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View Full Version : La Wi-Fi Alliance compie 15 anni: breve storia di un fenomeno globale


Redazione di Hardware Upg
08-09-2014, 15:01
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/la-wi-fi-alliance-compie-15-anni-breve-storia-di-un-fenomeno-globale_53949.html

Sono passati già 15 anni dall'istituzione della Wi-Fi Alliance, il consorzio che ha regolamentato lo standard più diffuso al mondo. Ecco alcuni dei passi più importanti, e cosa ci attende nel futuro

Click sul link per visualizzare la notizia.

zappy
08-09-2014, 15:34
...11Mbps nella banda 2,4GHz. Bisogna attendere il 2002 per arrivare allo standard 54Mbps nei 5GHz...
continuo a trovare preoccupante il fatto che anche i forni a microonde funzionino a 2.4Ghz.

e prima che qualche genio blateri di "potenza diversa" (ovvio, per quanto riguarda l'effetto termico), invito a riflettere sul microscopico livello di energia elettrica con cui funzionano le cellule in generale ed il sistema nervoso in particolare (e quindi l'effetto biologico).

Rubberick
08-09-2014, 15:36
pensassero a risolvere il problema delle interferenze.. qua non si capisce + niente ora che ci sono decine e decine di wifi..

i pc ancora ancora li cabli ma i cell è un pò difficile

albatros_la
08-09-2014, 17:42
continuo a trovare preoccupante il fatto che anche i forni a microonde funzionino a 2.4Ghz.

e prima che qualche genio blateri di "potenza diversa" (ovvio, per quanto riguarda l'effetto termico), invito a riflettere sul microscopico livello di energia elettrica con cui funzionano le cellule in generale ed il sistema nervoso in particolare (e quindi l'effetto biologico).
Beh, potrebbe essere una preoccupazione mal riposta. Che io sappia, non ci sono studi che dimostrino correlazioni causali tra wifi e cancro o altre patologie.
Quanto al parallelismo col microonde, non è semplicemente questione di potenza, bensì di densità di potenza. Ad ogni modo, è stato escluso da studi scientifici che si tratti di radiazioni ionizzanti.
L'unico studio che l'OMS ha esaminato come potenzialmente valido ha dimostrato una quasi insignificante correlazione con dei casi di glioma, ma gli stessi reviewer sono molto cauti sulla bonta dello studio stesso, che presenta problemi metodologici che lo rendono poco robusto. Dai un'occhiata qui (http://www.sciencemediacentre.co.nz/2013/12/03/wifi-and-brain-cancer-risk-experts-respond/).
Effetto Joule e ionizzante a parte, ad oggi non si conoscono altri modi di interazione tra campi elettromagnetici radio/microonde e cellule. Non significa che non ci sono, ma certo se non si nota/noterà alcun effetto sulla mortalità o sull'insorgenza di patologie che sia correlabile all'utilizzo di certe frequenze e a certe densità di potenza (e ad oggi, ripeto, non c'è evidenza di questo), non ci sarà nulla di cui preoccuparsi.

zappy
08-09-2014, 18:17
Beh, potrebbe essere una preoccupazione mal riposta. Che io sappia, non ci sono studi che dimostrino correlazioni causali tra wifi e cancro o altre patologie.
Il fatto che non ci sa (ancora) una dimostrazione causale non vuol dire che non ci sia. Anche Leonardo non aveva dimostrato che l'elicottero poteva volare, ma oggi abbiamo la totale evidenza che un elicottero vola.
Stesso tema per le radiazioni ionizzanti: negli anni 20-30 qualcuno pubblicizzava sostanze radioattive come "medicine" o ancora negli anni 50-60 qualcuno considerava il fumo di sigaretta come un "disinfettante delle vie aeree". :doh:
e che dire dell'amianto?

Comunque, "non dimostrato" non vuol dire "sicuramente non esiste nessun effetto", anche se è questo che si cerca di far credere.

...
Effetto Joule e ionizzante a parte, ad oggi non si conoscono altri modi di interazione tra campi elettromagnetici radio/microonde e cellule. Non significa che non ci sono, ma certo se non si nota/noterà alcun effetto sulla mortalità o sull'insorgenza di patologie che sia correlabile all'utilizzo di certe frequenze e a certe densità di potenza (e ad oggi, ripeto, non c'è evidenza di questo), non ci sarà nulla di cui preoccuparsi.
questa è una gran cazzata. Per fare un paragone, se uno finisce in una sparatoria non deve preoccuparsi finchè non si becca una pallottola in testa? E il concetto di "rischio" o di "cautela"? :muro:
Una volta che è dimostrato un effetto sulla mortalità non è che "inizi a preoccuparti", semmai butti via l'apparecchio dannoso, non "ti preoccupi". Preoccuparsi è quello che va fatto prima che qualcosa sia dimostrato. Dopo semmai devi agire.
Scusa oggi è dimostrato che l'amianto è cancerogeno... tu lo sniffi dalla mattina alla sera "preoccupandoti" o lo eviti-e-basta? :D

Goriuk
08-09-2014, 19:19
Quoto Zappy in tutto e per tutto...


La cosa che più mi manda in bestia è che ci sono aziende del settore che spendono miliardi e miliardi per accaparrarsi applicazioni e brevetti per fare altre montagne di soldi, talmente tanti da essere inquantificabili..


Dico io, nel 2014, nessuno sulla faccia della terra pieno di soldi si è mai preso la briga di dire.... vabbè ora investo qualche miliardo sulla ricerca di una nuova tecnologia senza fili non dannosa... tanto di miliardi ne ho da buttare....


Questa è come la storia del petrolio.... ma almeno in tal campo qualcosina si sta muovendo...

Non capisco per quale assurda ragione dobbiamo essere costantemente bombardati da radiazioni dalla mattina alla sera...


Chi dice che non fanno male andasse a vedere cosa è successo agli abitanti delle zone dove radio vaticana ha messo le sue antenne... leucemia a fiumi.

Scasc
08-09-2014, 22:12
Il fatto che non ci sa (ancora) una dimostrazione causale non vuol dire che non ci sia. Anche Leonardo non aveva dimostrato che l'elicottero poteva volare, ma oggi abbiamo la totale evidenza che un elicottero vola.
Stesso tema per le radiazioni ionizzanti: negli anni 20-30 qualcuno pubblicizzava sostanze radioattive come "medicine" o ancora negli anni 50-60 qualcuno considerava il fumo di sigaretta come un "disinfettante delle vie aeree". :doh:
e che dire dell'amianto?

Comunque, "non dimostrato" non vuol dire "sicuramente non esiste nessun effetto", anche se è questo che si cerca di far credere.


questa è una gran cazzata. Per fare un paragone, se uno finisce in una sparatoria non deve preoccuparsi finchè non si becca una pallottola in testa? E il concetto di "rischio" o di "cautela"? :muro:
Una volta che è dimostrato un effetto sulla mortalità non è che "inizi a preoccuparti", semmai butti via l'apparecchio dannoso, non "ti preoccupi". Preoccuparsi è quello che va fatto prima che qualcosa sia dimostrato. Dopo semmai devi agire.
Scusa oggi è dimostrato che l'amianto è cancerogeno... tu lo sniffi dalla mattina alla sera "preoccupandoti" o lo eviti-e-basta? :D

Badaboom...

Le radiazioni elettromagnetiche, soprattutto quelle ionizzanti, IN BASSE DOSI sono ANCORA terapeutiche, vedere qui.

http://www.sorgentitermali.it/acque-radioattive.htm

E hanno effetti preventivi, anche quando l'esposizione avviene per cause accidentali (articolo in inglese).

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2477708/

Però, dichiararlo non è più politicamente corretto, meglio alimentare le nostre paure, continuare a usare petrolio e morire di polveri fini, siccità, alluvioni e bombe d'acqua.

http://www.andreadambra.eu/2009/04/04/un-po-di-pittura-e-voila-la-radioattivita-scompare/

L'effetto paura fu utile politicamente nel periodo della guerra fredda (gli effetti bellici del fenomeno della radioattività dovevano essere evidenziati, anche esagerati se necessario, per aumentare l'effetto deterrenza delle armi che furono protagoniste della stessa guerra fredda) ma, frenando le nuove tecnologie che ricavano energia dalla trasmutazione dell'atomo (che prevedono intrinsecamente, come le armi descritte sopra, il fenomeno della radioattività) in favore delle tradizionali tecnologie che ricavano energia dalla combustione chimica, causò danni ambientali enormi (elencati sopra) e conseguenti milioni di vittime.

Per ora, come si vede, l'effetto paura continua e continuerà fino a quando la guerra fredda non entrerà definitivamente nella storia ma, per essere convincente verso la massa, si devono ora coinvolgere anche le radiazioni non ionizzanti, che hanno un'assonanza linguistica con le radiazioni ionizzanti ma che hanno meccanismi di interazione con la materia completamente diversi.

Invece, le radiazioni non ionizzanti (quelle di cui parla l'articolo) sembra che non abbiano alcun effetto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Magnetoterapia

LMCH
09-09-2014, 00:37
Comunque, "non dimostrato" non vuol dire "sicuramente non esiste nessun effetto", anche se è questo che si cerca di far credere.



Non puoi dimostrare un affermazione negativa, puoi solo (in base alle conoscenze teoriche ed empiriche disponibili) dimostrare che in base a quello che è noto non ci sono problemi. Ed è questo il caso delle bande di frequenza attualmente utilizzate dal wifi.

Effetti comunque esistono e sonos tati studiati a fondo, le radiazioni elettromagnetiche riscaldano la materia (in modo differenze in base al materiale ed alla frequenza).

La frequenza base intorno ai 2.4 GHz in particolare è una di quelle in cui si ha riscaldamente dielettrico dell'acqua e dei grassi, quindi per roba a bassa potenza basta il sistema di termoregolazione degli animali a sangue caldo (esseri umani inclusi) per neutralizzarne gli effetti.
Guardacaso la banda successiva in cui si ha massimo effetto dielettrico su acqua e grassi è poi quella intorno a 5 ... 5.8 Ghz
(e poi ci sarebbe una terza banda intorno ai 24GHz).

La banda dei 2.4Ghz è stata assegnata ai forni a microonde perche i magnetron in quella banda di frequenza erano quelli più economici (lo scopo era scaldare roba con molta acqua e grassi, ovvero la maggior parte di cibi e bevande) e ci sono decenni di studi in proposito da prima che arrivasse il wifi ad occupare la stessa banda ("schifata" per le comunicazioni sulle lunghe distanze proprio a causa dell'enorme diffusione dei microonde e dalla maggior attenuazione del segnale da parte del vapore d'acqua in aria).

I microonde a bassa potenza di solito sul settaggio più basso stanno sui 50 ..100Watt e la maggior parte tira 1KWatt e più.
Mentre un dispositivo wifi emette a frazioni di watt ( 0.1Watt irradiati isotropicamente).

Basta pensare che la schermatura non perfetta dei microonde è sufficiente a disturbare i segnali wifi e parlo di forni a microonde considerati sicuri ed in regola.

Notare che parlo di "schermatura quasi perfetta" perche un magnetron "da forno" non schermato irradia sufficiente potenza da causare ustioni gravi alla pelle e cecità permanente causa danni alla retina a persone a qualche metro di distanza. :eek:

Quelli che si preoccupano delle radiazioni del wifi dovrebbero semmai stare molto più attenti ai forni a microonde troppo vecchi o con schermatura non perfetta.

Se ricordo bene, attualmente più che sui 2.4GHz o i 5Ghz quelli che preoccupano sono i T-Ray (frequenze dai 300GHz ai 3THz) a causa di fenomeni di risonanza con molecole di DNA, ma si parla di circa un fattore 100 di differenza di frequenza e studi analoghi erano già stati fatti per le frequenze inferiori senza trovare cose preoccupanti come invece è avvenuto con i T-Ray.

zappy
12-09-2014, 14:12
...

La banda dei 2.4Ghz è stata assegnata ai forni a microonde perche i magnetron in quella banda di frequenza erano quelli più economici
"assegnata"?!? mica si parla di trasmissioni, nessuno ha assegnato un bel gnente :muro:

Quelli che si preoccupano delle radiazioni del wifi dovrebbero semmai stare molto più attenti ai forni a microonde troppo vecchi o con schermatura non perfetta.
ok, quindi ammetti che la frequenza di 2.4 è dannosa... ;)
scusa, ma normalmente tu tieni acceso il microonde 24h/24?!?
Giusto perchè magari quando si parla di "esposizioni prolungate a basse potenze" bisognerebbe evitare di fare paragoni con roba che sta accesa 2 o 3 minuti al giorno come il forno... :rolleyes: