindi per essere il primo lavoro.....ma appunto vorrei un lavoro non un qualcosa che considero una punizione per chissà quale motivo (forse ho sbagliato a laurearmi in elettronica, dovevo fare gestionale o meccanica: qui in italia forse vengono ricercati di più per altre mansioni)

Il problema in realtà sono quelle compagnie che vanno a cercare elettronici per competenze che appartengono o dovrebbero appartenere ad informatici, e viceversa.

Perché spesso neanche loro sanno cosa vogliono o cosa gli serve di preciso.

Anche se è vero che in un modo o nell'altro le due branche si stanno riavvicinando, ci sono alcuni aspetti che non possono essere sottovalutati, e lascia perplesso anche me questo modo di selezionare il personale...

C'è da dire che alla fine molte delle materie dei corsi di laurea si sovrappongono, anche se spesso per motivi politici i dipartimenti tendono a fare compartimenti stagni per mantenere i propri privilegi.

Alla fine qualsiasi sia il tuo titolo di studio, è molto probabile che all'inizio farai un po' il tuttofare, per cui non ti scoraggiare, cerca solo di affrontare la cosa pensando positivamente.

xenom
26-07-2015, 13:35
Purtroppo il mondo del lavoro è un po' una merda, bisogna adattarsi. ma se sei fermamente motivato trovi quello che ti interessa, prima o poi...
Pensa che io mi sono iscritto a ingegneria elettronica a 27 anni :asd: :stordita:
però sono fortemente motivato, oltre ad avere parecchia passione.. non è stata una scelta facile.

Il mio consiglio è: fai tutti i colloqui, continua però a mandare CV ad aziende nel settore elettronico, la richiesta è minore rispetto a quelle informatiche, ma comunque qualcosa si trova secondo me.
Se ne hai le possibilità e la voglia, secondo me continuare con il dottorato al momento attuale non è una brutta idea, e sono abbastanza convinto che un dottorato in ingegneria possa essere utile...

Valuta anche di andare all'estero, la richiesta di elettronici puri è senza dubbio maggiore

WarDuck
26-07-2015, 14:00
Purtroppo il mondo del lavoro è un po' una merda, bisogna adattarsi. ma se sei fermamente motivato trovi quello che ti interessa, prima o poi...
Pensa che io mi sono iscritto a ingegneria elettronica a 27 anni :asd: :stordita:
però sono fortemente motivato, oltre ad avere parecchia passione.. non è stata una scelta facile.

Il mio consiglio è: fai tutti i colloqui, continua però a mandare CV ad aziende nel settore elettronico, la richiesta è minore rispetto a quelle informatiche, ma comunque qualcosa si trova secondo me.
Se ne hai le possibilità e la voglia, secondo me continuare con il dottorato al momento attuale non è una brutta idea, e sono abbastanza convinto che un dottorato in ingegneria possa essere utile...

Valuta anche di andare all'estero, la richiesta di elettronici puri è senza dubbio maggiore

Dipende. In Italia non credo venga molto valutato dalle aziende, a meno che ambisci a diventare ricercatore all'interno dell'università.

E la qualità di ciò che produci durante il dottorato e del dottorato stesso dipende fortemente dal gruppo di lavoro (quando esiste e non sei abbandonato a te stesso).

DooM1
26-07-2015, 14:20
Premetto che di studi universitari non ne so un H, però dirò la mia per quanto riguarda 2 materie, informatica ed elettronica che mi appassionano.

il modo di ragionare a macchinetta...
Io penso che occorra in effetti una mentalità molto logica che non tutti hanno, e se non ce l'hai fai un enorme sforzo.
Però è strano perché anche nell'elettronica penso che serva quel modo di ragionare, e forse anche di più.
Programmando c'è l'interfaccia, i manuali e gli esempi che trovi in rete che ti aiutano.
Nell'elettronica spesso no.
Ecco io infatti penso che si possa per certi versi paragonare l'elettronica alla programmazione su blocco note :D
Cioè devi sapere cosa scrivi, e poi devi essere sicuro che funzioni o magari ti si brucia tutto :D

ciao per dir la verità non so cosa voglio:
Allora forse la tua (e non solo tua, soprattutto di chi non ci prepara) lacuna è qui. Io farei una pausa e farei degli studi personali per capire cosa voglio.
E non dovresti avere paura di dire che hai sbagliato fin'ora corso di studi, ormai quello è fatto e rimane cultura tua.

Io programmo per hobby ma odio a morte il C, non mi piace la sintassi, non mi entra in testa e basta, forse mi viene più facile l'assembly :D:D

Comunque ora l'elettronica è affina nemmeno tanto all'informatica in genere, ma proprio alla programmazione.
Però, ora non lo conosco, ma è molto probabile che il corso di studi non sia esattamente bilanciato tra le due materie :muro:

Sennò studi per conto tuo, e buonanotte :D

xenom
26-07-2015, 14:42
la programmazione in realtà è molto diversa dall'elettronica. anche se le due cose si stanno fondendo insieme. per elettronica pura io intendo progettare circuiti elettronici analogici e/o di controllo, infatti l'elettronica più interessante secondo me è quella di potenza...
se parliamo di elettronica digitale o elettronica dei segnali, in effetti è ingegneria dell'informazione pura e la programmazione o la sintesi dei circuiti logici diventa preponderante.

Comunque, esistono anche in italia diverse aziende che progettano sistemi di potenza ecc.

FreeMan
26-07-2015, 14:47
Off topic

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