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Facebook potrebbe essere nei guai dopo aver diffuso i risultati di un enorme esperimento psicologico di cui abbiamo parlato in precedenza. Le autorità per la privacy britanniche avrebbero infatti iniziato un'indagine nei confronti della società di Zuckerberg per capire se è stata violata o meno la legge

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altrove ho letto che i termini contrattuali siano stati modificati appositamente per permettere roba di questo genere.
Il problema è che la modifica sembra sia stata fatta DOPO l'esperimento, per cui - in teoria - all'epoca dei fatti quest'ultimo sarebbe stato in violazione delle loro stesse norme.

Resta il fatto che non posso trattarci come delle cavie da laboratorio senza chiedere esplicito consenso e sottolineo l'esplicito e non con il cambio delle regole di utilizzo che la gente non legge quasi mai visto che ti devi leggere un sacco di roba spesso incomprensibile ai più. Io non sono contrario alle ricerche scientifiche ma voglio prima essere informato adeguatamente e poi se mi va lo accetto.

Resta il fatto che non posso trattarci come delle cavie da laboratorio senza chiedere esplicito consenso e sottolineo l'esplicito e non con il cambio delle regole di utilizzo che la gente non legge quasi mai visto che ti devi leggere un sacco di roba spesso incomprensibile ai più. Io non sono contrario alle ricerche scientifiche ma voglio prima essere informato adeguatamente e poi se mi va lo accetto.

Che possano o non possano mica lo decidi tu, lo decide la legge. Se per la legge bastano le regole di utilizzo (che tu non leggi evidentemente - ma ricorda che la stessa legge non ammette ignoranza altrimenti la prossima volta che ti beccano alla guida ubriaco ti basterà dire "eh ma io non lo sapevo" per farla franca) allora FB non ha alcun dovere di chiederti esplicito consenso.

Oltre al fatto che
- se hanno lavorato su numeri per creare statistiche, e non hanno conservato o utilizzato i dati dei singoli per altri fini (che so, buttarti pubblicità di cocaina sulla HP quando eri particolarmente giù) non vedo proprio dove stia il problema. Tanto più che di solito sono programmi che analizzano i dati per creare queste statistiche, nemmeno persone
- i risultati di un test del genere sarebbero falsati dalla conoscenza del fatto che il suddetto test è in corso

Che possano o non possano mica lo decidi tu, lo decide la legge. Se per la legge bastano le regole di utilizzo (che tu non leggi evidentemente - ma ricorda che la stessa legge non ammette ignoranza altrimenti la prossima volta che ti beccano alla guida ubriaco ti basterà dire "eh ma io non lo sapevo" per farla franca) allora FB non ha alcun dovere di chiederti esplicito consenso.

Oltre al fatto che
- se hanno lavorato su numeri per creare statistiche, e non hanno conservato o utilizzato i dati dei singoli per altri fini (che so, buttarti pubblicità di cocaina sulla HP quando eri particolarmente giù) non vedo proprio dove stia il problema. Tanto più che di solito sono programmi che analizzano i dati per creare queste statistiche, nemmeno persone
- i risultati di un test del genere sarebbero falsati dalla conoscenza del fatto che il suddetto test è in corso

infatti li stanno indagando.....

ma per una volta tanto che gli utenti di facebook sono stati utili :asd:

ma per una volta tanto che gli utenti di facebook sono stati utili :asd:

hahahah davvero :D

Chia sia legale o autorizzato tramite consenso (o quello che volete) non è importante quanto lo è stato il test.

Modificare e/o occultare alcuni post o opinioni "per vedere l' effetto che fa" sugli amici è un precedente abbastanza pericoloso ed inquietante e lo dico da non utente FB.

Resto sempre più convinto che il prezzo da pagare (in termini di privacy e libertà) per i servizi "gratuiti" (FB, TW, bigG ecc..ecc..) sia notevolmente più caro rispetto ai $/€ che devi sborsare dal portafogli.

Ma sono davvero l'unico a pensare che FB non abbia fatto niente di male??
Ha semplicemente alterato la visibilità di determinati post nella home page degli utenti per verificarne l'impatto psicologico, facendo uso dei soli dati personali la cui manipolazione è stata accettata dagli stessi utenti al momento dell'iscrizione.

E' un po come se io ricevessi una denuncia nel caso in cui, seduto in un parco, mi mettessi ad osservare una persona (o più) per vedere come si comporta.

Ma daaaaiiii!! :sofico:

ll punto per me no è tanto su cosa è stato nascosto e cosa no o se erano legalmente autorizzati a farlo (gli daranno nel caso un multina che gli costa lo 0,0000000000001% di quanto è costato whatsapp ?) quanto l' effettuare test per vedere le reazioni degli amici/conoscenti.

Sicuramente interessante dal punto di vista dello studio del comportamento, sicuramente pericoloso se poi, una volta inquadrato come funziona il comportamento "medio", viene utilizzato (legalmente) a scopo di lucro distorcendo/occultando quello che può' far comodo per far cambiare idea/posizione alla gente.

Chi di voi si ricorda il film matrix ?

Se vi da fastidio essere scrutati/osservati/usati come cavie, basta uscirne e si è fuori da tutto, per alcuni potrà sembrare un eresia, ma si vive benissimo anche senza essere su facebook !

non ho dubbi che veniamo manipolati già da molto tempo prima dell'esistenza di internet e che questo ed altri studi sono stati fatti e continuano senza informarci dei risultati. Questo esperimento ci aiuta a capirlo e danneggia quindi la privacy dei manipolatori, non la nostra, ed è a nostro beneficio

Chi di voi si ricorda il film matrix ?

Se vi da fastidio essere scrutati/osservati/usati come cavie, basta uscirne e si è fuori da tutto, per alcuni potrà sembrare un eresia, ma si vive benissimo anche senza essere su facebook !

ERESIA! ERSIA! AL ROGO!...

, ma si vive benissimo anche senza essere su facebook !

Su questo non ci piove ma il "problema" è un po' più esteso, i servizi free dilagano e praticamente nessuno è chiaramente e completamente a conoscenza di come vengano utilizzati ed eventualmente manipolati i nostri dati.

Grazie a tutti questi servizi free/social facciamo sapere come stiamo, dove andiamo (a che ora e passando per quali strade), chi sono i nostri amici e parenti, dove andiamo in vacanza, diamo accesso alle nostre foto (che inquadrano il nostro stile di vita e lo geolocalizzano) cosa acquistiamo, cosa messaggiamo (whatsapp), le nostre rubriche telefoniche, le nostre email i nostri gusti musicali, i nostri files in cloud e via dicendo...

In età anagrafica tra i 15 ed i 50 anni ormai si ha il 90% della vita digitalizzata ed ahimè, è a disposizione di terzi che con questi dati fanno soldoni a palate, oggi vendendo pubblicità mirata e chissà forse, in un domani non troppo lontano, di manipolare i nostri gusti e le nostre scelte ad un livello che può' diventare (a mio avviso da paranoico) molto pericoloso.

In molti diranno che se non si ha nulla da nascondere non si ha nulla da temere, dall' altra parte sfido chiunque a star tranquillo sapendo che un solo soggetto ha a disposizione così' tante informazioni sulla nostra vita privata.

Siccome non si può' vivere completamente fuori dal mondo forse l' unica soluzione (parziale) è frammentare al massimo le informazioni cedute in modo che non siano in mano ad un unico soggetto/società e, dove possibile, servirsi di prodotti non gratis nella speranza che avendo il proprio core business nella vendita di un prodotto/servizio e non dalla vendità di pubblicità l' invasione della privacy sia meno sistematica e che il condizionamento si limiti alla fedeltà al marchio e non oltre.

si vive benissimo anche senza essere su facebook !


Si vive meglio vorrai dire!

Inconsciamente per chi non sa nemmeno cosa sia facebook, consciamente per chi lo ha provato e poi si è tolto vista l' immondizia di quel social network.

P.s.: al rogo anch' io!

Esperimenti sulle emozioni: Facebook manipola ciò che si legge e pubblica.

E’ conclamata realtà che vede le OTT non solo spiare e profilare i propri utenti per scopi commerciali, ma anche iniziare a modificare le emozioni e la maniera di percepire….quindi di agire.
Non è fantascienza e nemmeno complottiamo, ma ciò che stiamo vivendo.
La punta dell’iceberg nasconde una verità molto più preoccupante.
Dinamiche sociali, religiose, politiche, lavorative, sono studiate per capirne gli intimi meccanismi allo scopo di riprodurli, controllarli e cambiarli….a piacimento.
Se questo non è considerato un rischio per la democrazia, per la libertà dei singoli, delle comunità, delle aziende, e dei paesi, cosa dobbiamo vedere?!?!....una nuova dittatura che si impone con la violenza delle armi!?
Questa violenza silente e furbescamente taciuta sta creando danni incommensurabili.
Con il cloud si sta proponendo una infrastruttura che agevoli al massimo la capacità di spiare tutto e tutti.
Il prossimo passo sarà entrare nelle case della gente, andando a spiare le dinamiche familiari…la domotica attraverso android , iOS e varie piattaforme cloud…Chi è consapevole di questi rischi NON potrà mai accettare questa laida e viscida invasione….a buon intenditor…

Un mega multone e via...tanto poi lo rifaranno ancora...