c.m.g
29-04-2015, 14:50
martedì 28 aprile 2015
Dal marzo 2018 tutte le automobili vendute in Europa monteranno il sistema di chiamate di emergenza, capace di innescarsi in caso di incidente grave. I dubbi relativi alla privacy sono solo parzialmente fugati
Roma - Lungamente rimandato, il sistema di chiamate automatiche di emergenza eCall si prepara a divenire uno standard a bordo di tutte le nuove automobili europee, a partire dal 2018: l'UE ritiene di aver conseguito l'opportuno equilibrio tra l'immediatezza garantita dal sistema e la tutela della privacy degli automobilisti.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=HFR7s0PPVCs
A porre fine a un dibattito durato quasi 15 anni è intervenuta la votazione (http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/content/20150424IPR45714/html/Automatic-emergency-call-devices-in-all-new-car-models-from-spring-2018) del Parlamento europeo: la diffidenza (http://punto-informatico.it/1774588/Telefonia/News/auto-sapra-dira-tutto-del-suo-proprietario.aspx) mostrata dai cittadini e dalle stesse autorità di garanzia, relative alla sicurezza dei dati trasmessi e gestiti da eCall e relativi al potenziale monitoraggio dei cittadini al volante nei loro percorsi automobilistici, è stata ammorbidita dall'aggiornamento (http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/content/20141201IPR81901/html/MEPs-back-deal-with-Council-on-automatic-emergency-call-system-for-cars) della proposta negoziato nel mese di dicembre fra il Consiglio e il Parlamento UE. Il sistema eCall non effettuerà alcun tracciamento del percorso dell'automobile, non raccoglierà che i dati essenziali ai servizi di emergenza per un pronto intervento in caso di incidente: la classe del veicolo, il tipo di carburante usato, la posizione e la tempistica esatte dell'incidente.
I dati smistati e gestiti nelle centrali di emergenza del 112 saranno trattati nel rispetto della trasparenza e del diritto alla privacy: l'utente dovrà accordare preventivamente il proprio consenso nel caso in cui il sistema preveda l'intervento di terze parti, i dati raccolti dovranno essere rimossi nel momento in cui non siano più utili allo scopo.Non tutte le perplessità (http://www.bbc.com/news/technology-32495058), però, sono state fugate: il sistema comporta in ogni caso la possibilità tecnica del tracciamento, a cui stato, mercato e malintenzionati potrebbero fare illegalmente appello all'insaputa dell'utente.
L'Europa ha però ritenuto che debba prevalere la tempestività dell'innesco delle operazioni di soccorso: con un dispositivo costerà un centinaio di euro ai produttori, si stima si possano ridurre del 10 per cento le morti degli automobilisti coinvolti in incidenti gravi. A partire dal 31 marzo 2018 tutti i modelli di automobili e piccoli veicoli commerciali immessi sul mercato dovranno essere equipaggiati con il sistema di emergenza: entro l'inizio del mese di ottobre del 2017 gli stati membri dell'Unione Europea dovranno aver approntato le infrastrutture necessarie a supportare eCall. Spetterà di nuovo al Parlamento Europeo, entro il 2021, stabilire se l'obbligatorietà del sistema delle chiamate di emergenza dovrà coinvolgere anche altri tipi di veicoli.
Gaia Bottà
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4243042/PI/News/ecall-sicurezza-chiavi-mano.aspx)
Dal marzo 2018 tutte le automobili vendute in Europa monteranno il sistema di chiamate di emergenza, capace di innescarsi in caso di incidente grave. I dubbi relativi alla privacy sono solo parzialmente fugati
Roma - Lungamente rimandato, il sistema di chiamate automatiche di emergenza eCall si prepara a divenire uno standard a bordo di tutte le nuove automobili europee, a partire dal 2018: l'UE ritiene di aver conseguito l'opportuno equilibrio tra l'immediatezza garantita dal sistema e la tutela della privacy degli automobilisti.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=HFR7s0PPVCs
A porre fine a un dibattito durato quasi 15 anni è intervenuta la votazione (http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/content/20150424IPR45714/html/Automatic-emergency-call-devices-in-all-new-car-models-from-spring-2018) del Parlamento europeo: la diffidenza (http://punto-informatico.it/1774588/Telefonia/News/auto-sapra-dira-tutto-del-suo-proprietario.aspx) mostrata dai cittadini e dalle stesse autorità di garanzia, relative alla sicurezza dei dati trasmessi e gestiti da eCall e relativi al potenziale monitoraggio dei cittadini al volante nei loro percorsi automobilistici, è stata ammorbidita dall'aggiornamento (http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/content/20141201IPR81901/html/MEPs-back-deal-with-Council-on-automatic-emergency-call-system-for-cars) della proposta negoziato nel mese di dicembre fra il Consiglio e il Parlamento UE. Il sistema eCall non effettuerà alcun tracciamento del percorso dell'automobile, non raccoglierà che i dati essenziali ai servizi di emergenza per un pronto intervento in caso di incidente: la classe del veicolo, il tipo di carburante usato, la posizione e la tempistica esatte dell'incidente.
I dati smistati e gestiti nelle centrali di emergenza del 112 saranno trattati nel rispetto della trasparenza e del diritto alla privacy: l'utente dovrà accordare preventivamente il proprio consenso nel caso in cui il sistema preveda l'intervento di terze parti, i dati raccolti dovranno essere rimossi nel momento in cui non siano più utili allo scopo.Non tutte le perplessità (http://www.bbc.com/news/technology-32495058), però, sono state fugate: il sistema comporta in ogni caso la possibilità tecnica del tracciamento, a cui stato, mercato e malintenzionati potrebbero fare illegalmente appello all'insaputa dell'utente.
L'Europa ha però ritenuto che debba prevalere la tempestività dell'innesco delle operazioni di soccorso: con un dispositivo costerà un centinaio di euro ai produttori, si stima si possano ridurre del 10 per cento le morti degli automobilisti coinvolti in incidenti gravi. A partire dal 31 marzo 2018 tutti i modelli di automobili e piccoli veicoli commerciali immessi sul mercato dovranno essere equipaggiati con il sistema di emergenza: entro l'inizio del mese di ottobre del 2017 gli stati membri dell'Unione Europea dovranno aver approntato le infrastrutture necessarie a supportare eCall. Spetterà di nuovo al Parlamento Europeo, entro il 2021, stabilire se l'obbligatorietà del sistema delle chiamate di emergenza dovrà coinvolgere anche altri tipi di veicoli.
Gaia Bottà
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4243042/PI/News/ecall-sicurezza-chiavi-mano.aspx)