View Full Version : Il timido Raspberry Pi 2 va in crash se lo si fotografa
Redazione di Hardware Upg
09-02-2015, 10:31
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/il-timido-raspberry-pi-2-va-in-crash-se-lo-si-fotografa_55973.html
I primi utenti del nuovo Raspberry Pi 2 avrebbero riscontato uno strano problema. Il piccolo sistema con processore quad-core va in crash di fronte al lampo di un flash Xenon
Click sul link per visualizzare la notizia.
ma che caxxo é un pesce d'aprile con due mesi di anticipo?
Balthasar85
09-02-2015, 10:43
La vera notizia qui è che, al Mondo, qualcuno ha acquistato veramente un Galaxy K Zoom :asd:
http://i61.tinypic.com/25he7t5.jpg
No, dai, sarà semplicemente una trovata pubblicitaria. :D
CIAWA
Timewolf
09-02-2015, 10:55
il titolo dell'articolo e' geniale :asd:
Da un articolo su neowin sembrerebbe che un chip di alimentazione non sia ben schermato per resistere all'effetto fotoelettrico causato dal flash allo Xenon. Qualcuno ne sa di più?
Sì, sembra che l'effetto fotoelettrico di un flash allo Xenon sposti tutti i transistor del chip di alimentazione ad ON, mandi in chip in overvolting e provochi un riavvio.
CerealeFurbo
09-02-2015, 11:53
Ma LOL! È timido! XD
blu(e)yes
09-02-2015, 12:22
La vera notizia qui è che, al Mondo, qualcuno ha acquistato veramente un Galaxy K Zoom :asd:
http://i61.tinypic.com/25he7t5.jpg
No, dai, sarà semplicemente una trovata pubblicitaria. :D
CIAWA
Cioè, vendono quella cosa?? :mbe:
emanuele83
09-02-2015, 12:30
Io trovo molto molto strano che il problema sia legato alla luce e non ad una EMI dovuta alla fortissima scarica capacitiva del flash. Potrebbero testare facilmente il tutto con un laser portatile da pochi euro (magari uno a luce verde uno a luce blu ed uno a luce rossa tanto per provare la reazione del chipa a tre diverse lunghezze d'onda). Mi sembra inogni caso assurdo parlare i effetto fotoelettrico anche perchè se la logica CMOS (ed anche i transistor analogici sono basati sui transistor usati per logica digitale) fosse così bella e brava a rivelare fotoni, i sensori non sarebbero fotodiodi opportunamente drogati (diodi PIN ad esempio) ma con dei bellissimi transistor P o N-MOS. Non a caso il problema appare proprio sul convertitore switching della alimentazione, l'unico che ad andare bene ha un induttore potenzialmente esposto ad EMI. Perchè non provano a mettere un bel nastro adesivo nero al posto del blue tack? Senza contare che nel video la luce che effettivamente arriva sul convertoore è pochissima, ci sono un sacco di cavi che lo proteggono dalal luce diretta...
Marckus87
09-02-2015, 12:50
dopo questa le ho sentite tutte
Io trovo molto molto strano che il problema sia legato alla luce e non ad una EMI dovuta alla fortissima scarica capacitiva del flash. [...]
Anche io penso proprio che sia un problema di EMI. Quello che mi chiedo e': il raspberry e' troppo sensibile o il samsung non rientra nelle specifiche?
Il secondo scenario e' inquietante :eek:
emanuele83
09-02-2015, 15:12
Anche io penso proprio che sia un problema di EMI. Quello che mi chiedo e': il raspberry e' troppo sensibile o il samsung non rientra nelle specifiche?
Il secondo scenario e' inquietante :eek:
Mah guarda non ci sono cazzi, una scarica di un flash xenon emette laidamente da tutte le parti. Il samsung funziona nonostante le emi della lampada che incorpora, ergo io penso che semplicemente il convertitore o l’induttore usato per il buck non sia schermato. Certo è che basta mettere tutto in una bella gabbia di faraday (vedasi contenitore schermato) per prevenire problemi. Sarebbe bello metterlo in camera anecoica e vedre a che frequenze, a che polarizzazioni e a che potenze il DCDC va a laide baldracche.
Mah guarda non ci sono cazzi, una scarica di un flash xenon emette laidamente da tutte le parti. Il samsung funziona nonostante le emi della lampada che incorpora, ergo io penso che semplicemente il convertitore o l’induttore usato per il buck non sia schermato. Certo è che basta mettere tutto in una bella gabbia di faraday (vedasi contenitore schermato) per prevenire problemi. Sarebbe bello metterlo in camera anecoica e vedre a che frequenze, a che polarizzazioni e a che potenze il DCDC va a laide baldracche.
"laide baldracche" è un termite tecnico proprio dell'elettromagnetismo?
emanuele83
09-02-2015, 17:10
"laide baldracche" è un termite tecnico proprio dell'elettromagnetismo?
Si, c'è anche nelle equazioni di Maxwell...
[K]iT[o]
09-02-2015, 17:26
A me è capitato qualche volta con le schede madri già da un po' di anni, quando assemblo un PC spesso gli faccio varie foto, ed appunto usando il flash troppo vicino li ho bloccati.
Non pensavo che fosse nulla di così eccezionale :rolleyes:
iT[o];42123389']A me è capitato qualche volta con le schede madri già da un po' di anni, quando assemblo un PC spesso gli faccio varie foto, ed appunto usando il flash troppo vicino li ho bloccati.
Non pensavo che fosse nulla di così eccezionale :rolleyes:
Per curiosità: ma che flash usavi?
Qui c'é l'articolo di neowin: http://www.neowin.net/news/a-camera-flash-will-make-the-raspberry-pi-2-freeze-and-reboot
La parte interessante è il secondo video. Il flash viene usato a distanza molto maggiore che nel primo video. L'intensità del campo elettromagnetico emesso diminuisce col quadrato della distanza? E l'intensità della luce del flash come diminuisce?
Mi intriga sta cosa. Vorrei veramente capire se è dovuto a un effetto fotoelettrico oppure per il campo elettromagnetico emesso dalla fotocamera.
Ho trovato un altro articolo più approfondito: http://borncity.com/win/2015/02/08/raspberry-pi-2-ups-xenon-flash-causes-freezes-and-reboots/
A quanto pare c'è un componente fotosensibile. Oscurandolo con un po' di pasta (bluetack) il problema scompare.
titomax82
09-02-2015, 22:03
A me è capitato con una scheda video (Zotac 8800GT) e con una semplice macchina fotografica digitale (Kodak dx7950)... la scheda si è ripresa solo dopo qualche minuto e qualche tentativo di boot
ingframin
10-02-2015, 05:37
Io trovo molto molto strano che il problema sia legato alla luce e non ad una EMI dovuta alla fortissima scarica capacitiva del flash. Potrebbero testare facilmente il tutto con un laser portatile da pochi euro (magari uno a luce verde uno a luce blu ed uno a luce rossa tanto per provare la reazione del chipa a tre diverse lunghezze d'onda). Mi sembra inogni caso assurdo parlare i effetto fotoelettrico anche perchè se la logica CMOS (ed anche i transistor analogici sono basati sui transistor usati per logica digitale) fosse così bella e brava a rivelare fotoni, i sensori non sarebbero fotodiodi opportunamente drogati (diodi PIN ad esempio) ma con dei bellissimi transistor P o N-MOS. Non a caso il problema appare proprio sul convertitore switching della alimentazione, l'unico che ad andare bene ha un induttore potenzialmente esposto ad EMI. Perchè non provano a mettere un bel nastro adesivo nero al posto del blue tack? Senza contare che nel video la luce che effettivamente arriva sul convertoore è pochissima, ci sono un sacco di cavi che lo proteggono dalal luce diretta...
Non è per effetto fotoelettrico e cmq ci sono i sensori di immagine CMOS.
Inoltre il chip non ha il die a vista ma è ben sigillato nel package :)
Il flash allo Xeno emette una certa dose di ultravioletto che induce nel chip quello che viene definito Single Event Effect:
http://radhome.gsfc.nasa.gov/radhome/see.htm
Perciò serve la di coprire il chip con qualcosa che lo protegga dal'ultravioletto, non dal visibile.
Questo è un piccolo errore di design, normalmente negli ASIC in tecnologia CMOS che possono subire effetti di questo tipo, l'ultimo strato di metallo è un piano uniforme proprio per assorbire questi piccoli picchi di radiazione.
Aggiungi anche che quel chip da quello che ho capito è di potenza, quindi i transistor sono più grandi = maggiore probabilità di essere colpiti.
Quel "timido" nel titolo è davvero impagabile :asd:
emanuele83
10-02-2015, 07:21
Non è per effetto fotoelettrico e cmq ci sono i sensori di immagine CMOS.
Inoltre il chip non ha il die a vista ma è ben sigillato nel package :)
Il flash allo Xeno emette una certa dose di ultravioletto che induce nel chip quello che viene definito Single Event Effect:
http://radhome.gsfc.nasa.gov/radhome/see.htm
Perciò serve la di coprire il chip con qualcosa che lo protegga dal'ultravioletto, non dal visibile.
Questo è un piccolo errore di design, normalmente negli ASIC in tecnologia CMOS che possono subire effetti di questo tipo, l'ultimo strato di metallo è un piano uniforme proprio per assorbire questi piccoli picchi di radiazione.
Aggiungi anche che quel chip da quello che ho capito è di potenza, quindi i transistor sono più grandi = maggiore probabilità di essere colpiti.
abbiamo approfondito che
1_ non è il DC DC che crasha ma il diodo, ergo possibile che se il package non sia opaco, spoecialmente in condizioni di polarizzazione inversa il diodo possa assorbire la luce del flash e commutare
2 in questo caso NESSUN transistor MOS commuta a causa della LUCE, cosa alquanto improbabile, a meno di diodi parassiti. Si prenda d'esempio una matrice di controllo dei pixel LCD. transistor trasparenti che sono inondati di luce tutto il tempo del loro funzionamento. Diverso è il caso delle vecchie memorie EPROM dove i raggi UV erano usate per cancellare le cariche presenti sotto il floating gate ed erano necessari parecchi minuti, non un singolo flash event da pochi milliwatt.
leggiti cosa significa un sensore immagine CMOS. l'elemento fotosensibile è comunque un diodo. è la logica che è cmos. http://en.wikipedia.org/wiki/Active_pixel_sensor#Disadvantages_of_CMOS_compared_to_CCD
Siamo quindi al livello di dover usare integrati radiation hardened?
http://en.wikipedia.org/wiki/Radiation_hardening
o si tratta semplicemente di una partita difettosa?
La logica CMOS non è sensibile alla luce; l'unica cosa che potrebbe creare problemi ad un sistema logico così fatto è una forte variazione della tensione di soglia causata dalle giunzioni P-N parassite tra substrato e Drain/Source. Non mi pare il caso.
Più probabile è che il problema sia dovuto agli induttori usati nel circuito "di potenza" usato per stabilizzare la tensione di alimentazione, anche se avrebbero dovuto essere schermati adeguatamente. Tuttavia è anche vero che, onestamente, nessuno avrebbe mai potuto credere che il Raspberry venisse fotografato con quell'accocchio della Samsung. :p
emanuele83
10-02-2015, 08:11
Siamo quindi al livello di dover usare integrati radiation hardened?
http://en.wikipedia.org/wiki/Radiation_hardening
o si tratta semplicemente di una partita difettosa?
:doh:
emanuele83
10-02-2015, 08:13
La logica CMOS non è sensibile alla luce; l'unica cosa che potrebbe creare problemi ad un sistema logico così fatto è una forte variazione della tensione di soglia causata dalle giunzioni P-N parassite tra substrato e Drain/Source. Non mi pare il caso.
Più probabile è che il problema sia dovuto agli induttori usati nel circuito "di potenza" usato per stabilizzare la tensione di alimentazione, anche se avrebbero dovuto essere schermati adeguatamente. Tuttavia è anche vero che, onestamente, nessuno avrebbe mai potuto credere che il Raspberry venisse fotografato con quell'accocchio della Samsung. :p
Non è il DCDC che ha il problema, ma un diodo connesso al DCDC (probabilmente uno schottky per il Bulk del 3.3V) Pare proprio essere un problema di LUCE e non di EMI (inteso come interferenze irradiate nelle microonde)
arturobelo
10-02-2015, 10:33
Penso che sia un problema risolvibile.
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