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View Full Version : Bitcoin in Africa: una soluzione pratica al problema delle rimesse


Redazione di Hardware Upg
16-04-2015, 12:31
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/bitcoin-in-africa-una-soluzione-pratica-al-problema-delle-rimesse_56866.html

Le valute virtuali rappresentano un mezzo molto interessante per poter rivoluzionare e semplificare il mercato delle rimesse nel continente africano. Pochi gli ostacoli all'adozione e costi bassi, a vantaggio di privati, commercianti e aziende

Click sul link per visualizzare la notizia.

piererentolo
16-04-2015, 14:53
http://1.bp.blogspot.com/_qLVR8CPpTd8/SIRDwAZ-kwI/AAAAAAAAAyw/KDN1fRCY5B8/s320/Computer%2BOperator%2BTraining%2B(AFRICA)-748391.JPG
:D :D :D Vabbè è una mia errata e stereotipata conoscenza dell'Africa a postare questa immagine

TheQ.
16-04-2015, 16:24
Gli hawala vietati dall'interpol adesso si chiamano rimesse? wow

HostFat
16-04-2015, 17:33
L'interpol potrà fare solo una cosa :D

TheQ.
16-04-2015, 20:12
ma con le rimesse posso inviare anche 2-3 diamanti in tanzania?
no perchè qualcuno potrebbe farci un pensierino.
:D

izzyfor
17-04-2015, 11:48
Affidarsi a una moneta il cui valore nel giro di un anno è passato da 1000 dollari a 250? Why not?

TheQ.
17-04-2015, 13:08
Affidarsi a una moneta il cui valore nel giro di un anno è passato da 1000 dollari a 250? Why not?
Se io sposto euro in dollari e dollari in euro, a parte il pagamento delle commissioni per l'operatore, in pratica converto quasi al medesimo tasso.
La perdita è quando prendi 1000 dollari di bitcoin, li conservi e dopo tot giorni (pochi mesi/1 anno) il tasso è diventato un quinto.

HackaB321
18-04-2015, 10:14
Dopo 6 anni dalla loro nascita, finalmente un articolo decente di hwupgrade sulle valute digitali. Leggermente tecnico e al di fuori dei toni scandalistici dei precedenti. Complimenti spero sia l'inizio di una nuova serie. I commenti dei bambini dell'asilo che animano da alcuni anni questo sito sono invece allo stesso livello di sempre.


Affidarsi a una moneta il cui valore nel giro di un anno è passato da 1000 dollari a 250? Why not?

il prezzo è una conseguenza del graduale passaggio da asset speculativa a forma di pagamento/investimento. Tutti i dati da inizio 2014 a oggi (a parte il prezzo) indicano una crescita costante e impressionante: volume delle transazioni, numero di indirizzi unici, utilizzatori, finanziamenti nelle aziende del settore, interesse vs la tecnologia, investimenti da parte dei colossi hi-tech e di wall street, nuovi ambiti di utilizzo.
Il settore delle rimesse è uno di questi:le rimesse annuali verso i paesi del terzo mondo ammontano a 40 miliardi di dollari e ci sono 2 miliardi di persone che non hanno un conto in banca. Ma hanno un telefono che è quanto basta per inviare e ricevere pagamenti in bitcoin.


http://1.bp.blogspot.com/_qLVR8CPpTd8/SIRDwAZ-kwI/AAAAAAAAAyw/KDN1fRCY5B8/s320/Computer%2BOperator%2BTraining%2B(AFRICA)-748391.JPG
:D :D :D Vabbè è una mia errata e stereotipata conoscenza dell'Africa a postare questa immagine


Quell'immagine credo ormai potrebbe applicarsi benissimo anche al nostro paese.

guarda questo video riguardo a cosa possono fare i bitcoin in africa.

https://www.youtube.com/watch?v=BrRXP1tp6Kw




Se io sposto euro in dollari e dollari in euro, a parte il pagamento delle commissioni per l'operatore, in pratica converto quasi al medesimo tasso.
La perdita è quando prendi 1000 dollari di bitcoin, li conservi e dopo tot giorni (pochi mesi/1 anno) il tasso è diventato un quinto.

e se conservi dollari?

http://2.bp.blogspot.com/-NI0FqZ-LhMo/UCyQBuHrsQI/AAAAAAAALeY/vHvFbimqeC4/s1600/Dollar+s+purchasing+power+in+decline++zerohedge.com.crdownload

TheQ.
18-04-2015, 10:42
e se conservi dollari?

http://2.bp.blogspot.com/-NI0FqZ-LhMo/UCyQBuHrsQI/AAAAAAAALeY/vHvFbimqeC4/s1600/Dollar+s+purchasing+power+in+decline++zerohedge.com.crdownload

Ecco, ci ho messo anche i bitcoin, normalizzati col massimo nei 6 anni di vita.
In pratica un picco che il dollaro ha visto solo a ridosso della prima guerra mondiale, dato che negli anni a seguire ha avuto curve di svalutazione più contenute ovvero diluite in periodi temporali maggiori.
Il grafico sarebbe ancor più interessante se dollaro e bitcoin fossero normalizzati ad un valore comune perchè 1200 dollari per 1 bitcoin con 1 dollaro al 10% del valore del 1913 al picco del bitcoin non fa 100% = 1 del dollaro che come da grafico è solo 10 volte tanto. Quindi in teoria il picco dovrebbe essere 100 volte superiore al 1 del dollaro del 1913 nel periodo in cui è valso il tasso di cambio 1 bitcoin 1200 dollari.

http://3.bp.blogspot.com/-LiYSs3lYzUU/VTIkV7-xSZI/AAAAAAAACbE/XtuSqCg4PcA/s1600/Dollar%2Bs%2Bpurchasing%2Bpower%2Bin%2Bdecline%2B%2Bzerohedge.com.crdownload.png

Per il resto HSBC inizio a pensare che BC stia per bitcoin :D visto che la valuta virtuale si comporta esattamente come la banca internazionale di riciclaggio del denaro sporco e dell'evasione fiscale portata alla luce da Falciani.
La speculazione 200 dollari -> 1000 dollari per 1 BC e poi il crollo a 200-400 dollari del tasso di cambio è solo uno degli aspetti che la moneta virtuale dovrebbe cambiare per non essere come tutte le altre bad bank che vorrebbe sconfiggere nelle intenzioni di molti dei suoi sostenitori.

Quanto alle rimesse sono di fatto un pericoloso impoverimento di valuta per il territorio italiano, perchè comportano fuga di capitali (40 miliardi, il dato che offri va diviso per vari stati) che non viene reinvestito in Italia, ma all'estero.
Per esempio nell'edilizia è noto come la manodopera straniera provenendo da paesi con basso costo della vita, pur lavorando per paghe improponibili a manovali italiani (es: 500 euro al mese), ha raccolto miliardi di euro esportati all'estero senza alcun controllo non induicendo minimamente un aumento del costo della vita nel paese ricevente (aspetto che dovrebbe bilanciare l'impoverimento dello Stato che perde capitali con il tasso di cambio fra le valute delle due nazioni ad equilibrare gli scambi).
Se questo viene sommato ai capitali che invece di essere reinvestiti in Italia, finiscono via edge fund / derivati / speculazione finanziaria / evasione fiscale all'estero in aziende della silicon valley, fondi immobiliari in chissà quali Stati, etc... il dato è grave (anche perchè qui i politici non pongono rimedio al problema, anzi colgono l'occasione per dire che si deve licenziare di più come soluzione alle rimesse favorendo così la delocalizzazione delle imprese).
Secondo me i bitcoin sono ben lontani da quell'ideale utopico di lotta ai sistemi corrotti di bancopoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Bancopoli) ... anzi, sono un ottimo strumento proprio per quest'ultimi.

Pier2204
18-04-2015, 11:10
Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come qualche politico Italiano, (qualche per usare un eufemismo) ha spostato ingenti capitali (rimborsi elettorali) in paesi extra UE difficilmente tracciabili. Ora questa cosa delle rimesse in Africa in bitcoin mi fa allarmare, tipo "investimenti" in Tanzania :rolleyes:

TheQ.
18-04-2015, 14:55
Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come qualche politico Italiano, (qualche per usare un eufemismo) ha spostato ingenti capitali (rimborsi elettorali) in paesi extra UE difficilmente tracciabili. Ora questa cosa delle rimesse in Africa in bitcoin mi fa allarmare, tipo "investimenti" in Tanzania :rolleyes:

si, e con la stampa 3D si potrebbero mandare le armi in Eritrea come Prosperini senza rischiare condanne :fiufiu: :asd:
ma che paese che siamo...

Pier2204
18-04-2015, 18:22
si, e con la stampa 3D si potrebbero mandare le armi in Eritrea come Prosperini senza rischiare condanne :fiufiu: :asd:
ma che paese che siamo...

Non ho capito se era una battuta, penso che sia un problema serio, si tratta di soldi provenienti dalle tasse che paghiamo, io almeno vedo che ogni anno tra acconti e tasse verso allo stato cifre consistenti, IO. Sapere che parte di queste finiscono in mano a qualche cialtrone mi girano letteralmente i cojo...

HostFat
19-04-2015, 01:31
Non ho capito se era una battuta, penso che sia un problema serio, si tratta di soldi provenienti dalle tasse che paghiamo, io almeno vedo che ogni anno tra acconti e tasse verso allo stato cifre consistenti, IO. Sapere che parte di queste finiscono in mano a qualche cialtrone mi girano letteralmente i cojo...Se non ti fidi del picciotto di turno che la maggioranza degli altri "più-furbi" hanno votato e mandato al governo a rubare, e non vuoi quindi dargli i tuoi soldi, nati dal tuo lavoro e dal tuo tempo limitato della tua vita, c'è solo una soluzione. Non darglieli.

HackaB321
19-04-2015, 09:16
Ecco, ci ho messo anche i bitcoin, normalizzati col massimo nei 6 anni di vita.
In pratica un picco che il dollaro ha visto solo a ridosso della prima guerra mondiale, dato che negli anni a seguire ha avuto curve di svalutazione più contenute ovvero diluite in periodi temporali maggiori.
Il grafico sarebbe ancor più interessante se dollaro e bitcoin fossero normalizzati ad un valore comune perchè 1200 dollari per 1 bitcoin con 1 dollaro al 10% del valore del 1913 al picco del bitcoin non fa 100% = 1 del dollaro che come da grafico è solo 10 volte tanto. Quindi in teoria il picco dovrebbe essere 100 volte superiore al 1 del dollaro del 1913 nel periodo in cui è valso il tasso di cambio 1 bitcoin 1200 dollari.


Il tuo confronto grafico è interessante ma con alcune precisazioni perchè il rischio è quello di mettere accanto pere e mele.
Da una parte abbiamo una tecnologia appena nata, fortemente innovativa e probabilmente rivoluzionaria che ha appena vissuto un picco speculativo paragonabile a quello in borsa delle startup web del 2000. Qualcosa che fino al 2013 non era certo nemmeno che fosse legale. Insomma qualcosa per la quale è normale aspettarsi andamenti del genere nel prezzo.
Dall'altra abbiamo al più importante moneta mondiale, usata per le transazioni internazionali e sostenuta dalla più potente economia del mondo.
Qualcosa che ispira sicurezza e fiducia. Quel grafico dimostra quanto sia mal riposta questa fiducia. Se fermi una persona per la strada e gli chiedi quanto secondo lui è dimunito il potere di acquisto di 1 $ dal 1971 ad oggi quanti darebbero la risposta giusta (cioè 86%)? Rispondo io: nessuno.
Aver tenuto dollari (o euro, sterline...) in tasca in questi ultimi 40-30-20-10 anni equivale ad aver buttato ricchezza dalla finestra. Le banche centrali attraverso l'emissione di moneta distruggono la capacità di risparmio costantemente con l'obiettivo effimero di sostenere il PIL e finanziare i debiti che i loro governi creano.
I grandi investitori che queste cose le sanno , sanno anche come tutelarsi: il repentino calo di prezzo dell'euro vs il dollaro subito dopo l'annuncio del quantitative easing della BCE
è un esempio. Ma noi comuni mortali cittadini europei che abbiamo in tasca o in banca euro siamo divenuti improvvisamente più poveri di circa il 20% vs i nostri cugini americani senza nemmeno accorgersene

Quanto alle rimesse sono di fatto un pericoloso impoverimento di valuta per il territorio italiano, perchè comportano fuga di capitali (40 miliardi, il dato che offri va diviso per vari stati) che non viene reinvestito in Italia, ma all'estero.
Per esempio nell'edilizia è noto come la manodopera straniera provenendo da paesi con basso costo della vita, pur lavorando per paghe improponibili a manovali italiani (es: 500 euro al mese), ha raccolto miliardi di euro esportati all'estero senza alcun controllo non induicendo minimamente un aumento del costo della vita nel paese ricevente (aspetto che dovrebbe bilanciare l'impoverimento dello Stato che perde capitali con il tasso di cambio fra le valute delle due nazioni ad equilibrare gli scambi).
Se questo viene sommato ai capitali che invece di essere reinvestiti in Italia, finiscono via edge fund / derivati / speculazione finanziaria / evasione fiscale all'estero in aziende della silicon valley, fondi immobiliari in chissà quali Stati, etc... il dato è grave (anche perchè qui i politici non pongono rimedio al problema, anzi colgono l'occasione per dire che si deve licenziare di più come soluzione alle rimesse favorendo così la delocalizzazione delle imprese).
Secondo me i bitcoin sono ben lontani da quell'ideale utopico di lotta ai sistemi corrotti di bancopoli ... anzi, sono un ottimo strumento proprio per quest'ultimi.

Un lavoratore straniero, supposto che guadagni in modo onesto i propri soldi, ha il diritto poi di mandarli dove vuole. Il problema non è dove lui li manda ma perchè li manda all'estero anzichè tenerli in Italia. E questo non è un problema suo ma un problema nostro e del nostro Paese (che non è capace di attirare investimenti)

Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come qualche politico Italiano, (qualche per usare un eufemismo) ha spostato ingenti capitali (rimborsi elettorali) in paesi extra UE difficilmente tracciabili. Ora questa cosa delle rimesse in Africa in bitcoin mi fa allarmare, tipo "investimenti" in Tanzania :rolleyes:

Le rimesse in bitcoin non sono una forma di investimento, ma solo una forma di trasmissione di denaro. I lavoratori stranieri inviano dollari a casa e le loro famiglie ricevono dollari a casa. Chi gestisce le rimesse (tipo bitpesa) usa la blockchain (il "motore" sotto il cofano della tecnologia bitcoin) per trasferire valore. Converte i dollari ricevuti in bitcoin alla partenza, li spedisce all'indirizzo ricevente e li riconverte in dollari all'arrivo. Il vantaggio è che in questo modo il denaro viene inviato come fosse una email e il lavoratore guadagna in tempo (pochi minuti contro alcune settimane dei sistemi tradizionali) e in costi di transazione (abbattuti anche dell'90%).
In più ha a che fare con un operatore solo (bitpesa) anziche diversi (la banca inviante, quella ricevente e spesso qualche faccendiere locale) vedendo ridotto il rischio di venire fregato.
Infine il fatto che la transazione avvenga in pochi minuti lo protegge anche da fluttazioni di cambio.

TheQ.
19-04-2015, 10:42
Il tuo confronto grafico è interessante ma con alcune precisazioni perchè il rischio è quello di mettere accanto pere e mele.
Da una parte abbiamo una tecnologia appena nata, fortemente innovativa e probabilmente rivoluzionaria che ha appena vissuto un picco speculativo paragonabile a quello in borsa delle startup web del 2000. Qualcosa che fino al 2013 non era certo nemmeno che fosse legale.

Perdonami, io ho fiducia nel buon intento di chi crede nelle monete virtuali, ma non credo che la strada inboccata sia quella giusta.
La moneta virtuale se non rispetta liste di embargo a stati o personalità coinvolte nelle liste dei finanziatori del terrorismo, non rispetta le leggi (praticamente di qualsiasi stato occidentale visto che sono comuni), quindi risulta illegale proprio come una bad bank come la HSBC che ricicla denaro di evasori, mafia, trafficanti d'armi, terroristi...
Cerca AlTaqwah di Nada della fratellanza musulmana per esempio...

Riguardo al picco speculativo, indubbiamente, con la crisi dei dotcom del 2000 di sicuro non sono spariti i domini .com, anzi, se ne sono concretizzati alcuni fra i più influenti e gli altri hanno solo creato danni in giro per il mondo grazie a quella malattia mondiale chiamata "borsa speculativa", anche se in forma più contenuta rispetto alla crisi del 2008 o del 2011.
La valuta del futuro deve essere trasparente a tutto ciò (permetterlo) o deve impedirlo?
Insomma chi crede nelle monete virtuali dovrebbe chiedersi quale mosse può mettere in campo per evitare prorpio i picchi visti, perchè ciò che danneggia di più una moneta virtuale è la forte variazione del tasso in breve tempo e non al contrario la svalutazione del valore.
Forse con una moneta fisica diventata un decimo in 50 anni è fastidioso portarsi dietro un portafoglio con cifre sempre più abnormi. Ma per una moneta virtuale l'unico limite al numero di zeri dopo la prima cifra è solo il numero di byte dedicato a descrivere il numero virtuale di bitcoin posseduti.
Per il resto dato che il tasso di cambio è sempre una proporzione, i prezzi di un prodotto su un negozio online possono essere di pari valore in dollari sia che il tasso di cambio sia 1 a 1 sia che il tasso di cambio sia 1 a 10.000 bitcoin od al contrario 1200 $ a 1 bitcoin, purchè il prezzo in bitcoin del prodotto nel negozio sia sempre automaticamente aggiornato al corretto tasso in BC.
Quindi va da se che ogni fluttuazione del prezzo dei bitcoin è tutto lavoro in più ad aggiornare i prezzi e quanto più è variabile, tanto più è appetibile agli speculatori e tendente ad uno schema ponzi, più che ad un sistema utile per l'economia reale.
L'emissione di un numero finito di BC (e molto esiguo rispetto alla popolazione mondiale che potrebbe farne uso) favorisce picchi come quello visto o un prezzo stabile? ahimè il primo caso, od anche peggio. In realtà si taglia fuori da solo perchè a quel punto si auto-limita nel numero di possibili utenti che ne fanno uso, consolidando gli speculatori soltanto, col paradosso però che senza un legame con l'economia reale il forex sul BC è uno schema ponzi, non è speculazione su un bene reale.



Dall'altra abbiamo al più importante moneta mondiale, usata per le transazioni internazionali e sostenuta dalla più potente economia del mondo.
Qualcosa che ispira sicurezza e fiducia. Quel grafico dimostra quanto sia mal riposta questa fiducia. Se fermi una persona per la strada e gli chiedi quanto secondo lui è dimunito il potere di acquisto di 1 $ dal 1971 ad oggi quanti darebbero la risposta giusta (cioè 86%)? Rispondo io: nessuno. Aver tenuto dollari (o euro, sterline...) in tasca in questi ultimi 40-30-20-10 anni equivale ad aver buttato ricchezza dalla finestra.
A parte il fatto che il potere d'acquisto di una singola moneta non significa niente se non paragonato al potere d'acquisto di tutte le altre monete, come prima fatto notare il potere d'acquisto non significa niente.
Se io negli anni '20 guadagnavo 10 dollari come stipendio annuale, e spendevo 0.01$ per un gelato, mentre oggi guadagno 100.000 dollari all'anno come stipendio ed un gelato mi costa 10 dollari perchè il potere d'acquisto si è svalutato a 1/10, cosa cambia? oggi ho comunque un rapporto reddito/costo della vita superiore.
Vuoi lo stesso rapporto? allora se all'anno guadagno 10.000 dollari e spendo 10 euro per il gelato è lo stesso.
Diverso è il caso se all'anno guadagno 10.000 dollari e dall'oggi al domani il costo del gelato mi passa da 10 a 100 dollari, o se dall'oggi al domani il tasso di cambio dollaro vs altre valute cambia ed i prezzi rimangono fissi.
A quel punto chi fa speculazione gioca sulle variazioni dei tassi di cambio delle monete per generarsi conti in banca senza lavoro reale.
Esempio al netto delle commissioni:
se 1200$=1BC e 1BC=10.000 euro e in banca ti scambiano 1 euro = 1 dollaro, se io parto con 1200$ ho 1BC = 10.000 euro = 10.000$ = 8.3 BC = 83000 euro = 83000$ = 69 BC = ... so ricco :D




Le banche centrali attraverso l'emissione di moneta distruggono la capacità di risparmio costantemente con l'obiettivo effimero di sostenere il PIL e finanziare i debiti che i loro governi creano.
Ed è per questa svalutazione che il denaro è chiamato bene liquido, una casa è chiamata bene immobile, un conto alla HSBC deve costantemente essere investito in borsa per non svalutarsi, un conto alla HSBC dovrebbe essere investito nella creazione di lavoro per avere un senso ed essere solido generando imprese che perdurano nel tempo.
Infatti ciò che sta distruggendo lavoro nel mondo è che l'1% dei più ricchi con in mano oggi il 50% della moneta del mondo non investono in edilizia o creazione di imprese, ma semplicemente speculano in borsa con le monete virtuali chiamate azioni di imprese, derivati bancari, ecc...
Ma secondo me speculano pure sui BC visto che è la stessa identica cosa.
Masse di brooker convincono gli investitori babbei che non si deve investire sul mattone o sulla creazione di negozi/lavoro/impresa, bensì si deve investire in prodotti finanziari virtuali proprio come le monete :doh:
E caso strano le crisi sono diventate cicliche...ogni 3,5 anni e mezzo dal 2008.


I grandi investitori che queste cose le sanno , sanno anche come tutelarsi: il repentino calo di prezzo dell'euro vs il dollaro subito dopo l'annuncio del quantitative easing della BCE
è un esempio.


Dollaro: calo dell'86% in 50 anni (vale la pena considerare il crollo del 2004 piuttosto momento in cui l'euro è andato sopra al dollaro).
euro con QE da 1,30 a 1, calo credo del 30%
BC da 1200 a 200, calo dell'83%
E chi se ne frega, i miliardari della HSBC con 6,5 miliardi di euro di evasione fiscale all'estero ad ammuffire e creare funghi allucinogeni per l'economia potevano investire subito i soldi per creare beni "IMMOBILI" e impresa, invece di lamentarsi che la moneta s'è svalutata.

Ma noi comuni mortali cittadini europei che abbiamo in tasca o in banca euro siamo divenuti improvvisamente più poveri di circa il 20% vs i nostri cugini americani senza nemmeno accorgersene

Questo tuo discorso ha senso se lo poni notando che la svalutazione della moneta colpisce tutti, sia chi ha 6,5 miliardi di soldi evasi alla HSBC (sempre che non abbia convertito il capitale in altra valuta), sia chi ha un misero conto da 20 mila euro in banca.

Un lavoratore straniero, supposto che guadagni in modo onesto i propri soldi, ha il diritto poi di mandarli dove vuole. Il problema non è dove lui li manda ma perchè li manda all'estero anzichè tenerli in Italia. E questo non è un problema suo ma un problema nostro e del nostro Paese (che non è capace di attirare investimenti)
Il problema è più complesso. Quando sistematicamente lavoratori stranieri vengono in Italia per lavorare a 500 euro, piuttosto che 1000 euro per chi vive da sempre qui e spende denaro qui dove c'è un costo della vita commisurato al reddito (in realtà secondo me in 10 anni di monopolio democristiano PD/PDL/UDC e rappresentanti romani della LN) e provengono da un paese dove per esempio il reddito medio annuo è 100 euro e il costo della vita 20 euro all'anno, con solo 10 anni del medesimo lavoro in patria accumulerebbero 100 euro * 12 * 10 anni = 12000 euro (con un costo della vita di 20 dollari all'anno = 200 dollari di costi, 11800 euro di risparmi), con 10 anni di lavoro in Italia accumulerebbero 500*12*10=60.000 ovvero quanto 50 anni di lavoro in patria.
Quindi a loro basta venire a lavorare 10 anni qui in Italia per poi fare il resto della vita vivendo di rendita senza lavorare nel paese da cui provengono con costo della vita inferiore.
Va da se che se diciamo 1 la valuta presente in Italia e la diluiamo con 250 diverse nazioni nel mondo che mandano in patria il denaro, il risultato è impoverimento di valuta in Italia e la crisi economica dilagante... favorita dai lobbysti/politici perchè così pagano metà stipendi.
Il forte squilibrio in teoria dovrebbe essere bilanciato da un aumento del tasso di inflazione dei paesi con costo della vita inferiore che ricevono denaro dall'Italia, dove i redditi sono superiori e variazioni dei tassi di cambio delle rispettive valute.
Questo sta avvenendo in modo matematicamente esatto? no, perchè la speculazione in borsa sulle monete (tipo il picco di 1200 dollari dei BC ed il seguente crollo) crea valori falsi dei tassi di cambio delle monete, tanto che deve essere la banca centrale europea ad intervenire per svalutare "manualmente" la valuta invece che vederla svalutare automaticamente per la fuga di capitali verso l'estero.
Concettualmente quindi il fatto che il denaro venga inviato alle nazioni estere è quasi una forma umanitaria, ma è un forte danno per l'Italia perchè non vi è un rientro, nel senso che non vi sono attività di italiani nei paesi dove finiscono i capitali in questione che creino anche il flusso di ritorno in patria (mi viene in mente quello che fecero le repubbliche marinarie con il commercio, facendo ripartire l'economi del paese italia).
Oppure dovrebbero commisurarsi e pareggiarsi i costi della vita nelle diverse nazioni e gli stipendi (magari favorendo una politica a km0), in modo tale che sia indifferente delocalizzare o andare a lavorare nei paesi con retribuzioni superiori per il diverso rapporto stipendio mensile/costo della vita.

"L'attirare investimenti" è la balla/mantra dei politicanti italiani per mantenere lo status quo :doh:

Le rimesse in bitcoin non sono una forma di investimento, ma solo una forma di trasmissione di denaro. I lavoratori stranieri inviano dollari a casa e le loro famiglie ricevono dollari a casa.

Si infatti, dico soltanto che i bitcoin non impediscono di certo tali problematiche, essattamente come tutte le altre valute. Anzi, vista la facilità con cui vi si può speculare tende ad essere accomunato solo ai casi peggiori.



Chi gestisce le rimesse (tipo bitpesa) usa la blockchain (il "motore" sotto il cofano della tecnologia bitcoin) per trasferire valore. Converte i dollari ricevuti in bitcoin alla partenza, li spedisce all'indirizzo ricevente e li riconverte in dollari all'arrivo. Il vantaggio è che in questo modo il denaro viene inviato come fosse una email e il lavoratore guadagna in tempo (pochi minuti contro alcune settimane dei sistemi tradizionali) e in costi di transazione (abbattuti anche dell'90%).
In più ha a che fare con un operatore solo (bitpesa) anziche diversi (la banca inviante, quella ricevente e spesso qualche faccendiere locale) vedendo ridotto il rischio di venire fregato.
Infine il fatto che la transazione avvenga in pochi minuti lo protegge anche da fluttazioni di cambio.
Sono stato prolisso, ma credo di aver reso più chiaro qual è uno dei tanti problemi del mondo, quanto meno dal mio punto di vista.
Ora se si vuole che BC sia come la HSBC o come tutte le altre valute mondiali, non serve fare niente altro... è come il dollaro condensato 50 anni di valutazione = 6 anni BC.
Se invece si vuole che la moneta virtuale sia qualcosa di diverso, la strada è ardua, ma in primis bisognerebbe quanto meno iniziare a limitare la speculazione ad un 1 per mille di quanto visto.

Non ho capito se era una battuta, penso che sia un problema serio, si tratta di soldi provenienti dalle tasse che paghiamo, io almeno vedo che ogni anno tra acconti e tasse verso allo stato cifre consistenti, IO. Sapere che parte di queste finiscono in mano a qualche cialtrone mi girano letteralmente i cojo...
La nuova frontiera: bambini soldato africani che giocano con pistole giocattolo stampate 3D (non si viene accusati di trasporto di armi come Prosperini se si portano pezzi di stampante) pistole giocattolo che sparano veramente... Rambo sarebbe fiero :doh:

HostFat
19-04-2015, 12:24
Per diminuire la volatilità bisogna aumentare le vie di accesso e di uscita, e quindi aumentare l'accesso degli speculatori e utilizzatori.
Questo andrà a far calare la volatilità.

Il Bitcoin non è illegale se non in pochi stati.
http://merkletree.io
Renderlo illegale e/o vietarlo è comunque abbastanza ridicolo e praticamente impossibile, si tratta di semplici dati che viaggiano su Internet, è un po' come pensare di rendere illegale "chattare". Auguri a chi ci prova.

Il fatto che poi non rispetti, e non ci sia modo per far rispettare gli embarghi degli stati è una grande vittoria della libertà.

Ora il Bitcoin non fa da unità di conto, quindi i prezzi rimangono definiti in dollari/euro ecc ... non c'è niente da aggiornare.
Viene usato giusto come mezzo di pagamento.
Se la volatilità andrà pian piano a calare, forse un giorno verrà utilizzato come unità di conto ... e per le monete fiat e i relativi stati saran dolori :D

TheQ.
19-04-2015, 16:59
Per diminuire la volatilità bisogna aumentare le vie di accesso e di uscita, e quindi aumentare l'accesso degli speculatori e utilizzatori.
Questo andrà a far calare la volatilità.
hahahaha it is furgazy...
Perdonami, ma questa posizione tipica degli speculatori di borsa mi ricorda Wolf of Wall Street.


Il Bitcoin non è illegale se non in pochi stati.
http://merkletree.io
No, non è illegale, ma non rispetta le regole a cui sono tenute in teoria tutte le banche, escluse le care bad bank aka organizzazioni internazionali per il riciclaggio di denaro di evasori, mafia, terrorismo, narcotraffico, etc...


Renderlo illegale e/o vietarlo è comunque abbastanza ridicolo e praticamente impossibile, si tratta di semplici dati che viaggiano su Internet, è un po' come pensare di rendere illegale "chattare". Auguri a chi ci prova.

Si non si può renderlo illegale, se non colpendo chi scambia valuta per BC, proprio come si combattono gli Hawala.
Chiedi a Nada e la sua società di servizi aka banca islamica... :D


Il fatto che poi non rispetti, e non ci sia modo per far rispettare gli embarghi degli stati è una grande vittoria della libertà.
Ma anche no. La "Libertà" quando è semplicemente annullamento di regole (a favore di speculatori, narcotraffico, mafia, evasori fiscali, dittatori che si imboscano il capitale di tangenti e fondi pubblici sottratti, ecc...) non è sempre un bene.
Come diceva Gaber la libertà è partecipazione (https://www.youtube.com/watch?v=nulKUZ1sWlA).
I BC hanno una componente di partecipazione...


Ora il Bitcoin non fa da unità di conto, quindi i prezzi rimangono definiti in dollari/euro ecc ... non c'è niente da aggiornare.
Viene usato giusto come mezzo di pagamento.
Se la volatilità andrà pian piano a calare, forse un giorno verrà utilizzato come unità di conto ... e per le monete fiat e i relativi stati saran dolori :D
Ma anche no.
Per esempio ora nella contea di Bristol esistono i Bristol Pound, una moneta cartacea, locale stampata nella contea, emessa non saprei dirti bene con che sistema, valore di scambio 1 a 1 con la sterlina ed utilizzata per transazioni nei negozi della contea inglese di bristol e per pagare le tasse.
La popolazione locale se ne vanta perch dicono riduca la resilienza economica a fronte della crisi e sia una moneta circolante in loco, perchè non essendo riconosciuta fuori, non ha senso che venga portata fuori della contea.
Di fatto non è una moneta che è detenuta come il 50% della ricchezza mondiale in mano all'1% e questo per ora la rende differente (i BC hanno avuto un moto di accentramento della valuta nelle miniere di mining, diversamente dai litecoin). Ma senza alcuna regola per il futuro, per cui anche i Bristol Pound magari in futuro genereranno qualche crisi locale (quand'anche non vengano usati per generare valore dal nulla :doh: ...tutto dipende come viene distribuita).

I BC mirano ad essere moneta mondiale? rimangono i problemi succitati dei rapporti fra stipendi pagati e costo della vita. Ma per evitare danni serve controllo ed il controllo sul tasso di cambio dei BC ce l'hanno in mano gli speculatori visto che la moneta balza X6 volte il suo valore (200->1200->200).

bbye

HostFat
19-04-2015, 19:32
hahahaha it is furgazy...
Perdonami, ma questa posizione tipica degli speculatori di borsa mi ricorda Wolf of Wall Street.Eh invece è proprio cosi :eek:
Aumentando l'accesso e le uscite si aumentano gli interessi contrapposti, ed è proprio questo che va a stabilizzare il prezzo.

Nelle situazioni anomale dove invece c'è un ente che ha un potere assoluto (vedi banche centrali ecc ...) si creano invece un sacco di storpiature.
Per mantenere stabile bisogna sempre cambiare il tiro, e sperare che non si facciano errori. (che poi vengono corretti in modo brusco dal mercato)
Oppure ricorrendo alla violenza, invadendo territori, già inizialmente semplicemente minacciandoli.


No, non è illegale, ma non rispetta le regole a cui sono tenute in teoria tutte le banche, escluse le care bad bank aka organizzazioni internazionali per il riciclaggio di denaro di evasori, mafia, terrorismo, narcotraffico, etc...Tutta fuffa, sono regole che saranno impossibili da far rispettare, questa tecnologia è fatta apposta per non dovervi sottostare :D

Si non si può renderlo illegale, se non colpendo chi scambia valuta per BC, proprio come si combattono gli Hawala.
Chiedi a Nada e la sua società di servizi aka banca islamica... :DSono enti centrali, facilmente controllabili (loro o gli individui al potere)
Un problema che una rete p2p decentralizzata, senza proprietari, non si pone.


Ma anche no. La "Libertà" quando è semplicemente annullamento di regole (a favore di speculatori, narcotraffico, mafia, evasori fiscali, dittatori che si imboscano il capitale di tangenti e fondi pubblici sottratti, ecc...) non è sempre un bene.
Come diceva Gaber la libertà è partecipazione (https://www.youtube.com/watch?v=nulKUZ1sWlA).
I BC hanno una componente di partecipazione...Partecipazione volontaria, e le regole sono già scritte nel protocollo.
A chi non piacciono potrà semplicemente, non partecipare, ma non potrà impedire ad altri di farlo. (e di "partecipare" fra loro nell'usarlo)


Ma anche no.
Per esempio ora nella contea di Bristol esistono i Bristol Pound, una moneta cartacea, locale stampata nella contea, emessa non saprei dirti bene con che sistema, valore di scambio 1 a 1 con la sterlina ed utilizzata per transazioni nei negozi della contea inglese di bristol e per pagare le tasse.
La popolazione locale se ne vanta perch dicono riduca la resilienza economica a fronte della crisi e sia una moneta circolante in loco, perchè non essendo riconosciuta fuori, non ha senso che venga portata fuori della contea.
Di fatto non è una moneta che è detenuta come il 50% della ricchezza mondiale in mano all'1% e questo per ora la rende differente (i BC hanno avuto un moto di accentramento della valuta nelle miniere di mining, diversamente dai litecoin). Ma senza alcuna regola per il futuro, per cui anche i Bristol Pound magari in futuro genereranno qualche crisi locale (quand'anche non vengano usati per generare valore dal nulla :doh: ...tutto dipende come viene distribuita).La crisi locale la genereranno per forza, avranno i prezzi locali che andranno ad alzarsi, e quindi il potere d'acquisto di chi aveva dei risparmi andrà in calando.
Sarà un vantaggio per chi aveva dei debiti :rolleyes:

I BC mirano ad essere moneta mondiale? rimangono i problemi succitati dei rapporti fra stipendi pagati e costo della vita. Ma per evitare danni serve controllo ed il controllo sul tasso di cambio dei BC ce l'hanno in mano gli speculatori visto che la moneta balza X6 volte il suo valore (200->1200->200).Balza perchè ogni giorno entrano nel mercato "nuove domande" e "nuove offerte".
Non è una moneta conosciuta ed utilizzata a livello mondiale, non ancora.
Aumentare le vie di accesso e di uscita, come ho già detto, aumenterà appunto questo il suo uso, che andrà pian piano ad abbatterne la volatilità.
Serve aumentarne l'accesso a tutta la popolazione, per aumentarne gli interessi contrapposti.

TheQ.
23-04-2015, 09:32
Eh invece è proprio cosi :eek:
Aumentando l'accesso e le uscite si aumentano gli interessi contrapposti, ed è proprio questo che va a stabilizzare il prezzo.
Questo è quello che insegnano alla scuola per brooker.
Quello che stabilizza il prezzo, come evidentemente non è successo nei primi del '900 per il dollaro, forse a causa delle guerre mondiali, e come è successo per i bitcoin forse perchè non avendo nessuna regola è passibile di qualsiasi attacco speculativo, è che non si accentri la moneta finita in mano a pochi, non vi sia un impulso rialzista da parte della maggior parte della community se la community ha facoltà di influenzarne il prezzo e/o non vi sia un eccesso di domanda od offerta.
Persino la borsa che da Reagan e dallaFinanza Cretina di Tremonti ha deregolamentato (cancellato) molte delle leggi che impedivano la speculazione su beni, azioni e derivati, continua per esempio a mentenere i limiti per eccesso di rialzo e per eccesso di ribasso.
Bitcoin non ha manco quelli :read:


Nelle situazioni anomale dove invece c'è un ente che ha un potere assoluto (vedi banche centrali ecc ...) si creano invece un sacco di storpiature.
Per mantenere stabile bisogna sempre cambiare il tiro, e sperare che non si facciano errori. (che poi vengono corretti in modo brusco dal mercato)
Oppure ricorrendo alla violenza, invadendo territori, già inizialmente semplicemente minacciandoli.
ma per piacere, la terza guerra mondiale è scaricare debito sugli altri in cambio di denaro con la promessa di interessi futuri facendoti osannare per aver impestato l'economia del mondo con una pestilenza simile ad una malattia infettiva, a tutto vantaggio di quei ricconi che hanno scalato a debito più e più volte società, che poi distrutte dal debito consolidatosi sui bilanci hanno dovuto licenziare la maggior parte dei lavoratori.


Tutta fuffa, sono regole che saranno impossibili da far rispettare, questa tecnologia è fatta apposta per non dovervi sottostare :D

Le liste bush sono regole basilari per limitare lo strapotere di gruppi canaglia.
Che poi vi siano i politicanti a definire è un'altra questione.
Anche il coltello è una posata per mangiare, ma se lo usa un politicante può essere usato come un'arma.
L'ideologia anarchica liberista stile PDL/Reagan è quanto di peggio ci sia per il mondo. E le spese delle loro scelte le fanno gli altri.


Sono enti centrali, facilmente controllabili (loro o gli individui al potere)
Un problema che una rete p2p decentralizzata, senza proprietari, non si pone.
A maggior ragione stai dimostrando di non aver capito niente dei problemi del mondo odierno.
Ripassati le inchieste italiane e domandati perchè tutti i politici che non rispettano le leggi anti corruzione, anti evasione, anti riciclaggio, ecc... o peggio eliminano i reati creando l'anarchia in tali fattispecie, sono associabili ad anarchici che se ne infischiano dell'esistenza di uno stato, delle sue leggi, della giustizia e della democrazia.
Bitcoin sotto la tua ideologia è il Mr.B. (B per Bitcoin, ma anche Mr.B. come berlusconi nel sistema fininvest emerso con l'inchiesta Mato Grosso che con Mills riciclava denaro per la mafia all'estero in pura anarchia dalle leggi italiane) finanza / forex :D


Partecipazione volontaria, e le regole sono già scritte nel protocollo.
A chi non piacciono potrà semplicemente, non partecipare, ma non potrà impedire ad altri di farlo. (e di "partecipare" fra loro nell'usarlo)

1) quando uno prova bitcoin nessuno gli spiega che sta dando consenso alla versione forex di berlusconi uomo evasore
2) La finanza non è come internet, per cui vi è la completa indipendenza fra gli internauti: se a qualcuno non piace un sito web, cambia l'url del browser.
Come già fatto notare se la HSBC (e poche altre banche speculative simili) accumulassero il 50% della ricchezza del pianeta in mano all'1% applicandovi con sotterfugi speculativi rialzi del 30% (bitcoin ha avuto un rialzo del 600%), mentre il 99% della popolazione col restante 50% non sta al passo della svalutazione della moneta dell'1% dei più ricchi, si ha che la popolazione quasi in deflazione o che ha problemi con inflazione dell'1% annuo consolida la ricchezza smoderata ed inutile dell'1% che naviga col 30% di inflazionamento solo perchè specula in borsa.
Mentre ai tempi di Regan pur deregolamentando il mercato finanziario esistevano investitori che differenziavano fra azionario -> il guadagno finiva in creazione di impresa-> quanto guadagnato finiva in edilizia -> quanto guadagnato finiva in borsa, oggi si ha la black box finanziaria per cui vi sono immensi capitali che non fanno altro che entrare ed uscire dalla finanza speculativa, senza nessun controllo che agli interessi azionari/derivati promessi vi sia dietro un lavoro reale che li giustifichi. E' il più grande schema ponzi della storia umana. It is furgazy... magic dust...
Bitcoin è così, proprio come le Dark Pool, liberalizzate nel 2007, all'alba della crisi economica che tutti oramai si aspettavano sin dal 2006.

La crisi locale la genereranno per forza, avranno i prezzi locali che andranno ad alzarsi, e quindi il potere d'acquisto di chi aveva dei risparmi andrà in calando.
Sarà un vantaggio per chi aveva dei debiti :rolleyes:


Aumentare le vie di accesso e di uscita, come ho già detto, aumenterà appunto questo il suo uso, che andrà pian piano ad abbatterne la volatilità.
Serve aumentarne l'accesso a tutta la popolazione, per aumentarne gli interessi contrapposti.
Attualmente l'unico interesse è comprare un bitcoin per averne 1200$ (limite eccesso di rialzo) dopo oppure avere bitcoin per scambiare il modo anonimo denaro in violazioni di liste prescrizione, violazione tasse, violazione embarghi, violazione proscrizioni debitorie, oppure comprare droga, armi, ed altro di illecito. Proprio come fanno alla HSBC, ma in modo più efficiente.
Degli scambi di giocattoli nei negozi fottesega.

Come già detto la libertà è partecipazione, non deregolamentazione.