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View Full Version : Lumi Pocket: stampante 3D con tecnica DLP da una start up italiana


Redazione di Hardware Upg
07-11-2014, 09:59
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/periferiche/lumi-pocket-stampante-3d-con-tecnica-dlp-da-una-start-up-italiana_54796.html

Una start up italiana propone Lumi Pocket, una nuova stampante 3D DLP con costi e ingombri contenuti: mancano poco più di due settimane alla fine del crowdfunding su Indiegogo

Click sul link per visualizzare la notizia.

calabar
07-11-2014, 11:56
Non è certo economicissima (siamo ad oltre 1000 euro per la versione con proiettore FullHD... ma c'è da dire che poi il proiettore puoi usarlo anche per altro... anche se c'è da considerarne l'usura).

C'è da dire che è il tipo di stampante che preferisco, e i risultati sembrano molto buoni.

Ho qualche dubbio sulla robustezza del sistema, sembra tutto molto instabile, e sulla dimensione massima degli oggetti, un cubo di 10cm di lato non è pochissimo, ma speravo qualcosa di più, soprattutto in altezza.

Italia 1
07-11-2014, 12:01
E' un cilindro, non un cubo, ma per piccoli oggetti (souvenir, cose cosi) dovrebbe bastare

calabar
07-11-2014, 12:05
Oh si certo, è vero.
Mi sono lasciato confondere dalle specifiche che citano "Build Volume 100 x 100 x 100 mm".
Il punto è che, visto il funzionamento, magari i 15/20 cm si sarebbero potuti raggiungere in altezza, e avrebbe reso la stampante ancora più interessante.

TheQ.
07-11-2014, 12:25
ma non sarà che tutti questi utilissimi mignon di polimeri o plastica che producono le stampanti 3D sono la spazzatura del nuovo millennio ?

bobafetthotmail
07-11-2014, 12:46
ma non sarà che tutti questi utilissimi mignon di polimeri o plastica che producono le stampanti 3D sono la spazzatura del nuovo millennio ?Perchè non siamo già sommersi da utilissimi oggetti simili che sono prodotti in cina attualmente.

Chiunque ha dei bambini mi capisce... :D

ionet
07-11-2014, 13:00
ma non sarà che tutti questi utilissimi mignon di polimeri o plastica che producono le stampanti 3D sono la spazzatura del nuovo millennio ?

paradossalmente potrebbe succedere l'opposto;)

forse un giorno ricicleremo la plastica in questo modo,li daremo in pasto ai riproduttori 3D:D

TheQ.
07-11-2014, 13:46
Perchè non siamo già sommersi da utilissimi oggetti simili che sono prodotti in cina attualmente.

Chiunque ha dei bambini mi capisce... :D

si, oddio, in Cina con la forgiatura classica a stampo o pressione costeranno al massimo un decimo di quanto costa farli in stampante 3D. In effetti questo dovrebbe dar un valore al ninnolo ed evitare che uno se ne liberi così presto una volta stampato. Tuttavia l'alto costo è anche il motivo per cui non trovano mercato per le applicazioni che possono essere eseguite con le tecniche tradizionali.

@ionet esistono studi sulla possibilità di far tornare la plastica riciclata a materiale per stampanti 3D? perchè per esempio io ricordo che non tutti i polimeri sono riciclabili (mi pare solo 6 sugli oltre 200 tipi diversi).

Esiste un sito dove vedere le proprietà meccaniche dei vari composti con cui stampare 3D ? o dei video? le possibili applicazioni possono dipendere anche da simili aspetti oltre che dalle limitazioni tridimensionali.

eaman
07-11-2014, 16:04
ma non sarà che tutti questi utilissimi mignon di polimeri o plastica che producono le stampanti 3D sono la spazzatura del nuovo millennio ?

He...
Spendi un migliaio di euro per un coso di plastica che produce altra roba di plastica pressocche' inutilie se non per fare altre stampanti di plastica che a loro volta...

Vai in un brico e con 20 euro compri un kit di resina poliuretanica e fibra di vetro, apri il bidone della plastica differenziata davanti casa e trovi tutto il polistirolo che vuoi per farti degli stampi in vetroresina.

Se no con 4 euro compri una sega, con 2 una lima, cartavetrata e vai da Brico e con 10 euro riempri il baule di tavole di legno.

Per non tirare fuori che se ti compri un Dremel, una pisotola termica, un po' di colle / resine, vai all'isola ecologica e ci sono dei container di plastica reciclata da cui puoi' prendere metri cubi di materiale da riutilizzare :)

Ste stampanti 3D[1] si inceppano continuamente, hanno bisogno di continua manutenzione per non dire di monitoraggio continuo per tutta la stampa che e' in genere al massimo di 20x20cm, non fosse che a fare qualcosa delle dimensioni massime ci mette 5 giorni di lavoro continuo (ed e' quasi sicuro che aualcosa salti per aria nel frattempo...).

C'e' un motivo per cui non teniamo in casa stampanti a getto di inchiostro: la "testina" ne fa di tutti i colori, figuratevi un estrusore che deve sciogliere della plastica e magari usare pure un piano riscaldato!

1. A parte questa DLP che non e' stata provata in giro ma che potrebbe essere piu' consistente. Auguri e buona fortuna ai produttori.

TheQ.
07-11-2014, 16:53
He...
Spendi un migliaio di euro per un coso di plastica che produce altra roba di plastica pressocche' inutilie se non per fare altre stampanti di plastica che a loro volta...

Vai in un brico e con 20 euro compri un kit di resina poliuretanica e fibra di vetro, apri il bidone della plastica differenziata davanti casa e trovi tutto il polistirolo che vuoi per farti degli stampi in vetroresina.

Se no con 4 euro compri una sega, con 2 una lima, cartavetrata e vai da Brico e con 10 euro riempri il baule di tavole di legno.

Per non tirare fuori che se ti compri un Dremel, una pisotola termica, un po' di colle / resine, vai all'isola ecologica e ci sono dei container di plastica reciclata da cui puoi' prendere metri cubi di materiale da riutilizzare :)

Tutto dipende dalla qualità che vuoi ottenere, dall'ottimizzazione dei risultati, ecc... Se io devo riprodurmi un pezzo meccanico in plastica termoresistente con una stampa 3D in resina termoindurente, per esempio quei maledetti gommini che stanno sotto la tavola del cesso, che quando si rompono non sai mai in che negozio / paese / stato / nazione recuperarne di simili.
Certo con la stampa 3D puoi fare una scansione volumetrica, ricrearli in 3D tramite una piccola correzione della forma/volumetria in presenza di difetti di scansione, ma devi anche compensare lo spessore degli irrigidimenti in funzione delle diverse resistenze dei materiali, altrimenti diviene tutto un sedersi sulla tavola e spaccare il gommino stampato 3D, produrre rifiuto, doverlo ristampare, ecc...
Insomma, non sarà che gli ingegneri meccanici / ingegneri dei materiali hanno imparato qualcosina in più della media degli italiani per il loro lavoro ?

oppure facciamo spessori a caso? :Prrr:

E' plausibile oggi immaginare che nella qualità trovino la propria fetta di mercato professionisti che altrimenti verrebbero tagliati fuori, e che nella libertà per chiunque di sfruttare qualcosa che è ancora molto complesso dal punto di vista meccanico, possa esservi la produzione di rifiuto inutile.

Fin'ora ho visto oggetti lollosi anche nei casi di maggiore inutilità, fatti comunque da designer professionisti... cosa succederà se chiunque potrà stampare a cazzo?

Un altro problema da superare è la marcatura CE, che ogni tanto sentiamo citare con la furbata dei cinesi della China Express.
Molti prodotti venduti nel mercato devono rispettare parametri di dimensione, materiali, colori, ecc...
Per esempio un giocattolino per babini sotto i 3 anni deve avere dimensioni tali da non essere inghiottito, legge che tutti gli europei dovrebbero sapere :read:


comunque rinnovo la domanda: sarebbe interessante leggere dati sulle caratteristiche meccaniche dei materiali usati dalla stampante 3D.

eaman
07-11-2014, 17:24
comunque rinnovo la domanda: sarebbe interessante leggere dati sulle caratteristiche meccaniche dei materiali usati dalla stampante 3D.
Nella stampa ad estrusione non interesa, questo e' un punto determinante.
Al momento ci si accontenta della forma dato che di fatto la produzione non e' funzionale a nessun utilizzo ma solo "lollosa", come dici tu. Suvvia il assimo che possono fare e' pezzi in ABS di meno di 20cm: che problei ci si pone? ...capisco piuttosto la stampante dell'articolo che punta a maggiore risoluzione pero' per miniature.

Certo questo non significa che debba essere sempre cosi', guarda l'uso di resine epossidiche (magari miste a carbonio) per la stampa di strutture celluloidi:
- http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adma.201401804/abstract
- http://www.gizmag.com/3d-printed-strong-composite/32738/

bobafetthotmail
07-11-2014, 18:44
si, oddio, in Cina con la forgiatura classica a stampo o pressione costeranno al massimo un decimo di quanto costa farli in stampante 3D. In effetti questo dovrebbe dar un valore al ninnolo ed evitare che uno se ne liberi così presto una volta stampato. Tuttavia l'alto costo è anche il motivo per cui non trovano mercato per le applicazioni che possono essere eseguite con le tecniche tradizionali.
I metodi convenzionali hanno costi bassi se mi produci una milionata di pezzi al giorno. Produzione in massa.

Le stampanti 3D si chiamavano "macchine di prototipazione rapida" un tempo, ed è quello il loro mercato principale, produrre oggetti che non sono prodotti in massa da qualche parte.

Perchè se non produci milionate di pezzi in cina, ti costa meno pagare i materiali di una stampante 3D

Un altro problema da superare è la marcatura CEProblema solo per la vendita. Sei libero di fabbricare quantità industriali di boiate minuscole, basta che non le vendi.
Del resto un bimbo si soffoca anche con trucioli o pezzetti di altra roba, quindi sempre colpa del genitore resta.

bobafetthotmail
07-11-2014, 18:54
Certo questo non significa che debba essere sempre cosi', guarda l'uso di resine epossidiche (magari miste a carbonio) per la stampa di strutture celluloidi:
- http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adma.201401804/abstract
- http://www.gizmag.com/3d-printed-strong-composite/32738/
C'è un mercato in piena espansione nei gioielli stampati in 3D.
Ovviamente in materiali preziosi oltre che in plasticona. http://www.shapeways.com/jewelry

Fanno roba che un artigiano normale se la sogna.

TheQ.
08-11-2014, 00:08
umm vero, nei gioielli possono trovare ampio spazio, anche perchè è un mercato di lusso che non bada ai prezzi, e quelli che ne soffriranno saranno i gioiellieri che non sapranno adattarsi a prendere un apparato di stampa per il loro esercizio + un esperto di cad che faccia i modelli.
In compenso i gioiellieri veri possono introdurre nel mondo della stampa 3D in argento ed oro le pietre preziose, che per ora non sono stampabili.

Ma perchè i servizi di stampa in oro arrivano solo fino a 14 carati?


Marcatura CE
Problema solo per la vendita. Sei libero di fabbricare quantità industriali di boiate minuscole, basta che non le vendi.
Del resto un bimbo si soffoca anche con trucioli o pezzetti di altra roba, quindi sempre colpa del genitore resta.
Ma non proprio, perchè se disegno un obj e metto il modello che ho creato per esempio in sculpteo, questa mi paga il 10% di commissione su ogni vendita (lei vende per 6 euro e magari 4 euro spedizione bene ed io guadagno 0.6 euro >,< ) e si arrangia nella stampa ed invio del bene a chi compra il modello che ho prodotto, ma se uno si legge il contratto, le beghe legali spettano a chi fa il modello... e l'oggetto viene venduto, quindi deve avere marcatura CE.

marco_182
08-11-2014, 08:47
Ho avuto la fortuna di conoscere Davide Marin, il creatore e ideatore di LumiPocket e precedentemente di LumiFold.

Non conosco LumiPocket, però ho potuto vedere e aiutare Davide nel montaggio di LumiFold e i risultati sono strabilianti.
La qualità è ottima, i tempi sono infinitamente minori di una stampante ad estrusione e la meccanica è robusta, quindi in grado di sostenere lavori continui.
(Ricordo che LumiFold ha un solo asse verticale e che le forze in gioco rispetto ad una stampante classica ad estrusione sono praticamente zero. Questo significa anche zero errori di traslazione nell'asse orizzontale, cosa che su quelle ad estrusione capita praticamente sempre alla prima accensione e richiede ore di settaggio)

È vero che non ci stampi carrozzerie per macchine RC in scala 1:5, ma chi lavora nell'ambito della micromeccanica/meccanica, microscultura, gioielleria, elettronica ecc ecc ne può tratte vantaggi dalla risoluzione di stampa e, come detto prima, dai tempi minori.

Io l' acquisterei subito per i miei progetti elettronici: è minuscola e la puoi mettere dove vuoi.
Senza contare che l' area stampabile è direttamente proporzionale al volume del contenitore e non della macchina, cosa che su una stampante classica ti sogni perchè l' area stampabile è la lunghezza degli assi meno la dimensione dell'estrusore (calcolo molto alla buona, in realtà è molto peggio)

bobafetthotmail
08-11-2014, 14:41
umm vero, nei gioielli possono trovare ampio spazio, anche perchè è un mercato di lusso che non bada ai prezzi,Il costo della manodopera è di solito molto superiore al valore dei preziosi e dei materiali impiegati. Costano meno se stampati 3D (=costano meno al produttore, prezzi al dettaglio probabilmente invariati).

Se prodotti in massa con stampi e tutto abbatti ulteriormente, ma per dei gioielli non c'è praticamente mai il volume di produzione necessario.

Ma perchè i servizi di stampa in oro arrivano solo fino a 14 carati?Proprietà meccaniche suppongo. L'oro puro è duttile quanto il piombo, non è particolarmente solido.
Con le stampe 3D ci fanno roba sottile e complessa. Deve stare insieme e non collassare alla prima bottarella.
Stesso motivo per cui in genere i gioielli normali sono a 18 carati e non a 24. Non è per risparmiare lol.


Ma non proprio, perchè se disegno un obj e metto il modello che ho creato per esempio in sculpteo, questa mi paga il 10% di commissione su ogni vendita (lei vende per 6 euro e magari 4 euro spedizione bene ed io guadagno 0.6 euro >,< ) e si arrangia nella stampa ed invio del bene a chi compra il modello che ho prodotto, ma se uno si legge il contratto, le beghe legali spettano a chi fa il modello... e l'oggetto viene venduto, quindi deve avere marcatura CE.E io che ho detto? Qui stanno vendendo un prodotto fisico.

Se vendi solo il modello 3D o lo carichi opensource su uno dei vari siti che offrono i repository e basta tipo qui http://www.thingiverse.com/ o qui http://www.yeggi.com/ chissenefrega della marcatura.

Sono poi cavoli di chi lo stampa. Legalmente.

TheQ.
09-11-2014, 10:43
Il costo della manodopera è di solito molto superiore al valore dei preziosi e dei materiali impiegati. Costano meno se stampati 3D (=costano meno al produttore, prezzi al dettaglio probabilmente invariati).

Vero, tieni presente che trattandosi di prodotti di lusso l'artigianato dei preziosi ha sempre fatto una pacca di soldi per la differenza costo materiali prezzo di vendita, soldi poi indirizzati in altri settori (investimenti in imprese/attività, finanziario, edilizia).
Un mercato online dopo una prima fase iniziale espansiva quando la quantità di oggetti invendita disponibili e mai cancellati dagli archivi raggiunge l'ordine di grandezza del flusso di acquirenti, sotto-retribuisce i designer che mettono in gioco il loro lavoro gratuitamente oggi per una promessa di guadagno domani. Insomma se il mercato è di 1 milione di acquirenti e ci sono 100 eutori c'è molta + probabilità di vendere di un mercato con 10 mila autori e sempre gli stessi consumatori.
In questo secondo caso entrano in gioco gli altri due fattori che sono: il ribasso dei prezzi e la pubblicità.
Nel primo caso vengono premiati quei progettisti che vivono in paesi con costi della vita inferiori (indiani, asiatici, africani) perchè ovviamente se vendi oggetti a 6 euro e vieni retribuito il 10%, ovvero 0.60 centesimi e le cifre di vendita si diluiscono per i singoli progettisti in sempre più opere che in eterno restano nell'archivio, il guadagno ha più rilevanza per chi ha retribuzioni mensili da 80 euro (vedi in India) e costi della vita molto bassi, rispetto per esempio un italiano che con 800 euro al mese non campa.
80 euro li fai vendendo in un mese 133 oggetti, 800 li fai vendendo 1333 oggetti...ma magari non riesci a farlo perchè ci sono altri 10 mila concorrenti.
Quindi questo sposta il mercato nei paesi terzomondisti.
Il secondo punto, quello della pubblicità prevede dei costi per cercare di dirottare un flusso di potenziali acquirenti a se stessi invece che agli altri concorrenti.
Questo costo nell'industria tradizionale (dove il progettista è assunto con contratto di lavoro e pagato fisso ogni mese!!!) è a carico dell'industria che cerca di fare la vendita per sostenere i costi fissi (tasse in Italia, stipendi, contributi, ecc...), nel caso di simili startup è a carico del progettista (con l'azienda che magari paga le tasse in Irlanda, il progettista che non può scegliere di essere pagato più del 10%, deve pagarsi i contributi, pagare la pubblicità per emergere, ecc...). Le tre fasi della produzione: progetto, elaborazione, pubblicità, vedono il progettista doversene accollare 2 su 3 (laddove fino a prima delle false partite iva era solo stipendiato), lavorando in anticipo sperando di fare vendite costanti nel futuro, e con la competizione di paesi terzomondisti dove le cifre ridicole di vendita hanno maggiore rilevanza.

Vedi i politici osannare queste nuove imprese (gli stessi politici che hanno fatto perdere il 25% di industria ed artigianato all'Italia, oppure gli stessi politici che con Amazon hanno distrutto milioni di posti di lavoro (http://youtu.be/SSOmftLhETs?t=7m40s)).
Io non sono criitico, sono forse un po' protezionista del futuro della mia e della vostra famiglia e logico.



Se vendi solo il modello 3D o lo carichi opensource su uno dei vari siti che offrono i repository e basta tipo qui http://www.thingiverse.com/ o qui http://www.yeggi.com/ chissenefrega della marcatura.

Sono poi cavoli di chi lo stampa. Legalmente.

Dovresti leggere le condizioni legali del contratto che firmi aprendo un account.

bobafetthotmail
09-11-2014, 16:38
Un mercato online dopo una prima fase iniziale espansiva quando la quantità di oggetti invendita disponibili e mai cancellati dagli archivi raggiunge l'ordine di grandezza del flusso di acquirenti, sotto-retribuisce i designerEh? :mbe: Che c'entra la quantità di oggetti disponibili?
Insomma se il mercato è di 1 milione di acquirenti e ci sono 100 eutori c'è molta + probabilità di vendere di un mercato con 10 mila autori e sempre gli stessi consumatori.Vedi sopra. Qui chi ci fa i soldi è chi riesce a lanciare la moda dell'indossare/usare i suoi oggetti, o progetta cose che sono indispensabili e la gente non vive più senza e tutti si chiedono come hanno vissuto prima.

Gli altri si attaccano.

Di fatto qui è un remake della corsa all'oro.

Quattro gatti trovano l'oro e si arricchiscono da far schifo, mille mila poveracci ci rimettono soldi e tempo, chi offre servizi ed equipaggiamento a tutti quanti si arricchisce di più dei quattro gatti che han trovato l'oro messi insieme.

Quindi questo sposta il mercato nei paesi terzomondisti.Non necessariamente. Come detto sopra il guadagno non è direttamente proporzionale a quanti pezzi carichi, ma quanto utile/bella/indispensabile è la roba che crei.

Questo costo nell'industria tradizionale (dove il progettista è assunto con contratto di lavoro e pagato fisso ogni mese!!!) Non mi puoi paragonare un lavoro di progettazione retribuito con il caricare degli oggetti 3D di ninnoli o piccoli pezzi meccanici.

Io non sono criitico, sono forse un po' protezionista del futuro della mia e della vostra famiglia e logico.Proprio in questa ottica le stampanti 3D sono interessanti. Permettono a aziende piccole, startup e persone varie di creare oggetti di piccole dimensioni in tirature limitate senza svenarsi.

Non sostituiscono quello che c'è già (produzione in massa da cina/terzo mondo), ma permettono tirature limitate a prezzi competitivi, che finora è una cosa che ha sempre frenato lo sviluppo di cose nuove o di nicchia ma interessanti.

Dovresti leggere le condizioni legali del contratto che firmi aprendo un account.Non vedo niente di particolarmente strano. http://www.thingiverse.com/legal
http://www.yeggi.com/int/terms-of-use