View Full Version : Misuratore consumo corrente(quelli che si mettono nelle prese di casa)
Ho preso uno di questi prodotti per misurare il consumo dei vari elettrodomestici ,e non, di casa .Volevo chiedervi c'è un modo , diciamo casalingo ,non professionale, per sapere quanto realmente sono precisi?
.:|FEDE|:.
20-06-2014, 21:10
Non credo Che ci siano problemi di precisione, alla fine è un semplice calcolo. Probabilmente all'interno di quest'apparecchio c'è un voltmetro che rileva la tensione di utilizzo (220V, 230V, ecc..) poi c'è un dispositivo che misura la potenza elettrica assorbita dall'apparecchio, misurata in Ampere (Amperometro); quest'ultimo credo funzioni tramite un campo elettromagnetico. A quel punto non resta che fare una moltiplicazione tra Tensione e intensità (V*A) e si ottiene il consumo dell'apparecchio, espresso in Watt. Come vedi è un semplice calcolo e una semplice misurazione, non sarà preciso al mA (milliampere) Ma di certo siamo sull'ordine dei decimali per quanto riguarda la precisione.
Dumah Brazorf
20-06-2014, 21:27
Dimentichi il cos(phi).
.:|FEDE|:.
20-06-2014, 21:31
Teoricamente quello però dev'essere calcolato solo in caso di altissime correnti (livelli industriali); per usi casalinghi, quindi su normali prese che supportano fino a 1,5 KW di potenza non c'è bisogno di tenerne conto; ad ogni modo è una costante e non c'è nessuna rilevazione da effettuare e di conseguenza non è un fattore che potrebbe influire sulla precisione del prodotto.
Grazie della spiegazione Fede,ma sono abbastanza(anzi molto :D ) ignorante in materia di elettronica ,comunque ho fatto qualche ricerca e non ho trovato molto se non un articolo di un test comparativo di una rivista italo-svizzera qui (http://www.acsi.ch/documenti/TEST_13/TEST_WATTMETRO.pdf) ,mentre qui (http://www.topten.ch/uploads/File/Testbericht-Energiemessgeraete-HTW-Chur-2013.pdf) c'è lo stesso test nel dettaglio ,ma è in tedesco.Comunque tutto sommato non dovrebbe essere molto difficile da interpretare per chi se ne intende di elettronica come te :) . Non che io ci abbia capito moltissimo :D ,ma in linea di massima si puo' notare come mediamente nei prodotti a parità di prezzo ci sia una notevole differenza di qualità nella misurazione delle varie fasce di watt(tabella in fondo). Che ne pensi in proposito?
Non credo Che ci siano problemi di precisione, alla fine è un semplice calcolo. Probabilmente all'interno di quest'apparecchio c'è un voltmetro che rileva la tensione di utilizzo (220V, 230V, ecc..) poi c'è un dispositivo che misura la potenza elettrica assorbita dall'apparecchio, misurata in Ampere (Amperometro); quest'ultimo credo funzioni tramite un campo elettromagnetico. A quel punto non resta che fare una moltiplicazione tra Tensione e intensità (V*A) e si ottiene il consumo dell'apparecchio, espresso in Watt. Come vedi è un semplice calcolo e una semplice misurazione, non sarà preciso al mA (milliampere) Ma di certo siamo sull'ordine dei decimali per quanto riguarda la precisione.
Mi dicono dalla regia che il termine "corrente" puzza. :(
Teoricamente quello però dev'essere calcolato solo in caso di altissime correnti (livelli industriali); per usi casalinghi, quindi su normali prese che supportano fino a 1,5 KW di potenza non c'è bisogno di tenerne conto; ad ogni modo è una costante e non c'è nessuna rilevazione da effettuare e di conseguenza non è un fattore che potrebbe influire sulla precisione del prodotto.
non capisco perchè non si debba tenere conto del cos"phi" in ambito domestico. Hanno inventato gli alimentatori a pfc attivo apposta, e si sono sbagliati?
grazie per le eventuali delucidazioni
.:|FEDE|:.
21-06-2014, 00:00
Mi dicono dalla regia che il termine "corrente" puzza. :(
Non ho compreso, comunque io utilizzo il termine corrente per riferirmi all'intensità. Informandomi meglio per quanto riguarda il calcolo del cos(phi) ho letto che deve essere applicato a carichi lineari, che sono costituiti da circuiti comprendenti capacità, induttanze e resistenze, come motori elettrici e i reattori dei tubi al neon. Non si applica, invece, ai carichi non lineari.
Ad ogni modo, credo che questo dispositivo restituisca direttamente l'assorbimento energetico del dispositivo connesso (in Watt) senza dover fare alcun calcolo. Avevo tirato in ballo la semplicità delle operazioni per far notare che non è complicato costruire un apparecchio simile, di conseguenza non è poi così dispendioso costruirne uno che rispetti una certa precisione. Le differenze di prezzo probabilmente riguardano la professionalità del dispositivo, la precisione della misurazione (probabilmente i dispositivi più costosi riescono a fare misurazioni ad altissime risoluzioni) e la qualità costruttiva di esso.
Tutti i misuratori di energia "volanti" forniscono una misura indicativa in quanto non sono tarati in laboratorio
la loro precisione dipende dal tipo di carico testato e dalle misure effettuate
dato che Watt = V x I x Cos φ è fondamentale misurare correttamente tutti i parametri
I misuratori che usano il True RMS forniscono generalmente valori affidabili in ogni condizione
I misuratori "economici" forniscono valori abbastanza veritieri con carichi tradizionali
forniscono valori molto approssimati su tutti gli utilizzatori dotati di alimentatori switching
Non ho compreso, comunque io utilizzo il termine corrente per riferirmi all'intensità.
L'intensità non è un fenomeno fisico, a differenza di tensione e corrente.
Intensità si più riferire a tensione, corrente, pressione, qualsiasi altra cosa. Es: intensità della tensione, intensità della pioggia.
Per questo dire "Parlo di intensità" non dice molto.
L'idea è che volendo spiegare le cose a qualcuno, sarebbe opportuno, almeno a mio avviso, chiamare le cose col proprio nome, ed avere un minimo di proprietà di linguaggio, e circostanziare opportunamente.
Informandomi meglio per quanto riguarda il calcolo del cos(phi) ho letto che deve essere applicato a carichi lineari, che sono costituiti da circuiti comprendenti capacità, induttanze e resistenze, come motori elettrici e i reattori dei tubi al neon. Non si applica, invece, ai carichi non lineari.
Non si capisce cosa sia il cos(phi) e il suo ruolo riguardo alle grandezze elettriche di tensione e corrente.
Ad ogni modo, credo che questo dispositivo restituisca direttamente l'assorbimento energetico del dispositivo connesso (in Watt) senza dover fare alcun calcolo.
L'assorbimento energetico si misura in wattora (wH).
Il watt è unità di misura della potenza, che non è energia.
Avevo tirato in ballo la semplicità delle operazioni per far notare che non è complicato costruire un apparecchio simile, di conseguenza non è poi così dispendioso costruirne uno che rispetti una certa precisione.
Ho qualche dubbio, specie se si vuole rispettare un minimo le disposizioni di sicurezza indicate dalle normative.
Ehi ragazzi ok tutta la teoria ma in pratica nun me avete detto se c'è un metodo "casalingo" per verificarne l'affidabilità :D anche perchè ho provato con delle lampadine e alcune sono precise al decimo di watt(+- 0,1) altre invece c'è anche 2-3 watt di differenza :confused: . Poi il ventilatore mi da sull'etichetta 60w mentre al massimo della velocità il misuratore mi indica 35w di consumo :confused: . Il phon ad aria calda mi indica 1510-1800w ,mentre il misuratore arriva a 1300w circa :confused: . Due tv samsung, uno a led da 50w indica 45 , l'altro lcd 60w me ne indica 37 :eek: . Entrambe in stand-by mi indica un consumo tra 0,1/0,2w .
Ehi ragazzi ok tutta la teoria ma in pratica nun me avete detto se c'è un metodo "casalingo" per verificarne l'affidabilità :D anche perchè ho provato con delle lampadine e alcune sono precise al decimo di watt(+- 0,1) altre invece c'è anche 2-3 watt di differenza :confused: . Poi il ventilatore mi da sull'etichetta 60w mentre al massimo della velocità il misuratore mi indica 35w di consumo :confused: . Il phon ad aria calda mi indica 1510-1800w ,mentre il misuratore arriva a 1300w circa :confused: . Due tv samsung, uno a led da 50w indica 45 , l'altro lcd 60w me ne indica 37 :eek: . Entrambe in stand-by mi indica un consumo tra 0,1/0,2w .
In termini spicci un metodo casalingo non esiste.
Occorre un laboratorio e una serie di strumenti, di "campioni" e di competenze.
Se uno ha le competenze tecniche e sa ingegnarsi, potrebbe fare una verifica approssimata, ovvero "casalinga", ma generalmente la verifica non si improvvisa.
L'idea è che l'attendibilità dello strumento varia in base alle condizioni d'uso, e quindi dal tipo di carico che ci metti sopra.
Per le lampadine:
A: di che lampadine parliamo?
B: la differenza rispetto a cosa la prendi?
.:|FEDE|:.
21-06-2014, 15:23
Beh in quei casi è comprensibile che il consumo misurato sia inferiore a quello riportato dal produttore: ovviamente un televisore non ha un consumo costante, quando tutti i pixel stanno visualizzando il bianco alla massima luminosità il televisore consuma molto di più rispetto a quando tutti i pixel sono di colore nero, che nel caso dei televisori al plasma il nero viene visualizzato tramite lo spegnimento del pixel. Il produttore però è obbligato a riportare il consumo massimo che può raggiungere quel dispositivo, non possono fare una media per esempio. Quindi potrebbe esserci un caso, una combinazione di funzioni che se abilitate portano l'apparecchio al massimo consumo.
In termini spicci un metodo casalingo non esiste.
Occorre un laboratorio e una serie di strumenti, di "campioni" e di competenze.
Se uno ha le competenze tecniche e sa ingegnarsi, potrebbe fare una verifica approssimata, ovvero "casalinga", ma generalmente la verifica non si improvvisa.
L'idea è che l'attendibilità dello strumento varia in base alle condizioni d'uso, e quindi dal tipo di carico che ci metti sopra.
Per le lampadine:
A: di che lampadine parliamo?
B: la differenza rispetto a cosa la prendi?
Immaginavo si,senza strumentazioni professionale è impossibile ,contavo almeno sulle lampadine. Inizialmente ho fatto delle misurazione su alcune usate quindi non proprio molto attendibili. Queste invece sono misurazioni fatte su lampadine nuove ,naturalmente come riferimento prendo l'indicazioni di consumo in watt presenti sulla lampadina stessa:
-Lampadine ad incandescenza:
1)Watt indicati 40 | misurati 41.7
2) " " 60 | " 61
3) " " 10 | " 9.5
-Lampadine a risparmio energetico:
1)Watt indicati 7 | misurati 7
2) " " 15 | " 14.9
Strana questa differenza di precisione tra tipologie di lampadine...
Beh in quei casi è comprensibile che il consumo misurato sia inferiore a quello riportato dal produttore: ovviamente un televisore non ha un consumo costante, quando tutti i pixel stanno visualizzando il bianco alla massima luminosità il televisore consuma molto di più rispetto a quando tutti i pixel sono di colore nero, che nel caso dei televisori al plasma il nero viene visualizzato tramite lo spegnimento del pixel. Il produttore però è obbligato a riportare il consumo massimo che può raggiungere quel dispositivo, non possono fare una media per esempio. Quindi potrebbe esserci un caso, una combinazione di funzioni che se abilitate portano l'apparecchio al massimo consumo.
Chiarissimo :) , ho potuto notare che infatti non si puo' fare affidamento su i watt scritti in etichetta.Comunque quello che mi ha lasciato un po' perplesso è il fatto che il televisore a LCD che è di una paio di anni piu' recente consumi meno di quello a LED.....
Immaginavo si,senza strumentazioni professionale è impossibile ,contavo almeno sulle lampadine.
Generalmente la precisione è indicata sul manuale. Almeno dovrebbe esserlo.
Le lampadine sono un buon "indice", ma non sono sufficientemente generali.
Se la lampadina è attaccata direttamente allo strumento la misura dovrebbe essere abbastanza precisa.
Però se tra la lampadina e il misuratore, ad esempio, c'è un dimmer a parzializzatore di fase, un trasformatore con ponte a diodi e condensatore o altre amenità, la corrente assorbita non è proporzionale alla tensione per cui la misura potrebbe non essere accurata.
Lo stesso vale per la maggior parte di dispositivi a trasformatore, tipo i pc, oppure quelli con motori elettrici, specie se a spazzole.
Inizialmente ho fatto delle misurazione su alcune usate quindi non proprio molto attendibili. Queste invece sono misurazioni fatte su lampadine nuove ,naturalmente come riferimento prendo l'indicazioni di consumo in watt presenti sulla lampadina stessa:
- cut -
Strana questa differenza di precisione tra tipologie di lampadine...
La differenza non è detto che dipenda dalla precisione di misura, ma piuttosto dalla precisione della lampadina.
La potenza delle lampade ad incandescenza può variare in funzione della tensione di alimentazione e della resistenza del filamento che può subire alterazioni a seguito di stress meccanici ed usura.
Le lampadine a risparmio energetico, hanno un alimentatore elettronico
ho testato decine di lampade di varie marche e modelli, il loro Cos φ varia generalmente da 0,5 a 0,7
ho usato un misuratore Lafayette PMM-200 lasciando accese le lampade per parecchie ore consecutive
al termine, aspettavo che il misuratore incrementasse il valore sul display, stoppavo il tempo e calcolavo i W/h
http://img301.imageshack.us/img301/9753/caratteristichelafayettjw8.jpg
Un misuratore "economico" rileva un Cos φ 1 e quindi il valore indicato è superiore a quello reale
le lampadine ad incandescenza, hanno un Cos φ 1 e quindi il valore misurato è abbastanza veritiero
Le lampadine sono un buon "indice", ma non sono sufficientemente generali.
Se la lampadina è attaccata direttamente allo strumento la misura dovrebbe essere abbastanza precisa.
Però se tra la lampadina e il misuratore, ad esempio, c'è un dimmer a parzializzatore di fase, un trasformatore con ponte a diodi e condensatore o altre amenità, la corrente assorbita non è proporzionale alla tensione per cui la misura potrebbe non essere accurata.
Lo stesso vale per la maggior parte di dispositivi a trasformatore, tipo i pc, oppure quelli con motori elettrici, specie se a spazzole.
Beh dai,io come elettricista della domenica :D ,ho usato un semplicissimo portalampada da comodino con l'interruttore.
La differenza non è detto che dipenda dalla precisione di misura, ma piuttosto dalla precisione della lampadina.
La potenza delle lampade ad incandescenza può variare in funzione della tensione di alimentazione e della resistenza del filamento che può subire alterazioni a seguito di stress meccanici ed usura.
Che la potenza potesse variare in base a stress ed usura quello lo immaginavo ,appunto ne ho usato una nuova e ho aspettato qualche minuto che si scaldasse ,pero' giustamente come dici te,ci sono troppe variabili per misurare con precisione nel mio piccolo ,quindi mi arrendo :)
Rispondendo a te e susetto, io ho acquistato un Fapi 30073 con queste specifiche:
http://i60.tinypic.com/2drxagn.jpg
che poi praticamente sono uguali a quelle del migliore misuratore come prezzo/precisione del test(Brennenstuhl pm 231 e).Ma c'è da dire che pure in quello ,nel test, la precisione risultava parecchio inferiore di quella dichiarata........quindi alla fine non so quanto valgano le indicazioni che mettono i costruttori :stordita: .Del power factor non dice niente, pero' tutto sommato anche nel misurare la tv in stand-by , la misura balla continuamente tra 0,1 - 0,2 w ,proprio malaccio non credo lo sia.
B
Rispondendo a te e susetto, io ho acquistato un Fapi 30073 con queste specifiche:
http://i60.tinypic.com/2drxagn.jpg
che poi praticamente sono uguali a quelle del migliore misuratore come prezzo/precisione del test(Brennenstuhl pm 231 e).Ma c'è da dire che pure in quello ,nel test, la precisione risultava parecchio inferiore di quella dichiarata........quindi alla fine non so quanto valgano le indicazioni che mettono i costruttori :stordita: .Del power factor non dice niente, pero' tutto sommato anche nel misurare la tv in stand-by , la misura balla continuamente tra 0,1 - 0,2 w ,proprio malaccio non credo lo sia.
in generale molto dipende da quello che uno deve fare.
tieni presente che un multimetro decente costa un ceninaio di euri.
un wattmetro economico difficilmente farà di meglio.
Quello che di solito viene passato sotto silenzio è la banda passante dello strumento, e quindi la sua capacità di tenere conto delle armoniche.
Questo limita la capacità di valutare non solo il cos phi ma anche la distorsione armonica.
Se vuoi approfondire potresti partire da qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_(elettrotecnica)
e informarti sui concetti di potenza apparente, potenza attiva, potenza reattiva, e potenza distorcente.
kaZablas
22-06-2014, 23:41
Al di fuori di tutte ste pippe mentali, che ci vuole solo un ingegnere areospaziale per capirle, esiste un metodo molto facile per capire quanto consumi, talmente facile che richiede la seconda elementare e non oltre....
A casa come tutti del resto, dovresti avere una di quelle scatole bianche con interrutore centrale due led rossi e uno schermo lcd, behh se lo sai far funzionare e fare operazioni di addizione e sottrazione avrai giá risolto il tuo dilemma nella maniera più semplice che ci sia
Inviato dal mio HTC One utilizzando Tapatalk
Al di fuori di tutte ste pippe mentali, che ci vuole solo un ingegnere areospaziale per capirle, esiste un metodo molto facile per capire quanto consumi, talmente facile che richiede la seconda elementare e non oltre....
A casa come tutti del resto, dovresti avere una di quelle scatole bianche con interrutore centrale due led rossi e uno schermo lcd, behh se lo sai far funzionare e fare operazioni di addizione e sottrazione avrai giá risolto il tuo dilemma nella maniera più semplice che ci sia
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Ma si!
Alla fine anche un mazzo di tarocchi va bene...
Allora riassumendo per chi se ne intende poco in modo spero chiaro e conciso:
1) non esiste un modo economico, casalingo e PRECISO per misurare la potenza istantanea assorbita e il consumo di un apparecchio.
2) il problema grosso è il cosphi, quindi questi misuratori saranno più precisi su carichi resistivi e puri (lampadine a filamento e... poco altro in effetti :asd: ).
Motori, alimentatori switching, elettrodomestici in generale potrebbero avere variazioni significative rispetto al valore misurato.
3) obiettivamente... chi se ne frega? non penso vi interessi sapere il consumo spaccato con errori inferiori all'1%... Io penso che ai fini pratici non cambia molto se c'è un errore anche del 5-10%.
Si potrebbe fare una misura con un carico resistivo, ad esempio lampadine a filamento, o un forno o un ferro da stiro.... in questo caso si potrebbe misurare tensione e corrente con un multimetro preciso e fare un calcolo della potenza semplicemente come V*I.
Se invece c'è di mezzo il cos-fi non saprei come misurarlo manualmente e come sapere se il misuratore fa il calcolo correttamente
Molti apparecchi nell'etichetta oltre alla potenza hanno scritto anche il cosphi. in questo caso il calcolo manuale risulta fattibile.
Tra l'altro, assumendo che la tensione dovrebbe essere costante a 230V, circa, e la frequenza a 50 Hz.. basta misurare la corrente assorbita e poi farsi i calcoli.
Molti apparecchi nell'etichetta oltre alla potenza hanno scritto anche il cosphi. in questo caso il calcolo manuale risulta fattibile.
Tra l'altro, assumendo che la tensione dovrebbe essere costante a 230V, circa, e la frequenza a 50 Hz.. basta misurare la corrente assorbita e poi farsi i calcoli.
sono assunzioni grosse... (in qualche caso la tensione scende a 200v: ad esempio se la distanza dalla centralina di trasformazione è elevata)
inoltre il cosphi è solo il minore dei mali. in quanti interviene solo se il carico ha comportamento lineare con componenti induttive e/o capacitive.
Se ha un comportamento non lineare, tipo raddrizzatore a diodi, entra in gioco la distorsione armonica che è un elemento che si va ad aggiungere e che non viene tenuto conto dal cos phi.
Saluti.
Molti apparecchi nell'etichetta oltre alla potenza hanno scritto anche il cosphi. in questo caso il calcolo manuale risulta fattibile.
Tra l'altro, assumendo che la tensione dovrebbe essere costante a 230V, circa, e la frequenza a 50 Hz.. basta misurare la corrente assorbita e poi farsi i calcoli.
Per un calcolo affidabile misurerei anche i volt oltre agli amper visto che i 230V non sono mai precisi ma possono variare.
Comunque io ho un misuratore di quelli (preso alla Lidl) e mi sembra abbastanza preciso, misurando apparecchi di vario tipo dove è indicata la potenza assorbita mi trovo i valori giusti... sicuramente non saranno perfetti ma vanno piuttosto bene visto anche il costo.
Giusto, come dice anche xenom, importa poco avere qualche punto percentuale di errore
un'indicazione approssimativa dei consumi, è sufficiente per un uso domestico
in generale molto dipende da quello che uno deve fare.
tieni presente che un multimetro decente costa un ceninaio di euri.
un wattmetro economico difficilmente farà di meglio.
Quello che di solito viene passato sotto silenzio è la banda passante dello strumento, e quindi la sua capacità di tenere conto delle armoniche.
Questo limita la capacità di valutare non solo il cos phi ma anche la distorsione armonica.
Se vuoi approfondire potresti partire da qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_(elettrotecnica)
e informarti sui concetti di potenza apparente, potenza attiva, potenza reattiva, e potenza distorcente.
Grazie dell'link ma sono un po' fuori dalla mia categoria.,comunque la mia idea era di prenderne uno che non fosse na schifezza ma nemmeno che costasse 200€ ,diciamo una via di mezzo .Non ho grosse pretese anche perchè è facile che sia un oggetto che lo usi un po' e poi lo metti in soffitta.
Al di fuori di tutte ste pippe mentali, che ci vuole solo un ingegnere areospaziale per capirle, esiste un metodo molto facile per capire quanto consumi, talmente facile che richiede la seconda elementare e non oltre....
A casa come tutti del resto, dovresti avere una di quelle scatole bianche con interrutore centrale due led rossi e uno schermo lcd, behh se lo sai far funzionare e fare operazioni di addizione e sottrazione avrai giá risolto il tuo dilemma nella maniera più semplice che ci sia
Si si ce l'ho la scatola bianca ,peccato che pero' sta a 20 metri da casa mia.... :Prrr: e comunque sarebbe anche un po' complicato misurare il consumo dei singoli elettrodomestici....
Comunque io ho un misuratore di quelli (preso alla Lidl) e mi sembra abbastanza preciso, misurando apparecchi di vario tipo dove è indicata la potenza assorbita mi trovo i valori giusti... sicuramente non saranno perfetti ma vanno piuttosto bene visto anche il costo.
Mi è capitato di vedere una piccola recensione(non precisa come quella del test precedente,ma comunque interessante) di uno di quelli,non so se è uguale al tuo http://www.youtube.com/watch?v=4VedR-NUORM
jumpjack
26-06-2014, 15:54
Teoricamente quello però dev'essere calcolato solo in caso di altissime correnti (livelli industriali); per usi casalinghi, quindi su normali prese che supportano fino a 1,5 KW di potenza non c'è bisogno di tenerne conto; ad ogni modo è una costante e non c'è nessuna rilevazione da effettuare e di conseguenza non è un fattore che potrebbe influire sulla precisione del prodotto.
Invece influisce parecchio... (v. sotto)
forniscono valori molto approssimati su tutti gli utilizzatori dotati di alimentatori switching
Infatti sul mio caricabatterie rilevo un CosFi di 0.5! E' vero o è un dato sballato?
E' un caricabatterie swithching da 240W/3A per batterie al litio.
Perchè questi misuratori non sono affidabili con gli switching?!?
Non so se riuscite a vedere le immagini:
http://jumpjack.files.wordpress.com/2011/05/ricarica1.jpg
http://jumpjack.files.wordpress.com/2011/05/carica-scooter-1.jpg
Su energeticambiente c'è un lungo thread sui misuratori di consumi elettrici.
ne esistono due tipi: a pinza amperometrica e a collegamento diretto. I primi non misurano la tensione, ma... se la inventano: o usano un numero costante (230V), o si può impostare a mano, ma poi resta fisso; questo perchè senza "toccare" i fili non si può materialmente misurare la tensione. I secondi costano di più, sono più complicati da installare perchè devi interporli tra rete e utenza, ma possono misurare anche la tensione, e quindi anche la differenza di fase tra la sinusoide della tensione e la sinusoide della corrente, differenza di fase chiamata Cos(φ), dove φ="Fi" è una lettera greca che misura l'angolo di sfasamento.
L'assorbimento energetico si misura in wattora (wH).
Il watt è unità di misura della potenza, che non è energia.
L'assorbimento energetico non esiste, esistono l'assorbimento di potenza (W) e il consumo energetico (Wh): un oggetto che assorbe 1000 W di potenza per un'ora consuma 1000 Wh di energia.
Al di fuori di tutte ste pippe mentali, che ci vuole solo un ingegnere areospaziale per capirle, esiste un metodo molto facile per capire quanto consumi, talmente facile che richiede la seconda elementare e non oltre....
A casa come tutti del resto, dovresti avere una di quelle scatole bianche con interrutore centrale due led rossi e uno schermo lcd, behh se lo sai far funzionare e fare operazioni di addizione e sottrazione avrai giá risolto il tuo dilemma nella maniera più semplice che ci sia
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Ti stupirebbe cosa può rivelarti un LOGGER di energia piuttosto che un semplice VISUALIZZATORE ISTANTANEO:
http://www.planetmobile.it/jumpjack/immagini/grafico-energia.jpg
Distribuzione degli assorbimenti istantanei.
Il grafico mostra che a casa mia il 90% degli assorbimenti nella giornata sono inferiori a 500W.
Questo poi è un grafico che nessuno immaginerebbe fin quando non si compra un logger di energia:
http://www.planetmobile.it/jumpjack/immagini/giornata-feriale.JPG
Si potrebbe fare una misura con un carico resistivo, ad esempio lampadine a filamento, o un forno o un ferro da stiro.... in questo caso si potrebbe misurare tensione e corrente con un multimetro preciso e fare un calcolo della potenza semplicemente come V*I.
Se invece c'è di mezzo il cos-fi non saprei come misurarlo manualmente e come sapere se il misuratore fa il calcolo correttamente
Ad aver voglia, basterebbe collegare un sensore di corrente da pochi euro come l'ACS709 e un partitore di tensione a un Ardulog v.3, cioè una scheda Arduino che incorpora un orologio realtime con batteria tampone, una scheda di memoria e un processore con vari ingressi analogici a 10 bit, e si potrebbero loggare corrente e tensione con estrema precisione (credo diverse migliaia di campioni al secondo).
Se parliamo di logger io ho fatto qualche esperimento usando un sensore ottico che contava i lampeggi del led rosso sul contatore (fa un lampo per ogni Wh consumato) e con un piccolo microprocessore memorizzavo il conteggio nell'arco della giornata o più giorni.
La precisione per vari motivi non è elevatissima ma comunque ho ottenuto dei grafici molto simili a quelli postati più sopra, sono sempre molto interessanti per analizzare bene i consumi.
@jumpjack
Molto professionale il tuo misuratore ,costerà anche parecchio suppongo.Per me sarebbe anche troppo una cosa del genere . Certo che 100W come consumo di fondo ammazza :eek:
jumpjack
28-06-2014, 20:04
@jumpjack
Molto professionale il tuo misuratore ,costerà anche parecchio suppongo.Per me sarebbe anche troppo una cosa del genere . Certo che 100W come consumo di fondo ammazza :eek:
Macchè, il voltcraft EL4000 costa 70 euro su menoenergia :)
Non è progettato per stare a monte di tutta casa... ma io ce lo tengo lo stesso, tanto regge 3500 W, e io non supero mai i 1500 W di assorbimento per più di 15 minuti si seguito (lavatrice lavastoviglie che sia).
Usando cavi grossi come quelli che arrivano al quadro elettrico di casa, per interporlo tra salvavita e casa, non diventano nemmeno tiepidi.
Che io sappia, è ancora l'unico esistente a questo prezzo che non usi la pinza/clip, e che quindi misuri la tensione. (io comprai tipo 10 anni fa l'EL3500; ma il 3500 è compatibile solo con schede SD da 1 e 2GB... e quelle che avevo le ho bruciate/perse quasi tutte, quando finiscono dovrò ricomprarlo...).
Complimenti per il lavoro di adattamento.comunque 70 euro,è già una cifra di rielievo quindi sarà un prodotto di una certa qualità.
jumpjack
01-07-2014, 18:14
Complimenti per il lavoro di adattamento.comunque 70 euro,è già una cifra di rielievo quindi sarà un prodotto di una certa qualità.
Spero di sì. :-)
Cmq i misuratori+logger professionali che ho trovato esistono solo da quadro e costano dai 250 euro in su (un prezzo che mi pare ridicolo).
Si infatti , prezzo stratosferico sono troppo professionali. Pero' ,in mezzo ci sta anche l'Emu check , 150 euri :eek:
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