c.m.g
21-07-2015, 11:46
lunedì 20 luglio 2015
Mountain View annuncia l'implementazione di ulteriori protezioni contro crapware e badware, tipologie di software sempre più diffuse sul Web. Anche i siti di torrent sono insicuri?
Roma - Google ha anticipato (http://googleonlinesecurity.blogspot.it/2015/07/more-visible-protection-against.html) l'implementazione di nuove capacità difensive a Safe Browsing (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22safe+browsing%22&t=4&o=0), funzionalità del browser Chrome pensata per inibire l'accesso ai siti e al software "pericolosi" e che nelle prossime settimane imporrà dei controlli ancora più stringenti agli URL consultati dall'utente.
Nel tentativo di chiudere in via definitiva la porta a crapware, badware e altre tipologie di software indesiderato o potenzialmente pericoloso, Chrome sarà presto in grado di scremare i link a rischio (o presunti tali) da fonti di download aggiuntive come gli "ad injector" e i network di advertising che non rispettano linee guida particolarmente stringenti sul fronte della qualità.
Google riconferma la fiducia assoluta (http://www.theregister.co.uk/2015/07/17/google_safe_browsing/) nell'analisi e nella schermatura operate da Safe Browsing, un servizio "focalizzato esclusivamente sulla protezione degli utenti e dei loro dati" dai "mali" telematici e implementato anche sui browser di terze parti come Safari e Firefox.Quello che Mountain View non spiega è come evitare la censura indiscriminata di interi canali distributivi: la motivazione alla base del blocco dei principali motori di ricerca per torrent (https://torrentfreak.com/chrome-blocks-major-torrent-sites-over-harmful-programs-150710/) implementato in Chrome nei giorni scorsi resta ancora da chiarire.
Sia come sia, le iniziative di sicurezza di Google non si limitano a Safe Browsing, e includono ad esempio la collaborazione stretta con Adobe (http://www.theregister.co.uk/2015/07/17/google_adobe_mitigations/) per l'integrazione di misure difensive più efficaci contro gli exploit di Flash Player: la versione 18.0.0.209 del plug-in, rilasciata per chiudere le falle 0-day emerse dai documenti di Hacking Team, contiene alcune di queste nuove misure di "mitigazione del rischio" nel codice buggato di Flash.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4258817/PI/News/google-nuovi-filtri-contro-software-pericoloso.aspx)
Mountain View annuncia l'implementazione di ulteriori protezioni contro crapware e badware, tipologie di software sempre più diffuse sul Web. Anche i siti di torrent sono insicuri?
Roma - Google ha anticipato (http://googleonlinesecurity.blogspot.it/2015/07/more-visible-protection-against.html) l'implementazione di nuove capacità difensive a Safe Browsing (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22safe+browsing%22&t=4&o=0), funzionalità del browser Chrome pensata per inibire l'accesso ai siti e al software "pericolosi" e che nelle prossime settimane imporrà dei controlli ancora più stringenti agli URL consultati dall'utente.
Nel tentativo di chiudere in via definitiva la porta a crapware, badware e altre tipologie di software indesiderato o potenzialmente pericoloso, Chrome sarà presto in grado di scremare i link a rischio (o presunti tali) da fonti di download aggiuntive come gli "ad injector" e i network di advertising che non rispettano linee guida particolarmente stringenti sul fronte della qualità.
Google riconferma la fiducia assoluta (http://www.theregister.co.uk/2015/07/17/google_safe_browsing/) nell'analisi e nella schermatura operate da Safe Browsing, un servizio "focalizzato esclusivamente sulla protezione degli utenti e dei loro dati" dai "mali" telematici e implementato anche sui browser di terze parti come Safari e Firefox.Quello che Mountain View non spiega è come evitare la censura indiscriminata di interi canali distributivi: la motivazione alla base del blocco dei principali motori di ricerca per torrent (https://torrentfreak.com/chrome-blocks-major-torrent-sites-over-harmful-programs-150710/) implementato in Chrome nei giorni scorsi resta ancora da chiarire.
Sia come sia, le iniziative di sicurezza di Google non si limitano a Safe Browsing, e includono ad esempio la collaborazione stretta con Adobe (http://www.theregister.co.uk/2015/07/17/google_adobe_mitigations/) per l'integrazione di misure difensive più efficaci contro gli exploit di Flash Player: la versione 18.0.0.209 del plug-in, rilasciata per chiudere le falle 0-day emerse dai documenti di Hacking Team, contiene alcune di queste nuove misure di "mitigazione del rischio" nel codice buggato di Flash.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4258817/PI/News/google-nuovi-filtri-contro-software-pericoloso.aspx)