View Full Version : La Gran Bretagna dichiara guerra ai "troll": fino a due anni di carcere
Redazione di Hardware Upg
20-10-2014, 11:26
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/web/4183/la-gran-bretagna-dichiara-guerra-ai-troll-fino-a-due-anni-di-carcere_index.html
Si inaspriscono le pene per tutta una serie di comportamenti tenuti online da utenti che interagiscono nel web con messaggi minatori, accusatori e altro ancora. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo in Gran Bretagna
Click sul link per visualizzare l'articolo.
Certamente avere una identità certa e verificata dell'utente sul WEB ridurrebbe il problema del 95%.
Prima di fare il deficiente minacciando qualcuno quando sai che sei pienamente identificabile ci pensi due volte.
Ovvio che la cosa va bilnaciata e non deve saltare fuori una "legge bavaglio" perchè teniamo conto che, per controparte, in rete ci sono pure i blog e i tweet di presonaggi pubblici o meno che hanno fatto dell'essere idioti la loro ragione di vita.
Questi aprono bocca, dicono boiate immani.. non è che poi ci si può lamentare se li coprono di insulti..
Troppo ghiotta.... (http://www.zerocalcare.it/2014/09/08/i-litigi-su-internet/#more-1052)
piererentolo
20-10-2014, 12:18
Certamente avere una identità certa e verificata dell'utente sul WEB ridurrebbe il problema del 95%.
Prima di fare il deficiente minacciando qualcuno quando sai che sei pienamente identificabile ci pensi due volte.
Ovvio che la cosa va bilanciata e non deve saltare fuori una "legge bavaglio" perchè teniamo conto che, per controparte, in rete ci sono pure i blog e i tweet di personaggi pubblici o meno che hanno fatto dell'essere idioti la loro ragione di vita.
Questi aprono bocca, dicono boiate immani.. non è che poi ci si può lamentare se li coprono di insulti..
Bravo, ti dò ragione in tutto! Soprattutto nell'identità certa di chi commenta.
Troppo ghiotta.... (http://www.zerocalcare.it/2014/09/08/i-litigi-su-internet/#more-1052)
Sapevo che non dovevo leggerla in autobus.... mi avranno preso tutti per scemo!
Magari! Così sparirebbero tanti "commenti" totalmente inutili o oltraggiosi/provocatori del perditempo di turno, e si tornerebbe a usarlo come mezzo di INFORMAZIONE reciproca.
Sulla totale identificabilità non sono d'accordo: pensate per esempio ad un commento postato in un area politica. Potrebbe creare pregiudizi da parte del datore di lavoro, e altri rischi per la privacy. Pensate a cosa accadrebbe se un utente identificabile con nome e cognome postasse video "verità" di pesante denuncia, con possibili gravi ripercussioni sulla propria sfera privata (immaginiamo se lo fa in un regime, o contro organizzazioni malavitose poi...). Riflettete, perché le cose non sono mai così semplici.
Certamente avere una identità certa e verificata dell'utente sul WEB ridurrebbe il problema del 95%....
Ma la privacy non è solo il bavaglio legale od evitare che ti venga lo squinternato a cercare a casa per molestarti o peggio, c'è anche la questione sociale/lavorativa per la quale uno potrebbe volere mantenere separate le proprie identità in ambiti di interesse diversi magari conflittuali. Una volta che una persona è pubblicamente identificabile sulla Rete, si pone un freno alla sua libertà di espressione anche in quel senso.
Io non trovo che una proposta del genere sia praticabile senza ledere diversi diritti.
Bravo, ti dò ragione in tutto! Soprattutto nell'identità certa di chi commenta.
Sapevo che non dovevo leggerla in autobus.... mi avranno preso tutti per scemo!
:asd: :asd: :asd: :asd: :asd:
sbazaars
20-10-2014, 12:27
Questione assai delicata direi. Capire cosa differenzia troll da normale discussione è abbastanza facile per chi ha dimestichezza con il web, ma è assai più difficile definire tra i troll un comportamento sanzionabile con anni di carcere.Tranne in caso come quelli citati nell'articolo dove ci sono minacce chiare, ci potrebbero essere casi limite.
piererentolo
20-10-2014, 12:34
Ma la privacy non è solo il bavaglio legale od evitare che ti venga lo squinternato a cercare a casa per molestarti o peggio, c'è anche la questione sociale/lavorativa per la quale uno potrebbe volere mantenere separate le proprie identità in ambiti di interesse diversi magari conflittuali. Una volta che una persona è pubblicamente identificabile sulla Rete, si pone un freno alla sua libertà di espressione anche in quel senso.
Io non trovo che una proposta del genere sia praticabile senza ledere diversi diritti.
Beh però si potrebbe ad esempio iscriversi e commentare come che ne sò "Piererentolo" ma con i dati certi comunicati ad un organismo internazionale che in caso di problemi (e magari solo sotto richiesta di autorità di giustizia) si possa risalire al troll....
Troppo ghiotta.... (http://www.zerocalcare.it/2014/09/08/i-litigi-su-internet/#more-1052)
STIMA!! :D :D :D :D :sofico:
STIMA!! :D :D :D :D :sofico:
Grazie... la stima va all'autore però! ZC, coglie in pieno delle sfumature sull'argomento che non avrei potuto descrivere nemmeno con tre pagine di post... :D
Ma la privacy non è solo il bavaglio legale od evitare che ti venga lo squinternato a cercare a casa per molestarti o peggio, c'è anche la questione sociale/lavorativa per la quale uno potrebbe volere mantenere separate le proprie identità in ambiti di interesse diversi magari conflittuali. Una volta che una persona è pubblicamente identificabile sulla Rete, si pone un freno alla sua libertà di espressione anche in quel senso.
Io non trovo che una proposta del genere sia praticabile senza ledere diversi diritti.
Capisco il punto di vista, ma ovviamente ogni regolamentazione ha lati positivi e negativi.
In linea di massima per come la vedo io dovrebbe esserci la regola "vuoi dire la tua? Mettici la faccia" altrimenti leggi e basta.
Chiaro poi che questa cosa dovrebbe essere gestita come base dai siti stessi, compatibilmente dal tipo di sito.
L'identità verificata sarebbe giusto usarla su vetrine pubbliche come social networks, forums ecc..
Ovvio che altri siti "un po' più particolari" andrebbero avanti con anonimanto e nicknames.. ma chiaramente se vai li accetti pure le loro regole..
Therinai
20-10-2014, 13:09
Questa storia dell'anonimato non mi torna, sulle pagine facebook di noti quotidiani si possono gustare tantissimi insulti e minacce postati da persone con nome, cognome, foto della faccia da culo, indirizzo, dove si trova in quel momento e tutta la famiglia al seguito. E non mi pare che nessuno ne faccia un problema.
Questa storia dell'anonimato non mi torna, sulle pagine facebook di noti quotidiani si possono gustare tantissimi insulti e minacce postati da persone con nome, cognome, foto della faccia da culo, indirizzo, dove si trova in quel momento e tutta la famiglia al seguito. E non mi pare che nessuno ne faccia un problema.
Beh, in teoria, per un insulto gratuito e personale si può anche venire querelati.
Quindi costoro si assumono il rischio di ciò che dichiarano rendendosi identificabili. (Anche se, in mala fede, poterebbero essere identità false. E' per questo che una identità verificata fa la differenza.)
A parte l'insulto se uno con nome e cognome ti minaccia puoi tranquillamente deinciarlo ai carabinieri e perseguirlo a norma di legge.
Ma devi dimostrare che ti ha minacciato e che E' EFFETIVAMENTE LUI.
Doveroso pensiero agguintivo: tutto questo discorso dei due anni di carcere per i troll in dimensione "itagliota" mi fa abbastanza ridere.. qui non fai galera neanche a stuprare bambini..
maxmax80
20-10-2014, 14:04
fra irlandesi, scozzesi & quelli di Nigel Farage la Gran Bretagna ha tanti dissidenti da tenere a bada.
la verità di fondo è questa.
fraussantin
20-10-2014, 15:05
Certamente avere una identità certa e verificata dell'utente sul WEB ridurrebbe il problema del 95%.
Prima di fare il deficiente minacciando qualcuno quando sai che sei pienamente identificabile ci pensi due volte.
Ovvio che la cosa va bilnaciata e non deve saltare fuori una "legge bavaglio" perchè teniamo conto che, per controparte, in rete ci sono pure i blog e i tweet di presonaggi pubblici o meno che hanno fatto dell'essere idioti la loro ragione di vita.
Questi aprono bocca, dicono boiate immani.. non è che poi ci si può lamentare se li coprono di insulti..
Sinceramente per quanto dia daccordo sul buttare dentro i troll , non son daccordo su quello che dici.
Io voglio essere libero di parlare civilmente sui forum o sulle chat senza far sapere dove abito o chi sono.
Secondo me ci si dovrebbe muovere a rintracciare solo chi commette reati.
E non invadere la privacy di tutti.
Sinceramente per quanto dia daccordo sul buttare dentro i troll , non son daccordo su quello che dici.
Io voglio essere libero di parlare civilmente sui forum o sulle chat senza far sapere dove abito o chi sono.
Secondo me ci si dovrebbe muovere a rintracciare solo chi commette reati.
E non invadere la privacy di tutti.
Aspetta, io parlo di identità VERIFICATA con nome e cognome, poi non è che deve esserci scritto dietro tutta la tua vita in chiaro e accessibile al primo che passa.
Non vedo proprio perchè dovrebbe essere un problema.. è come se tu mi dicessi che vai in giro col passamontagna perchè non vuoi che ti riconoscano.. che non vuol dire ovviamente che vai in giro con la carta di identità stampata sulla fronte. :)
Poi sempre il solito discorso.. la "privacy" è da applicare ma con buon senso..
fraussantin
20-10-2014, 15:26
Aspetta, io parlo di identità VERIFICATA con nome e cognome, poi non è che deve esserci scritto dietro tutta la tua vita in chiaro e accessibile al primo che passa.
Non vedo proprio perchè dovrebbe essere un problema.. è come se tu mi dicessi che vai in giro col passamontagna perchè non vuoi che ti riconoscano.. che non vuol dire ovviamente che vai in giro con la carta di identità stampata sulla fronte. :)
Poi sempre il solito discorso.. la "privacy" è da applicare ma con buon senso..
Io non vado a giro col passamontagna , ma neanche quando parlo di qualcosa faccio comizi.
Siccome qualunque cosa io scrivo su internet , da i fornum di informatica , ai forum di ricette , ai forum di viagra( ovviamente non lo faccio) non vedo perche debbo far sapere a tutti chi sono.
Io per esempio sono un appassionato di cucina (veramente ) se i miei amici al bar mi vedessero chiedere un consiglio su un forum per come cuocere un dolce , sai che risate si farebbero?
Io son favorevole alla identificazione da parte dei gestori di un forum , ma non deve essere pubblico. Gia ci pensa fb a scassare...
Edit senza considerare il fatto che non sai mai con chi chatti . Non sai mai con chi giochi ..... Come minimo tu fragghi ad un fps uno skizzato di mente che ti viene a cercare a casa ...
Io non vado a giro col passamontagna , ma neanche quando parlo di qualcosa faccio comizi.
Siccome qualunque cosa io scrivo su internet , da i fornum di informatica , ai forum di ricette , ai forum di viagra( ovviamente non lo faccio) non vedo perche debbo far sapere a tutti chi sono.
Io per esempio sono un appassionato di cucina (veramente ) se i miei amici al bar mi vedessero chiedere un consiglio su un forum per come cuocere un dolce , sai che risate si farebbero?
Io son favorevole alla identificazione da parte dei gestori di un forum , ma non deve essere pubblico. Gia ci pensa fb a scassare...
Cucinare piace pure a me! :D
E sono pure bravo! (MODESTONE) :p :p :p :p
Ma la vediamo in modo diverso..
per come la vedo io se vai in un luogo pubblico vero o virtuale che sia per dire la tua su un argomento mi pare giusto metterci pure la faccia!
Come dicevo prima la cosa dovrebbe essere tassativa sui social network per poter avere finalmente un minimo di regole e di etichetta.. e di fatto a prevenire efficacemente chi si permette addirittura di minacciare o isultare pesantemente in modo gratuito.
Poi ok su altri forum più banali puoi pure metterci i nick.. non credo nessuno minacci di morte sui forum di cucina! :p
Immagino che tutte le persone qui presenti che approvano questa stretta regolamentare condividano anche le analoghe legislazioni presenti in Iran e in Cina.
Spero di vederle tutte a difendere le prossime restrizioni della privacy in Iran.
Immagino che tutte le persone qui presenti che approvano questa stretta regolamentare condividano anche le analoghe legislazioni presenti in Iran e in Cina.
Spero di vederle tutte a difendere le prossime restrizioni della privacy in Iran.
Come dire che acqua tiepida e acqua in ebollizione sono la stessa cosa. Immergiti e poi facci sapere. :mbe:
Essere responsabile delle proprie dichiarazioni pubbliche mettendoci una identità riconoscibile e univoca è segno di civiltà, non di dittatura.
Dire che non sei d'accordo con quello che dice il corano o fare una foto senza velo e finire in galera o sotto tortura è un TANTINO DIVERSO.
Se non sei in grado di cogliere un differenza così madornale è un tuo problema.
doctormarx
20-10-2014, 17:49
era ora che si facesse qualcosa, internet negli ultimi anni ha cambiato la società dal punto di vista educativo, ha liberalizzato gli sfoghi e la maleducazione dei più. serve la piena identificabilità di chi scrive su internet, che non è detto che debba essere pubblica, ma se io voglio querelare un utente che mi ha offeso ci deve essere la possibilità per gli organi preposti di sapere chi è quell'utente
I
Siccome qualunque cosa io scrivo su internet , da i fornum di informatica , ai forum di ricette , ai forum di viagra( ovviamente non lo faccio) non vedo perche debbo far sapere a tutti chi sono.
Io per esempio sono un appassionato di cucina (veramente ) se i miei amici al bar mi vedessero chiedere un consiglio su un forum per come cuocere un dolce , sai che risate si farebbero
Sinceramente il
Problema che i tuoi amici si farebbero grasse risate é il loro , e non il tuo, inteso, se tu hai un hobby a cui tieni, e loro hanno un così basso livello culturale per prenderti in giro, beh, basti pensare che i migliori chef del mondo sono uomini e non donne, che questo poi un uomo che sta dietro ai fornelli che passione o per necessità , "dall'uomo Italiano medio" venga visto come un "disonore" lascia il
Tempo che trova, sopratutto nel 2014.
Per il discorso legge , da una parte lo vedrei come cosa giusta nel momento in cui vai a ledere con le tue parole offensive un altra persona. Un conto é avere un opinione diversa, un conto é offendere. Per esempio, pensando a quei genitori che si sono dimenticati il figlio in macchina e poi l'hanno trovato morto , beh , l'ultima cosa che farei sarebbe quella di offenderli, caso mai penso ai sensi di colpa che avranno e a come continueranno a vivere con questo peso e sopratutto spero e non vorrei mai che una cosa del gente possa capitare a me.
Un legge del genere potrebbe funzionare in Inghilterra o Stati Uniti, ma impossibile in Italia, dove un Rom
Che ti entra in casa e viene arrestato, il
Giorno seguente é di nuovo libero.
Come dire che acqua tiepida e acqua in ebollizione sono la stessa cosa. Immergiti e poi facci sapere. :mbe:
Essere responsabile delle proprie dichiarazioni pubbliche mettendoci una identità riconoscibile e univoca è segno di civiltà, non di dittatura.
Dire che non sei d'accordo con quello che dice il corano o fare una foto senza velo e finire in galera o sotto tortura è un TANTINO DIVERSO.
Se non sei in grado di cogliere un differenza così madornale è un tuo problema.
Mi sa che sei tu a non aver capito la differenza. Se chiedi che la gente sia obbligata a dichiarare sempre la propria identità, rendi impossibile qualunque forma di dissenso. Ti rendi conto che è proprio l'assenza di anonimato che permette di mettere in galera e torturare queste persone?
E' bello dire che mettere una identità riconoscibile è segno di civiltà: immagino tu lo dica a tutti gli arabi che non sono d'accordo con Isis. Perché è un segno di civiltà farsi uccidere.
Se tu vuoi garantire il dissenso in questi paesi devi garantire l'anonimato. Ma non puoi farlo se poi non garantisci la possibilità dell'anonimato anche qui da noi (ti faccio presente che questa osservazione è già stata usata dalla Cina per giustificare alcuni loro comportamenti: dicono che gli Stati Uniti si comportano peggio, portandone anche delle prove, tipo NSA).
Qui non stiamo parlando delle indagini che vengono fatte per i reati gravi, qui stiamo parlando del diritto all'anonimato a priori, ovvero di obbligare tutti a dichiarare SUBITO il proprio nome indipendentemente dal fatto che un giorno commetteranno un reato. Oh, la dichiarazione può non essere pubblica, ma di fatto è immediatamente controllabile dalla polizia anche in assenza di reato (come in Cina e, guarda caso, negli Stati Uniti, mentre non lo è da noi). Se introduci un sistema di questo tipo nei paesi che consideri più o meno civili, come puoi poi criticare i paesi che consideri incivili?
Gli obblighi preventivi sono pericolosi e sono proprio quelli diffusi nei paesi che praticano la pena di morte e la tortura. Sei sicuro che sia una buona idea aggiungerne altri?
Se passasse questa impostazione non avresti più il diritto di criticare questi paesi che applicano la propria legge utilizzando esattamente i metodi che tu sei disposto ad accettare da noi. Questo perché, se accetti la violazione della privacy da noi implicitamente la riconosci lecita anche altrove.
PS: una cosa è non garantire l'anonimato, che è ciò di cui parlavo, un'altra è relativa al fatto che certi comportamenti sono reati e, se fatti su Internet, probabilmente si meritano un'aggravante. Ma sempre per verificare la coerenza dei commentatori del blog, mi piacerebbe sapere quanti di quelli che plaudono per questo intervento inglese hanno criticato l'intervento, ben più moderato, della Boldrini.
fraussantin
20-10-2014, 20:05
Sinceramente il
Problema che i tuoi amici si farebbero grasse risate é il loro , e non il tuo, inteso, se tu hai un hobby a cui tieni, e loro hanno un così basso livello culturale per prenderti in giro, beh, basti pensare che i migliori chef del mondo sono uomini e non donne, che questo poi un uomo che sta dietro ai fornelli che passione o per necessità , "dall'uomo Italiano medio" venga visto come un "disonore" lascia il
Tempo che trova, sopratutto nel 2014.
Per il discorso legge , da una parte lo vedrei come cosa giusta nel momento in cui vai a ledere con le tue parole offensive un altra persona. Un conto é avere un opinione diversa, un conto é offendere. Per esempio, pensando a quei genitori che si sono dimenticati il figlio in macchina e poi l'hanno trovato morto , beh , l'ultima cosa che farei sarebbe quella di offenderli, caso mai penso ai sensi di colpa che avranno e a come continueranno a vivere con questo peso e sopratutto spero e non vorrei mai che una cosa del gente possa capitare a me.
Un legge del genere potrebbe funzionare in Inghilterra o Stati Uniti, ma impossibile in Italia, dove un Rom
Che ti entra in casa e viene arrestato, il
Giorno seguente é di nuovo libero.
Spesso la sera stessa .
Ci vorrebbe un controllo purtroppo è entrato troppo schifo nel web e cmq si parla di offese (Nei casi più gravi minaccia) personali ma qui parlate addirittura di iran e cina -.- Imho come nn posso minacciare e offendere qualcuno nella vita "reale" non vedo perchè debba sentirmi libero di farlo nel web.NON CENTRA UNA FAVA LA LIBERTA' PERSONALE ... Liberi di cosa?di dire sciocchezze perchè siamo dietro ad un monitor in incognito?qui da noi si chiamano sfigati , il mezzo qui giustifica della gente di m...a che si sente protetta dal web la stessa gente nella maggior parti dei casi mai si sognerebbe di dire certe nefandezze in pubblico..quindi come qualsiasi altro stalker va punito.Oppure torniamo al taglione cosi ci mettiamo sulla stessa linea di questi idioti?
Spero che l'obbiettivo finale non sia quello di regolare l'anonimato, in quanto sarebbe solo inutile e dannoso.
Inutile perchè i pochissimi che riescono a essere realmente anonimi non li potresti comunque regolare, dato che non si sa chi sono. Tutti gli altri sono comunque più o meno facilmente identificabili dalle autorità giudiziarie, quindi non ha senso obbligare tutti ad esporre i propri dati al mondo intero.
Dannoso appunto perché obbligherebbe ad esporre la propria vera identità a chiunque, malintenzionati e balordi compresi.
Il problema del trolling a mio avviso non è assolutamente l'anonimato, al contrario è molto più pericoloso l'uso dissennato della propria vera identità che va tanto di moda ultimamente.
Da un punto di vista della vittima è molto più doloroso venir schernito/attaccato quando si usano i propi veri dati, soprattutto nei casi in cui la cosa dovessere diventare virale o allargarsi anche a persone che si conosce nella vita reale.
A differenza del caso in cui venisse preso di mira un proprio alter-ego/nickname, dove volendo, quando si arriva al limite della sopportazione, basta fare un logout/delete del profilo e tanti saluti. Cosa ben difficile quando si espone la propria identità al mondo intero.
Prima regola per vivere felici su internet: separare per quanto possibile la RL dalla vita online :D
AleLinuxBSD
20-10-2014, 21:26
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
I Governi, in modo diverso, giustificano sempre le proprie azioni come giuste e necessarie usando le paure della gente per proprio torna conto, senza mai riuscire davvero a risolvere certe situazioni, illudendo però il popolo che questo tipo di provvedimenti comunque risulta utile.
Ora, non saprei in Gran Bretagna, ma qui in Italia esistono moltissime situazioni con persone assolutamente conosciute e segnalate, che non hanno niente a che vedere con il web, che giungono a commettere reati gravi, senza che la cosa sia effettivamente prevenuta.
Quindi, attenzione, a pensare che esistono soluzioni facili ai problemi.
Pier2204
20-10-2014, 22:00
Tanto per sdrammatizzare...
La Gran Bretagna dichiara guerra ai "troll": fino a due anni di carcere
..in questo forum un buon 30% rischia la galera :asd:
Tanto per sdrammatizzare...
La Gran Bretagna dichiara guerra ai "troll": fino a due anni di carcere
..in questo forum un buon 30% rischia la galera :asd:
diciamo che ci sarebbe più gente in cella che per le strade...
Mi sa che sei tu a non aver capito la differenza. Se chiedi che la gente sia obbligata a dichiarare sempre la propria identità, rendi impossibile qualunque forma di dissenso. Ti rendi conto che è proprio l'assenza di anonimato che permette di mettere in galera e torturare queste persone?
E' bello dire che mettere una identità riconoscibile è segno di civiltà: immagino tu lo dica a tutti gli arabi che non sono d'accordo con Isis. Perché è un segno di civiltà farsi uccidere.
Se tu vuoi garantire il dissenso in questi paesi devi garantire l'anonimato. Ma non puoi farlo se poi non garantisci la possibilità dell'anonimato anche qui da noi (ti faccio presente che questa osservazione è già stata usata dalla Cina per giustificare alcuni loro comportamenti: dicono che gli Stati Uniti si comportano peggio, portandone anche delle prove, tipo NSA).
Qui non stiamo parlando delle indagini che vengono fatte per i reati gravi, qui stiamo parlando del diritto all'anonimato a priori, ovvero di obbligare tutti a dichiarare SUBITO il proprio nome indipendentemente dal fatto che un giorno commetteranno un reato. Oh, la dichiarazione può non essere pubblica, ma di fatto è immediatamente controllabile dalla polizia anche in assenza di reato (come in Cina e, guarda caso, negli Stati Uniti, mentre non lo è da noi). Se introduci un sistema di questo tipo nei paesi che consideri più o meno civili, come puoi poi criticare i paesi che consideri incivili?
Gli obblighi preventivi sono pericolosi e sono proprio quelli diffusi nei paesi che praticano la pena di morte e la tortura. Sei sicuro che sia una buona idea aggiungerne altri?
Se passasse questa impostazione non avresti più il diritto di criticare questi paesi che applicano la propria legge utilizzando esattamente i metodi che tu sei disposto ad accettare da noi. Questo perché, se accetti la violazione della privacy da noi implicitamente la riconosci lecita anche altrove.
PS: una cosa è non garantire l'anonimato, che è ciò di cui parlavo, un'altra è relativa al fatto che certi comportamenti sono reati e, se fatti su Internet, probabilmente si meritano un'aggravante. Ma sempre per verificare la coerenza dei commentatori del blog, mi piacerebbe sapere quanti di quelli che plaudono per questo intervento inglese hanno criticato l'intervento, ben più moderato, della Boldrini.
Si ok, parliamo di un paese CIVILIZZATO, ovvio che in una cacchio di dittatura o califfato di estremisti tagliagole non puoi usare gli stessi principi!
E restando in un'ottica di paese civilizzato trovo piuttosto grave che se un tale personaggio dice una cosa pubblicamente mettendoci faccia ed identità arrivi "mister X" a dire "stai attenta/o che un giorno o l'altro ti becchi una coltellata".
perchè magari è un qundicenne deficiente.. o magari no.
E' una questione che ha sempre due facce, ma per come siamo messi noi in Europa PER FORTUNA nessuno viene a metterci in gabbia se esprimiamo dissenso e critica pesante alle dichiarazioni chi chicchessia.
Si ok, parliamo di un paese CIVILIZZATO, ovvio che in una cacchio di dittatura o califfato di estremisti tagliagole non puoi usare gli stessi principi!
E restando in un'ottica di paese civilizzato trovo piuttosto grave che se un tale personaggio dice una cosa pubblicamente mettendoci faccia ed identità arrivi "mister X" a dire "stai attenta/o che un giorno o l'altro ti becchi una coltellata".
perchè magari è un qundicenne deficiente.. o magari no.
E' una questione che ha sempre due facce, ma per come siamo messi noi in Europa PER FORTUNA nessuno viene a metterci in gabbia se esprimiamo dissenso e critica pesante alle dichiarazioni chi chicchessia.
Guarda, un paese è civilizzato in quanto riconosce i diritti dei cittadini. Dire che possiamo togliere diritti perché siamo civilizzati è una contraddizione. Ridurre la privacy ci renderebbe solo più simili ai paesi che citi.
[Kommando]
20-10-2014, 23:32
lolochei.
Guarda, un paese è civilizzato in quanto riconosce i diritti dei cittadini. Dire che possiamo togliere diritti perché siamo civilizzati è una contraddizione. Ridurre la privacy ci renderebbe solo più simili ai paesi che citi.
Eh no.
Partiamo da un principio di base: se parli pubblicamente sei responsabile di ciò che dici e ci metti la faccia.
Vale su una pubblica piazza REALE così come in una pubblica piazza VIRTUALE.
Perchè insultare gratuitamente o minacciare con la complicità dell'anonimato è troppo comodo, e molto meschino aggiungerei.
Qui non siamo in un califfato dove se osi contraddire ti tagliano la gola, non si applicano regole universali.
Un conto è la privacy un altro fare i criminali.
Come ho detto prima è come andare in piazza a sparare sentenze e infangare persone col passamontagna in testa.
Con questo sistema dell'anonimato si vedono sin troppi "leoni da tastiera" con sparate assurde e minacce pesantissime di una bassezza vergognosa.
Le regole devono valere per tutti, i egual modo.
Se ad uno vanno bene parla ed è responsabile di ciò che dice. Altrimenti tace e si tiene la sua privacy.
maxmax80
21-10-2014, 01:21
Se non sei in grado di cogliere un differenza così madornale è un tuo problema.
si, ma l' importante è che non mettano il bavaglio alla libertà di parola in opposizione ai governi nazionali.
"Ddl diffamazione: testate online, si va oltre la rettifica. Rispunta il ‘bavaglio’ per i blog" (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/10/ddl-diffamazione-testate-online-si-va-oltre-la-rettifica-rispunta-il-bavaglio-per-i-blog/1150459/)
per ora da noi stanno all' antipasto, ma aspettiamo come si evolve il ddl nei prossimi mesi, con il crescere del malessere popolare...
AleLinuxBSD
21-10-2014, 08:36
Eh no.
Partiamo da un principio di base: se parli pubblicamente sei responsabile di ciò che dici e ci metti la faccia.
Vale su una pubblica piazza REALE così come in una pubblica piazza VIRTUALE.
Non mi risulta, basta provare a sentire quanto detto nei media (tv e giornali) per capire la differenza dove soltanto chi ha alle proprie spalle poteri forti è in grado di dire ciò che vuole, il datore di lavoro, impunemente.
Riguardo le minacce esplicite non penso occorra una legge speciale per il loro perseguimento.
E, personalmente, avrei piacere che pure i minorenni ricevessero pene paragonabili agli adulti.
Il problema sono le sfumature e le interpretazioni perché tutto vada a rotoli.
Francamente non ho la minima fiducia che simili progetti non risulteranno pesantemente abusati costituendo un pesante precedente sulla libertà di espressione.
si, ma l' importante è che non mettano il bavaglio alla libertà di parola in opposizione ai governi nazionali.
"Ddl diffamazione: testate online, si va oltre la rettifica. Rispunta il ‘bavaglio’ per i blog" (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/10/ddl-diffamazione-testate-online-si-va-oltre-la-rettifica-rispunta-il-bavaglio-per-i-blog/1150459/)
per ora da noi stanno all' antipasto, ma aspettiamo come si evolve il ddl nei prossimi mesi, con il crescere del malessere popolare...
Non mi risulta, basta provare a sentire quanto detto nei media (tv e giornali) per capire la differenza dove soltanto chi ha alle proprie spalle poteri forti è in grado di dire ciò che vuole, il datore di lavoro, impunemente.
Riguardo le minacce esplicite non penso occorra una legge speciale per il loro perseguimento.
E, personalmente, avrei piacere che pure i minorenni ricevessero pene paragonabili agli adulti.
Il problema sono le sfumature e le interpretazioni perché tutto vada a rotoli.
Francamente non ho la minima fiducia che simili progetti non risulteranno pesantemente abusati costituendo un pesante precedente sulla libertà di espressione.
come ho detto prima, è una medaglia con due facce.
E ovviamente deve essere dosata in giusta misura.
un conto è una legge-bavaglio che va a perseguire chiunque apra bocca, un conto è prevenire gli idioti nei social network che si permettono di minacciare ed insultare.
Appunto sui blog: sono un bella cosa ma non sono tutti uguali.
Ce ne sono a tonnellate aperti da sprovveduti che fanno pesante disonformazione spacciata per verità accertata..
Anche questa cosa dovrebbe essere un minimo filtrata. La rettifca pubblica con pubbilche scuse sarebbe il minimo..
I primi troll visto sulla terra democratica d'Italia sono stati i politici. Fateci caso:
1) azioni di perculamento alla community
2) bugie per perseguire i loro scopi
3) voglia di apparire fra i più noti e sempre davanti alle telecamere
4) insole subdola che si diverte dal veder gli altri soffrire
5) tecnica di spamming sull'altro interloquente per impedirgli di parlare (vedi Tavaglio vs Santanchè)
ecc...
Non so se quelli inglesi siano come quelli italiani, proprio come dubito che vi siano così tante differenze fra l'uomo di Neanderthal e l'homo sapiens...
Questa legge che previene i troll nati su internet sembra più una tecnica per difendere la categoria politica discesa sui social per ovvi fini, suscritti, dai troll di internet.
Vorrebbero punire anche chi senza insultare o minacciare nessuno inserisce un commento provocatorio o palesemente falso, tipo quello del Pentium Dual Core overcloccato in daily a 6 GHz con crossfire di HD 6450? Dava anche consigli sbagliati, diceva che le HD 6970 andavano meno delle HD 6450 o qualcosa di simile.
ComputArte
27-10-2014, 10:37
Ho letto i commenti e ci sono sicuramente ragioni per chi difende il diritto alla cronaca e per chi vorrebbe combattere la diffamazione protetta dall'anonimato.
Penso che il diritto di cronaca NON possa prescindere dall'identificazione dell'autore, altrimenti dietro una opinione o un commento ci può essere sia il diavolo che l'angelo custode....ma il dubbio è l 'unica certezza.
Faccio l'esempio di Tripadvisor , una supposta piattaforma 2.0 che in realtà spaccia per veritiere informazioni NON verificabili.
Chiunque può scrivere senza mai essere stato presso la struttura. Esistono socientà di "comunicazione" che vendono pacchetti di recensioni false positive ed all'occorrenza false negative. L'unico che ci guadagna è Expedia che ancora tiene le fila di Tripadvisor....in questo caso l anonimato serve per far girare un teatrino per estorcere reputazione che serve a venedere camere...
Ho letto i commenti e ci sono sicuramente ragioni per chi difende il diritto alla cronaca e per chi vorrebbe combattere la diffamazione protetta dall'anonimato.
Penso che il diritto di cronaca NON possa prescindere dall'identificazione dell'autore, altrimenti dietro una opinione o un commento ci può essere sia il diavolo che l'angelo custode....ma il dubbio è l 'unica certezza.
Faccio l'esempio di Tripadvisor , una supposta piattaforma 2.0 che in realtà spaccia per veritiere informazioni NON verificabili.
Chiunque può scrivere senza mai essere stato presso la struttura. Esistono socientà di "comunicazione" che vendono pacchetti di recensioni false positive ed all'occorrenza false negative. L'unico che ci guadagna è Expedia che ancora tiene le fila di Tripadvisor....in questo caso l anonimato serve per far girare un teatrino per estorcere reputazione che serve a venedere camere...ma dato che tripadvisor ci guadagna con la reputazione che si fa e con i soldi che i singoli pubblicizzati pagano per essere pubblicati, sarà compito di tripadvisor verificare che certe affermazioni siano giuste o meno e non obbligo di tutti gli utenti rilasciare i propri dati in tutto il web, anche quando stanchi dopo una giornata di lavoro, vogliono solo sparare cazzate nel web, laddove certi gruppi politici invece pretendono "l'obbligo di far permanere solo le lodi" (vedi i politici) a suon di denunce per diffamazione per chi sgarra.
bobafetthotmail
27-10-2014, 11:59
Penso che il diritto di cronaca NON possa prescindere dall'identificazione dell'autore, altrimenti dietro una opinione o un commento ci può essere sia il diavolo che l'angelo custode....ma il dubbio è l 'unica certezza.Diritto alla cronaca un corno. Qui è diritto alla privacy.
Se metti il nome vero bastano 40 secondi e qualunque pirla riesce a caricare vita morte e miracoli di qualunque persona facendo una ricerca da google.
Inoltre sai che pacchia per i bot di consumer profiling? Posti nel forum di prodotto X e il bot si va a scaricare TUTTO quello che hai mai fatto dalla prima volta che hai scritto su Internet, trova parole chiave e indicizza.
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